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Relazione illustrativa del Direttore Generale al Bilancio di previsione 2021

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Relazione illustrativa del Direttore Generale al Bilancio di previsione 2021

Premessa generale

Il presente documento di bilancio è formulato con incertezze e importanti limitazioni dovute alle diverse interpretazioni delle nuove disposizioni in materia di contenimento della spesa pubblica di cui alla legge n. 160/2019 (legge di bilancio 2020).

Tutti i tentativi da parte dell'istituto, come di seguito descritti nella sezione dedicata alle norme di contenimento della spesa pubblica, di cercare chiarificazioni presso gli organismi competenti, in ultimo quelli interni, non hanno sortito alcun contributo significativo. L'organo gestionale e l’organo deliberante sono stati lasciati nella condizione di non potersi muovere in nessun modo nel tentativo di distribuire le risorse per il 2021 secondo i reali fabbisogni dell’Istituto con l'evidente certezza di non garantire con il presente bilancio una previsione corretta e rispondente alle esigenze di sviluppo dell'Istituto stesso. Nel corso di questi anni si è riusciti a migliorare le condizioni gestionali e finanziarie di partenza con un forte impegno al recupero di progettualità esterne con elevato grado di stabilità.

Questo ha generato da un lato la disponibilità finanziaria per immaginare uno sviluppo espansivo - portando anche alla possibilità di stabilizzare numerosi precari - ma dall'altro la necessità di concludere i processi di sviluppo dell'organizzazione. Questi ultimi sono fortemente a rischio per effetto di normative che appaiono controverse e penalizzanti che non mettono INDIRE nelle condizioni di ottemperare alle numerose norme che richiedono una particolare attenzione alle spese del settore informatico come ad esempio la dematerializzazione, lo snellimento dei processi e procedimenti accompagnati da una attenta gestione della sicurezza dei dati che il nostro istituto, per la natura stessa delle attività che svolge, deve assicurare. Si pensi soltanto che con il decreto semplificazione di luglio 2020 n. 70/2020 è stato introdotto il dovere della PA di agire mediante strumenti informatici nei rapporti interni, tra le PA e tra queste ed i privati, al fine di conseguire una maggiore efficienza delle attività svolte. L’impulso alla informatizzazione rinvenibile in ogni atto, norma, decreto rivolto alla PA trova grosse e insuperabili limitazioni da alcune interpretazioni delle norme di contenimento della spesa pubblica.

Basti pensare che con il presente bilancio di previsione non sarà neppure possibile dare avvio alla gara per il rinnovo dell’applicativo gestionale (di contabilità, gestione del personale e pagamento degli INDIRE - ISTITUTO NAZIONALE DI DOCUMENTAZIONE, INNOVAZIONE E RICERCA EDUCATIVA Protocollo Interno N. 38797/2020 del 26-11-2020 Doc. Principale - Copia Del Documento Firmato Digitalmente

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emolumenti, delle gare e dei contratti, adozione degli iter amministrativi) senza il quale tutti i processi amministrativi dell’Ente sarebbero bloccati.

Il risultato è quello di avere un bilancio in linea con l’interpretazione restrittiva delle disposizioni sul contenimento della spesa pubblica cui l’INDIRE ritiene di non dover essere destinatario ma che non consentirà neppure il funzionamento ordinario dell’ente a partire dalla seconda metà dell’anno.

Oltretutto, a confortarci nella nostra esatta interpretazione delle norme di contenimento della spesa pubblica è intervenuta la sezione del controllo sugli enti della Corte dei Conti che in data 23 novembre 2020 nel Referto sulla gestione finanziaria dell’e.f. 2018, protocollo 3695, riporta quanto segue:

“Questa Corte ha rilevato la necessità di approfondire la fattispecie e ha ritenuto necessario che un pronunciamento decisivo dovesse provenire dal MEF, in particolare dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Quest’ultima, in data 18 settembre 2020, in risposta alle note del Ministero dell’Istruzione – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del 4 agosto e del 6 agosto 2020 – a seguito delle richieste formulate dall’INDIRE, in merito all’applicazione delle misure di contenimento della spesa di cui alla legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020) e, in particolare dell’articolo 8, comma 4 bis, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 - ha espresso l’avviso – in conformità con quanto contenuto nelle succitate note del Ministero dell’Istruzione – che “gli enti pubblici di ricerca vigilati dal Ministero dell’Istruzione, tra cui l’INDIRE, nonché quelli vigilati dal Ministero dell’università e della ricerca, sarebbero esclusi dal campo di applicazione della nuova normativa in materia di contenimento della spesa pubblica in ragione della perdurante vigenza dell’art. 8, comma 4 bis, del citato decreto legge n. 95/2012. […] ciò posto si ritiene che la riduzione del Fondo ordinario per gli enti di ricerca definita dal citato comma 4 bis dell’articolo 8 del decreto legge n. 95/2012 assolva gli obblighi di razionalizzazione della spesa in materia di consumi intermedi da parte di tali enti, fermo restando il rispetto delle ulteriori disposizioni di contenimento della spesa ad essi applicabili”.

