ESPOSIZIONE DEL
METODO
PRATICATO PER DETERMINARE IL
POTERE...
Francesco D'Agostino
%
PRATICATO PER DETERMINARE»
IL POTERE CALORIFERO
DI
ALCUNI
COnBVSTIBILI FOSSILI
trance Jco
TenenteColonnello diArtiglieria.
DirettoredelleReali Fonderie,eBarenide' CannonidiNapoli.
Commendatoree Cavaliere di più Ordini.
UfficialedellaLcgiond'Onore.
SocioOrdinariodelRealIstitutod'Incoraggiamentoe dell'AccademiaPontanianadiNapoli;eCorrispon- dentedell'Imperiale e RealeAccademiadiAreno,
e dell'Istituto Istericodi Francia.
NAPOLI;
18/Ì7.
\
La
GeologiaclassificaiCombustibiliFossiliasecon-do
l'epoca della loroformazione, opiuttosto dalgrup- po ove sono depositatinelseno della terra.Le
scienze tecnicheper farnebuou
uso nelleArti seguono questomodo
di classifica , che neoffre ilmezzo
piùsicuroda
riconoscernela natura elaqualità.Un
Combustibilefossile,ches'incontra ne'lerreui di alluvionede'piùmoderni
,si giudica subito essereuna
torba , olegno alterato. Saràun
lignite ,se trovasinei terreni terziari,edanchesegiacessetra gliultimistra- ti della formazionesecondaria;ma
in terrenipiùan- tichi,nella formazione delLias, nellemarne
iridate delTrias, e nelgruppo
carboniferopropriamentedet- to, allorasaràun
vero Zoofitantrace(Litantrace,da- gl'Italiani,Houille^ dai Francesi);e sefinalmenterin- viensi questa sostanzafossile negli strati superiori de' terreni ditransizione, sarà l'Antracite(Geantrace
).I caratteri fisici del Combustibile seguono questa specie di classifica.Essi dimostrano evidentemente la suaorigine,ediciamo che pertalsostanzafossileacca- de
come
per ognialtra roccia,chedalsuoaspetto,dai suoicaratteri orittologici, dalle formeesteriorisigiù-suo periodogeologico, avuto riguardo ancheaifossili
che contiene;eperòdellasostanza, di cui trattiamo, la struttura sfogliosa, concoide, pisiforrae, scistosa
,
compatta, ilsuocolore,ladensità, V apparenza gene- rale, faràdire perlopiùseil combustibile sia
Tor-
ba,un
Fitantrace,un
Zoqfitantrace,un
Geantrace.Considerato poi
ifCarbone
ne*suoicomponenti, ne' suoiElementi Chimici, coraechè lematerie checontri- buironoallasua generazionenon
furono chevegetalied animali,lequali pereffettodi una lunga e profonda alterazione,e col concorsodi tante influenzechimiche emeccanichediederoun
compostobasatosempre
sugli stessi principi, chevisi trovanoriuniti,pocodifferenti traloro,adeccezionedi qualchesostanzache nonène depositi più recenti, diciamo cheavvisempre
un'ana- logia, unasimilitudine dicomponentitradepositi della formazionestessa, ed anche traqueidi diversa epo- ca,ma
peròsi trovanoquesti differentemente propor- zionati.Or
degliElementi checompongono
ilCarbon
fossile visonodi quellichesonutilinellacombustione, edai- trichenon
losono; esiccome tult'iCombustibilifos- silicontengono principalmente ilCarbonio fissoeVI- drogeno , che sonola causa principale del Calorico , l'Ossigeno,l'Azoto, lematerieterrosee metallicheson quelleche sonosenzaeffetto; cosìèchebisognaanda- reprincipalmenteincercadi questi principiicombu-
stibili.
