• Non ci sono risultati.

C ITTÀ DI I MOLA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "C ITTÀ DI I MOLA "

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

C ITTÀ DI I MOLA

ACCORDO PER L’INTEGRAZIONE DEL DECENTRATO RELATIVO ALL’ANNO 2009 E PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI GENERALI

DELL’ACCORDO DECENTRATO PER GLI ANNI 2010 e 2011 Le parti,

Premesso:

- che risulta indispensabile il coinvolgimento del personale dipendente nei piani di miglioramento del bilancio del Comune di Imola, rendendo in questo modo possibile collegare l’incremento del fondo per la produttività ad effettivi e misurabili risultati a favore dell’Ente;

- che tale coinvolgimento risulta possibile attraverso la definizione di criteri generali, in grado di limitare al minimo la conflittualità tra parte pubblica e rappresentanze sindacali;

- che il comma 2 dell’art. 17 CNNL 1 aprile 1999 lett. a) prevede l’utilizzo delle risorse per l’erogazione di compensi diretti ad incentivare la produttività ed il miglioramento dei servizi, attraverso la corresponsione di compensi correlati al merito e all’impegno di gruppo per centri di costo, e/o individuale, in modo selettivo e secondo i risultati accertati dal sistema permanente di valutazione;

- che tutte le risorse del fondo di produttività previste dall’articolo 31 CCNL 22 gennaio 2004 sono finalizzate al miglioramento dell’efficacia, dell’efficienza e della economicità dei servizi erogati dal Comune di Imola, come già previsto negli ultimi contratti collettivi nazionali e come ribadito dalla legge 15/2009 laddove in particolare si prevede “Le risorse del fondo del salario accessorio sono finalizzate a promuovere effettivi e significativi miglioramenti nei livelli di efficienza e di efficacia degli enti e di qualità dei servizi istituzionali mediante la realizzazione di piani di attività anche pluriennali e di progetti strumentali e di risultato basati su sistemi di programmazione e di controllo quali-quantitativo dei risultati;”

- che l'art.4 del CCNL del 31 luglio 2009 così recita:

Art. 4 Incrementi delle risorse decentrate

1. Per gli Enti costituiscono requisiti per l’integrazione delle risorse destinate al finanziamento della contrattazione decentrata integrativa:a) il rispetto del Patto di stabilità interno per il triennio 2005-2007;b) il rispetto delle vigenti disposizioni legislative in materia di contenimento della spesa di personale; (...); c) l’attivazione di rigorosi sistemi di valutazione delle prestazioni e delle attività dell’amministrazione; d) l’osservanza degli indicatori di capacità finanziaria sotto indicati.

2. Presso gli Enti Locali, è riconosciuta , a decorrere dal 31.12.2008 ed a valere per l’anno 2009, la disponibilità di risorse aggiuntive per la contrattazione decentrata integrativa, di natura variabile, ai sensi dell’art. 31, comma 3, del CCNL del 22.1.2004, nel rispetto del vigente sistema di relazioni sindacali:

a) nel limite dell’1% del monte salari dell’anno 2007, esclusa la quota relativa alla dirigenza, qualora gli Enti siano in possesso dei requisiti di cui al comma 1 ed il rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti sia non superiore al 38 % (...);

(...)

9. Le predette risorse aggiuntive sono finalizzate all’incentivazione della qualità, della produttività e della capacità innovativa della prestazione lavorativa ed alla erogazione di compensi strettamente collegati all’effettivo miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi nonché al riconoscimento e valorizzazione della professionalità e del merito, nel quadro

(2)

del vigente sistema di relazioni sindacali. La verifica della sussistenza del rapporto richiesto dai commi precedenti per l’incremento delle risorse decentrate è effettuata con riferimento ai dati del bilancio consuntivo degli enti relativo all’anno 2007 e con riferimento anche all’anno 2008, solo per le ipotesi di eventuale incremento delle stesse nel limite dell’1,5%.

