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PIE ASSOCIAZIONI GIOVANILI

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(1)

PIE ASSOCIAZIONI GIOVANILI

per le CASE delle

FIGLIE DI MARIA. AUSILIATRICE

L.I.C .E . - R. BERRUTI & C . - T O R IN O

(2)

PIE ASSOCIAZIONI GIOVANILI

proprie d ell'Istituto «Figlie di M. Ausilistrice»

[o Salesiane di S. Giovanni Bosco)

Tre d i carattere particolarmente mariano:

Ss. A N G ELI

(dai 7 ai 10 an n I circa)

S. MARIA D O M EN IC A M AZZARELLO (o «Giardinetto di M aria»)

(dai 10 ai 13 a nni circa)

B. V. MARIA IM M A C O LA TA AUSILIATRICE (Aspiranti - Figlie di Maria)

(dai 13 anni in su)

La quarta di carattere missionario :

A P O S T O LA T O d e ll'IN N O C E N Z A

(senza distinzione di età; con Gruppi delle associate più attive, denominate "Pro pag an ­

diste Missionarie,,).

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S T A T U T I - R E G O L A M E N T I

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PI A A S S O C I A Z I O N E

DEI SANTI ANGELI

. . . O h , q u a l g io ia senza velo d'esser scelte a c o m p a g n ia d e g li A l a t i che, su i n c ie lo , s o n la c o rte d i M a r i a ! . . .

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O R I G I N I

La particolare devozione di S. Giovanni Bosco ai Ss. A n geli Custodi ispirò l’ idea di form are quest'A ssociazione dei S anti A ngeli per le bam- bine che frequentano g li O ratori festivi e le Scuole elementari delle F ig lie di Maria Ausilia- trice.

Così — mentre il Santo era ancora in vita

— le Case di N izza M onferrato, di Torino, di B ordighiera e di Chieri furono le prime a esperimentare, con regolamento proprio, i l gran bene che in tal modo si andava m oltip li­

cando a profitto d ell’innocenza e della pietà.

L'esempio venne presto im itato dalle nuove Case sorte poi in Italia e all'estero, e m oltis­

sime furono le iscritte specialmente in America.

O ggi si può dire incalcolabile il numero delle fanciulle, che sotto il nome di « A n g io le tti » si gloriano, negli I stituti di M aria Ausiliatrice, di appartenere alla P ia Associazione dei Santi Angeli.

<5

(7)

Abbiamo preso visione dello Statuto R ego­

lamento della P ia Associazione dei Santi A n ­ geli, e trovatolo rispondente allo scopo per cui s'istituisce la detta P ia Associazione tra le fa n ­ ciulle degli I s t i t u t i delle F ig lie di Maria A u s i­

lia trice, lo approviamo e facciamo voti perchè la P ia Associazione si sviluppi e si diffonda in tutte le Case.

I l ricord o dello zelo di S. Giovanni Bosco nell’inculcare e diffondere la devozione al s a n t o Angelo Custode, e il tesoro dei favori sp iri­

tuali, concessi dalla S‘anta Sede alla P ia A s ­ sociazione, siano per tutte incentivo potente a instillare nell'animo delle fanciulle una f e r ­ vorosa devozione ai Santi Angeli.

Benediciamo di cuore le fanciulle che s’ iscri­

veranno alla P ia Associazione e a quante col- laboreranno per re n d a la vigorosa e fiorente.

T o rin o , 8 m a g g io 1946

F e s t a d e l P a tr o c in io d i S . G iu se p p e e A p p a r iz io n e d i S . M ic h e le A r c a n g e lo

S a c . P I E T R O R I C A L D O N E R e t t o r M a g g io r e d e l l a S oc. S a l e s i a n a .

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ATTESTATO D’ISCRIZIONE

L a ... ...

é sta t a ascritta alla

P IA A S S O C IA Z IO N E

DEI SANTI ANGELI

i l .

nella

in

L A D IR E T T R IC E

(9)

STATUTO-REGOLAMENTO

Scoro. — L'Associazione lui per scopo : 1° - di onorare tu tti i Ss. A ngeli in gene­

ral e, e g li A ngeli Custodi in particolare ; 2° - di form are le fanciulle, sin dai loro prim i anni, all'im itazione delle tre principali virtù dei Ss. A n g eli, quali la purezza, l'obbe­

dienza e il desiderio di fa r conoscere e servire il Signore e l ’ Immacolata sua Madre.

Quindi, mentre viene ad essere di per sè una diretta preparazione a ll’Associazione delle F i ­ glie di Maria, indirizza i m igliori elementi alle Sezioni M inori di A . C.

ORGANIZZAZIONE. - L ’ Associazione si compone di bambine dai sette ai dieci anni circa.

E ’ retta da un Consiglio D ir e t t ivo, presieduto dalla D irettrice — o da una sua delegata- — e form ato da quattro membri, scelti general­

mente tra le F ig lie di Maria.

D a tale Consìglio dipende l ’ ammissione al- l ' Associazione.

H a come suo proprio distintivo : la meda­

glia benedetta con M aria A u s ilia trice da un

(10)

lato e l ’A ngelo Custode d a ll’altro, appesa a un nastro di color rosso.

Lo stendardino porta l ’ immagine dell'An- gelo Custode.

P atron i particolari dell'Associazione sono : M aria Im m acolata A u s ilia trice R egina degli Angeli ; g li A rcan geli San Michele, S. Gabriele e S . Raffaele e l’ Angelo Custode.

Festa titolare : quella dei Ss. A n geli (2 o t­

tobre).

Doveri p a r t i c o l a r i d e l l e a s c r i t t e :

I. — Ognuna si comporterà in modo che tanto in casa quanto in chiesa, a ll’ oratorio, nella scuola possa fa r ricordare g li A n g ioletti del Paradiso, per la sua purezza, obbedienza e pietà.

I I . — Coltiverà in sè e nelle proprie sorel­

line e compagne la virtù della sincerità e della carità vicendevole.

I I I . — Parteciperà con amore alle lezioni di catechismo e alle adunanze mensili dell’ Asso- ciazione; e sarà contenta quando potrà accom­

pagnare altre bambine a ll’ Oratorio.

I V . — Ricorrerà ai suo A ngelo Custode per qualsiasi bisogno spirituale e temporale, e non mancherà di baciarne mattina e sera la meda­

glia, come ripetuto atto di amorosa confidenza e devozione.

_ 10

_

(11)

P I A A S S O C I A Z I O N E

S. MARIA D. MAZZARELLO

O « G I A R D I N E T T O DI M A R I A »

. . . V o g lia m essere i g ig l i e le rose che c o ltiv a la m a n o tu a p i a ; voo g lia m esser c o r o lle o le z z a n ti che i l tu o c u o re c o n s a c ra a M a r i a ! ...

(12)

O R I G I N I

Santa Maria D. Mazzarello, già da semplice

« F ig lia dell’ I mmacolata » aveva introdotto tra le allieve del suo laboratorio il così detto

« Giardinetto di M aria » del Servo di D io Don Frassinetti, con qualche adattamento sugge­

rito d a ll’ambiente.

E subito se ne ebbero preziosi fru tti di bene, constatati pure da San G. Bosco fin dalle sue prime visite a Mornese.

