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CAPITOLO 2

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 2

IL TRACCIATO

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2.1 STATO ATTUALE

L’ambito territoriale in cui si inserisce l’intervento è rappresentato dalla prima periferia di Camaiore,con la significativa presenza del Fiume Camaiore da un lato ed i primi rilievi montano-collinari dall’altro.

La strada attuale ,denominata Via delle Capanne e poi via dei Cavallini, ha un andamento altimetrico pressoché pianeggiante ed una larghezza di carreggiata variabile tra 4.00 e 6.00 mt e pertanto insufficiente ad una regolare percorrenza a doppio senso .

La condizione del fondo stradale presenta situazioni di dissesto dovute in certi casi alla presenza di un avanzato stato di fessurazione degli strati superficiali di asfalto ed in parte dovute alla presenza di un insufficiente corpo di fondazione. Sarà pertanto necessaria la demolizione del corpo stradale esistente ed il successivo ampliamento alle sezioni di progetto adottate, in conformità al D.M. 5/11/2001.

Allo stato attuale , partendo dalla S.R. n°439 Sarzanese-Valdera in prossimità del Ponte di Sasso, il tracciato disegna un’ampia curva per poi proseguire in rettilineo , costeggiando un’ampia zona circoscritta e destinata a fungere da cassa di espansione del Fiume Camaiore.

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All’altezza del Canale della Mela il tracciato stradale assume un andamento planimetrico più tortuoso,con un susseguirsi di curve e controcurve, per poi riallinearsi, costeggiando le recinzioni delle proprietà ed i muretti di confine delle abitazioni private che si affacciano lungo la strada.

All’altezza della biforcazione che conduce al Ponte dei Cavallini il tracciato assume lo stesso nome e presenta un restringimento di carreggiata, in leggera salita, per il passaggio obbligato tra due ex edifici colonici ristrutturati

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per poi proseguire in rilevato lato fiume con andamento pseudo rettilineo,costeggiando un insediamento produttivo per la depurazione delle acque (Depuratore).

L’ultimo tratto della viabilità esistente, oltrepassato il Mulino Duccini, termina in prossimità di un gruppo di edifici abitativi e di un fabbricato industriale in disuso, ubicati a ridosso dell’argine del fiume Camaiore, dove è presente un ponte in cemento armato, per l’attraversamento pedonale, in avanzato stato di degrado denominato Ponte della Gora.

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2.2 LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO

Come già accennato nell’introduzione e nel primo paragrafo di questo capitolo la realizzazione della nuova viabilità avverrà in variante al Piano Regolatore attualmente vigente.

Esso infatti allo stato attuale prevede che la viabilità alternativa alla S.P.1 Lucca-Camaiore-Viareggio sia realizza in adiacenza della Provinciale sul lato destro (percorrendola in direzione monti-mare) tra Ponte della Gora e l’intersezione con la Via Italica come si può vedere nella figura sottostante.

Si tratta in sostanza di un intervento che ha il solo obbiettivo di garantire l’accesso a Camaiore dalla zona costiera anche in caso di interruzione della Provinciale. Essa infatti al momento, nel tratto in questione (tra la Via Italica e Ponte alla Gora), è l’unica viabilità esistente.

Tale soluzione però non soddisfa totalmente le esigenze dell’attuale amministrazione comunale, la quale, nella persona dell’Ing. Claudio Castellacci, Dirigente dell’ufficio Lavori Pubblici, ha chiaramente manifestato il desiderio che venisse trovata una ipotesi progettuale diversa da quella prevista dal RU.

Le motivazioni che stanno alla base di una simile decisione sono da ricercarsi in molteplici fattori. Anzitutto la soluzione di RU non può essere definita come una vera viabilità alternativa alla S.P.1 primo perché non genera un percorso alternativo avendo uno sviluppo molto limitato, in secondo

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luogo non migliora le condizioni di traffico poiché non sottrae flusso veicolare alla Provinciale ma si limita a ridistribuirlo in maniera differente concentrandolo sempre nei nodi cruciali costituiti: lato mare dall’intersezione con la Via Italica , lato monti dall’intersezione con Via Bellosguardo in località Ponte alla Gora .

