Area Socio Culturale istituzionale e legislativa
` Cosa si intende per PRIVACY?
“Diritto a essere lasciato solo” ovvero a non subire interferenze sulla propria persona e nella propria vita (anglosassoni)
1) Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (1950)
Art.8 Comma 1
“Ogni persona ha diritto al rispetto della sua
vita privata e familiare, del suo domicilio, e
della sua corrispondenza”
` 2) D.Lgs 196/2003 art.2 (Legge sulla privacy)
“
Il trattamento dei dati personali si svolga nel
rispetto dei diritti e delle liberà fondamentali
nonché della dignità dell’interessato, con
particolare riferimento alla riservatezza,
all’identità personale e al diritto alla
protezione dei dati personali”
Questo D.Lgs accorpa in un Testo Unico tutte le disposizioni in materia di protezione dei dati personali.
` “Chiunque ha diritto alla protezione dei dati
personali che lo riguardano” (Art. 1)
L’attuale normativa (Legge o Codice sulla
privacy) costituisce il principale riferimento petr tutto ciò che attiene la tutela dei dati personali.
`
Il diritto alla privacy si pone come un
diritto forte protetto
` Nello specifico, gli operatori che operano nel
contesto sanitario sono coinvolti in base all’art. 76 del Codice sulla Privacy….
` Art. 76. Esercenti professioni sanitarie e organismi sanitari
pubblici 1. Gli esercenti le professioni sanitarie e gli organismi
sanitari pubblici, anche nell'ambito di un'attività di rilevante interesse pubblico ai sensi dell'articolo 85, trattano i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute:
` a) con il consenso dell'interessato e anche senza l'autorizzazione
del Garante, se il trattamento riguarda dati e operazioni indispensabili per perseguire una finalità di tutela della salute o dell'incolumità fisica dell'interessato;
` b) anche senza il consenso dell'interessato e previa
autorizzazione del Garante, se la finalità di cui alla lettera a) riguarda un terzo o la collettività.
` 2. Nei casi di cui al comma 1 il consenso può essere prestato con
le modalità semplificate di cui al capo II.
` 3. Nei casi di cui al comma 1 l'autorizzazione del Garante è
rilasciata, salvi i casi di particolare urgenza, sentito il Consiglio superiore di sanità.
` 1) Dati personali: qualunque informazione
relativa a persona fisica, persona giuridica, ente o associazione, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale (dati identificativi)
` 3) Dati sensibili: dato personale idoneo a
rilevare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose o filosofiche o d’altro genere, le opinioni politiche, lo STATO DI SALUTE, la vita sessuale, adesione a partiti.
` Il loro trattamento richiede il consenso scritto
dell’interessato.
`
Esempio:
` cartella clinica e documentazione
` Raccolta ` Registrazione ` Organizzazione ` Conservazione ` Estrazione ` Raffronto ` Comunicazione ` Elaborazione ` Modificazione ` Distruzione o cancellazione ` Diffusione
` A rafforzare il diritto alla privacy….
IL CODICE DEONTOLOGICO (dei medici, degli infermieri ecc)
` Art. 10
Documentazione e tutela dei dati
` Il medico deve tutelare la riservatezza dei dati personali e della documentazione in suo possesso riguardante le persone anche se affidata a codici o sistemi informatici.
` Il medico deve informare i suoi collaboratori dell'obbligo del segreto professionale e deve vigilare affinchè essi vi si conformino.
` Nelle pubblicazioni scientifiche di dati clinici o di osservazioni relative a singole persone, il medico deve assicurare la non identificabilità delle stesse.
` Analogamente il medico non deve diffondere, attraverso la stampa o altri mezzi di informazione, notizie che possano consentire la identificazione del soggetto cui si riferiscono
` Art. 11
Comunicazione e diffusione di dati
` Nella comunicazione di atti o di documenti relativi a
singole persone, anche se destinati a Enti o Autorità che svolgono attività sanitaria, il medico deve porre in essere ogni precauzione atta a garantire la tutela del segreto professionale.
` Il medico, nella diffusione di bollettini medici, deve preventivamente acquisire il consenso dell'interessato o dei suoi legali rappresentanti.
` Il medico non può collaborare alla costituzione di
banche di dati sanitari, ove non esistano garanzie di tutela della riservatezza, della sicurezza e della vita privata della persona.
