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Anno 48 21 settembre 2017 N. 253Parte seconda - N. 195

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Anno 48 21 settembre 2017 N. 253

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA

Parte seconda - N. 195

BOLLETTINO UFFICIALE

REPUBBLICA ITALIANA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 SETTEMBRE 2017, N. 1312

Modifica alla deliberazione di Giunta regionale n. 473 del 10 aprile 2017 “Calendario venatorio regionale - Stagione 2017/2018” 2 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 SETTEMBRE 2017, N. 1319

Istituzione di Distretti di gestione della fauna selvatica stanziale afferenti ad ATC dei territori di Bologna e Piacenza e di Unità territoriali di gestione di starna e pernice rossa afferenti ad ATC dei territori di Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, ai sensi dell’art. 30, comma 5, della L.R. 8/1994 e successive modifiche e integrazioni e del calendario venatorio regionale - stagione 2017-2018 7 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 SETTEMBRE 2017, N. 1330

Avviso pubblico per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, in regime de minimis

ai sensi dei Regg. (UE) n. 1408/2013 e n. 717/2014, per l’acquisto di presidi per la prevenzione

dei danni da fauna selvatica ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 8/1994. Anno 2017

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TEMBRE 2017, N. 1312

Modifica alla deliberazione di Giunta regionale n. 473 del 10 aprile 2017 "Calendario venatorio regionale - Stagione 2017/2018"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamati:

- la Direttiva 2009/147/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 concernente la conservazio- ne degli uccelli selvatici, ed in particolare l’art. 7, che stabilisce che non possano essere cacciati durante la stagione riproduttiva e di dipendenza dei giovani dai genitori e, per quanto riguarda i migratori, durante il ritorno ai luoghi di nidificazione (migra- zione prenuziale);

- il documento "Key Concepts of article 7(4) of Directive 79/409/EEC on Period of Reproduction and prenuptial Migra- tion of huntable bird Species in the EU. Version 2009", elaborato dal Comitato scientifico Ornis, ufficialmente adottato dalla Com- missione Europea nel 2001 e rivisitato nel 2009, in cui vengono stabilite, specie per specie e paese per paese, le date (decadi) di inizio e durata della riproduzione (fino alla conclusione del pe- riodo di dipendenza dei giovani dagli adulti) e di inizio della migrazione prenuziale;

- la "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della Di- rettiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici", redatta dalla Commissione Europea, ultima stesura febbraio 2008, ed in particolare il capitolo 2;

- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 recante "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo ve- natorio" e successive modifiche ed in particolare l'art. 18, commi 1, 1 bis e 2, che prevedono rispettivamente l'elenco delle specie cacciabili e i relativi periodi di prelievo, il divieto di esercizio venatorio per ogni singola specie durante il ritorno al luogo di ni- dificazione, il periodo di nidificazione e le fasi della riproduzione e della dipendenza degli uccelli, nonché la possibilità di apportare modifiche ai termini stabiliti nel predetto comma 1, per determi- nate specie in relazione alle situazioni ambientali delle diverse realtà territoriali, previo parere dell'Istituto Nazionale per la Fau- na Selvatica (oggi Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, ISPRA);

- la Legge Regionale n. 8 del 15 febbraio 1994 recante "Di- sposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria" e successive modifiche ed integrazioni;

- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città me- tropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unio- ni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56, ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Re- gione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'atti- vità venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le fun- zioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo

- la Legge Regionale n. 1 del 26 febbraio 2016, “Modifiche alla Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria” in attuazione della Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e dispo- sizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, con la quale si è proceduto ad una razionalizzazione della materia in relazione all’accentramento a livello regionale dell'esercizio di tali funzioni sopra esplicitato, ed in particolare l'art. 60 recante “Disposizioni finali in ordine al subentro delle funzioni da parte della Regione Emilia-Romagna” che preve- de al comma 1 che i Piani faunistico-venatori provinciali hanno efficacia fino alla data di approvazione del Piano faunistico- venatorio regionale;

- la deliberazione di Giunta regionale n. 2185 del 21 dicem- bre 2015 con la quale si è provveduto, tra l'altro, ad istituire dal 1° gennaio 2016, presso la Direzione Generale Agricoltura, eco- nomia ittica, attività faunistico-venatorie, i Servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca per ciascun ambito provinciale a fron- te delle nuove funzioni di competenza regionale;

Visto in particolare l'art. 50, comma 1, della soprarichiamata Legge Regionale n. 8/1994 come modificato dalla Legge Regiona- le n. 1/2016, in base al quale la Giunta regionale, sentito l'ISPRA e la Commissione assembleare competente per materia, regola l’e- sercizio della caccia tramite il “Calendario venatorio regionale”;

Dato atto che il Calendario venatorio regionale è sottoposto a valutazione di incidenza ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 12 mar- zo 2003 n. 120 e della L.R. n. 7/2004 da parte del Servizio Aree protette e sviluppo della montagna;

Richiamata la propria deliberazione n. 473 del 10 aprile 2017, con la quale è stato approvato il “Calendario venatorio regionale – Stagione 2017/2018”, nella formulazione di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della medesima, comprensivo di n.

9 Allegati (A “Periodi di caccia”, B “Tempi di prelievo per gli un- gulati in selezione”, C “Carnieri giornalieri e stagionali”, D “Orari di caccia 2017-2018”, E “Prescrizioni per i terreni in attualità di coltivazione”, F “Prescrizioni individuate nelle valutazioni di in- cidenza dei Piani faunistico-venatori provinciali da ottemperare nell’esercizio dell’attività venatoria”, G “Parte 1, Schema piano di gestione attiva della starna” e “Parte 2, Schema piano di ge- stione della pernice rossa”, H “Linea pedemontana” e I “Fiumi”);

Preso atto:

- delle richieste pervenute al Servizio Attività faunistico-ve- natorie e pesca, agli atti con protocollo NP/2017/13062 del 21 giugno 2017 e con protocollo NP/2017/18496 del 6 settembre 2017 da parte del Servizio Territoriale Agricoltura, caccia e pesca di Modena, di modifica dell’elenco dei corsi d’acqua del territo- rio di Modena riportato nell’Allegato I “Fiumi”, approvato con la suddetta deliberazione n. 473/2017, in quanto, per mero erro- re materiale, nella precedente comunicazione il predetto Servizio aveva indicato solo i fiumi “Secchia e Panaro” e non anche i se- guenti corsi d’acqua:

