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Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI 07/09/2020 - prot. 649

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(1)

REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. DEL

PROPOSTA N. 13257 DEL 04/09/2020 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA

Area: COORDINAMENTO CONTENZIOSO, AFFARI LEGALI E GENERALI

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(FELICI DANIELA) (FELICI DANIELA) (P. MADDALONI) (R. BOTTI)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

SANITA' E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

(D'Amato Alessio) ___________________________

L'ASSESSORE

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

IL DIRETTORE

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione ______________________

ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

Attuazione delle azioni previste nel Piano di rientro denominato Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021 adottato con il DCA n. 81 del 25 giugno 2020 e recepito con la DGR n. 406 del 26 giugno 2020.

___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio

07/09/2020 - prot. 649

(2)

OGGETTO: Attuazione delle azioni previste nel Piano di rientro denominato “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021”

adottato con il DCA n. 81 del 25 giugno 2020 e recepito con la DGR n. 406 del 26 giugno 2020.

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA dell’Assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria;

VISTI

- la Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 concernente “Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione”;

- la Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1, che approva lo Statuto della Regione Lazio;

- la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e s.m.i recante “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”;

- il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale 6 settembre 2002 e s.m.i.;

- il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e s.m.i. concernente “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 e successive modificazioni”;

- la Legge regionale 16 giugno 1994, n. 18 e s.m.i recante “Disposizioni per il riordino del Servizio Sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni. Istituzione delle aziende unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere”;

- la Legge 30 dicembre 2004, n. 311 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005)” ed, in particolare, l’articolo 1, comma 180, che ha previsto per le regioni interessate, qualora si verificasse una situazione di squilibrio economico – finanziario, l’obbligo di procedere ad una ricognizione delle cause ed alla conseguente elaborazione di un programma operativo di riorganizzazione, di riqualificazione o di potenziamento del Servizio Sanitario Regionale, di durata non superiore al triennio;

VISTA l’Intesa Stato Regioni del 23 marzo 2005 ed, in particolare, gli articoli 9 e 12 che hanno previsto l’istituzione, rispettivamente, del Comitato permanente per la verifica dei LEA e, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Tavolo tecnico di verifica degli adempimenti;

VISTE le proprie Deliberazioni:

- n. 66 del 12 febbraio 2007 concernente “Approvazione del "Piano di Rientro" per la sottoscrizione dell'Accordo tra Stato e Regione Lazio ai sensi dell'art.1, comma 180, della Legge 311/2004”;

- n. 149 del 6 marzo 2007 concernente “Presa d’atto dell’Accordo Stato Regione Lazio ai sensi dell’art. 1, comma 180, della legge n. 311/2004, sottoscritto il 28 febbraio 2007.

Approvazione del “Piano di Rientro”;

VISTA la Legge 23 dicembre 2009, n. 191 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010)”,

CONSIDERATO che l’articolo 2, commi da 67 a 105, della citata Legge n. 191/2009 e, in particolare, il comma 88, prevede il mantenimento della gestione commissariale per la prosecuzione

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del Piano di Rientro, secondo programmi operativi coerenti con gli obiettivi finanziari programmati, predisposti dal Commissario ad acta per le regioni già in piano di rientro e commissariate alla data di entrata in vigore della legge, facendo salva la possibilità per la regione di presentare un nuovo piano di rientro ai sensi della disciplina dell’articolo 2 citato, la cui approvazione fa cessare il commissariamento, secondo tempi e procedure definiti nel medesimo piano;

VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri 21 marzo 2013, con cui è stato conferito al Presidente pro-tempore della Giunta della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’incarico di Commissario ad acta per la prosecuzione del vigente Piano di Rientro dai disavanzi nel settore sanitario della Regione Lazio, secondo i Programmi Operativi di cui all’art. 2, comma 88, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 e s.m.i.;

PRESO ATTO che, con la suddetta deliberazione, sono stati confermati i contenuti del mandato commissariale già affidato al Presidente pro-tempore della Regione Lazio con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010 come formulato con la successiva deliberazione del 20 gennaio 2012, intendendosi aggiornati i termini ivi indicati a decorrere dal 2013;

