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Il credito in provincia di Pistoia 2 trimestre 2014

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Academic year: 2022

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Il credito in provincia di Pistoia

2° trimestre 2014

Nei primi trimestri del 2014 continua la tendenza negativa dei prestiti bancari ai residenti sia a livello nazionale che locale, questo a causa del quadro congiunturale economico ancora debole.

Il credito bancario alla clientela residente in provincia di Pistoia nel 2° trimestre 2014 mostra valori ancora negativi su base tendenziale, ossia rispetto allo stesso trimestre del 2013 (-2,3%)

Tale evoluzione è determinata in particolar modo dalla stretta creditizia nei confronti delle imprese (-1%) dal momento che queste rappresentano quasi il 65% del totale dei prestiti bancari erogati. Il dato del trimestre in esame è però meno negativo di quelli registrati nei due trimestri precedenti (rispettivamente -2,7% nel 4° trim. 2013 e -1,7% nel 1° trim 2014)

I prestiti alle famiglie consumatrici risultano stagnanti (-0,6%) con valori intorno alla stabilità dall’inizio del 2013.

La pesante flessione del credito alle imprese e (in minor parte) alle famiglie consumatrici, in atto ormai da tre anni consecutivi, è causata sia (dal lato dell’offerta) dal deterioramento della qualità del credito che comporta politiche di offerta molto più improntante alla cautela da parte degli istituti creditizi (manifestata principalmente attraverso spread più elevati applicati alle posizioni maggiormente rischiose), sia (dal lato della domanda) dalla debolezza della domanda da parte soprattutto delle famiglie.

Stock dei prestiti al lordo delle sofferenze e dei pronti contro termine in provincia di Pistoia.

Trimestre Famiglie

consumatrici Imprese Totale

3°2012 2.685 5.256 8.306

4°2012 2.691 5.322 8.376

1°2013 2.688 5.314 8.352

2°2013 2.696 5.242 8.274

3°2013 2.677 5.251 8.251

4°2014 2.674 5.220 8.226

1°2014 2.664 5.386 8.370

2°2014 2.676 5.367 8.355

Fonte: Banca d’Italia

-3 -2,5 -2 -1,5 -1 -0,5 0 0,5

3°2012 4°2012 1°2013 2°2013 3°2013 4°2014 1°2014 2°2014

Prestiti bancari

1

- dati aggregati

(dati trimestrali; variazioni percentuali su 12 mesi)

Famiglie consumatrici Imprese Totale 1 - Prestiti lordi, comprensivi di sofferenze e pronti c/termine delle banche ai residenti

Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia

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2

A livello settoriale, anche nel secondo trimestre 2014, la contrazione del credito alle imprese, ha riguardato in particolar modo le imprese appartenenti al settore delle costruzioni, che registra una variazione pari -2,7%, e al settore dei servizi (-3,2%).

Il dato negativo, per il settore delle costruzioni, è in ulteriore aumento rispetto al trimestre precedente (-1,2%) mentre il valore registrato nel settore dei servizi mostra una flessione in diminuzione rispetto al -3,9% dello scorso trimestre.

Positivo invece il tasso di variazione per il comparto manifatturiero ( +3,8%).

Stock dei prestiti al lordo delle sofferenze.

trim. TOTALE

DI CUI ATTIVITA

MANIFATTURIERE COSTRUZIONI SERVIZI

3° 2011 5.832 1.577 774 3.078

4° 2011 5.785 1.557 773 3.037

1° 2012 5.738 1.539 776 3.001

2° 2012 5.681 1.529 776 2.957

3° 2012 5.691 1.533 774 2.972

4° 2012 5.739 1.550 779 2.984

1° 2013 5.734 1.554 781 2.966

2° 2013 5.663 1.547 776 2.917

3° 2013 5.676 1.565 781 2.905

4° 2013 5.642 1.558 767 2.880

1° 2014 5.686 1.620 772 2.850

2° 2014 5.625 1.605 755 2.825

Fonte: Banca d’Italia -6,00

-4,00 -2,00 0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00

2010

2010

2011

2011

2011

2011

2012

2012

2012

2012

2013

2013

2013

2013

2014

2014

Prestiti di banche e società finanziarie alle imprese per branca di attività economica

