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ELETTROMAGNETISMO CARICA ELETTRICA

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Academic year: 2021

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(1)

ELETTROMAGNETISMO

CARICA ELETTRICA

Fenomeni di elettrizzazione noti dall’antichità ( Talete di Mileto e ambra, etc), produzione di elettricità per strofinamento, elettricità passa da un corpo all’altro se questi sono collegati ad es da metalli ( conduzione)

Interpretazione moderna:

•elettricita’ dovuta alla presenza di particelle cariche (es. elettrone, 1897, J.J.Thompson)

•caricaelettrica q sempre quantizzata

(q = n e con n intero, 1909 Millikan) Sistema internazionale (SI):

unita’ di misura = coulomb [c] (derivata dall’ampere 1c =1a ´ 1s) carica fondamentale: e=1,6 ´ 10-19 c

2 tipi di cariche: positive o negative elettrone: q = - e

protone: q = + e neutrone: q = 0

cariche tipiche in laboratorio = 10-8 c-10-7 c Legge di conservazione della carica elettrica

in un sistema isolato la somma algebrica delle cariche elettriche si mantiene costante.Vale anche in relatività e fisica delle particelle

(conservazione delle particelle o creazione di coppie)

(2)

Bilancia di Torsione:

LEGGE DI COULOMB

Caratteristiche della forza:

1. diretta lungo la congiungente

2. attrattiva orepulsiva

u

F 2 ˆ

r12

2 1q k q

=

3.

unità di misura k determinata dalle unità di misura. Determinazione valore sperimentale:

2 2 9

2 2 9

C m 10 N

C 9 m 10 N

8,99× × » × ×

= k

(3)

CAMPO ELETTRICO

(indipendente dalla carica esploratrice q0) F = q0 E

Definizione del vettore campo elettrico:

Il campo E esercita la forza in un punto, il campo si propaga con la velocità della luce

Campo elettrico di una carica puntiforme:

F u

E q ˆ

= k

=

:

Il campo E sostituisce l’azione a distanza istantanea

q0

E = F

cariche due

le tra direzione

della

versore uˆ Þ

r uˆ q q 4

uˆ 1 r

q k q

F

02

0 2

0

= pe

=

(4)

LINEE DI FORZA

Definizione:

linee tali che in ogni punto la tangente coincide con la direzione del campo E in quel punto

+ (verso coincidente col verso di E) Esempio: carica puntiforme positiva

pezzetti di filo sospesi in olio

Densità n delle linee µ intensità di E

Superficie sferica intorno a una carica puntiforme:

A = 4pr2 n = N/A µ 1/r2 µ E

Prescrizioni da osservare: (Criterio di Faraday) 1. generare le linee solo sulle cariche

2. numero di linee proporzionale alla carica 3. disposizione simmetrica

(5)

LINEE DI FORZA

Esempio:

2 cariche puntiformi eguali positive

Esempio:

2 cariche uguali

e opposte in segno (dipolo)

(6)

Esempio

Tre cariche fisse q

1

, q

2

, q

3

sono collocate sull’asse x.

q

1

= 1.6 · 10

-19

C, q

2

= 3.2 · 10

-19

C, q

3

= - 3.2 · 10

-19

C

q

1

e q

2

sono poste alla distanza R = 0.02 m, mentre q

3

si trova tra di loro, alla distanza ¾ R da q

1

.

Calcolare la forza elettrostatica F1

agente sulla carica q

1

per effetto della altre due.

N 10

5 1 . 1

m) .02 0 (

C) 10

2 . 3 ( C) 10

6 . 1 /C (

m N 10 R 9

| q

|

| q

| 4

| 1 F

|

24

2

9 1 9

1 2

2 9

2 2 1

0 12

-

- -

×

=

× =

×

× ×

×

= pe ×

=

La forza F

1

è data dalla somma (vettoriale) delle forze elettrostatiche F

12

e F

13

,

che sono esercitate su q

1

rispettivamente dalle cariche q

2

e q

3

. Consideriamo per

prima la forza F

12

e calcoliamone il modulo attraverso la legge di Coulomb:

(7)

La forza F

12

è di tipo repulsivo, dato che le cariche q

1

e q

2

sono di uguale segno, ed è pertanto diretta nel verso negativo dell’asse x.

