STATISTICA - COMUNE DI FERRARA
Occupazione nel 2012
I dati sul mercato del lavoro nel comune di Ferrara vengono ricavati da specifiche indagini campionarie effettuate dall’Ufficio Statistica del Comune di Ferrara. Ogni anno vengono intervistate 1.600 famiglie ferraresi (eccezionalmente 1.800 nel 2012), in due tornate di rilevazioni, che vengono svolte, generalmente, nei mesi di maggio e ottobre. I risultati annuali vengono ottenuti mediando i valori stimati in ciascuna delle due rilevazioni effettuate. Le stime così ricavate si discostano dalla realtà con un errore massimo dell’1,8% al 95% di probabilità.
Pubblichiamo di seguito i dati relativi al 2012, evidenziandone le variazioni rispetto all’anno precedente e operando un confronto con gli stessi dati elaborati e diffusi dall’Istat per l’Italia e la regione Emilia Romagna1.
Occupati nel comune di Ferrara
Diminuisce l’occupazione nel comune di Ferrara: il tasso di occupazione, nella fascia di età 15-64 anni, cala di 1,8 punti percentuali, passando dal 67,4% del 2011 al 65,6% del 2012. Gli occupati diminuiscono di 1.700 persone, attestandosi, nel 2012, sulle 56.800 unità.
La discesa dell’occupazione riguarda tutte le classi di età, ad eccezione di quella più anziana, dai 65 ai 74 anni; il tasso di occupazione si evidenzia in diminuzione, nel 2012 rispetto al 2011, nella classe dai 15 ai 29 anni di 2,8 punti percentuali, in quella dai 30 ai 44 di 1,2, in quella dai 45 ai 54 di 1,6 e in quella dai 55 ai 64 di 2,4; per contro, aumenta nella classe dai 65 ai 74 anni di 0,6 punti.
Diminuiscono gli occupati a tempo pieno di 3.200 persone, passando dai 52.100 del 2011 ai 48.900 del 2012. Per contro, aumenta l’occupazione a tempo parziale di 1.500 persone, passando da 6.400 nel 2011 a 7.900 nel 2012.
Diminuisce l’occupazione alle dipendenze di 2.000 persone: dalle 45.100 del 2011 si passa alle 43.100 del 2012. Diminuiscono sia gli occupati alle dipendenze a tempo indeterminato che quelli con contratto a termine, rispettivamente di 1.500 e 500 persone. I dipendenti “fissi” erano 39.200 nel 2011 e sono 37.800 nel 2012, con un calo pari al 3,7%. Più accentuata, in termini relativi, la diminuzione dei dipendenti con contratto a termine, che calano del 9,3%, dai 5.900 del 2011 ai 5.300 del 2012.
Diminuiscono i lavoratori con contratto di collaborazione: dai 900 del 2011 ai 700 del 2012, con un calo pari al 20,5%.
1 I dati in valore assoluto vengono arrotondati alle centinaia, le percentuali ad un decimale. Le differenze vengono effettuate sui dati non arrotondati e successivamente arrotondate alle centinaia o ad un decimale, per questo possono differire rispetto alle differenze operate sui dati arrotondati.
29 Marzo 2013 n°5
Risultano invece in aumento i lavoratori autonomi del 3,8%, dai 12.400 del 2011 ai 12.900 del 2012.
Rimane pressoché stazionaria l’occupazione in agricoltura e nell’industria in senso stretto; nel comparto edile diminuisce l’occupazione dipendente, parzialmente compensata da un incremento di lavoratori in proprio. Diminuisce invece sensibilmente l’occupazione nei servizi: è di 1.600 persone il decremento rispetto al 2011; di queste 1.300 erano lavoratori dipendenti, 300 autonomi o parasubordinati. Rimane sempre quello dei servizi il settore trainante dell’economia ferrarese, assorbendo il 74% dell’occupazione; nell’industria in senso stretto è collocato il 17% degli occupati, nelle costruzioni il 5% e in agricoltura il 4%.
Aumenta il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni: sono 900 gli occupati ferraresi in C.I.G. nel 2012, in aumento di quasi l’80% rispetto ai 500 dell’anno precedente.
