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Dal Pesarese alle Terre Roveresche

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Academic year: 2022

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Le grotte – Gradara 7

Sotterranei piazzetta Esedra Ciacchi – Pesaro 10 Sotterranei Mediateca Montanari – Fano 12 Zona archeologica di Sant’Agostino – Fano 16 Grotta di San Paterniano – Caminate di Fano 20

Ipogeo – Piagge 22

Oratorio della Grotta – Urbino 27

Sotterranei Palazzo Ducale – Urbino 30

Sotterranei Palazzo Ducale – Urbania 34

Sotterranei Palazzo Ubaldini – Apecchio 37

Museo Utensilia – Morro d’Alba 41

Zona archeologica La Fenice – Senigallia 44

Ancona Sotterranea – Ancona 47

La città sotterranea – Camerano 52

La città sotterranea – Osimo 56

Cisterna romana – Urbisaglia 61

Museo di Palazzo Bonafede – Monte San Giusto 64 Antichi Forni e sotterranei Palazzo Buonaccorsi – Macerata 66 Botte dei Varano – Serravalle del Chienti 70

Chiesa di Sant’Ugo – Montegranaro 75

Cisterne romane – Fermo 78

Ipogeo della Cattedrale – Fermo 82

Percorsi ipogei – Monsampolo del Tronto 86

Ponte di Solestà – Ascoli Piceno 90

93

InDICE

Nella pagina a fianco:

cisterne di piazza Stamira ad Ancona

Dal Pesarese alle Terre Roveresche

Urbino e l’alta valle del Metauro

La Marca Anconetana

Il Maceratese

Dal Fermano al Piceno

Luoghi segnalati

informarsi sui giorni e

sugli orari d’apertura ingresso libero

parcheggio

nelle vicinanze trekking

impegnativo trekking

facile trekking urbano ingresso a

pagamento MTB

impegnativo MTB facile

Legenda icone

6-25 60-73

74-91

92-95 26-39

40-59

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5 4

Le grotte – Gradara 7

Sotterranei piazzetta Esedra Ciacchi – Pesaro 10 Sotterranei Mediateca Montanari – Fano 12 Zona archeologica di Sant’Agostino – Fano 16 Grotta di San Paterniano – Caminate di Fano 20

Ipogeo – Piagge 22

Oratorio della Grotta – Urbino 27

Sotterranei Palazzo Ducale – Urbino 30

Sotterranei Palazzo Ducale – Urbania 34

Sotterranei Palazzo Ubaldini – Apecchio 37

Museo Utensilia – Morro d’Alba 41

Zona archeologica La Fenice – Senigallia 44

Ancona Sotterranea – Ancona 47

La città sotterranea – Camerano 52

La città sotterranea – Osimo 56

Cisterna romana – Urbisaglia 61

Museo di Palazzo Bonafede – Monte San Giusto 64 Antichi Forni e sotterranei Palazzo Buonaccorsi – Macerata 66 Botte dei Varano – Serravalle del Chienti 70

Chiesa di Sant’Ugo – Montegranaro 75

Cisterne romane – Fermo 78

Ipogeo della Cattedrale – Fermo 82

Percorsi ipogei – Monsampolo del Tronto 86

Ponte di Solestà – Ascoli Piceno 90

93

InDICE

Nella pagina a fianco:

cisterne di piazza Stamira ad Ancona

Dal Pesarese alle Terre Roveresche

Urbino e l’alta valle del Metauro

La Marca Anconetana

Il Maceratese

Dal Fermano al Piceno

Luoghi segnalati

informarsi sui giorni e

sugli orari d’apertura ingresso libero

parcheggio

nelle vicinanze trekking

impegnativo trekking

facile trekking urbano ingresso a

pagamento MTB

impegnativo MTB facile

Legenda icone

6-25 60-73

74-91

92-95 26-39

40-59

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dal pesarese alle terre roveresche

Dal Pesarese alle

6

Terre Roveresche

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dal pesarese alle terre roveresche 7

