• Non ci sono risultati.

Studio della Percezione delle Zone di Transizione da Ambito infrastruttura. Extraurbano ad Urbano tramite Mobile Eye

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Studio della Percezione delle Zone di Transizione da Ambito infrastruttura. Extraurbano ad Urbano tramite Mobile Eye"

Copied!
8
0
0

Testo completo

(1)

Paolo Magris Riccardo Lamperti Claudio Lantieri Il gruppo di ricerca formato dal Dott. Ing. Paolo Magris, Ingegnere Ci-vile con specializzazione in Infrastrutture viarie e Trasporti, Dott. Ing. Riccardo Lamperti, Dottorando in Ingegneria Civile e Ambientale, e il Dott. Ing. Claudio Lantieri, PhD in Ingegneria dei Trasporti, svolge studi inerenti la sicurezza stradale e l’analisi dell’interazione utente-infrastruttura.

Studio della Percezione delle Zone di Transizione da Ambito

Extraurbano ad Urbano tramite Mobile Eye

Gli utenti della strada adeguano il loro comportamento di guida in base alla percezione del tracciato e dell’am-biente circostante. Attraverso la tecnologia eye-tra-cking è possibile interpretare la condotta del guidatore, analizzando aspetti che in fase di progettazione non sempre vengono considerati. Tale tecnologia è stata utilizzata per l’analisi degli accessi di alcuni centri abi-tati lungo la SP 610 “Selice Montanara”, per verificare l’efficacia di portali realizzati al fine di ridurre la velocità in ingresso alle zone urbane. I risultati mostrano che l’installazione di tali interventi di traffic calming nelle zone di transizione porta ad un cambio di percezione dell’ambiente da parte dell’utente, con conseguente aumento della sicurezza.

Perception of the Transition Zones from Urban to

Suburban Area Using Mobile Eye

Road users adjust their driving behavior based on the perception of the route and the surrounding

environment. The eye-tracking technology allows interpreting the driver behavior, analyzing aspects otherwise not considered in the design stage. This technology has been used for transition zone analysis at town entrances along the SP 610 “Selice Montana-ra”, to verify the efficiency of gateway created to redu-ce the input speed in urban areas. Results show that the installation of traffic calming measures at transi-tion zones leads to a change of the environment per-ception by drivers, and consequently safety increase.

Parole chiave: eye-tracking; zone di transizione;

portali urbani; workload.

Keywords: eye-tracking; transition zones; traffic

(2)

Studio della Percezione delle Zone di Transizione da Ambito Extraurbano ad Urbano P. Magris, R.Lamperti, C. Lantieri

INTRODUZIONE

Le zone di transizione tra ambito extraurbano ed urbano rappresentano delle zone critiche nella rete viaria.

È stato dimostrato, infatti, che alcune categorie di conducenti non percepiscono l’ingresso nei centri abitati e di conseguenza non adattano la loro velocità al nuovo contesto.

In fase di progettazione risulta pertanto ne-cessario tenere conto non solo dell’aspetto trasportistico, ma anche della dinamica com-portamentale dei conducenti, i cui meccanismi di comprensione, riconoscimento e decisione incidono pesantemente sul rischio di incidente. È possibile, dunque, influenzando la percezione dell’ambiente stradale degli utenti,

modificar-ne la condotta di guida rendendola più sicura. A tal fine uno dei possibili interventi è la rea-lizzazione di “portali di accesso” costituiti da un restringimento della carreggiata associato a un’opportuna segnaletica verticale e orizzon-tale.

LO STUDIO

Il presente studio, nato da una convenzione di ricerca tra il DICAM-Strade e la Provincia di Bologna, si propone di valutare l’effettivo in-cremento di sicurezza a seguito della messa in opera degli interventi di moderazione del traf-fico previsti per le zone di transizione nell’am-bito del progetto di riqualificazione, adegua-mento e messa in sicurezza di varie tratte (dal

km 37+000 al km 62+594) della SP 610 “Selice-Montanara”, in corrispondenza dei centri abi-tati di Linaro, Ponticelli, Fabbrica, Casalfiuma-nese, Borgo Tossignano, Fontanelice e Castel del Rio.

Gli interventi realizzati hanno avuto come obiettivo il miglioramento delle condizioni di si-curezza e di traffico veicolare della strada, ca-ratterizzata da un elevato tasso di incidentalità. Il progetto in particolare ha avuto come finalità il rallentamento dei veicoli in ingresso ai centri abitati con la messa in opera, in diverse combi-nazioni, di:

• chicane, create mediante la deviazione dell’asse stradale in entrata ai centri abi-tati e la separazione delle corsie di

mar-Fig. 1 – [Inclusa immagine nella seguente pagina] I portali urbani per la moderazione del traffico nel-le zone di transizione.

