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Domanda di concessione per la illuminazione elettrica di Salerno

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Academic year: 2021

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-DOMANDA DI CONCESSIONE

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l’KR J.A

ILLUMINAZIONE ELETTRICI

DI \ S A L K i; X o PIÌK M TÀ TO S T A B JU M R X T O T IP O G R A F IC O l 'A V . MlriUArolO stire. propr. GAETANO FRUSCIONE in Salvatore

(2)

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(3)

C IT T À DI S A L E R N O

ILLUMINAZIONE A GAS

---

---CONTRATTO DEL 30 LUGLIO 1888

D I REV ISIO N E

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ST A B IL IM E N T O TIPOGRAFICO D E L L *IR ID E N apoli, S. G iorgio a F o rcella, 2ii.

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DOMANDA DI CONCESSIONE

P E R L A

S A L E R N O

l ’UEMIATO STABILIMENTO TIPOGRAFICO CAV. MIGLIACCIO succ. propr. SAETANO FRUSCIONE fa Salratore

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Agli Onorevoli Amministratori del Comune di Salerno.

Da p iù a n n i la c ittà di Salerno sente il bisogno di tra sfo rm are la sua illum inazione p u b b lica dal gas ad e n e rg ia elettrica . L e g a ta però, come è, da u n con­ tr a tto a l u n g a scadenza colla società del gas, non si è fino ad o g g i tro v a ta u n a persona, che, p u re p re ­ sentando al Com une u n a offerta v an taggiosa, avesse p o tu to fare a p p o r ta re u n a discussione sul c o n tra tto medesimo e sulle clausole di risoluzione.

Di recente Francesco, Domenico ed A ntonio S a n ­ toro h a n n o acq u ista to d a l D em anio la p ro p rie tà d ella an tic a F e rrie ra Eingo, p o sta in Salerno, che è d o ta ta di e n e rg ia id ra u lic a sufficientissima p e r la illu m in a ­ zione della città.

Essi d u n q u e vengono a proporvi di tra sfo rm are la illum inazione a gas in illum inazione e lettrica p e r la città, come a p p u n to si dirà qui appresso.

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I n ta n to per rendere chiaro sino a l l ’ evidenza il g r a n d e v a n ta g g io che la c ittà r itra e d a lla tra sfo rm a­ zione della illum inazione, e dallo affidarla ad essi Santoro, si vengono qui appresso ad esporre lo s ta to della illum inazione p u b b lica a gas. nel p resente ed in un prossimo a v v e n ir e ; si viene a d iscu tere della convenienza della m unicipalizzazione di questo ser­ vizio, ed infine viene n a tu r a lm e n te la p ro p o sta Santoro.

I.

Quello che è oggi e quello che potrà divenire la illuminazione pubblica a gas della città di Salerno.

L a illu m in azio n e p u b b lic a di Salerno o g g i è fra­ zio n ata in 397 fanali a gas. capaci o g n u n o di b ru c ia re la q u a n t i t à di g as-luce come appresso:

F a n a li di litri 1 0 0 a l l ’ ora fissi 192 » » 1 0 0 » v ariab ili 28

» » 140 » fissi 125

» » 140 » v a ria b ili 50 » » 2 0 0 » fissi 2

T o tale fanali . . . 397

Essi consum ano r is p e ttiv a m e n te p e r notte, (dieci ore, perchè si accendono a n o tte a v a n z a ta e si sp en ­ gono molto p r im a di alb e g g ia re , te n u to conto delle varie stagioni, e del consumo rid o tto dopo la mezza notte).

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F a n a li da 1 0 0 litri N.° 192 m8 192 » 1 0 0 » x> 28 » 28 » 140 » 126 » 175 » 140 » » 50 » 70 » 2 0 0 » » 2 » 4 T otale fanali 397 111'°' 49 (> e per anno m3 171,185.

La potenza lum inosa dei becchi viene s ta b ilita d a ll’articolo 8 del c o n tra tto 18G3, che suona così: u n a fiam m a a g a s che bruci in u n ’ora 125 litri di gas, sotto u n a pressione di 2 a 3 m illim etri di acqua, dà la luce di u n a carcel che b ru c ia 42 g ra m m i di olio eli colza purificato a l l ’ora.