Occupati nel comune di Ferrara: differenze di genere
L’occupazione ferrarese diminuisce sia rispetto al genere maschile che a quello femminile: il tasso di occupazione 15-64 anni cala, nel 2012 rispetto al 2011, per gli uomini di 1,8 punti percentuali, per le donne di 1,7. In termini assoluti l’occupazione maschile diminuisce di 800 unità, attestandosi, nel 2012, a quota 29.300, quella femminile di 900 persone, con 27.400 occupate.
L’occupazione maschile diminuisce soprattutto nei giovani, con un calo di 4,9 punti percentuali del tasso di occupazione 15-29 anni; diminuisce anche nelle classi 30-44 e 45-54 anni, rispettivamente di 1,5 e 1,8 punti, mentre resta stazionario nella classe 55-64 anni e aumenta di un punto in quella dai 65 ai 74.
Per le donne invece la maggior diminuzione di occupazione si riscontra in età 55-64, con un calo del tasso di occupazione di 4,6 punti. Diminuisce anche in tutte le altre classi (-0,9 punti sia nella 15-29 che nella 30-44, -1,4 nella 45-54) ad eccezione di quella 65-74, dove riscontriamo un piccolo aumento (0,2 punti).
Sia per le donne che per gli uomini diminuisce l’occupazione a tempo pieno ed aumenta quella a tempo parziale.
Tiene l’occupazione femminile alle dipendenze, per effetto di un aumento di occupazione dipendente a tempo parziale a discapito di una diminuzione di occupate dipendenti a tempo pieno.
Diminuiscono le indipendenti e le parasubordinate.
La diminuzione complessiva di occupazione alle dipendenze è dovuta al solo genere maschile:
diminuiscono sia gli occupati permanenti che quelli a termine, ma soprattutto calano gli occupati a tempo indeterminato e a tempo pieno (-2.000 persone). Risulta invece in aumento l’occupazione maschile indipendente (+1.100 persone).
La Cassa Integrazione Guadagni riguarda soprattutto il genere maschile: delle 900 persone in questa condizione, nel 2012, 700 sono uomini.
Occupati in Emilia Romagna e in Italia
Diminuisce l’occupazione sia in Emilia R. che in Italia, anche se in misura sensibilmente inferiore che a Ferrara: il tasso di occupazione 15-64 anni regionale cala di 0,3 punti percentuali, quello nazionale di 0,2 (-1,8 quello ferrarese). Tali diminuzioni sono però dovute al solo genere maschile, che cala di 1,1 punti percentuali in regione e di 0,9 in Italia; per contro risulta in aumento l’occupazione femminile di 0,4 punti in regione e di 0,6 in Italia.
Si accentua il divario occupazionale tra regione e comune di Ferrara, con una differenza di 2 punti percentuali nel 2012 (era 0,5 nel 2011): è pari a 67,6 il tasso di occupazione 15-64 anni regionale, mentre è 65,6 quello ferrarese. Anche se in misura inferiore al 2011, resta superiore a quello regionale il tasso di occupazione femminile ferrarese (+0,8 punti), mentre ne è sensibilmente inferiore quello maschile (-4,5 punti).
Resta sensibilmente inferiore l’occupazione nazionale rispetto a quella regionale e ferrarese; in modo particolare è minore quella femminile, con un tasso 15-64 anni pari a solo 47,1% (è 62,1% a Ferrara e 61,3% in regione). Si attesta sul 66,5% quello maschile (69,4% a Ferrara, 73,9% in regione) e sul 56,8% quello complessivo (65,6% a Ferrara, 67,6 % in regione).
Anche se diminuisce in termini relativi alla popolazione nella fascia 15-64 anni, l’occupazione in Emilia Romagna conta 1.600 persone occupate in più rispetto al 2011. E’ il saldo di una opposta dinamica di genere, che vede le occupate aumentare di 9.500 unità, a fronte di una diminuzione di occupazione maschile di 7.900 persone.
