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Auschwitz 2020 (26 marzo 30 marzo 2020)

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Academic year: 2022

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IN TRENO PER LA MEMORIA

Auschwitz 2020 (26 marzo – 30 marzo 2020) www.intrenoperlamemoria.it

Premessa

La libertà e la dignità di tutte le persone e la solidarietà tra uomini e donne di diversa provenienza culturale e di differente condizione sociale sono, per le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, valori fondanti del proprio essere e del proprio agire.

Il “giorno della memoria” rappresenta il nostro impegno per costruire continuamente e mantenere sempre viva la consapevolezza di questi valori, interrogandoci su “ciò che è stato”, sui motivi che hanno consentito il prevalere di sentimenti di rifiuto dell’umanità e di comportamenti di prevaricazione e atrocità verso il prossimo, sui principi che hanno permesso a uomini giusti di resistere, in quel tempo, alla perversione del senso comune e del conformismo, sulla responsabilità che un atteggiamento di passività e indifferenza porta con sé verso il pericolo minaccioso che tutto ciò possa ripetersi.

Auschwitz è una pagina cruciale nella complessa storia della costruzione dell’identità europea; riguarda tutti noi e ci riguarda ancora oggi. Auschwitz, il campo di concentramento e sterminio dalla natura polispecializzata, costruito dai nazisti nelle estreme propaggini orientali della Slesia, ha costituito uno dei luoghi della Shoah, lo sterminio degli ebrei d’Europa, e del Porrajmos, lo sterminio dei Rom e dei Sinti e, contemporaneamente, è stato luogo della deportazione di tutte le categorie di perseguitati politici e sociali del sistema di potere nazifascista europeo. Auschwitz ci racconta di un’incomprensibile esperienza che vede il male assoluto scaturire dal cuore stesso della civiltà, al centro di un’Europa orgogliosa degli sviluppi della tecnica, della scienza e della razionalità. Come può accadere che una democrazia si rovesci nel suo opposto, in un regime totalitario?

Così concepita, come vuole il nostro progetto, la memoria si volge al futuro e si consegna, soprattutto, alle giovani generazioni chiedendo loro di rivisitare la propria storia e la propria realtà, quella che si vive e quella che si è ereditata. La memoria deve acquisire un valore pragmatico, deve servire per fare qualcosa, per nutrire le radici di un modello di convivenza pacifico e solidale tra gli uomini e le popolazioni, per prevenire e combattere quelle tendenze che hanno originato condizioni di negazione della libertà in cui i diritti umani sono stati sacrificati.

Per CGIL, CISL e UIL il “giorno della memoria” rappresenta l’opportunità per riflettere sul valore e la dignità del lavoro, sul ruolo del lavoro per la costruzione di un progetto di libertà personale, collettivo e sociale e sul pericolo della sua alienazione raffigurata nel lavoro coatto degli operai deportati nei campi di sterminio in seguito agli scioperi che chiedevano pace e libertà.

La storia del movimento dei lavoratori lombardi ricopre un posto fondamentale nella costruzione della memoria.

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Gli scioperi nel Nord Italia ed in particolare lo sciopero generale del marzo 1944 – unico in Europa – danno prova del contributo fondamentale che il mondo del lavoro ha dato all’azione per la conquista della indipendenza, libertà e democrazia del nostro Paese, fino alla realizzazione della Costituzione e della Repubblica fondata sul lavoro.

il Progetto

CGIL CISL e UIL propongono, attraverso questo progetto, a più generazioni, studenti, lavoratori e pensionati della Lombardia, di percorrere la stessa strada insieme ed incontrarsi ad Auschwitz, il luogo simbolo della folle politica totalitaria del nazismo.

Il ruolo di CGIL, CISL e UIL Lombardia vuole essere quello di fornire ai territori provinciali la possibilità di unificare, nel progetto generale, singoli progetti territoriali e mettere a frutto gli studi, le ricerche e le esperienze, già presenti nelle diverse province e nelle molteplici scuole, relative ai cittadini e lavoratori che hanno vissuto la tragedia della deportazione,

L’idea è quella di comporre un sistema di rete tra tutti i partecipanti e dei partecipanti con il territorio, attraverso una fase di preparazione del viaggio con lavori di costruzione della memoria, nelle scuole e nelle città, e di comunicazione delle esperienze che il viaggio permetterà di vivere, ritornando nelle scuole e nelle città, coinvolgendo studenti e cittadini con iniziative che parlano del proprio vissuto.

Noi crediamo che “in Treno per la Memoria” sia un’opportunità importante e significativa al fine di creare occasioni di coesione sociale nell’intento di costruire una società migliore, anche attraverso la semplice ritualità della commemorazione, ma soprattutto attraverso l'azione di ognuno, perché i cittadini d'Europa non si sentano spettatori di una storia confezionata, ma attori di un destino comune che ha anche radici comuni nella tragica esperienza di Auschwitz.