U na fiam m a carcel che bruci 42 g ra m m i di olio di colza, dà u n a luce di 9,5 candele inglesi o comuni; onde p e r o tten ere u n a candela occorre dividere 125 per 9.5, cioè occorrono litri 13,17 a l l ’ora.

La illu m inazione pubblica risu lta p e r ciò fo rm ata dal seg u en te nu m ero di candele:

Consumo di gas in litri per ora Candele per ogni becco Numero delle lampade Candele totali 100 ** 7.59 220 1070.— 140 10.64 175 1802.15 200 15.18 2 30.35 Totale candele . . . 3562.50

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R isultato, che coincide p e rfe tta m e n te con q u e llo che si ottien e div id en d o 46900 litri a l l ’ ora p er 125 p er carcel, col ch e si o tte n g o n o carcel 375, ovvero candele 3562.50.

È giusto però a g g iu n g e r e l ’a u m e n to p o rta to dalle reticelle Auer. È noto che o g n i becco d a 100 litri fornito di Auer, d a 2,5 carcel, ovvero candele 23.75, e co n se g u e n te m e n te ogni becco d a 140 litri d a 3,5 carcel, ovvero candele 33.25.

E poiché sono becchi N. 40, di cui m età da 100 litri, si h a un a u m e n to effettivo, dato da

Numero dei becchi Litri per ora Intensità lum inosa Intensità già calcolata Aumento unitario Aumento totale 20 100 23.75 7.59 10.10 333.20 20 140 33.25 10.04 22.01 452.20 Totale candele . . . 7g-40

Q uindi la to tale illu m in azio n e p u b b lic a di Salerno è di candele

r 3562.50 + 7 $5.40 = 43*7.90

jD q u a n to spende il Com une p e r sì e sig u a illu ­ m inazione?

Il Com une p a g a centesim i 27 a m.8 di g a s ; per modo che, essendo m.3 171185 di consiimo annuo,

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p a g a a n n u a lm e n te l i r e ... 46219.95 d a a g g iu n g e r e p e r m an u ten zio n e dei fanali

a 4 centesim i o g n u n o al giorno e p e r il n u ­

m ero di 397 a ltre l i r e ... 5796.20 T o tale illum inazione pub b lica 52016.15 E d a tu tto ciò viene infine il consumo p er la casa comunale, il quale v a ria .dalle 600 alle 1 0 0 0 lire annue, tan to che il canone nel 1901 fu elevato a li­ re 52695.16 e nel 1902 a lire 53041.89.

Non tenendo conto d ella illum inazione p e r la casa com unale, la illum inazione pubblica viene a costare a

lire 12 per candela annua, ovvero lira 1 p e r candela mensile.

Dopo a v e r considerato lo stato p resente d ella p u b b lic a illum inazione a gas, vediam o q u ale p o trà mai essere quello di u n a illum inazione a g a s, i cui becchi siano t u t t i fo rn iti di reticelle Auer, qualora

il Comune avesse i mezzi p e r imporre tale costosissimo sistema alla Società del gas.

Numero dei becchi forniti di Auer Litri per becco Candele per becco con Auer Candele totali 220 100 23.75 5225 175 140 33.25 5818 9 200 47.50 95 Totale candele . . . 11138

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Non sem b ra molto p e r S alerno u n a illu m in azio n e di 1 1 1 0 8 candele, q u a n d o la c ittà h a parecchie decine di m ig liaia di m e tri q u a d r a ti di suolo da illu m in are, e q u a n d o p a g a u n canone risp e tta b ile ! E q u esto n ella m ig lio re delle ipotesi, che cioè la società del g as sia

dispostissim a a mettere p er tu tti i fa n a li le reticelle Auer.

Nè è a credere che il consumo del g a s d im in u i­ sce, perchè non si v e d rà m ai che la società, p u r m i­ g lio ra n d o la illum inazione, vo g lia d im in u ire le e n tra te , p ro p rio q u a n d o sostiene u n a spesa m a g g io re .

