IL DOLORE
IL DOLORE
NEL NEONATO
NEL NEONATO
VERBENA CUCUZZA VERBENA CUCUZZAIl neonato
Il neonato
percepisce
percepisce
il dolore
il dolore
“
“
Sensazione di sofferenza che
Sensazione di sofferenza che
si presenta come risposta
si presenta come risposta
soggettiva ad uno stimolo
soggettiva ad uno stimolo
avvertito dall’organismo come
avvertito dall’organismo come
nocivo o comunque riduttivo
nocivo o comunque riduttivo
del suo benessere.
del suo benessere.
Dal punto di vista psicologico,
Dal punto di vista psicologico,
il dolore è una delle tonalità
il dolore è una delle tonalità
emotive dell’esistenza”
Per S. Freud, se non
Per S. Freud, se non
supera un certo livello, il
supera un certo livello, il
dolore psichico è
dolore psichico è
essenziale alla
essenziale alla
costituzione dell’Io…..e al
costituzione dell’Io…..e al
principio di realtà
principio di realtà
Otto Rank parlava tanto tempo fa di trauma
Otto Rank parlava tanto tempo fa di trauma
della nascita (trauma = ferita)
della nascita (trauma = ferita)
La nascita, cioè, è di per se stessa un trauma
La nascita, cioè, è di per se stessa un trauma
per la fatica fisica e psichica che il feto, prima,
per la fatica fisica e psichica che il feto, prima,
e il neonato poi, devono affrontare.
e il neonato poi, devono affrontare.
“
“Con il processo della nascita subentra uno Con il processo della nascita subentra uno stato di deprivazione totale, dove il neonato è
stato di deprivazione totale, dove il neonato è
rimesso al rischio del non soddisfacimento
rimesso al rischio del non soddisfacimento
dei bisogni, prima soddisfatti.”
dei bisogni, prima soddisfatti.”
La stessa fisiologia della nascita implica per
La stessa fisiologia della nascita implica per
il futuro nascituro, la rottura della fusione con
il futuro nascituro, la rottura della fusione con
il “contenitore materno” e l’esposizione alla
il “contenitore materno” e l’esposizione alla
precarietà della vita individuale.
Non è difficile pensare allo sforzo del feto
Non è difficile pensare allo sforzo del feto
quando spinge e si fa strada per nascere.
quando spinge e si fa strada per nascere.
Non è difficile ricordare il suo volto
Non è difficile ricordare il suo volto
contratto subito dopo la nascita.
contratto subito dopo la nascita.
Non difficile immaginare il suo “lavoro”
Non difficile immaginare il suo “lavoro”
per adattarsi alla vita extrauterina.
per adattarsi alla vita extrauterina.
Non è difficile immaginare il suo stupore
Non è difficile immaginare il suo stupore
quando percepisce intorno a lui
quando percepisce intorno a lui
“uno spazio vuoto”
Queste sensazioni possono
Queste sensazioni possono
essere il suo primo dolore
essere il suo primo dolore
Queste sensazioni se
Queste sensazioni se
debitamente accolte e
debitamente accolte e
riconosciute possono lenire
riconosciute possono lenire
il suo primo “Dolore.”
il suo primo “Dolore.”
Il neonato ha un grande strumento Il neonato ha un grande strumento
per farsi capire: il pianto. per farsi capire: il pianto.
Se il suo pianto viene giustamente compreso, Se il suo pianto viene giustamente compreso,
e se i suoi bisogni vengono soddisfatti, e se i suoi bisogni vengono soddisfatti,
il suo pianto cessa; il dolore è curato. il suo pianto cessa; il dolore è curato.
Il bambino allora si può permettere di provare dolore, si Il bambino allora si può permettere di provare dolore, si
può permettere di esprimere il dolore, sa che verrà può permettere di esprimere il dolore, sa che verrà ascoltato, si può permettere di esprimere il dolore ascoltato, si può permettere di esprimere il dolore
perché verrà compreso. perché verrà compreso.
Può capitare che la neo-mamma non sappia ascoltare Può capitare che la neo-mamma non sappia ascoltare
il suo bambino, non sappia comprendere i suoi il suo bambino, non sappia comprendere i suoi bisogni; al bambino rimane la ferita dei bisogni non bisogni; al bambino rimane la ferita dei bisogni non
soddisfatti, e questo è “Dolore” soddisfatti, e questo è “Dolore”
Immaginiamo lo stesso neonato in una Immaginiamo lo stesso neonato in una
terapia intensiva, spogliato, in una incubatrice; terapia intensiva, spogliato, in una incubatrice;
il dolore originario, per quale il dolore originario, per quale
doveva trovare conforto, persiste ed aumenta. doveva trovare conforto, persiste ed aumenta.
