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Oggetto: contributo del WWF Roma e Area Metropolitana al programma triennale

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Academic year: 2022

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A WWF Italia

da WWF Roma e Area Metropolitana

Oggetto: contributo del WWF Roma e Area Metropolitana al programma triennale 2019 - 2021

Dopo l'incontro di Napoli, estremamente positiva è la percezione della volontà di condividere il percorso di costruzione del programma anche se i tempi ristretti hanno inevitabilmente spostato la riunione più sui momenti di presentazione che verso una più approfondita raccolta di contributi.

Tuttavia si tratta di un apprezzato recupero di una prassi interna all’Associazione che per alterne vicende si era in questi ultimi anni più o meno interrotta e di cui vogliamo registrare con grande soddisfazione il ripristino.

Un’occasione che ha anche evidenziato come, nonostante le tante difficoltà esterne ed interne, un tessuto “WWF” importante sul territorio sia rimasto e in alcuni casi rigenerato (ricordiamo che la costituzione di un’OA comporta l’assunzione di responsabilità rilevanti). E' un peccato che di questo risultato – anche in riconoscimento dell'impegno che lo ha generato - non sia fatta menzione nel bilancio introduttivo al documento di programma.

Crediamo quindi, anche sulla base degli orientamenti a più riprese confermati dal Consiglio Nazionale (già dal precedente mandato), sia giunto il momento per riaprire, ormai a 4 anni dall'approvazione del nuovo statuto e avendo alle spalle una condizione di emergenza che sicuramente ha condizionato le scelte di priorità, un confronto sulla funzione della rete così che come OA si possa dare dare il miglior contributo all’Associazione.

Per questo rinnoviamo la nostra piena disponibilità, come anticipato a Napoli, e facciamo nostra la proposta del Direttore Generale per la costituzione di un gruppo di lavoro/riflessione che affronti il tema delle modalità ritenute più efficaci con le quali la Rete possa essere coinvolta a pieno nel programma e portare valore.

Inviamo di seguito alcune considerazioni sul programma triennale 2019-2021. I contributi

riguardano principalmente l'impianto generale, la partecipazione della rete alle attività, gli strumenti con alcuni esempi puntuali tratti dalle schede. Trattandosi di considerazioni generali si fa

riferimento ad approcci o strumenti in alcuni casi già previsti o che fanno già parte della pratica associativa ma che riteniamo possano diventare comuni a tutte le linee di programma.

Ricordiamo l'assenza della scheda 18 - che essendo dedicata alle città è per noi particolarmente significativa - e dell'allegato Oasi. Si resta in attesa anche degli annunciati piani di comunicazione e marketing sperando che anche per questi ambiti sia possibile un contributo per l'adattamento dei piani al territorio.

Nella speranza che tali considerazioni possano essere di aiuto per sempre possibili miglioramenti e affinamenti nella definizione di azioni ancora più incisive, rimaniamo a disposizione per qualsiasi aspetto che non dovesse risultare chiaro.

Cordiali saluti

Per il Consiglio Direttivo del WWF Roma e Area Metropolitana Il Presidente

Raniero Maggini

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Considerazioni sul tema delle “reti” proposte nel programma

La nostra organizzazione prevede sostanzialmente due reti “formali” (con vincoli formali anche dettati dall'esterno) quella delle OA e quella delle Guardie Giurate Volontarie.

Le altre reti previste dal programma vanno considerate modelli organizzativi, forme di coordinamento create al fine di ottimizzare il lavoro nelle diverse linee o su singoli ambiti (ad esempio la policy) e di arricchire il programma grazie alle competenze diffuse e alla condivisione delle esperienze.

Una rete tematica infatti non è una semplice lista di adesioni (come può essere per singole azioni), richiede un grande impegno sia da parte dei componenti sia da parte dello Staff deputato che deve assumere una funzione proattiva per garantirne efficienza ed efficacia. I suoi componenti dovranno essere accreditati da OA o Delegato (per volontari ad esempio che non facciano parte di OA ma collaborino stabilmente).

Riteniamo infatti che la chiamata all’attivazione su singolo obiettivo o su singola azione, debba vedere nella Rete (le 72 OA) il luogo privilegiato per la facilitazione dell’adesione al Programma anche da parte del non Socio (fatta ovviamente eccezione per petizioni online o iniziative assimilabili).

In generale poi la rete tematica può non coprire l'intero raggio di azione di una linea di lavoro.

Portiamo ad esempio la scheda su aree protette in cui tutto sembra demandato alla rete aree protette ma dove in realtà l'ingaggio dovrebbe essere a 360 gradi per tutta l'OA (si va dalla policy, all'educazione, alla promozione etc..)