Il pronunciamento della Corte dei Conti è intervenuto il 23 novembre e non vi è stato il tempo di confrontarsi con gli organi interni di controllo e eventualmente adeguare il bilancio di previsione al reale fabbisogno dell’ente.

Ci riserviamo di avviare un nuovo confronto al fine di definire le modalità di adeguamento del presente bilancio ai reali fabbisogni onde evitare l’interruzione delle attività.

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I. Struttura di Bilancio e Quadro normativo di riferimento

Il Bilancio di previsione per l’e.f. 2021 è stato predisposto come per l’e.f. 2020 sulla base delle indicazioni del Ministero vigilante di cui alla nota ns protocollo n. 18267 del 9 luglio 2018, relativa alla individuazione delle Missioni, dei Programmi e della relativa classificazione COFOG e la definizione del Piano degli indicatori e dei risultati attesi. Sulla base di dette indicazioni ed in considerazione di una analisi approfondita delle caratteristiche dell’ente, il Consiglio di amministrazione con provvedimento n. 60 del 7 settembre 2018 ha deliberato le Missioni ed i Programmi (con la relativa classificazione COFOG della spesa) di INDIRE come risulta dallo schema che segue:

Missioni di Spesa Programma di spesa

Classificazione COFOG di II

livello

Descrizione COFOG

Ricerca e

Innovazione Ricerca per la didattica 09.7 R&S per l'istruzione (esclusa ricerca di base)

Programmi comunitari e

collaborazioni internazionali 09.7 R&S per l'istruzione (esclusa ricerca di base) Servizi affari generali per le

amministrazioni di competenza 09.7 R&S per l'istruzione (esclusa ricerca di base) Servizi per conto

terzi e partite di giro

Servizi per conto terzi e partite

di giro 09.7 R&S per l'istruzione

(esclusa ricerca di base)

Con nota ns protocollo 32031 del 29 ottobre 2018 il MIUR ha comunicato il proprio parere positivo sul contenuto della delibera sopra indicata.

Nella predisposizione del Bilancio di previsione si sono ricondotte tutte le previsioni di spesa, in coerenza con gli obiettivi e le finalità di cui al Piano Triennale delle Attività 2021-2023 e la Relazione programmatica, alla Missione principale Ricerca e Innovazione; la finalità della spesa è stata evidenziata riconducendo al Programma Ricerca per la didattica la spesa per tutte le attività di INDIRE, con esclusione di quelle proprie dell’Agenzia Erasmus plus e altre collaborazioni internazionali (inserite in Programmi comunitari e collaborazioni internazionali) e le attività inerenti il normale funzionamento della struttura quali costi di personale a tempo indeterminato, locazioni, altre uscite per il funzionamento della struttura inseriti nel Programma dei Servizi affari generali per le INDIRE - ISTITUTO NAZIONALE DI DOCUMENTAZIONE, INNOVAZIONE E RICERCA EDUCATIVA Protocollo Interno N. 38797/2020 del 26-11-2020 Doc. Principale - Copia Del Documento Firmato Digitalmente

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amministrazioni di competenza. Alle partite di giro è dedicata una Missione specifica con il relativo Programma.

Il Bilancio di previsione 2021 è stato inoltre predisposto in applicazione del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, deliberato dal Consiglio di Amministrazione con provvedimento n.11 del 21 marzo 2019, recependo le osservazioni del Ministero vigilante di cui alla nota protocollo n. 4761 del 19 marzo 2019. Non è stato invece possibile adeguarsi alle indicazioni del Ministero dell’Economie e delle Finanze non essendo stata pubblicata alla data attuale la Circolare per la stesura del Bilancio di previsione 2021; pertanto l’amministrazione si riserva di procedere alle eventuali variazioni di bilancio che si rendessero necessarie a seguito della sua pubblicazione.

Anche per l’e.f. 2021, non essendo ad oggi entrato in vigore il nuovo regolamento di contabilità di cui all’art. 4, comma 3, lettera b) del Dlgs n. 91/2011, il preventivo finanziario risponde agli schemi di bilancio di cui al DPR 97/2003. Pertanto, si è tenuto conto di quanto disposto dal DPR 132/2013 e dalla Circolare esplicativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 27/2015 che ai fini del recepimento del Piano dei conti integrato fornisce le indicazioni di natura tecnica per consentire l’integrazione tra le scritture contabili di natura finanziaria, con quelle di natura economico- patrimoniali. La correlazione minima prevista dalla Circolare per la redazione del preventivo finanziario gestionale è individuata nel V livello del nuovo piano dei conti.

