2/2/2015 Sergio Mattarella, dopo gli onori le prime prove: Italicum, Jobs Act e Salva B. Il Fatto Quotidiano
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IlFattoQuotidiano.it / Speciale Quirinale
Sergio Mattarella, dopo gli onori le prime
prove: Italicum, Jobs Act e Salva B.
di Antonio Pitoni e Giorgio Velardi | 1 febbraio 2015
Sul tavolo del nuovo capo dello Stato tutta una serie di questioni
delicate: dalla legge elettorale (con i suoi dubbi di
incostituzionalità) al Jobs Act, dalle riforme costituzionali ai
rapporti tra politica e magistratura, per finire alla legge Salva
B. sul fisco
Per Sergio Mattarella sarà un trasloco veloce. Gli basterà, del
resto, attraversare la strada che separa la Consulta dal Quirinale,
dove lo attendono gli onori che si addicono alla prima carica dello
Stato. Ma anche gli oneri del gravoso lascito di una scomoda
eredità. Quei dossier delicati e spinosi che sarà presto costretto ad
affrontare. Con l’autorevolezza del giurista esperto di diritto
parlamentare e la responsabilità di garante della Costituzione che
gli imporranno a breve scelte difficili e delicate. Dalla nuova legge
elettorale alle riforme costituzionali, dai decreti attuativi del Jobs
Act a quelli della discussa delega fiscale (ricordate la manina del
3 per cento?). Senza contare le tensioni tra il governo e la
magistratura sulla riforma della giustizia che, in qualità di
presidente del Csm, il nuovo capo dello Stato si troverà
inevitabilmente a gestire.
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2/2/2015 Sergio Mattarella, dopo gli onori le prime prove: Italicum, Jobs Act e Salva B. Il Fatto Quotidiano
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Presidente della Repubblica, risultati: Mattarella è il nuovo capo dello Stato
Presidente Repubblica, elezioni in diretta: Alfano cede a Renzi, i 75 di Ncd e Udc verso il sì a Mattarella
Sergio Mattarella, dopo gli onori le prime prove: Italicum, Jobs Act e Salva B.
Sergio Mattarella e il piccolo Cesare
LEGGE ELETTORALE –
Se la Camera dovesse approvare lo
stesso testo dell’Italicum uscito dal Senato, tra i primi impegni in
agenda, la riforma della legge elettorale potrebbe presto arrivare al
Colle per essere promulgata.
Una riforma sulla quale numerosi
giuristi hanno, però, sollevato dubbi di incostituzionalità.
Giudizi spesso argomentati, quando si dice il caso, a partire dalla
sentenza della Consulta che ha bocciato il Porcellum con una
pronuncia alla quale, in veste di giudice costituzionale, lo stesso
Mattarella ha partecipato. Da una parte ci sono le critiche dei
‘professoroni’ odiati e irrisi da Renzi, categoria alla quale anche il
nuovo presidente della Repubblica appartiene. “Per come sono
congeniate le ‘non preferenze’ odierne si ripropone un Parlamento
di nominati in sostanza”, obietta per esempio il presidente emerito
della Consulta, Gustavo Zagrebelsky. Va addirittura oltre il
costituzionalista ed ex parlamentare diessino, Massimo Villone:
“L’Italicum è un’emerita porcheria. E soprattutto a mio avviso è
palesemente incostituzionale, confermando tutti i profili di
illegittimità ai quali la Corte àncora la decisione sul Porcellum”.
Insomma, un ‘vizio manifesto’ di costituzionalità, a detta di molti
giuristi, di fronte al quale il nuovo capo dello Stato avrà due
opzioni: firmare o rinviare la legge al Parlamento, benedicendo o
sconfessando il testo nato e ritoccato dal Patto del Nazareno tra
Renzi e Berlusconi.
RIFORMA
COSTITUZIONALE –
Rilievi, quelli
sull’Italicum, che si fanno
ancora più critici quando
il tema si sposta sulla
riforma costituzionale
che il governo sta
portando avanti a colpi di
ghigliottina e balzi del
canguro per decapitare i
tentativi di ostruzionismo dell’opposizione e dribblarne la
pioggia di emendamenti.
