• Non ci sono risultati.

Quadro d’unione della carta corografica austriaca, scala 1:28.800, metà ‘800.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Quadro d’unione della carta corografica austriaca, scala 1:28.800, metà ‘800. "

Copied!
39
0
0

Testo completo

(1)

I.Cartografia storica

1

1. Archivio di Stato di Trieste

Quadro d’unione della carta corografica austriaca, scala 1:28.800, metà ‘800.

Sezione 14 Sezione 18 Sezione 19

1 Foglio 14

Carta corografica del Küstenland, scala 1:28.800

2 Foglio 18

Carta corografica del Küstenland, scala 1:28.800

3 Foglio 19

Carta corografica del Küstenland, scala 1:28.800

Cartografia “Archivio Piani della Direzione delle fabbriche”, scale varie.

Nel 1754 si costituisce a Trieste una regolare commissione in materia edilizia denominata

“Commissione delle fabbriche” (Baucommission) le cui competenze si estendono all’intera provincia del Litorale, comprendendo quindi il distretto di Aquileia, Trieste e la regione costiera da Fiume a Carlopago. L’Archivio Piani della Direzione delle fabbriche del Litorale, giunto totalmente sconvolto all’Archivio di Stato di Trieste negli anni del primo dopoguerra, è stato sottoposto a riordinamento tra il 1983 e il 1984.

4 111 - Archivio Piani della Direzione delle fabbriche Paludi di Aquileia

Terza partita delli paludi dissecati di Aquileia (41,5 x 28,5 cm)

1 D

I

B

ARTOLOMEO

M., "Carte geografiche, corografiche, topografiche, militari, catastali, tecniche ed

archeologiche di Aquileia e del suo territorio, dal sec. XVII al sec. XIX", in Ricerche paleoambientali sul

territorio di Aquileia. Il contributo della cartografia storica in un sistema informativo territoriale, relazione I

anno di Dottorato di Ricerca, Università degli Studi di Trieste, 2007.

(2)

5 112a - Archivio Piani della Direzione delle fabbriche Pianta delle partite disecate di Aquileja (56 x 37 cm)

6 112b - Archivio Piani della Direzione delle fabbriche Piano Generale di situazione delli terreni disseccati in quattro partite in Aquileja, dei canali e fiumi navigabili che le circondano e di tutte le opere di arte che costituiscono disseccamento. Trieste 1815 (114 x 87 cm)

7 325 - Archivio Piani della Direzione delle fabbriche Piano della città d’Aquileja in grande (125 x 72 cm)

8 330b - Archivio Piani della Direzione delle fabbriche Carta datata 19 giugno 1768 (con il fiume “Natisa”) (50 x 36,5 cm)

9 330e - Archivio Piani della Direzione delle fabbriche Carta confini Stato Veneto e Stato Arciducale del territorio di Cervignano e Aquileia (48 x 34,5)

2. Museo dell'Arcidiocesi di Udine “Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo”

10 Dipinto del 1693 della pianta prospettica di Aquileia.

Dalla veduta di Aquileia, attribuita al sec. XVI, già conservata nell’archivio del Marchese De Concina di San Daniele, deriva la veduta-pianta di Aquileia del 1693 eseguita in pittura ad olio per ordine del patriarca Giovanni Delfino.

M. Mirabella Roberti, L’edificio romano nel

“Patriarcato”, in Aquileia Nostra, n. 26, 1965.

(3)

3 . A rchivio del Capitolo di Udine (acu)

11 Pianta di Gian Domenico Bertoli del 1739.

Prima pianta archeologica

AAAd, volume XL, Gli scavi di Aquileia: uomini e opere

Pag. 3. Pianta della Città d’Aquileja rilevata dal can.

Giandomenico Bertoli (1739 circa).

Brusin G., Gli scavi di Aquileia, Ed. Le Panarie, Udine 1934

Pag. 1. Misura cm 73 x 52 e porta questo titolo: “Pianta della città d’Aquileia, readificata nel 1028 dal Patriarca Poppone; giusta il disegno a penna di D. Antonio Gironzoli Mansionario della Metropolitana Chiesa d’Aquileja, copiata, migliorata ed accresciuta con più aggiunte dal Can.co Gian Domenico Bertoli, e da lui dedicata al merito impareggiabile di Monsig. Conte Giambattista Camucio degnissimo Decano del Capitolo d’Aquileia” – La pianta è fatta sulla scala di passi 200, corrispondenti a 132 mm.

Vale G. , Contributo per la topografia di Aquileia, in Aquileia Nostra – n.1 – anno II, gennaio 1931

Pag. 98. Gian Domenico Bertoli alla sua passione di raccoglitore delle testimonianze e indagatore del loro valore artistico, affiancò il tentativo di comporre una prima pianta della antica Aquileia, utilizzando non le vedute prospettiche allora in voga, ma la planimetria del Canonico Gironcoli, sulla quale indicò i ritrovamenti archeologici di cui veniva a conoscenza. (77)

AA. VV., Aquileia antica e la sua pianta, in Da Aquileia a Venezia , Ed. Garzanti-Scheiwiller.

Pag. 48. Più attento rielaboratore della veduta originale di San Daniele (XVI sec., conservata presso l’archivio del Marchese De Concina) è stato nel 1735 il sacerdote Antonio Gironcoli, mansionario in Aquileia che è nella canonica della Basilica e ha il titolo dell’originale:

“Civitatis Aquileia – quemadmodum nunc iacet fedelissima Topographia” (riprodotto poi in litografia dal Dr.

Giovanni Righetti nel 1865).

M. Mirabella Roberti M., L’edificio romano nel

“Patriarcato” , in Aquileia Nostra - n.26, 1965.

(4)

4. Biblioteca Joppi di Udine

12 Fondo Principale 853 – 6 (manoscritto 853, fascicolo 6)

6 – I cartolare (faldone): Sugli scavi di antichità d’Aquileia di L. Zuccolo in pagine 60

6 – II cartolare: Testo, disegni e iscrizioni aquileiesi Plan der Aquilejer Situation

Zuccolo Leopoldo: antichità di Aquileia Giulio Carnico e Grado

Womansowohl bereits ausgedrockne te vier Partien Morastes, nebst derselben Polselsores als diefünfund sechsteannoch Auszudrocknende Partie angemerket sind.

a. Schleussen zu ablauf des Wassersausden Partie b. Aufzug = Brücken

c. Gewölbt unterirrdische Canale d. Gemauerte Brücken

e. Hölzene Brücke

Mass - Stab von 1000 Wienner Klaffter 13 Agro Aquileiese

Fondo Joppi 328 Aquileia: Monastero.