Restano pressoché stazionari gli occupati in agricoltura in Emilia Romagna, diminuiscono sensibilmente nell’industria in senso stretto (-17.500 persone), mentre aumentano nelle costruzioni (+5.500 persone) e nei servizi (+13.300 persone).
In Italia sono 68.500 i posti di lavoro persi nel 2012; gli occupati calano soprattutto nell’industria in senso stretto (-83.500 persone) e nelle costruzioni (-92.500), in minima parte in agricoltura (- 1.300), mentre aumentano (+108.800) nei servizi.
Come a Ferrara, anche in Emilia Romagna e in Italia il settore che assorbe il maggior numero di occupati è quello dei servizi, con, rispettivamente, il 63% e il 69% di occupati (il 74% a Ferrara).
Superiore è la proporzione di occupati nell’industria in senso stretto in Italia (20%) e, soprattutto, in regione (27%) rispetto a Ferrara (17%); il settore costruzioni pesa sull’occupazione l’8% in Italia e il 6% in regione (il 5% a Ferrara); si attesta sul 4%, come a Ferrara, la quota di occupati in agricoltura sia in regione che in Italia.
Disoccupati nel comune di Ferrara
Aumenta di 2,2 punti percentuali la disoccupazione a Ferrara: il tasso di disoccupazione passa dall’8,2% del 2011 al 10,4% del 20122. Le persone in cerca di occupazione aumentano di 1.300 persone e raggiungono, nel 2012, le 6.600 unità.
Aumenta soprattutto la disoccupazione giovanile: il tasso di disoccupazione 15-29 anni si incrementa di 6,6 punti percentuali rispetto al 2011, attestandosi, nel 2012, al 28%. Cresce sensibilmente anche nella classe di età dai 55 ai 64 anni, dove raggiunge, nel 2012, l’8,1%, in aumento di 4,1 punti rispetto al 2011. Aumenta anche la disoccupazione nella classe 45-54 anni, di 2 punti percentuali, mentre contenuto è l’incremento nella classe 30-44 anni, pari a 5 decimi di punto.
Aumentano sia le persone in cerca di nuova che quelle in cerca di prima occupazione, rispettivamente di 700 e 600 unità; tuttavia, in termini relativi, l’aumento più rimarchevole è quello delle persone in cerca di prima occupazione, che aumentano, nel 2012 rispetto al 2011, del 71%, contro l’aumento del 17% di quelle in cerca di nuova. Queste ultime rappresentano ancora la maggior parte delle persone in cerca di occupazione, in proporzione pari al 79% nel 2012 (erano l’84% nel 2011).
2 Si tratta del valore più elevato registrato a Ferrara da 17 anni a questa parte; per trovare un valore maggiore bisogna risalire al 1995, quando il tasso di disoccupazione arrivava al 12,4%. Si trattava allora di una disoccupazione fortemente influenzata dalla componente femminile (17,7% era il tasso di disoccupazione femminile nel 1995). Negli anni successivi la differenza di genere è andata via via riducendosi, fino al arrivare al sorpasso della disoccupazione maschile che, infatti, nel 2012 fa segnare un tasso superiore a quello femminile di 3 decimi di punto (10,5% contro 10,2%).
I disoccupati in cerca di occupazione da più di un anno aumentano del 35% nel 2012 rispetto al 2011, quelli da meno di un anno del 15%.
Disoccupati nel comune di Ferrara: differenze di genere
Cresce maggiormente la disoccupazione maschile di quella femminile: dal 7,4% del 2011 si passa al 10,5% nel 2012 per i maschi, con un aumento di 3,1 punti percentuali, mentre si attesta sul 10,2% la disoccupazione femminile nel 2012, in aumento di 1,2 punti sul 2011. In valore assoluto siamo in presenza di 3.400 disoccupati e 3.100 disoccupate.
Un forte aumento della disoccupazione maschile si registra nei giovani: nella classe di età 15-29 anni la disoccupazione maschile aumenta di 9,3 punti percentuali, attestandosi sul 28,3% nel 2012. Sensibile è anche l’aumento rilevato nella classe 55-64 anni, con 4,4 punti percentuali. Nelle classi intermedie si registrano incrementi di 1,8 e 2 punti, rispettivamente per le classi 30-44 e 45- 54 anni.
