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MORTE NEI

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Academic year: 2021

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(1)

MINISTERO DI AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMMERCIO

DIREZIONE GENERALE DELLA STATISTICA

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STATISTICA

DELLE

CAUSE DI MORTE

NEI COMUNI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA E DI CIRCONDARIO

:n.el~SS6

MORTI VIOLENTE AVVENUTE IN TUTTO

III

REGNO

NELL' ANNO 1886

ProvvBdimenti a favore ùei bambini BSDosti

o altrimenti abbanùonati dai genitori nBgli anni

f883, f88(.

B

f~87

ROMA

TIPOGRAFIA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI (Stabilimenti del Fib1'eno)

(2)
(3)

Popolazione. Morti. . . .

Luoghi in cui avvennero le morti

INDICE

Introduzione.

Cause delle morti avvenute nei comuni cap0luoghi di provincia e di circondario ripartite per compartimenti (cifre assolute)

Idem (cifre proporzionali a JO,OOO morti) . Idem (cifre proporzionali a 10,000 abitanti)

Mortalità nei comuni che hanno più di 60,000 abitanti. Infl uenza delle stagioni .

Influenza del se,so e dell'età.

Cause di morte distinte secondo il se,so e l'età dei defunti (cifre proporzionali a 10,000 viventi dei rispettivi gruppi d'età). . . . . . . .

Idem (cifre proporzionali a 1,000 morti dei rispettivi gruppi di età) Mortalità dei br.mbini legittimi ed illegittimi

Elenco sistematico delle cause di morte . . . Morti accidentali e suicidi avvenuti in tutto il Regno.

Ta.v

O

l e.

Pago

»

» :. » » » » » » » »

Tav. I. - Cause delle morti avvenute in ciascun comune capoluogo di provincia e di circondario e luogo in cui avvenue la morte. Pago

Tav. 11. - Morti classificati per provincie »

Tav. III. - Morti classificati per mesi e per compartimenti. » Tav. IV. - Morli classificati pel' sesso e per età »

(4)

APPENDICE.

Morti accidentali e suicidi.

Tav. 1. - Morti accidentàli secondo le cause che le produssero, per provincie e compartimenti . . . • . . . . Tav. IL Morti accidentali per mesi, secondo le cause che le produssero . . Tav. Ill. - Morti accidentali per sesso e 'stato civile, secondo le cause che le

Pago 58

68 produssero . . . » i v i Tav. IV. - Morti accidentali per sesso e per etb, secondo le cause che le produssero» 69 Tav. V. - Suicidi secondo i mezzi di distruzione, per provincie e per compartimenti.» 70 Tav. VI. - SuiCidi secondo lo stato civile delle persone, per compartimenti. . . » 75 Tav. VII. - Suicidi secondo lo stato civile delle persone e i mezzi di distruzione » ivi Tav. \ III. - Suicidi per mesi, in ciascun compat'timento e nel Regno » 7 6 Tav. IX. - Suicidi secondo i mezzi di distruzione per mesi. . . . .

Tav. X. - Suicidi secondo l'età in ciascun compartimento e nel Regno. Tav. XI. - Suicidi secondo l'età, e i mezzi di distruzione . . . .

Dei provvedimenti a favore dei fanciulli esposti o altrimenti abbandonati dai geuitori,

ivi 78 ivi

Di'gli a~ni 1885, 1886 e 1887. - Relazione. • . • • • • • . • • . • '.' • • . Pago 81

Tavole

Tav. J. - Numero dei comuni nei quali è tuttora apeI'ta la ruota per

l'accetta-zione degli esposti, e dei comuni nei quali la ruota fu soppressa. . Pago 93

Tav. II. - Notizie relative alle ruote per accettazione degli esposti. Numero dei

fanciulli assistiti in ciascun compartimento e nel totale del regno.» 100 Tav.

m. -

Reati d'infanticidio e di aborto procurato. . • • . • • . . • • • • . » 101 Tav. IV. - Movimento dei bambini assistiti a cura dei brefotrofi, sia nell'interno

degli istituti, sia a baliatico esterno nell'anno 1887 Tav. V. - Numero dei fanciulli legittimati. . . .

BREFOTIWFI-Notizie circa i salari delle balie ed i sussidi dati ai fanciulii assistiti » 102

(5)

STATISTICA

D.ELLE CAUSE

DI MORTE

---~.---Morti avvenute durante l'anno 1886 nei comuni capoluoghi di provincia e di circondario

INTRODUZIONE.

La statistica delle cause di morte fu iniziata col 1881 e si pubblica

annualmente. Essa viene compilata sulle dichiarazioni originali dei medici

curanti e fu limitata finora alle morti avvenuie nei comuni capoluoghi

di provincia, di circondario o di distretto (nel Veneto). A cominciare dal

lo gennaio 1887, tutti gli 8257 comuni del Regno furono invitati ad inserire

nelle schede mortuarie la dichiarazione medica della causa di morte; e

sic-come la massima parte di essi ha consentito a questa disposizione, la

stati-stica delle cause di morte potrà ben presto rendere conto delle condizioni

sanitarie nell' intero territorio dello Stato (l).

