Capitolo 3-Manutenzione della linea
Capitolo 3-Manutenzione della linea
In questo capitolo verrà trattata la manutenzione programmata (e non) della linea Sincro1 L’argomento “manutenzione” è in generale molto sentito in qualsiasi ambito manifatturiero e industriale. Il settore “tissue” non fa eccezione, tuttavia l’organizzazione cambia da reparto a reparto. Nella cartiera ad esempio (vedi fig.2.1) i problemi principali sono quelli legati alla continuità produttiva poiché le fermate e gli avviamenti sono voci estremamente impattanti sui costi di produzione che implicano lunghi periodi di start up, nell’ordine di 4-8 ore”
Nel reparto Converting invece gli avviamenti sono decisamente meno impattanti; riveste un ruolo fondamentale invece garantire la continuità di produzione nelle poche ore che trascorrono tra un cambio produzione e l’altro, a causa della numerosità dei codici presenti
L’argomento sarà affrontato partendo dall’attuale piano di pulizia giornaliero (da applicare ad ogni fine turno) integrandolo con un piano di manutenzione di I livello, ovvero che possa essere eseguito dagli operatori, senza l’intervento della squadra di manutenzione. Il piano poi si concretizzerà con la stesura di due documenti:
- Manutenzione su condizione - Manutenzione periodica
In generale, all’intera linea sarà applicato il piano di manutenzione periodico visto che la linea è sufficientemente computerizzata, così da segnalare in automatico disservizi, o comportamenti fuori dagli standard. Sulla linea inoltre sono presenti sistemi di pulizia e lubrificazione automatici.
Come caso particolare sarà trattata la tubiera, che rappresenta la macchina meno computerizzata della linea, ma non per questo la meno importante, visto che dai dati dell’ultimo anno lavorativo, buona parte delle fermate dell’intera linea sono imputabili a questa macchina. Sarà fatta un’analisi che inizierà con la scomposizione funzionale in sottogruppi e ulteriormente in componenti funzionali, definendo un piano di manutenzione ad hoc sia periodico che su condizione.
3.1 Le 5S e il PDCA
In accordo con la logica Lean, ideale sarebbe poter riportare i macchinari nelle condizioni iniziali, in termini di pulizia, controlli e componenti. Negli anni sono state apportate comunque modifiche che hanno migliorato il controllo della linea, ad esempio, sullo svolgitore della ribobina sono stati installati sensori ottici che permettono l’allineamento automatico delle bobine sia fra di loro e fra queste e gli assi della macchina, oppure delle fotocellule che valutano lo stato della carta. In alcuni casi invece sono stati rimossi dei controlli per motivi ormai sconosciuti a cui quindi si è sostituito completamente l’intuito dell’operatore. In questi casi è avvenuto un degrado del macchinario in termini di ordine, controllo e manutenzione;
l’analisi quindi, non può che cominciare valutando lo stato attuale della linea, e definire un piano, che prevede come linea guida le “5s” (Scarta, Sistema, Spazza, Standardizzare, Sostenere), da attuare in una logica PDCA, riportando, dove possibile, il macchinario alle condizioni iniziali.
Capitolo 3-Manutenzione della linea
Do
Esecuzione degli interventi
Check
Controllo degli interventi effettuati
Act
Nuovo sopralluogo con relativi rilievi e nuovo ciclo PDCA
Plan
Rilievi e Pianificazione degli
interventi
Fig.3.1 Ciclo PDCA
La logica PDCA si articola nelle seguenti 4 fasi: Plan, Do, Check, Act e queste devono essere applicate ciclicamente per portare ad un miglioramento graduale ma definitivo, senza imposizioni e stravolgimenti radicali, in modo da dar vita, fra il personale di macchina, ad una cultura manutentiva.