Per le donne aumenta, in misura più contenuta rispetto agli uomini ma comunque sensibile, la disoccupazione dai 15 ai 29 anni: +3,8 punti percentuali. Lo stesso incremento si registra nella classe 55-64 anni, mentre diminuisce di un punto nella fascia 30-44 e aumenta in quella 45-54 anni di 2 punti.
Raddoppia, nel 2012 rispetto al 2011, il numero di donne in cerca di prima occupazione, da 400 a 800. Complessivamente le donne in cerca di occupazione con precedenti esperienze lavorative rappresentano ancora la maggioranza, con il 75% del totale disoccupate, ma è in aumento la quota delle donne in cerca senza precedenti esperienze lavorative, dal 14% nel 2011 al 25% nel 2012.
Non varia, nel 2012 rispetto al 2011, la quota di uomini in cerca di occupazione con precedente esperienza lavorativa o senza, che costituiscono, rispettivamente, l’82% e il 18% del totale disoccupati.
Le donne in cerca di occupazione da più di un anno aumentano, nel 2012 rispetto al 2011, del 5,8%, mentre quelle in cerca da meno di un anno del 16,7%. Di conseguenza aumenta la quota di donne in cerca da meno di un anno: rappresentavano il 46% del totale disoccupate nel 2011 e sono il 49% nel 2012.
Sono in sensibile aumento i maschi disoccupati in cerca da più di un anno, che crescono, nel 2012 rispetto al 2011, del 70,6%, da 1.200 a 2.100. La loro proporzione sul totale dei disoccupati passa dal 51% nel 2011 al 61% nel 2012.
Disoccupati in Emilia Romagna e in Italia
La disoccupazione aumenta anche in Emilia Romagna e in Italia, rispettivamente di 1,8 e 2,3 punti percentuali nel 2012 rispetto al 2011 (di 2,2 punti a Ferrara). Il tasso di disoccupazione regionale, 7,1% nel 2012, resta sensibilmente inferiore a quello ferrarese (10,4%), mentre ne è leggermente superiore quello nazionale, pari a 10,7% nel 2012.
Relativamente al genere, l’aumento di disoccupazione è equamente distribuito in Italia, con 2,3 punti percentuali sia per gli uomini che per le donne, mentre è leggermente superiore per i maschi in regione, con un incremento di 1,9 punti contro 1,7 per le femmine.
Il tasso di disoccupazione maschile nazionale, pari a 9,9%, è inferiore a quello ferrarese (pari a 10,5%), mentre ne è superiore quello femminile, pari a 11,9% (10,2% quello ferrarese). Sono inferiori, per entrambi i generi, i tassi di disoccupazione regionali (6,4% quello maschile, 7,9%
quello femminile) rispetto a quelli ferraresi e nazionali.
Complessivamente, nel 2012, si contano 2.743.600 disoccupati in Italia (1.468.900 uomini e 1.274.700 donne) e 150.000 in Emilia Romagna (74.400 uomini e 75.600 donne), mentre sono 6.600 i disoccupati nel comune di Ferrara (3.400 uomini, 3.100 donne).
Inattivi nel comune di Ferrara
A Ferrara l’occupazione diminuisce, in termini assoluti, maggiormente di quanto aumenti la disoccupazione; questo determina un travaso di persone dall’aggregato delle forze di lavoro a quello degli inattivi. Questo incide, almeno in parte3, sul tasso di inattività 15-64 anni che aumenta, nel 2012 rispetto al 2011, di 0,2 punti percentuali, passando dal 26,4% al 26,6%.
Diverso è l’andamento per genere: gli uomini in cerca di occupazione aumentano più di quelli che la perdono (o la lasciano), cosicchè si determina un aumento di forza lavoro maschile rispetto all’anno precedente, con corrispondente diminuzione di inattivi; diminuisce quindi il tasso di inattività 15-64 anni maschile di 0,7 punti percentuali rispetto al 2011, attestandosi al 22,2% nel 2012.