2

(dati trimestrali: variazioni percentuali su 12 mesi) ATTIVITA MANIFATTURIERE COSTRUZIONI

SERVIZI TOTALE

2 - Prestiti lordi, comprensivi di sofferenze e finanziamenti a procedura concorsuale. Dati riferiti alle segnalazioni di banche, società finanziarie e società veicolo di operazioni di cartolarizzazione sui finanziamenti a società non finanziarie e famiglie produttrici

Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia

(3)

3

Il tasso di decadimento, calcolato come rapporto fra il flusso di nuove sofferenze e la consistenza dei prestiti in essere all’inizio del periodo, nel corso dell’anno passato ha raggiunto preoccupanti livelli. Le difficoltà di rimborso dei crediti e la conseguente consistenza delle sofferenze ha interessato in particolar modo il settore produttivo.

Il peggioramento è stato diffuso, tuttavia le condizioni maggiormente critiche si sono riscontrate nel settore edile (dove il tasso ha raggiunto, al 30 giugno 2014, il valore di 8,3%)

Nel primo trimestre dell’anno in corso, il livello del tasso è sceso per il settore manifatturiero (dal 3,3% al 2,5%) e stabile per quello dei servizi (3,9%).

Tasso di decadimento. Media semplice dei quattro trimestri che terminano alla data di riferimento.

trim. FAMIGLIE CONSUMATRICI

IMPRESE

COSTRUZIONI MANIFATTURA SERVIZI TOTALE

3° 2011 1,4 4,6 2,6 2,8 2,8

4° 2011 1,3 3,9 3,2 3,0 3,0

1° 2012 1,4 3,5 3,2 3,3 3,1

2° 2012 1,5 6,9 3,3 3,4 3,6

3° 2012 1,5 7,9 3,3 5,2 4,7

4° 2012 1,9 8,8 2,3 5,4 4,7

1° 2013 2,0 10,1 1,8 5,5 4,8

2° 2013 2,2 9,0 2,8 5,3 4,9

3° 2013 2,3 8,4 2,6 4,1 4,1

4° 2013 2,0 8,7 2,7 4,2 4,2

1° 2014 2,1 8,7 3,3 3,8 4,4

2° 2014 2,0 8,3 2,5 3,9 4,1

Fonte: Banca d’Italia 0,0

2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

2010

2010

2011

2011

2011

2011

2012

2012

2012

2012

2013

2013

2013

2013

2014

2014

Tasso di decadimento

3

Valori %

FAMIGLIE CONSUMATRICI IMPRESE COSTRUZIONI IMPRESE MANIFATTURA IMPRESE SERVIZI IMPRESE TOTALE

3 - I valori sono calcolati come medie dei quattro trimestri terminanti in quello di riferimento Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia

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4

Relativamente alla raccolta, i depositi detenuti dalle famiglie e dalle imprese toscane presso le banche hanno continuato a crescere, seppur ad un ritmo contenuto anche nei primi trimestri del 2014 (+2,6% la variazione di aumento nel secondo trimestre del 2014 rapportato allo stesso periodo del 2013).

Il dato pur positivo ha visto comunque il forte rallentamento della crescita dei depositi delle famiglie che sono passate da una crescita media del risparmio di 8,5% registrata nel 2° trimestre 2013 a 3,8% rilevata nel trimestre di riferimento.

I depositi a risparmio che avevano visto una marcata espansione durante i primi anni della crisi, grazie al fatto di essere caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto alle forme di raccolta a vista, da qualche periodo stanno mostrando tassi di crescita sempre più contenuti (+2% al 30 giugno 2014).