Intendono

introdurre una logica di compartecipazione alla individuazione di problemi, alla ricerca di soluzioni e alla loro attuazione,

Definiscono

nel presente verbale i seguenti criteri generali dell’accordo decentrato sul fondo 2009 e le linee di indirizzo per il fondo 2010 e 2011 nonché i criteri per le attività di razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane dell'ente cui legare l’incentivazione del personale e quindi le risorse aggiuntive del fondo:

− definizione per il 2010 e 2011 dei criteri generali che regolamentano l’erogazione al personale dipendente della produttività per progetti come da testo allegato al presente atto (ALLEGATO 1);

− per il 2009 di integrare il fondo di cui art.31 comma 3 CCNL 22 aprile 2004 in applicazione dell'art. 4 comma 2 del CCNL del 31 luglio 2009 avvalendosi della facoltà prevista (nel rispetto del limite della percentuale di spesa per il personale prevista) per 131.000 € ;

− per il 2010 e il 2011 di prevedere integrazioni del fondo nel rispetto delle norme dei CCNL solo in applicazione piena dei criteri di incentivazione approvati e quindi rapportati al valore dei progetti;

− di concertare i seguenti criteri generali di razionalizzazione delle strutture e del piano occupazionale 2010-2012,:

− ottimizzazione dell’organizzazione e semplificazione delle procedure per i servizi al cittadino;

− miglioramento del rapporto spesa del personale/spesa corrente;

− razionalizzazione delle attività (evitando duplicazioni tra servizi/settori) e mobilità interne finalizzate alla valorizzazione del personale e alla razionalizzazione della struttura;

− valutazione costi/benefici per attività in gestione diretta o indiretta;

− valutazione costi/benefici di gestioni associate/unificate a livello circondariale, individuando:

- le attività che in relazione alla dimensione/struttura possono ritenersi diseconomiche per una gestione interna;

- gli attuali nostri punti di forza che possono rendere invece opportuna l’assunzione di attività anche per altri enti;

− di impegnarsi a dare attuazione a criteri di selettività effettiva nel sistema di valutazione delle prestazioni e a non utilizzare lo strumento della progressione orizzontale se non dopo il 2012 con cadenza triennale nel rispetto della normativa vigente, e comunque dopo l’applicazione verificata della selettività nella valutazione e nella misura massima del 5% del valore che viene liberato dal fondo per la stessa motivazione ottenendo come effetto che le risorse liberate vanno ad incrementare il fondo per la produttività;

− di approvare il progetto triennale di miglioramento nell’ambito della Polizia Municipale come da allegato (ALLEGATO 2)

(3)

ALLEGATO 1 Criteri generali per la gestione dei progetti di miglioramento

A - Incremento del fondo

1 - In applicazione della disciplina prevista dall’art.15 - comma 5 - del CCNL 1.4.1999, è possibile incrementare le risorse decentrate variabili in relazione all’accertato incremento qualitativo e quantitativo dei servizi, attraverso progetti di miglioramento.

L’incremento può realizzarsi legittimamente solo qualora si siano verificate le seguenti condizioni:

miglioramento quali-quantitativo dei servizi, concreto, tangibile e verificabile, che deve tradursi in un beneficio per l’utenza esterna o interna;

chiarezza e misurabilità dei risultati attraverso indicatori precedentemente individuati;

risultati “sfidanti”, importanti, ad alta visibilità esterna o interna; il personale interno deve avere un ruolo importante nel loro conseguimento, attraverso un maggiore impegno e una maggiore disponibilità a farsi carico di problemi;

quantificazione delle risorse secondo criteri trasparenti e ragionevoli, basati sul grado di rilevanza e importanza dei risultati attesi, nonché all’impegno aggiuntivo richiesto alle persone;

risorse rese disponibili solo a consuntivo, dopo aver accertato i risultati conseguiti;

risorse previste nel bilancio e nel PEG.

