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Sommario. A seguito delle Ordinanze Ministeriale e Regionale riguardanti la diffusione del CORONAVIRUS. Informiamo le famiglie adottanti che:

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(1)

n.51 - dal 20 dicembre 2020 al 27 dicembre 2020

Messa IV domenica

d’Avvento 02

Cammino in prepa- razione al matrimo-

nio 08

Camminiamo nella speranza. Speciale Avvento 2020 (n. 4) 09 Un grazie da suor Marinella a tutta la Comunità

22

Intenzioni delle mes- se e avvisi 23

Sommario A seguito delle Ordinanze

Ministeriale e Regionale riguardanti la diffusione del

“CORONAVIRUS”

Informiamo le famiglie adottanti che:

LE GIORNATE DELLE

ADOZIONI A DISTANZA E DEI PROGETTI – INDIA – CONGO – BRASILE – CAMERUM

SONO RINVIATE A DATA DA DESTINARSI

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IV DOMENICA D’ AVVENTO

MONIZIONE INIZIALE

In questa domenica che precede la solen- nità del Natale del Signore, la liturgia ci invita a contemplare il mistero dell’Incarna- zione. Dio desidera intensamente la rela- zione con l’uomo e si abbassa per prende- re dimora in mezzo a noi. Egli ci salva pian- tando la sua tenda in mezzo a noi, visitan- do la nostra terra, camminando sulle nostre strade. Oggi guardiamo al grembo di Maria, tempio che racchiude la presenza del Figlio di Dio.

CANTO ALL’INGRESSO

Innalzate nei cieli

(senza ritornello, in forma di inno)

Innalzate nei cieli lo sguardo:

la salvezza di Dio è vicina!

Risvegliate nel cuore l'attesa, per accogliere il Re della gloria.

Sorgerà dalla casa di David il Messia da tutti invocato;

prenderà da una vergine il corpo, per potenza di Spirito Santo.

Vieni, o Re messaggero di pace!

reca al mondo il sorriso di Dio!

Nessun uomo ha mai visto il Suo volto:

solo Tu puoi svelarci il mistero

Ai piedi dell’altare

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi.

E con il tuo spirito.

Si fa una breve pausa di silenzio poi il sacerdote dice:

MONIZIONE ALL’ACCENSIONE DEL CERO

Ancora una volta, accendendo la quarta lampada del cammino di Avvento, diciamo il nostro desiderio di andare incontro al Signore con occhi nuovi, capaci di vedere la sua presenza, e con braccia aperte, per essere disponibili all’incontro con Lui.

Il Signore è la gioia che splende nell’uo- mo.

Gloria gloria! Cantiamo al Signore. (2v)

Il Signore è speranza che guida la vita.

Gloria gloria! Cantiamo al Signore. (2v )

Viene, quindi, acceso il quarto cero della corona d’Avvento

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ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle per celebrare degnamente i santi misteri riconosciamo i nostri peccati

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto pecca- to in pensieri, parole, opere e omis- sioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.

E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen

Kyrie Eleison Kyrie Eleison Christe Eleison Christe Eleison Kyrie Eleison Kyrie Eleison

Non si dice il Gloria

COLLETTA

Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre: tu, che all’annuncio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, … Amen

PRIMA LETTURA (2Sam 7,1-5.8-12.14.16)

Dal secondo libro di Samuèle

Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va’, fa’ quan- to hai in cuor tuo, perché il Signore è con te». Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’

al mio servo Davide: “Così dice il Signore:

Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te do- vunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo oppri- mano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici.

Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. Quando i tuoi giorni saranno compiu- ti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno.

Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me, il tuo trono

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sarà reso stabile per sempre”».

Parola di Dio Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 88) Rit: Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore, di generazione in generazione farò cono- scere con la mia bocca la tua fedeltà, per- ché ho detto: «È un amore edificato per sempre; nel cielo rendi stabile la tua fedel- tà».

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo. Stabilirò per sempre la tua discendenza, di genera- zione in generazione edificherò il tuo tro- no».

«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza”. Gli con- serverò sempre il mio amore, la mia al- leanza gli sarà fedele».

SECONDA LETTURA (Rm 16,25-27)

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, a colui che ha il potere di confer- marvi nel mio vangelo, che annuncia Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero, avvolto nel silenzio per secoli eterni, ma ora manifestato mediante le scritture dei

Profeti, per ordine dell’eterno Dio, annun- ciato a tutte le genti perché giungano all’obbedienza della fede, a Dio, che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli. Amen.