In questo senso il Comitato Regionale conferma l'impegno, sulla scorta della attività concreta già realizzata attraverso il coordinamento dei sindacati regionali delle aree definite “quattro motori” (Lombardia, Rhône- Alpes, Catalogna, e Baden-Württemberg), affinché si consolidino le basi per il coinvolgimento e l'apporto internazionale nel progetto del “treno per la memoria”.

A tal fine rappresentano un valore consolidato la partecipazione delle delegazioni degli studenti provenienti dalla Francia, curata dalle organizzazioni sindacali del Rhône-Alpes, e dalla Croazia, curata dall’associazione antifascista UADA di Opatija. Il Comitato intende, infine, continuare a sviluppare un rapporto con le realtà scolastiche polacche attraverso la collaborazione con le organizzazioni sindacali della Polonia.

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CODICE ETICO DEL TRENO PER LA MEMORIA

Il progetto «In Treno per la Memoria» si esprime nella costruzione di una comunità di esperienze e di proposte formative rivolte agli studenti, ai giovani, ai lavoratori e ai pensionati. Il progetto si svolge nel corso dell'intero anno, nelle scuole e nei territori della Lombardia, ed ha nel viaggio a Cracovia ed Auschwitz il momento più significativo sul piano della conoscenza e delle emozioni.

Una delle peculiarità del progetto è l'aver scelto come mezzo di trasporto il treno, ripercorrendo il tragico tragitto delle vittime della deportazione e come atto di memoria, trasformando il treno in un vero e proprio

«laboratorio itinerante» di storie e di memorie a confronto e di scambio intergenerazionale.

• Il treno, quindi, è il luogo del lavoro sulla Memoria a cui va riservata prioritaria attenzione; i comportamenti devono essere ispirati a questa sensibilità e non al viaggio turistico, tollerando le regole come il divieto di fumare e caricare i cellulari.

In questo stesso percorso si inseriscono la visita guidata ai monumenti della storia polacca e della cultura ebraica nella città di Cracovia, il concerto musicale ed il Meeting di condivisione delle ricerche, delle esperienze e delle testimonianze.

• Il rispetto di questi momenti e l’adesione alle attività del progetto rappresentano non un’opportunità occasionale di un viaggio turistico, ma un impegno responsabile di tutti i partecipanti per riguardo al significato e per la buona realizzazione di questa esperienza comune.

Il viaggio in treno per la Memoria rappresenta una proposta educativa e formativa rivolta a tante persone di diversa provenienza; lo scopo è quello di costruire una comunità di viaggio che attraverso la condivisione e la socialità dei comportamenti affronti, insieme, proprio sul luogo che ha sperimentato la più terribile discriminazione, il valore dell’accoglienza e del rispetto dell’altro, per vivere un’esperienza che ambisce ad arricchire la coscienza personale ed il futuro comune.

• Il rispetto, l’attenzione e la responsabilità verso gli altri diventano una priorità assoluta negli atteggiamenti di tutti, durante tutto il viaggio. Dal comportamento di ognuno dipende il valore dell’esperienza di questa comunità (nonché la sicurezza di tutti i singoli), il senso, il significato e l’esito del viaggio comune. Perciò è necessario che tutti siano consapevoli che questa non è una “gita”, scolastica o sociale, e che sono, qui, particolarmente fuori luogo, e quindi decisamente banditi, gesti quali: abuso di alcool, lancio di oggetti dal finestrino, assembramenti musicali negli alberghi …

DURANTE LA VISITA AL MEMORIALE DI AUSCHWITZ

È molto importante ricordare che la visita al campo di sterminio di Auschwitz non è una semplice escursione turistica, ma una visita nel cimitero più grande del mondo dove più di un milione e cinquecentomila persone innocenti sono state uccise dalla barbarie umana. Un luogo quindi che merita il MASSIMO RISPETTO da parte di chi lo visita. Le regole generali possono essere così riassunte:

• mantenere un atteggiamento in linea con il luogo visitato sia nel vestiario che nel comportamento;

• evitare di fumare, mangiare durante la visita;

• evitare fotografie di cattivo gusto (in posa e di gruppo) limitandosi ai luoghi e alle cose (“fareste mai una foto in posa su una tomba?”);

• rispettare il divieto imposto ad Auschwitz I di fotografare all'interno dei Blocchi;

• tenere un tono di voce basso;

• rispettare tutte le regole del Museo ed evitare qualsiasi danneggiamento a luoghi e cose.

Vi consigliamo infine di visitare il luogo con calma, silenzio e preghiera (laica e religiosa) lasciando agli stessi luoghi la possibilità di “raccontarvi” l'immane tragedia.