E’ un fascicolo di 22 pagine slegate e contenenti regesti, note e documenti, 2 carte planimetriche dell’agro aquileiese, una lettera del Gregotti

illustrativa delle due carte anzidette. Segue un sunto storico dell’antica e odierna Aquileia di V. de Streffleur e la stampa del medesimo sunto sull’Osservatore Triestino del 1861, e un rapporto sugli scavi d’Aquileia di Manin al R. Istituto veneto, del 1865.

5. Archivio di Stato di Venezia

Collocazione DISPACCI RETTORI - PALMA - 26

Titolo AQUILEIA

Descrizione Schizzo della zona paludosa a cavallo del fiume d’Aquileia con l’ubicazione di zone ed edifici richiamati dalla legenda

Data 1663, 10 settembre Dimensioni 293 x 215 mm 14

Scala --

Collocazione PROVVEDITORI CONFINI - 1123

Titolo AQUILEIA

Descrizione Mappa del territorio di Cervignano, San Martino ed Aquileia con il progetto dei lavori fatti e da farsi in quest’ultima città.

15

Data --

(5)

Dimensioni 840 x 735 mm

Scala Klassteri viennesi 1100 = mm 115

Collocazione GENIO CIVILE SERIE I - 36

Titolo AQUILEIA

Descrizione Topografia delle paludi di aquileia con la delimitazione del confine tra lo Stato Veneto e lo Stato Arciducale

Data Secolo XVIII Dimensioni 570 x 440 mm 16

Scala Scala di pertiche 100 = mm 110

Collocazione INQUIS. STATO - 199

Titolo AQUILEIA

Descrizione Planimetria della fortezza di Aquileia e Marano e territorio percorso da canali e posizioni delle paludi

Data Secolo XVII Dimensioni 590 x 445 mm 17

Scala --

Collocazione PROVVEDITORI CONFINI - 1125

Titolo FRIULI

Descrizione Disegno di una parte del Friuli dal confine austriaco a nord al mare e dal fiume Tagliamento a Monfalcone

Data Secolo XVIII Dimensioni 745 x 522 mm 18

Scala --

Collocazione DEL SENATO RETTORI - 38

Titolo GRADO

Descrizione Topografia del litorale di Marano Lagunare e di Grado ed entroterra fino a Castion e dal Tagliamento all’Isonzo

Data 1734, 17 aprile Dimensioni 435 x 300 19

Scala miglia italiane 5 = mm 64

Collocazione DISPACCI RETTORI - PALMA – 12 (mappa intera)

Titolo GRADO

Descrizione Territorio a nord di Grado fino a Terzo e Fiumicello e ad est fino a porto Sdobba

Data 1624

Dimensioni 756 x 556 20

Scala --

(6)

6. Archivio Provinciale di Gorizia

Collocazione CG 171

Titolo FORMA AQUILAIAE ROMANAE

Descrizione Delineata a Guidone Levi. Curante Henrico Maionica.

(estratto da) Fundkarte von Aquileia, in Sonder-Abdruck aus Xenia Austriaca, BZW, AVS D.

Ripreso in XLIII Iahresberichte des Staatsgymnasium in Görz MDCCCXCIII, Trieste, Lit. E.

Sambo e C.

(carta presente in questa raccolta anche in “Museo Archeologico di Aquileia”)

Prima pianta archeologica “in senso moderno” (1893).

AAAd, volume XL, Gli scavi di Aquileia: uomini e opere

Pag. 102. in nota. Occorre sottolineare che mentre nell’Ichnographia Aquileiae Romanae et Patriarchalis i siti di rilevanza archeologica sono segnati mediante una semplice numerazione, il Maionica sviluppò il metodo di rappresentazione topografica, trasferendo in pianta le principali strutture indagate.

Maggi P. - Oriolo F., Dati d’archivio e prospezioni di superficie: nuove prospettive di ricerca per il territorio suburbano di Aquileia, in AAA, volume XLV, Archeologia senza scavo.

Nuovi metodi di indagine per la conoscenza del territorio antico., Editreg SRL, Trieste 1999

Data Trieste 1893 Dimensioni 293 x 215 mm 21

Scala --

Collocazione CG 217

Titolo Carta del territorio di Aquileia – Grado, le basse

Descrizione Data Dimensioni 22

Scala

(7)

Collocazione CG 226

Titolo Piano generale d’irrigazione, di bonifico e prosciugamento dei Distretti di Cormons, Gradisca e Cervignano. (con legenda esplicativa)

Descrizione Data Dimensioni 23

Scala 1:86.400

Collocazione CG 396

Titolo Ichnographia Aquileiae romanae et patriarchalis.

24

Descrizione Piano topografico d’Aquileja in cui sono indicate con tinta…le tracce dell’antica città romana e con spesse linee di color bruno…l’estensione della città riedificata dal Patriarca Popone, Lith. U. ged. i. d. k. k. Hof- und Staatsdruckerei

Planimetria inedita con piano quotato (Custodita pressi il Museo Archelogico)

AAAd, volume XL, Gli scavi di Aquileia: uomini e opere

Nel 1864, Baubela sulla base delle indicazioni di Antonio de Steinbüchel-Rheinwall, compie il tentativo, lodevole come manifestazione d’un sentimento di nobile interesse ma prematuro sotto ogni rapporto, di delineare la pianta della città nell’Ichnographia Aquileiae Romanae et Patriarchalis.

L’Ichnographia uscì litografata in 90 esemplari col sottotitolo di Piano topografico di Aquileia ed alla stessa fu anche allegato un Indice delle Antichità escavate nei siti (80) segnati con numeri arabi in nero.