Consideriamo ora la forza F

13

, il cui modulo è uguale a:

N 10

05 . 2

m) .02 0 (0.75

C) 10

2 . 3 ( C) 10

6 . 1 /C (

m N 10 9 4 R

3

| q

|

| q

| 4

| 1

|

4 2

2 9 1 9

1 2

2 9

2 3 1

0 13

-

- -

×

=

× =

×

×

× ×

×

=

÷ ø ç ö

è

× æ

= pe

F

La forza F

13

è di tipo attrattivo, dato che le cariche q

1

e q

3

sono di segno opposto, ed è pertanto diretta nel verso positivo dell’asse x.

La forza F

1

= F

12

+ F

13

è diretta lungo l’asse x, nel verso positivo (dato che il modulo di F

13

è maggiore di quello di F

12

); il modulo di F

1

è uguale a:

N 10

9 N 10

) 15 . 1 05 . 2 (

|

| F

1

= - ×

-24

@ ×

-25

(8)

ENERGIA POTENZIALE ELETTROSTATICA

Lavoro compiuto da Fext

Lext= Fext .Dx = Fext,x Dx = - q0 ExDx (Lext= - Lcampo)

Aumento di energia potenziale della carica:

DU = L

ext = - q0

E

x

Dx

Energia potenziale µ carica esploratrice

E’ analogo al caso gravitazionale in cui E= mgh

Caso di campo E uniforme (quello della figura): energia potenziale definita a meno di una costante:(livello di altezza 0)

(9)

POTENZIALE ELETTRICO

Differenza di potenziale DV = differenza di energia potenziale elettrostatica riferita all’unita’ di carica

x q E

V U

x

0

D -

D =

=

D

(indipendente dalla carica esploratrice)

•Unità di misura SI: il Volt

Riespressione dell’unità del campo elettrico

m C

m 1 N

C 1 N

×

= ×

m 1 V m

C

1 J =

= ×

(10)

SUPERFICI EQUIPOTENZIALI E LINEE DI CAMPO

Luogo dei punti dove V = cost.

Sempre ^ alle linee di forza

Il lavoro per spostare carica su superficie equipotenziale è nullo perché campo ^a spostamento

Esempio: carica puntiforme

Distanza tra sup. equipotenziali successive:

x E V = - D D

A Dv fissato:

E grande E piccolo

Dx piccolo (superfici ravvicinate) Dx grande (superfici più lontane)

2 Cariche puntiformi Dipolo

(11)

POTENZIALE ELETTRICO

Relazione valore del potenziale Linee di forza

carica di prova qo libera di muoversi:

accelera lungo la linea di forza

Linee di forza orientate da altoV à basso V Campo uniforme:

x E x V

t V cos

E

x

Þ D = -

x

D D

- D

=

=

(12)

POTENZIALE ELETTRICO

Campo da carica puntiforme:

r k q r V

k q

E

r

=

2

Þ =

(V = 0 per r = ∞)

V r

U 0 qq0

k q =

= con U = 0 per r = ∞

U rappresenta effettivamente il lavoro necessario per formare il sistema delle 2 cariche (V il lavoro per una carica di prova unitaria)

Unità di misura speciale (non SI): l’elettronvolt (eV)

U = q V

1eV= 1,6 × 10

-19

C × 1V = 1,6 × 10

–19

J

(13)

CORRENTE ELETTRICA

Dq attraversa la superficie in Dt

Unità di misura SI: l’Ampere (grandezza fondamentale)