Articolo 26
` L'infermiere assicura e tutela la riservatezza nel ` trattamento dei dati relativi alla persona. Nella ` raccolta, nella gestione e nel passaggio di dati, ` si limita a ciò che è attinente all’assistenza.
Articolo 28
` L'infermiere rispetta il segreto professionale ` non solo per obbligo giuridico, ma per intima ` convinzione e come espressione concreta
Tutelare la privacy
Curando il contatto con la sfera intima, personale e psicologica del paziente.
Come ?
` Attenzione e delicatezza durante le attività di
assistenza
` Predisposizione ambiente (barriere fisiche…) ` Relazione con i familiari
Il concetto di “tutela della privacy” si coniuga con il concetto di “SEGRETO PROFESSIONALE”
` S’intende l’obbligo di mantenere il segreto di
tutte le informazioni che il paziente trasmette agli operatori in funzione del proprio lavoro o professione.
` Mantenere la riservatezza su tutte le
informazioni che riguardano il malato, rappresenta da sempre per i professionisti della salute un valore professionale prima che un obbligo…
` UN DOVERE ETICO prima che giuridico,
dettato dalla FIDUCIA.
` L’assistito ha il diritto di affidarsi agli
operatori sanitari senza sottrarre alcuna informazione che egli ritenga essere utile per il processo diagnostico, terapeutico, assistenziale, riabilitativo.
` Art. 622 Codice Penale
` Rivelazione di segreto professionale
`
“Chiunque, avendo notizia, per ragione del
proprio stato o ufficio, o della propria
professione o arte, di un segreto, lo rivela,
senza giusta causa, ovvero lo impiega a
proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto
può derivare nocumento, con la reclusione
fino ad un anno o con la multa da lire
sessantamila a un milione.Il delitto è punibile
a querela della persona offesa “.
` Sono tenuti al segreto non solo i
professionisti (medici, infermieri, ostetriche..) ma tutti coloro che ne vengono a conoscenza in virtù del proprio stato (studente, familiari, collaboratori, impiegati, sacerdote) o arte
` Non rappresenta violazione di segreto la
trasmissione delle informazioni tra gli operatori che compongono l’equipe assistenziale e di cura se queste hanno la finalità di migliorare la risposta alle necessità del paziente.
` La rilevazione del segreto può avvenire solo
con il CONSENSO della persona interessata, fatta eccezione per le denuncie obbligatorie (malattie infettive e delitti che prevedano reati perseguibili d’ufficio e per i quali sia
` Con il CONSENSO, l’assistito ha il diritto di
scegliere se ritiene o meno che i suoi familiari (marito, moglie, figli, genitori) vengano messi a conoscenza della sua situazione clinica (può anche decidere se vuole o meno essere informato sulle proprie condizioni)
Le informazioni
` Per i minorenni = genitori
Soggetti incapaci di intendere e volere =tutore
` L’obbligo di segreto è da intendersi pertanto
anche per l’Oss e l’ASA già dalla frequentazione in qualità di studente.
` Le “competenze etiche” dell’operatore si
esprimono anche attraverso il rispetto di quanto attiene la privacy delle persone assistite, quindi il rispetto della riservatezza e del segreto.
` Il mantenimento del segreto e’ sia un dovere
professionale che un obbligo morale per
` l’operatore, esso si fonda sul diritto universale di
ogni persona all’intimità e contribuisce ad
` alimentare il rapporto di fiducia tra persona
` Ogni operatore per esprimere le competenze che
sopra abbiamo descritto come indispensabili, si avvale anche delle sue capacità comunicative.
` Gli atteggiamenti che realizzano una
comunicazione efficace dal punto di vista etico sono:
` Autenticità
` Empatia, Capacità d’ascolto
` Comunicazione verbale e non verbale
A guidare gli operatori nella scelta di
comportamenti etici che tutelano il
diritto della privacy deve essere
soprattutto la volontà di tutelare il
rapporto di FIDUCIA con la persona e
non il timore delle sanzioni penali.
In conclusione appare opportuno ribadire che nessun individuo può sottrarsi al problema etico, che si pone alla coscienza nel momento
in cui sorge un conflitto di doveri, quando i principi etici spingono in direzioni diverse e ci