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IL DIRETTORE GENERALE nella persona della Dr.ssa Maria Beatrice Stasi

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Academic year: 2022

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OGGETTO: CONVENZIONE CON L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA PER IL RINNOVO DEL FINANZIAMENTO DI UN POSTO DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO PRESSO IL DIPARTIMENTO DI MEDICINA E CHIRURGIA (SCHOOL OF MEDICINE AND SURGERY).

IL DIRETTORE GENERALE

nella persona della Dr.ssa Maria Beatrice Stasi

ASSISTITO DA:

IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO AVV. MONICA ANNA FUMAGALLI

IL DIRETTORE SANITARIO DOTT. FABIO PEZZOLI

IL DIRETTORE SOCIO SANITARIO F.F. DR.SSA SIMONETTA CESA

Premesso che con provvedimento n. 189 del 14 febbraio 2019 è stata disposta la stipula della convenzione con l’Università degli studi di Milano – Bicocca per il finanziamento di un posto di professore straordinario a tempo determinato per le esigenze del Settore concorsuale 06/D3 – Malattie del sangue, oncologia e reumatologia (settore scientifico disciplinare MED/15 – Malattie del sangue) presso il Dipartimento di medicina e chirurgia (School of medicine and surgery) conferito alla prof.ssa Anna Falanga, direttore dell’UOC Servizio immunoematologia e medicina trasfusionale (SIMT) per lo svolgimento del progetto di ricerca dal titolo “Implementazioni delle attività cliniche, di laboratorio e di ricerca in emostasi e trombosi”;

Ricordato che, ai sensi dell’art. 1, comma 12, della l. 4 novembre 2005 n. 230 a oggetto

“Nuove disposizioni concernenti i professori e i ricercatori universitari e delega per il riordino del reclutamento dei professori universitari” è consentito alle università di realizzare specifici programmi di ricerca sulla base di convenzioni con imprese o fondazioni o con altri soggetti pubblici o privati, che prevedano anche l'istituzione temporanea, per periodi non superiori a sei anni, con oneri finanziari a carico dei medesimi soggetti, di posti di professore straordinario da coprire mediante conferimento di incarichi della durata massima di tre anni, rinnovabili sulla base di una nuova convenzione, a coloro che hanno conseguito l'idoneità per la fascia dei professori ordinari, ovvero a soggetti in possesso di elevata qualificazione scientifica e professionale;

DELIBERAZIONE NR. 300 DEL 24/02/2022

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Dato atto che, tenuto conto del disposto del suddetto art. 1, comma 2, della l. n. 230/2005 nonché di quanto previsto dall’art. 5 della citata convenzione, in scadenza al 28 febbraio p.v., questa ASST con lettera del 16 dicembre 2021, prot. n. 76397, ha proposto all’Università degli studi di Milano Bicocca il rinnovo del suddetto posto di professore straordinario a decorrere dal 1 marzo 2022 sino al collocamento a riposo della prof.ssa Anna Falanga, inviando contestualmente il documento “Implementazioni delle attività cliniche, di laboratorio e di ricerca in emostasi e trombosi. Relazione sull’attività svolta 2018 – 2021 e prosecuzione del progetto”, sul quale si era espresso favorevolmente il direttore sanitario;

Evidenziato che la prosecuzione dell’incarico di professore straordinario da parte della prof.ssa Anna Falanga consentirà di proseguire in azienda le diverse attività di ricerca nel campo, tra l’altro, della diagnosi delle malattie da difetti congeniti o acquisiti dell’emostasi e della gestione delle terapie antitrombotiche o antiemorragiche in stretta collaborazione con il Dipartimento di medicina e chirurgia dell’Università degli studi di Milano – Bicocca;

Dato atto dell’accoglimento, da parte della suddetta Università, della proposta inoltrata da questa azienda con la su richiamata lettera del 16 dicembre 2021, prot. n. 76397;

