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Monitoraggio del consumo di suolo per lagestione delle aree a rischio idrogeologico

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Academic year: 2021

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PLS L32 Scienze Naturali ed Ambientali Esercitazione

Monitoraggio del consumo di suolo per la gestione delle aree a rischio idrogeologico

L’espansione urbana che ha interessato tutta l’Italia in maniera rilevante a partire dal dopoguerra, ha determinato l’antropizzazione anche dei territori più fragili, esponendo sempre più spesso a rischio elevato la popolazione insediata. Tra il 2002 e il 2012 gli eventi di dissesto che hanno provocato danni diretti alla popolazione (con vittime, feriti e sfollati) di cui si è venuti a conoscenza sono circa 380, nella maggior parte si tratta di frane (ben 287 eventi), e hanno provocato circa 290 morti (128 dovuti alle alluvioni e 165 alle frane). Il fenomeno dunque, se paragonato al passato, appare in questo decennio più rilevante sia in termini di eventi che di vittime (Ance; Cresme 2012). Nel 2014 sono stati 211 gli eventi franosi principali in Italia, che hanno causato 14 vittime, feriti, evacuati e danni a edifici e infrastrutture lineari di comunicazione primarie (ISPRA). Il consumo di suolo connesso alle forme di urbanizzazione diffusa tipiche del contesto nazionale, risulta essere la principale causa determinante tali fenomeni, accompagnata dalla cattiva gestione e presidio dei territori.

Obiettivo dell’esercitazione

L’esercitazione mira a mostrare come analizzare l’incremento di rischio

idrogeologico connesso all’evoluzione del consumo di suolo la cui

correlazione è spazialmente esplicitata dalla mappatura delle aree a

rischio.

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Materiali

Le analisi saranno condotte in ambiente Gis utilizzando un set di dati georiferiti nel sistema di coordinate piane UTM-WGS84 estratti da database ufficiali forniti in modalità open source.

Nello specifico le perimetrazioni delle aree a pericolosità e rischio desunte dal Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (Psai) in formato vettoriale e la national map Ispra con risoluzione 5metri della superficie urbanizzata (Ispra, 2018). Per l’approfondimento si farà riferimento inoltre alla distribuzione spaziale della popolazione fornita dall’ISTAT ed alla carta tecnica regionale della Regione Campania.

Lo strumento di analisi è il software QGIS liberamente scaricabile.

(https://www.qgis.org/it/site/forusers/download.html)

Procedura

Mostrate le funzionalità base di un software gis, la procedura si compone di una sequenza progressiva di operazioni di analisi spaziale:

- Selezione delle aree a pericolosità e rischio rispettivamente pericolosità elevata (P3) e molto elevata (P4), e a rischio elevato (R3) e molto elevato (R4);

- Estrazione della superficie urbanizzata;

- Calcolo della consistenza del consumo di suolo;

- interpretazione dei risultati.

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Presupposti teorici ed organizzativi

Si richiede che i docenti trasmettano agli studenti conoscenze relative alle dinamiche di suolo, alla geografia delle unità amministrative in cui un Paese è discretizzato (Regione, Provincia, Comune). Inoltre è preferibile che gli studenti abbiano nozioni di rappresentazione del territorio e familiarità con il software excel. Inoltre si chiede agli studenti di munirsi di un account gmail per interagire con lo strumento mymaps di google.

Sicurezza

Comuni principi di sicurezza in laboratorio, non sono richieste

prescrizioni particolari.

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