Sorta poi la seconda Fam iglia Salesiana

— 1872 — la Santa, prima F ig lia di Maria A u siliatrice e prima Superiora Generale del nascente Istitu to, potè compiacersi del tan ­ to caro Giardinetto che, con qualche altra lieve variante fioriva pure consolantemente tra le vivaci Oratoriane di C hieri. Qui, anche il Santo Fondatore Don Bosco ebbe modo di r a l­

legrarsene, intravedendo una efficace prepara­

zione a quanto di più elevato E gli già- andava vagheggiando per form are altresì la gioventù fem minile delle Case da lui dipendenti al pro­

prio ideale di pietà e di apostolato, nella luce di M aria Ausiliatrice.

- 12 -

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Passata, la Santa a ll’eterno riposo, e m olti­

plicatesi come per incanto le Fondazioni del l ' Istituto in Ita lia e a ll’ estero, L’ iniziativa del

« g i a r d i n e t t o » si diffuse qui e là con identico fine, benché non con identiche forme.

Da ta li esperienze sorse poi l ’ unico Sta- tuto-R egolamento ora approvato per tutto l ' I ­ stituto.

13 -

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Valendoci delle facoltà a N o i concesse dalla Santa Sede Apostolica con Rescritto della S a ­ cra Congregazione dei Religiosi del 24 A p r ile1940

N . 2736/40 (a. 33, § 2), con vera soddi­

sfazione approviamo lo S tatuto-Regolamento della P ia Associazione « S A N T A M A R IA D O ­ M E N IC A M A Z Z A R E L L O » o « G I A R D I N E T ­ TO D I M A R I A » dell’Is t i tu to delle F iglie di Maria A usilia t r ice. E facciamo v oti che le fa n ­ ciulle, le quali daranno i l nome alla Pia Asso­

ciamone, si form ino mediante la preghiera e la frequenza dei Ss. Sacramenti alla pratica delle v irtù cristiane, particolarmente della virtù an­

gelica, e ad una vera e sentita, devozione verso la SS. Vergine: e concorrano poi collo zelo e col buon esempio ad estendere tra le loro com- pag ne questa devozione.

T o rin o , 15 a g o sto 19 5 1.

F e s t a d e ll'A s s u n z io n e d i M a r ia S S .

S a c . P I E T R O R I C A L D O N E R e t to r Maggiore della Soc. Salesiana.

_ 14 —

(15)

ATTESTATO D’ISCRIZIONE

La

è state ascritta alla

PIA ASSOCIAZIONE

SANTA MARIA D. M A ZZ A R E L L O

o « GIARDINETTO DI M ARIA »

i l ...

nella ...

in ...

I.A D IR E T T R IC E

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STATUTO - REGOLAMENTO

Sc o p o. - L ’ Associazione « Santa M aria D o ­ menica Mazzarello » o « G iard inetto di Maria ».

ha lo scopo di form are le fanciulle a una vera e sentita devozione verso la SS. Vergine, cre­

scendole nell’ im itazione delle virtù, rappresen­

tate dai prescelti simbolici fiori. Può quindi considerarsi come un’ efficace preparazione per l ’ immediato passaggio tra le A spiranti a F i- glie di Maria.

Or g a n i z z a z i o n e. - Si compone di fanciulle dai 10 ai 13 anni circa, attratte da speciale amore per Maria SS., e con decisa volontà di seguire il proposto Regola mento.

Vengono divise in aiuole, o gruppi di cin- que o dodici o quindici fanciulle, portanti ognuna il nome di un fiore, estratto a sorte mese per mese.

A d ogni aiuola presiede ordinariamente una F ig lia di Maria col nome di « G iardin iera », la quale ha il compito di vegliare sul proprio gruppo di fanciulle anche fuori del Oratorio, della, Scuola, ecc.

Alcune di queste Giardiniere (non più di quattro) fanno parte del Consiglio D irettivo,

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presieduto dalla D irettrice della Casa o da una Suora Assistente.

Da tale Consiglio dipende l’ammissione nel l ’Associazione.

Le ascritte avranno la loro adunanza, men­

sile, chiusa dal sorteggio dei fiori componenti ciascuna, aiuola.1

La fanciulla, cui tocca la rosa viene procla­

mata regina, con d iritto a speciale incarico di preminenza sulle compagne.

Di s t i n t i v o d e l l’ A s s o c i a z i o n e. - La medaglia benedetta con M aria A usiliatrice da un lato e S. Maria D . Mazzarello d a ll’altro, appesa a un nastro di color rosa.

Viene indossata nelle Adunanze proprie del- l ’ Associazione e nelle principali feste Religiose.

N elle processioni è consigliabile l’ uso del velo bianco.

Lo S t endardino reca l ’immagine della Santa che invita le fanciulle a presentare i loro fiori a Maria.

Fe s t a Pa t r o n a l e d e l l’ A s s o c i a z i o n e. - Quella di S. Maria Domenica M azzarello (14 maggio).

F e s t e p r i n c i p a l i. - M aria SS. Ausiliatrice (24 maggio) ; Maria. SS. Assunta (15 agosto) ;

1 L a s c e lta d ei fio r i p o tr à v a r i a r e a se co n d a d e lle p a r t ic o la r it à n a t u r a li lo c a li e r e la t iv o sim b o lism o d e i d iv e r s i P a e s i, non o m etten d o m a i q u e lli ch e p e r il loro sig n ific a to ra p p re s e n ta n o l a c a r it à , l a p u re z z a , l ’ ob be­

d ie n z a . la s in c e r ità , l ’ u m iltà .

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Maria. SM. Immacolata, (8 dicembre;) ; quella tradizionale di g. Agnese, Vergine e Martire, modello delle giovanette cristiane.

Do v e r i p a r t i c o l a r i d e l l e a s c r i t t e:

1° - Incominciare e term inare la giornata con la recita devota delle preghiere del buon cristiano, e con il bacio alla medaglia d ell’ A s ­ sociazione.

2° - Assistere devotamente alle sacre funzioni, specie alla Santa Messa; ed avere grande im ­ pegno per l ’ istruzione religiosa.

3° - Accostarsi con la possibile frequenza ai Sacramenti della confessione e della Comu­

nione, per desiderio di bene e per fa r piacere a Gesù e a Maria.

4° - Partecipare a ll’ Esercizio mensile della Buona Morte e alla prescritta Adunanza del- l'Associazione, ed essere fedeli nel praticare la virtù simboleggiata nel flore avuto in sorte.

5° Essere esemplari nella custodia della pu­

rezza mediante la preghiera, l ’esercizio delle piccole m ortiticazioni e la fuga da compagnie,

letture e divertim enti pericolosi.

6° - Abituarsi a ll’ obbedienza e al rispetto in casa, nella scuola, ecc. verso qualsiasi per­

sona rivestita di autorità, specie se Sacerdoti.

7° - Procurare di fare un po’ di bene intorno a sè ; ed aver cura di offrire a M aria SS. un omaggio particolare nelle sue feste e nel giorno di sabato.

- 19

(20)

8o - Rendersi abituale la pratica, tanto incul- cata da S . M aria D. M azzarello: 3 A ve M aria quotidiane con la giacu latoria: « A voi dono il mio cuore, Madre del m io Gesù , Madre, d 'a ­ m ore ».

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PIA ASSOCIAZIONE

BEATA VERGINE MARIA

IMMACOLATA AUSILIATRICE

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(23)

Stendardo (v. pag. 39)

(24)

Stendardo (v. pag. 39)

(25)

O R I G I N I

S. Giovanni Bosco, fisso nel suo mirabile programma di purezza e apostolato, da attuarsi fra la gioventù raccolta nelle sue Case, desi­

derava di avere anche per le giovanette affi­

date alle F ig lie di M aria A u siliatrice una P ia Associazione che — come le già fiorenti negli Istitu ti Salesiani - - poggiata sulle due in crol­

labili colonne del profetico sogno : l’E u c a r i­

stia, e Maria Immacolata Ausiliatrice, rispon­

desse al suo pensiero nel form are le figliuole alla pietà, alla purezza, e a ll’ardore del suo

« Da mi hi animas ».