VISTE

- la Deliberazione del Consiglio dei Ministri 1° dicembre 2017, che ha assegnato al Commissario ad acta il compito di proseguire le azioni già intraprese al fine di procedere al rientro nella gestione ordinaria;

- la Deliberazione del Consiglio dei Ministri 10 aprile 2018, che ha assegnato al Commissario ad acta il compito di proseguire nell’attuazione dei Programmi operativi 2016-2018 e ha incaricato, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 1, comma 395, della Legge 21 dicembre 2016, n. 232 i Tavoli tecnici di verifica, con cadenza semestrale, in occasione delle periodiche riunioni di verifica, di predisporre una relazione ai Ministri della Salute e dell’Economia e delle Finanze, da trasmettere al Consiglio dei Ministri, con particolare riferimento al monitoraggio dell’equilibrio di bilancio e dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, anche al fine delle eventuali determinazioni da adottare ai sensi della propria deliberazione del 1° dicembre 2017 (rientro nella gestione ordinaria);

VISTA l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano (rep. Atti 209 CSR del 18 dicembre 2019) concernente il nuovo Patto per la Salute per gli anni 2019 – 2021;

DATO ATTO che:

- con il Decreto del Commissario ad acta n. 303 del 25 luglio 2019 è stato adottato il Piano di rientro, denominato “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021”, ai sensi dell’art. 2 comma 88, secondo periodo, della Legge 191/2009 e che con detto Piano la Regione ha richiesto, tra l’altro, la formale uscita dalla gestione commissariale, con l’impegno a proseguire, ai sensi della normativa vigente, gli adempimenti contenuti nel Piano;

- con il Decreto del Commissario ad acta n. 469 del 14 novembre 2019 è stato riadottato il

“Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021” ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma 88 della L. 191/2009, secondo periodo, al fine di recepire le osservazioni formulate dai Ministeri vigilanti con parere Lazio DGPROGS n. 141 del 29 ottobre 2019;

- con il Decreto del Commissario ad acta n. 18 del 20 gennaio 2020, recante “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021”, è stato sostituito integralmente il DCA 469/2019 a in recepimento delle ulteriori osservazioni espresse dai Ministeri vigilanti in occasione del Tavolo di verifica del 27 novembre 2019 ed indicate nel verbale trasmesso alla Regione in data 21 dicembre 2019;

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- con la propria Deliberazione n. 12 del 21 gennaio 2020, si è preso atto del DCA n. 18/20 e si è recepito il Piano di rientro, denominato “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021” ai sensi e per gli effetti dell'art. 2, comma 88 della L. 191/2009, secondo periodo;

DATO ATTO, altresì, che:

- la Deliberazione n. 12/20 è stata trasmessa sia alla Struttura tecnica di monitoraggio (STEM) di cui all’articolo 3, comma 2, dell’Intesa Stato-Regioni del 3 dicembre 2009 rep. Atti n.

243/CSR sia alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per l’acquisizione del parere previsto dall’art. 2, comma 78, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e per la successiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’art. 2, comma 79, della legge 23 dicembre 2009, n. 191;

- la STEM e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso parere favorevole in ordine al Piano, rispettivamente il 28 e il 29 gennaio 2020;

- il Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze, con parere reso in data 28 gennaio 2020 (LAZIO- DGPROGS- 28/1/2020-0000012-P) si è pronunciato con esito favorevole in merito al Programma Operativo 2019-2021 di cui al DCA n.

U00018/2020, subordinatamente al recepimento di alcune modifiche ivi richieste;

VISTA la Delibera del Consiglio dei Ministri 5 marzo 2020, con cui è stato disposto:

a) di approvare il Piano di Rientro della Regione Lazio adottato dal Commissario ad acta con il DCA n. U00018 del 20.01.20 e recepito dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 12 del 21 gennaio 2020, subordinatamente al recepimento, mediante delibera di Giunta integrativa, da dottarsi entro il 30 marzo 2020, delle ulteriori modifiche richieste dai Ministeri Salute ed Economia e Finanze con il parere del 28 gennaio 2020;