Come per il Bilancio di previsione 2020, l’attuale Bilancio di Previsione tiene conto della definizione delle Missioni e dei Programmi di spesa e del Piano dei conti integrato introdotto già nell’e.f. 2017 attraverso una precisa corrispondenza tra capitoli di spesa e Programmi di spesa, in modo che ogni capitolo sia correlato ad un unico Programma di spesa oltre che ad una unica Missione.

Per quanto riguarda la gestione dei residui antecedenti all’introduzione del Piano del conti (2017) e all’introduzione delle Missioni e programmi di spesa (2019), come già evidenziato nei previsionali degli anni precedenti, la scelta dell’amministrazione è stata di evidenziarli nei capitoli dei vecchi piani dei conti fino al loro esaurimento.

Al fine della predisposizione del Bilancio di previsione con nota protocollo n. 23128 del 4 agosto 2020 si è provveduto a richiedere ai Responsabili delle Strutture di Ricerca e ai Responsabili/Coordinatori degli uffici tecnici e amministrativi nonché dell’Agenzia Erasmus plus, il dettaglio delle previsioni di entrata e di spesa.

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Il preventivo finanziario è stato predisposto, come per gli anni passati, su un unico centro di responsabilità di primo livello.

Alla luce di quanto sopra esposto, il Bilancio di previsione per l’anno 2021 risulta composto dai consueti documenti di cui al DPR 97/20013 di seguito indicati:

a) il preventivo finanziario decisionale e gestionale delle entrate e delle uscite corredato dalla pianta organica del personale;

b) il quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria;

c) il preventivo economico.

Al bilancio sono inoltre allegati:

- la tabella dimostrativa del presunto risultato di amministrazione;

- il bilancio pluriennale;

- la relazione programmatica, a cura del Presidente;

- la relazione del collegio dei Revisori dei conti, contenente il parere sul bilancio di previsione.

Integrano i documenti di cui sopra quelli di seguito indicati:

a) il prospetto di raccordo tra voci del piano dei conti integrato di cui al D.P.R. n. 132/2013 e il piano dei conti;

b) il prospetto di articolazione della spesa per Missioni e Programmi e la classificazione COFOG c) il piano degli indicatori e dei risultati attesi.

Ai soli fini comparativi, il preventivo finanziario decisionale riporta anche i dati previsionali dell’anno precedente. Tali previsioni sono quelle definitive, ossia quelle contenute nel preventivo finanziario approvato all’inizio dell’anno precedente modificate dalle variazioni intervenute nel corso dell’e.f.

2020.

Il preventivo finanziario gestionale indica per ogni capitolo l’ammontare presunto dei residui attivi e passivi alla chiusura dell’e.f. 2020, l’ammontare delle previsioni definitive delle entrate e delle spese dell’e.f. 2020, l’ammontare delle entrate che si prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare nell’e.f. 2021 nonché l’ammontare delle entrate che si prevede di incassare e delle spese che si prevede di pagare nello stesso esercizio senza distinzione tra operazioni afferenti la gestione di competenza e quella dei residui.

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II. Misure per il contenimento della spesa pubblica Premessa normativa:

La legge di bilancio 2020 n. 160/2019 introduce nuove disposizioni in materia di contenimento della spesa pubblica che possono riassumersi nei punti esplicitati di seguito:

a) vengono introdotte nuove misure di contenimento della spesa per l'acquisto di beni e servizi - consumi intermedi - riparametrata alla media degli anni 2016-2018 (comma 590);

b) viene previsto un versamento al Bilancio dello Stato di un importo pari a quanto dovuto nell'esercizio 2018, in applicazione delle norme di cui al citato allegato A (contenente per lo più disposizioni in materia di consumi intermedi), incrementato del 10 per cento (comma 594);

c) continuano, invece, ad applicarsi le norme di contenimento non menzionate nel citato allegato A del comma 590 per le quali, ove previsto, seguiterà ad essere effettuato il versamento al Bilancio dello Stato;

d) si introduce l’obiettivo di un risparmio di spesa annuale pari al 10% della spesa annuale media per la gestione corrente del settore informatico sostenuta nel biennio 2016-2017 (comma 610).

Il Quadro sinottico contenuto nella Circolare n. 9 del 21 aprile 2020 del MEF richiama espressamente l’articolo 8 del D.L. 95/2012 come risultato delle modifiche e abrogazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2020; il Legislatore ha espressamente abrogato il comma 3 andando a disapplicare la misura di contenimento e razionalizzazione per gli acquisti di beni e servizi degli enti pubblici, lasciando tuttavia in vigore i commi 4 e 4 bis che si riferiscono rispettivamente agli EPR di cui all’allegato 3 (che non contiene INDIRE) e EPR vigilati dal MIUR. Si può ritenere che le norme generali di contenimento della spesa per consumi intermedi già nelle sue prime formulazioni prevedevano le eccezioni per gli EPR vigilati dal MIUR rispettivamente con il comma 4 e 4bis del D.L. 95/2012; tali enti contribuiscono agli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica secondo le modalità ad hoc ivi indicate.