Perciò (in dai primi anni della seconda F a m iglia Religiosa Salesiana vivente ancora il Santo Fondatore e la S. Madre M azzarello —

« l’ esemplare F ig lia di Maria » — si ebbero vari tentativi esperimentali per dar vita alla vagheggiata Associazione, che, pur in diversi aspetti, andò affermandosi nel carattere e nella form a di « F ig lie di Maria)).

Toccava al Servo di Dio Don Michele Rua, - 23 —■

(26)

continuatore fedele d ell’Opera di S. Giovanni Bosco, di portare l’ idea al suo compimento, dando principio a Torino- Vald occo, l ’8 Dicem­

bre 1895, a ll’ Associazione delle F ig lie di M a­

ria inscritte a ll’A rcicon fraternita dei Devoti di Maria Ausiliatrice.

Diffusasi rapidamente in Ita lia e a ll’ Estero, con la benedizione dei Sommi Pontefici, ebbe poi il suo riconoscimento canonico, l ’approva­

zione del ben determinato titolo di « Maria Immacolata A u siliatrice », e il tesoro di p ro­

pri fa vo ri spirituali.

(27)

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(28)
(29)

Mentre approvo i l Pìcco lo Manuale delle F i ­ g l i e di M aria Immacolata A usiliatrice, bene­

dico di cuore l ' Associazione e ringrazio Iddio del gran bene da essa compiuto in questo primo cinquantennio di vita.

In voco pure benedizioni copiose sulle anime fortunale, che furono strumento di D io , di M a ­ ria A u s ilia tric e , di, S . G iovanni Bosco e della Beata Maria Mazzarello, nel coltivare e ra c­

cogliere tanta, mèsse di bene.

E sorto tutte ad adoperarsi, in quest'ora grave, per contribuire in modo efficace:

1. - A coltivare, nell'Associazione e fuori, quella purezza, di vita che serve ad irrobustire negli individui e nelle famiglie la dignità dei costumi, ;

2. - A formare, delle giovani che siano do­

mani veri angeli, del focolare domestico, spose fedeli, madri esemplari;

3

.- A suscitare anime generose che, in mezzo alla società o nelle F amiglie Religiose

— 27 —

(30)

e nelle Missioni si prodighino n e ll’apostolato in favore della gioventù, nel diffondere buone letture, nel condurre o ricondurre a D io le anime, nell'assistenza religiosa agli operai d el­

l’industria e dei campi, agli impiegati, a t u tti, acciocché tu tti nella tranquillità dell’ ordine onorino la Chiesa e la Patria.

Preghiamo perchè questo programma si t r a ­ duca in realtà consolante.

T o r in o , s o le n n ità d i M a ria A u s ilia t r ic e 1945.

S ac. P I E T R O R I C A L D O N E R e t t o r M a g g i o r e de lla So c . Sales ian a.

(31)

ATTESTATO D’ISCRIZIONE

La ... . ... ...

fu ricevuta tra le

FIGLIE DI MARIA IMMACOLATA AUSILIATRICE

n el... ...

in ...

i l ...

L A DIRET T RICE

IL DIRET T O RE

(32)
(33)

P A R T E I

STATUTO DELL’ ASSOCIAZIONE

Ca p o I . Scopo e Membri

L ’ Associazione della B . V. M aria Im m aco­

lata A usiliatrice si propone il duplice scopo di form are le g iovin ette alla P ie tà e a ll'A p o s to ­ lato, mediante una particolare devozione a M a­

ria SS. e al SS. Sacramento secondo lo spirito di S. Giovanni Bosco.

Sotto la denominazione di F I G L I E D I MA M A IM M A C O L A T A A U S I L I A T R I C E , essa si compone di A spiranti e F ig lie di M aria, alle quali offre i mezzi più adatti al raggiungimento del proprio fine : pratiche di pietà, conferenze speciali, consigli dei Superiori, aiuto del v i­

cendevole buon esempio, ecc.

C a p o I I . Vantaggi

O ltre i vantaggi generali ad ogni P ia Asso ciazione, quali sono : la minore difficoltà nel- l'evitare il male e praticare il bene ; la maggior fa cilità di progredire nella virtù e n ell’aumento

31

(34)

dei meriti ; la partecipazione a tutto il bene privato e comune dell’Associazione ; il più sicuro conforto di assistenza morale in vita e la m aggior copia di su ffragi dopo la morte, ogni F ig lia di M aria gode dei fa vo ri spirituali propri dell’Associazione (Vedi pag. (67) ; e, quale aggregata ai D evoti di M aria A u s ilia trice, di quelli altresì della relativa Arciconfraternita

Inoltre, come allieva od ex-allieva delle F i ­ glie di M aria A u siliatrice (sia di scuola o d ’o- ratorio), può godere pure della specialissima cosidetta « Indulgenza del lavoro santificato », concessa da S. S. P io X I il 6 giugno 1922.

« Ogni qualvolta i Salesiani, le Suore F iglie di Maria A usiliatrice, i loro allievi, ex-allievi, Cooperatori d’ ambo i sessi, uniranno al lavoro (qualunque esso sia) qualche divota invoca­

zione, anche' brevissima, lucreranno l ’ Indul- diligenza di 400 giorni e l ’ indulgenza Plen a ­ ria una volta al giorno, applicabile alle Anim e del Pu rgatorio ».

(O ltre le solite condizioni per l ’ acquisto del­

l ’ indulgenza Plenaria, si richiede una breve visita al SS. Sacramento, con la recita di a l­

meno un Pater, A ve, G loria secondo le inten­

zioni del Sommo Pontefice).

Ca p o I I I .

Del Consiglio Direttivo

1. — L ’ Associazione è governata da un Con­

siglio formato dal D irettore o Assistente ec- - - 32 —

(35)

clesia stico; dalla D irettrice, che possibilmente sarà la stessa del Collegio, dell’ Oratorio, ecc. : dalla Vice-D irettrice o Maestra delle Aspi ranti ; e — elette tra le, F ig lie di Maria — dalla Presidente, da due o più Consigliere, dalla. Segretaria e dalla Tesoriera.

11.-— Ogni anno si tengono le elezioni delle Ufficiali, e ogni membro uscente potrà essere rieletto.

Ca p o I V .

Doveri e facoltà del Consiglio

I. — Dal Consiglio deve partire ogni im ­ pulso e a ttività per promuovere e mantenere il bene d ell’Associazione.

I I . — I l Consiglio provvederà perchè nella Chiesa, o Cappella dell’ Associazione vi sia l ’ a l­

tare, o almeno, l ’ immagine di Maria Ausilia- tric e ; e potrebbe anche preparare un modulo per servire da « F oglietto d’ unione » col quale inform are, a ll’ occorrenza, quelle che fossero state ragionevolmente impedite d’ intervenire a ll’Adunanza o a qualche festa speciale, su quanto in essa si è trattato o fatto, e per man­

dare avvisi, inviti, ecc.

I I I . — I l Consiglio si raduna: 1° P er am mettere le A spiranti e le F iglie di Maria ; 2° Ogni volta che si abbia, a trattare qualche affare im portante per il bene dell’ Associazione ;

3

° P e r deliberare su proposte che richiedano spese straordinarie ; per es. la festa, di Maria

(36)

Ausiliatrice, la compera d ’ uno stendardo, ecc. ; 4) P e r stabilire la pena a qualche colpevole e anche per deporre, se si credesse necessario, qualche Ufficiale.