2 - Per poter applicare correttamente la disciplina di cui all’art. 15 - comma 5 - vanno attuati i seguenti passaggi:

partendo dagli obiettivi indicati nel Piano di Mandato o in altro strumento di programmazione della gestione dell’Ente, individuazione delle priorità gestionali dell’Amministrazione;

individuazione dei bisogni degli utenti e quindi dei servizi che si vogliono attuare per realizzare i miglioramenti quali-quantitativi;

definizione del progetto di miglioramento dei servizi, indicando gli obiettivi da conseguire, gli standard di risultato, i tempi di realizzazione, i sistemi di verifica a consuntivo;

esame dei progetti da parte del Nucleo di Valutazione che, sentito il Controllo di Gestione, sulla base delle condizioni di cui al precedente punto A.1, provvede a validarli in relazione ai risultati di miglioramento attesi e a quantificare le possibili risorse finanziarie variabili per incrementare il fondo ai sensi del suddetto art.15 ;

approvazione dei progetti da parte del Direttore Generale e quantificazione, sulla base della proposta del Nucleo di Valutazione, delle risorse da parte della Giunta, con certificazione dei revisori dei conti, e definizione degli stanziamenti nel bilancio e nel PEG;

verifica tramite certificazione, a consuntivo, da parte del Nucleo di Valutazione, dei livelli di risultato in rapporto agli standard predefiniti;

erogazione delle somme, in modo totale o parziale, in relazione ai livelli di risultato certificati dal Nucleo di Valutazione, secondo i criteri stabiliti nel contratto decentrato.

B - P r o g e t t a z i o n e e v e r i f i c a

1 – I progetti sono presentati dai Dirigenti al Direttore Generale sulla base delle proposte dei propri collaboratori e, sentita la Direzione Operativa, sono trasmessi al Nucleo di Valutazione tramite una scheda dalla quale dovrà emergere:

- puntuale e chiara individuazione dell’obiettivo primario;

- il responsabile dell’iniziativa e collaboratori partecipanti;

- i servizi coinvolti;

- i tempi e le fasi di realizzazione;

- i risultati attesi comprensivi di indicatori;

- modalità di rilevazione dei dati;

- il termine finale.

(4)

2 - Nella composizione dei gruppi che partecipano all’attuazione dei progetti, si dovrà tenere conto di un equilibrato coinvolgimento dei dipendenti assegnati al settore, avuto riguardo all’appartenenza del dipendente all’area di attività interessata dal progetto e alla professionalità necessaria alla sua realizzazione;

3 - Il Nucleo di Valutazione esamina e valida i progetti, tenuto conto dei criteri di cui al punto 1) e della fattibilità;

4 - Il Nucleo di Valutazione per ciascun progetto propone la quota di finanziamento tenuto conto della qualità e della quantità dei miglioramenti connessi alla realizzazione degli stessi, dell’effettiva utilità per l’utenza, del numero dei partecipanti, dell’impegno richiesto alle persone…;

5 - Il Nucleo di Valutazione potrà individuare inoltre i tre migliori progetti riservando ai proponenti un premio per ciascuno di € 150;

C - D e t e r m i n a z i o n e i n c e n t i v a z i o n e

Viene stabilito che il 70% del valore dei progetti (ossia della quota di finanziamento prevista per ciascun progetto) viene distribuito, proporzionalmente tra i partecipanti al progetto, mentre il restante 30% viene aggiunto al fondo generale per la produttività, da cui viene attinta la quota destinata agli eventuali premi di cui al p.5

Quota individuale teorica = valore progetto (70%) / numero partecipanti singolo progetto

La liquidazione delle quote incentivanti avviene a seguito del raggiungimento dell’obiettivo (certificazione NDV).

Per ogni dipendente, a prescindere dal numero di progetti cui partecipa, viene posto un tetto massimo individuale di compenso per il totale progetti pari a € 2.000

D - C r i t e r i d i v a l u t a z i o n e

La valutazione complessiva del progetto a consuntivo viene espressa dal Nucleo di Valutazione in termini percentuali e riguarda la qualità e il grado di raggiungimento complessivo degli obiettivi programmati.

Per i dipendenti che nel corso dell’anno, interrompono la loro partecipazione al progetto, il dirigente stabilirà la percentuale di partecipazione.

Ai dirigenti non compete alcun compenso; per i dipendenti incaricati di posizione organizzativa che partecipano ai progetti il compenso compete fatto salvo il massimo del 25 % della retribuzione di posizione.

Le quote non assegnate per mancato raggiungimento dei risultati costituiscono economia di bilancio.

(5)

ALLEGATO 2

C ITTÀ DI I MOLA

PROGETTO DI MIGLIORAMENTO NELLAMBITO DELLA POLIZIA MUNICIPALE

Progetto di miglioramento relativo alla pianificazione dei controlli del territorio e sicurezza (triennio 2009-2010-2011) da svolgere nell’ambito della Polizia Municipale.