Considerazioni sulla definizione degli obiettivi e delle azioni in sede locale

Se il ruolo delle OA non è - nella visione del WWF di oggi – volto alla mera esecuzione di alcune attività nell'arco dell'anno (partecipazione ad un evento piuttosto che il raggiungimento di una determinata quota di nuovi soci nell'arco dell'anno) ma quello di un contributo a tutto tondo agli obiettivi definiti dal programma triennale, una loro rilettura in sede locale basata sulle specifiche situazioni territoriali può essere una buona strada per mettere le OA in condizione di dare un contributo più qualificato. E dunque vedere il proprio lavoro riconosciuto e riconoscibile e poter verificare al termine dei tre anni quanto la propria azione sul territorio sia stata incisiva (ricordiamo che lo stesso statuto dichiara che il WWF Italia attraverso la Direzione Generale promuove

l'autovalutazione delle Organizzazioni Aggregate).

La definizione degli obiettivi in sede locale - anche in una funzione di promozione di

consapevolezza e assunzione di responsabilità - andrebbe ovviamente realizzata in collaborazione con le OA e con il supporto attivo dei Delegati. È un'attività senza dubbio onerosa per l'impegno di risorse umane che richiede ma probabilmente realizzabile in modo progressivo nell'arco dei tre anni e che non necessariamente investe tutto il programma.

Per le aree protette in particolar modo riteniamo fondamentale la definizione di obiettivi a scala regionale e territoriale anche con l'individuazione delle aree ancora da sottoporre a tutela nella logica della connettività e rete ecologica.

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Linee di lavoro aperte

Il programma prevede molti ambiti in cui - al di là dei momenti di comunicazione previsti o degli eventi - si potrà lavorare nell'arco dei tre anni in una prospettiva “aperta” in cui il susseguirsi di azioni in sede locale può ampliare potenzialmente il perimetro del successo.

Pensiamo ad esempio a Plastica (dove però si fa riferimento solo a WWF Young), Aree protette, Living rivers, la campagna Generazione Mare, One Million Ponds, Urban Nature

Questo vuol dire avere strumenti utilizzabili per tutto l'arco dell'anno e dei “vademecum” di orientamento (così come una continuità di confronto/supporto con lo staff).

In questo senso per alcuni ambiti può essere utile avere dei “marchi” come “Urban Nature” che siano sempre spendibili

Sotto l'ombrello di un marchio/campagna dovrebbe essere possibile mappare un set di attività - anche raccogliendo e valorizzando le esperienze di successo e le eventuali valutazioni critiche delle OA - che contribuiscano all'obiettivo e che sono potenzialmente replicabili in un proficuo scambio di buone pratiche tra le OA e tra OA e WWF Italia, quest’ultimo quale

promotore/facilitatore.

Questo modello potrebbe anche rispondere meglio ai tempi del volontariato che sono necessariamente diversi e più dilatati di quelli di un team di staff, portando ad una maggiore efficacia.

Per le diverse azioni del programma sarebbe inoltre anche utile definire i pubblici di

riferimento/stakeholder che le OA dovrebbero tenere presenti anche qui attraverso un dialogo permanente con la rete.

Il ruolo delle OA per la divulgazione della visione del WWF

Anche quando non gestiscono specifiche attività/progetti le OA possono avere uno straordinario ruolo di comunicazione verso i cittadini. Ogni scheda del programma (sicuramente la larga parte) dovrebbe contenere questo come “elemento” di attivazione della rete mentre spesso non è previsto. Naturalmente perché sia possibile è necessario avere un set di strumenti idonei.

Più in generale le OA dovrebbero essere messe in grado di diffondere costantemente i messaggi generali del WWF (“Noi siamo Natura”) e i temi “internazionali”. Per questo - anche in linea con l'approccio “scuola di natura” vanno previsti strumenti di “cultura generale” e dove possibile, format divulgativi che possono essere arricchiti dalla creatività locale ma anche utilizzabili tal quali (es.

video + conferenza + gioco?). Format che possibilmente prevedano un coinvolgimento attivo dei partecipanti (es. un questionario/un gioco/un laboratorio etc..).

Ingaggio dei cittadini – trasversalità di buone pratiche per comunità e individui

Trasversalmente al programma ci sono moltissimi spunti che possono essere fatti propri da singole comunità o cittadini. Potrebbe essere interessante riorganizzare questi spunti in unica proposta che possa essere veicolata dalle OA a pubblici diversi sempre nel quadro di un'azione divulgativa/educativa/partecipativa diffusa (ad esempio una scuola potrebbe essere coinvolta in un percorso che va dalla plastica, all'educazione alimentare, al giardino scolastico etc..)

Strumenti per il programma

Non sembra che in ogni scheda siano sempre puntualmente presenti e ben definiti gli strumenti per raggiungere gli obiettivi. Pensando la scheda essa stessa come uno strumento auspichiamo un approfondimento su questo aspetto quando si andranno a definire le attività nel dettaglio.