Oltre a ciòsiha anchenellacombustionelaforma- zionedi altricomposti che pursonutili edefficaci alla produziondel calorico,
come
V Idrogeno carbonato ed*
il
Gas
ossidodi Carbonio; quindi è chenon
solo la quantità dei primitiviElementicombustibilibisognerà determinare,ma
anchetenercontodiqueiprodottiche risultarpossonodalla combinazione di essiconl'ossige- no, d'onderisulta un'altra emanazionediCalore.È
daosservarsi chenelle Artiun
combustibile per effettodelledifferentiproporzioni dei suoi principipuò
essere più. utile iuuno.scopo che in
un
altro; giovadunque
distinguere quei chesonbuoniadagire a con- tatto, vale a dire nella riduzionede'minerali,perfare calce e gesso,e necasi incuisidispongono alternativa-mente
gli stratidimaterie a cuocere, eglistratidicar- bone;come
pure perammassare
e lavorare il ferro nellefucine, infine in tutte lecombinazioni incui sivuolottenere
un
risultatodalpotere raggiante.Vi
son poiquellicheagiscono a distanza,cioècheproducono moltafiamma
,che sono iCarboniidrogenati, i quali sono buoniper riscaldare le caldaie delleMacchine a Vapore
,per evaporizzareiliquidi
,per calcinarei sali edaltriprodotti uei forni diversi;
come
per cuocere le porcellane eglioggetti dicreta, fondere i cristalli nelle vetriere,ecc. Quindi è che in ogni Carbone fa d'uopoosservare ilsuoPotere Raggiante
, ed ilsuo PotereEvaporatori^
Or
la migliore maniera- di giudicarne consiste nelprimo
caso adeterminaredall'Esperienzalaquantilà di lavoro ch'essofa inunafornace con caloricoraggiante a dati e circostanzeuguali, enelsecondo facendoeva- porizzareuna quantitàdiacquadallacombustioneim-
mediatadelCarboneinun
fornello diMacchina
aVa-
poreben preparato a questo oggetto concircostanzee con mezzialtiadare tutta la sicurezza desiderabile;DigitizedbyGoogle
—
6—
onci'èchequesti
debbono
essere stabilii! convenevol- mente,echesi facciano tutteleosservazioni,esirac- colganotult'idatipernon
averedelle anomalie deri- vanti dalnon
agireconleregole della Scienza.Abbiamo
premessoquesti principi generali per di- mostrare quale scopo ci siamo prefisso nella serie di Esperienze chepraticammo
su treCarboni diversi cioèdiToscana(Monte Bamboli
),varietàgrasso, di Francia(Alais-GrandeCorabe
),d'Inghilterra(New-
Castle-mina Carr'S Hartley); esperienzeche
andiamo
quiman mano
descrivendo, ondevenireinchiaro del PotereCalorifero assoluto di ciascuno,non chedelPo-
tereComparativo
tra loro.Per ben
definire inprimo
luogoun Carbone con
principidellaGeologia,farebbed'uopo primieramente passarealladisaminadelterreno in cui esso è rinchiuso;sarebbenecessarioconoscerele conchiglie, le impres- sionivegetali,gliavanzi paleontologicidi quelterreno, essendo questi i
monumenti
che parlano della suaepo- ca geologica;come
pureesaminarelerocce,chesitro-vano
associate aquei depositi.£
conquesti argomenti poter giudicaredellaloronatura,dell'etàloro,edella loroqualità;ma mancando
affattoditalielementi pei CarbonidiFranciae d'Inghilterra,cheabbiamo
assog- gettati allenostreesperienze , ciasteniamodal parlar- ne ;solamentepelCarbone
diMaremma
ci riportiamo alladescrizionedatanedall'egregio ProfessorSavi,eda quantoèslatodetto dal nostro dotto ConcittadinoPro- fessorPilla nelle suenotiziegeologichesul menzionato Carbone. Quest'ultimogiudicacheglistralicarboniferi diMaremma
appartenganoaiterrenidisedimento supe- riore, epropriamentea quel periododiessichesichia-—
7—
ma Miocene
, vale a dire a quelgruppo
che contienemeno
difossili recenti.Ma
noitenendo contodeiprin- cipi fissatidaaltriGeologidietro le osservazioni fatte nell*esplorazionidellamaggiorpartedelle contrade diEuropa,
diciamo cheilveroCarbon
fossile(Houille) è quellochegiaceinqueidatigruppidi eccezione del terreno secondario,ammessi
dal Burat,come abbiamo
dettodisopra, non perchegli altridi differenteforma- zionenon
ne avessero iprincipi,edalcuni anche la struttura eleapparenze;ma
perchè ilorocomponentinon
stanno insiemeinquelledateproporzioni, locchè costituisce laqualitàperfetta pergliusi tecnici,quella cioèchedicesiZoofitantrace(anticanomenclatura),Litantrace(oggidagl' Italiani),Houille (daiFran- cesi)
, Splint-Coal (dagl' Inglesi).
E
noi parlando mineralogicamenteechimicamente intendiamo per Car-bon
fossileindistintamentequelcomposto
minerale in cui trovansicarbonio,idrogeno
, ossigeno, e sostanze terrose e metalliche;
ma chiamiamo
veroCarbone
per gliusi industriali,ilpiùutilenelleapplicazioniingran- de, quel combustibilefossileincui il Carboniovi sta per più del60
per•/•,cheoltredell'Idrogeno edOssi- geno performar V acquaviabbiadell'Idrogeno in ec- cesso,ma
nou piùdel2
per•/.(perchèaldippiù di questa proporzioneilCarbone
si rendefusibile enou buono
perVevaporizzazione), echetutte lealtre so- stanze terrose e metallichenon
oltrepassinoil5
per%;
dital chetutte levolteches'incontranoCarboni coni
loro principi dimolto lontani da queste proporzioni
,
essi possono piuttosto annoverarsi nella varietà dello Stipite del Ligniteodell'Antracite
.