b) di incaricare i Tavoli di monitoraggio di cui agli artt. 9 e 12 dell’Intesa Stato – Regioni del 23 marzo 2005 alla verifica del recepimento, da parte della Regione, di quanto indicato alla lettera a), dandone comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri entro il 30 aprile 2020;

c) di subordinare l’efficacia della deliberazione alla valutazione positiva del punto a), secondo quanto previsto al punto b);

d) di disporre, con decorrenza dalla data di valutazione positiva di cui al punto c), la cessazione del mandato commissariale conferito al Commissario ad acta con deliberazione del Consiglio dei Ministri il 10 aprile 2018;

e) di disporre che, dalla data di cessazione del mandato commissariale, la Regione rientri nell’esercizio delle funzioni precedentemente ricomprese nel mandato commissariale, nel rispetto della cornice normativa vigente in materia sanitaria e in materia di Piani di rientro dai deficit sanitari;

f) di prendere atto che restano ferme le modalità di verifica e di affiancamento previste dall’Accordo sul piano di rientro firmato tra il Ministro della salute, il Ministro dell’economia e delle finanze e il Presidente della Regione Lazio in data 28 febbraio 2007, recepito con D.G.R. n.149 del 6 marzo 2007;

VISTA la Delibera del Consiglio dei Ministri con cui, in esito alla dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria per la diffusione del virus SARS CoV-2 di cui al DPCM del 31 gennaio 2020, nella seduta del 6 aprile 2020, si è disposto il rinvio della predetta scadenza, di cui al punto a) della deliberazione del 5 marzo 2020, al 30 giugno 2020, rideterminando al 31 luglio 2020 la scadenza di

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cui al punto b) della citata deliberazione perché le azioni commissariali si concentrassero sulla gestione dell’emergenza a livello regionale;

VISTI, altresì:

- il DCA n. 81 del 25 giugno 2020 che ha adottato il Piano di rientro denominato “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021” in recepimento delle modifiche richieste dai Ministeri vigilanti con il citato parere del 28 gennaio 2020 e definito il percorso volto a condurre la Regione verso la gestione ordinaria della sanità, previa individuazione degli indirizzi di sviluppo e qualificazione da perseguire;

- la Deliberazione n. 406 del 26 giugno 2020 di presa d’atto del DCA n. 81/20, in recepimento del Piano di rientro denominato “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021”, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma 88 della L. 191/2009, secondo periodo;

- la comunicazione prot. n. LAZIO-DGPROGS- 0000072-P del 14 luglio 2020 del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con la quale è stato espresso parere favorevole in merito al Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021 in quanto integrato con quanto richiesto dai Ministeri vigilanti con il parere prot. 12-P del 28/01/2020, nonché aggiornato, come richiesto dai Tavoli tecnici nella riunione del 21 maggio 2020 in considerazione dell’emergenza legata alla diffusione del Covid-19, al fine di renderlo coerente con quanto risultante dai Programmi operativi Covid di cui al decreto legge n. 18/2020;

- il verbale del Tavolo di verifica del 22 luglio 2020 nel quale si è dato atto che: “Tavolo e Comitato, in attuazione del punto b) della delibera del Consiglio dei Ministri del 5 marzo 2020, come aggiornata nelle scadenze dalla delibera del 6 aprile 2020, verificano positivamente il recepimento delle integrazioni apportate al Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021 di sviluppo e riqualificazione del Servizio Sanitario della Regione Lazio”;

TENUTO CONTO che il rientro nella gestione ordinaria della sanità comporta l’uscita dal commissariamento nel rispetto del perseguimento delle azioni di risanamento confluite nel Piano di rientro (“Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021”) elaborato e approvato in accordo con lo Stato, ai fini della prosecuzione delle azioni di governo sanitario secondo logiche di efficienza ed efficacia e nel rispetto del contenimento dei costi;

CONSIDERATO che il triennio 2019-2021 rappresenta, per il Servizio Sanitario della Regione Lazio, un momento di fondamentale importanza per l’attuazione delle indicazioni del Piano Nazionale delle Cronicità, il miglioramento dei processi assistenziali, il miglioramento della tempestività di risposta all’utenza, l’utilizzo appropriato delle risorse umane, finanziarie e strutturali, con l’obiettivo di consolidare tutti i processi che hanno condotto al recupero dell’efficienza contabile e gestionale e che hanno consentito di raggiungere l’equilibrio economico;