Popolazione. -

I comuni capoluoghi, in numero di 284 (2), avevano

complessivamente, secondo il censimento del 31 dicembre 1881, 7,073,601

abitanti (3); ma l'indagine statistica, della quale esponiamo

i

risultati, è

po-steriore di cinque anni alla data del censimento, e in questo frattempo la

popolazione è aumentata notevolmente. In questi comuni l'aumento

è

deter-minato, non solo dall'eccedenza delle nascite sulle morti, ma altresÌ, ed in

misura forse maggiore, dall'eccedenza delle immigrazioni sulle emigrazioni.

Il

Movz'mento annuale dello stato àve'le

fa conoscere le variazioni che

(1) La statistica delle cause di morte, come quella degli o'petlali, e in generale quelle che ri-guardano la sanità e 1'igiene pubblica, sono compilate dalla Direzione generale di Rtatistica, per cura di una speciale sezione, dh'etia dal dottore E. Raseri.

(2) La statistica delle cause di morte per il 1881 si limitava a 281 comuni, non essendosi potuto ottenere in quell'anno le notizie dei comuni di Gerace, Agordo e Fonzaso; nel 1882 man-cavano soltanto le notizie di questi due ultimi comuni: per gli anni 1883, 1884, 1885 e 1886 la statistica è completa per tutti i 284 comuni.

(6)

-

IV--avvengono nella cifra della popolazione per le nascite e per le morti; ma non

si

~anno

dati sufficienti per valutare l'importanza del movimento

d'immi-grazione ed emid'immi-grazione,' poichè i registri dell'anagrafe comunale, anche dove

sono tenuti con diligenza; riescono a mala pena a tenèr nota degli individui

che vengono a fissare residenza

(dimora abituale)

nél comune, e di quelli

che l'abbandonano, ma non valgono a rappresentare le oscillazioni della

popolazione mutabile.

La popolazione dei 284 comuni, al 31 dicembre 1886, indicata nella

ta-vola l ciel volume, fu calcolata supponendo che l'aumento medio annuale

della popolazione avvenuto dal 31 dicembre 1881 al 31 dicembre 1886, sia

stato identico a quello che si è ottenuto fra

il

censimento del 1871 e quello

del 1881. Il totale della popolazione così calcolata, nei 284 comuni, sarebbe

di 7,440,287 e a questo numero furono ragguagliati

i

calcoli della

morta-lità nel complesso dei comuni capoluoghi. Con lo stesso metodo fu calcolata

la popolazione al 31 dicembre 1884 e 1885.

11lorti.-Nei 284 comuni suddetti avvennero, durante l'anno 1886, 219,715

casi di morte. Il confronto

COl

cllique anm precedenti dà questi risultati:

I

Numero Numero Morli

ANNI

I

de~

comuni

Popolazione su

dei morti 1000 abitanti

1881 .

·1

281 (1 ) 7 001 047 199 050 28.4 1882 •

: I

28:2 (l) 7 008 977 201 228 28.7 1883 . 284 (1 ) 7 073 601 205 439 29.0 1884 . 284 (2) 7 283 077 210 705 28.9 1885 • 284 (3) 7 348 696 207 040 28.2 1886 . 284 (4) 7 440 287 219 715 29 5

Nell'anno 1886 morirono in tutto il Regno 844,603 individui, sopra una

popolazione calcolata al 31 dicembre 1886, di 29,942,142; si ebbero adunque

28.2 morti per 1000 abitanti.

Luogo in cui avvenne la morte. -

Le morti classificate secondo il luogo

in cui avvennero, si ripartiscono, per ciascuno dei sei anni, dai 1881 al 1886,

come appresso:

(I) Popolazione censita.

(7)

- v

-Cifre assol u te dei morti Cifre proporzionali a 1000 morti ANNI

in pubblici in carcere

I

in luogo in pubblici in in

a rlomicilio a domicilio luogo

istituti (1): (2) aperto (3) istituti carcere aperto

1881 .

.

148 206 46 814 1 262 l 277 750.2 237.0 6.4 6.4 1882 • 152 923 45 740 1 101 l 021 761. 6 227.8 5.5 5. l 1883 . 153 667 49 331 254 l 187 748.0 240. l 6. l 5.8 1884 . 159 723 48 591 l 122 l 269 758. l 230.6 5.3 6.0 1885 . 158 770 46 029 927 1 314 766.9 222.3 4.5 6.3 1886 . 169 765 47 865 886 1 199 772.7 217.8 4.0 5.5

In tutti i sei anni, un quarto circa delle morti sono avvenute negli

ospedali od ospizi. Le proporzioni però variano assai da una regione all'altra.

secondo che esse sono più o meno bene provviste di ospedali e ricoveri.

CIFRE PROPORZIONALI A 1000 MORTI AVVENUTE IN CIASCUN COMPARTIMENTO DURANTE L'ANNO 1886.

COMPARTIMENTI

Lei quali si trovano i comuni c~p()luoghì Comuni capoluoghi del Piemonte.

