significa investire in servizi basati sulla popolazione per la prevenzione, l'individuazione e la risposta alle malattie.

COVID-19 sta insegnando a tutti noi molte lezioni.

Uno di questi è che la salute non è un bene di lusso per chi se lo può permettere; è una necessità e un diritto umano.

La salute pubblica è il fondamento della stabilità sociale, economica e politica. Ciò

significa investire in servizi basati sulla popolazione per la prevenzione, l'individuazione e la risposta alle malattie.

Questa non sarà l'ultima pandemia. La storia ci insegna che i focolai e le pandemie sono un dato di fatto. Ma quando arriverà la prossima pandemia, il mondo dovrà essere pronto, più pronto di quanto non fosse questa volta.

Negli ultimi anni, molti paesi hanno compiuto enormi progressi nella medicina, ma troppi hanno trascurato i loro sistemi sanitari pubblici di base, che sono la base per rispondere alle epidemie di malattie infettive.

Parte dell'impegno di ogni paese per ricostruire meglio deve quindi essere quello di investire nella salute pubblica, come investimento in un futuro più sano e più sicuro.

In effetti, ci sono molti esempi di paesi che hanno fatto esattamente questo.

La Thailandia sta raccogliendo i frutti di 40 anni di rafforzamento del sistema sanitario.

Un sistema medico e sanitario pubblico robusto e dotato di risorse, alleato con una forte leadership informata dai migliori pareri scientifici disponibili, una forza lavoro della comunità formata e impegnata con 1 milione di volontari sanitari del villaggio e una comunicazione coerente e accurata, hanno costruito fiducia e aumentato la fiducia del pubblico e conformità.

Come sapete, l'Italia è stato uno dei primi paesi a sperimentare una vasta epidemia al di fuori della Cina e per molti versi è stato un pioniere per altri paesi.

L'Italia ha preso decisioni difficili sulla base delle prove e ha insistito con esse, riducendo la trasmissione e salvando molte vite. L'unità nazionale e la solidarietà, unite alla

dedizione e al sacrificio degli operatori sanitari e all'impegno del popolo italiano, hanno portato l'epidemia sotto controllo.

La Mongolia ha agito molto presto, attivando il suo Comitato di emergenza statale a

gennaio. Di conseguenza, nonostante la vicina Cina, il primo caso della Mongolia non è

stato segnalato fino a marzo e non sono ancora state segnalate morti.

Mauritius ha un'alta densità di popolazione, con alti tassi di malattie non trasmissibili e molti viaggiatori internazionali, il che significava che era ad alto rischio. Ma l'azione rapida e completa, avviata a gennaio, e la precedente esperienza con il tracciamento dei contatti hanno dato i suoi frutti.

Sebbene le Americhe siano state la regione più colpita, l'Uruguay ha registrato il minor numero di casi e decessi in America Latina, sia in totale che su base pro capite.

Questo non è un incidente.

L'Uruguay ha uno dei sistemi sanitari più solidi e resilienti dell'America Latina, con

investimenti sostenibili basati sul consenso politico sull'importanza di investire nella salute pubblica.

Il Pakistan ha dispiegato l'infrastruttura costruita in molti anni per la polio per combattere COVID-19. Gli operatori sanitari della comunità che sono stati formati per andare porta a porta a vaccinare i bambini per la poliomielite sono stati utilizzati per la sorveglianza, la ricerca dei contatti e la cura.

Ci sono molti altri esempi che potremmo fornire, tra cui Cambogia, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Senegal, Spagna, Vietnam e altri.

Molti di questi paesi hanno ottenuto buoni risultati perché hanno imparato lezioni da precedenti epidemie di SARS, MERS, morbillo, poliomielite, Ebola, influenza e altre malattie.

Ecco perché è fondamentale che tutti impariamo le lezioni che questa pandemia ci sta insegnando.

Sebbene la risposta della Germania sia stata forte, sta anche imparando lezioni.

Accolgo con favore l'annuncio del Cancelliere Angela Merkel nel fine settimana che il suo governo investirà 4 miliardi di euro entro il 2026 per rafforzare il sistema sanitario pubblico tedesco.

Invito tutti i paesi a investire nella salute pubblica, e in particolare nell'assistenza sanitaria di base, e seguire l'esempio della Germania.

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Domani inizierà il suo lavoro il Comitato di Revisione del Regolamento Sanitario

Internazionale.

Il Regolamento Sanitario Internazionale è lo strumento giuridico più importante per la sicurezza sanitaria globale.

Come promemoria, il comitato di revisione valuterà il funzionamento dell'IHR durante la pandemia fino a quel momento e raccomanderà qualsiasi cambiamento ritenga

necessario.

Esaminerà la convocazione del Comitato di emergenza, la dichiarazione di un'emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale, il ruolo e il funzionamento dei punti focali nazionali di RSI ed esaminerà i progressi compiuti nell'attuazione delle raccomandazioni dei precedenti comitati di revisione del Regolamento sanitario internazionale.

I nomi dei membri del comitato sono stati pubblicati ieri sul sito web dell'OMS.

A seconda dei progressi compiuti, il comitato può presentare un rapporto intermedio sullo stato di avanzamento alla ripresa dell'Assemblea mondiale della sanità a novembre e un rapporto finale all'Assemblea a maggio del prossimo anno.

Il comitato comunicherà anche, se necessario, con altri organi di revisione, tra cui il gruppo indipendente per la preparazione e la risposta alla pandemia - IPPR - e il comitato

consultivo per la supervisione indipendente - IOAC - per il programma di emergenza sanitaria dell'OMS.

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Infine, oggi è la prima Giornata internazionale dell'aria pulita per i cieli blu.

La pandemia - e le misure adottate in molti paesi per contenerla - hanno avuto pesanti conseguenze sulle vite, sui mezzi di sussistenza e sulle economie.

Ma ci sono stati anche alcuni vantaggi inaspettati.

In molti luoghi abbiamo assistito a un calo significativo dell'inquinamento atmosferico. Ci è stato ricordato quanto i nostri polmoni fossero affamati di aria pulita e non inquinata.

Abbiamo intravisto il nostro mondo come potrebbe essere.

E questo è il mondo per cui dobbiamo lottare.

In definitiva, non stiamo solo combattendo un virus. Stiamo lottando per un futuro più

sano, più sicuro, più pulito e più sostenibile.