Nel 1872 si intraprendono in

Aquileia i primi scavi ufficiali

del Governo austriaco diretti

dall’ing. Baubela. Egli si volse

alla ricerca delle mura di

ponente e, in minor grado, anche

a quelle di settentrione. Gli scavi

(8)

forniscono importanti e cospicui risultati, eppure cessano già nel 1877.

Brusin G., Gli scavi di Aquileia, Ed. Le Panarie, Udine 1934

L’importanza di queste ultime (le carte storiche che forniscono una visione d’insieme delle scoperte archeologiche registrate fino in quel momento, nda) corrispondenti alla pianta eseguita da Carlo Baubela sulla base delle indicazioni di Antonio de Steinbüchel-Rheinwall (1864) e dalla Fundkarte di Enrico Maionica (1893), risiede nel fatto che la prima volta si cercò di collocare topograficamente i luoghi di provenienza degli antichi reperti.

Maggi P. - Oriolo F., Dati d’archivio e prospezioni di superficie: nuove prospettive di ricerca per il territorio suburbano di Aquileia, in AAA, volume XLV, Archeologia senza scavo. Nuovi metodi di indagine per la conoscenza del territorio antico., Editreg SRL, Trieste 1999

Data Nota ms: Görz 28 juli 1873 Baubela

Dimensioni Scala

Collocazione CG 397 Titolo Aquileja

Descrizione Piano topografico d’Aquileia e Monastero di Aquileia in cui sono indicate le tracce dell’antica città l’estensione della città riedificata dal Patriarca Popone.

Aus k. k. Hof- und Staatsdruckerei.

Data Dimensioni 25

Scala

(9)

Collocazione CG 399

Titolo Mappa di Aquileja

Descrizione G. Levi m. p.; cop. Ottavio G.mo Grusovin I. R. Geometra Catastale in pensione, Diplomato e giurato pubblico perito agrimensore.

Data Dimensioni 26

Scala

Collocazione CG 400

Titolo Mappa di Aquileja Descrizione G. Levi

Data Dimensioni 27

Scala

Collocazione CG 401

Titolo Pianta di Aquileja romana.

Descrizione G. Levi Data

Dimensioni 28

Scala

Collocazione CG 405

Titolo Pianta topografica della laguna, de lidi e de fiumi principali del dominio veneto Descrizione Delineata ad uso del

Magistrato Ecc.imo delle Acque da Stefano Codroipo Publ. Perito.

Data Dimensioni 29

Scala

Collocazione Atti Stati Provinciali, sezione seconda b. 363/2 all. B

Titolo Mappa dei territori del Friuli e delle Contee di Gorizia e Gradisca compresi tra i fiumi Corno, Stella e l’Isonzo. (parte sud)

Descrizione

Data 1750 ca.

Dimensioni 44,5 x 60,5 30

Scala

(10)

Collocazione Atti Stati Provinciali, sezione seconda b. 325/2

Titolo Progetto di opere idrauliche sul torrente Torre alla confluenza tra Villesse e Ruda. Marco Franzon (parte sud)

Descrizione

Data 1714 ca.

Dimensioni 44,5 x 60,5 31

Scala

Collocazione Pubblicata su:

Archeografo Triestino – nuova serie - vol.1 – 1869/1870. Editrice La Società di Minerva in Trieste.

Titolo Pianta di Aquileja Romana.

Indicazioni del Dr. Kandler 32

Descrizione Con l’Ichonographia (del Baubela, ndr) il problema topografico della romana Aquileia era portato decisamente alla ribalta. Della cosa se ne occupò quel dotto e geniale istriano che fu Pietro Kandler.

Questi come si può constatare

sfogliando le sette annate de

L’Istria da lui diretta, aveva

sempre tenuto dietro ai problemi

archeologici aquileiesi con il più

intelligente interesse. Il suo

scritto poi Di Aquileia romana con

la pianta ad illustrazione dello

stesso (cfr. fig. 5), non

rappresenta però il frutto di

nuovi scavi che costituiscono la

solida base per studi del genere,

ma è un elaborato da tavolino

scaturito dalla grande dottrina

ed erudizione dell’autore. Vi si

corregge qualche errore

grossolano dell’Ichonographia

come quello della eccessiva

estensione assegnata alla colonia,

ma nuovi elementi di fatto non

sono acquisiti alla topografia del

luogo. Il Kandler ritiene che la

romana Aquileia abbia avuto un

duplice ampliamento e vi

distingue la colonia primitiva

dalla Cesarea dei tempi augustei

e poi dall’Adrianea giungendo a

fissare, con dottrina commista a

parecchia fantasia, il perimetro e

(11)

la popolazione di ciascuna di queste tre città. Non difetta tuttavia di qualche intuizione felice come quando pensa alla presenza di un “porto delle navicelle”, e ne determina l’ubicazione cogliendo quasi nel segno come hanno rivelato i recenti scavi, anche se la grandezza e la forma da lui attribuite allo stesso sono invece irreali.

G. Brusin, Gli scavi di Aquileia, Ed. Le Panarie, Udine 1934, Pag.

7.

Data 1870

Dimensioni Scala

7. Museo Archeologico Nazionale di Aquileia

33 11/02. Pianta con particelle catastali e porto

34 11/08. Pietra a pietra del porto fluviale, rampa nord

35 11/09. Pietra a pietra del porto fluviale, prosecuzione verso sud

36 11/13. Pianta. prosecuzione fino a decumano sud

37 11/15. Sezione tra banchina e muro magazzino

(12)

38 11/16. Sezione su muro di cinta della banchina portuale

39 11/18. Pianta sezione su strada sud fonda Mastrella

40 11/20. Strada dal portone verso il foro carso sud

41 11/21. Pianta zona intorno Natissa

42 11/23. Muro posteriore magazzino zona scavo efr

43 11/24. Pianta zona intorno Natissa

44 11/26. Strutture due decumani e fronteporto fluviale

(13)

45 11/27. Porto nella topografia di Aquileia

46 11/28. Due decumani e cardo sud

47 4/2. Copia della pianta di Gian Domenico Bertoli

Sulla carta, in basso a destra, si legge:

“Giacomo Pozzar, Aquileia, lì 27 Marzo 1898”

“Copia eseguita dall’originale disegnata a mano libera di proprietà del dip. cav. Vito de Tullio in Benigna”

Pag. 102, nella Didascalia: 77. Aquileia: Pianta di don Antonio Gironcoli, utilizzata dal canonico Gian Domenico Bertoli”.