Nel caso in esame, le singole fasi si articoleranno in (Fig.3.1):
Plan: Pianificazione degli interventi. Questa fase si articolerà in:
- Sopralluogo sulla linea dove sarà annotato tutto ciò che presumibilmente si disallinea da una condizione di buon funzionamento
- Ad ogni Annotazione sarà attribuito un grado di priorità sarà definito il personale addetto ad eseguirla
Do: esecuzione degli interventi
Check: Controllo degli interventi effettuati
Act: Nuovo sopralluogo con relativi rilievi e nuovo ciclo PDCA
Per iniziare il processo di “standardizzazione” (5S), il primo passo consiste nell’elaborazione di un documento funzionale che possa rappresentare in maniera rapida e precisa le fasi del ciclo, e quindi vi dovranno essere indicati:
• Data, macchina/gruppo oggetto dell’analisi, chi l’ha effettuata. (Fase Plan/Act)
• Rilievi, ovvero componenti ormai inutilizzati ma ancora presenti sulla macchina, oppure componenti attivi, ma il cui stato non è più quello di normale funzionamento.
(Fase Plan)
• Priorità. Ad ogni singolo rilievo deve essere attribuita una classe, per definire se l’intervento è urgente o meno
data prevista d’intervento attuativo, oppure da pianificare.
• Chi deve eseguire l’intervento migliorativo
• Quando è programmato l’intervento/i
• Lo stato dei componenti alla fine della data indicata In Fig.3.2 è riportato il documento elaborato.
Figura 3.2 Esempio di documento per applicare il PDCA Il primo componente della linea analizzato, è stata la tubiera
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Figura 3.3 Tubiera
Priorità. Ad ogni singolo rilievo deve essere attribuita una classe, per definire se l’intervento è urgente o meno oppure se è rapido e quindi può essere eseguito nella prima data prevista d’intervento attuativo, oppure da pianificare. (Fase Plan)
Chi deve eseguire l’intervento migliorativo (Fase Plan) Quando è programmato l’intervento/i (Fase Do)
nti alla fine della data indicata (Fase Check) In Fig.3.2 è riportato il documento elaborato.
Figura 3.2 Esempio di documento per applicare il PDCA Il primo componente della linea analizzato, è stata la tubiera (fig.3.3).
Manutenzione della linea
Priorità. Ad ogni singolo rilievo deve essere attribuita una classe, per definire se oppure se è rapido e quindi può essere eseguito nella prima
(Fase Plan)
Figura 3.2 Esempio di documento per applicare il PDCA
Capitolo 3-Manutenzione della linea
In fig.3.4 sono indicati i gruppi funzionali per la tubiera.
L’analisi è partita proprio da questa macchina per varie ragioni:
1. E’ la meno computerizzata e per questo necessita di essere monitorata con più attenzione rispetto alle altre macchine della linea.
2. La politica aziendale prevede 2 operatori per la linea, con la seguente suddivisione delle mansioni (con riferimento all’immagine 2.3 del capitolo 2:
Operatore 1 (ribobinatore): tubiera, ribobina, troncatore
Operatore 2 (confezionatore): troncatore, confezionatrice, insaccatore
Negli altri stabilimenti del gruppo invece gli operatori per linea sono 3, con le seguenti mansioni:
Figura 3.4 Gruppi funzionali per la tubiera
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Operatore 1: tubiera
Operatore 2: ribobina, troncatore
Operatore 3: troncatore, confezionatrice, insaccatore
Si capisce quindi l’importanza della tubiera che rappresenta quindi una macchina a parte lungo la linea.
3. La tubiera “dovrebbe essere dimenticata” dall’operatore. L’anima di carta, così come la confezione, non apportano valore al prodotto finito, motivo per cui la macchina non dovrebbe impegnare eccessivamente l’operatore, ci dovrebbero essere meno scarti possibili, e il materiale usato per creare il tubo di carta (colla, colore, componenti della macchina che si usurano) dovrebbero essere ridotti al minimo. Spesso invece impegna molto l’operatore nelle regolazioni e negli aggiustaggi in marcia e risulta cruciale in quanto il suo non corretto funzionamento ferma l’intera linea.
