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Servizio fotografico: Erasmo Mazzone

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Servizio fotografico: Erasmo Mazzone

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La Goccia n. 11 - 31 maggio 2008

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Sommario

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

DEL 15 MAGGIO 1992 Registro Nazionale della Stampa n. 10084

PROPRIETÀ PRO.GE.CO.

SOC. COOP. A R.L.

VIA SAVOIA, 1 – GINOSA DIRETTORE RESPONSABILE:

STEFANO GIOVE

DIREZIONE:

GIULIO PINTO ADELE CARRERA

COMITATO DI REDAZIONE

MARIA C. BONELLI ROSAMARIA BUSTO ERASMO MAZZONE PALMA MARTINO DOMENICO RANALDO

Resp. Red. Taranto:

SALVATORE RIZZO

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

GIUSEPPE CARRERA MARIO D’ALCONZO ROBERTO MUSCOLINO

GIUSEPPE PIZZULLI DON FRANCO CONTE

GIANLUCA CATUCCI DAVIDE GIOVE FRANCO ROMANO PAOLO COSTANTINO ANTONELLO LOVECCHIO

PIERINO PERRONE PIERO ZANELLI GIOVANNI CARDUCCI CARMELITA MALAGNINI TOMMASO FRANCAVILLA

CARMELO CANDIA GIOVANNI PUNZI TONINO VIZZIELLI

ENZA GALANTE M. A. D’ADDARIO

A. M. COSSU MARILENA SURDO GRAZIA POLLICORO

COSIMO VAVALLO F. BRACCIODIETA NICOLA NATALE FELICE VIZZIELLIDiPi

VITO FURIO FOTO:

ERASMO MAZZONE

AMMINISTRAZIONE

VITO CONTE

IMPAGINAZIONE E GRAFICA:

STEFANO GIOVE MAURIZIO FALIVENE

STAMPA

FALIGRAPH

Questo numero de La Goccia è stato chiuso alle ore 18.00 del 28 Maggio 2008

Natuzzi...

di Stefano Giove pag. 4

La crisi...

di A. S. -T. Vizzielli pagg. 5-6

La Miroglio...

di Tommaso Francavilla pag. 6

San Giuliano

di Giuseppe Pizzulli pag. 6

Le favole di grim

di Grim pag. 7

Versus di From

di From pag. 7

Notizie flash

di Giulio Pinto pagg. 8-9

Equitalia…

di U S Com.

pag. 10

Le malattie…

di A. M. Cossu pag. 11

La Bcc...

di Stefano Giove pagg. 12-13

La scuola…

di Rosamaria Busto pag. 14

Petizione

di Marilena Surdo pag. 17

Laurea…

di M. C. Bonelli pagg. 18-19

Perchè Lega

di Pierino Perrone pag. 19

Tarsu…

di Giulio Pinto pagg. 20-21

Musichiamoli...

di Davide Giove pag. 22

Bloccata...

di Tommaso Francavilla pag. 22

L’inglese?…

di Grazia Pollicoro pag. 24

Bruno De Marco…

di Galante-D’Addario pag. 25

Carmine Baldari…

di Antonello Lovecchio pagg. 26-27

Come la penso io

di Don Franco Conte pag. 28

Ciliegia D’Oro…

di Uff. S.

pag. 29

Storia di una…

di Cosimo Vavallo pag. 29

Home Page…

di Roberto Muscolino pag. 30

Le considerazioni…

di Pierino Perrone pag. 31

Calcio Don Bosco…

di F. Bracciodieta pag. 31

Proverbi ginosini…

di Giovanni Carducci pag. 31

La scuola…

di Enza Galante pag. 32

Otto milioni…

di Paolo Costantino pag. 35

Lospinuso…

di Tommaso Francavilla pag. 35

Un confronto…

di Carmelita Malagnini pag. 36

Il parere del medico

di Pietro Zanelli pag. 37

Beati...

di Giuseppe Pizzulli pag. 38

Prendiamoci...

di Rosamaria Busto pag. 39

I. C. Deledda...

di L. D.

pag. 39

Dal consiglio...

di Antonello Lovecchio pag. 41

Novità...

di Nicola Natale pag. 41

I provvedimenti

di Salvatore Faenza pag. 42

ANSPI…

di Pietro Vizzielli pag. 43

Calcio a 5

di Marino Menzella pag. 44

Giro del Tacco…

di Giovanni Punzi pag. 45

Centro karate...

di DiPi pag. 46

Incontro con l’autore...

di Felice Vizzielli pag. 46

La Goccia n. 11 - 31 Maggio 2008

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La Goccia n. 11 - 31 maggio 2008

4 l’editoriale

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Natuzzi comunica:

«da giugno 1200 esuberi»

Miroglio: è cassa integrazione

La crisi che investe importanti settori produttivi della nostra regione e del territorio di Ginosa si fa ogni giorno più pesante. La prima pagina del Corriere del Mezzogiorno di oggi (28 maggio 2008 - ndr) riporta in prima pagina a sei colonne questo titolo: «Natuz- zi, da giugno 1200 esuberi - La rabbia dei sindacati: “Nei guai solo i lavoratori”».

Certo, la crisi che investe un comparto ad alta intensità lavorativa qual è il settore del mobile imbottito è grave. La Puglia con Pasquale Natuzzi (e non solo) è leader mondiale del mobile imbottito e quindi non è solo un problema occupazionale quello che bisogna affrontare, riguarda un aspetto strategico dell’attività industriale nella nostra regione.

Bene hanno fatto i sindaci e i Consigli comunali del distretto (Santeramo, Matera, Al- tamura, Laterza, Ginosa) a convocare una seduta congiunta delle assemblee elettive per discutere con tutti i soggetti interessati come affrontare questa crisi.

Non si capisce, però, perché sulla decisione di Miroglio di mettere in cassa integrazione i lavoratori dello stabilimento di Ginosa (dopo aver chiuso quello di Castellaneta) vi sia un silenzio assordante. Quasi che i 238 lavoratori della Miroglio fossero figli di un dio minore.

Il nostro giornale, nelle pagine che seguono, riferisce delle prese di posizione di alcuni rappresentanti istituzionali e politici. Siamo, però, di fronte a iniziative isolate che non permettono di affrontare la questione nella sua organicità. Pare che, oramai, siamo tutti rassegnati e vedere la chiusura dello stabilimento quasi come un evento ineluttabile.

A poco più di dieci anni dall’inizio dell’attività lo stabilimento Miroglio rischia la chiu- sura. Le cause di questa situazione sono la crisi del settore tessile e la concorrenza dei Paesi emergenti con bassi costi della mano d’opera.

Se la memoria non mi tradisce, a Miroglio furono concessi i finanziamenti per la reindu- strializzazione della provincia di Taranto, gli stabilimenti di Ginosa e Castellaneta sono stati realizzati con un congruo contributo dello Stato. Oggi, si smantella e si delocalizza.

A rimanere con le pive nel sacco sono la nostra Comunità e, in primo luogo, centinaia di lavoratori che adesso hanno la prospettiva della disoccupazione e un’età non più gio- vane.

Di fronte al dramma che vivono quei lavoratori, le loro famiglie, la nostra comunità non può rimanere silente e rassegnata. I sindacati, le istituzioni, gli stessi lavoratori devono riscoprire la voglia di “lottare”. Sì “lottare”. Forse qualcuno lo riterrà un termine desue- to, è mia convinzione, invece, che bisogna ricominciare a farsi sentire.

È necessario che ci sia un grande movimento che metta insieme tutti i lavoratori, quelli della Natuzzi, della Miroglio e della TBM. Le questioni non possono essere affrontate in maniera separata, si tratta di salvare il futuro produttivo di questo territorio.

Insieme ai lavoratori colpiti dalla prospettiva del liceziamento, devono mobilitarsi tutti i cittadini. Commercianti, artigiani, imprenditori agricoli, lavoratori di altri settori. Biso- gna chiedere al governo centrale e a quello regionale interventi concreti per salvaguar- dare i livelli occupazionali del nostro territorio. Non può essere che mentre si pensa di detassare gli straordinari non ci siano soldi per tutelare l’ordinario.

Proprio oggi su alcuni giornali è possibile leggere articoli come: «L’occupazione con- tinua a crescere, le esportazioni mostrano una “buona tenuta”, molte imprese, a comin- ciare da quelle del tessile e della meccanica, recuperano competitività: il made in Italy non è morto e risponde alle sfide della globalizzazione. Ma il sistema Paese arranca.