Aquileia antica e la sua pianta, in AA.VV. “Da Aquileia a Venezia”, Ed. Garzanti-Scheiwiller.

pag. 48. Dell’esistenza di paraste solo all’esterno si può avere una riprova però esaminando una vera pianta della città, quella di Gian Domenico Bertoli (intorno al 1720 dunque), conservata nell’Archivio Capitolare di Udine, di cui esiste una copia nel Museo Archeologico di Aquileia. In nota: è copia “da un esemplare manoscritto” eseguito dell’ing. Ioppi nel 1855. l’originale è riprodotto da G. Vale cit., coll. 13 e 14.

M. Mirabella Roberti, L’edificio Romano nel “Patriarcato”

, In Aquileia Nostra - N. 26, 1965.

48 14/2. Fundkarte von Aquileia di Heinrich Maionica, 1893 (Copia)

(carta presente in questa raccolta anche in “Archivio Provinciale di Gorizia”)

49 C-6. Copia della pianta di don Antonio Gironcoli In basso a destra si legge:

Copia di Puntin Silvano – Aquileia, 1953

Si dovrebbe riferire che è una copia della Pianta di don Antonio Gironcoli del 1735, presente in questo catalogo in

“Canonica della Basilica di Aquileia”

(14)

50 Carta Archeologica aggiornata dall’Arch. Luigi Peteani.

Aggiornata nell’agosto 1964

(affissa su una parete della Biblioteca del museo)

51 Pianta di Aquileia

Rilevata nel 1893, aggiornata fino al 1929 dall’Arch. L.

Peteani e fino al 1933 da Giuseppe Runcio Pianta allegata a:

BRUSIN G., Gli scavi di Aquileia, Ed. Le Panarie, Udine 1934

52 Carta Archeologica della Pross Gabrielli

Pianta presentata in occasione del XVIII congresso internazionale di storia di architettura. Trieste 19-27 settembre 1971

8. Biblioteca Statale Isontina di Gorizia

53 Disegno in pianta del Principal Contado di Gradisca con la separatione delle città, terre, villaggi a questo sottoposti 1689. Scala 1:67.000. Catalogo Manzini MZ 004

54 Mappa delle due Unite Principate Contee di Gorizia e

di Gradisca e suoi confini. Scala 1:90.000. Catalogo

Manzini MZ 008

(15)

55 Carta delle Contee di Gorizia, di Gradisca, distretto di Trieste, e del Friuli Veneto.

Dedicata all’Imperiale Regia Società d’Agricoltura delle medesime contee. Nuovamente misurata e disegnata dal cesareo Regio Provincial Ingegnere Giannantonio Capellaris. In Venezia, 1780.

Catalogo Manzini MZ 0020

56 Patria del Friuli, 1692. Catalogo Biblioteca Statale CG 054.

57 Carta topografica della Provincia del Friuli, 1818.

Catalogo Bibliotece Statale CG 091.

9. Kriegsarchiv Wien

Quadro d’unione del Josephinische Landesaufnahme

1763-1787

 Sektionen 155, 182, 183 und

185

58 Sezione 155

Carte dei rilevamenti topografici militari di Giuseppe II (1763-87) dell’Austria Interna (Innerösterreich). Scala 1:28.800.

59 Sezione 182

Carte dei rilevamenti topografici militari di Giuseppe II

(1763-87) dell’Austria Interna (Innerösterreich). Scala

1:28.800.

(16)

60 Sezione 183

Carte dei rilevamenti topografici militari di Giuseppe II (1763-87) dell’Austria Interna (Innerösterreich). Scala 1:28.800.

61 Sezione 184

Carte dei rilevamenti topografici militari di Giuseppe II (1763-87) dell’Austria Interna (Innerösterreich). Scala 1:28.800.

62 Sezione 185

Carte dei rilevamenti topografici militari di Giuseppe II (1763-87) dell’Austria Interna (Innerösterreich). Scala 1:28.800.

10. Canonica della Basilica di Aquileia

63 Pianta di don Antonio Gironcoli del 1735 (Riprodotta in litografia dal Dr. Giovanni Righetti nel 1865)

Copia da: Karl Lanckoronski, “Dom von Aquileia. Sein bau und seine Geschichte“, Wien 1906.

Più attento rielaboratore della veduta originale di San Daniele (XVI sec., conservata presso l’archivio del Marchese De Concina) è stato nel 1735 il sacerdote Antonio Gironcoli, mansionario in Aquileia che è nella canonica della Basilica e ha il titolo dell’originale:

“Civitatis Aquileia – quemadmodum nunc iacet fedelissima Topographia” (riprodotto poi in litografia dal Dr. Giovanni Righetti nel 1865).

M. Mirabella Roberti, L’edificio romano nel

“Patriarcato”, in Aquileia Nostra, n. 26, 1965.

Rappresentazione topografica della città, del sacerdote Antonio Gironcoli, mansionario di Aquileia. Probabilmente è quella che si conserva a San Daniele del Friuli nell’archivio del Marchese di Concina, di cui si ha una copia nella Canonica arcipretale di Aquileia. Fu riprodotta questa col titolo: Aquileia nel 1485, e con la dicitura originale: CIVITATIS AQUILEIE – quemadmodum nunc iacet fedelissima Topographia;

ma con buona pace dell’editore donniam dire o che lesse male la data, se c’era – 1735 – o non s’accorse, perché poco pratico di paleografia, che la calligrafia è evidentemente del secolo XVIII.

G. Vale, Contributo per la topografia

(17)

d’Aquileia, in Aquileia Nostra - anno II – n.1, Gennaio 1931.

11. Archivio Frangipane di Joannis (fraz. di Aiello)

64 Mappa di Aquileia

(copia del XVII secolo, di una carta probabilmente del ‘400)

Copia da:

Reinhard Härtel, “Una mappa inedita del territorio di Aquileia”, in “Metodi e ricerche – anno III – n. 1 gen. – giu. 1984.