In Fig. 3.5 è riportato un esempio del documento applicato alla tubiera:
Figura 3.5 In appendice A è riportato il do
Mentre in tabella 3.1 sono riportati alcuni interventi con le immagini di prima e dopo l’intervento programmato.
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Documento 5S applicato alla tubiera In appendice A è riportato il documento completo dell’ispezione.
Mentre in tabella 3.1 sono riportati alcuni interventi con le immagini di prima e dopo
Manutenzione della linea
Mentre in tabella 3.1 sono riportati alcuni interventi con le immagini di prima e dopo
Tab.3.1 -Esempi d’intervento su Tubiera 211
Per i gruppi funzionali, fare riferimento all’immagine 3.4
Gruppo Svolgitori
Prima dell’intervento programmato
Dopo l’intervento programmato
Impianto elettrico
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Esempi d’intervento su Tubiera 211
Per i gruppi funzionali, fare riferimento all’immagine 3.4
dell’intervento programmato
l’intervento programmato
Manutenzione della linea
Prima dell’intervento programmato
Dopo l’intervento programmato
Gruppo colla
Prima dell’intervento programmato
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dell’intervento programmato
l’intervento programmato
dell’intervento programmato
Manutenzione della linea
Dopo l’intervento programm
Per quanto riguarda la linea, la scheda delle 5S è riportata in appendice A, tuttavia gli interventi di ripristino, da parte degli operatori, sono molto minori, questo perché come già esposto precedentemente la linea è dotata di dispositivi automa
Capitolo 3-Manutenzione della linea
l’intervento programmato
Per quanto riguarda la linea, la scheda delle 5S è riportata in appendice A, tuttavia gli interventi di ripristino, da parte degli operatori, sono molto minori, questo perché come già esposto precedentemente la linea è dotata di dispositivi automatici di pulizia e lubrificazione, inoltre, ad
Manutenzione della linea
Per quanto riguarda la linea, la scheda delle 5S è riportata in appendice A, tuttavia gli interventi di ripristino, da parte degli operatori, sono molto minori, questo perché come già esposto tici di pulizia e lubrificazione, inoltre, ad
Capitolo 3-Manutenzione della linea
eccezione della tubiera, la linea è dotata di un impianto d’aspirazione polveri che contribuisce in maniera sostanziale a mantenerla pulita.
3.2 Manutenzione periodica e su condizione
Per definire il piano di manutenzione e pulizia, integrandolo con quello esistente, il primo step consiste nel capire quali sono i componenti o parti della linea che devono essere presi in considerazione. Il piano inoltre deve avere le seguenti caratteristiche:
A) Applicabile. Idealmente, tutti i componenti dovrebbero essere periodicamente controllati, dagli attuatori pneumatici, ai singoli cuscinetti; tuttavia il piano di manutenzione deve essere compatibile con il tempo disponibile, che nel caso dell’operatore è il turno di lavoro, con l’
eccezione del “cambio prodotto” e delle fermate programmate, dove vengono smontati componenti che nel normale svolgimento della produzione non verrebbero controllati.
B) Adeguato al livello di conoscenza degli operatori. Gli operatori della linea conoscono molto bene il “processo” ma non è detto che abbiano delle adeguate conoscenze meccaniche, per le quali è prevista “la manutenzione” vera e propria.
C) Prevedere la divisione delle attività in ordinarie e straordinarie, definendo per ciascuna di queste la durata indicativa e la frequenza nonché le attrezzature per mantenere la linea ad un livello di ordine tale da garantire una corretta conduzione e avere una rapida visione della situazione a bordo macchina.
Per definire il piano di manutenzione sono state consultate 3 diverse fonti:
1) I manuali di uso e manutenzione. Spesso molte indicazioni riportate nei manuali del costruttore non vengono applicate. I motivi possono essere i più vari: ad esempio perché alcuni operatori hanno maturato un’esperienza tale, da evitare un controllo sistematico dei componenti indicati, oppure perché la linea ha subito delle modifiche e alcuni parti sono state sostituite, non aggiornando la manutenzione ecc.