Al contrario, nel genere femminile, essendo il calo di occupate superiore all’aumento di disoccupate, assistiamo ad un decremento di forza lavoro femminile e ad un incremento del tasso di inattività 15-64 anni, che si attesta, nel 2012, al 30,8%, aumentando di un punto percentuale rispetto al 2011.
Inattivi in Emilia Romagna
In Emilia Romagna aumentano sensibilmente le forze di lavoro, per effetto soprattutto di aumento di persone in cerca di occupazione; conseguentemente cala il tasso di inattività 15-64 anni, nella misura di un punto percentuale rispetto al 2011, attestandosi, nel 2012, al 27,2%.
Nel genere femminile assistiamo sia ad un aumento di occupate che di disoccupate; di conseguenza risulta in diminuzione di 1,6 punti percentuali rispetto al 2011 il tasso di inattività 15- 64 anni, che si attesta, nel 2012, al 33,4%.
Per gli uomini l’aumento di disoccupazione sensibilmente superiore alla diminuzione di occupazione determina un aumento di forza lavoro ed un calo del tasso di inattività 15-64 anni di 5 decimi di punto rispetto al 2011, affermandosi, nel 2012, al 20,9%.
Inattivi in Italia
In Italia il tasso di inattività 15-64 anni è notevolmente superiore sia rispetto all’Emilia Romagna che a Ferrara; nel 2012 si attesta al 36,3%, in diminuzione, rispetto al 2011, di 1,4 punti percentuali, a causa di un aumento di disoccupazione sensibilmente superiore alla diminuzione di occupazione.
Anche in Italia, come in regione, assistiamo ad un aumento di forza lavoro femminile dovuto sia ad aumento di occupate che di disoccupate e ad un conseguente calo, rispetto al 2011, di 2 punti percentuali del tasso di inattività 15-64 anni, che si attesta, nel 2012, al 46,5%.
Anche per il genere maschile aumenta la forza lavoro; tale aumento è determinato dal maggior numero di persone in cerca di occupazione rispetto al calo di occupati; diminuisce quindi il tasso di inattività 15-64 anni rispetto al 2011 di 9 decimi di punto, attestandosi, nel 2012, al 26,1%.
3 Una parte delle persone che passano dall’aggregato “forze lavoro” a quello degli “inattivi” ha più di 64 anni.
TAB.1. TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER GENERE E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Anno 2012
valori percentuali variazioni in punti % su 2011
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Comune di Ferrara 69,4 62,1 65,6 -1,8 -1,7 -1,8
Regione Emilia Romagna 73,9 61,3 67,6 -1,1 0,4 -0,3
Italia 66,5 47,1 56,8 -0,9 0,6 -0,2
Ripartizioni geografiche
TAB.2. TASSO DI OCCUPAZIONE PER CLASSI DI ETA' E GENERE NEL COMUNE DI FERRARA Anno 2012
valori percentuali variazioni in punti % su 2011
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
15-29 34,1 34,8 34,5 -4,9 -0,9 -2,8
30-44 86,4 79,5 82,9 -1,5 -0,9 -1,2
45-54 88,2 79,7 83,7 -1,8 -1,4 -1,6
55-64 53,0 37,7 45,0 0,0 -4,6 -2,4
65-74 13,3 2,9 7,6 1,0 0,2 0,6
Classi di età
TAB. 3. OCCUPATI PER GENERE E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Anno 2012
valori assoluti (in migliaia) variazioni assolute (in migliaia) su 2011
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Comune di Ferrara 29,3 27,4 56,8 -0,8 -0,9 -1,7
Regione Emilia Romagna 1.085,8 883,0 1.968,9 -7,9 9,5 1,6