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RICORDIAMOCI TUTTI – in nessun modo il nostro comportamento deve ridurre il “viaggio per la Memoria”

ad una semplice gita o ad un tour turistico, ricordiamo che si tratta, invece, di una visita in un luogo sacro.

Rispettiamo le vittime innocenti a cui è stata strappata la vita nel modo più ignobile.

• Questo rispetto ci impone di vivere e partecipare alla Commemorazione finale della visita come momento, non di celebrazione, ma di ricordo delle vittime, di riflessione e di raccoglimento personale.

LA SOTTOSCRIZIONE DEL PRESENTE CODICE È CONDIZIONE PREGIUDIZIALE PER LA CONFERMA DELLA PARTECIPAZIONE

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Il progetto si articola nelle seguenti parti:

1. Assunzione del Codice Etico 2. Ragioni

3. Percorsi propedeutici 4. Opportunità Formative 5. Programma

6. Per Partecipare

7. Iniziative di restituzione al territorio

Le Ragioni

Il progetto propone un percorso di costruzione della memoria attraverso esperienze di relazione tra studenti, lavoratori, pensionati e cittadini:

• tra studenti, nella scuola, con i lavori di approfondimento e preparazione,

• tra giovani studenti e giovani lavoratori, con la partecipazione al viaggio, i lavori propedeutici ed organizzativi,

• tra generazioni, con la partecipazione dei pensionati ed il lavoro di testimonianza, di trasmissione di memorie ed esperienza,

• con il territorio, attraverso le iniziative di coinvolgimento e di comunicazione delle esperienze vissute, Il progetto si propone, anche, come un momento significativo di rapporto personale sia sul piano delle conoscenze, sia sul piano delle emozioni, per la relazione che individua con

• i linguaggi espressivi; assieme ai ragazzi viaggeranno musicisti, scrittori, giornalisti, studiosi, testimoni. La loro presenza arricchisce e valorizza ulteriormente il progetto e diventa un valido strumento di riflessione nella fase, successiva al viaggio, di rapporto con il territorio.

• il tempo; il treno, infatti, riveste un ruolo fondamentale perché offre la possibilità di rivivere l’idea dell’allontanamento coatto, attraverso l’Europa, mediante un mezzo di trasporto di massa che, con grande lentezza, ma anche con inesorabile puntualità raggiunse i campi.

Finalità per gli alunni delle scuole superiori

Favorire la formazione personale e di cittadinanza con una propria identità, autonomia e responsabilità.

• Attuare iniziative utili all'orientamento degli studenti, allo sviluppo delle capacità di relazione, con il contributo del mondo del lavoro.

• Favorire la partecipazione attiva e responsabile al dialogo, all’ascolto delle testimonianze, all’uso critico dei documenti della storia e alla consapevolezza del passato per costruire il futuro

• Educare ai valori della libertà di pensiero, della convivenza civile, della tolleranza e dell'apertura all'altro.

Obiettivi per gli alunni di scuola superiore

• Individuare, analizzare, selezionare e comprendere testimonianze e informazioni

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• Saper contestualizzare un evento o un processo storico

• Usare linguaggi espressivi per restituire in modo chiaro e ordinato la propria esperienza in diversi contesti

• Acquisire, attraverso il confronto, un atteggiamento consapevole e civile verso le differenze culturali e di identità.

i Percorsi propedeutici

“in Treno per la Memoria” si propone l’obiettivo dell’assunzione, da parte dei partecipanti, attiva e critica del percorso nelle diverse fasi:

• Preparazione del viaggio nella propria sede, ricerca di materiale sulla tematica, discussione, elaborazione e messa in comunicazione dei lavori e dei percorsi propedeutici.

• Incontri, nelle sedi dei territori provinciali, di riflessione pedagogica e approfondimento storico con gli insegnanti coinvolti nelle esperienze del viaggio.

• Incontro, nelle sedi dei territori provinciali, dei partecipanti per preparare la compartecipazione al viaggio.

• Azioni durante il viaggio (comunicare e raccontate agli altri compagni di viaggio le proprie esperienze, ricerche ed espressioni, informalmente negli scompartimenti del treno, tutti insieme in una serata).

• Il materiale prodotto durante la preparazione e l’esperienza del viaggio circolerà sia all'interno della scuola di provenienza, sia altrove, nelle scuole vicine, nei paesi e nelle città della provincia (in modo che l'esperienza si estenda e si diffonda “Restituzione”).

Come sempre, a supporto delle diverse "compagnie di viaggio" (gruppi scuola) si mettono a disposizione:

• Materiale propedeutico alla conoscenza ed all'approfondimento dell'argomento (bibliografia, filmografia, documentazione varia, ecc.);

• Attività seminariali e laboratori;

• Altre iniziative pubbliche (seminari con storici ed esperti, rassegna cinematografica, ecc.);

• Coordinamento delle attività che gli studenti vorranno proporre durante il viaggio ed il soggiorno a Cracovia ed Auschwitz (letture, azioni teatrali, distribuzione di materiali, ecc.).

