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STRATEGIE DI MOBILIZZAZIONE DOPO TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA FRATTURA DI ANCA NEGLI ADULTI1

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Traduzione di Roberta Soverini

Fisioterapista U.O. Medicina Fisica e Riabilitazione Ricercatore EBN

STRATEGIE DI MOBILIZZAZIONE DOPO TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA FRATTURA DI ANCA NEGLI ADULTI 1

ABSTRACT 2009

Background

La frattura di anca si verifica con maggior frequenza nelle persona anziane.

Le strategie di mobilizzazione, come il ri-addestramento al cammino e gli esercizi, sono utilizzate nei vari stadi riabilitativi dopo l’intervento chirurgico.

Obiettivi

Valutare gli effetti delle diverse strategie di mobilizzazione dopo la frattura di anca trattata chirurgicamente.

Strategia di ricerca

La ricerca è stata effettuata sulla Cochrane Bone, Joint e Muscle Trauma Group Specialised Register of Controlled Trias, Cochrane Central Register of Controlled Trias, MEDLINE ed altre banche dati nel Gennaio 2006.

Criteri di selezione

Tutti gli studi randomizzati o quasi randomizzati che confrontano le diverse strategie di mobilizzazione dopo la frattura di anca.

Raccolta dei dati ed analisi

Gli autori, in modo indipendente, hanno selezionato studi, ne hanno valutato la qualità ed estratto i dati. Non c’è stata aggregazione dei dati.

Risultati principali

La maggior parte dei 13 studi inclusi (che coinvolgono 1065 partecipanti generalmente al di sopra di 65 anni) erano piccoli e tutti avevano dei limiti metodologici, compreso un follow up inadeguato.

Sette studi hanno valutato le strategie di mobilizzazione iniziate subito dopo il trattamento chirurgico della frattura di anca.

Uno studio storico non ha trovato differenze significative negli esiti negativi degli esercizi di carico iniziati in un periodo compreso tra 2 e 12 settimane dopo la sintesi interna di una frattura scomposta intra capsulare.

Due studi hanno confrontato dei regimi di maggiore o minore intensità di fisioterapia: uno non ha trovato differenze nel miglioramento, l’altro studio ha ritrovato un livello più alto di rinunce nel gruppo di trattamento intensivo, con nessuna differenza nella durata del ricovero ospedaliero. Uno studio ha trovato un miglioramento nel breve termine della mobilità e dell’equilibrio in un programma di due settimane con esercizi di carico, rispetto a esercizi di non carico.

1

Handoll HHG, Sherrington C. (2007) Mobilisation strategies after hip fracture surgery in adults. Cochrane Database

of Systematic Reviews. Issue 1.

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Uno studio ha trovato una migliore mobilità in pazienti che sono stati sottoposti ad un programma di esercizi di potenziamento del muscolo quadricipite. Uno studio non ha trovato differenze significative nel recupero della mobilità dopo un programma con tapis-roulant in confronto ad un tradizionale programma di ri-addestramento al cammino. Uno studio ha trovato un miglior recupero della mobilità pre-frattura dopo la stimolazione neuromuscolare del muscolo quadricipite.

Sei studi hanno valutato le strategie iniziate dopo la dimissione dall’ospedale. Iniziati subito dopo la dimissione, due studi hanno riscontrato esiti di miglioramento rispettivamente dopo 12 settimane di allenamento fisico intenso e un programma di terapia fisica domiciliare. Iniziato dopo il completamento della fisioterapia standard, uno studio ha trovato un miglioramento dopo sei mesi di allenamento fisico intenso, mentre un altro studio non ha ritrovato degli effetti significativi derivati da esercizi domiciliari di resistenza o di allenamento aerobico. Uno studio ha evidenziato migliori esiti dopo gli esercizi eseguiti a domicilio, iniziati circa 22 settimane dopo il trauma. Uno studio ha trovato che gli esercizi di carico eseguiti a domicilio a distanza di sette mesi non hanno prodotto significative differenze eccetto che nel rinforzo dei quadricipiti.