Il Rapporto Annuale dell’Istat mostra un cauto ottimismo sull’andamento del sistema Italia…». Peccato che lo stesso rapporto dell’Istat ci dica che «accresce il divario Nord- Sud». Non può essere altrimenti se il nostro apparato produttivo viene smantellato pezzo dopo pezzo. E, all’orizzonte, si profila l’arrivo del “federalismo fiscale” per la buona pace del Ministro Bossi.

Forse, se ricominciamo a far sentire la nostra voce, non è troppo tardi!

Stefano Giove

COSTANTINO (PD): DAL PD FERMO SOSTEGNO AI LAVORATORI DI

NATUZZI, MIROGLIO, TBM

Come purtroppo da tempo preannunciato i nodi congiunturali e strutturali sono venuti al pettine. Per la Natuzzi, giunta alla crisi ben prima dello stabilimento tessile operativo dal 1996, ma anche per la Tbm, operativa dal 2004. Si tratta di cassa integrazione già approvata o in via di definizione per tutti e tre gli stabili- menti che insistono sul territorio ginosino. Della gravità della crisi in atto e delle possibili soluzioni ne avevamo già parlato in un convegno il 9 Aprile scorso, intuendo da subito che non era il caso di perder tempo, nonostante la campagna elettorale incombesse. Ciò probabilmente ha fatto pensare ad una iniziativa me- ramente elettorale, salvo poi scoprire che così non era. Non è infatti nel DNA del

Partito Democratico scherzare su fatti così seri che coinvolgono la vita di centinaia di famiglie, alle quali siamo vicini. I fatti di questi ultimi giorni confermano che è ora per il PD di continuare il lavoro intrapre- so. Bene hanno fatto dunque i sindacati a rigettare il Piano industriale proposto da Natuzzi che reitera una analoga richiesta di cassa integrazione nel 2005.

Preannunciamo una serie di iniziative a sostegno dei lavoratori il cui numero tra i 1200 della Natuzzi in cassa integrazione ordinaria e un solo turno di la- vorazione, i 238 della Miroglio in cassa integrazione ordinaria (CIGO) a rotazione per 110 dipendenti per oltre tre mesi e i 74 della TbM getta più di un allar- me sulla situazione occupazionale. Va detto però che le dinamiche con il quale il nostro Paese e queste aziende hanno affrontato la globalizzazione si sono ri- velate al Sud, prive di respiro e col fiato corto. Si tratta ora di mettere insieme una nuova politica economica che guardi ai nuovi scenari economici, non possiamo mettere il capo sotto la sabbia. Noi faremo la nostra parte, offriamo un sostegno convinto e siamo dispo- nibili a qualsiasi tipo di battaglia che veda assieme lavoratori, sindacati e istituzioni.

Il consigliere regionale del PD Paolo Costantino

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cronaca

segue a pag. 6

La crisi occupazionale a Ginosa

Cassa Integrazione anche per i lavoratori della Miroglio.

La reazione delle istituzioni e del mondo politico

IL SINDACO MONTANARO SI FA PORTAVOCE DEI LAVORATORI DELLA MIROGLIO E CHIEDE CON

URGENZA L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO

Prima il settore del mobile imbottito. Ora, il grido d’allarme arriva anche dal setto- re della filatura e tessitura: 238 operai dello stabilimento Miroglio di Ginosa rischiano, infatti, di perdere il posto di lavoro. Il settore è in crisi ed, ovviamen- te, a pagarne le spese, sono gli uomini addetti alla produzione, che, peraltro, denunciano di essere stati “abbandonati dalle forze sindacali”. Nei giorni scorsi, hanno fatto appello alle forze politiche nazionali e locali, a tutti i livelli, affinchè intervenissero quanto prima per evitare che tale situazione porti ad un epilogo irreversibile per il loro status occupazio- nale.

E l’appello delle unità lavorative della Miroglio è stato subito accolto dal sin- daco di Ginosa, Luigi Montanaro, che ha chiesto con estrema urgenza l’istitu- zione di un tavolo tecnico, con tutte le forze preposte al governo del territorio, incluse le forze sindacali, per affrontare quanto prima la gravità della problema- tica. “Per i lavoratori della Natuzzi e per tutti coloro che operano nel settore del mobile imbottito, in altri Comuni, anche del barese, si è tenuto un vero e proprio Consiglio Comunale monotematico, in cui è stata presa in esame la situazio- ne, per addivenire, così come è avve- nuto, ad opportune decisioni, che van- no esclusivamente nella direzione della salvaguardia dello stato occupazionale.

E quelli della Miroglio non sono certa- mente lavoratori di serie B. Meritano ugualmente, come tutte le unità impie- gate nei diversi settori produttivi della nostra economia, la giusta attenzione da parte delle istituzioni, affinchè sia costantemente salvaguardato e difeso il loro primario diritto al lavoro”.

Gli stabilimenti di Filatura e Tessitura

di Puglia furono voluti nel ’96 dal grup- po Miroglio, che utilizzò 172 miliardi di vecchie lire al fine di convertire l’aera ionica in un grande polo tessile. Ma, lo stato dei fatti, negli anni, è cambiato:

la Miroglio sembra orientare le sue pro- duzioni verso la Bulgaria, determinando una drastica diminuzione della richiesta di prodotti finiti nelle aziende ioniche e, quindi, inevitabilmente, una progressi- va riduzione del personale impiegato, che, ad oggi, conta solo 238 unità im- piegate, rispetto alle 400, che vantava al momento della sua apertura. E, in previsione, ci sono anche altri tagli per il reparto di torcitura e la cassa integra- zione ordinaria per altri 120 dipendenti.

Tra l’altro, pare che la Direzione Gene- rale della Miroglio abbia già intrapreso trattative per delocalizzare gli impianti verso la Cina e l’India.

“Dunque – ha ribadito il sindaco Monta- naro – occorre intervenire quanto prima per evitare che i lavoratori della Miro- glio di Ginosa facciano la fine dei vicini cugini di Castellaneta, ove, della stessa azienda, oggi resta soltanto un amaro ricordo, che va ad aggiungersi alla dif- ficoltà di coloro, che, rimasti senza un posto di lavoro, ancora sono in cerca di un’occupazione. Come amministratori comunali, provinciali e regionali, di con- certo con le Rsu e le rappresentanze so- ciali presenti sul territorio – ha concluso Felice Vizzielli, assessore comunale alle Politiche del Lavoro - abbiamo il dovere di salvaguardare il futuro occupaziona- le dei lavoratori della Tessitura Miroglio:

molti di loro sono quarantenni e, quindi, a fronte della perdita del posto di lavo- ro, ci sarebbero serie difficoltà per un ulteriore inquadramento o reimpiego in altre realtà produttive. Molti di loro han- no contratto mutui per acquistare casa, hanno messo su famiglia e, pertanto, la perdita della sicurezza di uno stipendio fisso mensile significherebbe per le loro famiglie il crollo di quanto costruito, si- no ad oggi, con tanto sacrificio”.

A. S.

QUALE FUTURO PER I LAVORATORI DELLA NATUZZI,

MIROGLIO e TBM

Premesso che da circa tre anni la Natuzzi ha dichiarato lo stato di crisi della produ- zione del salotto e che ad oggi la situazio- ne è peggiorata rispetto a circa tre anni fa, con l’ennesimo ricorso alla Cassa Inte- grazione Guadagni per 2500 lavoratori in tutto il gruppo, proprio nei giorni scorsi si è aperta una grande discussione non solo a livello locale e territoriale, ma anche tra le due regioni Puglia e Basilicata, coinvol- gendo anche il governo per definire un piano strategico sul mercato del salotto e sulla base di un piano industriale che la stessa Natuzzi si è impegnata a presen- tare a breve.

Tutto ciò si è potuto verificare perché il movimento dei lavoratori e le situazioni lo- cali e regionali si sono mobilitati per scon- giurare la perdita di posti di lavoro anche se con un po’ di ritardo.

Voglio ricordare che a Ginosa è presente oltre che allo stabilimento Natuzzi anche la Miroglio e TBM operanti nel settore tessile anch’esso in una situazione di diffi- coltà che dura ormai dal 2002, ricorrendo puntualmente alla CIG e alla mobilità, per poi passare alla riduzione dei livelli occu- pazionali.

Miroglio è andato bene per i primi otto an- ni ma poi è iniziato il calvario per i nostri giovani e per l’economia del nostro paese.

