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CONCLUSIONI

Da questa esplorazione dei dati raccolti nell’indagine emergono alcune generali evidenze che, partendo da un punto di vista transnazionale, vanno a caratterizzare la categoria degli studenti stranieri in particolare, e sono utili per verificare in pratica lo schema teorico proposto da Ambrosini rispetto alle forme di transnazionalismo e i processi di identificazione.

Partendo, come già detto, dal presupposto che la categoria indagata (studenti stranieri) sia particolare per caratteristiche sociali e culturali, emergono comunque dei dati oggettivi rispetto alle attività e ai legami transnazionali intrattenuti da questi migranti.

Nell’ambito delle attività prevalgono quelle di natura socioculturale su quelle politiche ed economiche sia rispetto alla comunità dei connazionali in patria che nei rapporti con la comunità dei connazionali residenti all’estero (fuori dall’Italia). I legami con la madrepatria sono comunque prevalenti e all’interno di questi contatti predominano soprattutto quelli di natura privata-familiare rispetto a quelli pubblici-politici. L’analisi dell’ampiezza e dell’intensità di queste relazioni mostra come gli studenti stranieri provenienti da Paesi in via di

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sviluppo e dall’Europa Orientale intrattengano maggiori e più frequenti contatti sia con la madrepatria che con i connazionali all’estero rispetto ai loro colleghi provenienti da Paesi avanzati (vedi 3.3.5).

Questi dati sono confermati anche da ciò che emerge dall’analisi del Capitale Sociale individuale degli intervistati che hanno risposto in base alle loro conoscenze personali rispetto alle reti della comunità pisana, dei connazionali residenti in Italia, dei connazionali in patria e dei connazionali residenti all’estero.

Dall’analisi comparativa di questo indicatore realizzata da Tomei (2008) si nota come prevalgono nettamente le risorse personali conosciute nell’ambito della comunità di residenza in Italia (0,55) e della comunità dei connazionali in patria (0,52) rispetto alla comunità dei connazionali in Italia (0,31) e soprattutto dei connazionali residenti all’estero (0,13).

Valutazione del Capitale Sociale individuale (minimo: 0, massimo: 1)

Verso la comunità dei: Paesi avanzati Europa Orientale Altri Paesi totale

Italiani

Prestigio 0,62 0,53 0,59 0,58

Aiuto 0,61 0,61 0,54 0,59

Sostegno 0,67 0,57 0,54 0,60

totale 0,60 0,54 0,51 0,55

Connazionali in Italia

Prestigio 0,20 0,27 0,26 0,24

Aiuto 0,23 0,38 0,31 0,30

Sostegno 0,34 0,60 0,43 0,45

Totale 0,24 0,39 0,30 0,31

Connazionali in patria

Prestigio 0,59 0,51 0,50 0,54

Aiuto 0,57 0,47 0,57 0,54

Sostegno 0,65 0,58 0,62 0,62

Totale 0,56 0,48 0,50 0,52

Connazion ali all’estero

Prestigio 0,10 0,19 0,17 0,15

Aiuto 0,09 0,20 0,13 0,14

Sostegno 0,11 0,20 0,14 0,15

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Totale 0,09 0,18 0,13 0,13

Tabella 39 (Fonte: Tomei, 2008: 17)

In relazione alle provenienze degli studenti cambiano però i valori che vanno a confermare come chi è arrivato per studiare in Italia da un Paese meno sviluppato e dall’Europa orientale abbia in dote un Capitale Sociale sviluppato in maniera significativa, oltre che con la madrepatria, anche con i connazionali in Italia e con quelli all’estero, ai quali si possono rivolgere in caso di necessità.

Chi invece proviene da un Paese Sviluppato dichiara di poter contare, in caso di bisogno, oltre che sui connazionali nel paese di origine, sugli stessi italiani.

Sempre riprendendo la costruzione degli indici per aree di provenienza di Tomei (2008), per gli indicatori del Senso di Comunità emerge un quadro di risposte che ha invece un andamento leggermente differente.

Valutazione del Senso di Comunità (minimo: 0, massimo: 1)

Verso la comunità dei: Paesi avanzati Europa Orientale Altri Paesi totale

Italiani Totale 0,51 0,55 0,51 0,52

Connazionali in Italia

Totale

0,43 0,47 0,42 0,44

Connazionali in patria

Totale

0,60 0,56 0,55 0,57

Connazionali all’estero

Totale

0,40 0,42 0,43 0,42

Tabella 40 (fonte: Tomei, 2008:19)

Prevale infatti il legame affettivo nei confronti della madrepatria (0,57) sopra quello dell’attaccamento alla comunità ospitante (0,52), che però non sono così ampiamente distanziati dai legami affettivi con i connazionali in Italia (0,42) e con quelli residenti all’estero (0,43).