Anche sul nuovo impianto costituzionale,
a cominciare dalla trasformazione del Senato in assemblea non
eletta direttamente dal popolo per il superamento del
bicameralismo perfetto, le critiche non mancano. “Spazzare via il
Senato è inutile e dannoso – spiega il costituzionalista Alessandro
Pace – Il bicameralismo legislativo ci ha salvato tante volte, perché
una delle due Camere riparava i danni dell’altra. Pensiamo forse che
in futuro parlamentari saranno più bravi di quelli attuali?”. Certo di
fronte ad una riforma, anch’essa figlia del Patto del Nazareno,
che per essere approvata necessita dei due terzi dei voti del
Parlamento o di un referendum confermativo, la promulgazione
sarebbe praticamente obbligata. Come si porrà Mattarella rispetto
alle criticità del nuovo impianto costituzionale evidenziate da
eminenti giuristi? Anche in questo caso le opzioni possibili sono
due. Tenersi lontano dal dibattito e dal confronto politico oppure
ricorrere a quella moral suasion che, in più di un’occasione, il suo
predecessore aveva praticato.
JOBS ACT –
Un altro dei provvedimenti costituzionalmente
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JOBS ACT –
Un altro dei provvedimenti costituzionalmente
controversi con cui il nuovo capo dello Stato si troverà a fare i conti
è il Jobs Act, la riforma del mercato del lavoro che ha modificato,
tra l’altro, l’art. 18 per i neoassunti, circoscrivendolo ai
licenziamenti discriminatori.
Il premier conta di chiudere la
partita entro la prima metà di febbraio, visto che al momento il
decreto attuativo è nelle rispettive commissioni Lavoro di
Montecitorio e Palazzo Madama. L’impianto della riforma piace a
Confindustria ma non a Cgil e Uil (la Cisl lo condivide se pur con
qualche distinguo). Solo pochi giorni fa il sindacato guidato da
Susanna Camusso è tornato ad esprimere forti critiche sul
provvedimento, ritenuto ‘non equilibrato’ e ‘non rispondente al
mandato della delega‘. In sostanza “non c’è traccia di quali siano le
tutele progressive”. Critiche che fanno il paio con quelle arrivate da
alcuni importanti giuslavoristi, fra i quali Michele Tiraboschi.
Secondo il direttore di Adapt (il centro studi fondato da Marco
Biagi), il Jobs Act rischia di causare un “apartheid” visto che il
doppio regime porterà “lavoratori che hanno le stesse mansioni” ad
avere “tutele differenti”. Senza dimenticare il fuoco amico. Il
senatore Miguel Gotor, componente della minoranza dem, lo ha
bollato come “regressivo”, la “stanca riproposizione di un nucleo
ideologico liberista importato in Italia da Giulio Tremonti“.
Insomma, un’altra legge dai profili costituzionali quantomeno
controversi di cui Mattarella potrebbe trovarsi costretto a vigilare
con attenzione.
TOGHE E POLITICA –
È ormai diventata una polemica
stucchevole quella fra il numero uno di Palazzo Chigi e
l’Associazione nazionale magistrati (Anm).
E non solo per la
questione delle ferie, ma anche per i contenuti di una riforma
della giustizia che secondo le toghe, al di là degli slogan del
governo, non risolve i problemi. Combattuta anche a colpi di
dichiarazioni via Facebook, l’ultima querelle è andata in scena
giusto qualche giorno fa, quando Renzi è tornato ad attaccare
frontalmente i magistrati: “Trovo ridicolo, e lo dico senza giri di
parole, che se hai un mese e mezzo di ferie e ti viene chiesto di
rinunciare a qualche giorno, la reazione sia: il premier ci vuol far
crepare di lavoro”. Scontata la risposta dell’Anm: “Il problema non
sono i magistrati, ma le promesse mancate, la timidezza in
materia di prescrizione e corruzione, la proposta, alla vigilia di
Natale, di depenalizzare l’evasione fiscale fino al 3%”. Insomma, lo
scontro ha superato i livelli di guardia. Un’altra grana di cui il
nuovo presidente della Repubblica, in qualità di numero uno del
Consiglio superiore della magistratura, dovrà occuparsi
mettendo alla prova le sue riconosciute doti di mediatore.
DELEGA FISCALE –
Poi c’è la vicenda della ‘manina’ di Palazzo
Chigi che, alla vigilia di Natale, ha inserito nel decreto attuativo
della delega fiscale, a Consiglio dei ministri concluso, una
norma che salva dal processo chi evade o froda il fisco sotto il limite
del 3% del reddito dichiarato
. Beccato con le mani nella
marmellata, Renzi ha congelato il provvedimento rinviandone la
discussione al 20 febbraio. Una vicenda che più di un
costituzionalista ha definito gravissima.
