• Non ci sono risultati.

Quarto nucleo tematico I sensi dell udito e dell equilibrio

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Quarto nucleo tematico I sensi dell udito e dell equilibrio"

Copied!
24
0
0

Testo completo

(1)

Quarto nucleo tematico

I sensi dell’udito e dell’equilibrio

Percorso di potenziamento-orientamento

“BIOLOGIA CON CURVATURA BIOMEDICA”

Terza annualità

Prof.ssa Francesca Torretta

(2)

• Gli stimoli che percepiamo come suoni sono onde di pressione

• I recettori sensoriali convertono le onde sonore in segnali elettrici

• Il sistema acustico è l’orecchio interno, che si trova nel cranio, all’interno dell’osso temporale

• L’orecchio esterno e l’orecchio medio sono vie di transito del segnale

Sensibilità specifica: il senso dell’udito

(3)

Raccoglie le onde sonore e le convoglia verso l’orecchio medio

È costituito da:

Padiglione auricolare

Condotto o canale uditivo (o meato acustico esterno)

Membrana timpanica o timpano

Il padiglione auricolare è una struttura formata da cartilagine elastica ricoperta di cute, convoglia le onde sonore verso il condotto uditivo esterno protetto contro l’ingresso di sostanze estranee da peli e cerume

Il timpano è una lamina sottile e semitrasparente, posta al fondo del condotto uditivo esterno. È suddivisa in due regioni: la pars flaccida e la pars tensa. Vibra in risposta alle onde di pressione veicolate dal condotto.

L’orecchio esterno

Padiglione

(4)

Il cerume

 È una secrezione giallo-brunastra, prodotta delle ghiandole ceruminose e sebaceecollocate nella porzione esterna del canale uditivo

 Esercita importanti funzioni protettive:

• Ostacola l'ingresso di materiale estraneo (batteri, funghi, insetti, polveri)

• Lubrifica il condotto uditivo esterno, riducendo il rischio di essiccamento

COMPOSIZIONE è una miscela costituita da:

• Cheratina (60%)

• Acidi grassi saturi ed insaturi a lunga catena, alcoli, squalene (12-20%)

• Colesterolo (6-9%)

• Lisozima, che conferisce al cerume proprietà antimicrobiche, essendo in grado di idrolizzare i peptidoglicani che costituiscono la parete batterica

In determinate circostanze, il cerume tende ad accumularsi eccessivamente e può occludere il condotto uditivo esterno; se preme contro il timpano, può danneggiare la capacità uditiva.

(5)

L’orecchio medio

È una piccola cavità di appena 1 cm3 (detta cavo o cassa timpanica) piena d’aria, scavata nella rocca petrosa dell’osso temporale, posta tra la membrana timpanica e l’orecchio interno

Trasporta le vibrazioni sonore dal timpano all’orecchio interno

Contiene tre ossicini: martello,

incudine e staffa

È in connessione diretta con la faringe tramite la tuba uditiva o tromba di Eustachio

tuba uditiva

(6)

La catena degli ossicini dell’udito

I tre ossicini martello, incudine e staffa:

Hanno la funzione di ricevere le vibrazioni sonore dal timpano, di amplificarle di circa 20 volte e di trasmetterle all'orecchio interno

Sono mantenuti in posizione da legamenti e controllati nei movimenti da muscoli scheletrici, che evitano danni in caso di suoni troppo forti

Il martello è in contatto con il timpano in una regione nota come manubrio del martello

La staffa si inserisce sulla membrana della finestra ovale, una piccola apertura della sottile parete ossea che separa l’orecchio medio e l’orecchio interno

(7)

La tuba uditiva o tromba di Eustachio

È un condotto pieno d’aria

Mette in comunicazione l’orecchio medio con la porzione superiore della gola (rinofaringe)

Serve a equilibrare la pressione ai due lati del timpano

In caso di ostruzione, cambiamenti improvvisi della pressione atmosferica su un solo versante del timpano potrebbero provocarne la rottura

La deglutizione e lo sbadiglio permettono l’apertura della tuba, in modo da compensare gli sbalzi di pressione che si verificano in aereo o salendo rapidamente in montagna in automobile

(8)

L’orecchio interno

Ospita i recettori per l’udito e per l’equilibrio

È costituito da:

Labirinto osseo, serie di cavità dell’osso temporale comprendenti la coclea, il vestibolo e i canali semicircolari. Contiene un liquido detto perilinfa

Labirinto membranoso, insieme di vescicole e canali interni al labirinto osseo, con pareti connettivali rivestite internamente di epitelio. Contiene un liquido detto endolinfa

La coclea contiene l’organo dell’udito.

Il vestibolo e i canali semicircolari (apparato vestibolare) contengono gli organi dell’equilibrio.

