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Academic year: 2022

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REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. DEL

PROPOSTA N. 15945 DEL 21/10/2020 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA

Area: AUTORIZZAZIONE, ACCREDITAMENTO E CONTROLLI

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(NAPPI NADIA) (NAPPI NADIA) (D. RUSSETTI) (R. BOTTI)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

SANITA' E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

(D'Amato Alessio) ___________________________

L'ASSESSORE

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

IL DIRETTORE

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 27/10/2020 prot. 800 ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

____________________________________ ____________________________________

IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE

Differimento del termine di conclusione del procedimento di riorganizzazione e riqualificazione delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone non autosufficienti, anche anziane, avviato con DCA n. U00187/2017.

___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio

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Oggetto: Differimento del termine di conclusione del procedimento di riorganizzazione e riqualificazione delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone non autosufficienti, anche anziane, avviato con DCA n. U00187/2017.

LA GIUNTA REGIONALE

SU proposta dell’Assessore alla sanità e integrazione sociosanitaria;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni ed integrazioni recante (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale);

VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n.1 e successive modificazioni ed integrazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale;

VISTI:

- il Decreto Legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992 e successive modificazioni ed integrazioni;

- il Decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997;

- la Legge Regionale 3 marzo 2003, n. 4, e successive modifiche e integrazioni, recante “Norme in materia di autorizzazione alla realizzazione di strutture e all'esercizio di attività sanitarie e socio- sanitarie, di accreditamento istituzionale e di accordi contrattuali”;

- il DPCM 12 gennaio 2017 recante l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza;

- il Regolamento Regionale n. 20 del 6 novembre 2019 concernente: “Regolamento in materia di autorizzazione alla realizzazione, autorizzazione all'esercizio e accreditamento istituzionale di strutture sanitarie e socio-sanitarie: in attuazione dell'articolo 5, comma 1, lettera b), e dell'articolo 13, comma 3, della legge regionale 3 marzo 2003, n. 4 (Norme in materia di autorizzazione alla realizzazione di strutture e all'esercizio di attività sanitarie e socio-sanitarie, di accreditamento istituzionale e di accordi contrattuali) e successive modifiche. Abrogazione del regolamento regionale 26 gennaio 2007, n. 2 in materia di autorizzazione all'esercizio e del regolamento regionale 13 novembre 2007, n. 13 in materia di accreditamento istituzionale.”;

- il Decreto del Commissario ad Acta n. U0008 del 10 febbraio 2011 e s.m.i.;

- il Decreto del Commissario ad Acta n. U00469 del 7 novembre 2017 concernente “Modifica al DCA 410/2017 in materia di contrasto della L.R. 7/2014 al D. Lgs. 502/1992. Disposizioni in materia di autorizzazione a modifica ed integrazione del DCA 8/2011. Adozione del Manuale di accreditamento in attuazione del Patto per la salute 2010-2012”;

- l’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio n. Z000039 del 8 maggio 2020 recante “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-2019. Ordinanza ai sensi dell'art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica”;

- il Decreto del Commissario ad Acta n. U00368 del 31.10.2014;

- il Decreto del Commissario ad Acta n. U00412 del 26.11.2014;

- il Decreto del Commissario ad Acta n. U00257 del 5.7.2017;

- la Deliberazione della Giunta Regionale n. 271 del 5/6/2018 concernente “Conferimento dell’incarico di Direttore della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria ai sensi del regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n. 1. Approvazione schema di contratto” con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione sociosanitaria al Dott. Renato Botti;

- il Decreto del Commissario ad Acta n. U00018 del 20 gennaio 2020, concernente: “Adozione in via definitiva del piano rientro “piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio

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Sanitario regionale 2019-2021 ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma 88 della L, 191/2009, secondo periodo. Modifiche ed integrazioni al DCA U00469 del 14 novembre 2019 in esito al verbale del Tavolo di verifica del 27 novembre 2019”;

- la Delibera del Consiglio dei Ministri 5 marzo 2020, con cui è stato disposto, tra l’altro, di approvare il Piano di Rientro della Regione Lazio adottato dal Commissario ad acta con il DCA n.