Visto lo schema di convenzione redatto e condiviso con lo stesso Ateneo, che disciplina l’assunzione da parte dell’ASST dell’onere per il rinnovo del finanziamento del posto di professore straordinario - settore concorsuale 06/D3 – Malattie del sangue, oncologia e reumatologia (settore scientifico disciplinare MED/15 – Malattie del sangue) - dal 1 marzo 2022 fino al 18 aprile 2023, giorno di collocamento a riposo della prof. ssa Anna Falanga;

Considerato che, come previsto dal testo convenzionale, con successivo accordo sarà rinnovata l’attribuzione alla prof.ssa Anna Falanga delle funzioni assistenziali e degli incarichi di direzione dell’UOC SIMT e del Dipartimento interaziendale Medicina trasfusionale ed ematologia della provincia di Bergamo (DMTE);

Dato atto, altresì, che il testo concordato è conforme alla normativa che disciplina la materia e a quanto previsto:

dalla l.r. 30 dicembre 2009, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in sanità” e in particolare dal Titolo III “Disciplina dei rapporti tra la Regione e le università della Lombardia con facoltà di Medicina e chirurgia per lo svolgimento di attività assistenziali, didattiche, formative e di ricerca”;

dal punto 13.16 delle “Regole 2019” approvate con deliberazione di Giunta regionale n.

IX/1046 del 17 dicembre 2018, come da comunicazione in data 24 gennaio 2019, prot. n.

G1.2019.0003203 della Direzione Generale Welfare;

Accertato di poter procedere – ai sensi del combinato disposto dalle su menzionate disposizioni – alla stipula della convenzione con l’Università degli studi di Milano - Bicocca per il rinnovo del finanziamento del posto di professore straordinario presso il Dipartimento di Medicina e chirurgia (School of medicine and surgery) conferito alla prof.ssa Anna Falanga, ai fini della prosecuzione del progetto di ricerca “Implementazioni delle attività cliniche, di laboratorio e di ricerca in emostasi e trombosi”;

Considerato, infine, che il finanziamento del posto di professore straordinario a tempo determinato, ai sensi dell’art. 1, comma 12, della l. n. 230/2005 per il settore concorsuale 06/D3 – Malattie del sangue, oncologia e reumatologia (settore scientifico disciplinare MED/15 – Malattie del sangue) ammonta annualmente a € 103.473,63 e che il relativo onere è imputato all’autorizzazione di spesa dei bilanci di competenza;

Acquisito il parere del direttore amministrativo, del direttore sanitario e del direttore sociosanitario f.f.

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DELIBERA

1. di approvare il documento “Implementazioni delle attività cliniche, di laboratorio e di ricerca in emostasi e trombosi. Relazione sull’attività svolta 2018 – 2021 e prosecuzione del progetto” (allegato A al presente provvedimento), trasmesso all’Università degli studi di Milano – Bicocca con lettera del 16 dicembre 2021, prot. n. 76397, contestualmente alla proposta di rinnovo del finanziamento del posto di professore universitario ai sensi dell’art. 1, comma 12, della l. 4 novembre 2005 n. 230;

2. di prendere atto dei pareri espressi sulla proposta da parte dei competenti organi accademici e di sottoscrivere, conseguentemente, con l’Università degli studi di Milano - Bicocca la convenzione per il rinnovo del finanziamento del posto di professore straordinario a tempo determinato per il settore concorsuale 06/D3 – Malattie del sangue, oncologia e reumatologia (settore scientifico disciplinare MED/15 – Malattie del sangue), conferito alla prof.ssa Anna Falanga nel testo allegato al presente provvedimento (all. B);

3. di imputare la spesa complessiva di € 117.270,11 derivante dall’adozione del presente provvedimento, al competente conto dei bilanci di competenza (2022- 2023), come da attestazione allegata;

4. di rinviare a successivi provvedimenti l’adozione di ogni conseguente ulteriore determinazione.