Italia 13.440,5 9.458,2 22.898,7 -178,1 109,6 -68,5
Ripartizioni geografiche
TAB. 4. OCCUPATI PER POSIZIONE, SETTORE DI ATTIVITA' E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Anno 2012
valori assoluti (in migliaia) variazioni assolute (in migliaia) su
2011 Incidenza % nel 2012
Dipendenti
Indipendenti e parasubordi
nati Totale Dipendenti
Indipendenti e parasubordi
nati Totale Dipendenti
Indipendenti e parasubordi
nati Totale TOTALE OCCUPATI
Comune di Ferrara 43,1 13,7 56,8 -2,0 0,3 -1,7 100,0% 100,0% 100,0%
Regione Emilia Romagna 1.500,6 468,3 1.968,9 16,0 -14,4 1,6 100,0% 100,0% 100,0%
Italia 17.213,6 5.685,1 22.898,7 -26,7 -41,8 -68,5 100,0% 100,0% 100,0%
AGRICOLTURA
Comune di Ferrara 0,7 1,5 2,2 -0,2 0,2 0,0 1,6% 11,3% 3,9%
Regione Emilia Romagna 30,7 44,8 75,6 5,6 -5,3 0,3 2,0% 9,6% 3,8%
Italia 427,7 421,4 849,1 15,0 -16,3 -1,3 2,5% 7,4% 3,7%
INDUSTRIA IN SENSO STRETTO
Comune di Ferrara 8,9 0,9 9,8 0,1 0,0 0,1 20,7% 6,5% 17,3%
Regione Emilia Romagna 465,6 55,4 521,0 -16,4 -1,1 -17,5 31,0% 11,8% 26,5%
Italia 4.029,6 578,4 4.608,0 -59,1 -24,4 -83,5 23,4% 10,2% 20,1%
COSTRUZIONI
Comune di Ferrara 1,3 1,5 2,7 -0,7 0,4 -0,2 3,0% 10,6% 4,8%
Regione Emilia Romagna 69,7 54,9 124,6 4,3 1,1 5,5 4,6% 11,7% 6,3%
Italia 1.073,0 681,0 1.754,0 -64,8 -27,7 -92,5 6,2% 12,0% 7,7%
SERVIZI
Comune di Ferrara 32,2 9,8 42,0 -1,3 -0,3 -1,6 74,7% 71,6% 73,9%
Regione Emilia Romagna 934,6 313,2 1.247,7 22,5 -9,2 13,3 62,3% 66,9% 63,4%
Italia 11.683,3 4.004,3 15.687,6 82,1 26,7 108,8 67,9% 70,4% 68,5%
Ripartizioni geografiche
TAB.5. OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO, POSIZIONE, CARATTERE DELL'OCCUPAZIONE E GENERE NEL COMUNE DI FERRARA
Anno 2012
variazioni su 2011 Incidenza %
assolute (in
migliaia) percentuali anno 2012 anno 2011
MASCHI E FEMMINE
OCCUPATI 56,8 -1,7 -2,9% 100,0% 100,0%
a tempo pieno 48,9 -3,2 -6,2% 86,1% 89,0%
a tempo parziale 7,9 1,5 23,1% 13,9% 11,0%
Dipendenti 43,1 -2,0 -4,5% 75,9% 77,1%
Permanenti 37,8 -1,5 -3,7% 66,5% 67,1%
a tempo pieno 32,9 -2,3 -6,6% 57,9% 60,2%
a tempo parziale 4,9 0,9 21,1% 8,6% 6,9%
A termine 5,3 -0,5 -9,3% 9,4% 10,1%
a tempo pieno 3,5 -0,9 -19,7% 6,1% 7,4%
a tempo parziale 1,9 0,3 19,6% 3,3% 2,7%
Indipendenti 12,9 0,5 3,8% 22,8% 21,3%
Parasubordinati 0,7 -0,2 -20,5% 1,3% 1,6%
Occupati in C.I.G. 0,9 0,4 78,5% 1,6% 0,9%
MASCHI
OCCUPATI 29,3 -0,8 -2,7% 100,0% 100,0%
a tempo pieno 27,7 -1,3 -4,5% 94,6% 96,3%
a tempo parziale 1,6 0,5 42,4% 5,4% 3,7%
Dipendenti 19,5 -2,1 -9,8% 66,5% 71,7%
Permanenti 17,4 -1,9 -9,8% 59,2% 63,9%
a tempo pieno 16,8 -2,0 -10,7% 57,2% 62,3%
a tempo parziale 0,6 0,1 26,4% 2,1% 1,6%
A termine 2,1 -0,2 -10,2% 7,3% 7,9%
a tempo pieno 1,8 -0,1 -7,5% 6,0% 6,3%
a tempo parziale 0,4 -0,1 -21,5% 1,2% 1,5%
Indipendenti 9,3 1,1 12,8% 31,8% 27,4%
Parasubordinati 0,5 0,2 96,4% 1,7% 0,8%
Occupati in C.I.G. 0,7 0,3 81,1% 2,3% 1,2%
FEMMINE
OCCUPATI 27,4 -0,9 -3,2% 100,0% 100,0%
a tempo pieno 21,1 -1,9 -8,3% 77,0% 81,3%
a tempo parziale 6,3 1,0 19,0% 23,0% 18,7%
Dipendenti 23,6 0,1 0,5% 86,1% 82,9%
Permanenti 20,4 0,4 2,1% 74,3% 70,5%
a tempo pieno 16,1 -0,3 -1,8% 58,8% 57,9%
a tempo parziale 4,3 0,7 20,4% 15,6% 12,5%
A termine 3,2 -0,3 -8,6% 11,7% 12,4%
a tempo pieno 1,7 -0,7 -29,2% 6,3% 8,6%
a tempo parziale 1,5 0,4 37,1% 5,5% 3,9%