Iucominciandoadefinire iCarboni in
esame
peiIo-DigitizedbyGoogle
—
8rocaratterifisici ,diciamoin
primo
luogo,chequello diToscanaccompatto,allospezzamentopresentauna
tessiturapiuttostoscistosa,ilsuocoloreè nerolucido più o
meno
brillante,inqualchepuntoiridato; ilsuo pesospecificobene sperimentato è iVio. Provatoalla fucinahala proprietàdibruciareconfiamma
chiara e viva, esiaccendeconfaciltà;tramanda un
odorbitu- minoso,enon
moltosolforoso,sostieneilfuoco,e la*scia
un
residuo scoriaceo.Il
Carbone
di Franciaè poco compatto, piuttosto friabile tra ledita,allospezzamentopresentade'fram- mentidifigura romboidale; ilsuocolore ènerolucido brillante,ilpeso specifico è i y,0. Provatoallafucina brucia confiamma
chiara,siaccendecon moltafaciltà,tramanda un
odor bituminoso e solforoso, sostiene il ilfuoco,elascia moltescorie.Il
Carbone
d'Inghilterra è difficile a spezzarsi, hauna
tessiturascistosa,econ frammentidifficiliastrito- larsitra ledita; ilsuocolore ènero oscuro,alternante conporzioni lucide,spessoiridato;ilsuopesospecifi- coè i ,38. Provato alfuocodella fucina brucia confiamma
chiara eviva, siaccende facilmente, sostiene il fuoco, elasciapocoresiduo.Siam
passatipoi a determinare,col processo delia incenerazione, laquantità e le proporzioni dei loro componenti, cioèdelCarboniofisso,delleSostanze vo- latili,e delleCeneri,ch'essicontengono.Abbiamo
pesato100
parti dicarboneper ciascuna specie,emesseinun
crogiuolodiplatino; espostoal- l'azione dellafiamma,
ilcrogiuolo èdivenutorosso;si è fattopoi raffreddare, esiè pesato ilCarbone
privo dellesostanzevolatili;nuovamente
si è messo alfuoco,—
9—
alcontattodell'aria atmosferica si èperduto tutto il
Carbonio, e ne
abbiamo
pesatoiresidui.Questa opera- zionesièfettasuitreCarboni successivamente; edec-irisultati.
Carbone diToscana (varietàgrasso).
• •
i.°Esperimen.2.°Esperimen.3.°Esperimen.
Sostanzevolatili O,4o 0,46 o,45
Carbonio . . . 0,47 0,42 0,42
Residui
....
o,i3 0,12 0,i3100 100 100
»..1
CordonediFrancia ( Alais-Grande
Combe
).1."Esperimen.2.0Esperimen.3.°Esperinaen.
Sostanzevolatili o,3a o,33 o,3o
Carbonio . . . o,56 0,57 0,80
Residui
....
0,12 0,10 0,10200 100 100
—
10—
Carbonea*Inghilterra(Nerr-Castle
Mina
Carr'S
Harlley).i.0Esperimen.Ja.°Espeiimen.3.°Iìspcrirnen.
Sostanzevolati) 0,28 o,3i
Carbonio . . . 0,67 0,68 0,66
Residui
....
0,04 o,o4 o,o3100 100 100
laqueste operazioni leniam conto delle ceneri; e poiché perladetenninazionedeiCarbonio e delle so- stanzevolatili questo
metodo non
èpuntoesatto,ci ri- portiamoalle analisi:ricaviamosoloebeiresidui sono pelCarbonediToscanadel i3 per100
inproporzione media,pel
Carbone
di Franciadell'i1 per100
circa, epelCarbone
Inglese del 4per100
circa.Sisonosottomessi poiidettiCarboni adun'accurata distillazioneconi notiapparati chimici; ed
abbiamo
ottenutoiseguenti risultati.Ogui
qualitàdiCarbone
impiegatoalla distillazione eradi parli100
;si è ottenutodopo
la distillazione:Per Carbone
diToscana (
varietàgrasso)
Coak 58,oo
Materievolatili. . . 42>
00
100,00
Pel Carbone
diFrancia
Coak 61,26
Materievolatili . . .