Inoltre c’è il problema non secondario degli espropri dei terreni attraversati che nel tratto prossimo a Ponte alla Gora sono occupati da un’area produttiva (in viola sulla carta) contraddistinta da un tessuto edilizio disordinato ed eterogeneo a carattere periferico il cui attraversamento oltre a richiedere la demolizione di alcuni fabbricati non produrrebbe neanche una spinta riqualificatrice alla zona (come richiesto dal PS) ma, limitando ulteriormente il poco spazio disponibile, già mal utilizzato, non farebbe che peggiorare la situazione.

Da tutto ciò ed osservando la cartografia emerge quale soluzione “naturale” il posizionare l’intervento in sinistra idrografica al Fiume Camaiore sfruttando la viabilità esistente costituita da Via delle Capanne e Via dei Cavallini.

In questo modo si realizza un progetto di più ampio respiro che va da Ponte di Sasso a Ponte alla Gora, realmente alternativo alla S.P.1, in grado di attirare su di se i flussi di traffico tra Camaiore , Massarosa e la zona industriale delle Bocchette sottraendoli alla Provinciale ed alleggerendo in tal modo l’intersezione con la Via Italica e quella con la Sarzanese.

Si riducono poi anche gli espropri poiché, per quanto possibile, il nuovo tracciato ricalcherà la viabilità esistente .

Si riqualifica un’area isolata e degradata posta all’ingresso della Città di Camaiore migliorandone l’accessibilità e al contempo mettendola in sicurezza da un punto di vista idrogeologico.

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2.3 DESCRIZIONE DEL TRACCIATO PROPOSTO

La nuova viabilità è stata progettata rispettando il limiti suggeriti dalla normativa che regola i criteri per la progettazione degli aspetti funzionali e degli elementi geometrici delle strade, in relazione alla loro classificazione secondo il codice della strada,emanata con D.M. 5/11/2001.

È importante in principio valutare il tipo di viabilità a cui è destinata la strada; per fare ciò è necessario prendere in considerazione il tipo di movimento servito dalla nuova strada (di transito, di distribuzione, di penetrazione e accesso), l’entità dello spostamento (entità media percorsa dai veicoli), la funzione assunta nel contesto territoriale attraversato (collegamento nazionale, internazionale, provinciale e locale), le componenti di traffico e le relative categorie (veicoli leggeri, pesanti, pedoni ecc..).

In relazione a tali fattori la normativa indirizza la scelta della strada in oggetto verso la categoria “C”, definita strada extraurbana secondaria.

La strada prevede larghezza delle corsie di 3.50 metri, banchine laterali di 1.25 metri per un totale di 9.50 metri; non sono previsti marciapiedi né fasce di sosta laterali alla carreggiata.

Per la strada occorre asportare completamente gli strati di pavimentazione e di fondazione esistenti, eseguire uno scortico della superficie del terreno per collocarvi poi il nuovo corpo stradale che si compone di quattro strati. Nell’ordine avremo : una fondazione in misto granulare (30cm circa), uno strato di base bitumato (10cm circa), uno strato di collegamento, binder,(7cm) ed un tappeto o strato di usura(3cm).

Le caratteristiche tecniche di questi materiali, (spessore, stabilità Marshall, % bitume, % vuoti residui, CBR), calcolate con il metodo dell’indice di gruppo dell’AASHO, dovranno essere tali da garantire il passaggio di un numero medio di veicoli pesanti per un tempo di vita della strada

di circa 15 anni

.

Il piano stradale dovrà avere una pendenza minima trasversale in rettilineo del 2.5% per ciascuna corsia per consentire il deflusso delle acque meteoriche e dirigerle nelle cunette laterali.

Data la presenza lungo il tracciato di numerose abitazioni e di insediamenti produttivi dovrà essere prevista anche la realizzazione della fognatura bianca e nera e di un impianto di pubblica illuminazione, con sistemazione dei pali della luce accanto al cordonato, entro l’arginello.

Lo sviluppo complessivo della nuova viabilità è di circa duemilacentocinquanta metri, escluso i raccordi dei tratti viari esistenti e la rotatoria.