“Fossa Scaletta, Canale Gavello, Canale delle Chiaviche, Fossa Reggiana, Canale Diversivo Cavezzo, Scolo Gherardo, Canale della Fantozza, Condotto Bruciate, Cavo Lametta, Ca- vo Busatello, Canale Quarantoli - Collettore Burana, Cavo Rio, Cavo Tresinaro - Fossa Raso, Collettore Acque Basse Modenesi,

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21-9-2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 253 3

Collettore Acque Basse Reggiane, Fossa Nuova - Diversivo Ca- vata, Cavo Arginetto - Diversivo Gherardo, Canale Carpi, Cavo Pavussolo, Canale di S. Croce, Canale Minutara, Dugale Ra- me, Dugale Dei Ronchi, Dugale Ramedillo, Dugale Vecchio, Dugale Nuovo, Canale Naviglio, Cavo / Canale Foscaglia, Ca- vo Vallicella, Cavo Canalino, Dugale Delfini, Dugale Smirra di Confine di Destra, Dugale Cerese, Dugale Dell'Oca, Dugale Del- le Vallette, Canale Sabbioncello, Dugale Smirra di S. Possidonio, Cavo Dogaro, Rio Pulce - Torrente Fossa - Fossa di Spezzano, Torrente Nizzola, Canale Diversivo di Burana, Canale Consor- ziale Palata Reno, Cavo Consorziale Fiumicello, Canale Fossa S.Pietro, Cavo Vallicelletta, Cavo Fossadone, Canale di Gron- da, Fossetta Vecchia, Fosso Nespole, Dugale di Corrente, Scolo Fiumazzo, Canale/Scolo di Riolo, Cavo/Canale Lama, Canale Freto, Canale Calvetro, Cavo Dogaro Uguzzone, Dugale Bruino, Fossetta Forcole, Cavo Bisatello, Dugale di Confine in Sinistra, Dugale Cucco, Dugale Acquaviva, Fossa Nasina – Dugale, Vec- chio Nasina, Canale, San Giovanni, Scolo Finaletto – Canale Finelli, Canale Di Manzolino, Cavo Gualenga, Cavo Fabiana, Cavo Triangolo, Canale Dei Montanari - di Frato, Canale Mar- zaglia, Fossa /Colatore Rangona, Scolo Romita, Canale Torbido, Fossetta Vaccara, Collettore Dogaro, Canale Bagnoli, Cavo Ca- nalazzo, Dogaro Ristoratore, Fossa Rabbiosa, Cavo S. Antonio, Cavo di Sotto, Cavo di Sopra, Cavo Cornacchione, Diramatore Imperiale (Canale di Gavello), Fossa Presa, Dugale Bagiullo, Fos- so Pitoccheria, Dugale Secondo, Dugale Terzo, Dugale Nuovo, Scolo Muzza, Abbandonata, Canale Diversivo di Gaggio Pan- zano Recovato, Scolo Sonato, Cavo Soratore, Torrente Tiepido e Torrente Guerro.”;

- della richiesta pervenuta al Servizio Attività faunistico-ve- natorie e pesca, agli atti con protocollo NP/2017/16409 del 2 agosto 2017, da parte del Servizio Territoriale Agricoltura, caccia e pesca di Piacenza, di modifica dell’elenco dei corsi d’acqua del territorio di Piacenza riportato nell’Allegato I “Fiumi” approva- to con la suddetta deliberazione n. 473/2017, in quanto, per mero errore materiale, nella precedente comunicazione il predetto Ser- vizio non aveva indicato il fiume Po ed il torrente Chero;

- della richiesta pervenuta al Servizio Attività faunistico-ve- natorie e pesca, agli atti con protocollo NP/2017/18749 dell’8 settembre 2017, da parte del Servizio Territoriale Agricoltura, caccia e pesca di Forlì-Cesena, di modifica dell’elenco dei cor- si d’acqua del territorio di Forlì-Cesena riportato nell’Allegato I “Fiumi” approvato con la suddetta deliberazione n. 473/2017, in quanto, per mero errore materiale, nella precedente comuni- cazione il predetto Servizio non aveva indicato i seguenti corsi d’acqua: Rigossa (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) alla con- fluenza col fiume Rubicone), Pisciatello (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) alla confluenza col fiume Rubicone), Rio Salto (dal- la Strada Statale n.9 (via Emilia) per il tratto non in comune con la Provincia di Rimini), Matrice (dall’origine per il tratto non in comune con la Provincia di Rimini);

Ritenuto pertanto di apportare le necessarie modifiche al pre- detto Allegato I – “Fiumi” - alle voci “Modena”, “Piacenza” e

“Forlì-Cesena” - del Calendario venatorio regionale – Stagione 2017/2018, di cui alla già citata deliberazione n. 473/2017, co- me di seguito riportato:

- alla voce “Modena”, l’elenco fiumi approvato “Secchia, Pa- naro” viene sostituito dal seguente:

“Fossa Scaletta, Canale Gavello, Canale delle Chiaviche, Fossa Reggiana, Canale Diversivo Cavezzo, Scolo Gherardo, Canale della Fantozza, Condotto Bruciate, Cavo Lametta, Cavo Busatello,