2) Gli operatori. Essendo questi i primi a dover affrontare problemi di mal funzionamento.
3) Lo storico. Questo documento è servito per capire in quale punto della linea si verificavano le maggiori fermate, e le cause. Nella figura 3.4 se ne riporta un estratto.
Figura 3.4 Estratto delle fermate. Linea Sincro 1
Capitolo 3-Manutenzione della linea
Figura 3.4 Estratto delle fermate. Linea Sincro 1
Manutenzione della linea
Figura 3.4 Estratto delle fermate. Linea Sincro 1
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In Fig.3.4 sono state evidenziate le voci che nell’arco dell’anno hanno portato il maggior numero di fermate della linea Sincro1. Eccezioni in questo senso, sono la confezionatrice e l’insaccatore, dove le fermate sono imputabili più a problemi di regolazione che non di manutenzione o guasto. La confezionatrice ad esempio è stata installata proprio nel 2015 e questo ha portato un elevato numero di fermate a causa della formazione del personale. Questa sarà affrontata nel capitolo 4, dove per sopperire a tale dato, come prima azione è stata elaborata una center line. Nel documento di fig.3.4 si possono ricavare utili indicazioni riguardo a quelli che sono i componenti soggetti a guasto o ad usura.
Come esposto precedentemente, la prima macchina analizzata è stata la tubiera.
3.2.1Tubiera 211
Per rispettare i punti a, b, c del paragrafo 3.2, è necessario scomporre la macchina in sottogruppi (TPM), che sono (con riferimento alla figura 3.5):
• Svolgitore [1]
• Stampa [2]
• Incollaggio[3]
• Testa[4]
• Taglio[5]
• Movimentazione delle anime (tubo di carta)[6]
Figura 3.5 Gruppi funzionali Tubiera 211
Per ciascun sottogruppo sono stati individuati i particolari soggetti ad usura e i sottoassiemi il cui non corretto funzionamento o la mancata revisione o manutenzione comprometterebbe lo
1
2
3
Capitolo 3-Manutenzione della linea
di capire se fossero già presenti degli indicatori dello stato del componente (segnalazioni acustiche e/o luminose) e in caso negativo quali potessero essere i parametri tecnici come la pressione nei cilindri, la posizione di altri componenti, ecc. che fornissero delle indicazioni utili sullo stato, o, in assenza anche di questi, eventuali rumori, o per semplice ispezione visiva.
Nella tabella 3.2 sono riportati i sottogruppi, i componenti e l’eventuale stato di disallineamento dalla condizione standard.
Tab.3.2-Sottogruppi e componenti rilevati su Tubiera 211
Componete Disallineamento
Sottogruppo Svolgitore
Freno (ferodo) Usura
Rulli passaggio carta Sporcizia
Stampa
Raschia Incrostazioni ed usura
Clichè Incrostazioni
Luci di passaggio Incrostazioni
Incollaggio
Teflon Incrostazioni
Sonde vasca colla Incrostazioni
Luci di passaggio Incrostazioni
Pompa d’alimentazione Incrostazioni
Testa
Cinghia formatrice Usura
Tampone di ottone Usura
Taglio
Coltello Usura
Camme di alluminio Usura
Capitolo 3-Manutenzione della linea
Componente
Ha un parametro che mi permette di
monitorarlo?
Quale?
È già presente
sulla macchina?
Definizione Valore
tipico
Manutenzione su condizione Proposte
d’intervento
E’ possibile predisporlo in
tempi brevi e senza costi?
E’ possibile monitorarlo?
Si ferma la linea?