I V . — I l Consiglio è presieduto dal D i­

rettore, e, in sua assenza, dalla, D irettrice.

V . — L ’accettazione delle F ig lie di Maria, come ogni altra deliberazione di qualche r i ­ lievo, si prende a voti segreti : il numero dei voti decide sul da farsi.

V I . — La D irettrice ha d iritto ad un voto come ogni altro membro del Consiglio ; il D ir e t­

tore o Assistente ecclesiastico non vota, ma presiede per dare, a ll’occorrenza, consigli op­

portuni.

V I I . — I membri del Consiglio, nelle discus­

sioni, diranno liberamente il loro parere ; ma in ogni cosa non avranno mai altro di m ira che la m aggior gloria di Dio, lasciando sempre a parte il rispetto umano, le simpatie o antipa­

tie e ogni personale affezione.

V I I I . — Ognuna serberà il segreto di quel­

lo che si disse nel Consiglio ; interrogata, r i ­ sponderà che non sono cose da domandarsi ; e favorirà le deliberazioni prese, ancorché essa fosse stata di altro parere.

IX. — N elle Conferenze, nelle Processioni, e nelle funzioni solenni, proprie d ell’Associa- zione, i membri del Consiglio potranno avere un posto distinto.

— 34 —

(37)

C A P O V

Della Direttrice e Vice Direttrice

I. — La D irettrice più che Superiora dovrà essere una, madre, e farsi tutta, a tutte.

I I . — P er sè, o per la sua delegata, pre­

siederà le adunanze settim anali; inculcherà la fedeltà, al regolamento, darà avvisi e consigli : e, con istruzioni e norme pratiche, s’ industrie­

rà perchè specialmente le F ig lie di Maria, si rendano abili n ell’insegnamento del Catechi­

smo alle fanciulle dell’ O ratorio, delle P a rroc­

chie o Scuole pubbliche e private.

I I I . — A lei spetta avviare, sorvegliare e, ove occorra, anche avvisare, con la massima carità, le Ufficiali, le quali tutte dipendono da lei.

I V . — L a V ice-D irettrice aiuta la D ir e t­

tric e ; ma non farà nulla d ’ importanza senza il suo consenso.

V. — Come Maestra delle A spiranti, deve istruire, intorno ai loro doveri le giovanette ammesse alla prova.

V I. — Le radunerà possibilmente ogni set­

timana per parlare loro dei doveri, delle fu n­

zioni e pratiche dell’ Associazione. Cercherà con zelo di form arle al vero spirito che devono acquistare, affinchè a suo tempo possano essere accettate definitivamente tra le F ig lie dì Maria.

V I I . — T errà il registro delle A spiran ti e vigilerà sulla loro condotta, sia per avvisarle, sia per tenerne inform ata la D irettrice.

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CAPO V I.

Delle Consigliere

I. — L a prima tra esse — la Presidente — oltre che per sottomissione, pietà e zelo, dovrà segnalarsi per una, ben intesa influenza sulle compagne, e per benefiche iniziative a vantag­

gio generale d ell’Associazione e particolare del­

le F ig lie di Maria.

I I . — Tutte dovranno precedere le altre col buon esempio, serbare filiale dipendenza dai Superiori e adoprarsi perchè siano fedelmente eseguite le prese disposizioni.

I I I . — Saranno puntuali alle adunanze del Consiglio e disimpegneranno con amore gli uffici che verranno loro affidati.

C A P O V I I . Della Segretaria

I. — L a Segretaria è incaricata di compila re e di tenere in buon ordine i registri se­

guenti :

a) Registro d’inscrizione, nel quale note­

rà il cognome e nome, età, P arrocchia, abita­

zione, patria, o residenza di ogni Aspirante e F ig lia di Maria, la data dell’ ammissione di ciascuna e i cambiamenti che ne avvenissero.

b) Registro delle Conferenze, nel quale scri­

verà un breve sunto di quanto il D ire ttore tra ttò nella, conferenza mensile.

36-

(39)

e) Cronaca dell'Associazione, nella quale noterà gli a tti del Consiglio, la relazione delle feste; celebrate; le visite di personaggi illu ­ stri, le memorie ed ificant i delle F ig lie di Maria defunte; e (pianto le venisse indicato dalla D irettrice.

d) Elenco dei principali benefattori e be­

nefattrici dell’Associazione, col rispettivo in ­ dirizzo, e cenno riassuntivo delle loro offerte, prestazioni, ecc.

I I . — S’ intenderà con la D irettrice per ave­

re un quadro da tenersi nella sala delle adu­

nanze o nella Cappella, e nel quale siano scritti, per ordine di ammissione, il cognome e nome di tutte le F ig lie di Maria.

Ca p o V I I I . Della Tesoriera

I. — La Tesoriera avrà cura dei beni m ate­

ria li dell’ Associazione, provenienti dalle libere offerte raccolte al termine delle adunanze ; da qualche provento di teatrino, lotterie, ecc., e, secondo i centri, anche da piccole annualità.

I I . — Entrando in ufficio riceverà il Regi stro delle entrate e delle uscite; quello d ell’ i n ­ ventario di quanto può appartenere a ll’ A sso­

ciazione : mobili, statue, distintivi, ecc., e sarà sua; premura di verificare se ogni cosa sia esatta.

I I I . — Non potrà fare spesa alcuna senza intesa con la D irettrice ; e registrerà le spese fatte.

— - 37 —-

(40)

IV . — D el deposito i n denaro, sarà respon­

sabile la D irettrice.

Ca p o IX.

Della Bibliotecaria

I. — L ’Associazione delle F ig lie di Maria non mancherà della propria biblioteca, ad uso anche, se n ’è il caso, de ll'O ratorio, della G. F. di A . C.

I I . — L a bibliotecaria, nominata dal Con­

siglio D irettivo, avrà cura dei libri, terrà in ordine lo schedario e noterà i n apposito re g i­

stro il Cognome, Nome e abitazione della per­

sona a cui impresta i lib ri, con la data del- l ’ im prestito e della restituzione.

I I I . — Presenterà alla D irettrice la, nota dei libri che sono desiderati ; senza il suo consenso non metterà nella biblioteca libro alcuno, e starà in tutto alle disposizioni di lei.

Ca p o X.

Distintivi dell'Associazione

I. — I l principale distintivo delle Associate è la medaglia benedetta, che ricevono nel giorno solenne della loro accettazione.

I I . — Questa medaglia porta impressa l'e f- figie di M aria SS. A u siliatrice da una parte e quella del S. Cuore di Gesù d a ll’ altra.

__

38

(41)

I I I . — A l l ’ Oratorio festivo, alle adunanze, alle processioni, in occasione di Comunioni ge­

nerali e sim ili circostanze, a giudizio della D i­

rettrice, la porteranno come distintivo esterno, appesa al collo con nastro verde le A spiranti, celeste le F ig lie di Maria. A tutte poi è raccomandato di portare costantemente al collo, una m edaglietta di M aria A usiliatrice, che serva come scudo a difenderle dai pericoli d ell’anima e del corpo.

I V . — La: divisa propria delle F iglie di M a­

ria, qualora si possa e voglia avere, sarà di colore bianco, con velo leggero pure bianco e della lunghezza d ell’ abito ; e ai fianchi una fa ­ scia di colore azzurro pendente dalla parte si­

nistra e possibilmente colla lettera M da un capo e la lettera A d a ll’altro (*).