Secondo l’interpretazione di INDIRE l’abrogazione espressa del solo comma 3 del sopra indicato D.L.

n. 95, i cui principi di contenimento sono stati sostituiti da quanto previsto dai commi 590- 602 della Legge di Bilancio 2020 e allo stesso tempo la attuale voluta vigenza dei commi 4 e 4bis rendono evidente che l’intento del Legislatore è quello di mantenere in essere per gli EPR le misure specifiche e speciali attraverso le quali gli EPR assicurano la razionalizzazione della spesa per i consumi intermedi. Nella specie si ritiene che INDIRE assicuri la razionalizzazione della spesa per consumi INDIRE - ISTITUTO NAZIONALE DI DOCUMENTAZIONE, INNOVAZIONE E RICERCA EDUCATIVA Protocollo Interno N. 38797/2020 del 26-11-2020 Doc. Principale - Copia Del Documento Firmato Digitalmente

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intermedi esclusivamente secondo quanto previsto dall’art. 8 comma 4 bis, quindi mediante la riduzione del versamento del contributo ordinario proveniente dal Bilancio dello Stato.

Con nota n. 16173 del 4 giugno 2020 e successiva integrazione del 5 giugno 2020 n. 16366 INDIRE trasmette ai due Ministeri MI e MUR una richiesta di parere sull’applicabilità delle norme introdotte dalla legge di bilancio 2020 in considerazione della vigenza del comma 4 bis dell’articolo 8 del DL 95 del 2012 in risposta della quale il MI con note n. 23102 del 4 agosto 2020 e successiva integrazione n. 23368 del 6 agosto 2020 si pronuncia per la non applicabilità ad INDIRE delle norme di contenimento relative ai consumi intermedi che come previsto dal comma 4 bis dell’art. 8 del D.L.

95/2012, tutt’ora vigente, continua a contribuire alla razionalizzazione della stessa attraverso la riduzione del Fondo ordinario per gli EPR di cui all’art. 7 del D.Lgs. 204/1998 e senza alcun l’obbligo di versamento al Bilancio dello Stato. Per quanto riguarda le spese per la gestione del settore informatico di cui al comma 610 della legge di bilancio il MI formula la medesima interpretazione rimandando alla vigenza del comma 4 bis dell’articolo 8 del sopra citato decreto legislativo.

Le perplessità formulate da INDIRE vengono discusse anche in seno al collegio sindacale durante le sedute del 28 luglio con verbale 61, del 23 settembre con verbale n. 62 e del 16 ottobre con verbale 63.

Anche alle sedute del Consiglio di amministrazione dell’8 giugno 2020, del 26 settembre 2020 e del 28 ottobre 2020 viene condivisa la necessità di formulare una richiesta di parere ai Ministeri competenti per addivenire ad una univoca interpretazione delle norme.

In data 18 settembre 2020 interviene il parere del MEF Ispettorato Generale di Finanza, per il tramite del MI, con il quale si stabilisce che “….la riduzione del Fondo ordinario per gli enti di ricerca definita dal comma 4 bis dell’articolo 8 del citato decreto legge n. 95/2012 assolva agli obblighi di razionalizzazione della spesa in materia di consumi intermedi da parte di tali enti, fermo restando il rispetto delle ulteriori disposizioni di contenimento della spesa ad essi applicabili, tenuto conto anche di quanto previsto dal comma 3 del medesimo articolo 8, il quale fa espressamente salve “le misure di contenimento della spesa già previste dalle vigenti disposizioni. In ragione di ciò, sulla base delle disposizioni introdotte con la legge di bilancio 2020, gli enti pubblici di ricerca vigilati dal Ministero dell’istruzione e dal Ministero dell’università e della ricerca continueranno a non effettuare alcun versamento in entrata al bilancio dello Stato dei risparmi derivanti dalla razionalizzazione della spesa per consumi intermedi, operando per essi la riduzione del Fondo ordinario per gli enti di ricerca definita dal citato comma 4 bis, diversamente da quanto previsto per gli enti soggetti alle disposizioni INDIRE - ISTITUTO NAZIONALE DI DOCUMENTAZIONE, INNOVAZIONE E RICERCA EDUCATIVA Protocollo Interno N. 38797/2020 del 26-11-2020 Doc. Principale - Copia Del Documento Firmato Digitalmente