Di fronte q u in d i a lla p resen te condizione della illum inazione pubblica, ed in v ista del m assim o della concessione che p o tre b b e fare la C o m p a g n ia del gas, la c ittà di Salerno non può non seg u ire l ’ indirizzo nuovo dato da più tempo in t u t t e le c ittà del mondo, q uello cioè di tra sfo rm a re la illu m in azio n e a g a s in illu m inazione elettrica , colla q u a le può r a g g iu n g e r e dei v a n ta g g i g ra n d issim i dal lato della econom ia e d a quello della m a g g io re q u a n t i t à di illum inazione.

Due sono le vie che si p re se n ta n o al Com une p e r tale trasform azione della illum inazione: la m u n i- cipalizazione del servizio, o p p u re 1’ affidamento dello esercizio a l l ’ in d u stria p riv a ta .

A tale soluzione della questione non si oppone il c o n tra tto colla C o m p ag n ia del gas, il q u a le a q u e sto proposito, a l l ’a rt. 6 del su p p letiv o 30 luglio 1888, dice te stu a lm e n te :

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Municipio di p o ter a t t u a r e l ’illu m inazione e le ttric a od a ltro metodo d ’illum inazione p u b b lic a e p r iv a ta che fosse s ta ta messa in a tto con r is u lta m e n ti m i­ gliori e p iù economici del metodo a ttu a le in due c ittà d ’ E u ro p a , alm eno p e r due anni, e laddove fosse applicabile alle condizioni della c ittà di Sa­ lerno, esso Municipio a v r à il d r itto di chiedere a lla C om p ag n ia d u r a n te il tempo del presen te co n tratto , la sostituzione di siffatto m etodo d e n tro quel te r­ m ine ed a quei prezzi che d o v ran n o a llo ra conve­ nirsi di accordo.

« Se l ’ accordo non p o trà o ttenersi, il M unicipio sarà libero di t r a tt a r e con altri, q u a lu n q u e conces­ sione gli piacerà per lo sta b ilim e n to del nuovo metodo d ’ illum inazione, m a d o v rà notificare alla C o m p ag n ia le condizioni della offerta che sarà per accettare, avendo essa C o m p a g n ia sem p re il d ritto di essere p re fe rita a p a r ità di condizioni.

« Non esercitandosi d alla C o m p a g n ia questo d ritto di preferenza nel te rm in e di due mesi d alla noti­ ficazione sucennata, il Municipio p o trà passare alla stipulazione della concessione non accettata, con a ltri, cessando di a v e r v ig o re le disposizioni del c o n tra tto a ttu a le che r ig u a rd a n o la p u b b lica illu­ m inazione e le relazioni co rrisp o n d e n ti fra il Mu nicipio e la Com pagnia; m a q u e sta potrà p r e te n ­ dere dal Municipio u n compenso che sarà calcolato nel modo s e g u e n te : Si farà la m edia degli u tili

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« o tte n u ti d a lla C o m p a g n ia p e r la illu m u iazio n e pufo- « b lica a g as d u r a n t e i c in q u e u ltim i a n n i che a v ra n n o

preced u to l ’adozione del nuovo metodo.

Di tale m ed ia si p re n d e rà la m e tà e q u e s ta « m e tà sa rà l ’ a m m o n ta re che il Municipio p a g h e rà « a lla C o m p a g n ia in ciascuno d egli a n n i che reste- « ra n n o a decorrere tino al te rm in e della p r im itiv a concessione, cioè tino al m a g g io 1923. 11 p a g a m e n to « se g u irà per ciascu n an n o in q u a ttro ra te trim e -

< strali u g u a li.

« P a s s a ta la d e t t a d a ta del 28 m ag g io 1023, la « C o m p ag n ia non a v r à p iù d r itto a nessun in d e n - « nizzo pel periodo successivo d ella concessione pro- « r o g a ta con l ’a t tu a le c o n tra tto .

« in ogni evenienza la C o m p a g n ia a v r à il d iritto « di conservare g r a t u it a m e n t e sotto il suolo fino al « te rm in e della concessione p ro ro g a ta la tubazione « esistente e modificarla al bisogno pel servizio dei « p r iv a ti e dei com uni adiacenti.