Fino al 2002 Miroglio contava circa 400 unità occupate nel nostro territorio; tutto ciò si è ridotto di oltre il 50% senza conta- re il lavoro delle imprese dell’indotto che si è ridotto dell’80%.

Inoltre il 22 Maggio scorso è stato deciso che a far data dal 26 Maggio la CIG as- sorbirà circa 110 unità per dieci settimane fino ad un massimo di 233 unità per ulte- riore due settimane e se tutto va bene si riprenderà dal 1° Settembre.

A detta dei lavoratori, preoccupati di que- sto continuo taglio all’organico, la situa

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segue da pag. 5

zione non è ancora chiara a partire dal pros- simo Settembre poiché a tutt’ oggi non esiste ancora un vero piano industriale di settore, forse perché nessuno lo chiede e sebbene lo stabilimento sia stato finanziato con contributi statali nessuno chiede conto di ulteriori even- tuali investimenti per migliorare la tecnologia e la produttività superando in tal modo la competitività del mercato tessile.

La TBM insiediatasi nel 2006, già da due anni utilizza la CIG a turnazione con un organico

attuale di circa 70 lavoratori, anche se attual- mente lo stabilimento è completamente chiu- so e tale rimarrà (per sentito dire) fino a fine mese.

Le aziende del nostro Comune fanno quello che vogliono, s’insediano e poi scompaiono ma le istituzioni locali, i sindacati e i partiti che tanto inneggiano alla difesa del posto di lavo- ro, della precarietà del lavoro giovanile, del mutuo per la casa e delle difficoltà di arrivare a fine mese, si preoccupano solo in campagna elettorale e in questi giorni, in cui molte fami- glie vivono la drammaticità di una condizione economica precaria e difficile, questi pensano solo a fare analisi del voto e a prepararsi per le prossime elezioni ignorando i problemi veri e importanti dei nostri cittadini.

Sarebbe il caso che a partire dalla nostra am- ministrazione locale si aprisse una forte di- scussione con le aziende del nostro tessuto produttivo per avviare una seria iniziativa e aprire delle prospettive nuove per tutti questi lavoratori lasciati in balia delle onde e con po- che speranze per il futuro.

Anche se siamo ancora in tempo per fermare

la grave crisi che i lavoratori del tessile stanno attraversando pensiamo per un momento che negli anni scorsi decine di giovani hanno messo su famiglia e si so- no impegnati per l’acquisto di una casa, nella maggior parte dei casi contraendo mutui con le banche che si aggirano in- torno ai 700/800 € mensili; come può es- sere possibile portare avanti una famiglia sapendo che la cassa integrazione inter- viene garantendo 700 € mensili?

Voglio ricordare per esperienza vissuta

negli anni passati, esattamente dal 1974 al 1998 quindi per circa 25 anni che a Ginosa sono stati difesi 200 posti di lavo- ro presso lo stabilimento VIANINI S.p.A.

utilizzando leggi ed ammortizzatori socia- li conquistati con le lotte sindacali e con gli scioperi e quando c’è stata la chiusura totale dello stabilimento fu garantito a tut- ti i lavoratori occupati una sistemazione definitiva attraverso la mobilità o il pre- pensionamento e ciò a dimostrazione che le lotte pagano quando i lavoratori sono uniti, organizzati, difesi e tutelati.

Per questo è necessario che Ginosa e tutto il territorio si svegli creando una forte mobilitazione per scongiurare altre perdite di posti di lavoro appellandosi al governo regionale e a quello centrale per riaffermare prima di tutto che la no- stra penisola è una sola, democratica e si chiama Italia, fondata sul lavoro e sul- la difesa e la garanzia dei diritti civili e umani.

Tonino Vizzielli Consigliere di Frazione PD

Lospinuso: “La Miroglio ancora una volta disatten- de i suoi impegni. Saremo

al fianco dei lavoratori”.

Il Consigliere Regionale e Presidente Pro- vinciale AN di Taranto Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota: “Le cattive notizie rivenienti dalla nuova edizione del caso-Mi- roglio, con 238 posti di lavoro a rischio nel- lo stabilimento di Ginosa, confermano pur- troppo i timori che pubblicamente espressi quando l’azienda che, com’è noto, all’atto del suo insediamento godette di consistenti finanziamenti pubblici a fronte di impegni soltanto parzialmente ed effimeramente onorati- chiese ed ottenne dai lavoratori e dal territorio gli ennesimi sacrifici. Allora si decise “pur con la mia dichiarata perplessi- tà - di prendere per buona l’assicurazione di Miroglio secondo la quale con il taglio di 55 unità lavorative, accompagnate con al- tre misure di risparmio e di razionalizzazio- ne, si sarebbero garantiti la competitività ed il rilancio di uno stabilimento quale quello di Ginosa di cui l’azienda conclamava solen- nemente la strategicità all’interno del suo gruppo. Io ebbi allora a dichiarare che “l’in- tesa raggiunta tra l’azienda ed i Sindacati sugli ennesimi esuberi alla Miroglio, sia pur probabilmente realistica, non ci esime dal- l’esprimere amarezza per una deriva nega- tiva che continua, sia pur attraverso un’abile strategia aziendale di richieste inaccettabili e successive parziali ritirate, che finora ha comunque provocato una costante riduzio- ne della forza-lavoro ed un progressivo di- simpegno dell’azienda dal nostro territorio.

L’auspicio è che questo prezzo, comunque pesante, sia l’ultimo che i lavoratori e le no- stre comunità nel loro complesso pagano per un insediamento che è notoriamente costato molto al contribuente, e che cer- tamente non ha onorato tutti gli impegni che erano stati assunti”. Oggi purtroppo verifichiamo che, smentendo anche gli im- pegni di quei giorni, quel sacrificio “che già seguiva alla chiusura della stabilimento di Castellaneta- altri non era che un acconto su ulteriori tagli, di cui il ricorso alla “Cas- sa Integrazione” potrebbe essere soltanto l’inquietante preludio. Quel che è certo è che, ancora una volta, saremo al fianco dei lavoratori con tutte le iniziative del caso”.

Per la Segreteria Tommaso Francavilla

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scherzi a parte

Le favole di Grim Il gioco

V ERSUS

di from

16mo

Sedici, scudetto perfetto:

e andateci piano

col deretano.

Livore

Livore di rigore, niente li consola:

giallorossi, De Rossi, praticamente viola.

Boh!

Scudettato e licenziato:

destini Mancini.

Il Massimo

Mourinho è

il sogno a spendere morattiano:

tutto qua.

E a Josè di Milano vincere non basterà .

C’era una volta, non lontano da qui, il paese di Occhiocitrullo, in quello, spesso, ci si dilettava in giochi originali e, fra i tanti, ve n’era uno ch’era lo spasso di accaniti bontemponi. Lo proponevano ad ignavi giocatori che, non conoscendone le regole ma accettando di partecipare ugualmente, non sapevano a cosa andavano incontro.

Accadde una sera che nell’osteria del villaggio, sua maestà volle entrare per cogliere gli umo- ri del popolo sovrano (sic!), al pari e nella medesima serata, anche il capo dei suoi oppositori fece ingresso nel locale, seduti ad un tavolo c’erano i noti bontemponi che, dopo un reverente inchino, chiesero ai due se volessero prendere parte al loro gioco per divertirsi qualche ora.

Spiegarono i quattro che essi erano stati giudice, accusatore e difensore; che ne avevano visti di colpevoli sfuggir alla giustizia ma ormai nulla più potevano, sicché una volta a riposo avevano deci- so d’esercitar per gioco e di scoprir delitti per diletto. Per far riuscire il gioco, però, occorreva trovare un accusato ma il gioco diveniva ancor più divertente se di accusati se ne trovasse una coppia.

Sua maestà e il capo dei suoi oppositori, per una volta si guardarono compiaciuti: l’idea di partecipare ad un gioco (divertente per giunta!) li allettava. Sicché accettarono.

Tutti si sedettero intorno al tavolo più grande e di fianco al re ed al suo opposto si accomodò il difensore intimando subito ai due di parlare il meno possibile. I due si guardarono divertiti.

L’accusatore, lesto, chiese ai due quale fosse la loro occupazione e mentre sua maestà disse ch’era tutto intento a governare il villaggio, il suo oppositore aggiunse ch’egli era impegnato a con- trollare le mosse del sovrano.

Bevendo e mangiando l’accusatore chiese ai due in qual modo espletasse, l’uno, il suo gover- no e, l’altro il suo controllo.