Id. Id. Id. Id~ Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. della Liguria. della Lombardia .. del Veneto. dell'Emilia. della Toscana. delle M arche. dell'Umbl'ia. del Lazio.

degli Abruzzi e Molise. della Campania. delle Puglie . . della Basilicata. delle Calabria •• della Sicilia . del I a Sardegna .

TOTALE DEI COMUNI.

I

" a domicilio 683.8 728.7 650.2 750.8 757.8 731. O 790. l 786.5 672. 7 904.3 837.5 941. 5 948.5 .811.4 875.6 866.4 772.7 M O R T I in pubblici istitllti 305.2 257.9 345.0 240.4 234.2 258.5 184.3 199.6 310. l 85. 7 154.8 51. 3 46.5 177.0 117.7 107.3 217.8

I

in altro in carcere luogo -4.0 3. l 1.4 2.4 3.2 3.5 19.0 9.3 7.0 6.0 4.7 2.9 2.9 6. l 2. l 17.4 4.0 6.4 10.3 3.4 6.4 4.8 7.0 6.6 4.6 10.2 4.0 3.0 4.3 2.1 5.5 4.6 8.9 5.5

(l) Cioè in ospedali, case di salute, ospizi di maternità, manicomi, brefotrofi, ospizi di ca-rita e dei cronici, ricoveri di mendicità, orfanotrofi.

(2) CompreRe le carceri giudiziarie e i riformatori.

(8)

- V I

-Nei comuni della Lombardia, del Lazio, del Piemonte, della Toscana,

della Liguria e del Veneto, dove si trovano numerosi e grandi ospedali, la

mortalità avvenuta in pubblici istituti

è

quattro o einque volte maggiore che

nei comuni della Basilicata, delle Puglie, degli Abruzzi e della Sardegna.

Quando si limiti l'esame ai comuni più popolosi, si ottengono

propor-zioni più alte, rispetto a quelle date dagli altri comuni per ciascuna

provin-cia o compartimento.

Napoli. Milano. Roma. Torino. COMUNI Palermo. Firenze Genova. Venezia. Messina. Bologna. Catania. , Livorno. Ferrara. Padova .• Verona .• Lucca. , Alessandria . . Bari. . • Ravenna. Brescia •• Morti

I

Nom'" d,;

ID""

11881.8511885 1 1886

Morti in pubblici istituti

I

in pubblici istituti sopra 1000 morti

1~81.851188;)

11886 1881-85 ( 1885 11886 82 408 14 044 15 405 48 996 lO 298 lO 575 41 995 8 599 9 297 36 301 6 843 6 806 \1)16 083 1 18 4971 14 188 13 170 2 747 2 800 3 705 3 899 2 800 2 990 2 553 2 590 195 378 338 363 33 397 9 318 5 314 5 579 (') l 306 896 107 24 132 4 751 4 856 8 465 l 673 l 732 351 24 212 5 114 5 707 19 684 4 353 4 452 7 522 7 423 l 463 l 750 l 626 I 607 311 377 , .1 17 701 3 933 3 218 2 785 567 445 1::'7

,1

18 306 3 478 4 147 I 5 807 I 051 l 281 317 15 672 3 264 3 156 3 057 Il ù95 2 246 2 535 2 746 12 297 2 269 . 2 842 2 695

.I

lO 619 2 072 2 822 3 953 9602 8763 8 339 7 745 7 544 11 453 l 917 l 7·11 1617 l 938 l 443 2 085 2 222 l 940 l 685 2 500 I 2 071 2 0821 3 334 l 826 356 312 892 4 871 727 539 513 707 707 353 255 705 194 615 235 636 958 817 388 266 84 290 823 219 372 347 208 163 40 118 196 3GO 326 373 182 369 322 381 140 169 352 357 28ù 374 307 361 144 138 302 309 223 223 240 243 226 224 341 339 369 203 158 37 105 438 368 200 158 34 140 395

Cause di morte. -

Le cause di morte furono specificate dHi medici

cu-ranti, oppure, in mancanza di essi, dai medici necroscopi, per 218,029, e

restarono ignote per 1686 morti, sia perchè il medico non volle produrre

il

certificato, sia perché il defunto non aveva ricevuto assistenza medica, sia

finalmente perchè la causa di morte non fu designata con termini abbastanza

(9)

- V I I

-chiari e precisi. Nel 1885 la causa di morte era rimasta ignota per 1507

casi, nel 1884 per 1477, nel 1883 per 1549, nel 1882 per 1785 e nel 1881

per 2695.

L'elenco delle cause di morte, dato in Appendice alla presente

Intro-duzione è quello stesso che fu adottato nel 1883, su proposta della

Commis-sione medica per la statistica sanitaria.

I risultati della statistica del 1886 sono adunque esattamente compar:tbili

con quelli dei tre anni precedenti, mentre invece pei due primi anni, 188] e

1882 i confronti si dovettero limitare ad alcune malattie.