CONSIDERATO che il Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021 ha come obiettivo l’avvio di azioni migliorative in quegli ambiti in cui vi sono margini per elevare i livelli di standard raggiunti e che, quindi, occorrerà procedere verso un perfezionamento del sistema che tenda alla completa integrazione tra ospedale, territorio e prevenzione, al fine di garantire la semplificazione dei percorsi dei cittadini, adeguati e appropriati livelli di assistenza ai pazienti cronici, nonché azioni di promozione della salute e di prevenzione nella popolazione generale;

ATTESO che, al fine di raggiungere gli obiettivi anzi descritti, occorrerà, tra l’altro, investire sia nel miglioramento strutturale e tecnologico, ricorrendo ai finanziamenti previsti in materia di edilizia sanitaria e migliorando i flussi informativi in termini di tempestività, completezza e qualità,

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sia nel processo di formazione del personale, in particolare sui temi dell’alta formazione gestionale organizzativa, e che sarà, inoltre, necessaria una revisione della governance istituzionale del SSR, mediante l’accentramento di alcune funzioni tecnico-specialistiche di carattere organizzativo- gestionale, così da consentire alle Aziende sanitarie di concentrarsi maggiormente sull’erogazione dei servizi alla persona;

CONSIDERATO che nell’arco temporale di vigenza del Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021 risulta fondamentale e strategico operare con efficacia, efficienza e tempestività per porre in essere tutte le azioni delineate nel Piano stesso nell’ambito della nuova gestione ordinaria;

CONSIDERATO che i Piani di rientro, secondo consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale (sentenze della Corte Costituzionale n. 98 del 21 marzo 2007 in merito alla natura concertata del piano di rientro, espressione di un’apposita intesa fra Stato e Regioni in nome della leale collaborazione che prevede adempimenti e che impegna la Regione a garantire l’equilibrio economico finanziario del servizio sanitario regionale; n. 193 del 14 giugno 2007 che richiama le sentenze n. 98 del 2007 e n. 36 del 2005 in merito ai limiti dell'autonomia legislativa concorrente delle Regioni nel settore della tutela della salute in rapporto agli obiettivi di finanza pubblica e di contenimento della spesa e l’obbligo delle Regioni di provvedere alla copertura degli eventuali disavanzi di gestione accertati nel servizio sanitario; n. 141/2010 sui piani di rientro come parametro «sostanziale» del giudizio di costituzionalità delle norme regionali contrastanti con il piano ai sensi dell’articolo 1, comma 796 della L. 196/2006; n. 100/2010, 77/2011 e n. 31/2012 sulla natura vincolante degli impegni assunti in sede di sottoscrizione del piano di rientro, prevalente anche sulle fonti legislative regionali; n. 104/2013, n. 219 del 19 luglio 2013 sul concorso delle Regioni e degli enti locali alle manovre volte al risanamento dei conti pubblici e sulla riduzione dei margini costituzionalmente tutelati dell’autonomia finanziaria e organizzativa della Regione in caso di trasgressione degli obblighi legittimamente imposti dalla legislazione dello Stato al fine di garantire la tenuta della finanza pubblica allargata – così anche la sentenza n. 155 del 2011):

costituiscono parte integrante di un accordo fra Stato e Regione. La loro redazione muove dall’esame del rispetto della normativa vigente, della situazione della domanda e dell’offerta nel settore sanitario e delle condizioni economico-finanziarie, per poi individuare una serie di obiettivi da raggiungere (e la relativa tempistica) in relazione alla necessità di risanare i disavanzi e di assicurare i livelli essenziali di assistenza. Nel percorso di raggiungimento degli obiettivi imposti dal piano le Regioni interessate sono supportate sia dai Ministeri coinvolti, sia da altre Regioni, mentre i risultati della sua applicazione devono essere verificati periodicamente da appositi organi di controllo;