Canale Quarantoli - Collettore Burana, Fiume Secchia, Cavo Rio, Cavo Tresinaro- Fossa Raso, Collettore Acque Basse Modenesi, Collettore Acque Basse Reggiane, Fossa Nuova - Diversivo Ca- vata, Cavo Arginetto - Diversivo Gherardo, Canale Carpi, Cavo Pavussolo, Canale di S.Croce, Canale Minutara, Dugale Rame, Dugale Dei Ronchi, Dugale Ramedillo, Dugale Vecchio, Dugale Nuovo, Fiume Panaro, Canale Naviglio, Cavo / Canale Fosca- glia, Cavo Vallicella, Cavo Canalino, Dugale Delfini, Dugale Smirra di Confine di Destra, Dugale Cerese, Dugale Dell'Oca, Dugale Delle Vallette, Canale Sabbioncello, Dugale Smirra di S. Possidonio, Cavo Dogaro, Rio Pulce - Torrente Fossa - Fos- sa di Spezzano, Torrente Nizzola, Canale Diversivo di Burana, Canale Consorziale Palata Reno, Cavo Consorziale Fiumicel- lo, Canale Fossa S.Pietro, Cavo Vallicelletta, Cavo Fossadone, Canale di Gronda, Fossetta Vecchia, Fosso Nespole, Dugale di Corrente, Scolo Fiumazzo, Canale/Scolo di Riolo, Cavo/Canale Lama, Canale Freto, Canale Calvetro, Cavo Dogaro Uguzzone, Dugale Bruino, Fossetta Forcole, Cavo Bisatello, Dugale di Con- fine in Sinistra, Dugale Cucco, Dugale Acquaviva, Fossa Nasina – Dugale, Vecchio Nasina, Canale, San Giovanni, Scolo Finalet- to – Canale Finelli, Canale Di Manzolino, Cavo Gualenga, Cavo Fabiana, Cavo Triangolo, Canale Dei Montanari - di Frato, Ca- nale Marzaglia, Fossa /Colatore Rangona, Scolo Romita, Canale Torbido, Fossetta Vaccara, Collettore Dogaro, Canale Bagno- li, Cavo Canalazzo, Dogaro Ristoratore, Fossa Rabbiosa, Cavo S. Antonio, Cavo di Sotto, Cavo di Sopra, Cavo Cornacchione, Diramatore Imperiale (Canale di Gavello), Fossa Presa, Duga- le Bagiullo, Fosso Pitoccheria, Dugale Secondo, Dugale Terzo, Dugale Nuovo, Scolo Muzza, Abbandonata, Canale Diversi- vo di Gaggio Panzano Recovato, Scolo Sonato, Cavo Soratore, Torrente Tiepido e Torrente Guerro.”;

- alla voce “Piacenza”, l’elenco fiumi approvato “T. Bardo- neggia, Rio Carogna, Rio Boriacco, Rio Corniola, T. Tidone, T.

Luretta, T. Loggia, Rio Calendasco, Rio Comune, Riazza di Po- denzano, T. Nure, Scolo Scovalasino, T. Riglio, T. Chiavenna, T. Arda, Cavo Fontana, Canale Rodella.” viene sostituito dal se- guente:

“Po, T. Bardoneggia, Rio Carogna, Rio Boriacco, Rio Corniola, T. Tidone, T. Luretta, T. Loggia, Rio Calendasco, Rio Comune, Riazza di Podenzano, T. Nure, Scolo Scovalasino, T. Riglio, T.

Chiavenna, T. Arda, Cavo Fontana, Canale Rodella, Fiume Po e Torrente Chero”;

- alla voce “Forlì-Cesena”, l’elenco fiumi approvato “Bevano (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provin- cia di Ravenna), Montone (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provincia di Ravenna), Ronco-Bidente (dal- la Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provincia di Ravenna), Savio (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confi- ne con la Provincia di Ravenna), Rubicone (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine dell’oasi costiera), Uso (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) alla confluenza col torrente Rio Salto).”

viene sostituito dal seguente:

“Bevano (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provincia di Ravenna), Montone (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provincia di Ravenna), Ronco-Bidente (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provincia di Ravenna), Savio (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al con- fine con la Provincia di Ravenna), Rubicone (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine dell’oasi costiera), Uso (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) alla confluenza col torrente Rio Salto), Rigossa (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) alla confluenza col fiume Rubicone) Pisciatello (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia)

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la Provincia di Rimini).”;

Richiamato il Piano di Azione nazionale per la Starna (perdix perdix) “Quaderni di conservazione della natura 39- 2016- MATTM-ISPRA-Roma” il quale prevede, tra l’altro che, in risposta a precisi obblighi comunitari dettati dall’applicazione della Direttiva Uccelli 2009/147/CE, al Piano d’azione naziona- le dovrà affiancarsi un sinergico e coerente Piano di Gestione che assicuri una gestione venatoria equilibrata e sostenibile della specie;

Preso atto che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministero delle Politi- che Agricole, Alimentari e Forestali, ha dato incarico all’'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) di predisporre Piani di Gestione di tre specie, risultate in declino nel territorio nazionale: Coturnice, Starna e Allodola;

Viste:

- la nota, agli atti del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca al protocollo PG/2017/519536 del 12 luglio 2017, con la quale la Regione Sardegna ha inoltrato a tutte le altre Regioni le considerazioni del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, valutate congiuntamente ad ISPRA, relati- ve alle proposte di emendamento ai “Piani di Gestione nazionali Allodola, Starna e Coturnice” ed in particolare ad alcuni punti del

“Piano di Gestione della Starna” di seguito riportati:

- Azione 6.2.2(4) “Immissione di individui di Starna finaliz- zati alla gestione attiva”. Gli interventi di immissione di Starna non italica finalizzati alla gestione attiva devono essere realizza- ti ad una distanza di almeno 10 km dai nuclei di Starna italica ed all'esterno di aree protette e siti della Rete Natura 2000;

- Azione 6.2.3(1) “Distretti di gestione”. Sarebbe auspica- bile mantenere l'indicazione tecnica della superficie minima dei distretti di gestione (non inferiori a 1.000 ha);

- la successiva nota agli atti del Servizio Attività faunistico- venatorie e pesca, acquisita al protocollo con PG/2017/585578 del 28 agosto 2017, con la quale la Regione Sardegna ha inoltra- to a tutte le altre Regioni i “Piani di Gestione nazionali Allodola, Starna e Coturnice” revisionati, con indicazione dell’orientamen- to tecnico di ISPRA che conferma la proposta di emendamento di cui alla nota protocollo PG/2017/519536 del 12 luglio 2017;

Dato atto che con la sopra citata deliberazione della Giunta regionale n. 473/2017, di approvazione del “Calendario venatorio regionale – Stagione 2017/2018” è stato disposto in particolare, per quanto concerne l’attività venatoria delle specie “Starna” e

“Pernice rossa” ai punti 3.2 – 3.3 – 3.4 dell’Allegato 1 “Calen- dario venatorio regionale – Stagione 2017/2018” che:

- i periodi di caccia, riportati nei prospetti di cui all’Allega- to A, per le specie di che trattasi sono stabiliti dal 17 settembre al 30 ottobre 2017;

- la caccia è consentita solo negli ATC e nelle AVF ai quali è stato autorizzato dalla Regione un Piano di gestione che deve essere presentato dagli ATC e AVF interessate entro il 25 agosto al Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca competente, per l’autorizzazione;

- il Piano di gestione deve prevedere quanto riportato negli schemi di Piano di gestione di cui all’Allegato G al “Calendario venatorio regionale – Stagione 2017/2018”;

Ritenuto necessario apportare le opportune modifiche agli

dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sopra spe- cificate, al fine di applicare tali indicazioni già nella stagione venatoria 2017/2018;

Ritenuto opportuno, altresì, effettuare alcune precisazioni al predetto Allegato “G” al “Calendario venatorio regionale – Sta- gione 2017/2018” ed in particolare:

- declinare la gestione delle specie “Starna” e “Pernice rossa”

e distinguerla dalla gestione degli ungulati, denominando le aree interessate “Unità territoriali di gestione” invece che “Distretti”, nonché prevedere che debba essere valutata da un tecnico inca- ricato dall’ATC/AVF la determinazione del sesso e della classe d’età (giovane dell’anno o adulto) di almeno il 10% degli ani- mali prelevabili per una più chiara interpretazione e applicazione del Piano di gestione;

- rendere più diffusa possibile l’attività formativa dei cac- ciatori tramite percorsi elaborati da docenti qualificati sui temi di biologia, gestione e prelievo della specie e cinofilia, mettendo anche a disposizione materiale informativo nel sito http://agri- coltura.regione.emilia-romagna.it/caccia/temi/attivita-venatoria/

approfondimenti-attivita-venatoria/calendario-venatorio-cartella/

piani-di-gestione-starna-e-pernice-rossa-2017-18;

Ritenuto pertanto di modificare l’Allegato G del Calendario venatorio regionale – Stagione 2017/2018, di cui alla già citata deliberazione di Giunta regionale n. 473/2017 come di seguito specificato:

- nella parte 1, al punto 1., le parole “e da aree della Rete Natura 2000” sono sostituite dalle parole “ed all’esterno di aree protette e siti della Rete Natura 2000”;

- nella parte 1 e nella parte 2, la parola “Distretto” viene so- stituita dalle parole “Unità territoriale”;

- nella parte 1 e nella parte 2, la superficie “5-15.000” viene sostituita dalla superficie “1.000-15.000”;

- nella parte 1 e nella parte 2, il punto 3., viene riformula- to come segue:

“3. Formazione dei cacciatori che intendono partecipare alle at- tività gestionali ed al piano di prelievo con percorsi formativi elaborati da docenti qualificati sui seguenti temi:

a. biologia della specie;

b. gestione e prelievo della specie;

c. cinofilia;”

- nella parte 1 e nella parte 2, l’ultima frase del punto 7 vie- ne sostituita come segue:

“Almeno il 10% degli animali prelevabili in ogni Unità territo- riale, dovrà essere valutato da un tecnico incaricato dall’ATC/

AVF per la determinazione del sesso e della classe d’età (giova- ne dell’anno o adulto) dell’animale.”;

Preso atto del parere espresso dall'ISPRA con nota Prot.

41971/T-A11 del 28 agosto 2017, acquisito e trattenuto agli at- ti del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca al protocollo PG/2017/585346 in pari data, relativamente alle proposte di mo- difica del Calendario venatorio regionale inoltrate dal medesimo Servizio ad ISPRA con lettera protocollo PG/2017/558769 del 1 agosto 2017;

Preso atto, inoltre, della nota protocollo NP/2017/18171 del 1 settembre 2017 con la quale, in riferimento alla nota del Servizio

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21-9-2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 253 5

Attività faunistico-venatorie e pesca NP/2017/16210 del 1 ago- sto 2017 relativa alla richiesta di valutazione di incidenza della modifica al Calendario venatorio regionale 2017-2018, Starna e Pernice rossa, il Responsabile del Servizio Aree protette e svi- luppo della montagna, comunica che detta modifica non incide in maniera significativa sui siti regionali della Rete Natura 2000 e pertanto ritiene di non dover integrare la valutazione espressa, con esito positivo, sul Calendario venatorio regionale 2017-2018 di cui alla deliberazione n. 473/2017;

Rilevato che ISPRA nel predetto parere reso con nota Prot.

41971/T-A11 del 28 agosto 2017, pur valutando i Piani di Gestio- ne di Starna e Pernice rossa coerenti con le proprie indicazioni, segnala alcuni aspetti critici ed in particolare:

- relativamente alla Starna ritiene opportuno che:

- per i distretti di gestione posti in prossimità della Rete Na- tura 2000 gli interventi di immissione di individui di Starna non riconducibili alla sottospecie italica vengano sottoposti ad una preventiva valutazione d’incidenza, ai sensi dell’art. 5 del D.P.R.

12 marzo 2003 n. 120, al fine di evitare la colonizzazione delle Aree Natura 2000 da parte di individui non appartenenti a for- me autoctone;

- per quanto concerne le quote di animali immessi da con- siderare nel computo della consistenza post-riproduttiva, le percentuali di sopravvivenza devono essere fissate come segue:

- individui immessi senza tecniche di pre-ambientamento = sopravvivenza 20%;

- individui immessi con recinti di ambientamento = soprav- vivenza 40%;

- individui immessi mediante ricorso a recinti di dimensioni maggiore o uguale a 1 ha = sopravvivenza 50%;

- relativamente alla Pernice rossa dovrebbe essere evitata ogni immissione al di fuori dell’areale storico della specie e spe- cificato che l’immissione degli individui nel territorio può essere realizzata solo se la verifica genetica ha evidenziato l’assenza di individui ibridi;

- per entrambe le specie il prelievo dovrebbe essere autoriz- zato dal 1 ottobre al 30 novembre; nei distretti di gestione l’avvio della caccia alle altre specie stanziali dovrebbe avvenire dal 1° ot- tobre ad eccezione della caccia di selezione degli ungulati;

Ritenuto, in relazione ai sopra riportati aspetti critici segna- lati da ISPRA sui Piani di Gestione di Starna e Pernice rossa, di precisare quanto segue:

- lo schema di piano di gestione della Starna approvato nell’Allegato “G” – parte 1 – di cui alla deliberazione n. 473/2017 ha recepito integralmente le indicazioni di ISPRA espresse con pa- rere protocollo n. 17646/T – a11, in data 7 aprile 2017 assunto agli atti del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca con proto- collo PG/2017/272936 in sede di istruttoria volta all’approvazione del “Calendario venatorio regionale – Stagione 2017/2018”, in particolare:

- le immissioni di starne dovevano effettuarsi entro il 15 agosto, mentre nulla veniva evidenziato riguardo le quote degli animali immessi da considerare nel computo della consistenza post-riproduttiva;

- la preventiva valutazione d’incidenza, ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 12 marzo 2003 n. 120, è stata espressa, con esito po- sitivo, in merito al Calendario venatorio regionale 2017-2018 di cui alla deliberazione n. 473/2017 dal competente Servizio Aree protette e sviluppo della montagna; detto Servizio con

la soprarichiamata nota protocollo NP/2017/18171 del 1 settem- bre 2017 ha ritenuto di non dover integrare detta valutazione;

- lo schema di piano di gestione della Pernice rossa approvato nell’Allegato “G” – parte 2 – di cui alla deliberazione n. 473/2017 ha recepito integralmente le indicazioni di ISPRA espresse con pa- rere protocollo n. 17277/T – a11, in data 6 aprile 2017 assunto agli atti del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca con proto- collo PG/2017/269028 in sede di istruttoria volta all’approvazione del “Calendario venatorio regionale – Stagione 2017/2018”; in particolare le immissioni di pernici rosse erano già state previ- ste in aree vocate e quindi non in aree di pianura, da effettuarsi entro il 15 agosto, previa verifica di idoneità genetica degli indi- vidui da parte di ATC/AFV.;

- entrambi i piani di gestione, predisposti da ATC/AFV, do- vevano essere presentati entro il 25 agosto al Servizio Territoriale Agricoltura, caccia e pesca competente per l’autorizzazione, come stabilito al punto 3.2 del “Calendario venatorio regionale” appro- vato con la più volte citata deliberazione n. 473/2017;

Considerato inoltre che, in ottemperanza alle tempistiche sta- bilite nell’Allegato “G” di cui alla deliberazione n. 473/2017 si è conclusa sia la fase di eventuali immissioni, sia la fase di predi- sposizione dei Piani di gestione da parte di ATC/AFV, secondo i criteri indicati da ISPRA nei pareri resi con note protocollo n.

17646/T – a11, in data 7 aprile 2017 e protocollo n. 17277/T – a11, in data 6 aprile 2017;

Ritenuto infine di confermare la data di apertura del 17 set- tembre (terza domenica di settembre) per le motivazioni addotte nell’istruttoria analitica effettuata dal Servizio Attività fauni- stico-venatorie e pesca per la predisposizione del Calendario venatorio regionale - Stagione 2017-2018 approvato con deli- berazione n. 473/2017, in quanto teoricamente compatibile con il periodo di fine della riproduzione e delle dipendenze, come definito dalle "Key Concepts" ed interpretato alla luce di quan- to stabilito nella "Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli sel- vatici" e nella nota dell’ISPRA n. 29844T-A 11 del 13 settembre 2010;

Acquisito agli atti del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca, in data 6 settembre 2017 con protocollo PG/2017/0602337, il parere favorevole della Commissione assembleare II “Politiche Economiche”, ai sensi dell'art. 50, comma 1, della L.R. n. 8/1994 e successive modifiche e integrazioni;

Richiamate:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emi- lia-Romagna" e successive modifiche, ed in particolare l'art. 37 comma 4;

- le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, "Indirizzi in ordine alle re- lazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla de- libera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche ed integrazioni;

- n. 2189 del 21 dicembre 2015 “Linee di indirizzo per la ri- organizzazione della macchina amministrativa regionale”;

- n. 270 del 29 febbraio 2016, recante “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016, recante "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

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zazione avviata con delibera 2189/2015”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell'Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Simona Caselli;

A voti unanimi e palesi

delibera

1) di richiamare le considerazioni formulate in premessa, che costituiscono parte integrante del presente atto;

2) di modificare gli Allegati “I” e “G” del “Calendario vena- torio regionale – Stagione 2017/2018”, di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 473/2017, come di seguito specificato:

- all’Allegato “I – Fiumi”:

- alla voce “Modena”, l’elenco dei corsi d’acqua approvato

“Secchia, Panaro” viene sostituito dal seguente:

“Fossa Scaletta, Canale Gavello, Canale delle Chiaviche, Fossa Reggiana, Canale Diversivo Cavezzo, Scolo Gherardo, Canale della Fantozza, Condotto Bruciate, Cavo Lametta, Cavo Busatel- lo, Canale Quarantoli - Collettore Burana, Fiume Secchia, Cavo Rio, Cavo Tresinaro - Fossa Raso, Collettore Acque Basse Mode- nesi, Collettore Acque Basse Reggiane, Fossa Nuova - Diversivo Cavata, Cavo Arginetto - Diversivo Gherardo, Canale Carpi, Ca- vo Pavussolo, Canale di S.Croce, Canale Minutara, Dugale Rame, Dugale Dei Ronchi, Dugale Ramedillo, Dugale Vecchio, Dugale Nuovo, Fiume Panaro, Canale Naviglio, Cavo / Canale Fosca- glia, Cavo Vallicella, Cavo Canalino, Dugale Delfini, Dugale Smirra di Confine di Destra, Dugale Cerese, Dugale Dell'Oca, Dugale Delle Vallette, Canale Sabbioncello, Dugale Smirra di S. Possidonio, Cavo Dogaro, Rio Pulce - Torrente Fossa - Fos- sa di Spezzano, Torrente Nizzola, Canale Diversivo di Burana, Canale Consorziale Palata Reno, Cavo Consorziale Fiumicel- lo, Canale Fossa S.Pietro, Cavo Vallicelletta, Cavo Fossadone, Canale di Gronda, Fossetta Vecchia, Fosso Nespole, Dugale di Corrente, Scolo Fiumazzo, Canale/Scolo di Riolo, Cavo/Canale Lama, Canale Freto, Canale Calvetro, Cavo Dogaro Uguzzone, Dugale Bruino, Fossetta Forcole, Cavo Bisatello, Dugale di Con- fine in Sinistra, Dugale Cucco, Dugale Acquaviva, Fossa Nasina – Dugale, Vecchio Nasina, Canale, San Giovanni, Scolo Finalet- to – Canale Finelli, Canale Di Manzolino, Cavo Gualenga, Cavo Fabiana, Cavo Triangolo, Canale Dei Montanari - di Frato, Ca- nale Marzaglia, Fossa /Colatore Rangona, Scolo Romita, Canale Torbido, Fossetta Vaccara, Collettore Dogaro, Canale Bagno- li, Cavo Canalazzo, Dogaro Ristoratore, Fossa Rabbiosa, Cavo S. Antonio, Cavo di Sotto, Cavo di Sopra, Cavo Cornacchione, Diramatore Imperiale (Canale di Gavello), Fossa Presa, Duga- le Bagiullo, Fosso Pitoccheria, Dugale Secondo, Dugale Terzo, Dugale Nuovo, Scolo Muzza, Abbandonata, Canale Diversivo di Gaggio Panzano Recovato, Scolo Sonato, Cavo Soratore, Torren- te Tiepido e Torrente Guerro.”;