* * *

L’Amministrazione, facendo seguito ai verbali 2008 ed alle richieste inoltrate dalle OOSS e della RSU, ritiene opportuno proporre:

a) un progetto su base pluriennale che vada ad intensificare le attività di controllo del territorio e della sicurezza stradale sulla base dei seguenti obiettivi:

- un incremento dei servizi e delle attività svolte in diverse fasce orarie di servizio (in particolare notturni e ad orari prolungati) mantenendo lo standard qualitativo e quantitativo nelle attività ordinarie raggiunto nel 2008;

- una presenza capillare nelle manifestazioni di tipo straordinario organizzate nel territorio con il mantenimento delle attività ordinarie;

- una riduzione della incidentalità stradale e miglioramento dei comportamenti sulla strada attraverso l’incremento dell’educazione stradale nelle scuole;

- l’attivazione di un nuovi servizi da svolgersi con mountain bike;

b) progetto da redigersi sulla base delle seguenti, modalità:

- individuazione di indicatori chiari che attestino il miglioramento delle attività e la progressiva riduzione delle ore di straordinario gestite dal servizio di Polizia Municipale per queste attività;

- coinvolgimento, a rotazione, a partire dagli operatori che volontariamente aderiscono, di tutto il personale del servizio, compresi i dipendenti che normalmente non svolgono attività di tipo operativo in strada;

- definizione del piano su base triennale, con individuazione delle risorse a scalare nei diversi anni, con un’integrazione una-tantum nel 2009 (€ 4.000) a fronte della ridefinizione degli orari e dei turni che possa chiarire l’attuale assetto e supportare la successiva riduzione dello straordinario negli anni successivi;

- erogazione delle risorse a fronte dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi;

c) progetto che sarà attivato sulla base del seguente quadro economico massimo:

2009 2010 2011

Risorse Straordinario € 30.400 Diminuzione almeno 40% Ulteriore diminuzione del 20%

Risorse Incentivazioni € 31.000 € 28.600 € 29.100

(6)

- la stima delle risorse sarà ripartita tra i diversi obiettivi del progetto sulla base della scheda progetto che sarà predisposta dal Comandante;

- per ciascun obiettivo saranno individuati indicatori incrementali di attività il cui raggiungimento sarà condizione obbligatoria per l’erogazione delle risorse;

- le risorse relative allo straordinario potranno essere incrementate a fronte della individuazione di sponsor esterni che contribuiscano nel 2010 e nel 2011 per una quota annua pari ad almeno € 5.000;

- le risorse aggiuntive al fondo di incentivazione e di straordinario, sono subordinate al rispetto del quadro vigente delle regole in merito previste dai CCNL vigenti e alla disponibilità di Bilancio.

- le schede di progetto saranno comunicate alle OOSS ed alla RSU ed oggetto di presentazione al personale entro 10 giorni dalla data di approvazione.

Riferimenti

Documenti correlati

b) dalla quota di cui all’art. Il Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020, di cui all’art. Tale im- porto è integrato di euro 332.031.465,41 derivanti dall’ul-

Come già affermato da questa Sezione nel citato parere (delibera n. 3/2015), le disposizioni innanzi riportate sono da considerare parte di un corpo normativo

• Direttiva del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione 19 dicembre 2006 fornisce alla amministrazioni le indicazioni per

Documento informatico sottoscritto digitalmente da LUPARESI FRANCA ai sensi dell’art.. 14 del 20.01.2010 in tema di Regolamento per l’applicazione delle Tariffe nei

1) di accogliere le richieste per agevolazioni tariffarie, per servizi di mensa e/o trasporto scolastici non gestiti dal Comune di Imola, presentate dalle famiglie dei minori

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 205 del 2017, con il quale e' stato istituito nello stato di previsione del Ministero delle

Oggi, alla vigilia delle elezioni politiche - passaggio sempre importante e delicato nella vita democratica di un Paese, ma questa volta anche oggetto di

196/2003, esprime il consenso al trattamento, alla comunicazione e alla diffusione dei dati personali contenuti nella presente autocertificazione in relazione alle