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Un risultato similare appare per l’indicatore dell’Identificazione che mostra una chiara percezione della forza del legame con la comunità dei connazionali in patria e comunque una crescita generale degli indici verso il valore massimo:

Valutazione dell’Identificazione (minimo: 0, massimo: 1)

Verso la comunità dei: Paesi avanzati Europa Orientale Altri Paesi totale

Italiani Totale 0,52 0,57 0,51 0,53

Connazionali in Italia

Totale

0,46 0,55 0,49 0,50

Connazionali in patria

Totale

0,62 0,62 0,64 0,63

Connazionali all’estero

Totale

0,42 0,50 0,49 0,47

Tabella 41 (Fonte: Tomei, 2008: 20)

Riassumendo quindi i risultati dell’indagine svolta da Tomei ed approfondita, in alcuni aspetti, dal presente lavoro:

- Chi proviene da Paesi Avanzati ha forte attaccamento e relazione espressiva (identificazione e senso di comunità sono più alti rispetto agli altri due gruppi per provenienza) con la madrepatria, nonostante le attività transnazionali siano le più deboli emerse ed in caso di bisogno (capitale sociale) attinga alle risorse e alle conoscenze sviluppate nel paese ospitante, piuttosto che nel paese di origine.

- Chi proviene da Paesi meno sviluppati mantiene invece intensi legami pratici con il paese di origine, con la quale comunità si identifica fortemente, ed in caso di bisogno attiva il proprio capitale sociale sia nella madrepatria che nel paese ospitante. Questo gruppo di studenti stranieri è quello più attivo in termini di co-sviluppo: “l’attivazione di circuiti di cosviluppo risulta associata positivamente con l’ampiezza e l’intensità delle relazioni transnazionali” (Tomei, 2008:21).

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- Chi invece proviene dall’Europa orientale porta con sé la caratteristica degli intensi legami transnazionali con il paese di origine, con il quale però si identifica più debolmente di chi proviene dall’Asia, dall’Africa o dall’America Latina, fa riferimento a catene migratorie forti (con legami anche in altri paesi di migrazione) e manifesta una forte identificazione

“normativa” con la comunità ospitante, alla quale si può anche rivolgere in caso di necessità.

Riprendendo quindi la caratterizzazione emersa in base alla provenienza da una parte e lo schema di Ambrosini precedentemente esposto dall’altra (par. 2.8), proviamo a rendere operative le possibilità da quest’ultimo proposte:

- Gli studenti che provengono dai Paesi avanzati sembrano collocarsi nella possibilità del Transnazionalismo Identitario, in cui i soggetti enfatizzano l’appartenenza ad un particolare gruppo etnico, emotivamente collegato ad una patria ancestrale, pur non coltivando di fatto pratiche sociali intense e continuative di carattere transnazionale. Per loro infatti il processo di identificazione sembra svincolato da pratiche sociali corrispondenti: la comunità ospitante diventa in questo caso particolarmente significativa nella disponibilità di risorse.

- Gli studenti che provengono invece dall’Europa dell’Est, definiti da Tomei “Italiani nati all’estero” (2008:22), sembrano invece collocabili nella possibilità del Transnazionalismo Operativo, dove pratiche effettive connettono i migranti con i luoghi di provenienza, senza però dar luogo a processi di identificazione di corrispondente entità. Chi proviene dall’Europa Orientale, pur mantenendo pratiche e relazioni sociali con la comunità di origine, costituendo quindi una Comunità Transnazionale, sembra poco incline a collegarle con un senso di appartenenza o forme di identità bifocali, trovando nel luogo di insediamento una forte appartenenza alla comunità residente.

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- Gli studenti provenienti invece dai Paesi meno Sviluppati sembrano corrispondere alla categoria del Transnazionalismo Integrato, in cui processi di identificazione e pratiche sociali tendono a convergere verso assetti transfrontalieri: il senso di appartenenza ai luoghi di origine è alimentato da pratiche effettive che consentono di mantenere relazioni continuative tra le due sponde. La tendenza è quella di costituire una Comunità Transnazionale, per quanto riguarda le attività praticate e le relazioni mantenute con il paese di origine o con i connazionali residenti all’estero, ma anche una Comunità Solidale per quanto riguarda la propensione a realizzare pratiche di co-sviluppo.

Attività e Relazioni

Processi di identificazione

Locali Transnazionali

Locali

(riferiti alla società

ricevente)

A. Assimilazione B. Transnazionalismo identitario:

studenti provenienti dai Paesi Avanzati

Transnazionali

C. Transnazionalismo operativo:

studenti provenienti dall’Europa dell’Est

D. Transnazionalismo integrato:

studenti provenienti dai Paesi meno Sviluppati Rielaborazione su Ambrosini, 2009b: 27

Appare così chiaro anche dal punto di vista empirico lo schema a quattro settori proposto da Ambrosini che incrocia la componente attitudinale (il processo di identificazione dei migranti) con la componente comportamentale (attività e relazioni sociali), risultando quindi, in questo caso, una prospettiva confermata dalla ricerca.

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APPENDICE

Copia del questionario proposto agli studenti stranieri iscritti

all’Università di Pisa

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