Allegato I
Tabella 4. Matrice della dannosità dei fattori di degrado e della vulnerabilità delle componenti ambientali.
Componenti ambientali danneggiate Fattori di degrado
Aria Acqua Suolo Habitat protetti Specie protette Paesaggio Attività agricole Dannosità
Spietramento alterazione equilibri
idrogeologici
erosione, inertizzazione, inversione degli strati
riduzione superficie indirettamente per distruzione habitat
peggioramento
5
Cave inquinamento acque di
falda
rimozione idem idem idem
5
Invasi e canalizzazioni riduzione capacità
d’infiltrazione
idem idem idem
4
Progetto centrale eolica inquinamento elettromagnetico alterazione equilibri idrogeologici riduzione superficie e peggioramento qualitativo distruzione e peggioramento dell’habitat, uccisione diretta
idem
5
Discariche abusive e spandimento reflui
cattivi odori contaminazione contaminazione riduzione superficie e
peggioramento qualitativo
avvelenamento idem contaminazione
produzioni 7
Capannoni industriali riduzione capacità
d’infiltrazione
riduzione superficie indirettamente per distruzione habitat
idem
4
Poligoni militari peggioramento qualitativo danneggiamento dell’habitat e
disturbo
idem sottrazione periodica
delle superfici 4
Allegato II
Tabella 31. Possibili scenari determinati, con l’introduzione del pagamento unico e con la riforma delle OCM, dall’evoluzione positiva (☺) o negativa () di tre variabili fondamentali. Ai differenti scenari sono assegnati giudizi sintetici da interpretare nella seguente scala di valore decrescente: + + > + > + - > - > - -.
Politiche regionali di sviluppo rurale
Pianificazione del territorio e aree protette
Sicurezza, condizioni di vita nelle campagne
Scenari Giudizi
sintetici
☺ ☺ ☺ Sviluppo di un’agricoltura sostenibile, basata su una zootecnia estensiva e di qualità, consolidamento e diffusione dell’agriturismo, agricoltura multifunzionale per la gestione degli habitat steppici, arresto dei fattori di degrado ambientale extra-agricoli.
+ +
☺ ☺ Affermazione di un’agricoltura non produttiva basata sul set-aside eco-compatibile, sviluppo di un turismo rurale svincolato dall’attività agricola, arresto dei fattori di degrado ambientale extra-agricoli; nel lungo periodo, possibile degradazione degli habitat steppici per scarso pascolamento.
+
☺ ☺ Sviluppo di un’agricoltura sostenibile, basata su una zootecnia estensiva e di qualità, ma contemporaneo avanzamento dei fattori di degrado ambientale extra-agricoli: situazione indeterminata.
-
☺ ☺
Affermazione di un’agricoltura non produttiva basata sul set-aside eco-compatibile, arresto dei fattori di degrado ambientale extra-agricoli: l’Alta Murgia si trasformerebbe in territorio essenzialmente improduttivo; rischio di non accettazione dei vincoli di tutela ambientale da parte delle comunità locali; nel lungo periodo, possibile degradazione degli habitat steppici per scarso pascolamento: situazione instabile.
+ -
☺ Affermazione di un’agricoltura non produttiva basata sul set-aside eco-compatibile, limitata presenza della zootecnia, dell’agriturismo e del turismo rurale; avanzamento dei fattori di degrado ambientale extra-agricoli: situazione indeterminata.
-
☺
Affermazione di un’agricoltura non produttiva basata sul set-aside eco-compatibile, arresto dei fattori di degrado ambientale extra-agricoli: l’Alta Murgia si trasformerebbe in territorio essenzialmente improduttivo; rischio di non accettazione dei vincoli di tutela ambientale da parte delle comunità locali e forti spinte verso attività illecite (discariche abusive); nel lungo periodo, possibile degradazione degli habitat steppici per scarso pascolamento: situazione instabile.
+ -
☺
Affermazione di un’agricoltura non produttiva basata sul set-aside eco-compatibile, forte avanzamento dei fattori di degrado ambientale extra-agricoli, forti spinte verso attività illecite (discariche abusive); nel lungo periodo, tendenza verso la progressiva diminuzione dei terreni agricoli in favore di altre destinazioni (smaltimento dei rifiuti, basi militari, cave, insediamenti residenziali ed industriali).
-
Rapido avanzamento dei fattori di degrado ambientale extra-agricoli, forti spinte verso attività illecite (discariche abusive); rapida diminuzione dei terreni agricoli in favore di altre destinazioni (smaltimento dei rifiuti, basi militari, cave, insediamenti residenziali ed industriali).