Manutenzione Periodica
Manutenzione Preventiva
Da valutare
Si
Si Si
Si Si
No
No No
No
No
Per ciascun componente riportato in Tab.3.2 è necessario definire il tipo di manutenzione (Periodica ordinaria, Periodica straordinaria, Preventiva e su Condizione) in base all’importanza che il componente riveste nel ciclo produttivo, cioè se la sua avaria ha come effetto il fermo macchina e quindi di produzione, ma anche in base allo stato attuale del macchinario. Seguendo quindi la logica dello schema di figura 3.6, componente per componente si è definito il tipo di manutenzione.
Figura 3.6 Schema per definire la Manutenzione Il risultato è riportato in tabella 3.3.
Tab.3.3 Definizione del tipo di manutenzione Svolgitore
Freno: ferodo
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? Si Qual è? La lunghezza dell’asta freno
E’ presente a bordo macchina un indicatore? No
Proposte d’intervento: graduare l’asta in modo da segnalare all’operatore una lunghezza “d’allarme”
E’ possibile predisporlo in tempi brevi senza costi? Si Manutenzione su condizione
Rulli passaggio carta
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? No E’ possibile monitorarlo? Si
Capitolo 3-Manutenzione della linea
Come? Visivamente
Proposte di miglioramento: al fine di ripulire velocemente i rulli questi potrebbero essere ricoperti con pellicola adesiva in modo da facilitare la pulizia mediante rimozione e ripristino.
Manutenzione su condizione
Stampa Raschia
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? No E’ possibile monitorarlo? No
Il suo NON Funzionamento ferma la linea? No Manutenzione Periodica
Clichè
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? No E’ possibile monitorarlo? Si
Come? Visivamente, la carta risulta sporca, le scritte sono colorate abbondantemente e il colore non è asciutto.
Proposte di miglioramento: ….
Manutenzione su condizione
Luci di passaggio
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? No E’ possibile monitorarlo? No
Il suo NON Funzionamento ferma la linea? Si Manutenzione Periodica/Preventiva
Incollaggio Teflon
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? No E’ possibile monitorarlo? No
Il suo NON Funzionamento ferma la linea? Si in quanto le anime non essendo incollate non si formano
Manutenzione Periodica/Preventiva
Sonde vasca colla
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? No E’ possibile monitorarlo? No
Il suo NON Funzionamento ferma la linea? No Manutenzione Periodica
Lucidi passaggio
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? No E’ possibile monitorarlo? No
Il suo NON Funzionamento ferma la linea? Si, in quanto se queste sono ostruite oltre a non arrivare la colla sulla carta, la pompa stessa risulta impossibile da pulire e deve essere sostituita.
Manutenzione Preventiva
Capitolo 3-Manutenzione della linea
Testa
Cinghia Formatrice
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? No E’ possibile monitorarlo? Si
Come? Visivamente, la cinghia risulta sfilacciata e liscia al tatto. Le anime risultano Lente.
Proposte di miglioramento: Potrebbe essere montato un dinamometro che misura la tensione della cinghia.
E’ possibile predisporlo in tempi brevi con costi contenuti? No Manutenzione su condizione
Tampone di ottone
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? No E’ possibile monitorarlo? Si
Come? Visivamente inoltre Il mandrino mobile oscilla nella sua sede.
Proposte di miglioramento: Nessuna, ci vuole particolare attenzione in fase di set up per il centraggio del mandrino mobile (Usare la dima)
Manutenzione su condizione
Taglio Coltello
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? Si Qual è? La pressione del cilindro di battuta.
E’ presente a bordo macchina un indicatore? Si, (manometro) Valore tipico: 5,5/6 bar
Osservazione: visivamente anche le anime non risultano tagliate e al tatto risulta uno scalino sulla lama del coltello.