Labirinto osseo

(9)

La coclea o chiocciola ossea

È un condotto avvolto a spirale per due giri e

mezzo attorno al modiolo, un piccolo osso conico che ne rappresenta l’asse centrale.

È alta circa 10 mm e lunga 35 mm ed è ripartita all’interno in tre canali:

• la scala vestibolare

• il dotto cocleare

• la scala timpanica

Sezione trasversale della coclea

(10)

I tre canali sono separati da due membrane fibrose:

• la membrana vestibolare (del Reissner) si interpone tra la scala vestibolare e il dotto cocleare

• la membrana basilare, su cui si trova l’organo del Corti, separa il dotto cocleare e la scala timpanica

Le due scale fanno parte del labirinto osseo e contengono perilinfa. Decorrono separatamente, ma si uniscono all’apice della coclea tramite un’apertura detta elicotrema.

Il dotto cocleare (labirinto membranoso) contiene endolinfa.

La scala vestibolare termina presso la finestra ovale.

La scala timpanica presso la finestra

rotonda. Finestra rotonda

Staffa Finestra ovale

scala vestibolare scala timpanica

(11)

La finestra ovale e la finestra rotonda

• Si trovano all’inizio della coclea, al confine tra orecchio medio e orecchio interno

• La finestra ovale si trova al di sopra della finestra rotonda

• Sono chiuse entrambe da membrane simili al timpano

Finestra rotonda Staffa e finestra ovale

Coclea

(12)

L’organo del Corti

È il vero organo dell’udito, è composto da cellule di sostegno e cellule ciliate (recettori)

Le cellule di sostegno sono di quattro tipi: pilastri di Corti, cellule di Deiters, cellule di Hensen e cellule di Claudius

Il primo tipo cellulare è responsabile della formazione di una particolare struttura, detta galleria o tunnel di Corti

Le cellule ciliate:

sono i recettori sensoriali acustici

all’estremità libera hanno lunghe stereociglia che si estendono nell’endolinfa del dotto cocleare e sono ricoperte da una membrana gelatinosa, la membrana tectoria

alla loro base formano sinapsi con i neuroni sensoriali i cui assoni costituiscono il nervo cocleare componente del nervo acustico

o vestibolococleare (VIII) stereociglia

(13)

La fisiologia dell’udito

si attua secondo una sequenza di eventi ben precisa:

1.

Il padiglione auricolare convoglia le onde sonore dentro il canale uditivo esterno

2.

Le onde sonore fanno vibrare il timpano

3.

L’area centrale del timpano

trasmette le vibrazioni al martello, all’incudine e alla staffa

4.

La staffa trasmette il movimento alla finestra ovale

(14)

5.

Il movimento della finestra ovale produce onde pressorie nella perilinfa della coclea

6.

Le onde pressione della perilinfa si trasmettono dalla scala vestibolare alla scala timpanica e alla membrana che ricopre la finestra rotonda, facendola incurvare verso l’esterno, cioè verso l’orecchio medio (punto 9)

7.

Le stesse onde pressorie distorcono la membrana vestibolare creando altre onde nell’endolinfa del dotto cocleare

8.

Le onde pressorie dell’endolinfa trasmettono le vibrazioni alla membrana basilare che spinge le cellule ciliate dell’organo del Corti contro la membrana tectoria

(15)

I movimenti delle stereociglia vengono trasdotti in potenziali d’azione

La flessione delle stereociglia stimola infatti il rilascio di neurotrasmettitori da parte delle cellule ciliate, in corrispondenza delle sinapsi con i neuroni sensoriali

I neuroni generano potenziali d’azione di frequenza proporzionale allo stimolo, che si propagano lungo gli assoni del nervo cocleare

Trasduzione meccano-elettrica

(16)

Gli assoni del ramo cocleare del nervo acustico o vestibolococleare (VIII) terminano nel midollo allungato

Dal midollo gli assoni risalgono al mesencefalo, poi al talamo e infine all’area uditiva primaria nel lobo temporale

Molti assoni della via uditiva incrociano, per cui le aree uditive primarie destra e sinistra ricevono impulsi nervosi da entrambe le orecchie

La via uditiva

midollo allungato

(17)

17

Nell’orecchio interno è presente anche l’organo dell’equilibrio:

l’apparato vestibolare.