Indipendenti 3,6 -0,6 -14,1% 13,1% 14,7%
Parasubordinati 0,2 -0,4 -64,1% 0,9% 2,4%
Occupati in C.I.G. 0,2 0,1 70,8% 0,8% 0,5%
Posizione professionale, carattere dell'occupazione e tipologia di orario
valori assoluti (in migliaia)
TAB.6. TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER GENERE E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Anno 2012
valori percentuali variazioni in punti % su 2011
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Comune di Ferrara 10,5 10,2 10,4 3,1 1,2 2,2
Regione Emilia Romagna 6,4 7,9 7,1 1,9 1,7 1,8
Italia 9,9 11,9 10,7 2,3 2,3 2,3
Ripartizioni geografiche
TAB. 7. TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER CLASSI DI ETA' E GENERE NEL COMUNE DI FERRARA Anno 2012
Valori percentuali variazioni in punti % su 2011
Classi di età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
15-29 28,3 27,6 28,0 9,3 3,8 6,6
30-44 9,6 9,0 9,3 1,8 -1,0 0,5
45-54 6,8 6,7 6,8 2,0 2,0 2,0
55-64 7,9 8,4 8,1 4,4 3,8 4,1
TAB. 8. PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE PER GENERE E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Anno 2012
valori assoluti (in migliaia) variazioni assolute (in migliaia) su 2011
Ripartizioni geografiche Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Comune di Ferrara 3,4 3,1 6,6 1,0 0,3 1,3
Regione Emilia Romagna 74,4 75,6 150,0 22,7 17,6 40,3
Italia 1.468,9 1.274,7 2.743,6 354,6 281,2 635,8
TAB. 9. PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE PER DURATA DELLA RICERCA, PRECEDENTI ESPERIENZE LAVORATIVE E GENERE NEL COMUNE DI FERRARA
Anno 2012
Variazioni su 2011 Incidenza % Durata della ricerca e precedenti esperienze
lavorative
assolute
(in migliaia) percentuali anno 2012 anno 2011
MASCHI E FEMMINE
IN CERCA DI OCCUPAZIONE 6,6 1,3 25,4% 100% 100%
Con precedenti esperienze lavorative 5,2 0,7 16,9% 79% 84%
Senza precedenti esperienze lavorative 1,4 0,6 71,0% 21% 16%
Da meno di un anno 2,9 0,4 14,9% 44% 48%
Da oltre un anno 3,7 1,0 34,9% 56% 52%
MASCHI
IN CERCA DI OCCUPAZIONE 3,4 1,0 42,2% 100% 100%
Con precedenti esperienze lavorative 2,8 0,8 41,4% 82% 82%
Senza precedenti esperienze lavorative 0,6 0,2 46,6% 18% 18%
Da meno di un anno 1,3 0,2 12,9% 39% 49%
Da oltre un anno 2,1 0,9 70,6% 61% 51%
FEMMINE
IN CERCA DI OCCUPAZIONE 3,1 0,3 10,9% 100% 100%
Con precedenti esperienze lavorative 2,4 -0,1 -3,0% 75% 86%
Senza precedenti esperienze lavorative 0,8 0,4 98,2% 25% 14%
Da meno di un anno 1,5 0,2 16,7% 49% 46%
Da oltre un anno 1,6 0,1 5,8% 51% 54%
valori assoluti (in migliaia)
TAB. 10. TASSO DI INATTIVITA' 15-64 ANNI PER GENERE E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Anno 2012
valori percentuali variazioni in punti % su 2011
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Comune di Ferrara 22,2 30,8 26,6 -0,7 1,0 0,2
Regione Emilia Romagna 20,9 33,4 27,2 -0,5 -1,6 -1,0
Italia 26,1 46,5 36,3 -0,9 -2,0 -1,4
Ripartizioni geografiche
Nota metodologica indagine “Occupazione e disoccupazione”
In campo nazionale l’indagine Istat sulle forze di lavoro, condotta a cadenza trimestrale a partire dal 1959 e a carattere continuativo a partire dal 2004, costituisce la principale fonte statistica di rilevazione del mercato del lavoro italiano. L’indagine è progettata per garantire stime trimestrali a livello regionale e stime provinciali in media d’anno.