Distinguendo le morti avvenute nel 1886 nelle 18 classi di cui si

com-pone l'elenco (escluse le morti per causa ignota o non specificata), si hanno,

sopra 10,000 morti registrate in èiascun compartimento, le proporzioni

indi-cate nella tavola

A).

Le morti per malattie fetali e vizi congeniti sono relativamente piò

fre-quenti nei comuni capoluoghi dell' Umbria, dell' Emilia, delle Marche e del

Veneto e assai meno nella Campania, nelle Puglie, nella Basilicata, nella

Sardegna e nella Sicilia. Lo stesso fatto si notò nei tre anni precedenti.

La mortalità massima per malattie infettivo, miasmatiche e contagiose

si osserva nei comuni delle Puglie, della Basilicata, della Sardegna e del

Ve-neto. Dobbiamo ricordare che nei comuni ùel Veneto, delle Puglie e dolla

Emilia ha infierito particolarmente l'epidemia colerica; inoltre vi hanno

as-sunto in quell'anno una gravità eccezionale il vaiuolo, il morbillo, la scar·

lattina, la febbre tifoide e la feùbre da malaria. Del resto, come si

è

osservato

negli anni scorsi, i comuni dell' Italia settentrionale e contrale hanno per

questo gruppo di malattie una mortalità inferiore alla media del Regno,

mentre quelli dell' Italia meridionale, comprese le isole, si trovano nel caso

opposto. Nel complesso dei 284 comuni la mortalità, per questo gruppo di

malattie, che era stata in ragione di 1508,8 per diecimila, nel 1883) lo fu di

1827.2 nel' 1884, di 1647.6 nel 1885 è di 1869.2 nel 1886. L'aumento

osser-vato negli ultimi tre anni è stato causato per intiero dal colera (1).

Nel gruppo delle malattie costituzionali le proporzioni piò elevate sono

date dai comuni delle Marche, della Toscana, del Veneto, della Lombardia

e dell'Emilia, le meno elevate si trovano pel' lo più nei comuni delle

pro-vincie meridionali della penisola. Questa distribuzione di pende specialmente

dal numero ragguardevole di morti per pellagra, malattia ignota nel mezzodì.

Le morti per malattie del sistema nervoso furono relativamente piò frequenti

nei comuni delle Marche, dell' Umbria e del Lazio; quelle dell'apparato

re-spiratorio in Campania, Piemonte, Liguria, Calabrie, Lombardia, Lazio e

(10)

- VIII

-Toscana; quelle dell' apparato circolatorio in Lombardia, Toscana, Veneto,

Piemonte, Lazio; 'quelle dell'apparato digerente nella Sicilia, nella

Basili-cata, in Calabria, ed in Sardegna; quelle dell'apparato sessuale e quelle

dell'apparato locomotore nei compartimenti situati a Nord di Roma; le morti

accidentali nel Lazio ed in Sardegna;

i

suz'cidi

in Liguria, in Piemonte, nel

Lazio, in Toscana ed in

~ombardia;

gli

omz'cidz'

negli Abruzzi

~

Molise, nel

Lazio, in Sicilia e in Campania. (l) In modo presso a poco identico erano

distribuite le cause di morte nel 1883, nel 1884 e nel 1885.

.

Meglio pero di questo sgu,ardo generale sulle malattie raggruppate in

classi, ognuna delle quali comprende -cause di morte molto differenti,

giove-ranno a far conoscere la gravità assunta dalle malattie più comuni nelle

singole regioni, i prospetti

B),

C)

e

D),

i quali indicano in cifre assolute,

in cifre proporzionali a 10,000 morti per qualunque causa ed in cifre

pro-porzionali a 10,000 viventi, la mortalità determinata da alcune malattie

predominanti, tanto nel 1886 quanto nei cinque anni precedenti. Inoltre, per

queste m<!.lattie, si è potuto stabilire un confronto fra l'anno 1886 e i cinque

anni l'recedenti. (2)

Esaminando queste tabelle, si scorge qhe in tutti i sei anni il numero

massimo di bambini morti

asfittici

nel parto è dato dai comuni del Veneto;

e in complesso i comuni dell'Italia settentrionale sembrano soffrire per questa

causa una mortalità più grave che non i comuni dell' Italia meridionale e

delle isole.

Nel 1886 le malattie miasmatiche e contagiose causarono 55.3 morti per

10,000 abitanti, proporzione alquanto maggiore di quelle osservate negli anni

precedenti~

nel 1885 (47.7), nel 1884 (54.2), nel 1883 (44.1), nel 1882 (49.0),

e nel 1881 (50,6).

L'aumento fu determinato dall'epidemia colerica, che causo nei soli

co-muni capoluoghi 7967 morti, pari a 10,7 per 10,000 abitanti; nel 1885 i morti

per colera furono 2803 cioè 3.9 per 10,000 abitanti e nel 1884 furono 8844,

cioè 12.4 per 10,000 abitanti. (3).

L'epidemia assunse proporzioni gravi nei comuni di Barletta (morti 945),

Venezia (morti 647), Ravenna (morti 496), Bologna (morti 401), Padova

(morti 354), Ferrara (morti 340), Vicenza (morti 334), Bari delle Puglie

(morti 320), Brindisi (morti 293).