nascono con una duplice funzione: porre rimedio alla situazione di disavanzo che, colpendo una o più Regioni, si ripercuote sull’intero sistema finanziario nazionale, comportando il rischio del mancato rispetto dei vincoli di stabilità interni ed esterni; assicurare che, nelle Regioni interessate, siano garantiti i livelli essenziali di assistenza, sul cui godimento le necessità di contenimento della spesa non dovrebbero incidere;

sono riconosciuti come principi fondamentali nell’ambito della materia concorrente del coordinamento della finanza pubblica e strumenti pattizi che assurgono a fonti di rango primario, vincolanti per la legislazione regionale in attuazione del principio di leale collaborazione e del vincolo solidaristico che implica l’accettazione delle limitazioni della sfera di competenza in nome di obiettivi comuni e considerati norma interposta dell’articolo 117 c.3 Cost. in materia di coordinamento della finanza pubblica secondo le previsioni di cui agli articoli 1, comma 796 della L. 296/2006 e 2, comma 95, della legge 23 dicembre 2009, n. 191;

(7)

CONSIDERATO, pertanto, che le azioni previste dal Piano di Rientro e approvate dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 406/2020 si presentano necessitate e che l’attuazione delle singole azioni di intervento è specificamente preordinata al consolidamento, nel periodo 2019-2021, dell’equilibrio di bilancio ottenuto in sede di approvazione del consuntivo 2018, nel rispetto delle scadenze e delle azioni concordate con il governo centrale, sottoposte al monitoraggio da parte dei Tavoli di verifica e monitoraggio previsti dall’Intesa Stato Regioni del 2005;

DATO ATTO che il rientro nella gestione ordinaria della sanità interrompe il ricorso alla tipologia provvedimentale del Decreto del Commissario ad acta e, corrispettivamente, determina il ritorno alle fonti giuridiche e alle tipologie di atto e provvedimento proprie dell’ordinamento giuridico;

TENUTO CONTO che la durata ultra decennale del commissariamento richiede di aggiornare e attualizzare la corretta catalogazione delle tipologie di fonte o atto/provvedimento riconducibili all’espressione del potere regolamentare, di indirizzo ovvero precipuamente amministrativo/di gestione, anche alla luce della corposa stratificazione normativa derivante dalla competenza legislativa statale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici;

RITENUTO OPPORTUNO stabilire che spetta alla Giunta regionale, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 46, 47, 48 e 49 dello Statuto, l’esercizio delle funzioni amministrative di seguito descritte:

1. Approvazione del bilancio di previsione, del bilancio consuntivo di esercizio, del bilancio consolidato delle Aziende del SSR e della GSA (Gestione sanitaria accentrata) e del provvedimento di ripianamento delle perdite o destinazione dell’utile di esercizio, in attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 45 del 31 ottobre 1996 e s.m.i., dal D.

Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 e nel rispetto della legge regionale 12 agosto 2020, n. 11;

2. Approvazione del provvedimento annuale di ricognizione del Perimetro sanitario definito ai sensi dell’art. 20 del D. Lgs. 118/2011 e s.m.i.;

3. Approvazione del documento annuale di programmazione economico-finanziaria del sistema sanitario regionale in coerenza al DEFR e agli atti di programmazione del bilancio statale e regionale che assegnano alla Direzione Salute le risorse disponibili ai fini dell’erogazione dei LEA;

4. Approvazione delle Linee guida per la redazione degli atti aziendali delle Aziende e degli Enti del SSR;

5. Approvazione dello schema di protocollo di Intesa tra Regione e Università;

6. Approvazione della programmazione regionale e dell’assegnazione dei finanziamenti in c/capitale (fondi statali) ulteriori e diversi da quelli previsti nel Piano 2019-2021;

7. Approvazione degli obiettivi strategici di mandato e annuali dei Direttori Generali e corrispondente valutazione dei risultati raggiunti;

8. Approvazione dei provvedimenti di rilascio dei nuovi accreditamenti e i provvedimenti di sospensione e revoca, ad esclusione di quelli connessi e dipendenti dalla gestione straordinaria del virus SARS-CoV-2 e ad esclusione dei provvedimenti di modifica dei titoli autorizzativi/accreditamento, dei trasferimenti e delle volture degli accreditati in quanto a discrezionalità ridotta;