Verso convenzionale della corrente: quello delle cariche + (il moto reale degli elettroni è in verso opposto)

moto di cariche – o di cariche + equivalenti, in generale

s 1 A 1 C s 1

1 C A 1

1 = Þ = ´

Intensità di corrente:

t I q

D

= D

(14)

LEGGE DI OHM

Leggi empiriche per il comportamento dei materiali

applichiamo una DV(o un campo E, che è lo stesso):

R I = V

I

= V R

La corrente che si genera è:

cioè I µ V, con coefficiente di proporzionalità 1/R

quindi gli oggetti possiedono una resistenza elettrica R:

unità di misura SI, l’Ohm (W):

1A 1W =1V

N.B. ci sono anche materiali che non

seguono la legge di Ohm

(15)

LEGGE DI OHM

Conduttori

Semiconduttori

Isolanti r = resistività elettrica del materiale unita’ di misura si: W × m

La resistenza di un oggetto dipende da:

- le sue caratteristiche geometriche (L,A) - il materiale (r)

( II LEGGE DI OHM )

A R = r L

Cavi elettrici fatti di rame anche perché duttile e per il prezzo

(16)

Esempio

Un conduttore per alta tensione è formato da un filo di rame del

diametro di 1 cm

ed è

lungo 20 km.

Calcolare la sua

resistenza R

e l'intensità della

corrente I

che lo attraversa, sapendo che la differenza di potenziale ai suoi estremi è di

20000 V

e che la resistività

r

del rame è pari a

1.7· 10-8 W m.

W

=

× =

×

× W

= ×

÷ ø ç ö è

= æ

=

-

33 . 4

) m .005 0

(

) m 10 2 )(

m 10

7 . 1 (

2 l S

R l

2

4 8

2

p

p r

r d

Usando la seconda

legge di Ohm, dove S indica la

sezione del filo trovo

R

:

4619A 4.33

V 20000 R

I V =

= W

=

d l

Dalla prima legge di Ohm segue poi:

(17)

ENERGIA NEI CIRCUITI (EFFETTO JOULE)

Filo sottoposto a una DV:

moto microscopico degli elettroni:

Moto uniformemente accelerato + urtoà moto uniformemente accelerato + urto ecc.à

In media equivale a moto uniforme con velocita’ vd

Analisi Energetica:

(DQ positiva)

Alto V Basso V

(18)

Energia Termica (urti)

=

Effetto Joule

Energia potenziale diminuisce, ma energia cinetica non aumenta.

Dove va l’energia?

ENERGIA NEI CIRCUITI (EFFETTO JOULE)

Energia dissipata:

DU = DQ ( V1 – V2) = DQ × V (V=diminuzione del potenziale) Rapidità con cui viene persa l’energia (P = Potenza dissipata):

V t I

Q V t

P U = ×

D

×

= D D

= D

I in Ampere e V in Volt P in Watt Per conduttori ohmici: altre 2 leggi equivalenti

P = I2 R e

R P V

= 2

(19)

Resistenze in serie

(20)

sottoponendo tre resistenze R1, R2, R3 a una tensione V, ho d.d.p. VR1, VR2, VR3 diverse tra di loro. Le Ri sono attraversate dalla stessa corrente

I= IR1=IR2=IR3

Quindi: VR1 diverso da VR2 diverso da VR3 La tensione totale del circuito sarà quindi :

V=VR1+VR2+VR3 (secondo la legge di Ohm: V=R ∙I ) Rt(otale) ∙I =R1 ∙I +R2 ∙I +R3 ∙I (raccogliendo a fattor comune)

Rt∙I=(R1+R2+R3)∙I

(dividendo ambo i membri per I)

Rt =R1+R2+R3

Concludendo, quindi, un circuito in cui sono presenti più resistenze in serie, può essere semplificato con un’unica resistenza uguale alla somma di tutti i valori delle resistenze stesse:

Rt =R1+R2+R3 +…+Rn

(21)