V. — La D irettrice, ove non sia Suora, po­

trà vestire di nero con velo parim enti nero, ogni volta che le F ig lie di M aria vestiranno di bianco.

V I. — Lo stendardo porterà, da una parte l ’immagine di M aria SS. A u siliatrice circon­

data da F ig lie di M aria ; e d a ll’ altra il SS. Cuo­

re Eucaristico di Gesù o l ’ Ostia raggiante.

V I I . — Ognuna porterà il distintivo senza rispetto umano, senza vana ostentazione, re golandosi in modo da fa rg li onore.

(*) L e A s p ir a n t i, d o v e e q u an d o s i c re d a c o n ven ien te e p o s sib ile , p o tra n n o in d o s s a re o ltr e a l d is tin t iv o p r o ­ p rio d e lla m e d a g lia , a n c h e i l v e lo b ian c o .

— 39 —

(42)

P A R T E II.

R E G O L A M E N T O

Ca p o I .

Delle condizioni perchè una giovanetta sia accettata come Aspirante

I . — Dovrà aver fa tta la Prim a Comunione e contare almeno 12 anni di età.

I I . — Essere di buona condotta e avere vo­

lontà seria di osservare lo Statuto delle F ig lie di Maria.

I I I. — Farne domanda alla D irettrice, la quale d ’accordo colla Maestra ed Assistente della fanciulla e d’ intesa col Consiglio D ire t­

tivo dell’ Associazione, vedrà, se potrà esaudirla.

Ca p o I I .

Doveri e diritti delle Aspiranti

I. — Le A spiranti dovranno studiarsi di co­

noscere e di osservare g li articoli dello Statuto delle Figlie di Maria, e intervenire alle adu­

nanze, almeno mensili.

- 40 —

(43)

I I . — Avranno speciale confidenza con la Maestra delle Aspiranti per correggersi dei loro difetti, crescere in virtù e m eritarsi l ’ accet­

tazione definitiva, tra, le F ig lie di M aria.

I I I . — Porteranno il distintivo nei giorni stabiliti, ma non avranno alcuna ingerenza nè voce nelle adunanze dell’ Associazione.

Capo I I I .

Delle condizioni perchè un'Aspirante sia accettata come Figlia di M aria

I . — Essere stata A spiran te almeno per sei mesi.

I I. — A ver tenuta nel frattem po lodevole condotta e data prova non dubbia di vera e soda pietà, di tenera devozione a M aria SS. e a, Gesù Sacramentato, ed essere intervenuta, alle adunanze, almeno mensili.

I I I . — Nella, votazione a scrutinio segreto, aver ottenuto almeno due terzi dei voti.

N . B . - S e p er ra g io n e di c o n d o tta u n ’ A s p ir a n t e non p o te sse esserci a m m e ss a t r a te F i g l i e d i M a r ia , dopo 1111 an n o d i p r o v a , c e s s e r à d i a p p a r te n e r e a ll'A s s o c ia z io n e ; n è p o tr à e s s e r v i r ia m m e s s a n e p p u re com e A s p ir a n t e , se n o n dopo u n b en c o n s ta ta to m ig lio ra m e n to .

Ca p o IV .

Dell'accettazione delle Aspiranti e delle Figlie di M aria

I. — L ’ accettazione tanto delle Aspiranti quanto delle F ig lie di Maria, si farà di pre

— 41 —

(44)

f er enza in una festa della SS. Vergine, spe­

cialmente nel giorno d e ll’ I mmacolata o in quello di M aria A u siliatrice o di Sant'Agnese

(21 gennaio).

I I . — L ’accettazione verrà fatta ordinaria­

mente dal D irettore o da un suo Delegato.

Ca p o V.

Doveri delle Figlie di M aria I. - D overi Generali.

I. — Durante la novena dell’ I mmacolata e d ell’Ausiliatrice, il Consiglio D irettivo farà ce­

lebrare una Messa per tutte le inscritte viventi ; e un’altra per le defunte, n ell’ottava dei Morti.

Tutte le inscrìtte v ' interverranno ricevendo, possibilmente, la Santa Comunione.

I I . — Parim enti verrà fatta celebrare una Messa alla morte d'ogni F ig lia di M aria o A s p i­

rante.

La salma sarà accompagnata al cimitero dalle compagne, le quali offriranno in suffragio della defunta la Santa Comunione e la recita, della terza parte del Santo Rosario.

I I . - Doveri -particolari.

I. — Ogni F iglia di M aria avrà una speciale predilezione per le virtù dell'obbedienza, della

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(45)

purezza, della pietà, della carità e dell'um iltà, coltivandole con amore e perseveranza.

E per aumentare nella conoscenza, e n ell’a- more di ta li virtù, interverrà fedelmente alle adunanze d ell’Associazione, facendosi un ob­

bligo di non mancare almeno a, quelle mensili, e di giustificarne le assenze.

I I . — Studierà di acquistare la maggior istruzione possibile intorno alla nostra, santa Religione, di praticarne le massime, per essere ognora di buon esempio al prossimo ; e anche per rendersi abile n ell’ insegnamento del cate­

chismo, e poter lavorare così a bene della Chiesa e della società .

I I I . — F u ggirà come la peste le compagne e le letture frivole e pericolosi; ; non interverrà a spettacoli mondani (balli, feste, teatri, cine­

matografi, ecc.) e s’industrierà per allontanarne le giovanette e le persone conoscenti.

IV . — In fam iglia sarà di edificazione- con l ’ esatto adempimento dei propri doveri e lo spirito di sacrificio ; si prenderà cura sollecita e prudente del bene spirituale dei fra te lli, delle sorelle e degli a ltri congiunti, mettendo a ser­

vizio del bene i doni propri della giovanotta, quali la delicatezza del sentire, la grazia del tratto, ecc.

V. — L a bella e santa usanza di ascoltare possibilmente ogni giorno la santa Messa ; la Comunione frequente e riparatrice ; la visita al SS. Sacramento e la recita quotidiana del

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Santo Rosario, saranno le pratiche di pietà a lei p iù care.

V I. — Diffonderà la devozione a Gesù Sa­

cramentato, con efficace cooperazione e parteci pazione alle cosi dette Ore Eucaristiche e Qua- rant’ ore; alle Processioni del Santissim o; a l­

l'accompagnamento del V ia tic o agli inferm i, e a qualsiasi altra manifestazione di pietà Eu­

caristica.

V II. — Propagherà la devozione a M aria Au siliatrice coll’ approfittare di ogni occasione propizia per farne conoscere la bontà, la po­

tenza e le grazie concesse ; col promuovere le sue feste, il decoro delle sue chiese e cappelle;

col diffondere tra il popolo le sue immagini e m edaglie; col prender parte ai devoti pellegri­

naggi in suo onore, ecc.

V I I I . — Sapendo esservi qualche persona gravemente ammalata nel vicinato, con pru­

dente sollecitudine farà sì che venga chiamato il Sacerdote per i Ss. Sacramenti. M aggior sollecitudine avrà per le Consorelle inferme e, secondo le circostanze, si presterà anche ad assisterle durante la m alattia.

IX. — Impedirà con prudenza e, secondo le sue forze, le bestemmie, i discorsi contrari alla religione e al buon costume, la profanazione dei giorni festivi e ogni altra offesa a Dio.

X. — Zelerà l'opera delle Missioni, si pre­

sterà per la diffusione della buona stampa, spe­

cialmente salesiana, e m oltiplicherà le industrie

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per impedire lo spargersi di errori contrari alla religione e alla morale cattolica.