Partendo da Ponte di Sasso il tracciato originario di Via delle Capanne interseca la S.R.439 Sarzanese-Valdera a ridosso dell’argine sinistro del Fiume Camaiore; l’intersezione è regolata tramite un segnale di stop posto su Via delle Capanne che dà la precedenza ai veicoli marcianti sulla

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Sarzanese. Con la nuova viabilità questa gerarchizzazione viene meno poiché l’intersezione viene regolata tramite una rotatoria a tre rami posta in posizione sfalsata (di circa sessanta metri a sud) rispetto alla primitiva localizzazione. Questo comporta che il tratto iniziale di Via delle Capanne subisca un intervento in variante (per variante si intende un tratto di carreggiata realizzato completamente al di fuori del sedime della strada esistente) costituito da una curva a sinistra (procedendo in direzione Viareggio-Camaiore) di raggio R=300 mt che si sviluppa dalla

rotatoria fino all’attraversamento del Fosso di Moneta in corrispondenza del quale è posto un tombino.

Da qui in poi si esegue un intervento in sede (per intervento in sede si intende un tratto di carreggiata realizzato con riutilizzo anche parziale del sedime esistente) fino a giungere nei pressi dell’Acquedotto Comunale.

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La nuova viabilità si appoggia su quella esistente donandole un assetto geometrico costituito da una clotoide di flesso di parametro A=173.7 che raccorda la precedente curva a sinistra con una curava a destra di raggio R=350 mt, dopodiché si inserisce una nuova clotoide di flesso (parametro A=212.2) che si collega ad una curva di raggio R=400m . Fino a circa metà della precedente curva la nuova strada si trova in rilevato. Dalla seconda metà in poi inizia un breve tratto in trincea che dopo settanta metri circa lascia il posto ad una galleria artificiale di circa centoventi metri; all’uscita della galleria il tracciato corre ancora per poche decine di metri in trincea per poi superare con un rilevato un vallone poco profondo in corrispondenza del Fosso della Mela. Successivamente si torna in trincea fino ad incontrare una nuova galleria artificiale lunga centocinquanta metri posizionata in linea d’aria all’incirca in corrispondenza del Ponte dei Cavallini. Da qui in avanti la strada comincia a scendere alternando tratti in rilevato e tratti in trincea per poi risalire poco prima di intersecare per la seconda volta il Canale del Ratti, per portarsi alla quota necessaria ad attraversare il Fiume Camaiore (lasciando un franco idraulico di circa due metri tra la parte inferiore dell’impalcato del ponte e l’argine) e potersi così raccordare alla rotatoria che riorganizzerà l’intersezione ad Y tra la S.P.1 e Via Bellosguardo in località Ponte alla Gora.

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Tutto il tratto sopra descritto che va dall’Acquedotto Comunale sino al ponte sul Fiume Camaiore è realizzato in variante rispetto al tracciato originario di Via delle Capanne e Via dei Cavallini. Questo perché superato l’Acquedotto Comunale la strada esistente subisce un restringimento di carreggiata (ancora più marcato in Via dei Cavallini, come descritto nel capitolo relativo allo stato di fatto) insinuandosi con un percorso piuttosto tortuoso tra le abitazioni e rendendo di fatto impossibile ogni intervento a meno di espropriare e demolire diversi fabbricati.

Il tracciato planimetrico del tratto in variante manterrà comunque il caratteristico andamento costituito dal susseguirsi di curve e controcurve raccordate da clotoidi di flesso.

Nell’ordine dopo la curva a sinistra di raggio R=400 mt nei pressi dell’Acquedotto troviamo una clotoide di parametro A=212.2 che la raccorda ad una curva a destra di raggio R=350 mt; la successiva di raggio R=300m è a sinistra e tra questa e la precedente si inserisce una clotoide di parametro A=173.7. Dopo ciò troviamo ancora una clotoide di flesso di parametro A=173.7 e una curva a destra di raggio R=300 mt.

La curva successiva è di raggio R=260 mt ed collegata alla curva precedente, tramite una clotoide di parametro A=170.4 , alla curva seguente di raggio R=180 mt da una clotoide di parametro A=136.4. Le livellette iniziale e finale hanno pendenza longitudinale nulla, nel tratto centrale si hanno invece due livellette al 2% ed una al 3%.

I raccordi verticali hanno tutti raggi molto ampi essendo di fatto il tracciato planimetrico a curvatura continua.

Per quanto riguarda le strade esistenti Via delle Capanne e Via dei Cavallini, ad esclusione del tratto iniziale della prima (dall’intersezione con la Sarzanese fino all’Acquedotto) che verrà demolito e ricostruito , non subiranno modifiche se non un rifacimento della pavimentazione e assolveranno alla funzione di strade di penetrazione.

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