12. Château de Vincennes – Paris

Copia da: Paolo Foramitti (a cura), “Il Friuli di Napoleone. Atlante dei territori compresi tra il Tagliamento e l’Isonzo”, Edizioni della Laguna, 1994.

I documenti originali a colori sono di proprietà del “Ministre de la Défense – Service Historique de l’Armée de Terre” e sono conservati al Château de Vincennes.

Réconnaissance militare du pays compris entre le Tagliamento, l’Isonzo et environs.

“Travail ordonnè par Monsieur le Marechal Massena Gènèral en chef de l’Armée-Française; Et exécuté par les Ingénieurs-Géographes Français, pendant les mois de Frimaire et Nevose An 14, et Janvier 1806”. Sezioni 18, 19, 23, 24.

65 Sezione 18

Réconnaissance militare du pays compris entre le

Tagliamento, l’Isonzo et environs.

(18)

66 Sezione 19

Réconnaissance militare du pays compris entre le Tagliamento, l’Isonzo et environs.

67 Sezione 23

Réconnaissance militare du pays compris entre le Tagliamento, l’Isonzo et environs.

68 Sezione 24

Réconnaissance militare du pays compris entre le Tagliamento, l’Isonzo et environs.

12. Polo Catastale Decentrato di Cervignano del Friuli

69 Foglio di mappa nr. 1-2-3-4

Scala 1:4000

(19)

70 Foglio di mappa nr. 5-8 Scala 1:4000

71 Foglio di mappa nr. 6-7-9-10

Scala 1:4000. Dimensioni 64,5 x 51 cm (b x h)

72 Foglio di mappa nr. 11-19-20 Scala 1:4000

73 Foglio di mappa nr. 12-13-21-22 Scala 1:4000

74 Foglio di mappa nr. 14-15-23-24 Scala 1:4000

75 Foglio di mappa nr. 16-25-34-35-39 Scala 1:4000

76 Foglio di mappa nr. 17-18-26-27

Scala 1:4000

(20)

77 Foglio di mappa nr. 28-29-36 Scala 1:4000

78 Foglio di mappa nr. 30-31-37-38 Scala 1:4000

79 Foglio di mappa nr. 32-33 Scala 1:4000

80 Foglio di mappa nr. 34 Scala 1:1000

81 Foglio di mappa nr. 36 Scala 1:1000

82 Foglio di mappa nr. 37 Scala 1:1000

83 Foglio di mappa nr. 38

Scala 1:1000

(21)

13. Archivio di Stato di Gorizia

(L’acquisizione di questi documenti è in attesa di autorizzazione da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)

1.1 Mappe catastali 1811 (in 39 tavole da 52 x 65 cm ca.). “Dipartimento di Passariano ora Adriatico. 1° pezzo. Mappa originale del Comune di Aquileia / Cantone di Aquileia / Distretto di Portogruaro”. Scala di doppio metro di canne 200.

“Questa mappa composta di tre pezzi fu incorniciata dal sottoscritto geometra nel giorno 25. mese di giugno ed ultimata nel giorno 28. mese di ottobre anno 1811 coll’intervento dell’assistente ed indicatori qui pure sottoscritti”

1.2 Mappe catastali 1812 (in 11 tavole da 52 x 65 cm ca.) “Mappa censuaria della comune di Aquileia con Monastero nel Litorale – Circolo di Gorizia. Distretto di Monastero Cervignano”

Scala di doppio metro nella proporzione di 1 a 4000.

1.3 Mappe catastali 1825 (in 39 tavole da 52 x 65 cm ca.) “Mappa del territorio comunale d’Aquileia. Dipartimento di Passariano ora Adriatico”

“Copiata da me sottoscritto in fogli sciolti 39. Scala doppio metro”

1.4 Inoltre sono presenti carte catastali dei seguenti comuni censuari:

1811 1812 1825 1832 1863 1873 1875

Belvedere di Aquileia X X X - - - -

Cervignano X X X - - X -

Fiumicello - - - X - - -

Grado X X X - - X X

Ruda - X - X X - -

Terzo X X X - - X -

Villa Vicentina X X X - - - -

(22)

CEDAD - CEntro di DAtazione e Diagnostica

Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università di Lecce

c/o Cittadella della Ricerca, S.S. 7 per Mesagne, Km. 7 +300, 72100, Brindisi (Italia) Tel. +39 0831 507372 FAX +39 0831 507408

D i p ar t i m e n t o d i I n g e g n e r i a d e l l ’I n n o v az i o n e C E n t r o d i DA t az i o n e e Di a g n o s t i c a

II. Datazioni

Prof. Ruggero Marocco DISGAM Università di Trieste Via Weiss, 2 Comprensorio San Giovanni 34127, Trieste

Lecce, 18 Giugno 2007 Rif.CEDAD: 2007_0155

OGGETTO: Risultati delle datazioni con il radiocarbonio.

I campioni indicati in Tabella 1 sono stati sottoposti a datazione con il metodo del radiocarbonio mediante la tecnica della spettrometria di massa ad alta risoluzione (AMS), presso il Centro di Datazione e Diagnostica (CEDAD) dell’Università di Lecce.

Codice Codice CeDaD Provenienza

Fur S2 4.50-6.00 (50-58) LTL2185A Monas S1 12.40-13.40 70 cm LTL2186A

Monas S1 C3 35 LTL2187A

I macrocontaminanti presenti nei campioni, sono stati individuati

mediante osservazione al microscopio ottico e rimossi meccanicamente.

(23)

CEDAD - CEntro di DAtazione e Diagnostica

Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università di Lecce

c/o Cittadella della Ricerca, S.S. 7 per Mesagne, Km. 7 +300, 72100, Brindisi (Italia)

D i p ar t i m e n t o d i I n g e g n e r i a d e l l ’I n n o v az i o n e C E n t r o d i DA t az i o n e e Di a g n o s t i c a

Il trattamento chimico di rimozione delle contaminazioni dal campione è stato effettuato sottoponendo il materiale selezionato ad attacchi chimici alternati acido-alcalino-acido.

Il materiale estratto è stato successivamente convertito in anidride carbonica, e quindi in grafite mediante riduzione. Si è utilizzato H 2 come elemento riducente e polvere di ferro come catalizzatore.

La quantità di grafite estratta dai campioni è risultata sufficiente per una accurata determinazione sperimentale dell’età.