U00018 del 20.01.20 e recepito dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 12 del 21 gennaio 2020, subordinatamente al recepimento, mediante deliberazione di Giunta integrativa, da adottarsi entro il termine del 30 marzo 2020 (poi prorogato al 30 giugno 2020), delle ulteriori modifiche richieste dai Ministeri Salute ed Economia e Finanze con il parere del 28 gennaio 2020

- il Decreto del Commissario ad Acta n. U00081 del 25 giugno 2020 che ha adottato il Piano di rientro denominato “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021” in recepimento delle modifiche richieste dai Ministeri vigilanti con il citato parere del 28 gennaio 2020 e definito il percorso volto a condurre la Regione verso la gestione ordinaria della sanità, previa individuazione degli indirizzi di sviluppo e qualificazione da perseguire;

- la deliberazione della Giunta regionale del 26 giugno 2020 n. 406 “Presa d’atto e recepimento del Piano di rientro denominato “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021” adottato con il Decreto del Commissario ad acta n. 81 del 25 giugno 2020 ai fini dell’uscita dal commissariamento”;

CONSIDERATO che con il verbale della riunione del 22/07/2020 il tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza ha ratificato l’uscita della Regione Lazio dal commissariamento;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 29 settembre 2020 n. 661, recante “Attuazione delle azioni previste nel Piano di rientro denominato Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021 adottato con il DCA n. 81 del 25 giugno 2020 e recepito con la DGR n. 406 del 26 giugno 2020”;

RICHIAMATI tutti i provvedimenti in materia emergenziale a carattere nazionale e regionale;

VISTO, in particolare, il decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, recante: “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID 19” convertito dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27;

VISTI i decreti legge adottati come misure di regolazione, potenziamento e sostegno alla Nazione, di cui per ultimo il Decreto-Legge 7 ottobre 2020, n. 125, che all’art. 1, co. 1, lett. a), ha disposto la proroga dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 al giorno 31 gennaio 2021;

VISTI per quanto riguarda l’assistenza residenziale e semiresidenziale per persone non autosufficienti, anche anziane:

 il DCA n. U00039 del 20/03/2012 recante “Assistenza Territoriale. Ridefinizione e riordino dell’offerta assistenziale residenziale e semiresidenziale a persone non autosufficienti, anche anziane e a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale” che ha modificato ulteriormente i livelli prestazionali dell’attività assistenziale (livello intensivo, livello mantenimento differenziando in A e B, livello estensivo, estensivo per disturbi cognitivo comportamentali gravi, semiresidenziale mantenimento e semiresidenziale per disturbi cognitivo comportamentali gravi) aggiornando l’offerta assistenziale sulla base dei livelli introdotti (n. 13072 posti complessivi tra residenziale e semiresidenziale);

 il DCA n. U00099 del 15/06/2012 recante “Assistenza territoriale residenziale a persone non

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autosufficienti, anche anziane. DPCA n. U0039/2012 e DPCA U0008/2011. Corrispondenza tra tipologie di trattamento e nuclei assistenziali e relativi requisiti minimi autorizzativi.

Approvazione documenti tecnici comparativi” con il quale sono stati fissati i requisiti minimi autorizzativi per le strutture eroganti i profili assistenziali per il mantenimento e l’estensivo, individuando la matrice di corrispondenza tra i preesistenti livelli assistenziali e quelli nuovi come introdotti dai provvedimenti citati, rinviando la fissazione dei requisiti per gli altri livelli ad altro provvedimento;

 il DCA n. U00073 del 11/03/2016, recante “Revoca del DPCA n. U00105 del 9.4.2013.

Approvazione dei requisiti minimi dell'assistenza territoriale residenziale riferiti alla tipologia di trattamento estensivo per persone non autosufficienti, anche anziane”, con il quale sono stati emanati i requisiti minimi autorizzativi riferiti alla tipologia di trattamento estensivo ed estensivo per disturbi cognitivo comportamentali gravi;

 il DCA n. U00098 del 30/03/2016, recante “Riorganizzazione e riqualificazione dell'assistenza territoriale. Strutture residenziali e semiresidenziali per persone non autosufficienti, anche anziane. Revisione e aggiornamento del decreto del Commissario ad Acta” che ha aggiornato il fabbisogno di posti residenziali e semiresidenziali;

 il DCA n. U00467 del 7/11/2017, recante “Assistenza sanitaria e socio-sanitaria territoriale nel Lazio. Documento tecnico di programmazione”;

 il DCA n. U00258 del 4/7/2019 “Regione Lazio: Piano per il potenziamento delle reti territoriali. Adozione documento tecnico”;

VISTO, in particolare, per quanto riguarda l’assistenza territoriale a persone non autosufficienti anche anziane:

- il DCA n. U00187 del 31/05/2017 recante “Disciplina del percorso di riorganizzazione e riqualificazione delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone non autosufficienti, anche anziane, in attuazione del DCA U00098/2016”, con il quale l’amministrazione regionale ha definito ed avviato, in attuazione del DCA n. U00098/2016, le procedure di riorganizzazione e riqualificazione delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone non autosufficienti, anche anziane, ricomprese nelle seguenti categorie:

a. strutture pubbliche oggetto di riconversione e/o di finanziamento pubblico;

b. strutture private ospedaliere in regime di accreditamento istituzionale disponibili alla riconversione ai sensi del DM 70/2015;

c. strutture private in regime di accreditamento istituzionale, che abbiano inoltrato istanza di riconversione nell’ambito di posti letto già autorizzati e accreditati;