Per il neonato l’assenza di contatto, l’isolamento, possono Per il neonato l’assenza di contatto, l’isolamento, possono corrispondere all’angoscia catastrofica dell’essere buttato corrispondere all’angoscia catastrofica dell’essere buttato
fuori, dell’essere buttato via; mentre l’iperstimolazione a fuori, dell’essere buttato via; mentre l’iperstimolazione a livello fisico può corrispondere all’esperienza altrettanto livello fisico può corrispondere all’esperienza altrettanto dolorosa dell’essere chiuso dentro, in un ambiente assai dolorosa dell’essere chiuso dentro, in un ambiente assai
ristretto che non comprende, non da conforto, ma ristretto che non comprende, non da conforto, ma
costringe, schiaccia, opprime” costringe, schiaccia, opprime”
La sensazione del dolore
La sensazione del dolore
fa parte dell’apparato
fa parte dell’apparato
psichico del feto, prima,
psichico del feto, prima,
e del neonato poi
e del neonato poi
“
“Durante la vita fetale si assiste alla comparsa e Durante la vita fetale si assiste alla comparsa e alla successiva maturazione funzionale delle
alla successiva maturazione funzionale delle
strutture anatomiche deputate alla percezione
strutture anatomiche deputate alla percezione
del dolore” ed è in grado di rispondere allo
del dolore” ed è in grado di rispondere allo
stimolo nocicettivo con precise modificazioni
stimolo nocicettivo con precise modificazioni
fisiologiche, comportamentali
fisiologiche, comportamentali
Le vie inibitorie dello stimolo doloroso
Le vie inibitorie dello stimolo doloroso
maturano, invece, molto più tardi, il controllo del
maturano, invece, molto più tardi, il controllo del
dolore è quindi, a questa età impossibile
dolore è quindi, a questa età impossibile
Ma anche l’apparato psichico non è pronto a
Ma anche l’apparato psichico non è pronto a
gestire il dolore.
Il dolore nel neonato,e ancor
Il dolore nel neonato,e ancor
più nel pretermine, non può
più nel pretermine, non può
essere un dolore specifico:
essere un dolore specifico:
lo stimolo nocicettivo invade
lo stimolo nocicettivo invade
tutto il suo corpo.
“
“
Appare logico pensare che il
Appare logico pensare che il
neonato sia attrezzato alla
neonato sia attrezzato alla
percezione del danno tissutale,
percezione del danno tissutale,
come dolore, secondo un
come dolore, secondo un
meccanismo del tutto
meccanismo del tutto
indispensabile alla sopravvivenza
indispensabile alla sopravvivenza
e presente alla nascita”
e presente alla nascita”
Il neonato, inoltre, comunica il suo disagio con una serie di segnali: Il neonato, inoltre, comunica il suo disagio con una serie di segnali: pianto, variazioni cardiovascolari,r eazioni comportamentali. La pianto, variazioni cardiovascolari,r eazioni comportamentali. La
capacità del neonato di esprimere il dolore dipende dalla sua capacità capacità del neonato di esprimere il dolore dipende dalla sua capacità
di interagire con l’ambiente e dai suoi meccanismi di difesa. di interagire con l’ambiente e dai suoi meccanismi di difesa. “
“Il neonato prematuro ha più difficoltà a proteggersi dagli input Il neonato prematuro ha più difficoltà a proteggersi dagli input destabilizzanti in quanto esprime scarsi segnali di indisponibilità. Il destabilizzanti in quanto esprime scarsi segnali di indisponibilità. Il
pretermine, sempre impegnato a ristabilire il suo equilibrio pretermine, sempre impegnato a ristabilire il suo equilibrio
omeostatico, usa mezzi a lui più congeniali: difficoltà respiratoria, omeostatico, usa mezzi a lui più congeniali: difficoltà respiratoria,
apnea, brachicardia, crisi di cianosi, ecc,ecc.. apnea, brachicardia, crisi di cianosi, ecc,ecc..
E ancora a proposito del neonato pretermine, scrive Paolo Giliberti: E ancora a proposito del neonato pretermine, scrive Paolo Giliberti:
Va inoltre riconosciuto che persino misure assistenziali di routine, Va inoltre riconosciuto che persino misure assistenziali di routine, quali il cambio del panolino, la pesata, l’asportazione di un cerotto, etc quali il cambio del panolino, la pesata, l’asportazione di un cerotto, etc
possono essere “non appropriate” a causa del grado di maturazione possono essere “non appropriate” a causa del grado di maturazione
dettato dall’età post-concezionale del soggetto. dettato dall’età post-concezionale del soggetto.
L’insieme di queste stimolazioni influenza negativamente l’evoluzione L’insieme di queste stimolazioni influenza negativamente l’evoluzione di questi soggetti, condizionandone la mortalità, l’esito neurologico, e di questi soggetti, condizionandone la mortalità, l’esito neurologico, e
la risposta ad dolore nelle epoche di vita successive. la risposta ad dolore nelle epoche di vita successive.