• Incontri con ex deportati prima del viaggio;

• Serate di riunione con tutti i partecipanti al viaggio a Cracovia.

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Opportunità formative

Il tema di quest’anno: LO SPORT

Quest’anno il tema scelto è lo sport: non solo perché la storia dello sport è parte integrante della Storia con la S maiuscola, ma anche perché nello sport costumi e abitudini, tradizione e innovazione, idee e valori di una società diventano azioni, modi di stare insieme e di confrontarsi.

Questo, anche, per dare continuità al tema affrontato durante l’anno scorso: 1938 – 2018. Le leggi razziali in Italia. Quelle leggi, che preferiamo chiamare razziste, introdussero l’ingiustizia e la discriminazione in tutti gli ambiti sociali della comunità nazionale di quel periodo. Anche lo sport fu privato e depauperato di numerose competenze, talenti ed esperienze rappresentate da tante persone che da quel momento vennero emarginate, escluse dalla cittadinanza e, spesso, avviate alla deportazione e allo sterminio.

Nello stesso tempo interessarsi del tema dello sport è un modo di confrontarsi con il mondo dei ragazzi e delle ragazze che portiamo in viaggio e imparare insieme a loro che quanto studiamo fa parte del bagaglio del nostro essere cittadini e si traduce anche nel nostro modo di praticare, vivere e sostenere lo sport preferito da ciascuno.

A Bergamo, se alcuni progetti importanti sono nati per il settantesimo della Resistenza, alcuni nomi si sono imposti all’attenzione: Marcari per il calcio, Bruni per l’atletica, Aldo Battaggion per il rugby. Nella scia di questi nomi abbiamo imparato ad attivare alcune iniziative condivise in cui studio della storia, educazione civica e sport si sono intrecciate.

Da qui è nata l’ambizione di pensare a un treno che abbiamo come tema lo sport e, sia nella formazione sia nella sua realizzazione, possa essere un momento di incontro con donne e uomini del mondo dello sport, con cui condividere l’idea di una cittadinanza consapevole del passato e matura per immaginare il proprio avvenire

Per contribuire e collaborare nella preparazione dei singoli percorsi formativi che si attiveranno nei territori e nelle scuole, il nostro progetto mette a disposizione le seguenti risorse:

SEMINARIO DI FORMAZIONE PER DOCENTI

Si terranno alcuni seminari rivolti ai docenti che parteciperanno al viaggio o che collaborano, nel loro istituto, alla preparazione delle classi.

► GIORNATA DI FORMAZIONE SEMINARIALE

19 dicembre 2019

Casa della Memoria in Via Federico Confalonieri 14 LO SPORT E LA SHOAH

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incontro dedicato agli insegnanti con una prima parte sulla storia generale e (al pomeriggio) gruppi di orientamento per la ricerca su sport e Shoah nei territori.

→ EMANUELE EDALLO - Università di Milano La Storia

→ VALENTINA PISANTY - Università di Bergamo La Memoria

→ SERGIO GIUNTINI – Università di Roma Tor Vergata Lo Sport

1° lab. ………..

2° lab. ………..

3° lab. ………..

CONVEGNO REGIONALE

La giornata seminariale rivolta agli studenti e agli insegnanti e a tutti coloro che partecipano all'iniziativa del treno della memoria si terrà

Venerdì 31 gennaio 2020 dalle ore 9.30 alle 13.00

TEATRO FONTANA Via Gian Antonio Boltraffio 21

Milano

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→ Presiede BRUNO BERSANI Comitato in treno per la Memoria

→ Introduce ELENA LATTUADA a nome di CGIL, CISL e UIL Lombardia

→ Spettacolo teatrale con GIOVANNI SOLDANI

Vincitore del Premio "Marco Cassani" 2018 per la "Miglior Comunicazione a proposito di Storia dello Sport".

Ad Auschwitz, a Kiev, a Therezinstadt, si giocava a pallone.

Le guardie organizzavano partite, addirittura tornei. Si divertivano a sfidare i prigionieri ridotti a scheletri disorientati e sfiniti. Un gol o una parata potevano significare premio o punizione, promozione o tortura, a seconda della divisa che si portava.

Si giocava dove l’erba aveva smesso di crescere da tempo, calpestata da passi strascicati, e dove l’aria e la terra erano intrise di storie scadute, abbandonate all’oblio.

Nei campi di lavoro nazisti c’era gente che giocava davvero bene a calcio: fino a pochi mesi prima avevano infiammato gli spalti negli stadi più importanti d’Europa.

E anche quelli che erano stati famosi calciatori, ora, non avevano più il loro nome, solo un numero sul braccio, molto più lungo di quello sulla loro maglia.