38,74
100,00
Pel Carbone
IngleseCoak 77?o°
Materievolatili. . .
a3,oo
100,00
Il
Coak
de'CarboniToscano
ed Ingleseè dellanatu- radetta gonGato(boursoufflé); quello ricavato dal
Carbone
diFrancia èdellaspecie detta polverulento.Saggiatiiliquidiottenuti daquesti Carboni
han
da- toreazione alcalina; loccbè dimostrache contenevano composto ammoniacale. I loro gas, privaticonl'idrato dicalce dell'acidocarbonicoe deli'idrogeno solforatoche T imbrattavano, sisodoaccesi ed hanno bruciato perfettamente
come
ogni gasilluminante; quindisotto questorapportoi detti trecombustibilihan
pocavarie- tàtraloro.Non abbiamo
tenutoconto dello zolfo contenuto in ciascunCarbone
nellostato dibi-solfuro diferro, dicuidopo
lacombustione unaparterimanenelleceneriallo statosesquiossido di ferro,ed un' altra se ne vaingas acido solforoso,chedà luogoall'odore disolfo,cbeor- dinariamentesisentenellacombustióne del carbon di terra-, poichéil nostroscopoè solodi tenerconto del poterecalorifero diciascuno, per1'utilitànell'applica- zione.Ecco
poiil risultatodi diverse AnalisiChimiche
ele- mentari, che riportiamo ondevedersi la proporzione de'principìcomponentidiciascunCarbone, specialmen- tedell'Idrogeno e dell'Ossigeno perla formazione del-l'acqua,dell'Idrogenoiu eccesso, uon che del Carbo- nio, sostanzechebisogna principalmente determinare.
Carbone
diToscana (
varietàgrasso )Carbonio . . * . . . ,
76,40
Idrogeno
4,7$
Azoto
ì . KOssigeno
\
l4<1
*
Ceneri . * 4, 3
100,000
Carbone
diFrancia
Carbonio 76,
43
Idrogeno
4-85
*
I0,°! .4,47
Ossigeno\ fi-fé
Ceneri
4,i5
100,00
1..
Carbone
IngleseCarbonio
85,6
1
Idrogeno 4»7
°
Aiolo
ift
Ossigeno {
0,32
Ceneri . : 1,97
*1.
100,00
Per
conoscereilPotere Evaporatorioco'principìdel- laScienza,eparagonarloai risultatidegliesperimenti ottenutida alcuniFisici distintiche assegnaronoun
nu-mero
diCalorieadun
dato pesodiCarbone
, in ragio- nedellaquantità delle sostanze combustibili che con- tiene, e capaci diprodurle;e dalnumero
di detteCa-
loriedeterminareilpesodi acqua che
può
evaporizza- re, il che chiamasi Potere Evaporatorio Teorico; ri-cordiamo
chenelCarbone ledue
Sostanze producentiDigitizedbyGoogle
— u
il CaloricosonoilCarbonio el'Idrogeno, e so in
un Carbone
evvilamedesima
quantità di essesiavràsem-
prenel bruciarlola stessa quantità in peso di acqua elevataallastessaquantitàdigradi, eh' è rappresentata daun numero
, e ciocchéchiamasiCalorie:da questo risulta ilvalorecalorifico delCombustibile.E
poiché l'esperienzaha dimostrato cheilCoak
nedà a ragione di7o5o
CalorieperogniKilogramma,
echeun
Kilo-gramma
d'Idrogenonedàaragione di22125
; cosìè faciledeterminareinun
Carbone, a secondola quanti- tàdiqueste sostanzechecontiene, echesisaràottenu- ta dall'analisi,ilnumero
totale delleCaloriediun Ki- logramma
diCarbone
nello stato naturale.Ma
si sa d'altrondecheogniKilogramma
divapore acqueopren- de65o
Calorie, e contenendoneun buon Carbone 6000
,un Kilogramma
di esso ridurràKilo:9,23
di acqua invapore;ma
nellapraticaquestosiriducealle9/sparti: èperciògeneralmenteaccettatoche nel fatto
un buon Carbone
deve perogniKilo:ridurreinvapo- reseiKilo: d'acqua.Vediamo
se l'è così pei Carboni inesame,
avendo riguardoalleproporzioni de'principi elementari, cheabbiamo
ottenutedall'analisi.Pel Carbone
diToscana (
varietàGrasso )
Riportiamoi risultatiavutidall'analisi,e già di so- pra esposticoulaseparazione dell'Ossigenodall'Azo- to,
mercè
il processodi Liebig.—
15—
Carbonio