Resistenze in parallelo

(22)

sottoponendo tre resistenze R1, R2, R3 a una tensione V, ho d.d.p. VR1, VR2, VR3 eguali tra di loro. Le Ri sono attraversate da diverse correnti tali che la corrente che entra I sia equale alla somma delle uscenti (come in un fiume che si divide in tre parti)

I=IR1+IR2+IR3

( secondo la legge di Ohm I=V/R) V/Rt=V/R1+V/R2+V/R3 :

( raccogliendo a fattor comune) V/Rt=(1/R1+1/R2+1/R3) ∙ V

( dividendo ambo i membri per V) 1/Rt =1/R1+1/R2+1/R3

Concludendo, quindi, un circuito in cui sono presenti più di tre resistenze in parallelo, può essere semplificato con un’unica resistenza equivalente

utilizzando la seguente formula generale:

1/Rt =1/R1+1/R2+1/R3+…+1/Rn

(23)

Esempio

Se hai più lampadine collegate in serie, cosa succede se una di esse si fulmina?

1) Si spegne la lampadina fulminata.

2) Si spengono anche le lampadine buone.

3) Si accendono più forte le lampadine

buone

(24)

Campo magnetico

• Magnetismo noto ad antichi greci (magnetite)

• 1269 ago bussola ( poli magnetici in analogia con poli terrestri)

• Gilbert (1540-1603) capisce perché ago si orienta (terra è magnete permanente polo Nord è polo Sud magnetico)

• e capisce differenza tra forza ed attrazione

elettrica e polo magnetico.

(25)

CAMPO MAGNETICO

Noto fin dall’antichità (proprietà della magnetite)

polo S e polo Nmagnetico (dall’orientamento sulla superficie terrestre)

Poli opposti si attraggono, poli identici si respingono

(26)

CAMPO MAGNETICO

Magnete sorgente del campo

Magnete rivelatore del campo

Interpretazione moderna: proprietà dello spazio

•Definizione del vettore B:

direzione e verso: quelle dell’ago magnetico (da S a N)

•Modulo:

osservazione sperimentale per una carica in moto in un campo B:

compare una forza (Forza di Lorentz)

(27)

CAMPO MAGNETICO

Caratteristiche Forza:

F µ q F µ v F µ sin q

F ^ al piano di v e B

Il verso di F dipende da quelli di V e B

e dal segno di q(qv, B e F =terna destrorsa)

Esempi grafici:

q B F qvBsin q qvsin

F = Þ =

T m 1

A 1 N

s 1 m C 1

N

1 =

= ×

×

Modulo B = costante di proporzionalità:

Unità di misura SI: Tesla

(= 104 G)

(28)

Moto di particella puntiforme carica in campo magnetico

• particella arriva con velocità v a campo B uniforme àsoggetta a forza in modulo

• (1) F =qvB sia a v e a B

• legge della dinamica dice (2) F=ma

• a è accelerazione centripeta, orbita è cerchio (3) a=v 2 /r.

• Si trova raggio usando le formule appena scritte

• qvB=mv 2 /r àr= mv/(qB)

(29)

Moto di particella puntiforme carica in campo magnetico

• Moto è circolare uniforme con v costante in modulo.

Energia cinetica resta costante.

• Periodo T tempo impiegato a percorrere un giroà vT=2πrà trovo T e frequenza

qB m 2 v

) qB / mv ( T 2

v r

T = 2 p Þ = p = p

m 2

qB T

1

n = = p

(30)

Esempio: protone si muove su circonferenza di R=21 cm con campo B di 4000G: trovare T e v

Converto B da Gauss a Tesla

s 10

* 64 , 4 1

, 0 10

* 6 , 1

10

* 67 , 1 2 qB

m

T 2 19 7

27

- -

- =

=

=

p p

s / m 10

* 05 , m 8

qB 21 , 0 m

v = rqB = =

6

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