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V UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA DI TORVERGATA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA

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Academic year: 2022

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Dott.ssa Manuela Ricci ASLRoma 2

Distretto V

UNIVERSITA’DEGLI STUDI DI ROMA DI TORVERGATA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA

Infermieristica in Neonatologia e Pediatrica Secondo Anno – 2 semestre aa 2019-2020

AVVELENAMENTO NEL BAMBINO

COS’ É UN VELENO

Tutte le sostanze sono veleni e nessuna è innocua… …solo la dose determina l’avvelenamento.

Si definisce veleno qualunque sostanza che per vie o per dosi idonee sia in grado di provocare un danno all’organismo

QUANTE PERSONE SI AVVELENANO

Ogni anno i C.A.V. ricevono decine di migliaia di richieste di informazioni per avvelenamenti.

Vittime di questi incidenti sono soprattutto i bambini (53%): il rischio di soffocamento o di scossa elettrica è incomparabilmente inferiore rispetto alla possibilità che un bambino si avveleni con una delle tante sostanze tossiche che normalmente si possono trovare in casa.

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FASCE DI ETÁ PIÚ INTERESSATE

Dai 12 ai 36 mesi: il bambino inizia a gattonare e a camminare in modo autonomo e si aggira per la casa portandosi alla bocca tutto ciò che trova sul suo cammino. In questa fase del suo sviluppo psicomotorio è infatti la bocca lo strumento più importante con cui il bambino esplora il mondo che lo circonda: in questo modo riconosce i sapori, determina la morbidezza e la robustezza degli oggetti, inizia a riconoscere sensazioni di piacere o di fastidio.

Dai 3 ai 6 anni: con l'età scolare gli avvelenamenti diminuiscono sensibilmente, sia perché i bambini trascorrono meno tempo in casa, sia perché acquisiscono una più netta coscienza del pericolo.

PERCHÉ SI AVVELENANO

• Necessità fisiologica di esplorare il mondo • Curiosità e capacità di ricerca

• Rapidità d’azione

• Sottovalutazione delle loro risorse • Casa non “a misura di bambino”

• Scarsa attenzione dell’adulto

LUOGHI E ORARI PIÚ A RISCHIO

Esistono determinate ore della giornata in cui il rischio di avvelenamento per un bambino è più frequente

:si tratta dei periodi tra le 11 e le 13 e tra le 19 e le 21 in cui gli adulti sono più indaffarati in faccende domestiche o semplicemente sono più stanchi e meno reattivi

L'esposizione a prodotti di uso domestico vede la casa come ambiente naturale dell'incidente.

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I PRODOTTI PERICOLOSI

I farmaci (in particolare gli psicofarmaci o gli antipertensivi): anche una sola compressa per adulti può portare il bimbo in ospedale.

I prodotti per la pulizia della casa: dai detersivi, (se ingeriti possono provocare modesti dolori addominali e vomito con il rischio di inalazione di schiuma), ai prodotti contenenti sostanze caustiche (provocano irritazioni o ustioni cutanee di vario grado e se ingeriti determinano ustioni dell'esofago e dello stomaco).

I prodotti per la cura della persona, come i saponi, il bagno schiuma, lo shampoo che se ingeriti possono provocare dolori addominali e vomito; più rischiosi i prodotti come le tinture per capelli, i depilatori e l'acetone per le unghie .

• Gli smacchiatori e i solventi, che possono provocare, se ingeriti, disturbi gastroenterici e sonnolenza

• Gli insetticidi e i prodotti per l'orto e per il giardino

ALTRE SOSTANZE TOSSICHE

• La nicotina contenuta nelle sigarette: già due-tre centimetri di una sigaretta, se ingeriti da un bambino, possono racchiudere abbastanza nicotina da costituire un serio pericolo.

• Alcune piante da appartamento e da giardino: possono possedere una tossicità locale o una tossicità generale di grado variabile a seconda della quantità di ingerita e della concentrazione delle sostanze tossiche in essa contenute. Tra le più comuni ricordiamo la stella di Natale e l’oleandro.

VIE DI ESPOSIZIONE

• L'ingestione: è la via più frequente di contatto e costituisce anche, dal punto di vista tossicologico, la via di maggior rischio sia locale che sistemico.

L'inalazione: causata in massima parte dall'esposizione ai cocktail di prodotti per la pulizia (ipocloriti e ammoniaca, ipocloriti ed acidi forti).

Contatto cutaneo/oculare • Via rettale • Inoculazione dei tessuti

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PRINCIPI DI PRIMO SOCCORSO: COSA FARE.

Se la sostanza entra in contatto con la pelle lavare accuratamente con acqua e sapone la parte interessata e poi chiamare il centro antiveleni.

Se il contatto è con gli occhi questi devono essere lavati sotto acqua corrente per 10-15 minuti e successivamente consultare un medico o un oculista.

La sostanza è stata ingerita?:

Se il bambino ha sintomi o presenta stato di incoscienza telefonare il 118 Allontanare eventuali residui delle sostanza tossica dalla bocca del bambino Portare all’attenzione dei sanitari la confezione della sostanza con il libretto delle illustrazioni (su di esso c’è la composizione chimica utile per il CAV per trovare l’antidoto o la cura da seguire)

Se non ci sono confezioni o etichette portare direttamente la sostanza

Identificare la sostanza servendosi del contenitore e cercare di stabilire la quantità assunta dal bambino

Può essere utile il CARBONE VEGETALE ATTIVATO che assorbe la sostanza tossica riducendone la quantità assorbibile.

Deve essere somministrato più precocemente possibile.

DOSAGGIO: 0,5-1 g/Kg di peso corporeo, diluito in acqua

Non prendere iniziative senza aver prima contattato il 118 o il CAV

Non provocare il vomito:

Se il bambino è incosciente

Se ha ingerito sostanze che possono fare schiuma (saponi)

Se non si è certi che la sostanza ritransitando nell’apparato digerente non causi ulteriori danni (sostanze caustichecorrosive, solventi)

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Non far bere LATTE:

Spesso è inutile

A volte è dannoso in quanto favorisce l’assorbimento (solventi) Può ritardare manovre diagnostiche

Tenere medicine, smacchiatori, detersivi, ed sostanze chimiche (fertilizzanti, antiparassitari, diserbanti) lontano dalla portata dei bambini e riporli sotto chiave subito dopo l'uso. Evitare in modo assoluto di trasferire sostanze tossiche dalla loro confezione originale a bottiglie, barattoli o ad altri contenitori per uso alimentare: è frequente che il bambino possa ingenuamente ingerire tali sostanze mentre cerca qualcosa da bere o da mangiare

Non lasciare in giro per casa le confezioni originali delle sostanze tossiche: spesso sono belle, colorate, facili da aprire ed attirano i bambini ad "assaggiarne" il

contenuto.

Tenere le medicine nelle loro confezioni di sicurezza e non lasciare in giro gocce o compresse.

Accertarsi che le piante di casa non abbiano bacche, foglie o fiori velenosi.

Svuotate rapidamente i posacenere e non abbandonate in giro per casa pacchetti di sigarette e simili

(il tabacco è un veleno mortale)

Aggiornare e tenere a disposizione il numero telefonico del Centro Antiveleni di riferimento, che dovrà essere subito interpellato in caso di ingestione di tossici

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