Allegato V
Tabella 32. Caratteristiche strutturali delle aziende agricole e delle cooperative intervistate. Az. Agr. Coppa Az. Agr. V. Tedone Az. Agr. C. Tedone Az. Agr. Cimadomo Az. Agr. Pellegrini Az. Agr. Lama di Luna Az. Agr. Cinone Caseificio Pugliese Elaiopolio Coop. Cantina CRIFO Altitudine s.l.m. 550 m 600 m 600 m 500 m 600 m 350 m 600 m Superficie aziendale o numero soci
229 ha 180 ha 190 ha 445 ha 200 ha 200 ha 220 ha 120 soci 782 soci 1.259 soci
Ripartizione approssimativa della SAU pascolo 100 ha; seminativo 129 ha pascolo 90 ha; seminativo 90 ha pascolo 70 ha; seminativo 120 ha pascolo arborato 275 ha; seminativo 165 ha (20 ha saranno convertiti a mandorleto); ciliegeto 1 ha pascolo 100 ha; seminativo 100 ha pascolo 100 ha; seminativo 25 ha; colture arboree 75 ha (vigneti da vino e da tavola, oliveto, mandorleto, ciliegeto) seminativo 220 ha
Avvicendamento grano duro (50 ha), orzo, avena, favino, trifoglio incarnato
grano duro, avena, erbai
cereali ed erbai 50% cereali e 50% erbai (avena e veccia o avena e trifogli)
cereali ed erbai avena, maggese, grano duro
grano duro, altri cereali, erbai (avena e trifogli), maggese
Attività zootecnica bovini 26 fattrici (bruna e pezzata rossa); ovini 200; animali da cortile, cavalli, asini
nessuna bovini 55 fattrici (pezzata rossa); ovini 250; caprini 150 (garganica) 460 ovini e animali da cortile sono di proprietà di un agricoltore affittuario di parte di terreni e fabbricati bovini 5 fattrici (bruna); ovini 450 (altamurana) 600 ovini di proprietà del guardiano bovini 40 fattrici (bruna), vitelli all’ingrasso; 3 cavalli (murgese); tra breve animali da cortile bovini, ovini, caprini, bufalini Attività connesse ed altre attività agriturismo (2 sale e 12 posti letto); fattoria didattica, vendita diretta, educazione ambientale, seminari, visite guidate
nessuna nessuna centro di
educazione ambientale, in collaborazione con TERRÆ ospitalità per militari (700 posti letto) agriturismo (30 coperti e 10 camere); vendita diretta prodotti, visite guidate macelleria per vendita diretta; in predisposizione pensionamento cavalli e semplice ristorazione trasformazione e vendita diretta dei prodotti tramite 26 punti vendita (30% del fatturato) frangitura, confezionamento del 25% del prodotto vinificazione, confezionamento del 53% del prodotto Tipo di conduzione e manodopera diretta; 4 familiari, o.t.d.
diretta; familiari diretta; 2 salariati albanesi
diretta; o.t.d. diretta; familiari, 2 salariati marocchini
dati non disponibili diretta; o.t.d.
Adesione a misure del PSR agricoltura biologica, recupero muretti a secco agricoltura biologica, recupero muretti a secco agricoltura biologica, recupero muretti a secco agricoltura biologica, recupero muretti a secco no agricoltura biologica, recupero muretti a secco agricoltura biologica
Adesione a cooperative no no Cooperativa
Caseificio Pugliese
no Cooperativa
Caseificio Pugliese
no Cooperativa
Allegato VI
Tabella 33. Quadro di sintesi dei punti di vista degli imprenditori agricoli, delle loro cooperative e delle associazioni di categoria riguardo alcune tematiche importanti per il territorio dell’Alta Murgia e la sua gestione agroambientale.