“Siamo al di là di una
leggerezza, siamo di fronte a un falso in atto pubblico”, ha
affermato Federico Sorrentino
: circostanza “che per un premier,
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di Antonio Pitoni e Giorgio Velardi | 1 febbraio 2015
COMMENTIaffermato Federico Sorrentino
: circostanza “che per un premier,
un ministro o comunque un funzionario pubblico è particolarmente
grave”. Sulla stessa linea anche Alessandro Pace:
“Renzi ha usato
un sotterfugio per far sì che una sua volizione ‘individuale’
assumesse le sembianze di una disposizione legislativa approvata
con tutti i crismi dal Consiglio dei ministri, contro la verità dei
fatti”
. Resta da capire se anche il nuovo presidente della
Repubblica condividerà i rilievi critici dei giuristi una volta che la
norma dovesse arrivare, salvo cambiamenti, sulla sua scrivania.
PARLAMENTO SVILITO –
Infine la crescente mortificazione
del potere legislativo. Certificata da un Parlamento sempre più
impossibilitato a portare avanti leggi proprie e relegato alla
subalternità dalla ‘fiducite’ del governo Renzi. I dati relativi alla
legislatura in corso, compresa quindi la parentesi dell’esecutivo di
Enrico Letta, parlano di soli 15 disegni di legge di iniziativa
parlamentare, presentati cioè da deputati e senatori. Appena lo
0,36%, ha calcolato l’associazione Openpolis, degli oltre
quattromila proposti. In meno di un anno dal suo insediamento,
l’ex sindaco di Firenze ha battuto ogni record superando, con
oltre il 50% di provvedimenti passati grazie al ricorso alla fiducia,
tutti i governi che si sono succeduti dal 1996 ad oggi. Un aspetto su
cui, in passato, anche il presidente della Repubblica uscente
Giorgio Napolitano era più volte intervenuto. Nel 2007, ai tempi
del governo Prodi, l’ex capo dello Stato si scagliò contro le
Finanziarie approvate a colpi di fiducia e ridotte ad un solo
articolo “di dimensioni abnormi”. Un anno dopo, con Berlusconi di
nuovo a Palazzo Chigi, Napolitano rivolse un accorato invito al
governo affinché garantisse “un corretto equilibrio tra governo e
parlamento, senza forzature“. E il professor Mattarella, esperto di
diritto parlamentare, potrebbe ritrovarsi nella stessa situazione
del suo predecessore. Di certo, conoscendo l’amore
democristiano del nuovo presidente per le regole e i riti della
Repubblica parlamentare, per Renzi potrebbero arrivare
grattacapi seri. Almeno che non si decida a cambiare davvero
verso.
Twitter: @Antonio_Pitoni @GiorgioVelardi
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1889 Commenti Il Fatto Quotidiano
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• Rispondi• Viva Sankara • 25 minuti fa Devo riconoscere che il regista del Patto del Nazareno è assolutamente un genio (per cui non è di certo il Pallonaro fiorentino). Non si poteva fare le cose in modo che la gente potesse smascherarli palesemente, per cui, col senno di poi dovuto al teatrino patetico dell'arrabbiatura di Berlusconi (che però fa votare bianca), devo dire che escono entrambi vincitori e il Patto ha avuto un successo incredibile. Renzi ha ancora una volta creato l'illusione di una certa compattezza del suo partitastro innominabile, mentre il Banana, intanto è ricevuto dal nuovo PdR come se fosse una persona pulita e innocente. Ragazzi, ce l'hanno fatta grossa, mi sa. △ ▽ • Rispondi• Alessandra_Falconeri • 31 minuti fa A leggere l'articolo sembra che l'Italia sia diventata di colpo una Repubblica presidenziale, dove il Capo dello Stato riassume il potere esecutivo ed è capo del Governo. Va bene che bisogna accontentare il prurito della canea grillina, ma voi del FQ state esagendo. △ ▽ • Rispondi•Davide_M > Alessandra_Falconeri • 21 minuti fa
l'italia è una repubblica presidenziale di fatto da diversi anni, sveglia
△ ▽
• Rispondi•
Viva Sankara > Alessandra_Falconeri • 22 minuti fa