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di cui all’articolo 8, comma 3 del decreto legge n. 95/2012, tenuti al versamento di quanto dovuto nel 2018 incrementato del dieci per cento. I medesimi enti devono ritenersi destinatari delle disposizioni di contenimento della spesa per l’acquisto di beni e servizi come definite dai commi 590-613 della legge di bilancio 2020, così come gli stessi risultavano destinatari di misure di contenimento della spesa pubblica, ora disapplicate, diverse da quelle che hanno interessato la spesa per consumi intermedi di cui all’articolo 8 del decreto legge n. 95/2012. Da ultimo, con riferimento all’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 610, della legge di bilancio 2020 che impone alle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, individuate dall’ISTAT ai sensi dell’articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, la realizzazione nel triennio 2020-2022 di un risparmio di spesa annuale pari al dieci per cento della spesa annuale media per la gestione corrente del settore informatico sostenuta nel biennio 2016-2017, giova richiamare quanto previsto dall’articolo 238, comma 6, del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77”.

Il parere del MEF da un lato esclude in maniera univoca gli enti di ricerca vigilati dal MIUR dall’effettuare i versamenti al bilancio dello Stato per consumi intermedi, dall’altro, a parere dell’organo interno di controllo, non dà indicazioni certe sull’applicazione delle misure di contenimento in quanto l’espressione Da ultimo, con riferimento all’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 610, della legge di bilancio 2020 che impone alle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, individuate dall’ISTAT ai sensi dell’articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, la realizzazione nel triennio 2020-2022 di un risparmio di spesa annuale pari al dieci per cento della spesa annuale media per la gestione corrente del settore informatico sostenuta nel biennio 2016-2017, giova richiamare quanto previsto dall’articolo 238, comma 6, del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 potrebbe essere oggetto di diverse interpretazione come ampiamente argomentato nella richiesta di chiarimenti trasmessa ai Ministeri vigilanti con nota n. 33405 del 21 ottobre 2020 in risposta alla quale il MUR trasmette in data 4 novembre con nota n. 19898 la richiesta di chiarimenti al Ministero dell’economia e finanze.

Sulla base della premessa sopra esplicitata, in mancanza di una interpretazione univoca, prudenzialmente INDIRE non ha potuto che sottoporre all’organo deliberante un previsionale che tenesse conto dei limiti introdotti con la legge di bilancio 2020 andando a decurtare matematicamente INDIRE - ISTITUTO NAZIONALE DI DOCUMENTAZIONE, INNOVAZIONE E RICERCA EDUCATIVA Protocollo Interno N. 38797/2020 del 26-11-2020 Doc. Principale - Copia Del Documento Firmato Digitalmente

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ed in modo sostanziale la previsione di spesa fatta dai responsabili degli uffici e delle strutture di ricerca. Il risultato è un bilancio in linea con l’interpretazione delle norme di contenimento formulata dal collegio dei revisori ma a parere dello scrivente non in linea con l’interpretazione ora formulata dalla Corte dei Conti e comunque del tutto lontano dai reali fabbisogni manifestati dai responsabili e dall’andamento in crescita dell’ente che si ricorda ha avuto negli anni successivi al commissariamento ANSAS un periodo dedicato alla messa in atto del piano straordinario di reclutamento, alla riorganizzazione degli uffici amministrativi e delle strutture di ricerca, alla deliberazione dello Statuto e dei Regolamenti in esso previsti, alla elaborazione delle procedure amministrative e di controllo di gestione, a un complesso processo di informatizzazione e dematerializzazione nonché alla creazione di piattaforme non solo per gli incarichi ricevuti dal Ministero dell’istruzione ma anche per la integrazione e l’armonizzazione degli strumenti esistenti, compresi quelli forniti dalla Commissione europea per la gestione del programma Erasmus plus per il quale Indire è designato Agenzia Nazionale.

Prudenzialmente si è proceduto a definire:

a) la media che costituisce il parametro di riferimento secondo il comma 590 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2020 che per l’anno 2021 è pari a 3.161.000;

b) il tetto massimo delle spese per la gestione del settore informatico di cui al comma 610 della legge di bilancio 2020, calcolato in euro 409.930.

Dal calcolo sono escluse le risorse vincolate alla realizzazione dei programmi e progetti e quelle per spese diverse da quelle per beni e servizi di uso corrente; sono escluse anche le spese strettamente correlate alla emergenza COVID-19 quali i servizi di igienizzazione o l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e le spese per la formazione obbligatoria del personale.