CIA Coldiretti Altamura Az. Agr. Coppa Az. Agr. V. Tedone Az. Agr. C. Tedone Az. Agr. Cimadomo Az. Agr. Pellegrini Az. Agr. Lama di Luna Az. Agr. Cinone Coop. Caseificio Pugliese Elaiopolio Coop. Rif. Fond. Cantina CRIFO Vocazione dell’Alta Murgia agricoltura biologica ed estensiva agricoltura biologica, multifunzionale, pluriattiva
agricoltura pluriattiva attualmente nessuna agricoltura biologica, multifunzionale, pluriattiva pluriattività agricoltura biologica, multifunzionale, pluriattiva agricoltura biologica, multifunzionale, pluriattiva agricoltura di qualità agricoltura di qualità agricoltura di qualità
Cosa fare per lo sviluppo rurale dell’Alta Murgia remunerazione esternalità agricoltura, potenziare agricoltura biologica, migliorare condizioni di vita consorzi di agricoltori, pluriattività finanziamenti mirati per progetti finanziamenti per recupero jazzi; creare attrazioni turistiche; recupero aree forestali impostare agricoltura biologica su scala territoriale finanziamenti mirati per progetti; finanziamenti per sistemi di sicurezza; formazione ed incentivi per giovani Il Parco Nazionale vincoli, complicazioni burocratiche, agricoltori non rappresentati attualmente solo vincoli; si auspica presidio territorio, partecipazione agricoltori, nuove opportunità vincoli dovranno essere compensati da benefici (pagamento costo d’uso del territorio, azioni per promozione)
non ha senso; istituito per interessi politici attualmente vincoli; necessari piano conversione al biologico, dirigenti responsabili, partecipazione agricoltori si spera non aggiunga vincoli; maggior controllo degrado ambientale auspica presidio sul territorio, incentivi per esternalità agricoltura
istituito per interessi politici; necessaria partecipazione attiva agricoltori vincoli Principali problemi per le aziende scarsa remunerazione, aumento costi di produzione sicurezza, commercializzazione, dialogo con istituzioni approvvigionamento idrico, costi energetici approvvigionamento idrico, burocrazia e vincoli, scarsa remunerazione reperimento manodopera, sicurezza, approvvigionamento idrico approvvigionamento idrico, mentalità anziani sicurezza, scarsa remunerazione; manca adsl sicurezza, approvvigionamento idrico, pochi incentivi per giovani Agricoltura biologica in crisi; necessari maggiori aiuti, interventi per commercializzazione, promozione, assistenza tecnica necessaria convinzione personale, utile perché l’Alta Murgia è area marginale
scarsa
remunerazione; necessari maggiori aiuti, interventi per commercializzazione, promozione offre maggior reddito in aree marginali; necessari maggiori controlli, interventi per commercializzazione
non remunerativa necessaria convinzione; crisi biologico comune a tutta l’agricoltura necessari maggiori incentivi, maggiori controlli necessaria assistenza tecnica, promozione non applicabile; necessarie tecnologie, assistenza tecnica Cause dei problemi ambientali scarsi controlli, cattiva educazione ambientale scarsi controlli
Allegato VII
Tabella 34. Quadro di sintesi dei punti di vista di un imprenditore del settore lapideo, delle associazioni e dei rappresentanti o funzionari di Enti locali riguardo alcune tematiche importanti per il territorio dell’Alta Murgia e la sua gestione agroambientale.
Teseo Marmi Torre di Nebbia Murex TERRÆ Gruppo Speleologico Consiglio Direttivo
Parco
Comunità Montana Ufficio Parchi
Vocazione dell’Alta Murgia comprende attività estrattiva agricoltura biologica, di qualità, pluriattiva, multifunzionale; attività extra-agricole compatibili agricoltura biologica, pluriattiva, multifunzionale; attività extra-agricole compatibili agricoltura biologica, pluriattiva, multifunzionale; attività extra-agricole compatibili comprende attività ricreative compatibili agricoltura biologica, multifunzionale, di qualità
zootecnia estensiva zootecnia estensiva, agricoltura di qualità, multifunzionale
Il Parco Nazionale deve creare sviluppo; non bloccare attività già esistenti; partecipazione cavatori
perimetrazione e norme di salvaguardia
inadeguate; deve creare consenso, attuare scelte coerenti; bonifica e riqualificazione ambientale; piano di sviluppo deve attuare riqualificazione ambientale, sostegno agricoltura biologica, multifunzionale, pluriattiva
frutto di concertazione deve introdurre maggiori controlli per contrastare abigeato
deve ripristinare legalità
Problemi ambientali cave abusive e non ripristinate
vari e gravi spietramento, altri spietramento, altri spietramento, incendi vari
Cause dei problemi ambientali normativa troppo restrittiva, scarsi controlli pregiudizi sull’Alta Murgia, interessi speculativi spietramento causato da incentivi pubblici
anche difficile dialogo tra associazioni e istituzioni provoca degrado
scarsi controlli, diffusa illegalità, delinquenza abigeato, incentivi pubblici diffusa illegalità, irresponsabilità operatori economici
Ruolo delle associazioni eliminare pregiudizi
sull’Alta Murgia, legare cittadini e istituzioni collaborare con le istituzioni legare cittadini ed istituzioni, educazione ambientale collaborare con istituzioni
Gli agricoltori visione ristretta
all’azienda, possono cedere a interessi speculativi
dovranno essere custodi del territorio
possono collaborare con associazioni
alcuni sono responsabili di delinquenza e degrado ambientale
dovranno essere custodi del territorio
Allegato VIII
Tabella 35. Analisi SWOT delle potenzialità di sviluppo agroambientale dell’Alta Murgia.