Le grotte

GRADARA

In alto:

grotta n.10 di Gradara Nella pagina a fianco:

zona archeologica di Sant’Agostino a Fano

L

’arroccato castello di Gradara, che segna l’ingresso nelle Mar- che da settentrione, non smette di regalare suggestioni con intriganti storie e affascinanti luoghi. Se il pos- sente maniero e il borgo medievale ai suoi piedi riportano il visitatore ai tempi più remoti (vedere nella stes- sa collana Castelli da scoprire nelle Marche e Paolo e Francesca la vicen- da, la fortuna e il mito a Gradara), ciò che è nascosto sotto di essi per- mette un ancor più profondo viaggio nel passato. Il sottosuolo del paese è popolato da una fitta rete di cunicoli e ambienti sotterranei, ancora ben conservati, di cui è visitabile la grot- ta n. 10, accessibile dal Museo Sto-

rico, ubicato all’inizio della erta via principale subito dopo la porta del borgo. Dopo la visita alla parte espo- sitiva, si scende a esplorare il mean- dro che si apre con un affascinante cunicolo in discesa, voltato a botte e aperto lungo i lati da alte e profonde nicchie, fornite di sedili. Il corridoio introduce a un suggestivo ambiente di forma irregolare, dalla accurata lavorazione delle pareti e delle vol- te, su cui si aprono diverse aperture, che suggeriscono la presenza di una vasto intreccio sotterraneo di grotte e cunicoli. Un interessante dedalo studiato dagli esperti e documen- tato dai pannelli, forniti di apparato fotografico, esposti nello stesso mu-

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dal pesarese alle terre roveresche 88

In alto:

grotta n.10 di Gradara

seo. Ben sedici, di cui dieci agibili, sono le grotte scavate nella roccia su cui sorge Gradara, costituendo non solo un patrimonio di indubbio fascino ma anche un mistero a oggi ancora irrisolto. Nonostante le ricer- che portate avanti negli anni, infatti,

rimangono ancora poco chiare sia le ragioni funzionali che hanno spinto alla creazione di tali ambienti sia la datazione degli scavi di non secon- dario valore storico e architettonico.

Le ipotesi non mancano e privilegia- no l’attribuzione di questi luoghi a

Rocca di Gradara

Chiesa di

San Giovanni Battista

Ingresso alla grotta n.10 Camminamenti

di ronda Via R

oma

Via Mancini parcheggio

0 200 m

P.za IV Nove mbre

Castello di Gradara (schema delle grotte) nord

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dal pesarese alle terre roveresche 99

funzioni cultuali, in particolar modo di stampo bizantino, data la vicinan- za con Ravenna, risalenti addirittura al V-VI secolo d.C. Non si esclude poi neanche l’utilizzo come centri per riunioni segrete di gruppi ereticali e, in seguito, nel medioevo, la pos-

sibilità di usare i cunicoli come vie di fuga sicure dal castello. Sembra certo, comunque, che nei secoli le grotte furono vissute e modificate secondo le sempre nuove esigenze della popolazione, fino a divenire oggi uno scrigno di storia.

Provenendo da Pesaro si può seguire il tracciato della SS Adriatica, direzione Rimini. Dopo alcuni chilometri da Pesaro la strada inizia a salire leg- germente, fin quando non si intravede da lontano la sagoma del castello di Gradara. Fare attenzione alla deviazione a sinistra (indicazione presente) per il castello stesso. Si oltrepassa così con un ca- valcavia l’autostrada A14 e si sale fino ai parcheg- gi posti a ridosso della cinta muraria del castello.

Oltrepassata la porta d’ingresso al castello si apre piazza IV Novembre, al numero civico 8 è colloca- to l’accesso al Museo Storico con la relativa grotta.

Indicazioni stradali

INFOwww.museostoricogradara.com

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dal pesarese alle terre roveresche 10

In alto:

sotterranei di p.tta Esedra (terzo livello)

Sotterranei di piazzetta Esedra Ciacchi

PESARo

Palazzo Ducale Cattedrale Rocca Costanza Teatro Rossini P.tta Esedra Ciacchi

Viale Trieste Viale Trieste

Viale della Vittoria Mare Adriatico

P.za del Popolo

P.leCarducci

0

Pesaro

800 m

U

n elegante e singolare scorcio di città fa capolino nel centro di Pesaro, coinvolgendo la facciata del nobile settecentesco Palazzo Ciacchi e la pre-neoclassica piazzetta Ese- dra, la cosiddetta Rotonda, attribu- ita al Vanvitelli, dalla particole forma semicircolare delimitata da due ali di bassi edifici, che svolgevano, per il

palazzo signorile cui appartenevano, le funzioni di alloggi per la servitù, magazzini e scuderie. Il selciato pavi- mento della piazza e le fondamenta degli edifici della Rotonda nascondo un vero e proprio mondo sotterra- neo, una complessa struttura artico- lata su ben tre livelli. Una lunga scala permette l’accesso ad alcune stanze

stazione ferroviaria nord

Nella pagina a fianco:

sotterranei di p.tta Esedra (secondo livello)