L’orecchio e l’equilibrio

(18)

Sensibilità specifica: il senso dell’equilibrio

Vi sono due tipi di equilibrio:

L’equilibrio statico si riferisce al mantenimento della posizione del corpo rispetto alla forza di gravità, serve a mantenere la postura

L’equilibrio

dinamico

è il

mantenimento della posizione del

corpo in risposta a movimenti

improvvisi (rotazione, accelerazione

e decelerazione)

(19)

L’apparato vestibolare

Il vestibolo è la parte ovoidale del labirinto osseo,

contiene due vescicole membranose: utricolo e sacculo

I canali semicircolari ossei sono tre: due verticali e uno orizzontale. Una estremità di ogni canale si allarga in un rigonfiamento detto ampolla. I dotti semicircolari sono le parti membranose interne ai canali semicircolari, sono in connessione con l’utricolo

L’apparato vestibolare comprende:

una parte ossea, costituita dal vestibolo e dai canali semicircolari, cavità scavate nell’osso temporale

una parte membranosa, interna al labirinto osseo, che contiene gli organi di senso dell’equilibrio

(20)

L’equilibrio statico

• I recettori per l’equilibrio statico si trovano sulle pareti interne di utricolo e sacculo, in corrispondenza di una piccola area ispessita detta macula

• Le due macule forniscono informazioni

sulla posizione della testa nello spazio

e contribuiscono al mantenimento

della postura

(21)

L’equilibrio statico

Le macule sono formate da due tipi cellulari: cellule ciliate (recettori sensoriali) e cellule di sostegno

Le ciglia delle cellule ciliate sono immerse in una spessa membrana gelatinosa denominata membrana otolitica, sulla cui superficie si estende uno strato di cristalli di carbonato di calcio, detti otoliti

otoliti

(22)

L’equilibrio statico

Quando si muove la testa, l’endolinfa si sposta, producendo lo spostamento della gelatina e degli otoliti

Lo spostamento della membrana otolitica provoca la flessione delle ciglia dei recettori

La flessione stimola le cellule ciliate a produrre impulsi nervosi che si propagano attraverso il ramo vestibolare del nervo vestibolococleare (VIII)

(23)

L’equilibrio dinamico

I tre dotti semicircolari membranosi sono l’organo dell’equilibrio dinamico

Sono disposti su tre piani perpendicolari tra loro, pertanto possono rilevare l’accelerazione o la decelerazione rotatoria

L’ampolla di ogni dotto contiene una estroflessione detta cresta, costituita da cellule ciliate e di sostegno, ricoperta da una cupola di materiale gelatinoso contenente otoliti

I movimenti rotatori della testa generano correnti dell’endolinfa presente all’interno dei dotti semicircolari

L’endolinfa agisce sulle cupole ampollari determinando la flessione delle stereociglia

Tale flessione innesca nelle cellule ciliate un segnale elettrico che, induce potenziali d’azione nei neuroni sensoriali del ramo vestibolare del nervo vestibolococleare (VIII)

Dotti semicircolari

(24)

Gli assoni del nervo vestibolare entrano nel midollo allungato e si dirigono al cervelletto

Dal midollo allungato alcuni assoni trasmettono impulsi nervosi lungo i nervi cranici che controllano i movimenti oculari, del collo e della testa; altre informazioni sono convogliate al midollo spinale che regola il tono muscolare in risposta ai movimenti della testa

Un ruolo fondamentale è svolto dal cervelletto:

questo riceve di continuo informazioni dall’utricolo e dal sacculo e, in risposta, regola i segnali diretti dalla corteccia motoria ai muscoli scheletrici in modo da mantenere l’equilibrio del corpo

Le vie dell’equilibrio

Riferimenti

Documenti correlati

Posizione: sul supporto primario: recto: in basso Trascrizione: La Scala Santa. ISCRIZIONI [3

• I soggetti affetti manifestano gravi problemi clinici, perché i globuli rossi più fragili in presenza di fattori scatenanti, quali infezioni, febbre, acidosi,

• ceduto ossigeno ritorna ad essere sangue venoso che attraverso il sistema delle vene cave, raggiunge l'atrio destro del cuore.. • Produce e trasmette stimoli di tipo elettrico,

• Il 75% della rifrazione della luce si verifica nella cornea, il cristallino rifrange ulteriormente i raggi luminosi, deviandoli in modo che siano messi a fuoco sulla retina. •

Riferimento alla parte: supporto primario: recto Data: 2007. Stato di conservazione: discreto Indicazioni specifiche: macchie STATO DI CONSERVAZIONE [2

L’ostruzione o occlusione trombotica di una vena del sistema venoso profondo generalmente si localizza a livello degli arti inferiori al di sotto del ginocchio (TVP distale), ma

Finanziamento di operazioni finalizzate al risparmio e all'efficienza energetica negli edifici degli.. "Produzione di energia da fonti rinnovabili (Cod. 39-40-41)" e

ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE - DIREZIONE GENERALE DELLA DIFESA. SISTEMI INFORMATIVI AMBIENTALI Identificativo