Manutenzione su condizione
Camme di alluminio
Ha un parametro che mi permette di controllarlo? No E’ possibile monitorarlo? No
Il suo NON Funzionamento ferma la linea? No Manutenzione Periodica
Rimane da classificare ulteriormente la manutenzione periodica e preventiva in ordinaria e straordinaria, intendendo per manutenzione ordinaria quell’insieme di attività manutentive volte al mantenimento del buon funzionamento di un macchinario; straordinaria è quella manutenzione che è migliorativa o aumenta sensibilmente la longevità del macchina o corregge problemi cronici che limitano la linea
La frequenza delle operazioni è stata fatta sull’esperienza, e quindi in per un tempo ritenuto ragionevole. I componenti soggetti a manutenzione periodica o preventiva sono stati quindi analizzati nuovamente:
-Raschia. Tipicamente ogni 3 gg (9 turni) necessita di essere sostituita. Manutenzione Periodica/ordinaria
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-Luci di passaggio gruppo stampa. In questo caso il problema si verifica ogni volta che la macchina ha fermate superiori ai 2 gg lavorativi in quanto il colore secca nelle luci di passaggio. Non ci sono problemi se la macchina funziona con continuità. Si richiede quindi Manutenzione Preventiva ogni volta che è prevista una fermata superiore alle 16 ore.
L’addetto in questo caso è l’operatore dell’ultimo turno prima della fermata.
Preventiva/ordinaria
-Teflon. In questo caso il suo corretto funzionamento è fondamentale alla produzione. Inoltre essendo l’ugello erogatore molto piccolo è richiesto il lavaggio ad ogni 8 ore (3 turni).
Preventiva/ordinaria
-Sonde vasca colla. In questo caso il loro funzionamento risulta compromesso dalla colla che seccandosi fa rilevare alla sonda un livello sbagliato di liquido. Potrebbe essere classificato come manutenzione periodica tuttavia conviene abbinarlo con la pulizia delle luci di passaggio del medesimo gruppo. Periodica/ordinaria
-Luci di passaggio colla. Stesse considerazioni delle luci di passaggio gruppo stampa.
Manutenzione preventiva/ordinaria. La manutenzione preventiva/straordinaria è quella riportata dal costruttore.
-Camme d’alluminio. 1 volta l’anno, in corrispondenza della fermata dell’impianto per la manutenzione annuale. Periodica/ordinaria
Di seguito (Tabella 3.4) è riportato il piano di manutenzione periodica/preventivo della tubiera, da integrare con quello già attivo sulla linea. Si ricorda che per la tubiera è stato scelto di eseguire un piano di manutenzione specifico proprio perché è la macchina meno automatizzata e quindi monitorata in automatico della linea, inoltre non portando valore aggiunto al prodotto, ogni perdita di produzione imputabile a questa macchina si ripercuote direttamente sui costi.
Tab.3.4 Piano di manutenzione Periodica/straordinaria per la Tubiera 211
Operazioni Attrezzature Frequenza Note
Gruppo stampa
Pulizia/sostituzione
raschia Guanti anti-taglio Ogni 3 turni
Controllare lo stato della raschia. Se profilo non risulta
lineare sostituire
Lavaggio intero gruppo stampa
Guanti e maschera protettiva Secchio d’acqua
tiepida
Fermate superiore alle 16
ore
Far circolare l’acqua fino a quando questa non viene erogata sul clichè. La pulizia
deve essere effettuata dall’operatore dell’ultimo turno prima della fermata Gruppo
colla Teflon Guanti
Spugna e acqua
Ogni 2 turni o in
corrispondenza Rimuovere la colla residua
Capitolo 3-Manutenzione della linea
Fino adesso sono stati considerati gli elementi di tabella 3.2 soggetti a manutenzione Periodica e/o Preventiva. Per quanto riguarda la manutenzione su condizione, la tabella 3.3 ci fornisce delle utili indicazioni. Alcuni di questi particolari infatti, come ad esempio il freno o il coltello possono essere monitorati riportando sulla macchina dei Visual Control (VC). Si deve precisare
tiepida dei cambi formato
Sonde vasca colla
Guanti, maschera protettiva e
occhiali.