Ma un inesorabile triplice fischio improvvisamente aveva decretato la fine della partita che li aveva visti protagonisti. E per molti di loro nessuna possibilità di tempi di recupero.

Come un album di figurine in bianconero, raccontiamo Arpàd Weisz, Matthias Sindelar, la squadra dei panettieri di Kiev: campioni nelle cronache sportive degli anni Trenta, fatti sparire dai terribili eventi del secolo scorso.

Ed è così, che anche il Pallone, protagonista di tante cronache e chiacchiere spensierate, questa volta ci aiuta a non dimenticare.

→ TAVOLA ROTONDA

Moderatore MARCO GRITTI UISP

➢ VITTORIO MUNARI “le sfide del rugby tra campo e storia”

➢ ………..

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LABORATORI TERRITORIALI

Il comitato e l’ISREC (Bg) sono a disposizione di quei territori o singole scuole che vogliono attivare, nelle loro sedi, dei laboratori tematici e di approfondimento. Qui, indichiamo alcune proposte ed esempi:

• storia del campo di Auschwitz Birkenau

• I bambini e l’Olocausto

• La deportazione femminile

• La letteratura della deportazione

• Il cinema e la Shoah

• La musica e l’universo concentrazionario

• Antisemitismo e razzismo

• L’Italia e le leggi razziali

• La deportazione politica

• Il ritorno e la Memoria

INCONTRI DI FORMAZIONE E AVVICINAMENTO

→ 13 febbraio 2020, ore 14.30, via Vida 10 Milano, presso sede CISL Lombardia – metro 1 (rossa) stazione Turro.

 Cracovia, incontro di popoli, leggi razziali naziste La politica razziale nella Germania nazista si sostanzia nelle specifiche scelte e leggi adottate dalla Germania nazista che

postulavano la superiorità della "razza ariana" e comportarono una serie di misure discriminatorie, soprattutto nei confronti della popolazione ebraica. Queste politiche affondano i propri rami nell'epilogo della prima guerra mondiale, quando le fazioni nazionaliste tedesche, irritate e deluse dalla sconfitta subita, attribuirono la cosiddetta "pugnalata alle spalle" della Germania da parte di forze esterne. È un caso che la II guerra mondiale inizi proprio qui? Nelle terre che stanno intorno alla Polonia, da sempre un mosaico mobile di culture, nazioni e religioni in continuo incontro e scontro tra loro. Ed è un caso che proprio qui, oggi, si insedi il fronte più ostile verso i profughi che guardano all’Europa?

→ 12 marzo 2020, ore 14.30, via Palmanova 22 Milano, presso sede CGIL Lombardia – metro 2 (verde) stazione Udine.

 Oświęcim/Auschwitz, le mappe e i distretti

Per inquadrare la specificità del tema scelto quest’anno, l’incontro di preparazione, prima del viaggio, sarà dedicato allo studio delle carte dell’universo concentrazionario. Si tratterà di fornire una specifica geolocalizzazione dei campi nelle loro peculiarità in grado di dare a vedere il sistema concentrazionario nella sua complessità di sistema aperto e in continua evoluzione.

Ciò allo scopo di evitare sovrapposizioni approssimative delle diverse esperienze vissute all’interno dei lager che possono generare confusioni e di rifuggire da confronti semplificatori che possono ingenerare una gerarchizzazione delle vittime in base all’intensità dell’offesa e del dolore.

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INCONTRO DOPO IL RITORNO

▪ 8 aprile 2020 alle ore 15,00 presso Casa della Memoria in Via Federico Confalonieri 14, Milano - metro 5 (lilla) stazione Isola.

Con ANPI Milano Lombardia e ISREC Bergamo

 “il nostro compito dopo il rientro da Auschwitz”

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IL PROGRAMMA

Giovedì 26 marzo 2020

▪ partenza ore … da Milano binario 21

▪ la “Comunità di Viaggio”, attività di laboratorio in treno con studenti, docenti e lavoratori

▪ pernottamento in treno

Venerdì 27 marzo 2020

▪ arrivo a Cracovia, ore 11,00 circa

▪ Pranzo in albergo

▪ Pomeriggio visita guidata della città, del quartiere ebraico di Kazimierz e del ghetto di Płaszów

▪ Cena

▪ Pernottamento in albergo Sabato 28 marzo 2020

▪ visita al campo di Auschwitz

▪ Pranzo in vari ristoranti di Oświęcim

▪ visita al campo di Birkenau

▪ commemorazione al memoriale della Shoah

▪ Cena in albergo

▪ Ore 21,00 spettacolo teatrale/musicale con ………….. al Bistro Piast di Cracovia,

▪ Pernottamento in albergo

Domenica 29 marzo 2020

▪ ore 9.00, MEETING “Condivisione delle ricerche, delle esperienze e delle testimonianze” al KINO KIJÓW - Cracovia

▪ pranzo

▪ pomeriggio libero

▪ ore 18,00 partenza per Milano

▪ Pernottamento in treno

Lunedì 30 marzo 2020

0re 10.00, la “Comunità di Viaggio”, immagini, emozioni e riflessioni sul vissuto ai campi

▪ ore …….. circa arrivo a Milano

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TOUR DI CRACOVIA

WAWEL, il castello – La Cattedrale e il palazzo reale.