(3)

Studio della Percezione delle Zone di Transizione da Ambito Extraurbano ad Urbano P. Magris, R.Lamperti, C. Lantieri

cia tramite posa di cordoli sormontabili in gomma, in modo tale da creare un effetto di curva e controcurva che induca i veicoli a rallentare la propria velocità. Per evita-re che il cordolo centrale possa costituievita-re un ostacolo pericoloso per la circolazione, sono stati adottati cordoli sormontabili, neri e gialli ad alta visibilità, opportuna-mente preannunciati da segnaletica oriz-zontale sperimentale a “dente di drago” che induce nel conducente una sensazione di restringimento della corsia di marcia; • portali a bandiera, sui quali sono stati

mon-tati i cartelli di centro abitato in associa-zione a due lampade a led collegate ad un sistema radar per il rilevamento della

velo-cità, in modo tale che lampeggino al supe-ramento della velocità massima consentita dei veicoli in avvicinamento;

• restringimento delle corsie mediante una zebratura centrale.

L’idoneità degli interventi è stata provata dall’analisi di sicurezza (Road Safety Review) comparata con i dati incidentali e dall’anali-si cinematica del dall’anali-sistema veicolo-tracciato, in campo prova ed in sito. Il successivo confron-to tra le velocità operative tenute dagli utenti nelle fasi di pre e post intervento (dati forniti dalla Provincia e dalla Regione) ha dimostrato l’effettiva efficacia dei portali in termini di ral-lentamento dei veicoli.

Partendo dal presupposto che il 90% degli sti-moli in input durante la guida è visivo e in base a queste informazioni, ottenute dalla strada, il conducente manovra il veicolo in maniera più o meno sicura, si è analizzato il modo in cui gli utenti della SP 610 sono influenzati dalle con-dizioni ambientali e come essi cercano le infor-mazioni “scansionando” la strada.

In particolare l’efficacia delle varie tipologie di portale e degli elementi che li costituiscono è stata studiata in termini di impatto visivo e di diminuzione delle velocità operative.

(4)

Studio della Percezione delle Zone di Transizione da Ambito Extraurbano ad Urbano P. Magris, R.Lamperti, C. Lantieri

Fig. 2 – [Incluse immagini nella se-guente pagina]

La strumentazione per il monito-raggio e il tracciamento in continuo del punto focale dell’occhio del gui-datore (Mobile Eye) e la registrazio-ne dei parametri prestazionali del veicolo (V-Box).

STRUMENTAZIONE E METODOLOGIA

La sperimentazione, che ha coinvolto 15 sog-getti patentati ignari dell’obiettivo che si voleva perseguire, è stata svolta mediante strumen-tazione eye tracking Mobile Eye XG in grado di tracciare l’occhio umano e i suoi movimen-ti, durante la guida, in relazione all’ambiente esterno.

Gli unici componenti richiesti per la registra-zione sul campo di prova sono la Spectacle Mounted Unit (SMU), composta da una camera dedicata al solo occhio e da una tele-camera che riprende la scena dell’ambiente esterno entrambe montate su appositi occhia-li in dotazione, e un piccolo display con unità di trasmissione detta Display/Transmit Unit (DTU).

Il Mobile Eye XG è progettato in modo tale da garantire una certa mobilità e dunque ridurre fortemente il condizionamento provato dall’u-tente durante qualsiasi tipo di prova sperimen-tale.

La finalità è quella di determinare in dettaglio la quantità di sguardi impegnati da ogni parte-cipante sui vari elementi nell’ambiente circo-stante, durante la prova di guida sul percorso. Il criterio seguito per decidere se un elemento è stato effettivamente visto, si basa sulla posi-zione che il cursore, indicante la direposi-zione dello sguardo, va ad occupare nella scena. Se il cur-sore si sovrappone (o è molto prossimo) ad un elemento, a qualsiasi distanza questo sia po-sto, purché nel campo visivo del partecipante,

(5)

Studio della Percezione delle Zone di Transizione da Ambito Extraurbano ad Urbano P. Magris, R.Lamperti, C. Lantieri

allora l’elemento è considerato come “visto”. Se ciò non accade, si considera “non visto”. Nel caso in cui ci sia una perdita del tracciamento dell’occhio da parte dello strumento nel video, allora quel particolare frame verrà considerato perso.