XI. — Ma sopratutto le starà a cuore di sal­

vare l ’infanzia dai pericoli di perdere l’inno­

cenza; e si prenderà cura delle fanciulle tra ­ scurate dai genitori, stimandosi fortunata di prestar l ’opera sua n ell’assistenza delle ora- toriane, sotto la guida della D irettrice, o in parrocchia sotto quella del Parroco.

Dimorando in collegio o convitto, avrà lo stesso zelo verso le compagne bisognose di spi rituale assistenza ed aiuto.

X II. — In ogni tempo e luogo la F ig lia di Maria dovrà ricordarsi che nulla deve avere tanto a cuore quanto l ’impedire il peccato e il conservare il tesoro della fede e del buon co­

stume nelle fam iglie e nella società ; e che do­

vunque e sempre ella dovrà essere l ’angelo della laboriosità, della concordia, del perdono e della gioia, e uno degli elementi più attivi dell’ A. C.

Ca p o V I . Delle Conferenze

I. — Le conferenze sono uno dei mezzi più efficaci che hanno le F ig lie di Maria per istruirsi ed animarsi nel bene, e si distinguono in setti­

manali e mensili.

I I . — L e settimanali, dove si possono tenere, saranno presiedute dalla D irettrice, o da una sua delegata.

(48)

I I I . — Le mensili, possibilmente presiedute dal D irettore o da un sacerdote da lui delegato.

IV . — Generalmente saranno precedute dal canto di una lode sacra.

V . — Si comincerà col Veni, S anc te S p i r i ­ tus, etc. La segretaria leggerà il sunto della conferenza tenuta n ell’adunanza precedente : indi, chi presiede, darà quegli avvisi che cre­

derà più opportuni; ricorderà qualche punto del Manuale; e valendosi delle circostanze, svolgerà: quegli argom enti che potranno essere più u tili per la formazione della F ig lia di Maria secondo lo spirito d ell’Associazione.

V I . — Raccolte le offerte, che le adunate vo­

lessero dare, la conferenza potrà chiudersi con l ’atto di Consacrazione a M aria Santissima, come a pag. 89, e col canto di qualche strofa di una lode sacra.

Ca p o V I I .

Feste e pratiche di pietà delle Figlie di M aria

§ I

I. — Le F ig lie di M aria celebreranno con la m aggior solennità e divozione la festa di M a­

ria A usiliatrice, premettendovi la novena o al meno il triduo, e con eguale divozione celebre ranno la festa dell’ I mmacolata.

I I . — Celebreranno anche con particolare d i­

vozione la festa del Sacro Cuore di Gesù e del

— 46

(49)

Corpus Domini ; quella di Sant’ Agnese Vergine e M artire, loro Patrona, di S. Giuseppe, di San Giovanni Bosco, di S. L u igi Gonzaga, e degli A ngeli Custodi.

I I I . — Sarà pure loro impegno di celebrare con singolare pietà le feste principali della M a­

donna .

§ I I

Le speciali pratiche di pietà raccomandate alle F ig lie di M aria sono:

I. — Qualche po' di meditazione o lettura spirituale, prima o dopo le preghiere del m at­

tino.

I I . — La recita quotidiana dell’Angelus D o mini o Regina Coeli ai suoi tempi, e della terza parte del Santo Rosario.

I I I . — Un breve esame di coscienza dopo le preghiere della sera ; e, prima di coricarsi, il domandare in ginocchio la benedizione alla loro Celeste Madre, con la recita di 3 A ve Maria, intercalate d a ll’ invocazione « M ater Purissima, M ater Castissima, ora pro nobis ! ».

IV . — L ’ uso frequente di pie giaculatorie e di comunioni spirituali durante il giorno e quando le circostanze lo permettono, di una breve ma, fervorosa, visita a Gesù Sacramentato.

V. — Distinguere il sabato, giorno consa­

crato a, Maria, SS., possibilmente con la santa Comunione o con qualche altra pratica di de­

vozione; l’ accostarsi ai Ss. Sacramenti nel

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1° venerdì e nel 24 di ogni mese, e partecipare alla Comunione generale mensile d ell’Associa- zione, ordinariamente nel giorno di esercizio di buona morte.

V I . — A ver cara la pratica dei 12 sabati, a ricordo dei privilegi sim boleggiati dalle 1 2 stelle che circondario il capo d ell’ Ausiliatrice.

V I I . — Ricordare le 6 Domeniche in onore di S. Lu igi Gonzaga.

V I I I . — Rendersi abituale, specia lmente dopo le preghiere del m attino e, della sera le tre giaculatorie : « Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissim o Sacra­

mento - Sia benedetta la Santa ed Im macolata Concezione... ecc. - M aria Auxilium Christia- norum... ecc. » ; facendo di esse come un vinco­

lo d’oro che unisce i cuori delle F ig lie di Maria Immacolata Ausiliatrice, sparse nel mondo.

Ca p o V I I I .

Del ritiro d'una giovane dalle Figlie di M aria

Quando una F ig lia di Maria prende stato nel secolo o si consacra al Signore in qualche Istitu to religioso, cessa d i appartenere a ll’ A s ­ sociazione, e perciò non potrà più avervi a l­

cuna ingerenza, nè portarne i distin tivi ; ma come inscritta fra i D evoti di Maria A u s ilia ­ trice, potrà sempre partecipare ai vantaggi spirituali d ell’Arciconfraternita.

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(51)

Accanto al suo nome, nel registro dell’ A s ­ sociazione, verrà posta l ’ indicazione del cambia­

mento di stato o di residenza (*).

E ’ lodevole pratica che una F ig lia di Maria prima, di ritira rsi faccia alla presenza della Di rettrice, e possibilmente delle consorelle, l’atto di protesta e di fedeltà al servizio di Gesù e di Maria, com'è notato a pag. 91.

In caso di semplice trasferim ento dove già sia istitu ita l ’Associazione delle F ig lie di Maria, è consigliabile parteciparvi, per g li aiuti spi­

rituali che ne provengono. P o trà essere suffi­

ciente allo scopo il presentare l ’ attestato d ’in ­ scrizione inserito nel proprio Manuale.

Ca p o IX.

Ammonizioni e correzioni

I. — Una F iglia di M aria che trasgredisca gravemente il regolamento col mancare abituai mente alle adunanze mensili, o col resistere ostinatamente agli ordini dei Superiori, o col mantenere amicizie pericolose, o frequentare luoghi sconvenienti o leggere lib ri e giornali cattivi, ecc., sarà amorevolmente avvisata dalla, D irettrice, affinchè si corregga.

I I . — Se non si emenderà, verrà privata con­

temporaneamente della, medaglia o di altra par

(* ) Le F ig lie d i M a ria che si collocassero nel secolo potranno iscriversi tra le E x-a llieve o tra le P a tr o ­ nesse.

49 -

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tecipazione ai d ir itti propri delie F ig lie di Maria.

I I I . — Qualora persistesse nelle suddette mancanze, il Consiglio direttivo la dichiarerà espulsa, e ne cancellerà il nome d a ll’ albo del- l ’Associazione.

I V . — In casi straordinari, tale espulsione potrà aver luogo anche per sola deliberazione del D irettore o della D irettrice.

V . — L ’ espulsa non potrà essere riaccettata, se non dopo aver dato prova di sincera emen­

dazione per un tempo notabile; e non le sarà ridata la medaglia, se non dopo almeno un mese passato tra le Aspiranti.

V I. — Ogni F ig lia di M aria può anche r it i­

rarsi spontaneamente ; ma è da augurarsi che ognuna, corrispondendo alla grazia di Dio, non si lasci spaventare dalle difficoltà, nè traviare dalle insidie e dagli inganni del demonio o del mondo, e sia perseverante nel bene intrapreso, ricordando che sarà da D io coronato, non chi bene incomincia, ma chi avrà perseverato fedel­

mente fino alla fine.