Strano: non ti vedevo sperticare sullo scandalo di MafiaCapitale. Pare ti dia più fastidio il M5S che non le collusioni mafiose di un Partito che t'ha gabbato ancora una volta. △ ▽ • Rispondi• Viva Sankara • 34 minuti fa Le possibilità erano due: il PD avrebbe bruciato Mastella proponendo all'ultimo un candidato tipo Amato o qualche altra cianfrusaglia simile, oppure, con conseguente teatrino degli innamorati che litigano, sarebbe passato un PdR solo sulla carta inviso al Lou Reed (LuRid) di Arcore. L'unica cosa certa è che Renzi e il suo fidanzato non hanno tramato in segreto per niente. △ ▽ Preferita ★ Condividi › Condividi › Condividi › Condividi › Condividi › Gentile utente, ti ricordiamo che puoi manifestare liberamente la tua opinione all'interno di questo thread. Ricorda che la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 22 alle 7 e che il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500. È necessario attenersi ai Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evita gli insulti, le accuse senza fondamento e mantieniti in topic. Ti comunichiamo inoltre che tutti commenti andranno in pre moderazione e che verranno pubblicati solo i commenti provenienti da utenti registrati. La Redazione
2/2/2015 Sergio Mattarella, dopo gli onori le prime prove: Italicum, Jobs Act e Salva B. Il Fatto Quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/01/sergiomattarelladopoglionoriglioneridallitalicumjobsact/1386951/ 6/11 • Rispondi• △ ▽ • Rispondi• Gianluka • 44 minuti fa è una grossa siddisfazione per i piddini dormienti sapere dalla bocca del premier Renzi (rtl) che il patto del Nazzareno è vivo e vegeto e l'elezione del presidente della repuublica era in esso e Mattarella era nome di entrambi. △ ▽ • Rispondi• Gianluka • un'ora fa il PD fà parte del nuovo centro destra insieme a Forza Italia, NCD , Udc e fore Lega Nord. La sinistra non è mai esistita in Italia e l'unica opposizione al partito unico è il M5s. △ ▽ • Rispondi• Ellie Siano • un'ora fa Essendo il Porcellum parzialmente incostituzionale secondo i principi enunciati dalla Corte, a mio modestissimo avviso lo è a maggior ragione l'Italicum nel suo impianto, secondo il testo approvato in Senato, con un profilo di incostituzionalità pressoché del tutto inemendabile stante la stretta connessione e consequenzialiita' delle previsioni in esso contenute. 1△ ▽ • Rispondi•
RiBaruch_1632 > Ellie Siano • un'ora fa
2/2/2015 Sergio Mattarella, dopo gli onori le prime prove: Italicum, Jobs Act e Salva B. Il Fatto Quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/01/sergiomattarelladopoglionoriglioneridallitalicumjobsact/1386951/ 7/11 • Rispondi• 1△ ▽ • Rispondi•
Viva Sankara > estmodusinrebus • 2 ore fa
Preponderante? Dillo agli spartani pagati dal Partito Democristiano.
△ ▽
• Rispondi•
FedericoV99 > Viva Sankara • 2 ore fa
e quelli pagati dalla CIA? Vi piace raccontare fandonie? Mi racconti di nuovo del complotto contro Mattarella? Che volevano bruciarlo?
△ ▽
• Rispondi•
Viva Sankara > FedericoV99 • 2 ore fa
Vero: ero assolutamente convinto che volessero bruciarlo. Il fatto è che il mio postulato rimane il fatto che Renzi e il Banana non si sono incontrati al Nazareno per nulla. Poi Mattarella si vota, MA. Ma FI al più continua con la scheda bianca senza proporre nemme no un candidato. Un'intervista a fine dicembre rivela che Berlusconi stesso dice di apprezzare lo stesso Mattarella. Insomma, alla fine vedremo come si comporta il nuovo PdR, certo è che l'arrabbiatura del Banana sembra proprio un bel teatrino. Comunque ribadisco d'aver toppato la previsione. △ ▽ • Rispondi•
RiBaruch_1632 > Viva Sankara • un'ora fa
2/2/2015 Sergio Mattarella, dopo gli onori le prime prove: Italicum, Jobs Act e Salva B. Il Fatto Quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/01/sergiomattarelladopoglionoriglioneridallitalicumjobsact/1386951/ 8/11 • Rispondi• lungimiranza politica di quel movimento. △ ▽ •Rispondi•
freebfra > frantic • 10 ore fa
se ne farà una ragione, tranquillo.
