• Non ci sono risultati.

Fortunata Marino era una donna di buon cuore e timorata di Dio.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Fortunata Marino era una donna di buon cuore e timorata di Dio."

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

I VICINI DI CASA

Categories : Racconti Date : 2 settembre 2016

Fortunata Marino era una donna di buon cuore e timorata di Dio.

Viveva da sola in un palazzone di otto piani e, dato che era andata in pensione da qualche anno, si dilettava facendo lavori

all’uncinetto. Era diventata tanto brava che si era sparsa la voce in

(2)

tutto il quartiere e molte persone le commissionavano centrini e ornamenti per tende e lenzuola.

Non si era mai sposata e ciò le spiaceva principalmente perché adorava i bambini e avrebbe tanto desiderato averne uno. Questa mancanza la faceva sentire un essere arido e inutile e spesso si chiedeva che senso avesse la sua esistenza.

Da qualche anno si era particolarmente affezionata a Gianni e Viola, due bimbi di 4 e 6 anni, figli dei vicini di casa che abitavano proprio di fronte il suo appartamento.

Di frequente spiava i movimenti dei suoi vicini per uscire di casa e incontrarli nel pianerottolo per un saluto, quattro chiacchiere e una carezza ai bambini.

La madre era sempre triste e riservata, il padre un omone robusto e rubicondo che aveva il vizio del bere, cosa di cui si era accorta

dall’olezzo del suo fiato.

Faceva l’idraulico e le aveva di recente rifatto tutto l’impianto idrico della casa a causa di un guasto.

I rapporti erano cordiali e rispettosi, ma Fortunata sentiva un affetto così profondo nei confronti di quei due bimbi che avrebbe voluto stare più tempo con loro per coccolarli e far loro da nonna, dato che in città non avevano nessun parente al fuori dei loro genitori.

2 / 5

(3)

Ma per discrezione non osava andare oltre gli atteggiamenti di buona vicinanza.

Una sera avvertì delle grida e dei lamenti provenienti dal loro

appartamento e si precipitò fuori per andare a bussare e chiedere se avessero bisogno di aiuto.

Le venne ad aprire Viola che la guardò in silenzio tremando con gli occhioni impauriti.

-Tesoro – chiese Fortunata- è successo qualcosa?

La piccola, senza fiatare, la prese per mano e la condusse in

soggiorno dove vide la madre piangente distesa per terra e il padre che inveiva su di lei armato di una cintura, mentre il fratellino se ne stava rannicchiato in un angolo stretto al suo peluche.

-Chi diavolo è?- sbraitò l’omone rabbiosamente.

-Sono io, signor Francesco – rispose dolcemente la donna, rendendosi conto della situazione e facendo finta di nulla – Mi

perdoni se sono piombata a quest’ora a casa sua, ma temo che nel mio impianto si sia verificato un altro guasto. Ho bisogno del suo aiuto.

-Ora non è il momento!- urlò l’uomo sbuffando- Passo da lei domani mattina.

(4)

– Sono disposta a pagarle anche il triplo della sua tariffa per questo intervento urgente. – Insistette la donna- La prego, venga a vedere.

Se trova subito la causa del danno, le faccio un regalo extra.

L’idea di un buon guadagno inaspettato convinse l’idraulico a

seguirla nel suo appartamento, interrompendo la sua sfuriata con la consorte.

Fortunata lo precedette in bagno, tolse la chiave dalla toppa e,

appena l’uomo fu entrato, richiuse a chiave la porta dietro di lui e si precipitò di nuovo in casa dei suoi vicini, senza dar peso ai suoi pugni e alle sue bestemmie.

Aiutò la povera donna, coperta di lividi, a rialzarsi, abbracciò e rassicurò i bambini e li fece uscire di casa, dopo aver chiamato la polizia e l’ambulanza con una sicurezza e una tempestività che sorpresero perfino lei stessa.

La madre fu ricoverata in ospedale, mentre il padre passò la notte in caserma sotto interrogatorio.

La mattina successiva Fortunata avrebbe dovuto tornare in commissariato per rilasciare la sua testimonianza, ma la sua soddisfazione più grande fu quella di poter accogliere i piccoli a

casa sua per dar loro le cure e il conforto necessari alla circostanza.

Li guardò tutta la notte dormire sereni nel suo lettone, mentre un amore infinito, proprio come quello di una nonna vera, l’avvinse

4 / 5

(5)

intensamente. Si sentiva appagata pensando di aver fatto una

buona azione, sfuggendo all’atteggiamento di indifferenza verso gli altri proprio della maggior parte delle persone che conosceva.

Promise a se stessa che quei bimbi non li avrebbe abbandonati mai.

Adesso sì che la sua vita aveva trovato un senso.

Angela Di Salvo

Riferimenti

Documenti correlati

[r]

SICILIANA tuma, olive, acciughe, cipollina, pepe, olio (tuma cheese, olives, anchovies, spring onion, pepper, oil). SALSICCIATA mozz., cipolla, salsiccia,

“Il cielo viene sulla terra, Dio viene ad abitare nel cuore degli uomini..

Aqua, Methylpropanediol, Palmitamidopropyltrimonium Chloride, Propylene Glycol, Betaine, Pentylene Glycol, Laurdimonium Hydroxypropyl Hydrolyzed Wheat Protein, Hydrolyzed Wheat

Intorno al piccolo Francesco ci sono i genitori Luciano e Anna Russo – lui ufficiale della Guardia di finanza, lei terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva –

I genitori come sempre sono stati molto generosi e nella serata sono stati raccolti € 585,00 da te versati in data 13 giugno 2016 a favore di AZZURRA Associazione Malattie

Punti Caldi: Egitto (guerra contro militanti islamici ramo Stato Islamico), Libia (guerra civile in corso), Mali (scontri tra esercito e gruppi ribelli), Nigeria (guerra contro i

Non solo perché è stato il portavoce dell’esperimento “Cms” negli anni cruciali di questa ricerca, ma soprattutto perché ha avuto l’onore di presentare i