KAZIMIERZ, il quartiere ebraico – Sosta in U. Szeroka con le sinagoghe Stara e Remuh.

GHETTO – Passaggi alla fabbrica Schindler, alla via con i resti del muro e sosta in piazza Bohaterów Getta (Eroi del ghetto).

Lo scopo della visita ad alcune parti della città di Cracovia non è quello di una gita turistica.

Attraverseremo Cracovia, soffermandoci in alcuni punti particolarmente significativi, per prepararci ad affrontare, il giorno dopo, la visita ai campi di Auschwitz e Birkenau.

Vedremo alcuni aspetti della città che illustrano la storia dell’antica capitale di una nazione che spesso è stata protagonista della storia d’Europa fino ad essere il centro della genesi della seconda guerra mondiale e il teatro principale degli assurdi orrori del nazismo.

Cracovia è l’emblema della Polonia con i fasti della sua storia cristiana, aperta all’arte del rinascimento italiano e con i contrasti di un passato che si prolunga sui giorni di oggi, un passato fatto di incontri e scontri, ospitalità e tragedie, con popoli diversi, il popolo ebraico primo fra tutti.

Per mille anni gli ebrei trovarono qui la loro casa e qui mise le radici una cultura profonda che si esprimeva nella lingua Yiddish; fiorirono gli studi filosofici sul Talmud e la gioiosa e didascalica narrativa della comunità Chassidim. Questa è l’atmosfera che cercheremo di cogliere al Kazimierz.

Gli ebrei trovarono qui, anche, la loro devastazione (Shoah) nei ghetti nazisti e nei campi di sterminio. A Podgórze troveremo le tracce di questa sofferenza come i segni della resistenza del popolo ebraico e gli esempi dei giusti, Tadeusz Pankiewicz e Oskar Schindler, che a questo male si ribellarono.

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“LA VITA IN TRENO: comunità di viaggio” attività nei vagoni conferenze

► BIBLIOTECA: UN’ESPERIENZA CONSOLIDATA

Anche quest’anno apriremo una biblioteca a bordo del treno grazie alla collaborazione con la biblioteca dell’Isrec. Sarà un’occasione di approfondimento individuale e collettivo e di coinvolgimento diretto dei docenti.

Una biblioteca che viaggia non è una biblioteca tradizionale messa sul treno, è una scelta di libri che si ha voglia di condividere con gli altri viaggiatori per far crescere curiosità, consapevolezza e discussione partecipata. È il luogo dove ritrovare alcuni classici che non possono mancare in un viaggio verso Auschwitz, ma anche scritti minori e specifici che ogni territorio avrà voluto segnalare. È il luogo in cui prendere un libro che tenga compagnia nel viaggio o trovarsi per scambiare una riflessione o soddisfare una curiosità.

La biblioteca resterà aperta per quasi tutta la durata del viaggio. Sarà assicurata la presenza di un bibliotecario coadiuvato dagli insegnanti presenti sul treno che a turno lo accompagneranno nell’accoglienza del pubblico.

Giovedì 26 marzo

► 10 (dieci) Laboratori “costruire la memoria della Shoah” e “significati in viaggio verso Auschwitz”

articolati con la partecipazione degli studenti e degli adulti.

(vagone conferenze)

La metodologia didattica è fortemente interattiva, finalizzata al coinvolgimento e alla costante attivazione cognitiva ed emotiva dei partecipanti con un attento dosaggio di informazioni teoriche - documenti e multimedia - elaborazione e discussione - fasi applicative

o analisi critica e approfondimento delle nozioni personali

o confronto delle esperienze

o discussioni in plenaria o elaborazioni personali

o project work individuali e di gruppo

• I laboratori, che si svolgono in biblioteca e sono tenuti da esperti, sono tre e propongono tre temi diversi di cui uno quest’anno sarà specifico sullo sport. Al ritorno, i gruppi di riflessione riflettano sull’esperienza appena conclusa.

• Nel caffè letterario gli studenti ascolteranno la presentazione di un libro da parte di uno studente, secondo una programmazione definita dagli organizzatori, e potranno collaborare attivamente con domande e commenti.

• Nella carrozza conferenze gli studenti saranno divisi in gruppi e impegnati in un lavoro di riflessione su alcuni libri proposti dagli operatori dei laboratori.