- alla voce “Piacenza”, l’elenco dei corsi d’acqua approva- to “T. Bardoneggia, Rio Carogna, Rio Boriacco, Rio Corniola, T. Tidone, T. Luretta, T. Loggia, Rio Calendasco, Rio Comune, Riazza di Podenzano, T. Nure, Scolo Scovalasino, T. Riglio, T.

Chiavenna, T. Arda, Cavo Fontana, Canale Rodella.” viene so- stituito dal seguente:

“Po, T. Bardoneggia, Rio Carogna, Rio Boriacco, Rio Corniola, T. Tidone, T. Luretta, T. Loggia, Rio Calendasco, Rio Comune,

- alla voce “Forlì-Cesena”, l’elenco fiumi approvato “Bevano (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provin- cia di Ravenna), Montone (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provincia di Ravenna), Ronco-Bidente (dal- la Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provincia di Ravenna), Savio (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confi- ne con la Provincia di Ravenna), Rubicone (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine dell’oasi costiera), Uso (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) alla confluenza col torrente Rio Salto)”

viene sostituito dal seguente:

“Bevano (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provincia di Ravenna), Montone (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provincia di Ravenna), Ronco-Bidente (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine con la Provincia di Ravenna), Savio (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al con- fine con la Provincia di Ravenna), Rubicone (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) al confine dell’oasi costiera), Uso (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) alla confluenza col torrente Rio Salto), Rigossa (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) alla confluenza col fiume Rubicone) Pisciatello (dalla Strada Statale n.9 (via Emilia) alla confluenza col fiume Rubicone) Rio Salto (dalla Strada Sta- tale n.9 (via Emilia) per il tratto non in comune con la Provincia di Rimini) Matrice (dall’origine per il tratto non in comune con la Provincia di Rimini);

- all’Allegato “G - Parte 1, Schema piano di gestione attiva della starna” e Parte 2, Schema piano di gestione della perni- ce rossa”:

- nella parte 1, al punto 1., le parole “e da aree della Rete Natura 2000” sono sostituite dalle parole “ed all’esterno di aree protette e siti della Rete Natura 2000”;

- nella parte 1 e nella parte 2, la parola “Distretto” viene so- stituita dalle parole “Unità territoriale”;

- nella parte 1 e nella parte 2, la superficie “5-15.000” viene sostituita dalla superficie “1.000-15.000”;

- nella parte 1 e nella parte 2, il punto 3., viene riformula- to come segue:

“3. Formazione dei cacciatori che intendono partecipare alle at- tività gestionali ed al piano di prelievo con percorsi formativi elaborati da docenti qualificati sui seguenti temi:

a. biologia della specie;

b. gestione e prelievo della specie;

c. cinofilia;”

- nella parte 1 e nella parte 2, l’ultima frase del punto 7. vie- ne sostituita come segue:

“Almeno il 10% degli animali prelevabili in ogni Unità territo- riale, dovrà essere valutato da un tecnico incaricato dall’ATC/

AVF per la determinazione del sesso e della classe d’età (giova- ne dell’anno o adulto) dell’animale.”;

3) di dare atto che le disposizioni contenute nella presente de- liberazione hanno efficacia per la stagione venatoria 2017/2018;

4) di dare atto che restano invariate tutte le altre disposizio- ni contenute nella deliberazione n. 473/2017;

5) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Uf- ficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

(7)

21-9-2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 253 7

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 SET- TEMBRE 2017, N. 1319

Istituzione di Distretti di gestione della fauna selvatica stan- ziale afferenti ad ATC dei territori di Bologna e Piacenza e di Unità territoriali di gestione di starna e pernice rossa affe- renti ad ATC dei territori di Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, ai sensi dell'art. 30, comma 5, della L.R. 8/1994 e successive modifiche e integrazioni e del calen- dario venatorio regionale - stagione 2017-2018

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamate:

- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 recante "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo ve- natorio" e successive modifiche e integrazioni;

- la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 recante "Dispo- sizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria" e successive modificazioni e integrazioni;

- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 "Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città me- tropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni" che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività vena- toria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni ammi- nistrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazio- ne delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2185 del 21 dicembre 2015 con la quale si è prov- veduto, tra l'altro, ad istituire dal 1 gennaio 2016, presso la Direzione Generale Agricoltura, economia ittica, attività fauni- stico-venatorie, i Servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca per ciascun ambito provinciale, a fronte delle nuove funzioni di competenza regionale definite dagli artt. 36-43 della citata L.R.

n. 13/2015;

- n. 2230 del 28 dicembre 2015 con la quale, tra l'altro, è stata fissata al 1° gennaio 2016 la decorrenza delle funzioni am- ministrative oggetto di riordino ai sensi dell'art. 68 della predetta L.R. n. 13/2005, tra le quali quelle relative al settore "Agricoltura, protezione della fauna selvatica, esercizio dell'attività venatoria, tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque in- terne, pesca marittima e maricoltura";

Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed atti- vità faunistico-venatorie, di cui alla citata Legge Regionale n.