E’ interessante l’analisi delle spese inserite nei documenti di bilancio per l’e.f. 2021: nei circa 3 milioni di euro previsti che rientrano nella categorie dei consumi intermedi vi rientrano:

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locazioni di immobili riferiti a tutte le sedi di Firenze, Napoli e Torino pari a euro 445.000

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acqua, carburante, energie elettrica pari a euro 125.000

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manutenzioni di immobili, arredi, impianti per euro 400.000

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spese condominiali per euro 96.000

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spese di telefonia fissa e mobili per euro 18.000

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accertamenti sanitari del personale per euro 15.000

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costo per le indennità ed i rimborsi degli organi statutari per euro 103.000 INDIRE - ISTITUTO NAZIONALE DI DOCUMENTAZIONE, INNOVAZIONE E RICERCA EDUCATIVA Protocollo Interno N. 38797/2020 del 26-11-2020 Doc. Principale - Copia Del Documento Firmato Digitalmente

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servizi di pulizia e sorveglianza per euro 67.000

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servizi di connettività e trasmissione dati VOIP per euro 183.000

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noleggio degli impianti per il servizio di CLOUD per euro 600.000

Complessivamente le spese sopra riportate ammontano a circa 2,6 milioni euro e si riferiscono ai servizi minimi necessari per consentire l’apertura delle sedi, la pulizia e il loro funzionamento. Non si sono potute inserire alcune spese necessarie come quelle relative alla nuova procedura di gara per l’applicativo di contabilità gestione del personale, gare e contratti, inventario, iter amministrativi che dovrà essere iniziata nella seconda metà del 2021 così come le spese di consulenze ICT per sostenere il passaggio al CLOUD ma anche alcune opere di manutenzione in programma per l’apertura della nuova sede del nucleo di Napoli di proprietà dei INDIRE. Appare evidente che con il quadro di spesa sopra descritto qualsiasi decisione o processo che vada al di là della normale e ordinaria gestione (si ricorda che anche le spese correnti per la ricerca rientrano nei parametri di contenimento) è preclusa per INDIRE.

III. Previsione delle entrate e delle uscite

In premessa si ritiene opportuno evidenziare che alla luce della Legge 5 marzo 2020, n. 12 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, recante disposizioni urgenti per l'istituzione del Ministero dell'istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca) pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 9.03.2020 all’art. 2 è espressamente indicato che INDIRE è individuabile come Agenzia nazionale per la gestione del programma europeo per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport con riferimento alle misure di competenza del Ministero dell’Istruzione e del Ministero dell’Università e la Ricerca.

Ad oggi il Regolamento comunitario che definisce il nuovo Programma 2021-2027 non è stato ancora approvato dal Parlamento e dal Consiglio europeo e la Commissione europea non ha ancora pubblicato il budget complessivo per il 2021 per il finanziamento dei progetti dei Settori Istruzione Scolastica, Istruzione Superiore ed Educazione degli adulti.

Pertanto, in accordo con l’organo di controllo, non si è provveduto ad inserire nella previsione delle entrate il finanziamento comunitario destinato ai beneficiari del nuovo programma comunitario 2021- 2027 per la call 2021; parimenti non si è provveduto ad inserire nella previsione delle uscite i trasferimenti correnti a favore dei beneficiari del programma comunitario.

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La netta riduzione delle entrate e delle spese ha un forte impatto anche sul risultato economico come evidenziato nella sezione del Preventivo economico.

Il bilancio di previsione per l’anno 2021 prevede un ammontare complessivo delle entrate di competenza per euro 24.348.728,00 a fronte di uscite di competenza per complessivi euro 56.064.881,58 e prevede l’impiego di una quota dell’avanzo di amministrazione presunto per euro 31.716.153,58.

Le Entrate (e Uscite) per conto terzi e partite di giro sono pari ad euro 7.105.000,00 La previsione delle entrate è articolata come segue:

Entrate derivanti da trasferimenti correnti: euro 13.899.653,00, di cui euro12.364.653,00 previsti nel capitolo 121.900 Trasferimenti correnti da Ministeri che rappresentano l’importo destinato al funzionamento ordinario in attuazione dell'articolo 19, comma 3, del decreto legge 6 luglio 2011, n.

98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111". L’importo è comprensivo della somma assegnata all'lNDIRE con il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 aprile 2018 adottato ai sensi del comma 670 della citata legge n. 205 del 2017. La restante parte delle Entrate correnti è costituita per euro 1.000.000,00 dalla previsione di entrata del cofinanziamento del Ministero vigilante al funzionamento ordinario dell’Agenzia Erasmus plus e per euro 145.00,00 per il cofinanziamento dell’Unità Eurydice, per euro 100.000,00 per il cofinanziamento Epale, per euro 200.000,00 per il cofinanziamento Etwinning e per euro 90.000,00 per il finanziamento del progetto Assistenti 2021-2022.

Altre Entrate: euro 10.449.075,00 di cui euro 5.714.075,00 derivanti da Entrate della Commissione europea vincolate al programma comunitario Erasmus plus, euro 5.000,00 derivanti dagli interessi presunti maturati al 31/12/2020 sul conto di T.U. presso la Banca d’Italia, euro 4.715.000,00 derivanti dai rimborsi dovuti a minori rendicontazioni da parte dei beneficiari dei finanziamenti assegnati da INDIRE nell’ambito della gestione dei progetti in affidamento, in particolare il programma comunitario Erasmus plus ed euro 15.000,00 riferite ad altre entrate di varia natura (rimborsi vari, rendiconti scuole).