E il re rispose: «Facendo leggi!» e l’altro: «Controllando che non avvengano soprusi e ingiu- stizie!» E rivolgendosi a quest’ultimo il giudice chiese se, a suo parere, fosse mai accaduto che ce ne fossero stati. «Certamente!» rispose quello. Intanto il difensore intimava di tacere il più possibile. Sua maestà, divertito dal gioco, aggiunse: «Se per sopruso si intende qualche aumento di gabella, allora siamo proprio fuor dal seminato. È mio obbligo reperir fondi per sostener le spese!» «A quali spese si riferisce? – aggiunse l’accusatore – forse a quelle per migliorar le condizioni di vita dei suoi sudditi?»

«Niente affatto, eccellenza – incalzò l’oppositore – semmai quelle sono peggiorate!» «E lei come ha fatto il suo dovere? Ha controllato, oppure no?» Sorridente, l’oppositore rivelò che qualche tentativo l’aveva fatto ma che nulla aveva concluso. Sicché il giudice aggiunse: «E non ha seguitato a far tenta- tivi?» «No – rispose quello – tanto, era inutile!»

«Nell’abbandono del proprio dovere c’è premeditazione!» Concluse l’accusatore rivolgendosi al difensore e al giudice. Il difensore a sua volta proruppe: «Ma quale premeditazione, i miei assistiti si sono comportati come il mondo richiede: l’uno fa la parte del gatto e l’altro quello della volpe, accade in tutte le contee! Siate indulgenti!»

«Non si può – ribatterono in coro il giudice e l’accusatore – i due imputati hanno portato un intero villaggio a subire angherie e soprusi e insieme hanno agito con premeditazione, l’uno perpe- trando l’aumento di gabelle senza benefici per il popolo, l’altro perpetrando l’abbandono del controllo, quindi per loro non ci può essere che un verdetto, quello di condanna!»

«Certo – aggiunsero i due accusati stando al gioco fino in fondo – in questo si ravvisa la pre- meditazione pertanto la condanna non può essere che il verdetto più giusto!» E ridendo a crepapelle si apprestarono a stringere le mani del giudice e dell’accusatore per il bel gioco che s’erano inventato.

Ma quelli non mollando la presa li guardarono fissi negli occhi e dissero: «Siete condannati all’incre- dulità, vale a dire: da stanotte e per due lustri, nessuno al villaggio crederà alle vostre parole!» E li congedarono con una fredda: «Buona notte, signori!».

Il re e il suo oppositore divertiti uscirono e per strada (ciascuno per la sua), incontrarono i loro amici ai quali riferirono quanto era loro capitato e quelli, guardandoli increduli risposero ad una voce: «Ma va’! Raccontala più grossa che ti crederemo!» E sberleffandoli li abbandonaro nella buia notte.

Morale della favola: pare nu’ sciuoche ma non è.

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8 cronaca

Notizie

Flash

Rubrica a cura di Giulio Pinto

Torna la ciliegia d’oro

Finalmente ritorna, al teatro “Metropoli- tan” di Ginosa, la Ciliegia D’Oro, il festi- val canoro per bambini, organizzato dal- l’omonima associazione, col patrocinio dell’Amministrazione Comunale. La ma- nifestazione voluta dai Padri Monfortani oltre quaranta anni fa , ritorna, dopo una pausa di tre anni, con la 22a edizione. Al- la gara canora parteciperanno , canzoni scritte da affermati compositori tra i quali Abagluz, Luciana Punzi, Rocco Claudio Ferrara, Lino Losito, Antonio Criscuo- lo, Antonio Maggiore, Dario D’Ardesio, Annunziata Loporcaro, Francesco Icaro Cannito, Francesco Guida, Giancarlo Tarsia, Giovanni Scarati, Rosa Puntil- lo. I giovani cantanti saranno accompa- gnati dall’orchestra diretta dal maestro Gabriele Maggi. Ai primi tre classificati andranno borse di studio in denaro. Per info telefonare al 368.212085, o all’email:

profcantore@ gmail.com.

Cittadinanzattiva a Ginosa

Il movimento di Cittadinanzattiva in poco più di due mesi già vanta oltre cinquanta iscritti, a Ginosa. Il movimento si schiera con le persone, con quei gruppi, catego- rie e classi sociali, che rischiano l’emar- ginazione, sia in senso culturale che ma- teriale e, richiamandosi alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Na- zioni Unite, di fatto, si propone come oc- casione di tutela dei diritti dell’individuo.

Nei giorni scorsi, presso la Biblioteca Co- munale, si è riunito il comitato promotore della costituenda Assemblea Territoriale di Ginosa per Cittadinanzattiva, alla pre- senza di Marina Venezia, componente della Direzione Nazionale del movimento e coordinatrice regionale “Giustizia per i diritti”, di Giuseppina Tocci, coordinatrice dell’Assemblea Territoriale di Taranto e di

Anna Maria Fiore.

Nel corso della seduta è stato eletto coor- dinatore all’unanimità Michele Catiniello.

Nell’occasione è stata istituita la sezione autonoma del Tribunale del Malato, per una più efficace ed efficiente azione in ambito locale. Presidente è stata eletta Anna Di Lena.

La poesia in vernacolo ginosino L’Associazione culturale «La Jravine», col patrocinio del Comune, ha indetto il

«Concorso di Poesia in Vernacolo Gino- sino», giunto alla sua 14^ Edizione. Su tema libero, i concorrenti potranno invia- re non più di tre composizioni poetiche in vernacolo ginosino, corredate delle rispettive traduzioni in lingua italiana.

Le composizioni, inedite, dattiloscritte in triplice copia il cui originale sottoscritto dall’autore, dovranno pervenire all’Ufficio Cultura del Comune di Ginosa o al sig,.

Nicola Facilla- Stazione di servizio Api- oppure all’indirizzo di posta elettronica

«poesiaginosina@libero.it» entro e non oltre il prossimo 30 luglio. Una «Sezio- ne Scuola» del conorso è riservata agli studenti delle scuole elementari e medie, superiori ed inferiori, i cui elaborati de- vono essere corredati del certificato di iscrizione e di frequenza rilasciati dalle rispettive scuole, relativi all’anno scolasti- co 2007/2008. Sarano assegnati premi ai vincitori ed attestati a tutti i partecipanti.

La declamazione delle poesie e la con- testuale premiazione si svolgerà come diconsueto nello scenario della gravina ginosina. Un premio speciale sarà asse- gnato alla memoria del dr. Giovanni Gigli, cultore del vernaolo ginosino e autore della «Raccolta di voci dialettali ginosi- ne» ed un premio speciale andrà all’As- sociazione «La Jravine».

Anche il tessile in crisi

Nell’Italia degli assistiti quando finiscono i finanziamenti statali e bisogna dimo- strare di essere imprenditori che si muo- vono con le proprie forze spunta la crisi . E così dopo il tessile anche il salotto è in crisi. Lo stato di crisi è stato dichiara- to dai comuni del salotto. La decisione presa è stata unanime: l’urgenza di al- lertare il governo nazionale ed i governi regionali di Puglia e Basilicata, affinchè sia istituzionalmente dichiarato lo stato di grave crisi del comparto del salotto.

«Si tratta di una crisi che già molti disagi ha determinato nel tessuto sociale ed economico delle comunità di Altamura, Gravina in Puglia, Laterza, Santeramo in Colle e Ginosa stessa - ha spiegato il sindaco di Ginosa, Luigi Montanaro, pre- sente con il presidente del Consiglio, Vito De Palma e dell’assessore alle Politiche del Lavoro, Felice Vizzielli- il settore del mobile imbottito è di particolare rilevan- za avendo garantito sino ad oggi, elevati livelli occupazionali; pertanto le difficoltà in cui versa hanno già prodotto rilevanti conseguenze sotto il profilo economico, produttivo ed occupazionale a danno di tante piccole e piccolissime imprese, già costrette a cessare la propria attività ».

I sindaci Mario Stacca (Altamura), Luigi Montanaro (Ginosa), Rino Vendola (Gra- vina in Puglia), Giuseppe Cristella (La- terza) e Vito Lillo (Santeramo in Colle) si sono formalmente impegnati ad attivare un tavolo di confronto con la Comunità Europea, attraverso il Ministero per le Politiche Comunitarie, con l’intento di ot- tenere risorse volte alla riconversione in- dustriale delle aziende in crisi o alla loro dismissione.