Parola di Dio

Rendiamo grazie a Dio CANTO AL VANGELO (Lc 1,38)

Alleluia, alleluia. Ecco la serva del Signo- re: avvenga per me secondo la tua parola.

Alleluia.

VANGELO (Lc 1,26-38) Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu manda- to da Dio in una città della Galilea, chiama- ta Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.

Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non te- mere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissi- mo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa

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di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come av- verrà questo, poiché non conosco uo- mo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra.

Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha conce- pito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse:

«Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. Parola del Signore Lode a Te o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipo- tente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore, Gesù Cri- sto, unigenito Figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato; della stessa sostanza del Padre, per mezzo di Lui tutte le cose sono state create.

Per noi uomini e per la nostra salvez- za discese dal cielo; e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.

Fu crocifisso per noi, sotto Ponzio

Pilato, morì e fu sepolto.

E il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture; è salito al cielo, siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, nella gloria per giu- dicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che è Si- gnore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.

E con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato; e ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa, una, santa, cattolica, apostolica.

Professo un solo battesimo per il per- dono dei peccati.

E aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen

PREGHIERA DEI FEDELI

Nel Vangelo che abbiamo ascoltato, Gio- vanni Battista ci ha chiesto di rendere dritta la via del Signore. Chiediamo al Padre, fonte di ogni bene, di guidare le nostre azio- ni.

Preghiamo insieme, dicendo:

Rendici tuoi veri filgi Signore

La tua Chiesa, Signore, sia casa sicura e trasparente che accoglie ogni uomo che desidera incontrarsi con te, aprirsi alla tua

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presenza, sperimentare l’amore. Preghia- mo

I governanti si lascino illuminare dalla lieta notizia di un Dio che si prende cura del suo popolo e si dedichino alla difesa della pace, della salute e della dignità di ogni uomo. Preghiamo

La pandemia che ancora ci affligge e che intristisce i nostri animi non ci impedisca di aprire il cuore alla gioia, di fronte all’im- menso amore di Dio che viene a dimorare tra noi . Preghiamo

Risplenda la luce della festa senza fine per i nostri cari defunti e, in modo partico- lare, per Bambina Mariani, Maria Menalli, Francesco Colombo tornati alla tua Casa questa settimana e per ……… che ricordiamo in questa Eucaristia. Preghia- mo

Dio grande e misericordioso, che tra gli umili poni la tua dimora, concedi alla tua Chiesa la fecondità dello Spirito, perché, sull’esempio di Maria, accolga il Verbo della vita e, come madre gioiosa, lo con- segni all’attesa delle genti.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen

CANTO D’OFFERTORIO Loda il Signore, anima mia,

loderò il Signore per tutta la mia vita.

Ti dono la mia vita, accoglila Signore, ti seguirò con gioia, per mano mi gui- derai. Al mondo voglio dare l’amore tuo, Signore, cantando senza fine la tua fedeltà.

.

PREGHIERA SULLE OFFERTE

Accogli, o Signore, i doni che abbiamo deposto sull’altare e consacrali con la potenza del tuo Spirito che santificò il grembo della Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore. Amen

PADRE NOSTRO

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santifi- cato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidia- no, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen

ATTO DI COMUNIONE SPIRITUALE

Si recita insieme

Signore, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramen- to, Ti amo sopra ogni cosa e Ti desi- dero nel l’anima mia.

Poiché ora non posso (per chi fa la co- munione: “mi preparo a” ) riceverti sacra- mentalmente, vieni spiritualmente

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nel mio cuore.

questa parte la si può recitare come ringraziamento

Come già venuto, (per chi ha fatto la comu- nione salta il “come già venuto”) io Ti abbrac- cio e mi unisco tutto a Te, non permet- tere che abbia mai a separarmi da Te.

Eterno Padre, io Ti offro il sangue pre- ziosissimo di Tuo Figlio in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa.

CANTO ALLA COMUNIONE

Con il mio canto dolce Signore voglio danzare questa mia gioia voglio destare tutte le cose un mondo nuovo voglio can- tare. Con il mio canto dolce Signore vo- glio riempire lunghi silenzi voglio abitare sguardi di pace il Tuo perdono voglio can- tare.

Tu sei per me come un canto d’amore resta con noi fino al nuovo mattino.