76,403
Idrogeno
4*7^7
Azoto
0,936
Ossigeno. 1
3,234
Ceneri
4,710
100,000
Per
ridursiinacqua 13,334
diOssigeno vibisogna- no 1,65od'Idrogeno;quindi resta V Idrogeno libero 3,087. Calcoliamo da questi prodotti approssimativa-mente
ilsuovalorecalorifico.In
primo
luogo sopraun
kilo; diCarbone
sonovi764 gramme
diCarbonio, cheforniscono 7<h/iooodi
7o5o
calorie, cbeformano5386
e poi
3o gramme
d'idrogeuo libero, supponen- dol'altraparte necessariaperformare conl'os- sigenoT
acqua; ele3o gramme
a ragionedi22
1a5
Caloriesono3%.«
di23
135,o 663
Totale
6049
ma
noiabbiam
dettocheogni kilo:diVapore
assorbi- sce65o
Calorie; così le6049
Caloriedarebbero inva-pore kilo:
9,3o6
di acqua , e per le»/s parliKilo:6,304,
ch'è il potereevaporatoriodi ognikilograrama diquestocarboue.DigitizedbyGoogle
—
16—
Pel Carbone
diFrancia
Carbonio
76,43o
Idrogeno-
... 4>85o
Azoto
0,690
Ossigeno
13,780
Ceneri 4? 3
5o
100,000
Per
ridursiinacqua 135780
diOssigenovi bisogna-no
1,722 d'Idrogeno; quindiresta l'Idrogeno libero3,128.
Sopra 1 kilo : di carbone sonovi
764 gramme
di carbonio,cbeforniscono7«y,.0odi7o5o
calorie,che formano
5386
e poi31
gramme
d'idrogenolibero,supponen-do
l'altraparte necessariaperformareconl'os- sigeno l'acqua; le 3igramme
a ragione di22125
calorie,sono5,/, 0«odi22125
,o . . . .685
Totale
607
Ogni
kilo:di vapore assorbisce65o
calorie; così le6071
caloriedarebberoinvaporekilo:9,34o
di ac- qua, eperle*/* partikilo:6,226,
eh'èil potereeva- poratolodiognikilogramma
delcarbone Francese.—
17—
*
Carbone
IngleseEssendo questa la proporzione delle sostanze ele- mentari:
Carbonio
85
,6rIdrogeuo 4>
20
Azoto 1,20
Ossigeno
7,02
Ceneri 1,97
-
100,00
troviamo che
856 gramme
di carboniodanno
.calorie
6o34
eper
33 gramme
d'idrogeno libero, calorie . .730
Totale
6764
risultail potereevaporatorio teorico per ogni kilo: di questocarbonekilo: io,4<>6diacqua, e perle•/* parti kilo: 6,936. (a)
Questirisultatisono assaiapprossimativi aquelli ot- tenuti dalfatto,
come
sivedrà in seguito.Passiamo
ora al riscontro diciò cheabbiamo
fatto conun metodo
checidàlaFisica Sperimentale.(a)Queste analisi sonostate eseguitenell'Elaboratorio chimicodellaRealFonderiadiNapoli perlecuredell'egre- gioediligenteProfessoreD. Pasquale
La
Cava.DigitizedbyGoogle
Abbiamo
provatounaquantitàdei carboni inesame
nell'apparecchiodi
Clémeut
, pervenireinchiaroseil
numero
delle caloriechesiottieneda tali carboni bru- ciati nelcalorimetrosiaegualea quello che danno ilCarbonioe l'Idrogeno isolatamente asecondoil
numero
stabilito nelletavole del Bresson.
Abbiamo
inprimo
luogopesatounagramma
dicar- bonegrassodiToscana,dicuivolevamo
determinareilvalorecalorifico, e
dopo
siè bruciata nelcalorimetro a ghiaccio;eda misura cheilcaloricosièpropagatosiè fusoilghiaccio rinchiuso nel calorimetro;siè raccolta tuttal'acqua chen'è risultata,edil suopeso èstatodi8
1gramme
;cosìdiciamo che unkilo:dicarbone avreb- befuso 81 kilo: dighiaccio;ma
un kilo: dighiaccio per passareallo stato diacquaao° prende75
calorie ,cosìlecaloriesaranno 81
X 7^
perognikilo: dicar-bone;esiconchiude daquesta esperienza che
un
kilo:ditalcarbone dà
6075
calorie; risultatopocodifferente da quello ottenutoconl1altrometodo.
Sisono presetutte leprecauzioniperevitareognier- rore:l'aria siè fattaentrare esortireao° per non
som-
ministrareotogliere calorìe. 'Con
Iostessometodo abbiamo
ottenuto pelcarbone diFrancia N.°6i5o
calorìeeper quello Inglese calo- rìeN.° 68a5.