Il museo a Ginosa

Dopo tanti anni di promesse sembra che sia giunta al capolinea la possibilità che Ginosa abbia una sezione distaccata del Museo archeologico. Sull’argomento il dott. Giambattista Sassi, direttore del Mu- seo e il Consigliere Comunale, delegato alla Cultura, Vitantonio Bradascio hanno rilasciato una loro intervista. “Siamo in una fase molto avanzata – ha precisa- to Sassi - almeno per quanto riguarda il primo piano perchè ci hanno consegnato già alcuni arredi, la cui spesa ammonta a 70.000 euro per tredici vetrine blindate, e ci sono stati già i primi incontri con la

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cronaca

Sovrintendenza di Taranto che sta già stilando gli elenchi dei reperti archeologici che devono essere trasferiti a Ginosa, pro- venienti dagli scavi del «Passo di Giacobbe», di via Allori, di via della Pace ed altri siti” Il consigliere Bradascio, ha precisato che «” iniziammo a parlare concretamente del Museo nel 2005.

E’ stata una scommessa sin da quando ci insediammo ed oggi abbiamo già il primo piano quasi al completo. Mi auguro quindi che di concerto con la Sovrintendenza ed altri uffici, il Museo gi-

nosino possa inaugurarsi subito dopo l’estate e quindi dedicarci a tempo pieno al recupero del Castello che vive una situazione particolare a causa della promiscuità fra proprietà pubbliche e private. Sarà questa la sede definitiva del Museo, dopo che il Castello e le varie sale saranno adeguatamente sistemate ed attrezzate, in quanto il nostro obiettivo è quello di farne un unico contenitore. Stiamo continuando negli obiettivi che ci eravamo prefissi sin dal 2001».

Giungono notizie pessime da Castellaneta, un Comune fino a pochi anni fa tranquillo. L’incendio delle auto del Sindaco Italo D’Alessandro e della sua consorte è preoccupante.

Sono segnali inequivocabili che qualcuno a Castellaneta vuole dettare l’agenda politica. Al primo cittadino giunga la mia personale solidarietà assieme a tutta quella del Partito Democratico. E’ essenziale che tutte le forze politiche costituiscano un argine comune contro ogni forma di infiltrazione e di criminalità. Al deficit di sviluppo delle nostre aree non si può e non si deve aggiungere anche la zavorra e il peso costituito da presenze criminose.

Castellaneta, dopo un lungo periodo di sviluppo vive da diversi anni una fase di recessione economica con una involuzione delle attività economiche e con l’assenza di nuovi investimenti industriali e turistici. C’è da chiedersi allora su cosa siano fondate le pressioni criminali che hanno avuto come bersaglio gli amministratori comunali.

Se si guarda indietro si constata che la Giunta Comunale precedente non è stata in grado di approvare il PUG, anzi su questo è probabilmente caduta la giunta di centrodestra.

Attualmente questo importante strumento urbanistico è in fase di stallo, ci sembra difficile però legare gli attentati alla mancata approvazione dello strumento urbanistico. C’è poi la questione eolica; dopo una accellerazione in campagna elettorale, gli iter autorizzativi hanno subito dei ritardi o dei rinvii ma ancora nessun elemento concreto per ipotizzare concretamente da quale parte arrivi la minaccia. Non resta che da auspicare come è logico che la Magistratura e gli inquirenti facciano rapidamente luce su questi episodi. Per illuminare un intreccio di interessi che rischia di intorbidire il clima politico, non solo di Castellaneta ma anche dei Comuni vicini. Rinnovo la solidarietà al Sindaco D’Alessandro perchè è chiaro che in questo clima diventa doppiamente difficile l’attività amministrativa, che deve essere scevra da qualsiasi condizionamento.

Il consigliere regionale del PD Paolo Costantino

COSTANTINO (PD):

SOLIDARIETA’ A CASTELLANETA ED AL SUO SINDACO

Il grave atto intimidatorio segna una nuova deludente stagione per Castellaneta

Lospinuso (AN) : «Massima solida- rietà al Sindaco di Castellaneta, vit- tima di un’ennesima intimidazione»

Il Consigliere Regionale e Presidente Provinciale AN di Taranto Pietro Lo- spinuso ha diffuso la seguente nota: “L’incendio di due automobili - a colpi di Molotov- dell’amico Italo D’Alessandro, Sindaco di Castellaneta, è l’ennesimo atto di intimidazione ai danni di amministratori castellanetani, che segue a quelli analoghi a carico dello stesso D’Alessandro, del Capo- gruppo di Forza Italia Cassano, dei Consiglieri ed Assessori di AN Rochi- ra, Venere e Fiorito. Una sorta di inquietante ed incalzante persecuzione sistematica di chi ha avuto il coraggio di offrire i propri servigi alla propria Comunità e ne ha ricevuto il mandato a governarla, che costituisce un attentato non soltanto alla sicurezza ed ai beni delle persone, che lo Stato ha il dovere di difendere, ma anche all’esercizio concreto della democrazia in questa nobile Città jonica. A Castellaneta ormai, ci vuole molto coraggio e spirito di dedizione per affrontare la sfida della politica e della pubblica amministrazione. Nell’esprimere la totale e più affettuosa solidarietà della Destra jonica all’Amico D’Alessandro, credo che sia giunto il momento di una vigorosa risposta della Legge a questa interminabile barbarie”

Per la Segreteria Tommaso Francavilla

Gruppo Consiliare Alleanza Nazionale

Consiglio Provinciale di Taranto

Esprimiamo piena solidarietà al Sindaco di Castellaneta, Italo D’Alessan- dro, per il grave atto intimidatorio perpetrato nei suoi confronti la scorsa notte.

Tale episodio è l’ultimo di una lunga serie che, dallo scorso anno, a Castellaneta come in altri centri della nostra provincia, ha visto diversi amministratori finire nel mirino di ignoti attentatori.

In considerazione della gravità di tali eventi che costituiscono pesanti attacchi alle istituzioni, auspichiamo che le Forze dell’Ordine, nel cui operato riponiamo la massima fiducia, facciano presto piena luce sul movente e assicurino i responsabili alla Giustizia.

Il Capogruppo Augusto Pardo

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Presentato lo sportello informativo di Equitalia Pragma

foto Nicola Di Tinco

si dà al cittadino la possibilità di dialogare e di essere informato. Ed è anche questa la mission di Equitalia Pragma e dell’Agenzia delle Entrate, cioè, quella di rendere un ser- vizio qualificato al contribuente, che, come ribadito da Angela Capotorto, direttrice del- l’Agenzia delle Entrate TA/2, “deve essere reso attraverso l’utilizzo di professionalità qualificate, garantendo una presenza diret- ta e costante sul territorio. Solo in questo modo si può arrivare ad una riscossione qualificata, contrastando, al tempo stesso, l’evasione fiscale”.

A presenziare, c’era anche l’assessore Fe- lice Vizzielli, un tempo impiegato dell’Esat- toria. A rappresentare Equitalia Pragma, invece, c’erano anche Fernando Pro e Cosi- mo Brigida, rispettivamente responsabile di Provincia e referente della fiscalità locale di Equitalia Pragma, Valeria Narlini, responsa- bile della logistica e degli acquisti e il sig.

Aloisio per la parte informatica. Per l’Agen- zia delle Entrate, oltre a Vito De Palma, im- piegato della stessa e presidente del Con- Sarà il primo sportello informati-

vo decentrato nella provincia io- nica ed, in sinergia con lo spor- tello dell’Agenzia delle Entrate, già operativo da cinque anni, offrirà un servizio qualificato ed efficiente per i contribuenti: è stato ufficialmente presentato quello che sarà il centro di infor- mazione, messo a disposizione da Equitalia Pragma, la società per azioni, a totale capitale pub- blico, incaricata della riscossio- ne nazionale dei tributi.

Attivato in via sperimentale pro- prio a Ginosa e operativo dal

20 maggio, il martedì dalle ore 8,30 alle ore 13 e dalle ore 15 alle 16.00, nei locali della sede municipale, attualmente occupati il lu- nedì dall’Agenzia delle Entrate. Un risultato, questo, raggiunto soprattutto grazie alla si- nergia di intenti dell’intera Amministrazione Comunale e alla solerzia dell’assessore al Bilancio Carmine Malvani, che, per il rag- giungimento di tale obiettivo, si sta attivando da ottobre 2006. “Il cittadino è al centro della nostra attenzione – ha detto – ed è nostro compito e dovere fare in modo che sia sem- pre agevolato nella fruizione dei servizi”.