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dal pesarese alle terre roveresche 11

seminterrate, in una delle quali si apre un profondo pozzo ancora oggi fornito di acqua. Sempre al primo li- vello ma nel lato opposto è visitabile una fossa di grano, alto e capiente granaio seicentesco dalla particolare forma di cono circolare, aperto all’a- pice da un foro rotondo, che si apre sotto la volta che collega via Morselli alla piazzetta Esedra. Ci si incammi- na così per un corridoio e una rampa in cotto che, ricavati da uno spezzo- ne di mura romane, permettono l’accesso alle grotte vere e proprie con la prima tappa nella neviera, interessante struttura conica del Seicento, collocata proprio al centro della piazza al fine di raccogliere al meglio la neve. Pochi scalini per- mettono la discesa al secondo livello dove si aprono una serie di suggesti- ve gallerie sorrette da volte a botte in piano e a taglio, costruite come le pareti in cotto. Impianto simile è quello che continua nel terzo livello, posto a circa sei metri e trenta cen- timetri sotto la piazza, raggiungibile

scendendo qualche scalino, dove un esteso dedalo di cunicoli si dispiega in un’affascinante atmosfera, di anti- che grotte polverose, con pavimento in ghiaietto, che conservano le fon- damenta in pietra e in cotto di ruderi romani e di una Pesaro di tanti se- coli fa. Lungo il percorso, alle pareti si aprono diverse nicchie di varie di- mensioni, oggi arricchite da antichi oggetti di uso quotidiano esposti dagli attuali proprietari, la famiglia Baldassarri, che hanno restaurato e reso disponibili questi suggestivi ambienti, risalenti al diciassettesimo e diciottesimo secolo.

Raggiunta Pesaro parcheggiare l’auto nell’ampio posteggio di piazza Carducci. Proseguire a piedi per via Cattaneo (sul lato nord/ovest della piazza), con- tinuando dritto sino alla piazzetta Esedra Ciacchi.

L’ingresso ai sotterranei è posto al n. 39 della piaz- zetta (indicazione Saletta Esedra). Per informazioni sulla visita rivolgersi al ristorante Felici e Contenti, collocato nella piazzetta, come referente il sig.

Guido Baldassarri. Solitamente nel periodo estivo l’apertura viene gestita nei fine settimana.

Indicazioni stradali

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dal pesarese alle terre roveresche 12

In alto:

sotterranei Mediateca Montanari

Sotterranei Mediateca Montanari

FANo

U

na sorprendente commistio- ne di architetture risalenti ad epoche così distanti tra loro è mi- rabilmente riassunta nell’edificio che ospita la Mediateca Montana- ri, nel centro storico di Fano, città delle Marche settentrionali lungo la fascia costiera adriatica. Una moderna biblioteca multimediale è ospitata in un’eterogenea strut- tura, nata dall’introduzione di un inserto architettonico contempo- raneo in un edifico scolastico, co- struito all’inizio del ventesimo se- colo su un precedente complesso conventuale. Nell’intento di mas- sima conservazione, ogni traccia

del passato è stata magistralmen- te fusa e valorizzata nella costru- zione. Esempio mirabile di questa impostazione è l’area archeolo- gica che riposa negli affascinanti sotterranei dell’edificio, risalenti all’inizio del Novecento. Un uni- co ampio ambiente è valorizzato da una suggestiva illuminazione e percorso per tutto il suo spazio da una serie di arcate parallele, per- fetto contenitore dei resti romani che sono emersi dalla terra duran- te la demolizione del convento.

La presenza di una ventina di ba- samenti di colonne, che spuntano dal pavimento lungo tre lati, rap-

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dal pesarese alle terre roveresche 13

Arco d’Augusto Cattedrale Museo Mediateca Montanari

Fano presentano l’evidente traccia di una maestosa struttura architetto- nica che lì doveva trovare spazio.

Le colonne di cui possiamo ancora oggi vedere la partizione iniziale

erano, infatti, pilastri portanti, co- struiti in mattoni e malta, rivestiti con intonaco liscio e rosso, nel- la prima sezione, probabilmente scanalato e bianco, nella seconda,

Zona archeologica di Sant’Agostino 400 m

0 Viale

Gramsci Corso Matteotti

P.za XX Settembre

stazione ferroviaria

AdriaticoMare

nord

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