Secchio d’acqua tiepida/spatola
Vedi note Da abbinare col lavaggio dell’intero gruppo
Gruppo colla***
Guanti, maschera protettiva e
occhiali Secchio d’acqua
tiepida
Fermate superiore alle 16
ore
Sostituire il secchio della colla con il secchio d’acqua e farla circolare fino a quando questa non viene erogata. La pulizia
deve essere effettuata dall’operatore dell’ultimo turno prima della fermata
Gruppo
taglio Camme Guanti
1 volta l’anno, in
corrispondenza della revisione generale della linea
-
***Piano della manutenzione Periodica/Straordinaria
Manutenzione che deve essere fatta da personale appositamente formato. Ogni 4 settimane (indicazione costruttore)
1. Posizionare secchio acqua al posto del secchio colla con “pressione zero” su pompa 2. Posizionare il regolatore di pressione su “spurgo” e alzare:
- La pressione della pompa
- Gradualmente la pressione tramite piccolo regolatore.
3. Far uscire dalla pistola tutta la colla fino a quando arriva l’acqua tramite il pulsante di spurgo sulla centralina o direttamente agendo sull’elettrovalvola.
4. Scaricare la pressione della pompa e la pressione residua dalla pistola.
5. Aprire il tappo filtro e pulire/sostituire il filtro, se necessario, pulire il regolatore di pressione 6. Richiudere il tutto e reinserire la colla facendo lo stesso procedimento eseguito con l’acqua.
Capitolo 3-Manutenzione della linea
a riguardo che la Tubiera 211 è una macchina ormai datata, anche se funzionale, per cui proposte di computerizzazione non vengono prese in considerazione. I valori di “Buon Funzionamento” sono stati determinati in base all’esperienza dell’operatore più bravo. Gli stessi VC servono più a richiamare l’attenzione dell’operatore su una possibile causa di mal funzionamento e dare allo stesso tempo delle linee guida a tutti gli operatori che comunque potranno settare la macchina sulla base della propria esperienza.
Per capire i VC riportati sulla macchina è necessario capire la sequenza di regolazioni che l’operatore dovrebbe fare a seguito di varie situazioni.
Regolazioni per Tubiera 211
Come anticipato nel Cap.2, il tubo di carta si forma partire da delle rotelle di cartoncino montate sugli svolgitori. Queste rotelle vengono srotolate e la striscia di carta portata in corrispondenza della cinghia formatrice. Nel passaggio fra lo svolgitore e la testa della macchina la striscia viene cosparsa di colla, vengono aggiunte eventuali scritte ecc. Il percorso che la striscia fa prima di entrare in “testa” non è assolutamente rettilineo, infatti si avvolge attorno al “ballerino” e ad una serie di cilindri fissi di rinvio. Il Ballerino, costituito da un’asta oscillante e da due cilindri, varia il tensionamento della carta perché la sua oscillazione può essere più o meno smorzata andando ad agire sulla pressione degli attuatori che lo collegano al telaio. La sua posizione è quindi un indice di buon funzionamento. Infatti per formare il tubo la carta deve essere “tirata” ma non eccessivamente da strapparla. Il “tiro”, che quindi dovrebbe essere costante, nasce dall’equilibrio fra la coppia motrice, il freno degli svolgitori e la resistenza del Ballerino. Il motore attraverso la cinghia formatrice trascina la carta che viene messa in tensione dall’azione resistente del freno. Durante lo svolgimento il diametro della rotella diminuisce, e per avere il tiro costante il freno dovrebbe continuamente aumentare la sua azione. Questo genere di controllo non è previsto sulla Tubiera 211 e l’azione è lasciata al macchinista che può effettuare 2 regolazioni:
- Allungare l’asta del freno, che quindi essendo un meccanismo a leva aumenta l’azione frenante.
- Agire sul Ballerino, variandone lo smorzamento.
In entrambi i casi, se la tensione della striscia è costante, il Ballerino è in equilibrio. La sua posizione quindi è indice di “buon funzionamento”. Il primo VC da riportare sulla macchina è proprio relativo alla posizione dell’asta del Ballerino.