« L a C om p ag n ia a v r à p u r e semi)re facoltà di « sostitu ire q u a n d o le piaccia, e col consenso del Mu- « nicipio, un nuovo m etodo di illu m inazione p u b b lica « e p r iv a ta nelle condizioni di sopra indicate, a quello « p re se n te m e n te in uso, m a in tal caso essa non a v r à « d iritto a rivalsa a lc u n a da p a r te del Municipio ».

E ciò senza p u n to rin u n z ia re , allo s p ira re del c o n tra tto , a lla p ro p rie tà delle c o n d u ttu r e so tte rra n e e ,

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come a p p u n to è stabilito n e ll’articolo 4 del p rim o con­ tra tto 18G3.

S arà bene perciò esam in a re le due ipotesi della municipalizzazione della illum inazione e le ttric a e qu ella del c o n tra tto privato.

II.

Municipalizzazione dell' illuminazione elettrica.

Acciò la discussione sulla illu m inazione sia am - p ia m e n te svolta, è bene com inciare d a q u e s ta sulla, municipalizzazione della illu m inazione pubblica. — E direm o subito della illu m inazione pubblica, perchè la le g g e favorisce la libera concorrenza in fatto di il­ lum inazione p riv a ta , e rite n ia m o che il Com une p er questo non sia il più a d a tto in d u stria le , p u re volendo consentire che possa tro v a re i mezzi o le garenzie sufficienti p er elevare u n m u tu o ab b a sta n z a vistoso p e r lo im p ia n to pubblico e p riv a to . E bene q u in d i occuparsi solam ente d e ll’im p ian to per la illum inazione pubblica.

E d a sc a rta re a s so lu ta m e n te la ipotesi di un im­ pian to pubblico a vapore, perchè costerebbe im m e n ­ samente, e ciò è così logico che non è degno n e p p u re di venir discusso.

Im m a g in ia m o solo che il Comune voglia divenire a c q u ir e n te p er un detem i nato num ero di cavalli della

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Società M erid io n ale di E le ttric ità , che sta co struendo l ’ im p ia n to idroelettrico sul fiume Tusciano, — e che fra due o tre a n n i a v r à co n d o ttato a S alerno la sua e n e rg ia elettrica.

Come o g n u n o sa 1’ e n e rg ia e le ttric a si tra s p o rta a g r a n d e distanza, grazie alle fortissime elevazioni di tensione, che, p e r q u este g r a n d i in stallazioni, o rd i­ n a ria m e n te v a r ia dai 20 ai 30 m ila volt. E diremo subito che n o n è possibile far funzionare nessun mo­ tore con tale tensione della co rre n te p erch è pericolo­ sissima, m a che b iso g n a a b b a ssa rla con gli o p p o r tu n i tra sfo rm a to ri da 20 o 30 m ila volt, alm eno a 500 volt; e che, siccome la re te co m p ren d e m oltissim i opifici in d u striali, e su q u e lla lin ea v a n n o a tta c c a ti m ig lia ia di m otorini, p e r q u a n to vogliano essere sensibilissimi g li istru m e n ti reg o la to ri a l l ’officina g e n e ra tric e , non è in alc u n modo possibile e v ita re le oscillazioni co n ­ tinue, dip en d en ti dallo in se rim e n to od esclusione di qualche motore, fra i t a n ti che la v o ra n o su lla mede­ sim a linea. Ad ovviare alle p e rtu rb a z io n i del t r a ­ sform atore , p e rtu rb a z io n i che si rendono in luce con ab b a ssa m e n ti ed in n a lz a m e n ti c o n tin u i, p e r cui non possono funzionare le la m p a d e ad arco, e si ha in o ltre la sgradevole im pressione di sprazzi vividi di luce, se g u iti da sensibili depressioni su lla in te n sità lum inosa, è necessario avere i tra sfo rm a to ri ro ta tiv i, cioè m otori trifasi acco p p iati con d in am o a co rren te co n tin u a, e col seg u ito di accu m u la to ri p e r e q u ilib ra re

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la tensione, poiché anche la dinam o, da sola, risente delle oscillazioni della linea.