L’esigenza di possedere informazioni sul mercato del lavoro a livello comunale, ha fatto si che l’Amministrazione del Comune di Ferrara abbia provveduto, fin dal 1991, a finanziare l’indagine “Occupazione e disoccupazione” sulla popolazione residente comunale, realizzata in base alle stesse definizioni e con gli stessi criteri classificatori dell’indagine Istat.
Nel corso degli anni la rilevazione ha subito diversi cambiamenti, mantenendosi tuttavia sempre allineata ai criteri metodologici dell’indagine nazionale. Attualmente vengono realizzate due indagini annuali, con campioni casuali distinti, mantenendo le stesse definizioni, gli stessi criteri classificatori e lo stesso questionario (semplificato) dell’indagine Istat.
L’universo di riferimento della rilevazione comunale “Occupazione e disoccupazione”, è costituito da tutti i componenti delle famiglie residenti (con l’esclusione dei membri permanenti delle convivenze), l’unità di rilevazione è la famiglia “di fatto”. La numerosità campionaria è di 800 famiglie per ogni rilevazione, con campionamento casuale. L’errore massimo di stima è del 2,5% al 95% di probabilità per ciascuna rilevazione e dell’1,8% al 95% di probabilità in media annua.
Le famiglie vengono intervistate telefonicamente ove sia reperibile il numero telefonico e vi sia la disponibilità della famiglia stessa, in caso contrario a domicilio.
I dati campionari vengono riportati all’universo utilizzando coefficienti di ponderazione per genere e per le seguenti classi di età: 0-14, 15-29, 30-64, 65-74 e 75 anni e oltre, in modo da consentire il calcolo di aggregati coerenti con la consistenza complessiva della popolazione per genere e classi di età.
Glossario
Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione.
Occupati: comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:
hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura;
hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente;
sono assenti dal lavoro per un periodo limitato (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività.
Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che:
hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista;
oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.
Inattivi: comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione.
Tasso di occupazione: rapporto percentuale tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento.
Tasso di disoccupazione: rapporto percentuale tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro.
Tasso di inattività: rapporto percentuale tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento.
Al fine di favorire la diffusione e l’utilizzazione dei dati e delle informazioni è consentita la riproduzione parziale o totale del contenuto della presente pubblicazione, con citazione della fonte:
Sistan, Comune di Ferrara, Ufficio Statistica.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio STATISTICA
Via Mons. Luigi Maverna 4 – FERRARA Tel.0532-418 060 - 418 066, Fax 0532-418 068 E-mail: [email protected]
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