“Non a caso, infatti, questo nuovo sportello – come ribadito da Paolo Bernardi, direttore generale di Equitalia Pragma – offrirà al con- tribuente consulenza specialistica in materia di riscossione ovvero le necessarie informa- zioni sulle cartelle, sulle attività esecutive in corso, sulla situazione debitoria, trovando a disposizione figure specializzate, quali Paolo Pucci e Francesco Ricci. Indicazioni saranno fornite anche sulle procedure delle dilazioni rateali o su quelle di rimborso. Insomma un servizio a 360° che esclude soltanto la ri- scossione vera e propria”.

Un altro sportello, dunque, che assieme a quello dell’Agenzia delle Entrate, come riba- dito dal sindaco Luigi Montanaro, “accorcia le distanze della comunità ginosina dal ca- poluogo ionico. Si tratta di un nuovo servizio, che, dando garanzia di trasparenza, agevo- la il cittadino, mettendolo nelle condizioni di essere informato su quelli che sono anche i suoi doveri di contribuente ed evitando, così, di arrivare a quella che viene, purtroppo, de- finita riscossione coatta”. Una riscossione, questa, che, può essere evitata soltanto se

siglio Comunale di Ginosa, sono intervenuti anche Filo- mena Veneziani, capoarea Controllo e Michelangelo Giacomantonio, capoarea Servizi.

Approfittando anche della presenza di Luigi Chiochia, direttore INPS di Castella- neta, l’incontro è servito an- che per gettare il seme affin- chè, in futuro, possa aprirsi in loco anche uno sportello decentrato INPS; “un obietti- vo auspicabile – ha concluso l’assessore Malvani – e non impossibile da realizzare, vista anche la piena disponibilità a collaborare, manife- stata dallo stesso direttore Chiochia”.

Ufficio stampa comunale

La Redazione si scusa

con i collaboratori e con

i lettori per i numerosi

contributi pervenuti e

non pubblicati e per le

rubriche fisse, tempora-

neamente sospese. Tali

scelte sono state opera-

te a causa dei numerosi

articoli giunti per i quali

non si poteva, oggetti-

vamente, trovare spazio

in questo numero ma

che sicuramente saran-

no pubblicati prossima-

mente.

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attualità

In coincidenza con l’ istituzione della 1ª gior- nata nazionale dedicata alle malattie rare, il Lions Club “Ginosa Le Gravine” ha organiz- zato presso il Teatro Alcanices il Convegno su “Le malattie rare: aspetti epidemiologici, clinici, sociali e prospettive future”. Massic- cia è stata la partecipazione di un pubblico particolarmente qualificato tra cui numerosi medici di medicina generale, pediatri e spe- cialisti.

Il presidente del Club rag. Nicola Natale nel- la sua introduzione ha sottolineato come la scelta del tema derivi dalle finalità lionistiche di buon governo, di buona cittadinanza, del bene civico e morale.

Relatrice della serata è stata la dott.ssa Do- menica Taruscio, direttrice del Centro Na- zionale Malattie Rare dell’ Istituto Superiore di Sanità, contattata da una socia del Club ginosino, la dott.ssa Rosalba Masciulli, ricer- catrice presso lo stesso Centro di Roma.

Premesso che per malattia rara si definisce una malattia a bassa frequenza nella po- polazione ( dall’1% al 3%9), la relatrice ha presentato le problematiche generali e spe- cifiche correlate alla definizione di malattia rara (non tutti i Paesi al mondo utilizzano la stessa definizione epidemiologica) e di clas- sificazione, sottolineando che tutte le fasce di età e tutte le parti dell’ organismo posso- no essere colpite da queste patologie gravi, spesso invalidanti (sindrome di Willi, , malat- tia di Rett, acondroplasia, sclerosi laterale amiotrofica…), .

L’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che esistono tra 7000 e 8000 tipo- logie molto diverse fra loro, di cui l’ 80%

ha una riconosciuta origine genetica. Per le rimanenti patologie sono importanti i fattori scatenanti “ambientali” che, ove riconosciti, potrebbero permettere la prevenzione Per trattare una MR si ricorre al farmaco orfano, un prodotto potenzialmente utile che però comporta una procedura lunga e com- plessa per la sua designazione, autorizza-

zione ed immissione in commercio. Ecco un dato su cui riflettere: dall’aprile 2000 su circa 700 domande presentate per l’assegnazione di qualifica di farmaco orfano, più di 500 hanno ricevuto la desi- gnazione e solo 45 hanno ricevuto l’auto- rizzazione all’immissione in commercio.

In Italia dei 46 farmaci orfani autorizzati se ne vendono solo 26. Ma perché si de- finisce farmaco“orfano”? Proprio perché manca l’interesse da parte del cosiddetto

“mercato della salute”.(le industrie far- maceutiche) ad affrontare le spese ne- cessarie per lo sviluppo di un farmaco destinato ad una patologia che colpisce una persona su 10.000. A questa criticità si deve aggiungere il forte impatto pratico ed emotivo sulla persona e sulla famiglia, che spesso è costretta a farsi carico del problema da sola: l’esperienza della MR è spesso accompagnata da un senso di abbandono e, per reazione, da un assor- bimento totalizzante nella ricerca di infor- mazioni e di punti di riferimento..

La relatrice ha toccato poi il tasto do- lente della scarsa disponibilità di risorse economiche per la ricerca scientifica, motore essenziale per generare nuove conoscenze scientifiche per la preven-

zione, la diagnosi, il trattamento e la sorveglianza delle malattie rare. Di qui l’

urgenza di incentivare studi e ricerche anche nel settore delle scienze sociali, atteso che le persone con malattie rare necessitano di interventi non solo legati al contesto strettamente sanitario.

La dott.ssa Taruscio ha quindi, illustrato le attività intraprese dal Centro Naziona- le Malattie Rare a favore dei pazienti e dei loro familiari, come ad es. numerosi progetti di ricerca e di collaborazione con gli Usa e la Commissione Euro- pea, l’ istituzione del Registro Nazionale Farmaci Orfani, il telefono verde (800 - 89-69-49), i Presidi ospedalieri della Rete nazionale, un sito web www.iss.it/

cnmr. Infine la relatrice, nell’ auspicare la creazione di forti sinergie collabo- rative fra le istituzioni e la società civile, ha invitato i Lions a considerare questo Convegno come il primo di una serie di iniziative da sviluppare congiuntamente Al Convegno hanno partecipato impor- tanti esponenti dell’Università di Bari, in particolare il Prof. Carlo Sabbà che ha illustrato la malattia rara Teleangecta- sia Emorragica Ereditaria, dalla epide- miologica alla diagnosi e trattamento; e la dr.ssa Patrizia Lastella, collaboratrice della Prof.ssa Ginevra Guanti la quale ha illustrato i meccanismi genetici che sottendono a numerose malattie rare. Il dr. Antonio Papagni, medico ARES della Regione Puglia, ha presentato i protocol- li di assistenza e procedure diagnostiche sulle malattie rare in Puglia. A conclusio- ne della serata e dopo un vivace dibatti- to, il Governatore ing. Elio Loiodice ha elogiato l’ alto profilo scientifico del con- vegno che ha saputo affrontare in manie- ra qualificata ed esaustiva un tema già in passato all’ attenzione del Multidistretto Lionistico.

Anna Maria Cossu Addetto Stampa del Club

Convegno del Lions Club Ginosa ”Le Gravine”

Le malattie rare fra ricerca scientifica,

“mercato della salute” e farmaci orfani

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La B.C.C. di Marina di Ginosa in assemblea.

Francesco D’Alconzo rieletto presidente.

Sabato 24 maggio 2008, alle ore 18,00, si è svolta l’assemblea ordi- naria dei soci della Banca di Credi- to Cooperativo di Marina di Ginosa per discutere ed approvare il Bilan- cio 2007, la destinazione degli utili di esercizio e altre determinazioni inerenti gli emolumenti e i gettoni di presenza per il collegio sindacale e per il consiglio di amministrazione.

Nella sala delle Conferenza della sede centrale della Bcc marinese, circa cento soci hanno seguito la lettura della relazione del CdA, sul- la gestione del presidente dottor Francesco D’Alconzo.

Voglio, in questo mio resoconto, invertire lo svolgimento dell’assem- blea e partire dalla fase conclusiva perché, a mio giudizio, in essa è racchiusa l’essenza stessa della

“Cassa Rurale”, così come era de- nominata alla sua nascita l’attuale Bcc.