Con il mio canto dolce Signore voglio plasmare gesti d’amore voglio arrivare oltre la morte la Tua speranza voglio can- tare.

Con il mio canto dolce Signore voglio gettare semi di luce voglio sognare cose mai viste la Tua bellezza voglio cantare.

Se tu mi ascolti dolce Signore questo mio canto sarà una vita e sarà bello vivere insieme

finché la vita un canto sarà!

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Dio onnipotente, che ci hai dato il pegno della redenzione eterna, ascolta la no- stra preghiera: quanto più si avvicina il grande giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore, per celebrare degnamente il mistero della nascita del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

CANTO FINALE

Gran prodigio Dio creò quando tu dicesti:

“sì”: il Divin Verbo donasti a noi: Vergine Madre noi ti acclamiam!

Ave, ave, ave Maria!

Tanto pura, vergine, sei che il Signor discese in te.

Formasti al cuore al re dei re:

Madre di Dio noi ti acclamiam!

………

Vieni, o Signore,

la terra ti attende. Alleluia!

O Sole che spunti da oriente, splendore di eterna bellezza, porta la luce nel mondo e la gioia.

O Re della terra e dei popoli, che guidi con forza e dolcezza, porta la pace nel mondo e la vita.

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Cammino in preparazione al matrimonio

Quest’anno il cammino, che affido a don Gigi,

inizierà giovedì 14 gennaio 2021.

Gli incontri si svolgeranno :

oppure

attraverso meet, qualora non fosse possibile.

Chi volesse ancora iscriversi è pregato di rivolgersi presso le segreterie Parroc- chiali di Trezzo e di Concesa.

don Alberto

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Speciale Avvento 2020 n. 4

Avvento in famiglia p. 10

Concerto di Natale con Presepi p.13

Orari delle messe della Vigilia e del giorno di Natale p. 14

Orari delle Confessioni p. 15

della Novena di Natale p. 16

Avvento con la Parola p. 18

Ammalati una iniziativa speciale p. 21

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AVVENTO IN FAMIGLIA

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Messa di mezzanotte: Gesù nasce povero e umile.

Non bada all’orario.

Si possono evitare inutili polemiche perché il vivere bene o male il Santo Natale non è questione di orario, ma di cuore.

Certamente le tradizioni sono importanti, ma non essenziali. Gesù non è nato il 25 dicembre e neppure c’era la neve che tra l’altro può essere presente da noi perché il 25 dicembre è inverno, mentre in Australia inizia l’estate. Là, al massimo, potranno avere un Natale con un tempo- rale, ma mai un Natale con la neve.

Non stiamo a dire se quella di far sospendere la messa di mezzanotte della vigilia di Natale sia scelta giusta o sbagliata diciamo che si può

“sopravvivere” tanto più che a differenza della Settimana Santa possia- mo radunarci in chiesa per le celebrazioni.

Quanto agli orari, è sufficiente un poco di buona volontà e impegno da parte di tutti. Noi offriamo le seguenti possibilità:

VIGILIA di NATALE

Concesa: ore 17.00 e ore 20.30 (per un totale di 170 posti)

Trezzo: ore 17.00, ore 18.30 e ore 20.30 (per un totale di 522 posti)

NATALE

Concesa: ore 08.00, ore 10.00 e ore 17.00 (per un totale di 255 posti) Trezzo: ore 09.00, ore 11.00, ore 12.00 e ore 18.00 (per un totale 696) Così facendo tra la vigilia e il giorno di Natale la chiesa accoglie ben 1643 persone.

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CONFESSIONI

Dalle 08.00 alle 09.00

A Trezzo da lunedì 21 a mercole- dì 23

Dalle 09.00 alle 10.00

A Concesa da Lunedì 21 a merco- ledì 23

Dalle ore 15.30 alle 17.30 A Trezzo da lunedì 21 mercoledì 23

Dalle ore 16.30 alle ore 18.30 A Concesa (martedì e mercoledì dopo i ragazzi) da lunedì 21 mer- coledì 23

Dalle ore 20.30 alle ore 21.30 Lunedì 21 e martedì 22 in en- trambe le parrocchie

Vigilia di Natale

dalle 10.00 alle 11.30 in entram- be le parrocchie

RAGAZZI TREZZO

Lunedì dopo la novena le medie Martedì dopo la Novena le IV e le V CONCESA

Martedì alle 16.30 IV e V Mercoledì alle 16.30 Medie Don Gaetano confessa in sacrestia Don Gigi in chiesa

Don Stefano nella cappella del sacro cuore

Don Alberto nella penitenzieria (la porta dopo l’ultimo confessionale)

NOTA IMPORTANTE

Nel corso di queste confessioni non ci sarà spazio per la direzione spirituale come spesso avviene normalmente. Le confessioni saranno, quindi, essenziali e ragionevolmente brevi per permettere a tutti di potervi accedere.