CI) La statistica degli omicidi, fondata sulle dichiarazioni degli uffici comunali e dei medici curanti, non può coincidere con quella che si ricava dagli atti giudiziari; giacchè molte volte il

medico ha potuto dichiarare soltanto che la morte era stata detel'minata da una ferita o da altra lesione, senza specificare se questa fOEse accidentale o causata da mano omicida. Soltanto l'auto-rità g'iudiziari::t può, col tempo e in seguito alle debite Ferizie, stabilil'e se un caso di morte sia da classificare ha gli omicidi. Si è cionohdimeno aperta nella .'itatistica delle cause di morte una rubrica speciale per gli omicidi, perche questi non si potevano confondere colle altre classi di morti violente. (2) Per i due anni 1881 e 1882 furono introdotte nell'elenco nosologico le modificazionì ne-cessarie per rendere comp<J.rabili fra loro le ~ifre dei prospetti B), C) e D).

(3) Secondo le notizie raccolte dal Ministero dell'Interno il colera colpì nel 1886, 1203

(11)

~

~

~

~.

Tavola. A CAUSE DI MORTE DISTINTE PER CLASSI (CIFRE PROPORZIONALI A 10,000 MORTI)

.

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II

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(12)

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-CAUSE DELLE MORTI AVVENUTE NEI COMUNI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA E DI

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, (l) Per gli anni 1881 e lf'82,1:< "oce « difterite e crup » comprende anche i casi di morte per laringite erupale (non difterica), i qllali per sologl:o, che ~a servIto per le c1Ussltl?aZlOfII del 1881e 1882, le variazioni fatte in seguito. N~\Ia ,,?ce,« tubercolosi disseminata, meninlOea e poi oltre l caSI dI morte per cancerOSl diffusa, regIstratI al numero 43 dell'elenco, sono compresI l ca.Sl dI morte per cancro sarcoma. ecc. dei singoli sono state comprese con l'apoplessia le morti per rammollimento cerebrale, le quali nell'elenco slstemalico approvato ;'el 1880' formavano una

- X I

-CIRCONDARIO (O DISTRETTO) RIPARTITE PER COMPARTIMENTI (CIFRE ASSOLUTE).

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ALTRE MALATTIE PREDOMINANTI

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no-mona~e ~ sono .raccolti i casi di ~o~te registrati sot.to i nu!!,eri ~O, 4~ e. 71 dell'ele:lCo; sot~o l.a voce « tumori maligni 'P per gli anni 1883-86,

(13)

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-CAUSE DELLE· MORTI AVVENUTE NEI COMUNI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA (CIFRE PROPORZIONALI Tavola C. COMPARTIMENTI nei quali si trovano i Comuni [ 1881-84 Piemonte.. 1885 1886

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1881-84 Liguria. • . 1885 r 1886

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1881-84 Lombardia. 1885 1886 [ 1881-84 Veneto. • . 1885 1886

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1881-84 Emilia • . • 1885 1886 \ 1881-81 Toscana . . 'I 1885 , 1886

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1881-84 Marche, " 1885 1886

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188:> 1886 ) 1881-84 Campania. 1885 1886 [ 1881-84 Puglie , " 1885 1886

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1881-84 Basilicata. 1885 1880

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18RI-84 Calabrie , . i 1885 \ 1886 [ 1881-84 Sicilia. . . 1881 1886 { 1881·84 Sardegna.. 1885 1886 ( 1881-84 Totale d~i) 188-Comun"j o l 1886