Cosi a p p u n to è stato p ra tic a to a Napoli d a lla Com­ p a g n ia N ap o letan a p e r le imprese elettriche, la qu ale tiene la officina gen eratrice, a co rrente a lte r n a ta , a S. A nna alle P alu d i, di fianco a lla stazione ferroviaria, e n ella sottostazione di S. L ucia si serve a p p u n to dei tra sfo rm ato ri ro ta tiv i col seguito di accu m u lato ri p er la distribuzione ai p riv a ti con co rren te co ntinua. T a le necessità, è, come per Salerno, d o v u ta al fatto dello in serim ento dei m o torini sulla linea principale.

Così p u re nel grandioso im p ia n to di Paderno, che conduce a Milano ben 13 m ila cavalli, sono app licati i tra sfo rm ato ri ro ta tiv i (G erard Voi. II Cap. XXV).

Si insiste su ciò per non fare avere delusioni, perchè è idea g en erale che b a sta a tta c c a re i fili alla lin ea p e r avere la luce.

Il percorso che deve fare la co rren te p r im a di g iu n g e re a g li apparecchi di utilizzazione è q u in d i il seguente:

Trasform atore, — motore a co rren te a lte rn a ta , — dinam o a co rren te c o n tin u a — accu m u lato ri — linea — apparecchi di utilizzazione.

P e r tro v a re la forza necessaria a tale im pianto, cominciamo d a ll’e n e rg ia utilizzata, p er risalire a qu ella necessaria p er lo im p ia n to medesimo.

E diremo che p e r fornire la c ittà di 65 lam p ad e ad arco da G ampère, di 100 lam p ad e ad incandescenza

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d a 1G candele o g n u n a e 50 d a candele 25 l ’una, com­ prese le p e rd ite s u lla lin ea di d istrib u zio n e e p e r le resistenze addizionali p e r le lam p ad e ad arco, il 1 0

p e r cento in totale, occorre in officina u n a e n e rg ia di k ilo w a tt effettivi... 32.000

D a a g g iu n g e r e le s e g u e n ti p e rd ite nel­ l'officina: 15 p e r cento p e r gli a c c u m u la to ri k i l o w a t t ...4.800

1 0 p e r cento della som m a preced en te as­ sorbito dalla dinam o a co rre n te co n tin u o k.w. 3.680

1 0 per cento della som m a p recedente as­ sorbito dal m otore a co rre n te a l te r n a ta k.w. 4.048

8 per cento della som m a preced en te as­ so rb ita dal tra sfo rm ato re k .w ... 3.562

T o ta le e n e rg ia d a a c q u is ta re k.w. 48.090 Ovvero cavalli effettivi u tili 65.34.

P re n d ia m o in cifra to n d a e per econom ia cavalli 65. D u n q u e la officina p er la illu m in a z io n e p u b b lic a deve essere c re a ta p e r 65 cavalli effettivi, con mac­ chinario doppio, e con discreto n u m ero di persone p e r accu d ire alle m acchine ed agli a c c u m u la to ri che s tan n o in funzione per la in te ra notte.

Il m acchinario deve essere doppio p e r q u a lu n q u e evento, non potendo per u n m in im o g u a sto restare la c ittà in te ra m e n te allo oscuro.

D a im p ia n ti p reced en ti fa tti in a l t r e c ittà , da stu d i di persone specialiste n e ll’ a rte , si desum e che

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tale im p ia n to non può a sso lu ta m e n te costare meno di lire 150 mila.

Non è conv en ien te soffermarsi a discu tere se il Com une h a tale somma, se può p re n d e rla a m utuo, quali g a ra n z ie possa d are al rig u a rd o , m a è sem pli­ cem ente u tile afferm are che, se la prossim a le g g e sulla m unicipalizzazione co n sen tirà ai com uni di m u n ic ip a ­ lizzare m olti servizi pubblici, e ne a d d ite rà i mezzi finanziarii per co n re g u ire lo scopo, è p u re g iu sto che il Comune si a v v a n ta g g i daH’avocare a se quel q u a l­ siasi ram o che h a in m en te di m unicipalizzare.

E n e l caso in esame pare che il Comune non possa tr a r n e alcun v a n ta g g io , poiché l ’esercizio della offi­ cina, ammesso di com p ren d ere nel c a p ita le di im p ian to anche il locale per la officina, è dato dal p rospetto seguente.