d. strutture private che abbiano ottenuto l’autorizzazione all’esercizio e hanno presentato istanza di accreditamento istituzionale;

e. strutture già autorizzate per altre attività che hanno chiesto la trasformazione ed il conseguente accreditamento;

f. strutture non autorizzate all’esercizio né accreditate che hanno formulato istanza, ovvero strutture già autorizzate e accreditate che hanno inoltrato istanza di ampliamento di ulteriori p.r. in autorizzazione e in accreditamento,

disponendo che “la valutazione dei procedimenti amministrativi correlati alle predette istanze, dovrà essere effettuata dall’amministrazione regionale, con la partecipazione attiva delle Aziende sanitarie locali, tenendo conto del rispetto della priorità assegnata alle strutture di cui ai richiamati punti a), b), c) e dell’esigenza di garantire una razionale e appropriata dislocazione sul territorio, anche su base distrettuale, delle strutture per loro stessa natura di

“prossimità”, nel rispetto dei bisogni degli assistiti e delle loro famiglie”;

- il DCA n. U00016/2018 di riapertura dei termini per la presentazione delle istanze di rimodulazione;

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- il DCA n. U00258/2019 con il quale è stato adottato il Piano per il potenziamento delle reti territoriali, aggiornando i dati di fabbisogno/offerta di cui al DCA n. U00467/2017, con particolare riferimento alla non autosufficienza ed alla disabilità e si è dato mandato di completare l’implementazione dell’offerta e garantire il razionale soddisfacimento del bisogno ad oggi rilevato sul territorio, con particolare riferimento ai livelli di trattamento maggiormente carenti (intensivo ed estensivo); si è previsto, inoltre, di adottare, in merito alla valutazione ed accoglimento delle istanze di cui al punto precedente, il cronoprogramma indicato nel documento allegato;

- il DCA n. U00471/2019 di ricognizione delle istanze pervenute, con il quale l’amministrazione regionale ha dettato le procedure ai sensi del DCA n. U00258 del 4 luglio 2019;

CONSIDERATO che, facendo seguito all’emergenza epidemiologica in atto, la Regione Lazio ha adottato plurime iniziative volte a fronteggiare la stessa, ed in particolare:

i) con DCA n. U00045 del 11.3.2020, in deroga ai procedimenti ordinari e senza determinare alcun diritto acquisito a conclusione del periodo emergenziale, ha provveduto al rilascio dell’autorizzazione e dell’accreditamento provvisori di complessivi 72 p.r. di Liv. Assistenziale Intensivo per pazienti non autosufficienti anche anziani, consentendo in tal modo di liberare posti letto presso le strutture ospedaliere, necessari alla gestione dell’emergenza;

ii) sulla scorta della nota regionale prot. n. 252410 del 28.03.2020, sono stati attivati transitoriamente sull’intero territorio regionale n. 250 p.r. di livello estensivo RSA per pazienti COVID-19 positivi, considerata la necessità di rispondere con urgenza all’esigenza di garantire l’adeguata assistenza ai pazienti COVID-19 positivi non autosufficienti provenienti dalle case di riposo, dalle strutture ospedaliere o dal proprio domicilio; le predette strutture hanno permesso di gestire i momenti di passaggio dei pazienti tra ospedale e territorio; tale configurazione potrebbe essere mantenuta, mutandone il profilo, sia per rafforzare l’offerta pubblica di residenzialità che per agevolare il percorso dei pazienti nella fase post dimissione da ospedale per acuti;

iii) con nota prot. n. 472488 del 29.5.2020 è stato trasmesso a tutte le ASL regionali il Documento recante “Azioni di Fase IV- Piano Regionale Territoriale” il quale prevede che le medesime ASL redigano “il Piano territoriale locale di fase IV, anche in accordo con il Gruppo Locale Emergenza COVID 19 di cui alle “Linee di indirizzo predisposizioni piani territoriali”

del 28 febbraio 2020, nota prot. n. 82372, che dovrà indicare le attività e l’organizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari, le tipologie di prestazioni assicurate e le relative modalità di erogazione, ivi incluse le prestazioni da remoto, e che dovrà tener conto, per quanto possibile, dei diversi scenari epidemiologici. Il Piano territoriale locale dovrà essere formalizzato e trasmesso per conoscenza alla Direzione Regionale Salute e Integrazione sociosanitaria”;

iv) con DCA n. U00073 del 9.6.2020, tenuto conto della necessità di rivedere l’intera programmazione regionale e di approntare misure volte al ripristino della gestione ordinaria che tengano conto anche del piano di riorganizzazione volto a fronteggiare adeguatamente le emergenze pandemiche ai sensi di quanto previsto all’articolo 2 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, come pure degli interventi già effettuati, ha sospeso il percorso di riorganizzazione di cui ai DCA 187/2017, come modificato, dal DCA 16/2018 e dal DCA 471/2019, fino al 31 ottobre 2020;

v) con nota prot. n. 8379044 del 30.9.2020, dato atto dell’incremento dei casi di SARS-COV-2, è stato chiesto alle strutture sanitarie e sociosanitarie già autorizzate di manifestare la propria disponibilità ad accogliere pazienti COVID-19 positivi, anche in nuclei di strutture di assistenza a