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00 c.. I 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 28. 9 I o. 8' 2. 7 0.5 29. 5 I O. 8 - 2. 3 O. 3 30. O • O. 5 2. 3 O. 3 1.8 5.6 5.715.451.3 18.8 3.1 1.3 6.4 6.3 13.7 -18.4 17.1 2.7 1.0 6.2 5.7 13.4 46.4 19.1 2.6 27.911. 2 2.5 0.7 28 4 , l. 3 2.2 O. 7 21.7 . 0.6 2. l 0.5 O. l 6.5 0.7 9.8 48. l 16. O 2.7 0.1 7.0 7.9 9.356.615.8 1.3 O. l 7.3 6.9 9.5 49.7 17. l 2.5 33.5 2. l 5.3 l. 7 9.2 9.1) 9.7 17.7 42.4 23. O 2.5 35. 6 l. 4 5.3 l. 3 6. l 10.4 10.2 16.5 44.4 24.2 2. O 30.7 l. 6 5.3 l. 7 4.8 9.9 10.5 16.6 46.1 23.2 l. 9 22.9 2.2 24411.9 24.1 12.2 4.8 4. g-5.1 2.9 12.5 6.5 7.5 7.2 6.9 12.6 36.3 16.3 7.1 12.6 37.9 16.6 8.1 14.2 40. O 19.0 1.9 1.3 1.6 28. O i 2.6 27.5 1.7 26.7 l. 4 30.8 2.5 31. 9 2.1 29.9 2. O 20 2 2. O 20.6 l. 3 18.01.4 5.0 5.4 5.0 6.8 6. l 6.3 6.6 3.9 6.2 3.6 8.7 2.8 8.9 3.2 5.6 3.6 3.5 3.1 3.6 1.5 1.2 1.0 4.8 5.2 4.0 1.4 1.3 1.0 1.4 2.2 2.0 19. O l. 2 18.8 0.7 17.8 0.4 4.9 2.3 1.4 0.6 1.5 5.0 2. l 5.7 1. 8 32.1 31.5 28.9 14.5 13.6 16. O 1.4 0.6 0.8 1.31 1.0 0.9 6.4 7.0 5.6 8.1 7.2 8.7 23.9 2.1 11.3 22.7 l. 7 10.9 21. O 1.1 9.4 15.8 16.7 16.1 1. 4 9.6 l. 3 10.7 1. O 15.4 8.7 0.5 4.2 6.4 O 2 6.1 8.2 10.2 13. l l. l 9.4 11.8 0.8 9.1 13. 7 1. 4 13.4 14.8 2.2 14.3 l. 4 12.6 1. I 17.4 2. l 17.7 2.:\ 18.5 2.6 24.5 1.9 24.7 l. 5 23.4 1.3 6.8 :\,9 5.1 4.5 3.7 4.8 6.2 6. O 6 l 1.0 0.8 0.6 0.8 0.6 0.9 0.9 0.7 0.6 0.7 0.6 0.5 0.2 0.9 0.5 1.4 0.9 0.8 0.6 O.D 0.7 4.1 2.9 3.1 1.6 1.6 1.4 0.1 0.1 O. l 3.5 2.4 2.3 8.8 9.3 9.9 8.6 8.5 9.3 7.5 14.5 50.3 13.9 7.5 13.9 48.3 12.9 8.4 15. o 49.2 15.9 9.5 13.4 14.3 14.6 39.2 16. I 42. o 17.0 42.8 19.3 18.0 21.3 5. 9 Il. 9 15.6 47. 3 12. 9 6.5 12.1 17.1 46.0 11.7 6.2 Il. 9 18. O 52.4 13.5 5.1 6.0 6.6 6.5 6.6 6.3 3.8 3.0 3.2 4.8 4.6 4.7 3.2 :\.6 3.5 2.6 1.8 5.8 3 l 2.6 2.4 3.3 3.8 3.8 2.3 3. l 2.4 6.2 6.6 6.6 8.7 16. l 12 8 15.6 9:1 14.7 34.6 15.6 9. 8 16.5 41. ti 15. 6 4.2 ·1.5 4.3 7.0 7.6 9.0 12.9 43.0 13.1 40.3 11.9 42.2 13.8 41. 3 14.3 39.0 11;.0 48.2 15.3 15.5 11.2 13.3 13.7 15.5 6.9 10.4 66.9 17.7 6.8 10.5 61.0 17.0 7.6 10.9 69.2 19.7 3.8 4.5 5.7 3.0 3.9 9.1 4.6 4.3 5.4 63 7.0 7.1 5.0 3.5 G.9 7.1 7.7 8.2 7.8 47. O 8.8 47.7 8.8 57.2 7. 3 4~. 8 8.3 43. 9 7.3 67.7 7.7 62.2 9.2 (J7.4 7.8 57. I 8.6 35.1 9.4 38.5 9.6 3:l.2 9.1 30. ~ Il. 2 42.7 9.;; 35. \I 12.7 12.7 13.1 45.6 45.8 47.0 10.9 Il.4 13.2 11.3 13.8 11. 7 Il. 3 Il. 3 11.8 8.3 9.1 8.9 9.4 10.1 12.0 15.7 155" 17.0 1.9 1.0 1.5 1.5 0.9 1.0 1.3 0.\1 1.3 2.1 2.0 1.6 1.5 1.0 0.7 2.2 1.8 1.1 1.7 1.3 1.4 1.6 1.2 1.1 1.4 0.7 1.5 3.5 3.2 l. l 4.0 2.9 2.5 5.7 4.8 3.5 2.4 1.7 1.7 \

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S ·E .~ " o; o.. iJ'l iJ'l 27 28 3.5 32.4 3.3 30.9 2. 9 30.7 3.6 24.7 3.4 27.9 3. O 42. o 4. O 28.1 3.3 27.5 3. o 25.4 2.1 21.5 1. 7 23.1 l. 9 25.9 2.4 23.7 l. S 2~. 7 2. l 25.2 1.8 1.9 1.4 17.4 20.5 19.5 1.7 21.3 l. 5 31. 8 1.227.8 l. 8 21. 2 0.9 22.4 l. 2 22.4 2.3 20.7 2.4 23.3 l. 8 23.5 2.2 33.4 1.3 43.4 2.2 38.9 3.4 28.9 3.2 31).6 2.6 26.4 2.8 31.0 3.2 48.:l 2.8 48.6 2.2 41. l 1.5 57.2 1. ti 70.7 2.4 39.5 2.7 40.9 2.1 27.4 2.7 38.9 2.6 45.2 2.1 37.3 3. l 26.4 3. o 32. (; 2.6 35.2 2.8 27.9 2.5 30.9 2.3 29.6 MORTI vlolente

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(15)

/

- X V I

-Il morbillo, la dtlterz'te, la dissentet'z'a e la st"-filide hanno causato nel

·1886 una mortalità minore che nella media del quinquennio precedente; la

tosse convulsiva,

la febbre tiloz'dea, la febbre puerperàle, la rz'szpola e la

feb-bre da malaria,

una mortalità presso a poco uguale; furono invece· in

au-mento il vaiuolo, la scarlattina e il tzIo esantematico.