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Spesa annua di esercizio della officina municipale

DETTAGLIO DELLA SPESA L. ' c.

1 F orza m otrice

Forza motrice per 65 cavalli da acquistare dalla Società Meridionale di Elettricità, al prezzo

di lire 150 annue per cavallo effettivo . . . 9750 00

2

i *

]

P erson ale

1 Direttore tecnico a . . . L. 200 m ensili 1 Capo officina a ... » 150 » 1 Amm inistratore ragioniere a » 100 » 2 elettricisti ognuno a . . . » 80 » 2 operai aiutanti ognuno a . » 60 »

Totale m ensili L. 730

e per anno 8760 00 3 M anutenzione e ricam b i

Manutenzione del fabbricato, del macchina­ rio, della linea, degli apparecchi di utilizzazio­ ne, delle piastre degli accumulatori, degli acidi

per i medesim i ecc., il 3 °/0 del capitale . . 4500 00 : Olio, stracci e l u b r i f i c a n t i ... 250 00 ! ! Ricambio giornaliero dei carboni per n. 65

lampade ad arco, sono annualm ente paia 23725

a L. 0,25 il paio sono a n n u e ... 5831 25 Ricambio 3 volte l ’ anno di 150 lampadine

ad incandescenza a L. 0,60 ognuna . . . . 270 00

4 A ssicu razion i

Assicurazioni contro gli infortuni degli operai

sul lavoro 3 °/0 della somma spesa per essi . 262 00 i Assicurazioni contro gli incendi ed i danni

dei fulm ini (2 per m ille del capitale) annue . 300 00

5 T a sse d iverse

Tassa governativa di licenza dell' officina,

annue ... 100 00 Imposta f a b b r i c a t i ... 200 00 Tassa ricchezza mobile per l ’utile dell’esercizio 800 00 : Tassa ricchezza mobile per il mutuo contratto

di L. 150,000 per l ’ impianto, su L. 4650 di frutti 930 00 Tassa di registro per il predetto mutuo e

spese varie ripartite per 25 a n n i... 250 00

| 6 A m m ortam en ti

Quota annua di ammortamento p erla rinnova­

zione del macchinario dopo 20 anni di esercizio 1500 00 Quota annua di ammortamento del capitale di

impianto di lire 150 m ila preso a mutuo co ll’in­

teresse del 5 % annuo estinguibile in 25 anni 10650 00 Totale 44353“ 25

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Ci p erm e ttia m o di asserire che p ro p rio così si fanno i calcoli p e r la convenienza di u n a d a ta in d u ­ stria, calcoli che sono il fru tto della p r a tic a profes­ sionale e dello studio dei più v a le n ti au to ri.

In ta n to n e ll’ officina sono necessari 32 kilow att, da cui dedotte le p e r d ite sulla lin ea e p e r i e resi sten ze, passive, si utilizzano k ilo w a tt 29, clyeKper in m edia p e r notte, e p er 365 g i o r n i / x}anno k i l ò m ^ t ora 127000 u t i l i ; epperò al C o r n i l i ^ v i é ^ g ^ o s | t ^ . T ì a centesim i 35 il k ilo w a tt-o ra u t i l i z a t o . J o j

Di fronte a tale risu lta to , che è dai bilanci di m oltissime società di e le ttric ità , dal Piaz- zoli (Cap. XII) dallo G e ra rd (Voi. 2.° Gap. XXXIV), se p e r il Comune è a buon m ercato il prezzo di cen­ tesimi 35 al kw.-ora, non è così nel complesso del- l ’ a m m o n ta re p er lire 44500, poiché il Com une non può sostenere tale spesa, senza a g g r a v a re il suo bi­ lancio, lig a to come é d a ll’ art. 6 del c o n tra tto 28 lu g lio 1888 colla C om p ag n ia del gas.

I n tale situazione, se il Comune h a interesse di risolvere la q u istio n e della illum inazione, è necessario si riv o lg a a l l ’ in d u s tria p riv a ta .

III.