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AVVENTO IN ORATORIO

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AVVENTO CON LA PAROLA

Si parte da un problema di casa. Il re Davide si accorge di una grave spropor- zione: lui che, benché re, è e rimane un semplice uomo la cui vita è racchiusa tra un inizio e una fine, abita in una lussuosa reggia, mentre l’Arca dell’Allean- za dell’Eterno sta ancora sotto una grande tenda.

Mosso da questa considerazione si propone di costruire anche a “Dio” una casa adeguata.

L’intenzione e l’attenzione sono assolutamente meritorie, ma, come spesso accade alle scelte umane, alla luce del positivo si accompagna l’ombra del negativo e tale negativo è messo subito in evidenza da Dio stesso che attra- verso il profeta Natan fa presente un piccolo problema. Lui, l’Eterno, che non ha mai abbandonato il suo popolo, che lo ha liberato dalla schiavitù d’Egitto e lo ha accompagnato per quaranta anni nel deserto, che lo ha condotto nella terra che aveva promesso al padre Abramo, Lui, non ha mai chiesto una casa speciale per sé.

Non la chiese a Mosè, né a Giosuè, né a chi di volta in volta guidò alla riscossa il popolo oppresso dai nemici (i cosiddetti Giudici). Non chiese mai un’abita- zione perché intendeva stare sotto le tende come sotto le tende viveva il suo popolo: un Dio “nomade” e in cammino col suo popolo.

Ecco il problema sotteso che da allora raggiunge anche noi: desideriamo onorare Dio edificando luoghi che siano come una sua “casa” in mezzo a noi o, nella sostanza dei fatti, lo mettiamo in una prigione?

Quando il sacerdote, dopo aver distribuito la comunione, chiude la porticina del tabernacolo compie un gesto di rispetto custodendo in un luogo d’onore l’Eucaristia o lo confina? Dio lo vogliamo in cammino con noi per le nostre strade di uomini o lo vogliamo, docile, al suo posto a fianco della nostra vita?

Vogliamo vivere con Lui o a lato di lui riservandogli alcuni brevi spazi di pre- ghiera e celebrazioni lasciando a noi le decisioni serie e importanti della vita?

Per questo avvento, la Quarta riga proporrà un filo rosso per un viaggio attraverso le letture di ogni domenica. Le letture sono quelle poste all’inizio del notiziario.

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Quello della casa di Dio in mezzo a noi è, dunque, un problema serio.

Se per forza di cose la “casa” è fatta di mura per un maggiore comodità, no- stra più che di Dio, la vera casa è fatta dal cuore: l’unica casa “viaggiante” una specie di camper della santissima Trinità dove vi sta d’incanto se solo la fac- ciamo salire.

Il cuore “camper” di Dio è racchiuso nella vicenda dell’annunciazione narrata nel Vangelo di oggi. Si diventa casa di Dio per un’attesa, per uno sguardo che sa attraversare la realtà che, diventata segno, inizia a “parlare”. Si diventa casa per un ascolto della Parola, si diventa casa per l’attenzione data a chi testimonia la fede. Si diventa casa per un confronto fra sé e l’annuncio che raggiunge e tocca il cuore. Si diventa casa per una custodia premurosa e ma- terna di ciò che è stato dato. Si diventa casa per un sì.

E’ il cammino di Maria santissima che traspare dall’incontro dell’Angelo con Lei. Non è bello ripetere, ma penso valga la pena riproporre una parte della Quarta riga n. 247/248, nella solennità dell’Immacolata.

“Direi che occorre iniziare da quello che potremmo definire il “pre-passo”.

Maria ascolta la Parola dell’Angelo perché è in un atteggiamento di costante ascolto. Se fosse stato per lei come può essere per noi e, cioè, se l’ascolto fosse stato confinato nel tempo riservato alla preghiera, allora, l’Angelo avrebbe potuto parlare a una stanza vuota. Le scuse del “non ho tempo”,

“adesso faccio questa cosa e poi mi metto a pregare”, “la messa è troppo lunga, con tutto quello che devo fare a casa...” avrebbero potuto attraversare anche il cuore di Maria. Questo non fu perché, pur compiendo i suoi doveri di giovane ragazza di quel tempo, Lei era sempre all’ascolto dell’Altissimo e in dialogo con Dio.