La concentrazione di radiocarbonio è stata determinata confrontando i valori misurati delle correnti di 12 C e 13 C, e i conteggi di 14 C con i valori ottenuti da campioni standard di Saccarosio C6 forniti dalla IAEA.

La datazione convenzionale al radiocarbonio è stata corretta per gli effetti di frazionamento isotopico sia mediante la misura del termine δ 13 C effettuata direttamente con l’acceleratore, sia per il fondo della misura.

Campioni di concentrazione nota di Acido Ossalico forniti dalla NIST (National Institute of Standard and Technology) sono stati utilizzati come

controllo della qualità dei risultati.

Per la determinazione dell’errore sperimentale nella data al radiocarbonio è stato tenuto conto sia dello scattering dei dati intorno al valore medio, sia dell’errore statistico derivante dal conteggio del 14 C.

La Tabella 2 riporta la datazione al radiocarbonio (non calibrata) per i campioni con l’indicazione dell’errore assoluto della misura.

Tabella 1. Elenco del materiale analizzato e relativo codice identificativo.

(24)

CEDAD - CEntro di DAtazione e Diagnostica

Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università di Lecce

c/o Cittadella della Ricerca, S.S. 7 per Mesagne, Km. 7 +300, 72100, Brindisi (Italia) Tel. +39 0831 507372 FAX +39 0831 507408

D i p ar t i m e n t o d i I n g e g n e r i a d e l l ’I n n o v az i o n e C E n t r o d i DA t az i o n e e Di a g n o s t i c a

(*) Con BP si intende qui una datazione convenzionale al radiocarbonio non calibrata il cui calcolo implica (cfr. M.

Stuiver, H.A. Polach, Radiocarbon, Vol. 19, No.3, 1977, 355-363):

 L’uso del tempo di dimezzamento di Libby (5568 anni) rispetto al valore corretto di 5730 anni;

 L’anno 1950 come anno di riferimento.

 L’utilizzo diretto o indiretto dell’acido ossalico come standard di riferimento.

La datazione al radiocarbonio per i campionI è stata quindi calibrata in età di calendario utilizzando il software OxCal Ver. 3.10 basato sui dati atmosferici [Reimer PJ, et al. 2004 Radiocarbon 46:1029-1058]. Il risultato della calibrazione è riportato nei grafici e nelle Tabelle seguenti.

Campione Radiocarbon Age (BP)(*)

δ 13 C ( ‰ ‰ ‰ ‰ )

Note

LTL2185A 3907 ± 55 -26.1 ± 0.1

LTL2186A 2482 ± 55 -33.0 ± 0.1

LTL2187A 2084 ± 45 -22.1 ± 0.3

Tabella 2. Valore misurato della radiocarbon age.

(25)

CEDAD - CEntro di DAtazione e Diagnostica

Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università di Lecce

c/o Cittadella della Ricerca, S.S. 7 per Mesagne, Km. 7 +300, 72100, Brindisi (Italia)

D i p ar t i m e n t o d i I n g e g n e r i a d e l l ’I n n o v az i o n e C E n t r o d i DA t az i o n e e Di a g n o s t i c a

Atmospheric data from Reimer et al (2004);OxCal v3.10 Bronk Ramsey (2005); cub r:5 sd:12 prob usp[chron]

3000CalBC 2500CalBC 2000CalBC

Calibrated date 3600BP

3800BP 4000BP 4200BP

R ad io ca rb o n d et er m in at io n

LTL2185A : 3907±55BP

68.2% probability 2470BC (68.2%) 2300BC 95.4% probability 2570BC ( 4.5%) 2520BC 2500BC (84.0%) 2270BC 2260BC ( 6.9%) 2200BC

Figura 1. Calibrazione della data convenzionale al radiocarbonio del

campione LTL2185A.

(26)

CEDAD - CEntro di DAtazione e Diagnostica

Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università di Lecce

c/o Cittadella della Ricerca, S.S. 7 per Mesagne, Km. 7 +300, 72100, Brindisi (Italia) Tel. +39 0831 507372 FAX +39 0831 507408

D i p ar t i m e n t o d i I n g e g n e r i a d e l l ’I n n o v az i o n e C E n t r o d i DA t az i o n e e Di a g n o s t i c a

Figura 2. Calibrazione della data convenzionale al radiocarbonio del campione LTL2186A.

Atmospheric data from Reimer et al (2004);OxCal v3.10 Bronk Ramsey (2005); cub r:5 sd:12 prob usp[chron]

1000CalBC 800CalBC 600CalBC 400CalBC 200CalBC CalBC/CalAD

Calibrated date 2200BP

2400BP 2600BP 2800BP

R ad io ca rb o n d et er m in at io n

LTL2186A : 2482±55BP

68.2% probability

770BC (68.2%) 520BC

95.4% probability

780BC (95.4%) 410BC

(27)

CEDAD - CEntro di DAtazione e Diagnostica

Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università di Lecce

c/o Cittadella della Ricerca, S.S. 7 per Mesagne, Km. 7 +300, 72100, Brindisi (Italia)

D i p ar t i m e n t o d i I n g e g n e r i a d e l l ’I n n o v az i o n e C E n t r o d i DA t az i o n e e Di a g n o s t i c a

Atmospheric data from Reimer et al (2004);OxCal v3.10 Bronk Ramsey (2005); cub r:5 sd:12 prob usp[chron]

600CalBC 400CalBC 200CalBC CalBC/CalAD 200CalAD 400CalAD

Calibrated date 1800BP

1900BP 2000BP 2100BP 2200BP 2300BP 2400BP

R ad io ca rb o n d et er m in at io n

LTL2187A : 2084±45BP

68.2% probability 170BC (68.2%) 40BC 95.4% probability 350BC ( 1.5%) 320BC 210BC (93.9%) 20AD

Figura 3. Calibrazione della data convenzionale al radiocarbonio del

campione LTL2187A.