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In generale per ogni scheda (o linea di lavoro se più razionale) riteniamo utile (oltre naturalmente le molte cose già previste e presentate nella riunione di Napoli)

• un documento di sintesi di riferimento che spieghi lo stato dell'arte , i “perchè degli obiettivi”

e i valori che sono dietro ad ogni scelta (banalizzando perchè dovremmo tutelare il gatto selvatico?). In alcuni casi ovviamente tali documenti esistono già in altri vanno aggiornati.

Tali documenti andrebbero comunque costantemente aggiornati.

• traduzione di documenti dell'internazionale se particolarmente significativi (purtroppo la conoscenza della lingua inglese non può essere data per scontata)

• bibliografie, segnalazioni di siti , studiosi di riferimento, per chi voglia approfondire e basarsi su fonti accreditate dal WWF Italia

• scheda A4 di sintesi utlizzabile per invio, distribuzione etc.

• un minimo archivio fotografico

• un “set” di messaggi codificati da utilizzare per la comunicazione (es. come fatto per Urban Nature dal Settore Educazione sulla base di una richiesta della rete) più o meno estesi e con tagli diversi (da usare per comunicati, social etc..)

• dove significativo schede con proposte didattiche (in linea con quanto previsto dal piano “a scuola di natura”) per gli insegnanti

• scheda di sintesi per i ragazzi pensata per le diverse età

Oltre agli strumenti puntualmente legati alle linee di programma segnaliamo alcuni altri strumenti di carattere generale anche per la valorizzazione del lavoro svolto sul territorio

– disponibilità di un minimo di standard grafici per volantini e altri materiali generici o un piccolo vademecum utilizzabile da grafici (professionisti o volontari che siano) .

– verifica della funzionalità della newsletter come oggi prevista e valutazione se sia possibile in alternativa/aggiunta effettuare invii puntuali ad hoc ai Soci in occasione di iniziative lasciando il “racconto” dell'azione svolta ad altri strumenti come i social/siti etc.

– verificare la possibilità di avere sul sito nazionale delle piattaforme con cartina che riportino le azioni/progetti in corso sul territorio (ricordiamo che almeno è urgente rivedere le pagine introduttive per regione segnalando siti e social locali). Questo risolverebbe anche un aspetto del monitoraggio e la condivisione delle buone pratiche tra le OA.

– migliore presentazione del volontariato WWF che vada oltre le scelte di comunicazione legate a particolari momenti o strategie. Una comunicazione quindi su più livelli che possa raccogliere l'interesse di pubblici diversi e dare esempi di tutte le modalità con cui si può partecipare alle attività. Una selezione dei pubblici funzionale ad una strategia di

comunicazione, può non esserlo altrettanto per le necessità delle OA.

– ampliamento del concetto di calendario su sito remoto presentato a Napoli come calendario che raccoglie tutte le iniziative nazionali e locali e che diventi quindi anche una sorta di archivio da cui recuperare le informazioni per ambiti di programma o tipologia di intervento

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Riteniamo che ogni OA rappresenta sempre l'intero arco delle attività dell'Associazione e così ogni volontario. È necessario che possa essere fatto al meglio avendo a disposizione aggiornamenti istituzionali e scientifici. Di seguito alcuni spunti

– recupero in modo semplificato (il previsto whatsapp?) dell'osservatorio istituzionale.

– valorizzazione delle competenze di responsabili di staff che attraverso i propri social diffondono già aggiornamenti, ad esempio attraverso twitter, invitando i volontari a seguirli – valorizzazione della pagina volontari facebook per gli aggiornamenti tecnici

Apprezziamo molto la prevista valorizzazione del sito remoto come strumento centrale per la condivisione delle informazioni. Il sito andrebbe in tal senso rivisto così da avere una più agevole modalità di ricerca adattata alla struttura di azione del nuovo programma triennale (per tema, per linea di programma, per evento ecc.)

Formazione

Al di là di eventuali momenti formali di formazione (preziosi e utilissimi ma molto onerosi in termini di risorse) la costruzione e il mantenimento di un condiviso e fondamentale sfondo di competenze e conoscenze il più possibile aggiornate può avvenire anche attraverso altri canali in particolare il dialogo continuo tra staff e volontari che va favorito e valorizzato ad esempio con l'organizzazione di brevi workshop virtuali oltre agli altri strumenti già indicati precedentemente.

Eventi

La programmazione dovrebbe definire nel maggior dettaglio possibile la pianificazione delle date e dei contenuti degli eventi che dovrebbe essere disponibile già dal mese di Gennaio in forma quasi definitiva.

Per gli eventi andrebbe anche definito uno standard dei materiali e delle attività “di servizio” (ad esempio la disponibilità preventiva dei comunicati stampa) che sempre si dovranno produrre per la rete oltre ai materiali ad hoc per la singola iniziativa (v. come esempio la lista degli strumenti per il programma).

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