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Capitolo 6

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Academic year: 2021

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Capitolo 6

CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI

Nella realizzazione di questo lavoro si è dapprima preso coscienza delle problematiche della dinamica dei kart e successivamente dell’idea, poi brevettata dall’Università, per migliorarla. Per fare questo sono stati fondamentali i risultati degli studi precedenti, utili anche per standardizzare i test di caratterizzazione delle rigidezze.

Questo ci ha consentito di proseguire il lavoro di [3] sviluppando un telaio che potesse essere realizzato e testato. Il lavoro è stato svolto conducendo prima uno studio di fattibilità, per constatare se fosse possibile raggiungere gli obiettivi preposti, poi si è applicata l’idea ad un telaio in produzione al fine di poter costruire il nuovo telaio con facilità (sfruttando le dime di saldatura esistenti) e poter condurre dei test comparativi; contestualmente si è provveduto a progettare un telaio la cui rigidezza flessionale fosse regolabile, al fine di poter trovare un setting ottimale, ed a condurre un’analisi a fatica per verificare che non si presentassero problemi strutturali.

Fase finale del lavoro è stato un primo test in pista che valutasse la veridicità delle simulazioni con il conseguente miglioramento delle prestazioni. I risultati sono in linea con quanto atteso poiché avvalorano i risultati delle simulazioni e mostrano un miglioramento delle prestazioni.

Al termine del presente lavoro si può quindi concludere che attraverso una microsterzatura dell’assale posteriore è possibile diminuire la tendenza al sottosterzo nella fase di inserimento in curva e nei cambi di direzione; la microsterzatura può essere ottenuta tramite le forze a terra che si generano in curva a patto di costruire il telaio con un’apposita geometria.

Si è altresì dimostrato come sia possibile migliorare la dinamica, e quindi le prestazioni, di un kart agendo anche sulla rigidezza flessionale e non solo su quella torsionale, aprendo una strada alternativa a quella comune a tutti i costruttori che

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Cap. 6: Conclusioni e sviluppi futuri

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incanalano gli studi verso l’ottimale rigidezza torsionale non curandosi di quella flessionale.

I possibili sviluppi consistono a breve termine in una campagna di prove che consenta di ottenere un setting ottimale della rigidezza della cedevolezza concentrata per valutare le potenzialità dell’idea, nonché quantificare l’effettivo guadagno di prestazioni; dovrà inoltre essere verificata l’affidabilità del telaio e l’entità del consumo delle gomme. Si vuole inoltre ricordare che la ricerca della rigidezza ottimale dipende dalle caratteristiche del tracciato, pertanto sarebbe necessario svolgere test su più di un tracciato; dopo aver trovato la giusta regolazione su vari tracciati, magari con caratteristiche diverse, sarà possibile ottenere una regolazione di compromesso. I prossimi test dovranno inoltre essere svolti in condizioni di pista gommata per avere condizioni il più possibile simili a quelle di un weekend di gara. Contestualmente poi, avvalendosi di un sistema di acquisizione dati, sarà possibile studiare meglio la dinamica del kart con questo tipo di telaio rilevando velocità, accelerazioni e tutti gli altri parametri necessari a caratterizzare la dinamica del veicolo. Si vuole inoltre ricordare che la sterzatura è di entità molto modesta, sarà quindi necessario porre particolare attenzione nella ricerca di un sistema per rilevarla.

Un eventuale possibile studio potrebbe essere, dal momento che si sta studiando il miglioramento delle prestazioni al variare della rigidezza flessionale tenendo costante la rigidezza torsionale, condurre lo studio inverso, studiare cioè il miglioramento delle prestazioni al variare della rigidezza torsionale (cosa che tutti cercano di studiare) tenendo però costante la rigidezza flessionale (aspetto che nessuno tiene in considerazione trattandola come variabile ininfluente).

I possibili sviluppi a lungo termine potranno consistere, a meno che non sorgano problematiche dovute ad un consumo anomalo delle gomme, nell’adozione dell’idea da parte di ditte costruttrici di telai per kart per renderli maggiormente performanti; sotto tale ipotesi, essendo l’Università proprietaria del brevetto, potrà trarre profitto dalla sua cessione o dalla sua concessione.

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