Il risultato di tali visioni è costituito dalle per-centuali relative di visualizzazione degli ele-menti da parte degli utenti nei vari tratti in prossimità dei portali.

Al fine, poi, di monitorare in continuo il moto del veicolo di prova, quest’ultimo è stato equi-paggiato con apparecchiatura Video V-Box Pro, la quale combina un GPS con una multicamera ad alta qualità. In output sono forniti diversi pa-rametri tra i quali, in particolare, la posizione lungo il tracciato, la velocità e l’accelerazione nelle sue componenti.

RISULTATI

L’analisi preliminare dei video registrati in sito ha evidenziato che il primo elemento ad essere percepito dagli utenti è sicuramente il portale a bandiera, seguito dai denti di drago e, dove presenti, da cordolo e chicane.

I dati visivi comparati con quelli di velocità han-no poi dimostrato come i portali dotati di chi-cane larga e cordolo, in aggiunta al segnale di accesso al centro abitato e ai denti di drago, si-ano di grande impatto visivo sugli utenti, i qua-li, come conseguenza, operano una riduzione di velocità più marcata rispetto agli altri tipi di portale.

(6)
(7)

Studio della Percezione delle Zone di Transizione da Ambito Extraurbano ad Urbano P. Magris, R.Lamperti, C. Lantieri

Nonostante le tipologie di portale costituite da più elementi siano risultate più efficaci dal pun-to di vista dell’impatpun-to visivo e della riduzione della velocità, anche i soli segnale di accesso al centro abitato e denti di drago rispondono alle esigenze di progetto: gli utenti percepiscono l’entrata nell’ambiente urbano prestando una certa attenzione ai portali e rallentando il pro-prio veicolo.

Un’ulteriore analisi è stata effettata median-te la suddivisione degli elementi presenti sul tracciato in quelli che evidenziano attenzione o distrazione da parte degli utenti: per tutte le tipologie di portale, i livelli di attenzione sono risultati via via crescenti nell’approccio ai cen-tri abitati, con un aumento più marcato in pre-senza di chicane con cordolo.

Infine, il confronto fra i livelli medi di attenzio-ne e distrazioattenzio-ne ed il workload, ossia il carico di lavoro mentale sui conducenti, (calcolato secondo le metodologie di Messer e Hulse) ne ha dimostrato la correlazione: aumentano en-trambi in tutte le tipologie di portale rispetto ai tratti immediatamente precedenti.

Le soluzioni progettuali realizzate per la mes-sa in sicurezza dei centri abitati della SP 610 “Selice-Montanara” esplicano dunque a dovere il loro compito in quanto gli utenti, influenzati dalla nuova conformazione dell’ambiente stra-dale, percepiscono ora correttamente la tran-sizione da ambito extraurbano ad urbano.

RINGRAZIAMENTI

Gli autori colgono l’occasione per ringraziare la provincia di Bologna, nella persona del Dott. Ing. Davide Parmeggiani (Responsabile del progetto - direttore settore LLPP), del Geom. Claudio Benni (Progettista generale e diretto-re lavori), della Dott. Ing. Ursula Montanari, del Dott. Ing. Pierluigi Tropea (Progettista e diret-tore operativo delle parti strutturali), il respon-sabile della ricerca prof. Andrea Simone e tutte le persone coinvolte nel progetto.

[Pagina Precedente]

Fig. 3 – I livelli medi di attenzione degli utenti in approccio ai portali urbani.

BIBLIOGRAFIA

Hulse, Melissa C., Dingus, Thomas A., Fischer, Terence & Wierwille, Walter W. (1989), “The influence of roadway pa-rameters on driver perception of attentional demand, Advan-ces” in Industrial Ergonomics and Safety 1, 451-456. Messer, Carroll J. (2010), “Methodology for evaluating geometric design consi-stency”, in Transportation Research Record, vol.757, USA.

Transportation Research Board (2012), NCHRP

Report 600 – Human Factors Guidelines for Road Systems, Second Edition, USA. Transportation Research Board (2012), NCHRP Report 737 – Design Guidance for High-Speed to Low-Speed Transition Zones for Rural Highways, USA.

Wooldridge, Mark D. (1994), Design Consistency and Driver Error, Transportation Research Record, USA.