Nella tabella 3.5 sono riportati i Visual Control proposti e i relativi valori:
Capitolo 3-Manutenzione della linea
Tab.3.5 Visual control per la manutenzione su condizione
Gruppo
Componente o fattore da monitorare
Strumento di controllo
Valore Riferimento
Componente
funzionale Visual Control
Svolgitore
Tiro della carta Asta Ballerino
Posizione
orizzontale Attuatori
Linee orizzontali riportate sul corpo
macchina
Azione frenante Lunghezza asta freno
Max allungamento
asta
Ferodo da sostituire
Gruppo
taglio Coltello Manometro
4,5/5 bar Coltello
5/6 bar
Coltello usurato da
sostituire
Gruppo testa
Cinghia
formatrice Manometro
7/8 bar
Cinghia formatrice (2
strisce)
4,5/5 bar
Cinghia formatrice (1
striscia)
3.3 Linea Sincro 1
Lo stato di ordine e pulizia della linea Sincro 1 (escludendo la tubiera) è mantenuto attraverso 2 azioni:
1. I sistemi automatici di lubrificazione e aspirazione
2. Il piano di pulizia e manutenzione che l’operatore deve eseguire ad ogni fine turno in 20 minuti.
Capitolo 3-Manutenzione della linea
Il passo successivo, è quello integrare il piano attuale (giornaliero) con una serie di operazioni e controlli che l’operatore deve effettuare in corrispondenza delle “fermate programmate” della linea.
Il piano generale sarà composto da:
- Piano Giornaliero da eseguire ad ogni fine turno in 20 minuti. Questo piano (riportato in appendice B) è stato elaborato cercando di applicare i seguenti criteri:
• Deve poter essere eseguito da un operatore di linea, non deve richiedere quindi delle particolari competenze.
• Deve essere equilibrato, ovvero cercare di ripartire il lavoro su tutti gli operatori dei 3 turni lavorativi e deve calibrato sui 20 minuti previsti.
• Completo. Devono essere pulite tutte quelle parti della linea ritenute necessarie.
• Chiaro ed inequivocabile. Deve riportare i DPI (dispositivi di protezione individuale da adottare) e gli strumenti da usare. In questo modo si può pensare di prevedere un piano che rispecchia gli standard di sicurezza della legge 81/08
- Piano sulle fermate programmate. La fermata spesso è programmata per permettere alla manutenzione di effettuare interventi meccanici sulla linea, e quindi l’operatore può effettuare interventi di pulizia più profondi. La fermata viene programmata dalla manutenzione in accordo con la produzione per effettuare interventi ritenuti prioritari. Tali interventi vengono programmati a seguito di:
- Situazioni impreviste d’emergenza
- WO (work order) che ossia segnalazioni che l’operatore di linea fa a seguito di un’anomalia riscontrata. Tale anomalia viene valutata dalla manutenzione e se ritenuto necessario si programma l’intervento migliorativo.
Ad esempio, quando è prevista la “rigenerazione del rullo Anilox” perché non trasferisce il quantitativo di colla corretto (l’operatore ha segnalato di aver trovato dei logs scollati), questo viene smontato dalla Manutenzione per essere ispezionato e ripulito da ditte esterne specializzate. In quest’occasione, zone normalmente inaccessibili della macchina devono essere ripulite.
Altri interventi, come ad esempio il controllo della lama di perforazione o il cambio della colla sono ad operazioni che se programmate e non eseguite a seguito di anomalie riscontrate sul prodotto, evitano deleterie fermate di produzione.
Quindi, in corrispondenza delle fermate programmate (Cambi formato, manutenzione programmata, festività ecc.) sarà attivato il piano di pulizia giornaliero, integrandolo però con quello elaborato per queste occasioni. In appendice B è riportato il piano di pulizia generale.
Per definire le operazioni, sono stati consultati il manuale di uso e manutenzione del costruttore e il personale della linea.
Capitolo 3-Manutenzione della linea