(28)

CEDAD - CEntro di DAtazione e Diagnostica

Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università di Lecce

c/o Cittadella della Ricerca, S.S. 7 per Mesagne, Km. 7 +300, 72100, Brindisi (Italia) Tel. +39 0831 507372 FAX +39 0831 507408

D i p ar t i m e n t o d i I n g e g n e r i a d e l l ’I n n o v az i o n e C E n t r o d i DA t az i o n e e Di a g n o s t i c a

Campione Data Calibrata Probabilità

2500 – 2270 cal BC 84.0 %

Fur S2 4.50-6.00 (50- 58)

2260 – 2200 cal BC 6.8 %

Campione Data Calibrata Probabilità

Monas S1 12.40-13.40

70 cm 780 – 410 cal BC 95.4 %

Campione Data Calibrata Probabilità

Monas S1 C3 35 210 cal BC – 20 cal AD 93.9 %

Cordiali Saluti,

Prof. Lucio Calcagnile

Direttore, Centro di Datazione e Diagnostica dell’Università di Lecce

Tabella 3. Riepilogo della data al radiocarbonio calibrata per il campione ltl2185a

Tabella 4. Riepilogo della data al radiocarbonio calibrata per il campione ltl2186a

Tabella 5. Riepilogo della data al radiocarbonio calibrata per il campione ltl2187a

(29)

III.Descrizione sondaggio

Descrizione del sondaggio S1 (Monastero) (Arnaud Fassetta, Marocco, Pugliese)

Sondaggio in cassetta:

0 – 1,3 m: Suolo antropico con pelite scura inglobante pezzi di cotto, ghiaia, calcinacci e frammenti di ceramica.

1,3 – 2,0 m: Pezzi di cotto, ghiaia, ciottoli di calcare bianco, ceramiche e mattone (1,5-1,6 m) in matrice pelitico - sabbiosa. A 1,6 - 1,87 m pelite giallastra con ciottoli arrotondati; arenaria e sabbia biancastra a 1,87 - 2,00 m.

2,0 – 3,0 m: Sabbia con un pezzo di calcare a rudiste (2,0-2,2 m) a un mattone carotato (2,28 m) cui segue sabbia con ghiaino e un pezzo di calcare carotato (2,52 - 2,60) e frammenti di laterizi.

3,0 – 4,0 m: Frammenti vari (pezzi di mattone, calcari) su una matrice sabbiosa con ghiaietto (fino a 3,5 m) e sabbioso- pelitica al bottom.

Prelevati 4 campioni (4 A)

A1 -2,00 : 3 fram. medie dimensioni di malta, mattone, ceramica africana da cucina (I-VIIe sec.)

A2- 2,35 : 3 grossi framm. laterizi

A3 -2,61 : 4 fram. laterizi di medie dimensioni

A4 – 3,51 9 minuti framm. di mattone, anfora, malta

tutto romano, non databile precisamente

(30)

Carota C1 ( prof. 4,0 – 4,4 m dal p.c.) Lunghezza della carota 44 cm

0 -16 cm: Sabbia pelitica con ciottoli carbonatici arrotondati. Dall’alto al basso gradazione di colore del sedimento (da 10YR 8/1 al top a 10 YR 6/1 al bottom).

16 cm : Contatto netto erosivo.

16 - 20 cm : Pezzi di calcare fratturato dalla perforazione; sono spigolosi e di dimensioni diverse (dcm).

20 - 44 cm: Pelite (colore 10 YR 4/1) con plaghe di sabbia e ciottoli (cm 40).

Prelevati 6 campioni (3 S, 1 M, 1 P e 1A) A5 : C1 10 cm : fram. minuscolo di laterizio

Cassetta 4,4 – 5,0 m Idem

Prelevati 3 campioni (1S, 1 P, 1A)

A6 -4,90-5,00 : malta (n.conc.) , 4 fram. minuti di laterizi, ceramica comune epoca romana

Carota C2 (prof. 5,0 – 5,9 m dal p.c.) Lunghezza carota 107 cm

0 - 32 cm : Pelite (colore 10YR 5/1) con plaghe di ossidazione (10 YR 5/2) da

0 a 12 cm e ciottoli carbonatici (15 e 21 cm).

(31)

32 - 40 cm : Livello di sabbia (10 YR 4/1) con ciottoli. I contatti con i depositi superiori e inferiori sono sfumati e molto disturbati dalla perforazione.

40 – 91 cm : Pelite con plaghe molto caotiche di ossidazione e riduzione.

All’interno dello strato sono presenti pezzi di intonaco (45 cm), ceramiche (75 cm), un pezzo di legno (80 - 85 cm) e alcuni ciottoli arrotondati (53 e 66 cm).

91 cm : Contatto netto disturbato dalla perforazione.

91 – 107 cm . sabbia medio-fina con ciottoli policromi (essenzialmente chiari e scuri) arrotondati e frammisti a minuti frammenti di cotto. Legno a 102 cm. Il colore della sabbia varia da 10 YR 4/1 al letto a 10 YR 4/3 al tetto.

Prelevati 11 campioni (4 S,2 M, 2 P, 2 A e 1 C) A7 C2 -15 fram. minuscolo laterizi o anfora A8 C2 -50 :: idem : mattone

epoca romana non precisabile

Carota C3 (prof. 5,9 – 7,4 m dal p.c.) Lunghezza carota 136 cm

- 62 cm : Pelite con grossi frammenti di calcari chiari e scuri, molto spigolosi, probabilmente derivati da un masso rotto durante il carotaggio. Presenza di cotto a 5 e 32 cm. Colore della pelite 10 YR 4/1.

62 – 90 cm : Pelite sabbiosa sempre con grossi frammenti spigolosi di calcare e minuti frammenti di cotto. Colore 10 YR 4/1.

90 – 125 cm: Pelite con pezzi di legno (100-105 cm) e plaghe torbose.Colore 10 YR 4/1.

125 – 136 cm Pelite sabbiosa (colore 10 YR 3/1) con gasteropodi continentali.

(32)

Prelevati 14 campioni (5 S, 4 P, 2 C, 1 M, 1 G e 1 A)

A9 C3 : - 75 1 piccolo fr. ceramica comune fine (epoca romana)

Carota C4 (prof. 7,4 -8,9 m dal p.c.) Lunghezza carota 152 cm

0 – 148 cm : Pelite con frammenti di calcare (spigolosi), torba, ciottoli e pezzi di intonaco (38 cm). A 30,75 e 117 cm pezzi di legno; a 90 cm pelite con torba (YR 7,5 4/1), da 120 a 130 cm frammenti di Ostrea, Mitile e gasteropodi indeterminati. Sotto questo livello, fino al letto dello strato, livelli stratificati di argilla più chiara.