La previsione delle uscite è classificabile come segue:

Spese correnti: euro 54.961.494,35

Spese in conto capitale: euro 1.103.387,23 INDIRE - ISTITUTO NAZIONALE DI DOCUMENTAZIONE, INNOVAZIONE E RICERCA EDUCATIVA Protocollo Interno N. 38797/2020 del 26-11-2020 Doc. Principale - Copia Del Documento Firmato Digitalmente

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L’analisi del totale delle previsioni per Missioni e Programmi mostra il quadro che segue:

Missioni Programmi Previsione di

competenza

Ricerca e Innovazione 56.064.881,58

Ricerca per la didattica 9.727.599,22

Programmi comunitari e

collaborazioni internazionali 29.523.395,23 Servizi affari generali per le

amministrazioni di competenza 16.813.887,13 Servizi per conto terzi e

partite di giro 7.105.000,00

Servizi per conto terzi e partite di

giro 7.105.000,00

Totale generale 63.169.881,58

La previsione di spesa del Programma Ricerca per la didattica è riferita alle attività ordinarie di ricerca dell’ente come descritte nel Piano Triennale delle Attività e finanziate con i fondi di istituto rappresentati dal contributo ordinario e dall’avanzo di amministrazione non vincolato; è ricompresa anche la previsione per l’avvio di un bando destinato alle scuole e alle università per la realizzazione di progetti di innovazione didattica. Inoltre la previsione si riferisce alle attività progettuali relative agli affidamenti ricevuti prevalentemente dal Ministero vigilante.

La previsione di spesa relativa ai Programmi comunitari e collaborazioni internazionali si riferisce al programma comunitario Erasmus plus ed è pertanto coperta dai finanziamenti della Commissione europea e dai cofinanziamenti del Ministero vigilante.

La previsione di spesa relativa ai Servizi affari generali per le amministrazioni di competenza si riferisce per la misura maggiore ai costi del personale ivi incluse le attività di formazione e di missione, agli oneri relativi agli organi dell’ente, alle spese per le locazioni, le spese di funzionamento e mantenimento della struttura ivi inclusi gli interventi e gli acquisti in conto capitale, alle spese per gli apparti informatici e sviluppo software, per la sicurezza informatica e il traffico dati.

Inoltre sono riconducibili a questo programma di spesa anche gli importi riferiti ai seguenti tre Fondi:

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a) Fondo di riserva per eventuali spese impreviste che potranno verificarsi nel corso dell’esercizio, costituito ai sensi del DPR 97/2003 articolo 17, per un importo di euro 500.000,00 pari al 2,75% delle Uscite correnti finanziate dal FOE e fondi di istituto.

b) Fondo per rinnovi contrattuali: rappresenta il valore del fondo per il rinnovo contrattuale del personale in servizio per un importo di euro 495.513,11.

c) Fondo rischi e oneri alla voce Altri fondi, rappresenta il valore del fondo per eventuali spese da sostenere in caso di soccombenza dell’ente nell’ambito di contenziosi con il personale in servizio, per un importo di euro 50.000,00.

Per quanto riguarda la previsione pluriennale delle Entrate, sono state riconfermate le previsioni del 2021. Anche per le Uscite si riconfermano per lo più le previsioni del 2021.

Nel prospetto riepilogativo delle spese per Missioni e Programmi le previsioni di competenza sono corrispondenti a quanto risultante dal preventivo finanziario gestionale delle uscite. In esso è individuata la classificazione COFOG uguale per ogni Programma di spesa. Tutti i capitoli di spesa sono stati collegati agli specifici programmi risultanti dal prospetto riepilogativo. Per le previsioni di cassa si rileva invece uno scostamento rispetto alle previsioni desumibili dal preventivo finanziario gestionale. Tale scostamento è dovuto al fatto che alcuni capitoli di spesa non risultano collegabili ai relativi programmi e quindi restano in vita solo per la presenza dei residui passivi. Pertanto le previsioni di cassa di questi capitoli sono visibili esclusivamente nel preventivo finanziario gestionale delle uscite.

IV. Il Preventivo economico

Il preventivo economico racchiude le misurazioni economiche dei costi/oneri e/o dei ricavi/proventi che si prevede di dover realizzare durante la gestione nei diversi centri di responsabilità cui si riferiscono le programmate valutazioni economiche.

Il preventivo economico pone a raffronto non solo i proventi ed i costi della gestione d’esercizio, ma anche le poste economiche che non avranno nello stesso esercizio la contemporanea manifestazione finanziaria e le altre poste, sempre economiche, provenienti dalle utilità dei beni patrimoniali da impiegare nella gestione a cui il preventivo economico si riferisce.