Questo cuore attento è raggiunto dalla Parola attraverso le parole dell’Ange- lo. Quando Maria sente le Parole, per il fatto che è in ascolto della Parola, ne rimane turbata perché la Parola non è un romanzo, non è una notizia di gior- nale, è Dio che parla al cuore. Il turbamento non è paura, credo sia un misto di stupore, di gioia e di umiltà che ritiene di non meritare tale dono. Nel pro- vare questo sentimento, immediatamente, si chiede quale possa essere il senso di ciò che ha ascoltato.

L’atto del leggere con cuore meditativo la Parola, è, dunque, preceduto dall’attenta ricerca del suo senso, di ciò che sta dicendo.

A un cuore così teso e attento, la Parola inizia a parlare più pianamente e con maggior chiarezza va a definire i suoi contorni, quelli che decide di prendere

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(è la gioia e il ruolo dello Spirito Santo) per chi in quel momento è raccolto su di essa.

L’angelo, così, spiega a Maria il senso del suo saluto.

Ora che la Parola si è detta e manifestata nella sua chiarezza inizia il dialogo con essa. E’ la domanda che Maria pone all’Angelo: “non conosco uomo...”.

Non è la domanda del dubbio o della reticenza è la domanda fondamentale che permette a Dio di agire nel rispetto della nostra libertà. Maria pone la domanda spinta dal desiderio vivo e vero di comprendere cosa quella Parola, ora chiara e compresa, possa voler dire non in generale, ma precisamente per lei, per la sua vita.

La Parola, che è di Dio che si rivolge a te, ti cerca e ti interpella perché la tua vita si faccia sempre più vita di figlio/a nel Figlio Gesù e, così, si illumini del co- mandamento dell’Amore nell’esperienza di una gioia intima, forte e profonda, come una casa costruita sulla roccia e capace di resistere, di attraversare tutto:

il sole, il gelo, la pioggia e la tempesta.

A questo punto Maria dichiara il suo sì e Lei, vicino a te, ti insegna quel sì che è una cosa ben diversa da un assenso a un progetto, a un pensiero. E’ il sì che rimanda all’argilla che nelle mani del vasaio prende la sua forma come ricorda- va il profeta: “Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d’Israele.” (Ger 18,6b). E’ il sì di chi dice: “avvenga per me secon- do la tua parola”.

Il sì di chi, come argilla docile, pone la propria vita nelle mani di Dio perché in ogni giorno la plasmi, le dia la forma che ha deciso per lei così che ogni giorno conosca la sua novità.”

Al che non resta che chiudere (per aprire, poi, il cammino) con il canto di lode con cui Paolo chiude la Lettera ai Romani (seconda lettura): “fratelli, a colui che ha il potere di confermarvi nel mio Vangelo (annuncio), ... a Dio che solo è sa- piente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli. Amen.”.

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Ammalati

In attesa che la situazione pandemica si chiarisca, nell'ottica di una iniziale ri- presa del cammino di accompagnamento, accogliere e dare avvio concreto all'invito della Diocesi che suggerisce di coinvolgere i parenti più prossimi delle persone inferme perché si facciano tramite nel portare ai propri cari la santa Comunione.

Il procedimento

1. i ministri straordinari dell'eucarestia (che già seguivano i malati) contatteran- no telefonicamente ciascuno e chiederanno il nome di un proprio familiare che si rende disponibile a portare a casa la comunione. Una volta avuto il nome lo comunicheranno alla segreteria.

2. La persona indicata si recherà ad una messa, in settimana o in una domeni- ca

3. Prima della messa si presenterà in sacrestia, dove sarà presente un elenco delle persone incaricate per svolgere questo servizio

4. Gli verrà consegnata una teca per prendere l'ostia consacrata

5. Durante il momento della comunione, durante la distribuzione, la persona incaricata si farà trovare pronta con la teca che ha ricevuto per prendere e custodire l'ostia da portare a casa

6. Porterà l'ostia al proprio caro malato e nei giorni successivi riconsegnerà la teca in segreteria o in sacrestia.

Questo procedimento potrà essere ripetuto per le volte che si desidera.