13/2015, ha imposto una revisione dell'intero articolato della ci- tata Legge Regionale n. 8/1994;

Vista la Legge Regionale n. 1 del 26 febbraio 2016, "Modi- fiche alla Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 'Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività

venatoria'" in attuazione della Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 "Riforma del sistema di governo regionale e locale e dispo- sizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni" e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio", con la quale si è proceduto ad una razionalizzazione della materia in relazione all'accentramento a livello regionale dell'esercizio di tali funzioni;

Visto, altresì, l'art. 30 della sopracitata Legge Regionale n.

8/1994, come da ultimo modificato dalla predetta Legge Regiona- le n. 1/2016, recante "Perimetrazione degli Ambiti Territoriali di Caccia", ed in particolare il comma 5, che prevede che gli ATC, al fine di consentire un prelievo programmato e qualora le pre- senze faunistiche lo rendano tecnicamente opportuno, possano individuare distretti di gestione della fauna selvatica stanziale da proporre alla Regione per l'approvazione;

Richiamata la propria deliberazione n. 473 del 10 aprile 2017, con la quale è stato approvato il “Calendario venatorio regiona- le – Stagione 2017/2018”, nella formulazione di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della medesima, comprensivo di n. 9 Allegati (A “Periodi di caccia”, B “Tempi di prelievo per gli ungulati in selezione”, C “Carnieri giornalieri e stagionali”, D “Orari di caccia 2017-2018”, E “Prescrizioni per i terreni in attualità di coltivazione”, F “Prescrizioni individuate nelle valu- tazioni di incidenza dei Piani faunistico-venatori provinciali da ottemperare nell’esercizio dell’attività venatoria”, G “Parte 1, Schema piano di gestione attiva della starna” e “Parte 2, Schema piano di gestione della pernice rossa”, H “Linea pedemontana”

e I “Fiumi”);

Atteso che con propria deliberazione n. 1312 in data odierna recante “Modifica alla deliberazione di Giunta regionale n. 473 del 10 aprile 2017 "Calendario venatorio regionale - Stagione 2017/2018" sono state, tra l’altro, apportate modifiche all’Alle- gato G “Parte 1, Schema piano di gestione attiva della starna” e

“Parte 2, Schema piano di gestione della pernice rossa” di cui all’Allegato 1 alla deliberazione n. 473/2017, con l’introduzione della definizione di “Unità territoriale di gestione” quale declina- zione dell’istituto del “Distretto” per la sola gestione delle specie

“Starna” e “Pernice rossa” allo scopo di distinguerla da quella degli ungulati;

Preso atto che:

- gli ATC di Bologna (BO03) e Piacenza (PC01, PC02), hanno formulato alcune proposte di istituzione di distretti di ge- stione della fauna selvatica stanziale, acquisite agli atti dei Servizi Territoriali Agricoltura caccia e pesca delle rispettive zone di competenza;

- gli ATC di Forlì-Cesena (FO03, FO05, FO06), Modena (MO02), Ravenna (RA01, RA02, RA03), Reggio Emilia (RE03, RE04) e Rimini (RN01) hanno formulato proposte di istituzione di unità territoriali di gestione di Starna e Pernice rossa, acquisi- te agli atti dei Servizi Territoriali Agricoltura caccia e pesca delle rispettive zone di competenza;

Preso atto, inoltre, delle analisi e delle valutazioni favorevoli sia per quanto concerne l'idoneità ambientale che gli aspetti ge- stionali formulate dai medesimi Servizi Territoriali Agricoltura caccia e pesca di Bologna e Piacenza, per l’istituzione di distretti di gestione e di Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio-Emilia e Rimini, ai fini dell’istituzione delle unità territoriali di gestio- ne per Starna e Pernice rossa conservate agli atti del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca;

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viduati dagli ATC di Bologna (BO03) e Piacenza (PC01, PC02), come riportato nell’Allegato 1 al presente atto, quale parte inte- grante e sostanziale del medesimo;

- le unità territoriali di gestione individuate dagli ATC di Forlì-Cesena (FO03, FO05, FO06), Modena (MO02), Ravenna (RA01, RA02, RA03), Reggio Emilia (RE03, RE04) e Rimi- ni (RN01), come riportato nell’Allegato 2 al presente atto quale parte integrante e sostanziale del medesimo;

Visto il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministra- zioni" e successive modifiche;

Richiamate le deliberazioni di Giunta regionale:

- n. 89 del 30 gennaio 2017 recante “Approvazione Piano triennale di Prevenzione della corruzione 2017-2019”;

- n. 486 del 10 aprile 2017 avente per oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pub- blicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche ed integrazio- ni ed in particolare l'art. 37, comma 4;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull'eser- cizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibe- ra 450/2007" e successive modifiche ed integrazioni;

- n. 2189 del 21 dicembre 2015 “Linee di indirizzo per la ri- organizzazione della macchina amministrativa regionale”;

- n. 270 del 29 febbraio 2016, “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016, recante “Attuazione seconda fase

- n. 1107 dell'11 luglio 2016 “Integrazione delle declarato- rie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca, Simona Caselli;

A voti unanimi e palesi

delibera

1) di richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa, che costituiscono parte integrante del presente di- spositivo;

2) di istituire i distretti di gestione per la fauna selvatica stan- ziale ricadenti nei territori descritti e rappresentati nell’Allegato 1 al presente atto, del quale costituisce parte integrante e sostan- ziale, di seguito riportati:

- Bologna: ATC BO03;

- Piacenza: ATC PC01, PC02;

3) di istituire, altresì, le unità territoriali di gestione per le specie Starna e Pernice rossa ricadenti nei territori descritti e rap- presentati nell’Allegato 2 al presente atto, del quale costituisce parte integrante e sostanziale, di seguito riportati:

- Forlì-Cesena: ATC FO03, FO05, FO06;

- Modena: ATC MO02;

- Ravenna: ATC RA01, RA02, RA03;

- Rimini: ATC RN01;

- Reggio-Emilia: ATC RE03, RE04;

4) di disporre la pubblicazione in forma integrale della presen- te deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, dando atto che il Servizio Attività faunistico-ve- natorie e pesca provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul sito internet E-R Agricoltura e Pesca.