2△ ▽
•Rispondi•
ezio88 > frantic • 13 ore fa
hai ragione 2△ ▽ • Rispondi• Mathias77 • 13 ore fa PD: Partito Democristiano. Aridatece Andreotti! :) 10△ ▽ • Rispondi• Alessandro • 13 ore fa I cittadini non hanno più voce, e ne avranno di meno con la riforma della legge elettorale, la riforma del Senato, la riforma della Costutuzione e la modifica dell'articolo 138 della Costituzione, che è un "paletto" posto dai padri costituenti e che impedisce senza referendum la modifica dei primi articoli della Costituzione, cioè i diritti civili. Inoltre: Le firme per le leggi popolari sono aumentate a 250 mila. Le firme per i referendum abrogativi sono aumentati a 800 mila. Non abbiamo capito da chi siamo governati. Svegliamoci !!! 6△ ▽ • Rispondi• ALBACHIARA • 13 ore fa E basta per stasera. Tutti a vedere la gabbia, il talk piu' comico degli ultimi 50 anni, ragazzi, si ride a crepapelle,gratis, con i migliori matti in circolazione. 6△ ▽ •Rispondi•
socio lucio > ALBACHIARA • 13 ore fa
2/2/2015 Sergio Mattarella, dopo gli onori le prime prove: Italicum, Jobs Act e Salva B. Il Fatto Quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/01/sergiomattarelladopoglionoriglioneridallitalicumjobsact/1386951/ 9/11 •Rispondi• In questo articolo non noto onestamente niente di pretestuoso o avventato, anche se la curiosità dell'autore, così come la mia, può indurre ad un po' di malizia. Resta da domandarsi se prevarrà lo spirito di imparzialità e rispetto della Costituzione che Mattarella ha dimostrato di avere da giudice costituzionale. 2△ ▽ • Rispondi• marione > Qfwfq • 12 ore fa Bé, se non gli dai nemmeno il tempo di far nulla, che poi come PdR anche se ravviserà termini di incostituzionalità nell'Italicum altro non potrà fare che rimandarla indietro una o 2 volte, dopo di che se la ripresentano sarà costretto a firmarla lo stesso, in quanto non è nulla prerogative del PdR di cassare le leggi. Poi sulla incostituzionalità dell'Italicum ci sono pareri discordanti, alcuni costituzionalisti dicono che è incostituzionali altri no... △ ▽ • Rispondi•
ezio88 > marione • 13 ore fa
ma lasciali perdere che questo giornale cambi il titolo magari avra' fatto la cosa giusta sono contento che l'udinese ha retto alla corazzata Juventus buon arbitro, non ha inciso △ ▽ •Rispondi•
AuroraAustrale > marione • 13 ore fa
Tra l'altro se Mattarella avesse fatto dichiarazioni come quelle di Imposimato sui giudici di Mani Pulite, avremmo il processo a blog unificati contro Mattarella amichetto di Craxi o qualcosa del genere. 3△ ▽ •Rispondi•
mimmo✰✰✰✰✰ > marione • 13 ore fa
l'importante è che non tenga la linea del suo predecessore e sia davvero il presidente di tutti.... Questo è l'augurio che faccio a TUTTI gli Italiani. 1△ ▽ • Rispondi•
ezio88 > mimmo✰✰✰✰✰ • 13 ore fa
non faccio mai gli auguri saro' strano
△ ▽
• Rispondi•
marione > mimmo✰✰✰✰✰ • 13 ore fa
Quello è certo, ma tutti questi articoli contro di lui, senza che nemmeno abbia iniziato a far nulla, mi paiono scorretti...
△ ▽
• Rispondi•
mimmo✰✰✰✰✰ > marione • 13 ore fa
ma sai ne leggo tanti di plauso e non vengono commentati.... al solito vedo strumentalizzazioni e mistificazioni condotte ad arte...
△ ▽
• Rispondi•
ezio88 > marione • 13 ore fa
l'anima del commercio ma non li vedi i giornalisti come godono per qualsiasi cosa, anche la piu nefasta pubblicita' △ ▽ • Rispondi• Alessandro • 13 ore fa Se è vero, com'è vero, che vota solo il 60% degli aventi diritto, vuol dire che il 37% dei votanti (la soglia di maggioranza) corrisponde al 22% degli aventi diritto al voto (37 moltiplicato 60 diviso 100 = 22), che corrisponde al 16% di tutti gli italiani. Con la legge elettorale di Renzi Berlusconi "sotterraopposizioni" con il 37% si ottiene un premio di maggioranza del 55% Cioè, una minoranza del 16% governerà la maggioranza degli italiani. 2△ ▽ • Rispondi•
RiBaruch_1632 > Alessandro • un'ora fa
2/2/2015 Sergio Mattarella, dopo gli onori le prime prove: Italicum, Jobs Act e Salva B. Il Fatto Quotidiano
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