I ricavi rappresentano il valore degli accertamenti finanziari la cui competenza economica è relativa al periodo di riferimento del presente bilancio.

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Nello specifico:

 Proventi e corrispettivi per la produzione delle prestazioni dei servizi: rappresenta il valore degli accertamenti finanziari relativi ai progetti nazionali e internazionali che saranno finanziati nel corso 2021 ed al contributo ordinario la cui competenza economica è relativa al periodo di riferimento del presente bilancio.

 Altri ricavi e proventi: rappresenta il valore degli accertamenti finanziari relativi alle restituzioni che saranno effettuate da soggetti terzi la cui competenza economica è relativa al periodo di riferimento del presente bilancio.

 Proventi diversi dai precedenti: rappresenta il valore degli accertamenti finanziari relativi agli interessi attivi maturati sul conto di Tesoreria Unica.

I costi rappresentano il valore degli impegni finanziari la cui competenza economica è relativa al periodo di riferimento del presente bilancio.

Nello specifico:

 Costi per materie prime, sussidiarie, consumo e merci: rappresenta il valore degli impegni finanziari relativi alle spese per l’acquisto di materiali di consumo dell’Istituto.

 Costi per servizi: rappresenta il valore degli impegni finanziari relativi alle spese per l’acquisto dei servizi dell’Istituto.

 Costi per il godimento beni di terzi: rappresenta il costo di locazione degli immobili.

 Costi per il personale (salari e stipendi, oneri sociali): rappresenta il costo del personale compresi gli oneri a carico di INDIRE

 Ammortamenti e svalutazioni: rappresenta il valore degli ammortamenti dei beni risultanti dall’inventario dell’istituto.

 Variazione delle rimanenze delle materie prime sussidiarie di consumo e merci: rappresenta la variazione delle rimanenze di magazzino rispetto all’anno precedente.

 Oneri diversi di gestione: rappresenta la somma delle imposte di registro, della Tari e dell’IMU.

 Accantonamenti per rischi: rappresenta il valore del fondo per eventuali spese da sostenere in caso di soccombenza dell’Ente nell’ambito di contenziosi con il personale in servizio.

 Accantonamenti ai fondi per oneri: rappresenta il valore del fondo per il rinnovo contrattuale del personale in servizio a tempo determinato e a tempo indeterminato e del fondo di riserva.

 Oneri diversi di gestione: rappresenta la somma delle restituzioni inerenti i trasferimenti.

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Il Preventivo economico per l’anno 2021 rappresenta una previsione di disavanzo di euro 31.197.766,35. Tale risultato è generato da una inferiore previsione delle entrate e delle uscite rispetto all’e.f. precedente dell’Agenzia nazionale Erasmus plus come già esposto nella sezione III Previsione delle entrate e delle uscite. Si fa presente che laddove non si sia in presenza di prestazioni sinallagmatiche, come nella generalità dei casi, il rapporto di correlazione oneri-proventi viene invertito; in tal senso si procede alla identificazione dei proventi di competenza in funzione della correlazione di essi con i costi ed oneri sostenuti nello stesso periodo di tempo.

V. Avanzo di amministrazione presunto da applicare al bilancio di previsione 2021

Le risultanze sono il frutto delle rilevazioni contabili e delle proiezioni che consentono di stimare l’avanzo di amministrazione alla data del 31 dicembre 2020 in euro 111.470.133,99. Tale importo rappresenta la prima posta di entrata del preventivo finanziario delle Entrate. Il dettaglio relativo al calcolo dell’avanzo di amministrazione presunto è contenuto nella tabella dimostrativa del presunto avanzo di amministrazione dalla quale si evince che l’importo di euro 89.774.529,96 ha destinazione vincolata riferita per euro 88.940.504,66 alla gestione dei progetti i cui affidamenti sono stati ricevuti negli anni antecedenti al 2021 e per euro 834.025,30 riferita agli accantonamenti per la formazione e l’aggiornamento del personale in servizio calcolato ai sensi degli artt. 51 e 61 del CCNL del 21 febbraio 2002 sui livelli IV-VIII e sui livelli I-III, nonché per i benefici socio assistenziali ex 96 del CCNL vigente.

La parte di avanzo di amministrazione disponibile, pari ad euro 21.695.604,03 deriva in parte dalle economie realizzate sui contributi ordinari di Indire dalla sua costituzione ad oggi ed in parte dalla imputazione di quota parte dei costi del personale strutturato e di altri costi a carattere generale imputabili sui programmi/progetti finanziati con i fondi europei (programma Erasmus, i PON) e i progetti finanziati da altre istituzioni pubbliche. L’avanzo di amministrazione disponibile non applicato al Bilancio di previsione 2021 è pari a euro 14.455.116,95.

IL DIRETTORE GENERALE Flaminio Galli

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e rispettive norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa.

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