Punti di forza ALTA MURGIA Punti di debolezza
• L’alternanza di fertili terreni e distese rocciose crea un paesaggio diversificato e permette l’integrazione di pascolo seminaturale e terreni coltivati.
• Il pascolamento ha plasmato ambienti di steppa, abitati da specie animali e vegetali di grande valore conservazionistico.
• Presenza di importanti valori naturali e storici. • Sufficiente dotazione infrastrutturale.
• Bassa densità abitativa, mentre la fascia costiera confinante è densamente popolata. • Buona diffusione dell’agricoltura biologica.
• L’Alta Murgia rientra nella Rete Ecologica Europea Natura 2000. • Istituzione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
• Esistenza di aziende agricole “modello” di pluriattività e sostenibilità. • Esistenza di cooperative “modello” di promozione e commercializzazione.
• Prodotti tipici di successo (formaggi DOP, pane di Altamura DOP, vini DOC-IGT). • I Comitati Alta Murgia sono una forza endogena attiva nella promozione della tutela
e dello sviluppo del territorio.
• I centri di educazione ambientale garantiscono una notevole diffusione di questo servizio e collaborano con gli Enti locali e le aziende agricole.
• Problemi ambientali (spietramento, cave, invasi artificiali, smaltimento illecito di rifiuti, capannoni industriali, poligoni militari, incendi e disboscamento).
• Degrado del patrimonio architettonico rurale.
• La bassa densità abitativa porta alla concentrazione di attività indesiderate. • Notevole diffusione della monosuccessione di grano duro.
• Rarefazione di lenticchia di Altamura, pecora altamurana e bovino podolico. • Drastica riduzione dell’attività zootecnica.
• Diffusa cultura dell’illegalità, intense attività criminali (es. abigeato), scarso presidio sul territorio
• Insufficiente distribuzione delle risorse idriche potabili. • La bruciatura delle stoppie è una pratica ricorrente.
• La stasi operativa del Parco impone vincoli senza offrire opportunità di sviluppo. • Difficoltà di commercializzazione dei prodotti agricoli.
• Non coinvolgimento degli agricoltori nei processi decisionali delle istituzioni. • Diffidenza della popolazione nei confronti della classe politica e delle istituzioni.
Opportunità CONGIUNTURA ESTERNA Minacce
• POR e PSR contengono misure per i boschi ed il rimboschimento.
• POR e PSR prevedono incentivi per il ripristino del patrimonio architettonico rurale. • Il PSR prevede incentivi per l’agricoltura biologica.
• Il PSR prevede aiuti per le razze in estinzione.
• Il POR prevede interventi per le risorse idriche e le infrastrutture rurali. • Il POR riserva fondi per le aree protette.
• Il POR prevede investimenti nella formazione in agricoltura.
• Il POR sostiene qualità, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. • Il POR prevede aiuti per i giovani agricoltori, il PSR finanzia il prepensionamento. • Il POR prevede finanziamenti per la pluriattività nelle imprese agricole.
• Il PSR prevede incentivi per pascoli e colture foraggere il zone svantaggiate. • Riduzione del sostegno al grano duro e pagamento unico disaccoppiato.
• Aiuti alle aziende agricole subordinati al rispetto delle Dir. “Habitat” ed “Uccelli”. • Le Dir. CE per il benessere animale favoriranno la zootecnia estensiva.
• Le Bcaa vietano la trasformazione dei pascoli permanenti.
• Introduzione di criteri di protezione della biodiversità nella gestione del set-aside. • Introduzione dello strumento della consulenza aziendale in agricoltura.
• La nuova PAC prevede più fondi per sviluppo rurale, tutela ambientale e qualità.
• Forte domanda di spazi per la collocazione di attività indesiderate.
• Scarsa competitività dell’agricoltura italiana (aumento dei costi di produzione, problemi di commercializzazione).
• La condizionalità non contempla prescrizioni relative ad avvicendamenti colturali, carico di bestiame, trattamenti fitosanitari, utilizzo delle risorse idriche.
• La nomina degli organi dell’Ente Parco da parte di Governo e Provincia appartenenti a schieramenti politici contrapposti può determinare instabilità ed incapacità
decisionale dell’Ente.
• Insufficiente promozione dei prodotti da agricoltura biologica. • Crisi dell’agricoltura biologica in Italia.