D IC H I A R A Z IO N E

Sebbene si raccomandi vivamente l ’esatta os servanza delle pratiche che si suggeriscono in questo Statuto-Regolamento, pei grandi van­

taggi spirituali che si possono conseguire, tu t­

tavia, per tranquillità di ognuna, si dichiara che, per se stesse, non obbligano sotto veruna

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colpa, neppur veniale, se non in quelle cose che fossero già comandate o proibite dai pre­

cetti di D io e della Chiesa.

Ca p o X . Delle Patronesse

I. — Le Patronesse sono pie Signore, o S i­

gnorine di età matura, le quali generalmente hanno legato il proprio nome alla grande F a ­ m iglia Salesiana e a lla stessa P ia Associazione delle F ig lie di Maria, vivendone lo spirito e compartecipando alle medesime idealità.

I I . — Con tu tti i mezzi loro possibili : in ­ fluenza sociale, beneficenze private, efficacia di parola, e, soprattutto col buon esempio e con la preghiera, vengono particolarm ente in aiuto alle F ig lie di M aria e ad ogni opera di bene da esse promossa.

I I I . — Pertanto, avranno cura d ’incorag­

giare le buone fanciulle a inscrìversi nella Associazione delle F ig lie di M a ria ; a vegliare su quelle che, per la propria condizione, sono più trascurate e più esposte ai pericoli del mondo ; a collocare in posti moralmente sicuri le obbligate ad un’ occupazione fuori di casa e, in circostanze speciali, ad essere guida di qual­

che g iovin etta chiamata a form arsi una nuova fam iglia.

IV . — Occorrendo, si presteranno altresì per lotterie, banchi di beneficenza, collette, ecc., a vantaggio delle feste proprie d ell’ Associazio­

. . 51 ...

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ne, e a profitto di qualche F ig lia di M aria, in particolar modo bisognosa di aiuto per il con­

seguimento della, propria vocazione nello stato religioso o anche nel secolo.

V . — In occasione di feste, processioni, ecc.

avranno il loro posto d ’onore e potranno fr e ­ giarsi anche di un apposito distintivo.

V I . — P er animarsi alla loro delicata mis- sione di carità, le Patronesse si considereran­

no come le vere cooperatrici di Gesù e d e ll'I m ­ macolata Sua Madre nel contribuire alla santa perseveranza delle F iglie di M aria, porzione eletta della giovinezza cristiana.

V I I . — Cooperando a ll’ incremento dell’ As- sociazione parteciperanno a tutto il bene della medesima,; attireranno su di sè e sulle proprie fam iglie le divine benedizioni e, soprattutto, si prepareranno l’ immenso eterno premio da D io concesso a chi s’ adopra per la salvezza delle anime.

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P I A A S S O C I A Z I O N E

APOSTOLATO DELL'INNOCENZA

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(57)

O R I G I N I

L ’Apostolato dell’Innocenza nacque dal cuo­

re del Missionario Salesiano Don Giovanni Fer- gnani che, in un’ora di sconforto, tra le d if­

ficoltà d ell’incipiente Missione in C ina. ebbe l’ ispirazione d’invitare i bambini, i fanciulli e le fanciulle, i giovanetti e le giovanette degli Istitu ti d’ Ita lia a pregare per la conversione dei poveri infedeli.

Lo stesso Missionario, insieme a ll’ allora suo D irettore — oggi Servo di D io Mons. V ersiglia

— nel 1908 lanciava l'idea della nuova Associa zione Giovanile Missionaria, a ll’ Istitu to N. S.

delle Grazie in N izza M onferrato e ad altri Collegi delle F ig lie di M aria A usiliatrice, per ottenere aderenti a ll’ Associazione e contributo di preghiere e opere buone.

L ’ idea venne subito accolta col più vivo fe r­

vore ; e da N izza Monferrato, l ’Associazione, incoraggiata dal R ettor M aggiore dei Salesia­

ni, il Servo di D io Don R ua (1910) si d iffuse ben presto nelle altre Case delle F ig lie dì Maria A usiliatrice, raccogliendo spontanee o f­

ferte di preghiere, fiori di virtù, piccole elemo­

sine per la salvezza delle anime vicine e lon- - m

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tane e per l ’ avvento del Regno di Gesù Cristo in tutto il mondo.

Dopo alcuni anni d ’ esperimento, venne ben determinato il proprio Statuto che ne esten­

deva l ’ a ttività e raggruppando altresì le Asso ciate più zelanti e idonee col nome di Propa- gandiste Missionarie, le form ava a un prezio­

sissimo apostolato, soprattutto a vantaggio dei Paesi infedeli.

In questa forma 1’ « Apostolato dell’Innocen­

za » ebbe nel 1940 il suo riconoscimento cano­

nico, e il tesoro di propri fa vo ri spirituali. (V.

pag. 69).

N. B . F r a la benemerenze dell’Apostolato del­

l ’innocenza si ricorda come aderendo nel 1930 alla P ia Opera del Perdono Cristiano sorta nel- l ' Orfanotrofio di Beitgemal, per iniziativa, dello stesso D. F ergnani, sul p rim itiv o sepolcro di S. Stefano Pro tom a rtire e approvata da S. S . P io X I nel 1923, s’impegnò « a diffondere do v unque la carità piena, e perfetta, anche verso i nemici, per estinguere la fiamma di odio...

nella povera umanità cristiana ed infedele ».

(59)

Valendoci delle facoltà a noi concesse dalla Santa Sede A postolica, con R escritto della Sa­

cra Congregazione dei Religiosi del 24 A prile 1940, N. 2736/40, con soddisfazione appro­

viamo lo Statuto della P ia Associazione « A P O ­ S T O L A T O dell’I N N O C E N Z A » dell’ Is titu to delle Figlie dì M a r ia A u s il ia t r i ce. E facciamo l’augurio che le f a n c i u l l e , l e quali daranno il nome alla P i a Associazione, si f o r m i n o , me­

diante la preghiera e la frequenza ai SS. Sacra­

menti, alla pra tica delle virtù cristiano e in particolare della virtù angelica : e si consacrino poi all’apostolato missionario, per cui l ' Asso­

ciazione è sorta, con zelo, con sacrificio e so­

pra ttu tto con il buon esempio.

T orin o, 27 lu g lio 1948

S a c . P I E T R O R I C A L D O N E R e t t o r M a g g io r e d e lla S o c . Salesian a.

~ 57

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APOSTOLATO DELL'INNOCENZA

Associazione Giovanile M issionaria

c a n o n ic a m e n t e e r e t t a n e lla C a s a

di ...

vi ha dato il proprio nome

il ...

I.A DIR ETTRIC E

« F ortu n a to ch i abbia gustato qu anto sia dolce lavo­

r a r e p e r la salvezza delle a n im e».

S. Giovanni Bosco

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STATUTO - REGOLAMENTO

T IT O L O : Apostolato del l ’Innocenza, da solo specifica nettamente lo scopo dell’Associazione e il mezzo soprannaturale per raggiungerlo.

Apostolato : opera di bene diffusivo.

Innocenza : stato di grazia battesimale, che forma l’incanto del Cuore divino ; stato di g ra ­ zia riconquistata, che assicura l ’ amicizia di Dio e avvalora ogni offerta.