E
questirisultati parimentisiavvicinanoa quelliche cihanno
datigliesperimentipratici.Veniamo
ora a dire del potereevaporatolo praticodei trecarboni inesame.,
Noi
descriviamoilmezzo
cheabbiamo
usato,eche reputiamoil piùefficaceper determinarequesto potere pratico.- 19-
Abbiamo
fattobruciare inun
fornelloben preparato unaquantità delcombustibilediToscana , ela misura esatta della quantitàdiacqua evaporizzata daun
dato pesocihadatoil potereevaporatorioche cercavamo.Abbiamo
praticatoquestoesperimento con mezzi at- tiadaretutta lasicurezza desiderabile.Il fornello della
Macchina
aVapore
er'appapecchiata convenevolmente, edadattato allanatura dei diversi combustibili dei qualifacevamo paragone.La
caldaiaè fattaperservireunaMacchina
di|»
cavalli di forzaa condensazione ed espansione, perfarmuovere
quattro banchi daforare cannoni,esistenti nella RealFonderia diNapoli.L'aiadel focohiio della caldaiapresentauna
superfìciequadratadi585g
centimetri.Vi
sono i5 bar- re digraticolechein totale formano4
«85centimetri; resta lasuperficieperl'entrata dell'aria di1674
centi- metriquadrati.Sièpesatauna quantità diCombustibile, che sie spezzato a giustipezzi, in
modo
chenon vifosse stato sciupodiCarbone
non bruciato. Si è misurataY acqua arilaCaldaiaprimadellosperimento, e sièvistoche necontenevadue
metri. Ciò appariva nel livellosi- tuato innanzi la Caldaia stessa aduna
data altezza, laqualeèstata segnata. Si èdato fuoco alla Caldaia conaltro
Carbone
, csiè portata1'acqua allostato di ebollizione: si ecominciatoadunque
1'esperimentoalmomento
dallagenerazione del Vapore.Sidaval'acqua alla Caldaia facendola veniredaun
recipientenelquale questo liquidoè stato misurato.La
temperatura diesso era a 170 gradi centigradi;l'ariaatmosferica circostan- te al focolaio era di i5,5o
gradi centigradi. Si èman-
tenutocostantemente nellaCaldaia lo slesso livellodu-
DigitizedbyGoogle
—
. rautel'operazione, e sinoalla finedell'esperimento. Il fuoco èstatosorvegliatoconlapiùgrandecura, etenu- to
sempre
conlavivacitàconvenevole,onde
sifossero bruciatitutt'i gas prodotti dallacombustione. Ilsaggio è duratoore5
'/».La Macchina muoveva un
coltelloda forareun Cannone
da 60. Ilmanometro
della macchi- na segnava7pollicie»/•inglesidipressione, valeadi- rea mezz' atmosferadipressione oltre lapressionena- turale, ecosìsièmantenuto il vapore durante tutta l'esperienza.IlcoltellodelCannone
eavanzato peri5o
millimetri. L'acquacvaporizzata èstatadi 1198
deci- metricubici, ossiadiItilo: 1198.Le
cariche diCar-bone
sonostate fattelentamente, edinmodo
da bru- ciaretutt'i gas, erendere lacombustione completa.La
quantità delCarbone consumato
èstatadi200
kilo:essendostatidedotti kilo:
5o
di residuiraccoltinelCe-
nerario;quindi ogni kilo: diCarbone
ha evaporizzato kilo:6
diacquacirca.*Ecco
ilrisultatocheciha datoilCarbone
di Fran- cia (Grande Combe
).Tuttelecircostanzesonostate le stesse :
Macchina
,Tempo,
pressione del "Vapore,ec.L'acquaevaporizzata èstata di kilo: 1 114. IlCar-
bone consumalo
èstatokilo: 171 ,meno
ladeduzione cheabbiamo
fatta di kilo:27
inceneri edin piccoli pezzidiCoak
raccoltinelcenerario.Dunque
per ogni kilo: diCarbone
sonosi evaporiz- zatikilo:6,:»2 diacqua.Da
ultimoilrisultatoavutodalCarbone
Inglese del- lamina
di Carr's Hartlevcil seguente.Tuttelecircostanzesonostatequasile stessechene- gliesperimentiantecedenti; la
medesima
macchina ed—
2i—
apparecchio;esi eoperatoallaslessapressionechene- gli altrisaggi.