Iniziamo ad avvisare di questa nostra intenzione. Non appena saremo pronti lo faremo sapere. L'importante è avvisare i cari malati del desiderio di pren- dersi cura di loro.

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Un grazie da suor Marinella a tutta la Comunità

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Antonia Boccassini ore 20.30 –

Venerdì 25 dicembre S.NATALE

ore 09.00 – ore 11.00 - ore 12.00 - ore 18.00 –

Sabato 26 dicembre

ore 18.15 - Angela Mazza, Mario Tinelli, Mons. Piergiorgio Pozzi e fami- gliari, Corrado, Armando, Luigi, Fam. Russo, Del Giacco, Savoia e Valter, Pasquale Casiraghi, Renato Bonomi e Giuseppina, Giovanni Ciocca, Giovanni Mar- chesi e famigliari

Domenica 27 dicembre

SACRAFAMIGLIA

ore 09.00 – Fam. Panzeri e Mauri ore 11.00 - Giuliano Borgonovo ore 12.00 - Pro popolo

ore 18.00 – Natale Tinelli e Giuseppina Abbati, Zaccaria e Maria

CONCESA Domenica 20 dicembre

IVDOMENICADAVVENTO

ore 08.00 - Ettore Pepe, Emilia Piacenza, Remo Colombo e Rosalinda Mariani ore 10.00 – Antonio Veggian, Bianca Ca-

pellani, Albino Tessari e Giusep- pe Pozzi, Luigina Lecchi e Lore- dana Pozzi

INTENZIONI MESSE

TREZZO Domenica 20 dicembre IVDOMENICADAVVENTO

ore 09.00 – Maria Beretta (a cura delle Cugine)

ore 11.00 - Andrea Riva, Vittorio, Camillo e nonni

ore 12.00 - Pro popolo ore 18.00 – Carla Agazzi

Lunedì 21 dicembre ore 09.15 - Carla Perego ore 18.15 –

Martedì 22 dicembre ore 09.15 - Flavio Canale

ore 18.00 – Elisa Agazzi e famigliari Mercoledì 23 dicembre

ore 09.15 – Mario Bosisio, Peppino Tanzi, Gabriella Carminati, Carlo Co- lombo e genitori, Giuseppe, Feli- ce, Mario, Maria, Giovanni Ma- pelli, Mario e famigliari, France- sco Platania, Salvatore e Gio- vanna, Filippa e Maria ore 18.00 - Vincenzo Terrana Giovedì 24 dicembre

ore 09.15 - Donnino Tinelli e Anna Bosco ore 17.00 - Arnaldo Frasson, Giustina Ago-

stini

ore 18.30 - Melchiorre Centurelli e Assunta, Nina Barelli e Mario Tinelli, Lo- renzo Besana, Marco e Matteo,

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ore 21.00 - Albertina Colombo Lunedì 21 dicembre

ore 8.30 - Gloria Boccingher e Elisa Martedì 22 dicembre

ore 08.30 - Candida Bonfanti, Luigi Garini e defunti Via Paolo da Trezzo Mercoledì 23 dicembre

ore 8.30 - Luigi Chies e Caterina Feletti Giovedì 24 dicembre

ore 8.30 - Umberto Bassani ore 17.00 - Pro Popolo ore 20.30 - Pro Popolo Venerdì 25 dicembre S.NATALE

ore 08.00 - Erino Cortese e Miranda Vi- smara

ore 10.00 – Maurilio Rho e famigliari, Gia- como Arnoldi e Maria Bonomi ore 17.00 -

Sabato 26 dicembre

ore 8.00 –Maestra Mariuccia (da ex alunni) ore 17.00 – Antonio Boccingher , Maria

Serughetti, Famiglie Corti e Vimercati

Domenica 27 dicembre

SACRAFAMIGLIA

ore 08.00 - Famiglie Moscatelli, Giustinoni, Ferrioli e Mazza

ore 10.00 – Luca Soccini ore 21.00 - Cesare Colombo

AVVISI

In settimana abbiamo accompagnato alla casa del Padre:

TREZZO

Bambina Mariani, Maria Menalli, Fran- cesco Colombo

CONCESA

Lucia Spreafico, Giovanni Cerruti

OFFERTE

TREZZO Offerte per famiglie bisognose:

N.N, € 10.00

N.N. € 20.00

N.N. € 20.00

N.N. € 20.00

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