Fonte: Banca d’Italia

Analizzando infine il patrimonio delle famiglie e delle imprese con riferimento al totale titoli depositati presso il sistema bancario si evidenzia come in media questo sia diminuito anche nel 2°

trimestre del 2014 (-1,3%). La flessione è dovuta essenzialmente alla diminuzione delle obbligazioni (-20,7%), mentre i titoli di stato hanno registrato un lieve rialzo (+0,4%)

Fonte: Banca d’Italia

0 20 40 60

3°2012 4°2012 1°2013 2°2013 3°2013 4°2014 1°2014 2°2014

Depositi bancari da parte di famiglie e imprese

(dati trimestrali - variazioni percentuali su 12 mesi)

DEPOSITI A RISPARMIO TOTALE DEPOSITI

-40,00 -20,00 0,00 20,00

3°2012 4°2012 1°2013 2°2013 3°2013 4°2014 1°2014 2°2014

Patrimonio in titoli delle famiglie e delle imprese

(dati trimestrali - variazioni su 12 mesi)

Totale titoli depositati presso il sistema bancario da parte di famiglie e imprese di cui: obbligazioni di banche italiane

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5 NOTA METODOLOGICA

Sezione credito

Variazioni % e consistenze dei prestiti lordi per settore istituzionale di attività economica: i dati includono i pronti contro termine e le sofferenze. Il totale include anche le società finanziarie e assicurative, le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le unità non classificabili o non classificate. La metodologia di calcolo del tasso di variazione dei prestiti è stata oggetto di una profonda revisione nel maggio 2013, cui sono riconducibili le differenze rispetto ai dati precedentemente comunicati. Ulteriori scostamenti nei dati sono imputabili a rettifiche nelle segnalazioni da parte degli intermediari; tasso di variazione sui dodici mesi corretto per le operazioni di cartolarizzazione, cessioni e riclassificazioni; stock dei prestiti al lordo delle sofferenze e dei pronti contro termine. Dati non corretti per le operazioni di cartolarizzazione, cessioni e riclassificazioni.

Variazioni % e consistenze dei prestiti lordi per branca di attività economica: dati riferiti alle segnalazioni di banche, società finanziarie e società veicolo di operazioni di cartolarizzazione sui finanziamenti a società non finanziarie e famiglie produttrici.

I dati includono le sofferenze e i finanziamenti a procedura concorsuale. La metodologia di calcolo del tasso di variazione dei prestiti è stata oggetto di una profonda revisione nel maggio 2013, cui sono riconducibili le differenze rispetto ai dati precedentemente comunicati. Ulteriori scostamenti nei dati sono imputabili a rettifiche nelle segnalazioni da parte degli intermediari. Il totale include anche i settori primario, estrattivo e di fornitura energia elettrica, acqua e gas; tasso di variazione sui dodici mesi corretto per le operazioni di cartolarizzazione, cessioni e riclassificazioni

Le segnalazioni della Cassa depositi e prestiti sono incluse nelle consistenze da giugno 2011 e nel calcolo delle variazioni da ottobre 2007

Sezione qualità del credito

Il tasso di decadimento è calcolato come rapporto tra le esposizioni passate a sofferenza rettificata in ciascun trimestre e i prestiti in bonis in essere all’inizio del periodo. I valori sono calcolati come medie dei quattro trimestri terminanti in quello di riferimento. Dati riferiti alle segnalazioni di banche, società finanziarie e società veicolo di operazioni di cartolarizzazione. Il totale include anche le Amministrazioni pubbliche, le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le unità non classificabili o non classificate

Sezione raccolta bancaria

Il totale della raccolta è costituito da depositi e obbligazioni di banche italiane. I dati sulle obbligazioni (al fair value) sono tratti dalle informazioni sui titoli di terzi in deposito. I depositi a risparmio sono depositi con durata prestabilita o rimborsabili con preavviso; il tasso di variazione sui dodici mesi è corretto per le riclassificazioni;

stock non corretto per le riclassificazioni Le segnalazioni della Cassa depositi e prestiti sono incluse nelle consistenze da giugno 2011 e nel calcolo delle variazioni da settembre 2010.

Ufficio studi e statistica Tel 0573 991435/63

Fax 0573 991472 mail: [email protected]

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