Concessione Santoro

Non ci in te re ssa a p p re n d e re chi risp o n d erà allo appello che il Municipio sarà p e r riv o lg ere su tale q u estio n e d e ll’illum inasione; solo teniam o a dich iarare

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che, avendo re cen tem en te a c q u ista to dal D em anio il lotto F e r r ie r a Ringo, posto in Salerno, verso la F e r ­ rovia, il qu ale stabile possiede e n e rg ia id ra u lic a suf­ ficientissim a p e r d a re la illum inazione e le ttric a a lla città, desideriam o che gli a m m in is tr a to ri del Com une di Salerno, tenendo p resen te la posizione favorevole che abbiam o sia di fronte ad un im p ian to m u n ic ip a - lizzabile, sia di fronte a q u a lu n q u e società, poiché abbiam o considerevole e n e rg ia id ra u lic a a p o r ta ta di mano, vogliano di buon g ra d o p re n d e re in conside­ razione le proposte che saremo p e r fare.

Noi im p ia n te re m o a nostre spese e per conto no­ stro l'officina e le ttric a a lla fe rrie ra R ingo, im p ia n te ­ remo t u t t e le c o n d u ttu re e derivazioni a n o stre spese meno però le lam pade, p e r le q uali chiediam o dal Comune, (come fece colla C o m p a g n ia del gas, a rt. 13 del c o n tra tto 1863, a cui d e tte lire 130 per ogni l a n ­ t e r n a messa in opera, e lire 500 p e r ogni c a n d elab ro completo) lire 250 per la m p a d a ad arco e lire 50 p e r la m p a d in a ad incandescenza, da collocarsi q u e ste u l­ tim e ove sono g li a t tu a li fanali, in to tale lire 23750 p a g a b ili in 5 a n n u a lità , coll’interesse del 5 per cento a n n u o a scalare.

D om andiam o che il c o n tra tto a b b ia la d u r a ta di a n n i c in q u a n ta , obbligandoci a far funzionare l ’ im ­ p ia n to com pleto e n tro tre mesi d a ll’ap p ro v azio n e del c o n tra tto s tip u la to col Comune.

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ad arco da (! am père a 50 volt, o p p u re ad am p ère m età con 1 0 0 v o lt, d istrib u ite come dal seg u en te p ro sp etto : D A L A L lunghezzametri N.° delle lamp. arco ] Via Ma r i n a T e a tr o ... Prefettura . . . . 400 10 Prefettura... R o t o n d a ... 450 9 R o t o n d a ... Mercato . . . . 270 4 Mercato . . . , . F e r r o v ia ... 400 5 Piazzale F errovia. . 2 Vi a i n t e r n a F e r r o v i a ... M e r c a t o ... 400 4 M e r c a t o ... Portanova . . . . 400 5 Portanova... Pietro Giannone . . 320 0 Pietro Gian nono . . Arco di P ia z z a . . . 100 •> Arco di Piazza . . . Campo... 150 3 C am p o... Campitello . . . . 50 1 Campitello . . . . Annunziata . . . . 100 2 Annunziata . . . . Intendenza . . . . 200 3 Vi e t r a s v e r s a l i Portanova... Marina... 1 Dogana Regia . . . 1 1 Via Duomo . . . .

Largo Abate Conforti 1

Giardini P u b b lici. . 3

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Ogni lam p ad a, essendo di 6 a m p ère ha p e r in ­ te n sità lu m in o sa m edia sferica q u e lla che ris u lta dalla forinola

= 0,40 [ 2 0 0 * + 4 i 2} ovvero

= 0,40 [1200 -+- 144] = 537 . G

assum endo in cifra to n d a candele 535 p e r la m p a d a si h a n n o

G5 x 5 3 5 = 34775 candele.

Offriamo in o ltre 150 lam p ad e a d incandescenza, di cui 100 da 1G candele e 50 da 25 candele; ovvero candele 2850.

In to tale candele 37625, cioè a p p u n to q u e lla q u a n t i t à d ’ illu m in azio n e p e r cui ab b iam o fatto il calcolo deH’im p ia n to m u nicipalizzabile, laddove oggi

col gas si hanno candele 4338.