(8)

Studio della Percezione delle Zone di Transizione da Ambito Extraurbano ad Urbano P. Magris, R.Lamperti, C. Lantieri LEDS Specchio Riflessi sull a cornea Portale a band iera De nti di drago Ch ica ne e co rd olo Ne l por tale POS T por tale Mobile Eye - XG 15% 11 % 24% 50% CH ICAN E CORD OLO DE NTI DI DR AGO POR TAL E A BA ND IERA Impatto visivo dei portali Ponticelli Porta le 400 m 200 m 62% 3% 27% 8% 400 m 46% 1% 32% 21% 58% 4% 28% 10% 200 m PORT ALE La dis tri buzion e pe rcentuale de gli sg ua rdi tra i va ri elem en ti co stituen ti il po rtale ev idenzia il gran de impatt o visivo de lla ch ica ne e del co rdol o, ch e influ en za no la traiett oria del ve ico lo . Da ll’a na lisi de lle sequen ze v isive , il primo elem ento pe rcep ito risulta il po rta le a ba nd iera, ch e condiziona il compo rta mento di gu ida a co ns iderev ole dis tanz a. La co m bi nazio ne degli interven ti risp onde efficace men te alle es igen ze di prog etto . Re gi straz ion e dei pa ram etri pres ta zio nali del ve ico lo : ef ficac ia dei po rtali in termini di rid uz ione de lle ve locità . Strumen tazio ne pe r i l monitorag gio e il tracc iame nto in co ntinuo de l punto foc ale de ll’occ hio uma no . Att enzione nei portali Ca so di stud io : SP 610 “Selice -Mon tana ra”, Lina ro - Ca stel del Rio . Prob le ma : sc ar sa pe rcezione de lla transizione tra l’am bien te ex traurbano e qu el lo urba no , co n consegu en te man teni m en to di ve loc ità pe ricolos e in ingres so ai ce ntri ab itati de lla SP 610 . Interven to : ins tallazi on e di po rtali urba ni per la mod er az io ne del traf fico ne lle zo ne di transiz ione . Obie ttivo de lla ric er ca : an ali si de ll’ef fic ac ia de gli elem en ti ch e costituisco no i po rtali, in termini di impa tto vis ivo e di diminu zion e de lle ve loc ità operative, e stud io del compo rta mento dei co nd uce nt i in pros si mità de gli stes si dal pu nt o di vis ta de lla va riazion e de ll'attenz ione du rante la gu ida . Clas sifica zi on e de gli sgu ardi tra elemen ti sin tomo di attenz ione (es. se gn aletica ) e di dis trazion e (es. pu bb licità). Live lli di attenz ione cresc en ti ne ll’app rocc io al po rt ale . Analisi cinemat ica V-Box Pro 400 m PRE por tale Università di Bol ogn a, DICAM - Strade, Bolo gna, Italy PAOLO MAGRIS, RICC AR DO LA MPER TI, CL AU DIO LA NTIER I Studio della p erce zio ne dell e zone d i transiz ione da ambito ext raurbano ad urbano tramite Mobil e Eye Percezione delle z one di transizione ATTENZIONE DISTRAZI ONE FOT OGR AMM I PE RSI INTERMEDIO

Figura

Fig. 1 – [Inclusa immagine nella  seguente  pagina] I portali urbani  per la moderazione del traffico  nel-le zone di transizione.

Riferimenti

Documenti correlati

Come per la riqualificazione della copertura, lo spessore dello strato, indicato nella tabella seguente, è stato calcolato in modo da ottenere la trasmittanza termica totale

All’esito della valutazione dei rischi, effettuata seguendo i criteri indicati nei paragrafi precedenti, il datore di lavoro dovrà elaborare il documento disciplinato

La stessa struttura viene interpretata nel nostro progetto di riuso prevedendo al piano terra, in diretta continuità con lo spazio urbano, le funzioni più pubbliche legate

Per far questo abbiamo messo come limite una percentuale (75%) del fabbisogno termico attuale della città (in diminuzione a causa del miglioramento dell’efficienza energetica

As it is clear from the discussion presented in the introduction and in appendix A, this definition is a generalization of the Araki relative entropy given in (41) to the case of

Come notò Giovanni Raboni, nella poesia di Bandini la ricerca metrico-formale si lega in modo indissolubile alla realizzazione espressiva dei contenuti proposti, perciò

Burial and exhumation history of the Daday Unit (Central Pontides, Turkey): implications for the closure of the Intra-Pontide oceanic basin.. L.,

Essendo l’unità asimmetrica nello spazio reciproco dei dati di diffrazione da noi raccolti (il set di indici hkl) non necessariamente corrispondente a quello associato