L’assemblea dei soci si è conclusa (almeno nella prima giornata poiché la seconda era dedicata alle operazioni di voto) con il rico- noscimento di «gratitudine ad alcuni soci della prima ora per l’apporto notevole da- to alla istituzione». Visibile era l’emozione del presidente D’Alconzo nel momento in cui chiamava i soci premiati, anche perché per alcuni di loro, a ricevere l’encomio sono sttai i parenti in quanto il riconoscimento era alla memoria. Ecco i nomi dei soci premiati:

Vito D’Angelo, Avv. Enrico Montesano, Gio- vanni Napoli, Francesco Pollicoro, Emilio Rizzi, Vincenzo Rochira, Vincenzo Torra- co, Carmine Baldari, Mario Blotti, Vincenzo Costantino, Alfonzo Riccheo. Dietro questi nomi vi è la storia di Marina di Ginosa rap- presentata da tante esperienze di vita e di impegno sociale e politico. Storie diverse e, persino, contrapposte ma che avevano un unico fine: la crescita economica e sociale della comunità marinese. Se oggi la Bcc ha la possibilità di presentare bilanci importanti come quello che è stato illustrato preceden- temente, questo lo si deve alla determina- zione di persone come quelle premiate, ha

sottolineato il presidente.

Ritorniamo indietro riprendendo alcuni dei passaggio più importanti della relazione svolta dal dr. D’Alconzo.

La relazione è partita da una valutazione dello scenario economico e creditizio in- ternazionale, nazionale e locale per poter meglio inquadrare i risultati conseguiti dalla Bcc. Sul piano internazionale due sono gli eventi che hanno caratterizzato e condizio- nato la situazione economica mondiale: la crisi dei mutui immobiliari americani e l’au- mento del costo di alcune materie prime. A questi eventi le Banche Centrali, america- na ed europea, hanno risposto in manie- ra differente, la prima cercando di evitare una fase recessiva ha abbassato il tasso di sconto, la seconda preoccupata, invece, dell’inflazione, ha mantenuto tassi alti.

In Italia, pur in presenza di questa situazio- ne di politica restrittiva della Bce, si è avuto un incremento del credito del 10%, rispetto all’anno precedente.

Particolarmente interessante la parte della relazione che si è soffermata sull’andamen- to economico della nostra regione. «Dopo un 2006 – da detto il dottor D’Alconzo – in cui la crescita fu abbastanza sostenuta,

nel 2007 la crescita pu- gliese appare in rallen- tamento. In particolare:

l’industria, nei primi no- ve mesi dell’anno, regi- strava una fase espan- siva ma con sintomi al rallentamento. Il setto- re delle costruzioni ha dato segni di ristagno, soprattutto nell’edilizia pubblica. La dinamica dei prezzi degli immobili residenziali ha rallenta- to rispetto ai ritmi, piut- tosto sostenuti, rilevati negli anni precedenti.

Per ciò che riguarda i servizi (commercio e turismo) si sono mante- nuti i livelli dello scorso anno per il commercio ed un incremento di presenze turistiche in regione, che sono accresciute del 5,7%, in cui la componente straniera è stata evidente. …L’occupazio- ne, con una dinamica fluttuante dal 2002 al 2005, ha registrato segni di espansione che riporta la percentuale degli occupati ai livelli del 2002. L’aumento della doman- da di lavoro ha riguardato in particolare la componente femminile»

Particolare interesse ha suscitato la parte della relazione che affrontava le questioni dell’economia locale. «L’economia del ter- ritorio di competenza della Banca, nel 2007 non ha superato le negatività che ne ave- vano caratterizzato l’andamento negli anni precedenti, in determinati comparti. Il punto critico di questa economia è dato dal fatto che l’agricoltura rimane il settore primario, anche se i tentativi di diversificazione, negli ultimi anni, sono avvenuti con insediamenti industriali dalle fragili motivazioni e da un mercato di settore che, nel frattempo, evol- veva in senso negativo. Sicché nonostante la tenuta del settore turistico, rimane l’agri- coltura ancora e sempre, l’attività primaria del territorio. Legata all’agricoltura risulta quindi il valore della produttività generale,

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attualità

l’assorbimento della mano d’opera, la for- mazione della ricchezza da incanalare in altre attività, se non marginali, ma pur sem- pre necessarie per uno sviluppo organico del territorio. Da quanto premesso, risulta evidente che non ci sono notizie positive sui neo-insediamenti industriali. Lo sta- bilimento Miroglio è destinato a chiudere, mentre lo stabilimento Natuzzi, con la crisi dell’industria del salotto ancora in atto, co- me tutto il settore, è in una zona limbica e, come dice il poeta, “fra coloro che son sospesi”. Tuttavia e per fortuna, l‘agricoltu- ra nel 2007 ha mostrato modesti segni di ripresa. Tali sono stati per le uve, da tavola e da vino, che di fronte ad un’offerta pres- socché stabile, ha riscontrato un modesto incremento di domanda, consentendo una commercializzazione del prodotto meno af- fannosa. La produzione olivicola ed olearia è stata buona per qualità e quantità con- sentendo una commercializzazione del prodotto soddisfacente …È da segnalare, come fatto storico, un aumento del prezzo del frumento di circa tre volte a soli pochi mesi dal raccolto. È verosimile che ciò sia dovuto a due fattori determinanti: il forte sviluppo dell’energia ricavata dall’utilizzo delle biomasse, con conseguente sottra- zione di superfici coltivabili a grano; dalla accresciuta domanda di frumento a causa della lievitazione della popolazione mon- diale nonché di una migliorata economia di alcuni continenti. Il settore dell’edilizia residenziale continua a crescere. …La do- manda turistica di soggiorno estivo, sia pu- re ancorata, come oggi, alla casa di affitto, rimane sostenuta, anche in considerazione del fatto che l’offerta di case si accresce percentualmente di circa 5-6% l’anno. La crescita delle presenze negli ultimi cinque anni ha evidenziato un disallineamento delle infrastrutture, non ancora adeguate ad assicurare al soggiorno turistico quei benefici attesi in occupazione del tempo libero (dal mare), circolazione dei veicoli in- dispensabilmente ordinata, opportunità di adeguati spazi per rilassanti passeggiate e opportunità di visita del territorio (museo e parco archeologico di Metaponto, la gravi- na di Ginosa, le chiese rupestri del territorio ed altro ancora). Va segnalata, comunque una crescente attenzione verso Marina di Ginosa da parte dell’Amministrazione Co- munale che fa ben sperare per il futuro.»

Altro capitolo della relazione del Presidente

è stato quello relativo al profilo sociale della BCC. «Abbiamo la consapevolezza che la pratica mutualistica sia un modo peculiare e per certi aspetti significativamente originale di fare impresa con un mix inderogabile di rispetto delle regole del mercato e con una scontata e caratterizzante responsabilità so- ciale. Con questa responsabilità siamo certi di aver prodotto nell’indotto delle comunità in cui operiamo, anche nell’esercizio chiu- so al 31 dicembre 2007, un valore aggiun- to economico e sociale. Il nostro impegno prioritario e temporalmente ineludibile era il miglioramento dell’efficienza dell’istituzione, ma crediamo di aver garantito ai portatori di interesse della Banca (i soci innanzitut- to, ma anche la comunità in cui si opera), vantaggi concreti, bancari e non bancari. Si tende a sostenere, più e meglio, attraverso

“l’inclusione finanziaria”, l’imprenditoria e la progettualità sociale, quest’ultima rapportata necessariamente ai mezzi disponibili.»

Prima di concludere la sua relazione, il pre- sidente si è soffermato su altri importanti capitoli quali, ad esempio, il personale e il profilo organizzativo. Una parte di rilievo nel- la relazione è stata dedicata ai servizi alla clientela. «Anche nel 2007 la Banca si è im- pegnata ad offrire nuovi servizi alla clientela cercando di migliorare la qualità dei servizi già proposti ed adattandoli alle esigenze dei soci.»

Ovviamente la relazione ha affrontato i temi squisitamente economici e aziendali della BCC. Evito di riportare queste parti della re- lazione. Dico solo che l’utile dell’«operatività corrente, al lordo delle imposte, registra un incremento del 1478% attestandosi ad euro 1.970.984 rispetto ad euro 124.923 del- l’esercizio precedente.»

L’utile di gestione, al netto delle imposte, è risultato di euro 1.552.840 e l’assemblea ha approvato la relazione di bilancio con la qua- le si prevede questa ripartizione dell’utile:

alla riserva legale indivisibile € 1.436.254,70 ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo € 46.585,20

ai fini di beneficenza e mutualità € 70.000.

