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Broncopolmonite e ulcere genitali da Mycoplasma pneumoniae: unico comune denominatore?

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Academic year: 2021

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Gioè D, Iacopelli J. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2020;23(8):216 https://www.medicoebambino.com/?id=PSR2008_20.html

216

MeB - Pagine Elettroniche

Volume XXIII

Ottobre 2020

numero 8

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

BRONCOPOLMONITE E ULCERE GENITALI DA MYCOPLASMA

PNEUMONIAE: UNICO COMUNE DENOMINATORE?

Daniela Gioè, Jessica Iacopelli

Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Firenze

Indirizzo per corrispondenza: [email protected]

Vi presentiamo il caso di una bambina di 11 anni, di origine americana, giunta alla nostra osservazione per febbre di recente insorgenza, associata a dolore addomi-nale, vomito, diarrea e alla comparsa di multiple lesioni ulcerative delle piccole labbra e dell’orifizio vaginale ac-compagnate da evidente edema vulvare.

Durante il ricovero gli esami ematici di routine hanno mostrato leucocitosi neutrofila e PCR aumentata (10 mg/dl). Le ricerche eziologiche eseguite su sangue e su tampo-ne da lesiotampo-ne vaginale hanno permesso di escludere la presenza di virus di Epstein-Barr, citomegalovirus, ente-rovirus, herpes virus 1-2, adenovirus e Treponema palli-dum come agenti causali, mettendo invece in evidenza la positività della ricerca del genoma batterico di Mycopla-sma pneumoniae eseguita su tampone faringeo mediante PCR. L’emocoltura per batteri aerobi, anaerobi e miceti è negativa.

Alla luce del quadro clinico è stata eseguita un’eco-grafia addome, risultata nella norma.

Nonostante la bambina non manifestasse sintomi

respi-ratori, per il riscontro di rantoli crepitanti in emicampo sinistro è stata effettuata una radiografia del torace con riscontro di focolaio di consolidazione parenchimale in lobo superiore sinistro. Considerato il reperto radiologico e il riscontro di Mycoplasma pneumoniae su tampone fa-ringeo, è stata intrapresa terapia con macrolide, in aggiun-ta alla terapia antibiotica ad ampio spettro imposaggiun-taaggiun-ta all’inizio del ricovero. Nei giorni successivi il quadro cli-nico è progressivamente migliorato, permettendo la di-missione della bambina dopo circa 15 giorni di ricovero.

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