L'obiettivo è quello di contemporaneizzare lo studio della Shoah, riflettere sui concetti di indifferenza e responsabilità, e aprirsi allo smascheramento dei dispositivi di potere che ancora oggi agiscono per l’emarginazione del diverso e che vengono usati nei genocidi della nostra storia contemporanea.

► h 20.30 proiezione del film

RACE - IL COLORE DELLA VITTORIA. Regia: Stephen Hopkins (2016)

L'incredibile storia di Jesse Owens, il leggendario atleta statunitense che sotto gli occhi di Adolf Hitler vinse quattro medaglie d'oro e fu la stella dei Giochi Olimpici del 1936 a Berlino. Coraggio, determinazione, tolleranza e amicizia sono le parole chiave di questa parabola di un uomo divenuto una leggenda olimpica.

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Nonostante le tensioni razziali nell'America reduce dalla Grande Depressione, James Cleveland "Jesse"

Owens, grazie al supporto del coach dell'Ohio University Larry Snyder, riesce a ottenere la convocazione alle Olimpiadi di Berlino. Il Comitato Olimpico Americano vorrebbe in realtà boicottare le Olimpiadi di Berlino in segno di protesta contro Hitler, ma gli Stati Uniti, grazie alla mediazione di Avery Brundage, infine partecipano all'evento e Jesse, grazie alla sua determinazione e alle sue capacità atletiche, riuscirà in un'impresa che ancora oggi ispira milioni di persone.

Il film amplifica il conflitto continuo fra apparenza e sostanza, attraverso una scrittura ambiziosa che cerca sempre di focalizzare il contesto senza perdere di vista i sogni e i valori del singolo: ecco dunque un regime nazista spietato, ma che maschera la propria natura attraverso un accorto lavoro di propaganda. A colpire non è tanto quanto storicamente già noto (in una scena Snyder è inconsapevole testimone di una deportazione di prigionieri ebrei, che avviene di nascosto dai trionfi olimpici) ma il sottile lavoro sui corpi:

l’intero apparato propagandistico è infatti mosso da un Joseph Goebbels reso dall’eccellente attore Barnaby Metschurat come un deus ex machina che agisce nell’ombra, con gesti essenziali e un carisma da autentico villain restituito attraverso l’inespressività, una figura, in questo senso, assolutamente cinematografica, sul quale si evince un fine lavoro di rappresentazione per esaltarne l’effetto drammaturgico e la potenza del singolo gesto. Gli fa da contraltare il rappresentante del comitato olimpico americano Avery Brundage (il veterano Jeremy Irons), plateale nei gesti e pure mosso da strategica doppiezza per fini che si rivelano sia sportivi che di mera opportunità.

(vagone conferenze).

Domenica 29 marzo

► h 21.00 proiezione del film

BASTARDI SENZA GLORIA. Regia: Quentin Tarantino (2009)

Primo anno dell'occupazione tedesca in Francia. Il Colonnello delle SS Hans Landa, dopo un lungo e mellifluo interrogatorio, decima l'ultima famiglia ebrea sopravvissuta in una località di campagna. La giovane Shosanna riesce però a fuggire. Diventerà proprietaria di una sala cinematografica in cui confluirà un doppio tentativo di eliminare tutte le alte sfere del nazismo, Hitler compreso. Infatti, al piano messo in atto artigianalmente dalla ragazza se ne somma uno più complesso. Ad organizzarlo è un gruppo di ebrei americani guidati dal tenente Aldo Raine i quali non si fermano dinanzi a niente pur di far pagare ai nazisti le loro colpe.

Quentin Tarantino colpisce ancora. La sua passione per il cinema di genere, unita al piacere di raccontare storie, lo porta a riscrivere la Storia ufficiale con un attentato a Hitler collocato nell'unico luogo in cui il regista americano può pensare si possa attuare una giustizia degna di questo nome: una sala cinematografica. È solo al cinema che i cattivi muoiono quando devono e gli eroi si sacrificano o trionfano.

È cinema puro quello che Tarantino porta sullo schermo, come biglietto da visita di Bastardi senza gloria nella prima mezzora. I tempi, i dialoghi, la tensione, l'ironia giocata sul versante delle lingue differenti (elemento che sarà il fil rouge di tutto il film) ne fanno un piccolo/grande gioiello i cui riferimenti vanno ampiamente al di là dei referenti classici dichiarati quali Sergio Leone e lo spaghetti western.

(vagone conferenze).

Lunedì 30 marzo

► h 10.00 “riflessioni ed emozioni dopo Auschwitz” confronto con tutti i ragazzi

► h 11.00 “riflessioni ed emozioni dopo Auschwitz” confronto con tutti i ragazzi

► h 12.00 “riflessioni e confronto dopo Auschwitz” incontro con gli adulti

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► h 15.00 “riflessioni critiche sull'esperienza del viaggio ad Auschwitz” incontro con le delegazioni territoriali.

(vagone conferenze).