P e r tale q u a n t i t à di e n e rg ia e p e r tu t t o il ser­ vizio in e re n te la illu m in azio n e pubblica, chiediam o che il com une ci p a g h i a n n u a lm e n te a farfait lire qua­

rantam ila; il quale prezzo riferito al K ilow attora è d i centesimi S I e m illesim i 5, meno cioè del preventivo m unicipalizzabile, che viene a cent. 35, ed inferiore a quan ti m ai si siano fin ’oggi p ra tica ti, senza possibilità d i m iglioram ento d i offerta da p a rte d i chicchessia.

Con questo prezzo bassissimo, p e r un ità , da noi offerto una lam pada ad arco da 535 candele costa p e r ora soli centesim i 9 e m illesim i 4; ed ogni candela

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costa annualm ente lire 1,06, cioè circa 11 volte e mezzo meno dell’attuale illum inazione a gas.

Noi offriamo tale prezzo, perchè non abbiam o eia p a g a re p e r la forza motrice, perchè im pieghiam o t u tte le nostre en erg ie personali ed i nostri capitali, q u in d i ra g g iu n g ia m o qu ella economia che non può r a g g i u n ­ g e re nè u n ente, nè u n a co m p a g n ia in d u striale.

Riassum endo noi dom andiam o al Com une lire q u a ­ ra n ta m ila , cioè lire tredicim ila in meno d i quanto ora

paga p e r il gas, e diamo 33287 candele in p iù della attuale illum inazione a gas.

Noi siamo sicuri che il Comune sa p rà p o rta re u n a non lieve economia nel bilancio, inducendo la C o m p ag n ia del gas a rin u n z ia re alle in d e n n ità spet- t a ntele in forza deH’a r t icolo 6 del con t r a t to sup p letiv o del 1888, rin u n z ia n d o dal canto suo il Comune alla p ro p rie tà delle c o n d u ttu re so tte rra n e e al te rm in e del c o n tra tto ; che se la C o m p ag n ia si ostinasse, e perse­ verasse nel rifiuto di non voler rin u n z ia re alle in d e n ­ nità, il Com une h a il dritto d i im porre a lla Società di rifare t u tte le c o n d u ttu re sotterranee; poiché nel c o n tr a tto del ’63 non è d etto che le c o n d u ttu re , solo

—--- ---—____ ___ ____ ________ __ __ _______________ —

---perchè restan o di p ro p rie tà m unicipale, non debbano m an te n e rs i.J n buono j t a t o di fu n zionam ento.

' X e n o stre proposte, che rendiam o pubbliche, le m a n te n ia m o p e r la d u r a ta di mesi 4 da oggi, trascorsi i q uali non in te n d ia m o di essere in alcun modo p iù lig a ti con nessuno.

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CONCLUSIONE

P iaccia a lla saggezza degli illu stri A m m in is tra ­ tori di questo Com une p re n d e re in g iu s ta considera­ zione la n o stra dom anda, v a g lia r n e la a t t e n d i b i l i tà e la esecuzione q u asi im m ed iata, col che si c o p rira n n o di q u e lla m e r ita ta gloria, che è r u n ic o g u id e rd o n e del loro co stante zelo, dando nel contem po a m p ia s m e n tita alle calunniose affermazioni che le c a p a c ità e le risorse m erid io n ali non siano a tale altezza da fare da se e che occorra sempre, e poi sempre, l ’in ­ terv en to d ’energie s tra n ie re per s fr u tta re i tesori n a tu r a li delle n o stre co n trad e, afflitte u n ic a m e n te d a ll’inerzia e d a lla diffidenza.

A tte n d ia m o il vostro responso, e g re g i A m m ini­ stra to ri, con la r g a fiducia, poiché a v e te a cuore le sorti del bilancio com unale, poiché sarà per voi giorno di felicità quello in cui p o tre te a n n u n z ia r e il fiat lu x , qu ella luce che bella e sm ag lian te, so rta dalle sp u ­ m a n ti onde deH’Irno, c a n d id a m e n te si diffonderà dalle stra d e alle più u m ili abitazioni.

Salerno 5 marzo 1903.

Per F. D. e A Sa n to r o lìig. A n t o n i o C a n f o r o

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