148 – 152 cm: Livello di sabbia (10 YR 5/2) con contatto sfumato (e disturbato).

Prelevati 18 campioni (4 S,4 P, 4 C, 1 A, 2 X e 3 G)

A10 C4 35 : 1fr. medie dimesioni anfora Lamb. 2 (Ie sec. a.C), 1 fr. ceramica non a tornio (forse protostorica)

A11 C4 75-83 : 1 fr. fauna

epoca romana repubblicana con forse framm. precedenti : comunque non posteriore al cambiamente d’era

Carota C5 (prof. 8,9 – 9,40 m dal p.c.)

Lunghezza carota 85 cm

(33)

0 – 58 cm : Pelite con plaghe di sabbia e orizzonti ossidati. Frammenti di Mitile (16 cm), pezzetto di cotto (24 cm), Limnea (29 cm) e plaghe di torba (26 cm).Da 40 a 50 cm pelite sabbiosa. A 58 cm straterelli di ghiaietto.

58 – 79 cm : Sabbia fina pelitica con ciottoli centimetrici. Colore 7,5 YR 5/0.

79 cm : Contatto netto.

79 – 85 cm : Ghiaia e ghiaietto con ciottoli arrotondati costituiti da calcari chiari e scuri.

Prelevati 7 campioni (3 S, 2 P, 1 A e 1 G)

A 12 C5, 24 : 2 minuscoli framm : 1 carbone e uno di ceramica non a tornio, possibilmente protostorica

età protostorica ?

Sondaggio in cassetta (9,4 – 10,4 m dal p.c.)

0 – 10 cm : Sabbia con pelite e ghiaia.

10 – 95 cm : Ghiaia su matrice sabbiosa abbondante. I ciottoli sono costituiti da calcari chiari e scuri, di dimensioni centimetriche (max 3 cm). Lo strato di ghiaia non sembra gradato.

95 – 100 cm : Sabbia cementata (dal carotiere), con pelite e ciottoli.

Prelevati 1 campione (1S)

Sondaggio in cassetta (10,4 – 11,4 m dal p.c.)

0 – 18 cm : Come sopra. Cementazione post - deposizionale.

18 – 28 cm: Sabbia granulare.

(34)

28 – 38 cm : Sabbia fina.

38 – 100 cm : Ghiaia su matrice sabbiosa. Ciottoli sembrano più chiari degli orizzonti superiori (dimensione massima 3 cm).

Prelevati 3 campioni (2 S e 1 M)

Sondaggio in cassetta (11,4 – 12,4 m dal p.c.)

0 – 36 cm : Ghiaia su matrice sabbiosa come sopra.

36 100 cm : Sabbia medio – fina con ciottoli centimetrici ( a 70, 90 e 98 cm).

Prelevati 2 campioni ( 1 S e 1 M)

Sondaggio in cassetta ( 12,4 – 13,4 m dal p.c.)

0 – 38 cm : Ghiaia su matrice sabbiosa abbondante. Ciottolo di cm 5 di diametro a 10 cm .

38 -77 cm : Sabbia fina con torba ( o legno ) a 70 -75 cm. Frammenti di cotto.

77 – 100 cm . Sabbia molto fina con frammenti di cotto.

Prelevati 5 campioni (2 S, 1 M, 1 C e 1 A)

A13 -12,40-13,40 : 1 minusc. framm. di ceramica non ident.(mi sembra più romano che protostorico; da fare controllare)

epoca non determinabile.

Sondaggio in cassetta ( 13,4 – 14,4 m dal p.c.)

(35)

0 – 100 cm : Strato di sabbia molto fina con ciottoli di ghiaia a 15 e 82 cm (diametro 1,0 -1,5 cm).

Prelevati 2 campioni (1 S e 1 M)

Sondaggio in cassetta ( 14,4 – 15,4 m dal p.c.)

28 cm : S ***abbia molto fina.

28 – 53 cm : Sabbia molto fina, con pelite e ghiaia (max 2 cm). La sabbia e la pelite sembrano stratificate (str. piano parallela con alternanze di livelli sempre più chiari).

53 – 100 cm : Sabbia pelitica con ghiaia (max 1,5 cm), parzialmente cementata (post – deposizionale).

Prelevati 2 campioni (1 S e 1 M)

Fine sondaggio

Totale dei campioni prelevati (S1)

N P A C M S G X

14 14 12* 8 9 28 5 ? 3 ?

* trovati 13, ma forse uno (A11) , essendo solo un osso fa parte dei campioni

X

(36)

IV. Immagini Laser Scan

(37)
(38)

V. Paleopianura aquileiese.

(39)

VI. Sondaggi S.A.R.A.

Riferimenti

Documenti correlati

La selezione dei soggetti da sottoporre al tampone viene effettuata dal Dipartimento di Prevenzione sulla base di specifici protocolli ed indagini

VISTO lo schema di avviso pubblico “Fondo Sociale Utenze Domestiche” Anno 2020, allegato al presente atto per costituirne parte integrante e sostanziale, che contempla i

Più attento rielaboratore della veduta originale di San Daniele (XVI sec., conservata presso l’archivio del Marchese De Concina) è stato nel 1735 il sacerdote

Se durante la stagione estiva credi che un tuo famigliare o tu stesso possiate aver bisogno di. un aiuto in più, è possibile

Se durante la stagione estiva credi che un tuo famigliare o tu stesso possiate aver bisogno di. un aiuto in più, è possibile

E proprio da questa distinzione muove l’importanza della tesi del Mazza che, al contrario degli autori medievali, difende l’autonomia funzionale del prestito a interesse

- Herbert Spenser (1820 - 1903) pubblica suo lavoro su evoluzione nel 1852 - Darwin (1809 - 1882) pubblica Sull’origine delle specie per mezzo della. selezione naturale

✴ tende a cogliere le “corrispondenze”, i simboli della realtà, della natura, che il poeta esprime attraverso metafore, analogie, sinestesie.