La malattia di questo gruppo che ha causatò un maggior numero di

morti, dopo il colèra, fu la febbre tzIoidea (6972 morti

=

9.4 DIODO abitanti)

col massimo nelle Puglie 21.0, in Sardegna 14.3 ed in Sicilia 13.1, il

mi-nimo nel Lazio 5.3, nell' Umbria 5.0, nella Liguria 5:8 e nella Campania 5.9;

vengono in seguito in ordine decrescente la difterz"te (4851

=

6.5 01000)

col massimo nelle Puglie 31.2 ed in Basilicata 28.7, il minimo nelle

Mar-che 3.3, in Lombardia 3.5 e nell'Emilia 3.9; il vaz'uolo (4638

=

6.2 DIODO)

col massimo nelle Puglie 24.1 e negli Abruzzi e Molise 23.3, il minimo in

Piemonte 1.2, in Sicilia 1.6 e nelle Marche 1.7; il morbillo (3849

=

5.2 0roOO)

col massimo in Basilicata 20.3, in Campania 12.8 e nel

L~zio

11.2,

il

mi-nimo nelle Calabrie 0.4, nell'EmUia 1.9 e nel Veneto 2.1; le febbrt' da

ma-laria,

compresa la cachessz'a palustre (3748

=

5.0 0rooo) col massimo in

Ba-silicata 43.8, nella Sardegna 21.6, nelle Puglie 20.2 e nelle Calabri e 18.2

il minimo in Liguria 0.2, nelle Marche 0.7, nell'Umbria 0.8, in Toscana 1.0

ed in Lombardia 1.1; la scarlatNna (2304

=

3.1 01000) col massimo nelle

Puglie 10.2, nella Basilicata 8.6 e nella Campania 5.0, il minimo in Sardegna

e nel Lazio 0.6 e nelle Calabrie 0.7; la tosse convulsz'va (1919

=

2.6 0rooo

col massiqlO nel Veneto e nella Basilièata 4.6 ed in Sardegna 4.0, il minimo

nel Lazio 0.7, in Liguria 1.1 e nella Campania e nellePuglie 1.3; la

dz's-senterz'a

(1355

====

1.801000) col massimo in Basilicata 9.5, in Sicilia 44 e

nell'Umbria 4.1, il minimo Q.ella Liguria e nel Lazio 0.5, nella Lombardia 0.6

e nel Piemonte e nelle Marche 0.7; la rz"szpola (1128

=

1.5 0rooo) col

mas-simo nella Basilicata 5.3 e nelle Puglie 4.0,

il

minimo nella Liguria e nel

Veneto 1.0; la sifilz"de (928

=

1.201000) col massimo nell'Umbria 2.6 ed in

Calabria 2.3, il minimo in Piemonte 0.6 e in Liguria 0.7; la febbre

puerpe-rale

(533 --.:. 0.7 01000) còl massimo in Lombardia 1.1,

il

minimo in

Sarde-gna 0.3 e il tifo esantematt"co (323

=

0.4 0rooo) col massimo nelle Puglie 2.1

ed il minimo nel Veneto e nel Lazio D.l.

(16)

/

: XVII

-NUMERO DEI MORTI PER LE MALATTIE SOTTOINDICATE, IN RAPPORTO A 10,000 ABITANTI.

Vaiuolo. Campobasso San Severo. Terni. Vasto . • Lanusei. Portoferraio Altamura Monteleone di Calabria. Salerno.. •• Regg'iodi Calabria. Crema. Cagliari. Padova. Imola. Vicenza. Foggia ••

Vallo della Lucania.

Campagna. • • •

Media dei 284 comuni.

Morbillo. 134.1 126.3 92.1 76.8 71. 5 64. 7 54.2 32.9 29.2 27.7 24.7 24. l 23.4 22.5 22.3 22.2 22. l 20.8 6.2 Melfi. • 78. O Campagna. 56.5 Sondrio • 42. 7 Altamura • 40.3 Terranova di Sicilia. 37.3 Comacchio. 36. 9 Monza. • 28.8 Caserta • 28.6 Salerno 28.6 Piedimonte d'Alife. 27.2 Bovino. 27. O A vezzano. • • 25. 3 Occhiobello • 22. 6 Castellammare di Stabia 22.5 Casale Monferrato • 21. l

Media dei 284 comuni. 5.2

Febbre tifoidea.