9. Recepimento di linee di indirizzo generali e programmatiche nazionali e di accordi sottoscritti in sede di Conferenza Stato Regioni;

10. Approvazione delle piante organiche delle farmacie e l’istituzione dei dispensari;

11. Adozione di eventuali provvedimenti di modifica o integrazione del Piano di riqualificazione 2019-2021;

RITENUTO OPPORTUNO, conseguentemente, di stabilire che il Direttore pro tempore della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria provveda:

(8)

a) a dare attuazione a tutte le azioni previste nel Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021 adottato con il DCA n. 81 del 25 giugno 2020 e recepito con la DGR n. 406 del 26 giugno 2020;

b) a presentare, entro il termine di attuazione del Piano, una relazione sull’analisi dei procedimenti di competenza della Direzione, in rapporto alle tipologie di atto o provvedimento, unitamente ad una proposta normativa, da elaborare in collaborazione con l’Ufficio legislativo, in ottica di semplificazione e sburocratizzazione amministrativa;

CONSIDERATO che la presenta deliberazione non comporta nuovi o maggiori a carico del bilancio regionale;

DELIBERA Per le motivazioni suesposte, che integralmente si richiamano:

 di stabilire che spetta alla Giunta regionale, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 46, 47, 48 e 49 dello Statuto, l’esercizio delle funzioni amministrative di seguito descritte:

1. Approvazione del bilancio di previsione, del bilancio consuntivo di esercizio, del bilancio consolidato delle Aziende del SSR e della GSA (Gestione sanitaria accentrata) e del provvedimento di ripianamento delle perdite o destinazione dell’utile di esercizio, in attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 45 del 31 ottobre 1996 e s.m.i., dal D.

Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 e nel rispetto della legge regionale 12 agosto 2020, n. 11;

2. Approvazione del provvedimento annuale di ricognizione del Perimetro sanitario definito ai sensi dell’art. 20 del D. Lgs. 118/2011 e s.m.i.;

3. Approvazione del documento annuale di programmazione economico-finanziaria del sistema sanitario regionale in coerenza al DEFR e agli atti di programmazione del bilancio statale e regionale che assegnano alla Direzione Salute le risorse disponibili ai fini dell’erogazione dei LEA;

4. Approvazione delle Linee guida per la redazione degli atti aziendali delle Aziende e degli Enti del SSR;

5. Approvazione dello schema di protocollo di Intesa tra Regione e Università;

6. Approvazione della programmazione regionale e dell’assegnazione dei finanziamenti in c/capitale (fondi statali) ulteriori e diversi da quelli previsti nel Piano 2019-2021;

7. Approvazione degli obiettivi strategici di mandato e annuali dei Direttori Generali e corrispondente valutazione dei risultati raggiunti;

8. Approvazione dei provvedimenti di rilascio dei nuovi accreditamenti e i provvedimenti di sospensione e revoca, ad esclusione di quelli connessi e dipendenti dalla gestione straordinaria del virus SARS-CoV-2 e ad esclusione dei provvedimenti di modifica dei titoli autorizzativi/accreditamento, dei trasferimenti e delle volture degli accreditati in quanto a discrezionalità ridotta;

9. Recepimento di linee di indirizzo generali e programmatiche nazionali e di accordi sottoscritti in sede di Conferenza Stato Regioni;

10. Approvazione delle piante organiche delle farmacie e l’istituzione dei dispensari;

11. Adozione di eventuali provvedimenti di modifica o integrazione del Piano di riqualificazione 2019-2021;

 conseguentemente, di stabilire che il Direttore pro tempore della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria provveda:

a) a dare attuazione a tutte le azioni previste nel Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021 adottato con il DCA n. 81 del 25 giugno 2020 e recepito con la DGR n. 406 del 26 giugno 2020;

(9)

b) a presentare, entro il termine di attuazione del Piano, una relazione sull’analisi dei procedimenti di competenza della Direzione, in rapporto alle tipologie di atto o provvedimento, unitamente ad una proposta normativa, da elaborare in collaborazione con l’Ufficio legislativo, in ottica di semplificazione e sburocratizzazione amministrativa.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla comunicazione ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).

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