Il presidente D’Alconzo ha concluso: «Si- gnori soci, il mandato di cui ci avete ono- rato tre anni or sono è scaduto. Crediamo di averlo servito per quanto e per come la nostra volontà e la nostra capacità ci hanno consentito. Grazie per la fiducia che voleste concederci.»

Stefano Giove

RISULTATO ELEZIONI PER IL RINNO- VO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE DELLA BANCA

DI CREDITO COOP. DI MARINA DI GINOSA

Votanti 563 Voti validi 558 Voti nulli 5

1) Francesco D’ALCONZO Voti 558

RISULTATO ELEZIONI PER IL RINNO- VO DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRA-

ZIONE DELLA BANCA DI CREDITO COOP. DI MARINA DI GINOSA 1) Giovanni RANALDO Voti 255 2) Vincenzo PAVONE Voti 218 3) Domenico BITETTI Voti 213 4) Francesco DRAGONE Voti 212 5) Nunzio PUNTILLO Voti 206 6) Giuseppe RATTI Voti 202 7) Vincenzo DRAGONE Voti 191 8) G. RUSSO BERGAMO Voti 151 Vittorio GIGANTE Voti 148 Alessandro PIGNALOSA Voti 148 Francesco CRISTELLA Voti 43

RISULTATO ELEZIONI PER IL RIN- NOVO DEL COLLEGIO SINDACALE DELLA BANCA DI CREDITO COOP. DI

MARINA DI GINOSA 1) Augusto PARDO Voti 291 2) Carmine MALVANI Voti 276 3) Mario D’ALCONZO Voti 262 4) Massimo LONGO Voti 190 5) Serafina DE BIASE Voti 51 6) Miraglia MARILISA Voti 44

RISULTATO ELEZIONI PER IL RINNO- VO DEL COLLEGIO DEI PROBIVIRI DELLA BANCA DI CREDITO COOP. DI

MARINA DI GINOSA 1) Sergio DI SANZA Voti 322 2) Raffaele STRADA Voti 226 3) Vincenzo VINCI Voti 203

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14 argomenti e commenti

“La Scuola: un nome, una vita”

Intervista al Preside dell’I.C. “Giosuè Carducci” in occasione del 50° anniversario dell’istituzione della prima Scuola Media a Ginosa

Per conto della redazione del nostro giornale mi sono sempre occupata, da un po’

di anni a questa parte, di in- tervistare i Dirigenti che si so- no avvicendati alla guida degli Istituti scolastici del nostro ter- ritorio. Per quanto concerne il

“Carducci”, anche quest’anno è arrivato un nuovo dirigente, come accade ormai da cinque anni. Questa volta però ab- biamo atteso la fine dell’an- no scolastico per intervistar- lo, anche in vista dei prepara- tivi che si stavano realizzan- do per un’occasione davvero speciale, i cinquant’anni del- l’istituzione della prima scuo- la media a Ginosa, la “G. Car- ducci”.

Il nuovo Dirigente Scolastico è il Prof. Vitantonio Petronella, di Altamura, giovane, ma con alle spalle 21 anni di servizio, trascorsi insegnando Scienze motorie nella scuola seconda-

ria e poi al suo passaggio in ruolo ha insegna- to nella Scuola Primaria, fino a ricoprire inca- richi di vicario prima di superare il Concorso per Dirigente e vedersi assegnata la sede qui a Ginosa, che ricoprirà anche per i prossimi anni.

Al termine di questo suo primo anno da Dirigente Scolastico qui a Ginosa, può trac- ciare un bilancio professionale ed umano della sua esperienza?

«Il bilancio è senza dubbio positivo, vuoi an- che per la volontà della del collegio dei Do- centi di lavorare e continuare ad affermare i valori che appartengono alla “Carducci”. Cer- to non ero abituato a lavorare in un Compren- sivo. Un tipo di organizzazione che porta via tante energie e che comporta tanto lavoro, a cominciare dall’indirizzo musicale. Proprio in questi giorni abbiamo avuto modo di conso- lidare i nostri rapporti con il Conservatorio di Matera, il “R. Duni”, per un accordo d’intesa in rete per introdurre un Progetto di innovazione tecnologica nella scuola, che partirà dal pros- simo anno scolastico.

Devo comunque evidenziare anche l’aspet- to umano di questa mia esperienza, che mi ha

fatto sentire accolto subito da tutti e non solo dal cor- po docente, ma anche da- gli alunni, dalle famiglie e anche dai colleghi degli al- tri Istituti».

Da poco si è insediato il nuovo Governo e ab- biamo un altro Ministro della P.I. che è ritornato ad essere MIUR. Se po- tesse, quali priorità indi- cherebbe alla Gelmini da affrontare per la scuola italiana?

«Il ministro Gelmini è mol- to giovane, ma molto de- cisa su come vuole porta- re avanti il suo lavoro. Ha precisato che costituirà delle Commissioni di cui faranno parte anche do- centi di ogni ordine e gra- do e che in continuità con Fioroni non stravolgerà le Indicazioni Nazionali che stiamo sperimentando, che ritengo molto valide. Per cui date le pre- messe, credo di non dover suggerire nulla al nuovo Ministro, se non buon lavoro».

Veniamo alla festa per il 50°della scuola

“Carducci”. Riflessione sull’educazione, gioco, musica: dal programma mi sem- bra di capire che questi siano i tre punti chiave della tre giorni di festeggiamenti.

Perché?

«Per il Meridione, l’istituzione della Scuola Media ha dato una grande possibilità a tut- ti di poter proseguire i propri studi e di rea- lizzarsi nella vita. E’ stato così anche per Ginosa e per la Scuola “Carducci”. Per fare bene le cose abbiamo costituito una Com- missione, che era presieduta dalla Preside Giannini, che purtroppo non ha potuto veder realizzare questa festa e da tre docenti in pensione che hanno insegnato qui da noi, in più, i docenti referenti del Progetto. Abbiamo voluto rivedere il passato della scuola, quel- lo che essa ha dato e darà in futuro. Da qui gettare le basi per andare avanti».

Prof.ssa Maria Rosaria Mele: «Così come avevamo pensato con la Preside Giannini, io mi sono occupata di ricostruire la storia della

Carducci, attraverso un percorso di ri- cerca che rimarca i momenti più salienti di questi cinquat’anni. La nostra scuola è sempre stata al passo con i tempi e lo è ancora. La giovane età e la stabilità del nostro nuovo Dirigente permetterà ai docenti di lavorare bene per il futuro.

Ormai il nostro, è un gruppo di lavoro consolidato che sta portando avanti la tradizione della “Carducci” per crescere insieme per il bene dei ragazzi».

Prof.ssa Damiana Mele: «Io mi so- no occupata di organizzare il secondo giorno dedicato ai ragazzi, che li vedrà protagonisti attraverso il gioco, la danza e la musica, che insieme al Concorso grafico- letterario vede coinvolte tutte le scuole del territorio. Vorrei sottolineare l’ottimo legame che si è creato fra tutti coloro che hanno lavorato alla riuscita della manifestazione, dai colleghi ai ra- gazzi alle famiglie, all’Amministrazione Comunale agli sponsor, che hanno da- to subito piena disponibilità. La collabo- razione con le altre scuole non è sta- ta immediata, ma alla fine tutte hanno aderito all’iniziativa. Di qui si compren- de anche la difficoltà dei quattro Com- prensivi a collaborare a causa del tan- to lavoro che ciascuno di essi deve af- frontare, in particolare in questo perio- do dell’anno».

Preside Petronella a Lei chiedo in- fine un personale ricordo della Pre- side Maria Giannini.

«Abbiamo deciso di intitolare a lei la Sa- la della Presidenza, luogo di lavoro che l’ha vista protagonista per vent’anni. Ho avuto modo di incontrarla solo due vol- te e la cosa che mi ha colpito di più, do- po avermi parlato della situazione della scuola è stata questa frase: “Oggi pos- so dire di aver lavorato solo nell’interes- se supremo degli alunni”. Parole che mi hanno fatto capire che carico di respon- sabilità avevo ereditato e me ne sono reso conto anche il giorno dei suoi fu- nerali osservando la commozione del- le persone che hanno riempito la chie- sa per venire a salutarla. Questo rimar- rà il mio speciale ricordo della Preside Giannini».

Rosamaria Busto

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