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MOZIONE Oggetto: In merito alla crisi aziendale ed occupazionale dell’Azienda Mercatone Uno e del punto vendita di Colle di Val d’Elsa.

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Academic year: 2022

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MOZIONE

Oggetto: In merito alla crisi aziendale ed occupazionale dell’Azienda Mercatone Uno e del punto vendita di Colle di Val d’Elsa.

IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che:

- il Gruppo Mercatone Uno, nato nel 1983, si è affermato come azienda italiana specializzata nella GDO di mobili e complementi d’arredo a un costo competitivo e accessibile a tutti. Negli anni la società si è ampliata sempre di più, vantando una presenza capillare su tutto il territorio nazionale, compreso numerosi negozi in Toscana;

Rilevato che:

- la recente crisi economica, amplificata dall'aumento della concorrenza proveniente dal commercio on line che ha colpito in generale il settore del commercio, ha provocato una profonda crisi aziendale, tanto che il gruppo risulta in amministrazione straordinaria dal 7 aprile 2015;

Considerato che:

- in Toscana ci sono quattro negozi situati a Colle di Val d’Elsa, Altopascio, Lucca e Calenzano con diverse decine di impiegati;

Ricordato che:

- in data 2 aprile 2015 le Società proprietarie di Mercatone Uno hanno presentato istanza al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), ai sensi dell'art.2 del Decreto Legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito in Legge 18 febbraio 2004, n. 39, al fine di ottenere l'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria prevista dal citato decreto, dichiarando la sussistenza dello stato di insolvenza delle suddette società e la ricorrenza dei requisiti dimensionali di cui all'art. 1 del D.L. 347/2003;

- con decreto del 7 aprile 2015 il MISE ha disposto l'ammissione di tali società alla procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza ed ha contestualmente, nominato tre Commissari Straordinari che, da allora, stanno curando le successive fasi previste dalla legge, a seguito del fallimento accertato dal tribunale di Bologna - Sezione Fallimentare, in data 8- 10 aprile 2015;

Tenuto conto che da allora i Commissari Straordinari si sono attivati per portare a termine la vendita della società, e nel contempo hanno attivato un tavolo al MISE, assieme ai rappresentanti nazionali e territoriali delle organizzazioni sindacali e delle regioni interessate al fine di trovare una soluzione condivisa che punti a salvaguardare gli interessi dei lavoratori e della Mercatone Uno;

Preso atto che in una nota stampa dei Commissari Straordinari dello scorso 21 maggio viene riepilogato l'ultimo incontro al MISE con i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, durante il quale sono stati illustrati i contenuti dell’autorizzazione ministeriale all’aggiudicazione dei compendi aziendali relativa a 68 punti vendita, sui 74 oggetto del bando di cessione. Oltre ai 59 punti vendita attivi, sono oggetto dell’aggiudicazione anche 9 punti vendita attualmente chiusi;

(2)

Preso atto che sono due i soggetti con i quali è prevista, dopo tre anni di bandi andati deserti, la formalizzazione della cessione dei negozi:

a) la Cosmo S.p.A., con sede a Corropoli (Teramo), meglio noto per detenere i negozi Globo che ne rileverà 13 punti vendita, tra i quali quelli di Colle Val d’Elsa, Altopascio e Lucca;

b) l’altro, che ne acquisirà 55, è Shernon Holding srl, società italiana con sede a Milano, costituita a dicembre scorso e “riconducibile a imprenditori italiani e stranieri”, secondo quanto scritto dai commissari nelle lettere ai sindacati. Una società, secondo le banche dati, detenuta al 100% dalla Star Alliance Limited, con sede a Malta, che rileverà, tra gli altri, il negozio di Calenzano (Firenze);

Considerato che:

- secondo quanto reso noto dalle forze sindacali, il progetto industriale porterebbe ad una forte contrazione degli addetti attualmente operativi (ad esempio, nel caso del piano di riassunzione prospettato dalla Cosmo si parla di garantire la riassunzione per un biennio di 196 rapporti di lavoro sugli attuali 566), oltreché operare un largo ricorso al part time;

- mentre per i lavoratori che non saranno trasferiti all'acquirente, rimasti in carico alla Procedura, sembrerebbe previsto il licenziamento con le forme di tutele previste per il settore, quali la NASpI, nonchè del sostegno alla ricollocazione al lavoro previsto dal FEG (Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione), per il ricorso al quale sembrerebbero già avviati i contatti con la competente Direzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;

Considerato che:

- le preoccupazioni dei lavoratori interessati e delle rappresentanti sindacali coinvolte meriti una rapida risposta in merito alle conseguenze di tali passaggi societari per i negozi toscani e per i connessi livelli occupazionali;

- la necessità di ottenere dai Commissari Straordinari di Mercatone Uno maggiore chiarezza sugli impatti reali per quanto il passaggio dei quattro negozi attualmente presenti in Toscana alle due società sopra richiamate, con l’obiettivo di poter tutelare al massimo gli attuali rapporti di lavoro, nonché garantire la continuità di esercizio dei negozi;

- che nel punto vendita di Colle val D’Elsa dagli attuali 49 dipendenti le organizzazioni sindacali fanno sapere che si passerebbe, nella migliore delle ipotesi a 15 dipendenti a tempo indeterminato e 5 dipendenti a tempo determinato;

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN GIMIGNANO ESPRIME

la piena solidarietà alle condizioni in cui si trovano le lavoratrice ed i lavoratori del punto vendita Mercatone Uno di Colle di Val d’Elsa e degli altri punti vendita toscani;

CHIEDE L’IMPEGNO DELLA GIUNTA COMUNALE

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- ad inviare questa mozione alla Regione Toscana perché sia attivato quanto prima un tavolo di crisi aziendale a livello nazionale, con tutti i soggetti interessati alla cessione di rami d’azienda di Mercatone Uno, a partire dai Commissari Straordinari, le rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni interessate, al fine di comprendere quali sia il reale impatto della vendita dell’azienda per la Toscana, e mettere in atto ogni azione utile per tutelare i livelli occupazionali coinvolti ed il mantenimento della presenza del punto vendita di Colle di Val d’Elsa sul nostro territorio e degli altri punti vendita toscani.

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