Brindisi • .'. 37. 3

Fonzaso • • •• •• 35. 7

Terranova di Sicilia. 35. 2

Larino. ••

Bari dèlle Puglie. S. Severo Sciacca Agordo • Pieve di Cadore

c -

Cause di morte. 33. l 32.9 31.4 31.4 30.2 29.3 Lagonegro. 28. 5 Montebelluna. 27.4 Cagliari. • 27.2 Lucca. 24.4 Caltagirone 23. 7 Spilimbergo 23.5

Ca~tiglione delle Stive 2:3.2

Girgenfi. 23.2 Campagna • 21. 9 Legnago . 21. 5 Crema. 21. 5 Barbarano' • 21. 2 Cosenza • • 21. l Taranto • 20. 6 Castelfranco Veneto. 20. 3 S. Donà di Piave. 20.3

Media dei 284 comuni. 9.4

Difterite e crup difterico.

Altamura Tregnago Bovino •• Brindisi. Bari delle Puglie. Lonigo. Paola. S. Bartolom. in Galdo. Potenza. Matera Foggia. Asolo. Iglesias Termini Imerese Melfi • San Severo. Cittadella Montagnana

Media dei 284 comuni.

Febbri da malaria 65.8 64.4 62.9 46.4 43.8 41.9 36.6 35.5 34.8 29.8 28.3 28. l 27.4 26.2 25.0 22.0 21. 3' 21. 2 6.5 . e cachessia palustre. Matera • tl5. O S. Bartolommeo in Galdo 78.7 Trapani. Larino. Oristano. Melfi 70.8 64.9 63.8 51. 5 Bovino. 47.5 Monteleone di Calabria. . 46.9 Iglesias Brindisi. Sciacca. Lanusei. Mazzara del Vallo. Vasto. Taranto.. • Piazza Armerina . Catanzaro Cotrone • Grosseto. Gerace. Bivona ••

S. Angelo dei Lombardi Foggia. RORsano • Cagliari. Noto. Gil'genti . Alghero. Ariano di Puglia. Barletta. S. Severo

Media dei 284 comuni.

Scarlattina. Codroipo. • Terranova di Sicilia. Ostiglia. •• Isernia. •• Cerreto Sannita. Melfi • • • • Piazza Armerfna . Casale Monferrato. Patti . S.- Severe • Crema. •

Media dei 284 comuni.

I pertosse. Lanusei Cittaducale Agordo Asolo. Iglesias Noto.

Ariano nel Polesine.

46.7 45.9 41. O 39.3 37.9 35.9 34.6 33.0 30.6 80.4 30. l 30.0 28.0 27.4 25. l 24.7 24.6 24.5 24. l 22.4 21. 5 21. O 20.2 5.0 52.2 49.8 49.4 47.8 45.9 28.0 26.1 24.9 23.9 23.3 22.6 3.1 57.2 46.3 30.2 29.7 23.7 23.0 22.9 S. Pietro Incariano. 21. 6 Cittadella.. 20. 2

(17)

- XVIII

-Dissenteria. Castiglione delle Sti- Cosenza.

. .

8.2

S. Bartolom. in Galdo. 41. 9 viere

.

.

.

15.4 Media dei 284 comuni. 1.2

Bovino. 33.4 Media dei 284 comuni. 1.8

Melfi

.

22.0 Tito esantematico .

Vasto. 20.1 Sifilide.

Brindisi. 16. 7

Altamura 17.1

Larino. 5.3

Caltanissetta. 17.0 Udine. 9.9

Acireale. 16.0 Viterbo 8.3 Media dei 284 comuni. 0.4

Nei comuni capoluoghi di provincia o di circondario, per 10,000

abi-tanti, ne morirono per febbri da malarz'a e cachessia palustre 6.2 nel 1881,

4.9 nel 1882, 4.6 nel 1883, 4.2 nel 1884, 4.5 nel 1885 e 5.0 nel 1886.

Nel comune di Roma, sopra 9297 casi di morte, 355 avvennero per

febbrz' da malaria. Oltre un terzo dei morti per questa causa appartenevano

alla popolazione avventizia, cioè erano lavoranti della campagna che, assaliti

dalla febbre, vennero a cercar ricovero negli ospedali della città.

Nel' sessennio si

è

avuto il seguente numero di morti per" infezione

ma-larica:

MORTI PER FEBBRI DA MALARIA NEL COMUNE DI ROMA

A NN! Popolazione stabile Popolazione avventizia

di in in

a in in altro a in in altro

osserv~zione pubblici Totale pubblici Totale

domicilio istituti carcere luogo domicilio istituti carcere luoga

1881

·

· ·

·

·

319 67

..

l 387 63 191 7 2 263 1882

·

·

·

257 67 l

..

325 30 135 15

..

180 1883

·

. ·

· · · ·

276 56 l 2 335 35 97 20 1 153 1884

· ·

·

212 54 l

..

267 43 73 6

..

122 1885 •

·

.

· · ·

246 37

..

.

.

283 41 66 15

..

122 1886

·

· · ·

195 25 2 3 .225 58 61 16

..

130

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