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21-9-2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 253 9

DISTRETTI DI GESTIONE

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DISTRETTO COMUNI INTERESSATI SUP. TERR. SASP 01 VALSAMOGGIA (CASTELLO DI SERRAVALLE – MONTEVEGLIO) 4327,71 4033,94

01 bis VALASAMOGGIA (CRESPELLANO - BAZZANO) 3749,57 3267,40

02 ZOLA PREDOSA – MONTE SAN PIETRO - VALSAMOGGIA (CRESPELLANO – MONTEVEGLIO) 4372,70 3642,70 02 bis ANZOLA DELL’EMILIA - ZOLA PREDOSA - BOLOGNA 5044,50 2518,18 03 CASALECCHIO DI RENO – SASSO MARCONI – ZOLA PREDOSA 5258,62 4170,84

04 MONTE SAN PIETRO 3518,35 3304,15

05 VALSAMOGGIA (SAVIGNO – CASTELLO DI SERRAVALLE – MONTE SAN PIETRO) 7270,59 7018,83 06 SASSO MARCONI – MONTE SAN PIETRO - MARZABOTTO 7396,58 7045,04 07 VERGATO – SAVIGNO – MARZABOTTO - CASTEL D'AIANO 7195,39 6985,74

08 MARZABOTTO – GRIZZANA MORANDI - MONZUNO 7305,41 6798,51

09 GAGGIO MONTANO – VERGATO - CASTEL D'AIANO 10488,20 9694,21

10 GRIZZANA MORANDI - CASTIGLIONE DEI PEPOLI 7389,88 7148,91

11 LIZZANO IN BELVEDERE - GAGGIO MONTANO 8643,78 8307,83

12 ALTORENO TERME (PORRETTA T. – GRANAGLIONE) 7237,92 6847,81

13 CASTEL DI CASIO – CAMUGNANO - GRIZZANA 11748,70 11314,00

14 CASTIGLIONE DEI PEPOLI - CAMUGNANO 7599,00 7254,38

Distretti di gestione della fauna stanziale nell’Atc Bo3 con indicazione della superficie territoriale e della SASP

BOLOGNA

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21-9-2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 253 11

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PIACENZA

TCDistrettoN° Distrettodenominazione Estensione(ha) Confini C 11 Strada Mottaziana Nord 9931 I limiti distrettuali interessano la parte Nord dell’ATC escludendo il SIC/ZPS “Fiume PO da Rio Boriacco aBosco Ospizio”, mentre ad Est ed Ovest i confini del Distretto coincidono con i confini dell'ATC. A Sud, partendo dal confine Ovest con l'ATC PC 8 presso la Loc. Moretta si prosegue verso Borgonovo e da quilungo le S.P. 11 e 19 per Gragnano Trebbiense fino alla ZRC “Del Trebbia” che rappresenta il confine Estdel Distretto

C 12 Strada Mottaziana Sud9191 I limiti distrettuali interessano la parte sud dell’ATC inizialmente abbracciando l’abitato di Gragnano per proseguire lungo la strada provinciale che attraversa Casaliggio fino al bivio per Rivalta. All’interno del Distretto non è compresa l’area SIC “Basso Trebbia”. Il limite distrettuale segue successivamente il confine con l’ATC PC3 per poi salire verso Nord per lafrazione Poviago, lungo la strada sul versante est per Bosonasco lasciando l’Istituto sulla sinistra e fino aSan Gabriele. Il confine risale verso loc Caminata, raggiunge la loc Torricello per poi deviare verso estper congiungersi con il confine con L’ATC PC 8 mantenendo i confini dell’Ambito fino alla strada provinciale di Corano. Da qui si prosegue verso Borgonovo per raggiungere ancora l’abitato di Gragnano C 21 Nure15226 coincidenti con i confini del territorio a gestione della caccia programmata dei comuni di Piacenza, Pontenure e Cadeo

C 22 Arda 10901 coincidenti con i confini del territorio a gestione della caccia programmata dei comuni diCortemaggiore, Fiorenzuola, Besenzone C 23 Po 10646 coincidenti con i confini del territorio a gestione della caccia programmata dei comuni di Caorso,Monticelli, S. Pietro

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21-9-2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 253 13

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21-9-2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 253 15

UNITA’ TERRITORIALI DI GESTIONE

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UNITA' TERRITORIALI DI GESTIONE STARNA E PERNICE ROSSA ATC FO 3

COMUNE SASP CONFINI

1 VERGHERETO 8,731

UNITA' TERRITORIALI DI GESTIONE STARNA E PERNICE ROSSA ATC FO 5

COMUNE SASP CONFINI

1 BAGNO DI R. 1,876

SANTA SOFIA 4,978

SASP TOT. 6,854

COMUNE SASP CONFINI

2 BAGNO DI R. 9,268

SANTA SOFIA 1,884

SASP TOT. 11,152

UNITA' TERRITORIALI DI GESTIONE STARNA E PERNICE ROSSA ATC FO 6

COMUNE SASP CONFINI

1 CIVITELLA DI R. 3,904

GALEATA 4,307

PREDAPPIO 167

SASP TOT. 8,378

Nord: confine comunale Verghereto; Est: confine comunale Verghereto; Sud: confine comunale Verghereto; Ovest: confine comunale Verghereto

Nord: confine ATC FO5; Est: dalla SP26 loc. Vigna lungo la direttrice Tezzo, Panicaglia, Molino Taggetta, M. delle Petrose, M. Riccio, Casanova; Sud: confine ATC FO5; Ovest: confine ATC FO5

Nord: confine ATC FO5; Est: confine ATC FO5; Sud: confine ATC FO5; Ovest: dalla SP26 loc. Vigna lungo la direttrice Tezzo, Panicaglia, Molino Taggetta, M. delle Petrose, M. Riccio, Casanova

Nord: confine ATC FO6; Est: confine ATC FO6 ; Sud: confine ATC FO6; Ovest: confine ATC FO6

FORLI'-CESENA

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UNITA' TERRITORIALE DI GESTIONE 1 - ATC FO03

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UNITA' TERRITORIALE DI GESTIONE 1 - ATC FO05

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21-9-2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 253 19

UNITA' TERRITORIALE DI GESTIONE 2 - ATC FO05

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