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Academic year: 2021

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Cari Studenti,

in occasione dell’inizio dello sciopero promosso dal “Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria”, questo documento vuole informarvi molto sinteticamente sulle ragioni, le modalità e il percorso che ha portato i Docenti Universitari (DU) a indire questa agitazione, allo scopo di dimostrarvene la fondatezza, che abbiamo fatto di tutto per evitare di arrivare a questo punto, che ci stiamo muovendo con estrema gradualità per farci ascoltare minimizzando le ricadute su di voi e che, se valutate con attenzione, stiamo dalla stessa parte, ovvero a favore di un’Università di qualità.

 MOTIVAZIONI:

le trovate sinteticamente descritte nell’Appello per la Dignità della Docenza Universitaria.

Quella principale risiede nella discriminazione nel trattamento dei DU rispetto alle altre categorie della Pubblica Amministrazione (PA). In estrema sintesi, il provvedimento di blocco della progressione stipendiale, adottato nel 2010 per l’emergenza finanziaria derivata dalla crisi globale, invece di limitare i suoi effetti al periodo 2011-2015 (5 anni), come per tutte le altre categorie della PA (per le quali, oltretutto, il blocco ha avuto una durata inferiore), si trascinerà per l’INTERA carriera successiva, fino ad incidere sul trattamento di fine servizio e sulla pensione, producendo un danno complessivo mediamente dell’ordine del centinaio di migliaia di euro, per i giovani molto di più. Per dare qualche ulteriore elemento di contesto, va tenuto presente che (i) il passaggio di classe stipendiale attualmente non è automatico, ma subordinato a valutazione dell’attività, che (ii) i docenti italiani sono tra i meno pagati del “mondo occidentale”, quindi non si può nemmeno lontanamente pensare che questo taglio possa essere giustificato da un adeguamento a qualche “media”, (iii) i DU non richiedono alcun arretrato relativo al periodo in cui anche le altre categorie di lavoratori hanno contribuito alle esigenze straordinarie dello Stato.

Per ulteriori approfondimenti potete vedere qui.

La discriminazione consiste nel fatto che per tutta la PA, eccetto i DU, questo effetto permanente sulla carriera è stato rimosso, se mai c’è stato.

Scatta, evidentissimo, un problema di DIGNITÀ: si chiede solo di essere trattati come gli altri.

Ciò che dovrebbe interessare anche voi come Studenti e, soprattutto, come Cittadini, è che tale discriminazione nei confronti della docenza universitaria è solo un sintomo eclatante di una patologia che depaupera e svilisce l’intera Istituzione Universitaria. La protesta insita in questo sciopero è che non si può trattare a pesci in faccia l’Università, l’Istituzione che ha il compito di consentirci di stare al passo con i tempi. O, sperabilmente, un passo avanti.

La riuscita di questo sciopero è cruciale per poter avere la forza di affrontare le battaglie necessarie a restituire all’Università il ruolo e la dignità che merita.

Maggiori dettagli qui.

 LEGITTIMITÀ:

lo sciopero e le sue modalità sono stati autorizzati dalla Commissione di Garanzia (CdG).

Quest’ultima è un’Autorità indipendente che verifica se lo sciopero bandito contempera il rispetto delle leggi, il diritto a scioperare (costituzionalmente garantito) e il diritto degli studenti a usufruire di un servizio essenziale (gli esami lo sono). Questo sciopero, pur riducendo il servizio, ma senza abolirlo, è stato ritenuto dalla CdG non comportare danno gli studenti: crea disagi, non danni, altrimenti non sarebbe stato autorizzato.

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 NON è contro di voi:

la controparte è il Governo. Arriviamo a questo sciopero dopo aver tentato, da tre anni a questa parte, tutte le strade possibili e immaginabili per far valere le nostre legittime e sacrosante ragioni ed evitare uno sciopero, come potete vedere qui.

Si tratta di uno sciopero molto blando (alcuni DU hanno anche protestato per l’esiguità dello stesso) dato che esso si metterà in atto in occasione del solo primo appello, con la garanzia che ce ne sarà almeno un altro nel periodo in cui è indetto lo sciopero.

Va notato, inoltre, che non ci sarà alcuna ripercussione sull’accesso all’esame finale di laurea, avendo la Commissione di Garanzia prescritto che gli Atenei ne differiscano eventualmente la data per consentire di contemperare il diritto dello studente a laurearsi e la possibilità per il docente di indire un eventuale appello straordinario non prima di 14 giorni da quello in cui ha esercitato il proprio diritto di sciopero

 OPERATIVAMENTE:

preparatevi comunque per l’esame per il giorno previsto:

non si sa mai, lo sciopero potrebbe essere annullato se il Governo soddisferà prima le nostre richieste.

Ora che conoscete la situazione, contiamo che riconosciate la legittimità delle nostre ragioni e l’impegno profuso per evitare di giungere ad uno sciopero. In verità auspicheremmo di avere il vostro appoggio,

nonostante il disagio che la nostra lotta potrà purtroppo arrecarvi essendo quest’ultima, per quanto detto sopra, il punto di partenza obbligato per una battaglia più ampia.

Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria

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