Conclusioni degli autori

Ci sono evidenze insufficienti, derivate da studi randomizzati, per stabilire l’efficacia delle varie strategie di mobilizzazione usate nella riabilitazione dopo trattamento chirurgico della frattura di anca. Sono richieste ulteriori ricerche per stabilire i possibili benefici apportati dall’apporto aggiuntivo di trattamento, compresi esercizi intensivi supervisionati, precedentemente mirati all’aumento della mobilità.

SOMMARIO

Strategie mirate al miglioramento ed alla restituzione della mobilità dopo il trattatamento chirurgico della frattura all’anca nell’adulto.

Lo scopo della cura post chirurgica della frattura all’anca è di permettere alla persona di tornare sui propri piedi e di camminare. Inizialmente può essere chiesto alle persone di rimanere a letto, o di limitare il carico del peso o altre attività particolari. Dopo di che, sia durante il ricovero sia anche dopo la dimissione dall’ospedale, vengono utilizzate varie strategie di mobilizzazione, inclusi il ri- addestramento al cammino e programmi di esercizi.

Questa revisione comprende evidenze tratte da 13 studi controllati randomizzati e quasi randomizzati che includono 1065 partecipanti di età superiore a 65 anni. Molti studi sono risultati avere metodi deboli compreso un follow-up inadeguato. Non è stato possibile aggregare i dati poiché non c’erano due programmi sufficientemente simili.

Sette studi hanno valutato le strategie di mobilizzazione iniziate precocemente dopo il trattamento chirurgico della la frattura di anca. Attualmente il carico del peso è normalmente iniziato nei primi giorni dopo l’intervento. Da ciò la limitata rilevanza di uno studio datato che confronta il carico del peso iniziato da 2 a 12 settimane. Comunque, non sono state trovate differenze negli esiti sfavorevoli, compresa la mortalità. Due studi hanno trovato che un programma di fisioterapia più intensivo non cambiava il recupero e che era probabile che le persone abbandonassero l’esercizio intensivo. Uno studio ha trovato che esercizi di carico migliorano la mobilità e l’equilibrio. Un altro studio ha trovato che il rinforzo del muscolo quadricipite migliora la mobilità. Uno studio non ha trovato dei vantaggi dall’uso del tapis-roulant rispetto al ri-addestramento tradizionale al cammino.

Uno studio ha trovato un maggior recupero della mobilità pre-frattura dopo stimolazione neuromuscolare del muscolo quadricipite.

Sei studi hanno valutato le strategie iniziate dopo la dimissione dall’ospedale. Due studi hanno

testato le strategie iniziate precocemente dopo la dimissione: uno ha trovato un miglioramento degli

esiti dopo un training fisico intensivo di 12 settimane e un altro ha trovato esiti positivi dopo un

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programma di fisioterapia domiciliare. Due studi hanno testato l’intervento dopo il completamento della terapia fisica standard: uno studio ha trovato un miglioramento degli esiti dopo sei mesi di training fisioterapico intenso, mentre l’altro studio non ha trovato effetti significativi nel training domiciliare di resistenza o aerobico. Uno studio ha trovato esiti positivi dopo esercizi eseguiti a domicilio, iniziati intorno alla 22° settimana dalla frattura. Uno studio ha trovato che gli esercizi di carico del peso, effettuati a domicilio dopo 7 mesi, non ha prodotto differenze chiare.

La mobilizzazione dopo la frattura d’anca è una parte importante della riabilitazione. Tuttavia, la

revisione ha trovato che non ci sono evidenze sufficienti per dimostrare gli effetti delle diverse

strategie, iniziate in ospedale o dopo la dimissione dall’ospedale, mirate ad aiutare il cammino delle

persone e a continuare a camminare dopo il trattamento chirurgico della frattura dell’anca.

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