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Uso dell'algebra Max-Plus nella costruzione di portafogli di copertura ottimali

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Academic year: 2021

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Uso dell'algebra Max-Plus nella costruzione di

portafogli di copertura ottimali

Tesi di Gianandrea Minneci

Relatore Prof. Maurizio Pratelli

Sommario

In questa tesi, ci occupiamo di risolvere una classe di problemi di Fi-nanza matematica nei quali è necessario avere un portafoglio che abbia sempre valore maggiore di una barriera data dal mercato, detta ostacolo. È questo il caso di un portafoglio di copertura di un'opzione americana, dell'assicurazione di portafogli o in generale di situazioni in cui il mercato imponga vincoli, per esempio di tipo legale. L'investitore deve essere in grado, in ogni istante, di corrispondere a chi ha acquistato l'opzione o a chi ha assicurato il portafoglio il suo valore attuale, o in generale di non infran-gere alcuna regola. Se il portafoglio avesse un valore troppo basso, sarebbe necessario aggiungere capitale; per tutelarsi da questa evenienza, è quindi opportuno seguire una strategia che permetta di avere un portafoglio con valore sempre sucientemente grande. Inoltre, una volta soddisfatto que-sto vincolo, è auspicabile cercare la strategia ottimale, che permetta cioè di ottenere il maggior guadagno possibile. Supporremo che il mercato sia completo e senza opportunità di arbitraggio.

Dal punto di vista matematico, si modellizza un mercato come un pro-cesso stocastico a valori in Rd, che rappresenta il modo in cui i prezzi siano

soggetti a variabilità. Di conseguenza, anche l'opzione da coprire, o in generale l'ostacolo, è rappresentato da un processo stocastico. Le ipotesi fatte sulla natura del mercato ci consentiranno, a meno di cambiare mi-sura di probabilità, di ricondurci a una situazione in cui tutti i portafogli autonanziati sono delle martingale.

Per rappresentare la condizione di ottimalità, bisogna considerare che ogni investitore ha una disponibilità diversa ad assumersi dei rischi con la prospettiva di un guadagno, che varia con l'ammontare del capitale investi-to: esiste cioè una funzione che associa al valore del portafoglio un'utilità per l'investitore. Trovare il portafoglio ottimale signica allora in termini matematici trovare la martingala tale che se la si compone con la funzione di utilità si ottiene un processo con speranza massima. Il problema consta dunque di due parti:

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1) denire l'insieme M delle martingale che dominano un processo dato (l'ostacolo);

2) trovare la martingala ottimale (rispetto alla funzione di utilità) di questo insieme.

La prima parte viene fatta utilizzando la teoria degli inviluppi di Snell. La seconda parte invece viene risolta utilizzando al posto dei nume-ri reali l'algebra Max-Plus Rmax, cioè R ∪ {−∞} dotato delle operazioni

max e +. In questo semicampo, sarà costruita una decomposizione per supermartingale simile a quella di Doob-Meyer, eettuata però rispetto all'operazione max:

MtM P ≥ max(Zt, At) ,

per una data supermartingala Z e con un opportuno processo opzionale A. Applicheremo questa decomposizione all'inviluppo di Snell dell'ostacolo, ottenendo così il portafoglio candidato a essere ottimale.

Per dimostrare che si tratta eettivamente della scelta migliore, faremo vedere come da ipotesi naturali sulla funzione di utilità si ottenga che essa è concava. Utilizzeremo quindi l'ordine stocastico concavo ≤cv, che ordina

un insieme di variabili aleatorie {Xi}i∈Λ nel senso che

Xi≤cv Xj se ∀ f : R → R concava E[f(Xi)] ≤ E[f (Xj)] ,

se E[f(Xi)] è denito, e dimostreremo che la martingala MM P è la

mar-tingala più grande rispetto a questo ordine.

Nella parte nale, ci occuperemo di mostrare come sia possibile con que-sto metodo svolgere calcoli completi per ricavare esplicitamente la strategia ottimale. Questo nostro metodo ha il vantaggio di poter essere applicato no al risultato esplicito anche con ipotesi sulla funzione di utilità quasi inesistenti: questo signica poterlo applicare a quasi tutte le preferenze di investimento pur senza conoscerle in dettaglio. Osserviamo infatti che la funzione di utilità personale, in quanto caratterizzante le scelte di un investitore, spesso non viene dettagliatamente esplicitata.

Pisa, 30 giugno 2005

Il Relatore Gianandrea Minneci Prof. Maurizio Pratelli

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