MEMORIE DEL TRENO

→ Realizzazione del progetto del diario multimediale raccontato, scritto e prodotto dai ragazzi e partecipanti del viaggio.

Sarà una pagina internet multimediale e social (Facebook) che si comporrà durante il viaggio come un diario:

con le sensazioni più immediate, con i dubbi, le discussioni, le interviste, le testimonianze di quella che è stata definita la "terza generazione", quella decisiva per la trasmissione della memoria di Aushwitz. Scopo è quello di costruire uno spazio "autogestito" dai ragazzi (con il coordinamento degli adulti) che funga da raccoglitore per le memorie del viaggio anno dopo anno, perché nulla vada perso. Una raccolta di ricordi, pensieri e suggestioni "a caldo", in un linguaggio immediatamente riconoscibile, fruibile e condivisibile da parte dei ragazzi e con meno intermediari e mediazioni possibili (anche temporali).

Articoli, blog, pensieri, post, commenti, foto, video, poesie, disegni... tasselli di un quadro che compone il racconto del viaggio nelle forme multimediali che saranno scelte dagli autori, che rappresentino al meglio la

"cifra" personale di ciascuno di loro.

I ragazzi potranno inserire o proporre direttamente i propri contributi e per loro ci sarà un piccolo gruppo di compagni (la "redazione"), che si occuperà della raccolta dei materiali. A loro volta i redattori saranno impegnati a produrre contributi originali secondo il progetto didattico- editoriale che si sarà definito.

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Il treno

Il treno è suddiviso per vagoni assegnati ad ogni Provincia o Comprensorio sindacale. Sono previsti 13 vagoni con cuccetta, per un totale di 660 posti.

Il Comitato organizzatore è costituito da: Comitato “In Treno per la Memoria” CGIL, CISL e UIL LOMBARDIA.

I referenti regionali sono:

Bersani Bruno 348 - 4200104 [email protected]

Pirovano Dario 338 - 9324055 [email protected] Tedino Michele 335 - 6941765 [email protected]

Castrigiano Daniele 347 - 5050402 [email protected]

Ferrara Cristina 02 - 26254521 [email protected] Gnani Adriano 347 - 3134826 [email protected]

Taino Danilo 335 - 8448924 [email protected]

per partecipare

Il costo per ogni partecipante ammonta a € 570,00 (supplemento singola € 90,00) Così suddivisi:

→ Per gli studenti che attraverso le scuole della Lombardia aderiscono al progetto in treno per la memoria il costo è di € 270,00 (i rimanenti € 300,00 sono a carico delle strutture CGIL CISL e UIL della Lombardia)

La quota comprende:

• Viaggio in Treno

• la sistemazione in alberghi di categoria tre stelle in camere doppie/triple per gli studenti e in doppie per gli adulti, in singole (con supplemento extra), tutte con servizi privati;

• pensione completa, (due prime colazioni, tre pranzi in ristorante, due cene in albergo), inizio dei servizi dal pranzo del primo giorno al pranzo dell'ultimo giorno;

• un cestino per il viaggio di andata in treno;

• visita di studio, intera giornata, dei campi di Auschwitz I e Birkenau, con la presenza delle guide del campo e auricolari;

• tutti i trasferimenti con pullman gran turismo in Polonia (capienza 48 posti cad.) dall'arrivo in Stazione a Cracovia sino alla partenza, incluso una uscita serale per concerto;

• assistenza di guide polacche parlanti italiano a Cracovia per tutto il soggiorno;

• assistenza di 2 storici durante tutto il soggiorno;

• la presenza di cinque accompagnatori della Fabello per tutto il viaggio;

• visita guidata della città di Cracovia (ingressi inclusi);

• materiale illustrativo, storico, culturale e turistico;

• assicurazione ALASERVICE per malattia/infortunio;

• tasse e percentuali di servizio.

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Penalità di annullamento:

▪ per ritiri sino a otto giorni prima della partenza, nessuna penalità;

▪ nessun rimborso oltre tale termine;

▪ annullamento della penale con subentro di sostituzione sino al secondo giorno prima della partenza.

Documenti richiesti: carta d’identità in corso di validità, oppure passaporto.

Logistica, soggiorno e trasferimenti a Cracovia ed Auschwitz: l’organizzazione tecnica è affidata alla consolidata esperienza dell’agenzia

FABELLO VIAGGI di Silvana Fabello - Via Anfossi, 44 - 20135 Milano 02/5519.5266 [email protected] - www.fabelloviaggi.com/memoria

Gli enti, associazioni e vari soggetti che intendono aderire all’iniziativa e finanziare il costo del viaggio possono fare versamenti con le seguenti coordinate:

presso Banca Intesa San Paolo

intestato a Comitato "In treno per la Memoria"

COORDINATA IBAN: IT39J0335901600100000123302 Bic: BCITITMX

Riferimenti

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