L'acqua
èvapompata
èstata dikilo: 1165 ; ed ilconsumo
delCarbone
non più di kilo: 161 , dedotti kilo: 15diCeneri eCoak
, raccolti nelcenerario; ri- sultadunque
che oguikilo: diquestoCarbone
neha
evaporizzato7,a3
diacqua.Nou
deve sembrare eccedenteilpotere evaporatorio praticodiquestiCarboni,inproporzionediquello ot- tenuto coi miglioricarbonine'divcrsiesperimenti prati- cati all'Estero; noiabbiamo
presotutte leprecauzioni necessarie,ondel'operazionefosse statacondotta con re- golarità, la combustionefosse stataadattata a ciascuna natura dicombustibile, e perchèloscaldalore avesse bell'eseguitolacombustionedelcarbone e senza t'iimo? farendolecariche a piccole riprese acciòigasutilinon
fosseroandativiasenzaesserbruciali; ecosìabbiamo
ottenuto questirisultativantaggiosi.A
provadituttociòinun primo
esperimento fallo colcarboneInglese,messetutte lecircostanze anzidet- te,solamente avendocaricatoilcarbone agrandimas-
se,
vedevamo
usciredalcammino
moltofumo,
ciocche indicavadi nonessersi bruciatouè ilgas ossido di car- bonio,nòilgas idrogeno carbonato;perciòolleneramo inacquaevaporizzatasoli820
decimetri cubici, ovve- ro820
kilo:,avendoconsumato 2o5
kilo: dicarbone;ilche dà appena 4 kilo:d'acqua perkilo: dicarbone, meutre lo stesso carbone in
un
secondo esperimento per-ogni kilo: ci ha datokilo: 7,23
di acqua.Dobbiamo
in fine determinare ilPotere Raggiante dei trecarboni menzionati : noi lo intendiamo,come abbiam
detto, perqueipotereche produce ilsuoeffet-1
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22—
iocalorifero pressoalluogo stessodella suacombustio- ne.
Per
cuiabbiamo
fattoun
esperimento neiforni aRiverberostabilitinellaReal Fonderia diNapoli, ne' ,
quali fondoosileGhise perottenere i cannoni di ferro per secondafusione pel serviziodelleCostee dellaReal Marina.
Ci
proponevamo
lafusione diun
Obice-cannone da 3o.Abbiamo
quindi caricatoilfornoconkilo:i336
di ghisenuove
diMongiana
inCalabria, ekilo:1042
di ghiseincannoniinutilizzati; totale kilo:2878.
Tale quantità si è fusa nel termine di ore4
'/*conkilo:1791
dicarbone diToscana(varietà grasso) facendo85
cariche.Abbiamo
osservatoche ilferro nelcolare nella for-ma
delcannoneerabastantemente liquidoe caldo.I residui di ferro rimasti nel
Forno
sonoslatiki- lo2 114*II pesodelleceneri e delcoakrimastonel cenerario èstato di kilo:
35
1.Abbiam
fattodeduzionedelpesodelleceneri ecoak caduto nel cenerario; resta ilCarbone consumato
in kilo: i44°* Risulta quindiche ogni kilo: di carbone hafusoi,65
di ferro, neltempo
diore4*/«•Ecco
il risultato della fusione diun
altroObice
canuonedelloslesso calibro, eseguita colcarbone di Francia.
Abbiamo
caricaloilForno
conkilo:1027
dighisenuove
diMongiana
, ekilo:i?5o
di ghiseincannoni inutilizzati: totale kilo:2377.
Talequantità sièfusa inore4%
> impiegandokilo:2141
dicarbone in82
cariche.
—
23—
Abbiam
osservatocheii ferronelcolarenellaforma del cannoneera moltoliquido escintillante.I residuidi ferrorimasti nelfornosono statikilo: 85.
II pesodelleceneriedel coak rimasto nelcenerario èstatodikilo:368.
E
facendo deduzionedelpeso delle ceneri ecoakca- dutonelcenerario,resta ilcarboneconsumato
in kilo:1773.Risultaquindi che ogni kilo: dicarbone ne ha fuso 1,34diferro, nel
tempo
diore4SA*Un'altrafusione,anchediobicecannone da 3o, ab-
biamo
eseguita, impiegandodelcarboneInglese sopra indicato;icuirisultatisono iseguenti.La
carica deiforno èslata di kilo: ioo1dighisenuo- vediMougiana,
ekilo: 13 18di ghisedicannoni inu- tilizzati; totale kilo:2369.
Talequantità si è fusa in ore3
'/,,consumando
kilo: 1347
dicarbone, in63
cariche.
Colandoilferronellaformadelcannone,eraal pari diquello fuso colcarbonedi Francia, moltoliquido e scintillante.
