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N Prevenzione primaria delle malattie extrapiramidali

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28 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVI numero 4 - maggio 2019

A ggiornAmenti

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el caso delle malattie neurologiche del sistema extrapiramidale (Parkin- son, distonie, Corea, ecc) il ruolo della prevenzione assume un ruolo rilevante. Queste malattie posso- no manifestarsi come rallentamen- to nei movimenti (forme ipocineti- che, quali il Parkinson) o movimen- ti del corpo eccessivi (forme iper- cinetiche: distonie o tremori).

La prevenzione è soprattutto basa- ta su una diagnosi precoce della malattia, che talora compare lenta- mente in età infantile o giovanile, così da evitare le disabilità succes- sive. Ma la prevenzione passa an- che attraverso una accorta e sana alimentazione ed esercizio fisico e allenamento costanti.

Rilevante è poi un “corretto nutri- mento del cervello”, da intendersi come “intellettuale”, per prevenire l’invecchiamento cerebrale.

þ Alimentazione

Al riguardo, gli esperti identificano quegli alimenti che possono avere un ruolo nella genesi dei disturbi neurologici o che possono incidere negativamente su condizioni pree- sistenti. Nella malattia di Parkinson i pasti, specie se ricchi di proteine,

possono interferire sia con l’assor- bimento dei farmaci (levodopa), sia con il loro ingresso nel cervello, contribuendo alla loro diminuita ef- ficacia. Per la malattia di Parkinson vi sono numerose evidenze per ri- tenere importante l’uso di una dieta prevalentemente vegetariana a basso contenuto proteico.

I prodotti vegetali, inoltre, garanti- scono un ricco apporto di fibre e l’e- levato contenuto di carboidrati tipi- co di questo regime alimentare che contrasta la perdita di peso corpo- reo che spesso affligge i pazienti con disturbi extrapiramidali iperci- netici (distonia o movimenti corei- ci). I cibi vegetali sono più facili da masticare, caratteristica fondamen- tale per pazienti nello stadio medio- avanzato di malattie extrapiramida- li. Un’alimentazione povera di cole- sterolo e ricca di fibre, vitamine e antiossidanti presenti in frutta e verdura e di grassi insaturi contenu- ti nell’olio di oliva riducono l’inci- denza anche dei disturbi cognitivi nelle malattie extrapiramidali.

Alcune carenze vitaminiche, in par- ticolare di folati e vitamina B12, possono infatti facilitare l’insorgen- za di demenza. Anche un moderato consumo di caffè e di vino rosso, con le numerose sostanze antiossi-

danti contenute, sembrerebbero avere un ruolo protettivo nei con- fronti dello sviluppo della demenza.

Oltre ad una dieta sana, un ulteriore meccanismo naturale di protezione è il sonno che, come recentemente scoperto, faciliterebbe la rimozione di proteine tossiche dal cervello ri- ducendo i meccanismi di tossicità.

þ Fattori ambientali

Altro tema di rilievo è quello dei fat- tori ambientali di tipo sociale e af- fettivo intesi come fattori “nutritivi”

del cervello durante il corso dell’in- tera vita. Appare sempre più evi- dente come la densità dei contatti sinaptici in grado di generare net- work cerebrali alternativi, ovvero la cosiddetta “riserva cognitiva”, di- penda dalla istruzione, rapporti so- ciali e attività lavorative e come sia funzionale a mantenere il cervello attivo e controbilanciare, nel caso delle neurodegenerazione, la perdi- ta progressiva dei neuroni.

Si può mantenere o addirittura mi- gliorare il proprio attuale livello di prestazioni intellettuali attraverso il processo di apprendimento per- manente, che ha come scopo quello di modificare o sostituire un apprendimento non più adeguato rispetto ai nuovi bisogni sociali o lavorativi, in campo professionale o personale.

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Prevenzione primaria

delle malattie extrapiramidali

Roberto Eleopra

Vicepresidente SIN - UOC Neurologia 1 - Parkinson e Disordini del Movimento, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta Milano

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