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persone non autosufficienti anche anziane di livello assistenziale estensivo;

CONSIDERATO, in particolare, che nell’ambito della revisione complessiva dell’offerta di residenzialità e semiresidenzialità per non autosufficienti anche anziani, la Regione Lazio ha favorito la riattivazione e la riconversione di n. 3 strutture pubbliche (Albano, Genzano (RM/6) e Zagarolo (RM/5) in coerenza con il punto a) del DCA 187/2017, anche al fine di offrire risposta immediata ai bisogni assistenziali dettati dall’emergenza epidemiologica da SARS-COV-2;

CONSIDERATO che:

- l’andamento epidemiologico della diffusione del virus evidenzia la persistente necessità di prediligere azioni di contenimento e potenziamento della rete sulla base di esigenze impellenti e non procrastinabili;

- i numerosi cluster verificatisi all’interno delle strutture per non autosufficienti anche anziani hanno suggerito (cfr. DCA 73/2020) la necessità di ripensare l’offerta di tale tipologia assistenziale, che nella Regione Lazio è affidata per la quasi totalità, al privato accreditato, riflessione condivisa dalle organizzazioni sindacali più rappresentative e dalle categorie di rappresentanza dei cittadini;

- durante l’emergenza COVID sono state rilevate, oltre ad una disomogenea distribuzione sul territorio regionale dei posti residenza, alcune criticità relative alla governance clinica delle strutture residenziali e semiresidenziali, in termini di qualità, sicurezza, tempestività ed equità delle prestazioni, alla gestione del rischio clinico e alla carenza di formazione/informazione del personale;

- la gestione della fase emergenziale COVID 19 ha comportato la definizione di modelli di intervento sul territorio che hanno di fatto accelerato alcune azioni già in essere o programmate e introdotto innovazioni organizzative: l’emergenza ha mostrato in alcuni casi l’inadeguatezza o la non completa efficacia di alcuni modelli assistenziali e velocizzato il ripensamento degli stessi in una prospettiva diversa;

- quanto sopra, unito all’esigenza di assicurare una modularità della presa in carico, di potenziare l’assistenza domiciliare in raccordo alla telemedicina, impongono di ripensare il modello di offerta assistenziale per i non autosufficienti, anche anziani;

RITENUTO NECESSARIO, pertanto:

- procedere alla prioritaria implementazione di posti residenza a diretta gestione ASL, nelle more della revisione del modello assistenziale a supporto dell’attività emergenziale secondo le azioni inerenti il Piano territoriale locale di Fase IV;

- procedere, ad integrazione e secondo le esigenze emergenti, all'accreditamento provvisorio e transitorio di posti residenza già attivi in regime autorizzativo utili a fronteggiare la pandemia da SARS-CoV-2;

- stabilire che il nuovo modello assistenziale dovrà essere approvato entro i sessanta (60) giorni successivi al termine dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, attualmente stabilito dall’art. 1, co. 1, lett. a, del D.L. 7 ottobre 2020, n. 125, al 31 gennaio 2021, tenendo in considerazione il procedimento di cui al DCA 471/2019, i cui termini, modificati dal DCA 73/2020, devono intendersi pertanto differiti;

CONSIDERATO che dal presente atto non derivano oneri a carico del bilancio regionale;

DELIBERA

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Per le motivazioni richiamate in premessa, che costituiscono parte integrante del presente atto:

- di procedere alla prioritaria implementazione di posti residenza a diretta gestione ASL, nelle more della revisione del modello assistenziale a supporto dell’attività emergenziale secondo le azioni inerenti il Piano territoriale locale di Fase IV;

- di procedere, ad integrazione e secondo le esigenze emergenti, all'accreditamento provvisorio e transitorio di posti residenza già attivi in regime autorizzativo utili a fronteggiare la pandemia da SARS-CoV-2;

- di stabilire che il nuovo modello assistenziale dovrà essere approvato entro i sessanta (60) giorni successivi al termine dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, attualmente stabilito dall’art. 1, co. 1, lett. a, del D.L. 7 ottobre 2020, n. 125, al 31 gennaio 2021, tenendo in considerazione il procedimento di cui al DCA 471/2019, i cui termini, modificati dal DCA 73/2020, devono intendersi pertanto differiti.

Avverso il presente atto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo del Lazio nel termine di sessanta giorni, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di centoventi giorni, decorrenti dalla data di notifica.

Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

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