F I N I S P E C I A L I : Form are le innumeri schiere in fan tili e giovan ili che frequentano le Case delle F ig lie di M aria A usiliatrice, alle diverse a ttività d ell’ apostolato cattolico, e par­

ticolarmente missionario ; mediante spontanee offerte in a tti di pietà, fiori di virtù, piccole elemosine, ecc.. per la conservazione e l ’accresci­

mento della fede nelle N azioni Cattoliche, l ’ e ­ saltazione della Santa Chiesa e del R omano Pontefice, la conversione dei peccatori ; la p ro­

pagazione. del vangelo tra g li infedeli e le tribù selvagge; il conseguimento di molte e sante vo­

cazioni ecclesiastiche, religiose e missionarie.

O R G A N IZ Z A Z IO N E : L ’ Associazione si com­

pone di bambini e bambine degli A sili in fan tili ; - 6 1 -

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di fanciulle e giovanette degli O ratori festivi e delle diverse Scuole, nonché dei C onvitti per operaie e studenti, ecc.

H a la propria Sede C entrale presso la C a­

sa Generalizia delle F ig lie di M aria Ausi liatrice (Torino - Piazza M. A usiliatrice, 5) ; e Sezioni locali presso ogni altra Casa d ell’ Isti- 1uto dove l’Associazione sia canonicamente eretta.

Svolge la sua attività., secondo le direttive generali del Centro e le particolari iniziative delle Superiore locali, valendosi altresì di quel- le Associate, che elette ordinariamente dalle compagne di classe o di squadra, cooperano a tener desta la fiamma d e ll’Apostolato.

F ra queste Associate si distinguono le così dette « Propagandiste Missionarie », le quali vanno compiendo un preziosissimo apostolato di bene a vantaggio soprattutto dei Paesi in ­ fedeli e selvaggi.

L ’ A P O S T O L A T O dell’ IN N O C E N Z A ha g io r­

ni particolari suoi propri :

I l martedì d ’ogni settimana per le abituali pratiche suggerite allo scopo (Messa - Comunio­

ne - V ia Crucis - Rosario - V isite al SS. Sacra­

mento - Preghiere apposite - Giaculatorie - F io retti, ecc.) e la raccolta di quanto si. è fatto nella settimana, secondo i fini d ell’Associa zione.

I l 24 del primo mese dell'anno scolastico, per accendere e ravvivare lo zelo delle giovani

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Apostole con una Comunione, possibilmente ge­

nerale, e una breve, ma efficace conferenza sui mezzi, onde zelare g li interessi di Dio, duran­

te l 'annata.

L a festa dell’Angelo Custode, per accrescere vieppiù l ’ amore a questo S pirito Celeste, ed im itarne lo zelo per la salute delle anime.

La festa del S . Cuore di G esù e la Giornata Missionaria Mondiale, che si presentano quan­

to mai opportune per rinnovarsi nel proposito di fare g li interessi del D iv in Cuore, coope­

rando a tu tti i fini dell’ Apostolato.

L ’ultim o martedì dell’anno scolastico, per offrire a D io tutto il lavoro di bene già compiu­

to e animarsi a continuarlo anche durante le vacanze, in fam iglia, tra le proprie conoscenze, nelle opere parrocchiali, ecc.

H a i suoi F o g lie t t i di resoconto : (Sommario annuale del lavoro compiuto d a ll’ intera A sso­

ciazione. Relazione quinquennale delle p a rtico­

lari iniziative svolte nelle diverse Case, ecc.).

Organo suo particolare è il periodico: « G io ­ ventù Missionaria ».

L ’ Associazione, sorta dal cuore apostolico di uno zelante F ig lio di S. G. Bosco, è posta sotto la soavissima e potentissima protezione di M a­

ria A u siliatrice dei C ristiani ; Regina degli A n geli, messaggeri di D io ; Regina degli A p o ­ stoli, araldi della Buona N ovella tra i popoli d e ll’ uno e dell’altro emisfero.

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E X SECRETAR IA SACRAE CONGREG ATlO NIS

DE R E L IG IO S IS

N. 2736-40 T . 41

R om a, 5 gennaio 1953

Rev.mo Ret t o re Maggiore,

la S. Congregazione dei Religiosi ha sottopo ­ sto a diligente esame g li « S ta tu ti e Regola­

m enti » delle quattro A s sociazioni: « F i g l i e di Maria Im macolata A usiliatrice, Pia Associa­

zione degli A n geli Custodi, P ia Associazione Santa Maria D . Mazzarello, A postolato della In n ocen za », c o me sono esposti nell’ esemplare dattilo-scritto in 2 2 pagine, di cui si conserva copia negli archivi della stessa S . C., e, men­

tre li ritiene adatti a procurare efficacemente molto bene alle anime, li conferma e li approva.

Coi sensi di alta stima m i professo di Vostra, Paternità R ev.ma

dev.m o

P. ARCADIO LARRAONA Segr.

- 6 4

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I N D U L G E N Z E

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Per le iscritte alle P I E A S S O C I A Z I O N I :

« Ss. A N G E L I ».

« S. M A R I A D. M A Z Z A R E L L O » o « G ia r ­ dinetto di Maria ».

« B. V . M A R I A I M M A C O L A T A A U S I L I A - T R I C E ».

I N D U L G E N Z A P L E N A R I A

I. — I l giorno d ell’ iscrizione; e una, volta al mese, partecipando alla prescritta adunanza della propria Associazione, e pregando secondo

l’intenzione del Sommo Pontefice.

I I . — Nelle seguenti Feste : S. N atale — P a ­ squa — Ascensione — Corpus Dom ini — C r i­

sto R e — Im macolata Concezione — N atività, Presentazione, Annunciazione, Visitazione, P u ­ rificazione, Assunzione e M aternità di Maria Santissima — M aria Ausiliatrice.

I I I . — Nel giorno natalìzio : dei Santi A p o ­ stoli P ie tro e Paolo — S. Andrea — S. G ia­

como M aggiore — S. Giovanni — S. Filipp o

— S. Bartolomeo — S. Matteo — S. Tommaso

— S. Giacomo Minore — Santi Simone e T a d ­ deo — S. M attia e S. Barnaba.

I V . — Nelle Feste di : S. Giuseppe — P a tro c i­

nio di S. Giuseppe — S. Anna, — S. Gioachino

— S. Francesco Zav. — S. L u igi Gonzaga —

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S. Giovanni Bosco — Ss. A n geli Custodi — S. Agnese — T u tti i Santi.

N elle altre feste di prima e seconda classe, proprie del Calendario Salesiano, tra le quali quella di S. M aria D . Mazzarello.

V . — In punto di morte per le iscritte che, confessate e viatícate, e se ciò non potranno fare, almeno pentite, invocheranno a voce il SS. Nome di Gesù, se sarà possibile, altrim enti col cuore, e accetteranno pazientemente la mor te dalla mano di Dio, come castigo del peccato.

I N D U L G E N Z A P A R Z I A L E

di 300 giorni da acquistarsi dalle Associate tu t­

te le volte che, almeno pentite, baceranno de­

votamente la medaglia della propria Associa­

zione e reciteranno la piccola preghiera : « M a­

ria Auxilium Cristianorum, ora pro n o b is !».

Nonché, se ciò faranno ogni giorno, l ' In d u l ­ genza plenaria da acquistarsi, alle solite con­

dizioni, una volta al mese.

Indulto: in grazia del quale, tutte le Messe celebrate in suffragio di una Associata, morta in grazia di Dio, giovino a quell’anima, come se fossero celebrate a un altare privilegiato.

( Decreti: 24 a p rile 1940 - 2736/40 e 1° a p rile 1952, 7188/51).

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