Si sonoavuti residuidi fèrro nelforno inkilo; i33.
Le
ceneri ecoak rimasto nel cenerariohan
pesalo kilo: 318.Onde,
fattadeduzionediun
talpeso,restailcarbo- neconsumato
in kilo: 1029.Ogni
kilo: dicarbone ne ha fusoquindi2,3o
diferro,neltempo
diore3%.
Non
contenti diun
solaesperimento per determinareil potere caloriferoraggiante deicarboniin
esame
,ab-biamo
avutol'occasione di farneun
secondo, facendolo agiresu massedi ferropiù piccole.Abbiamo
fusoun altro cannone dimiuor
calibro,
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i\—
cioèda
6
dacampo
;ed cecoilconfronto dui usuilatiottenuti.
'ri
ì'*.,: , \Si è caricatoil fornoconkilo:
534
dighisenuove;diMongiana
,ekilo:533
dighisedicannoniinutilizzati, totale kilo; 1067. Talequantità di ferro sie fusa iu ore 3,consumando
kilo:ia3i
dicarbonediToscana in60
cariche.Iresiduidiferro nel fornosonostalikilo: ia4-
IIpeso delleceneri e del coak rimasto nel cenerario èstato di kilo:
366.
Facendo
deduzione diun
talpeso , resta il carboneconsumato
in kilo:g65. Risultaquindi che ogui kilo:di carbone ne hafuso 1,10di ferro, nel
tempo
diore 3.Irisultali dellafusioneeseguitacon carbonediFran- cia sono
come
segue.Caricatosiilforno con kilo:
534
dighise nuovediMongiana,
ed altrettanti di ghisedicannoni inutili; inuno
kilo:1068
; tale quantità si è fusa in ore 3%
,impiegando kilo:
i3oo
di carbone,in62
cariche.Abbiamo
avutokilo: 133
di residuidi ferro nel for- no, ekilo:289
incoake ceneri rimaste nel cenerario.Il qualepeso dedotto, rimaneilcarbone consumatoa kilo: 1011.
Onde
risullacheognikilo: di tal carbone nehafuso i,o5diferro, in01e3«/,.Finalmentenella fusione praticata concarboneIn- glese lacaricadel forno è stata di kilo;
507
dighisenuove
di Mongiana, ckilo:534
dighise di pesai inu- tilizzati;totale kilo: 1091 ; chesisonfusiin ore 2 colconsumo
di kilo:962
dicarbone,in45
cariche.Iresidui di ferro nel forno sono stati kilo:
10G
;quellipoi diceneri ecoaknelcenerariodi kilo: 133.
Deducendo
il pesodidette ceneri ecoak, resta il—
25—
carbone
consumato
inkilo: 829.Locchè
dàche ogniItilo:dicarbone ne hafuso i,3i di ferro, inore2 Ilpresentequadro mettesott'occhio irisultatiotte- nuti tanto nel Potere EvaporatorioPratico,
come
uel Potere Raggiante,daitrecarboni.—
27—
Possiam
noi conchiudere da quantoabbiamo
fatto , cheilPotere Evaporatori©assoluto delcarbonediTo-
scana(varietàgrasso)è di kilo :6
di acqua per ogni kilo: dicarbone;chequello delcarbone diFrancia è di kilo;6,52
, e quellodel carboneInglese di kilo:7,a3.
Cbe
pelPotere Raggianteil carbonediToscana perognikilo:può
fondere in unfornelloariverbero, proporzionemedia
, kilo; 1,37 di ferro,neltempo
di ore3 SA
; che ilcarbonedi Francia per ogni kilo:in proporzionemedia
fonde kilo: 1,20 di ferro, e che quello Inglesene fonde 1,80.Risulta
dunque
che comparativamente pel PotereE
vaporatorio i treCarboni stannocome
inumeri
:6000
:6520
:7230
,che sonolegrammo
diacqua che ogni kilo: diCarbone
haevaporizzate nel corso dello stessotempo
; vale a dire quellodi Toscanaèinferiore a quellodiFrancia,equesl'ultimo inferiore a quello Inglese.Il risultato poicomparativodelPotere Raggianteper ogni kilo:di
Carbone
diToscana,diFrancia, d'Inghil- terra, stacome
inumeriiugramme
1370: 1200:, 1800, cbe sonolequantità diferrofuse nellostadioditempo
diverso; equindirisultache pelPotere Raggiante, os- siaimpiegando i Carbonia conlatto, quellodi Toscana èsuperioreaquellodi Francia, edinferiore a quello. Inglese; perlequantitàdi ferroche hanfuse,non che pel
tempo
impiegalo.3 9 34-4-°
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