IL DIRETTORE GENERALE dr.ssa Maria Beatrice Stasi

Il responsabile del procedimento: dr.ssa Mariagiulia Vitalini UOC Affari istituzionali e generali/PC Documento prodotto in originale informatico e firmato digitalmente dal Direttore generale ai sensi del “Codice dell’amministrazione digitale” (d.lgs. n. 82/2005 e s.m.i)

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Progetto:

Implementazione delle attività cliniche, di laboratorio e di ricerca in Emostasi e Trombosi

Relazione sull’attività svolta nel 2018-2021 e Prosecuzione del progetto

Prof.ssa Anna Falanga

Università Milano Bicocca e ASST Papa Giovanni XXIII

Questo progetto riguarda l’implementazione tecnologica e scientifica delle attività riguardanti i pazienti con malattie trombotiche ed emorragiche e l’avanzamento della ricerca su emostasi/cancro/infiammazione. Gli ambiti comprendono:

a) la diagnostica di laboratorio delle malattie da difetti congeniti o acquisiti dell’emostasi;

b) la gestione clinica e di laboratorio di tali pazienti in fase acuta e nel follow-up, in particolare durante i trattamenti con farmaci antitrombotici o antiemorragici;

c) la realizzazione di linee guida e di percorsi diagnostico-terapeutici, condivisi a livello regionale, nazionale ed internazionale, per uniformare l’approccio a tali patologie ed il percorso di questi pazienti.

d) il lavoro di ricerca su ’emostasi-infiammazione-tumori’, che si sviluppa lungo le seguenti linee: lo studio dei meccanismi di interazione fra il sistema coagulativo/fibrinolitico e la crescita tumorale, e fra il sistema coagulativo e l’infiammazione; la ricerca traslazionale sul ruolo dei biomarcatori dell’emostasi nel predire il rischio trombotico in pazienti con malattie tumorali o infiammatorie e, quindi, facilitare l’identificazione di soggetti ad alto rischio; la partecipazione a trial clinici multicentrici nazionali e internazionali per la valutazione dell’efficacia e sicurezza di nuovi farmaci antitrombotici o antiemorragici.

A. Implementazione dell’attività del laboratorio clinico specialistico per la diagnosi delle malattie da difetti congeniti o acquisiti dell’emostasi

Il laboratorio specialistico di Emostasi e Trombosi, di secondo e terzo livello, rappresenta una realtà unica in un’area di oltre 1 milione di abitanti (Bergamo e provincia), inserendosi tra i migliori centri di eccellenza italiani per la varietà delle indagini offerte ai fini dell’inquadramento diagnostico dei pazienti che si presentano con sintomi emorragici o trombotici.

Attività 2018-2021. L’aggiornamento tecnologico di questo laboratorio ha rappresentato uno strumento essenziale per mantenere il livello di eccellenza nella diagnostica delle malattie dell’emostasi, che si caratterizzano anche per la loro rarità. Il laboratorio è divenuto indispensabile per la diagnostica differenziale delle microangiopatie trombotiche, attaverso la misurazione dell’attività dell’enzima ADAMTS-13 e degli autoanticorpi anti-ADAMTS-13, garantendone i risultati in modo rapido, entro le 24 h. Nell’ambito delle malattie autoimmuni dell’emostasi il laboratorio è di riferimento per specifici test per la identificazione degli anticorpi antifosfolipidi e degli anticorpi anti-PF4/eparina, responsabili della piastrinopenia indotta da eparina o HIT. E’ stata completata, negli ultimi tre anni, l’implementazione di tutti i test per la diagnosi dei difetti di funzionalità delle piastrine (in aggregometria, citofluorimetria, adesione a matrici in sistemi statici o dinamici). Inoltre,

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2 nel 2021, durante la campagna vaccinale anti-Covid-19, è stato implementato rapidamente il dosaggio degli anticorpi anti-PF4 non-eparino-dipendenti, che causano, almeno in parte, le rare complicanze trombotiche associate ai vaccini anti-SARS-CoV2. Inoltre, il laboratorio è stato attrezzato in modo completo per garantire la misurazione ed il monitoraggio delle terapie con tutti i farmaci anticoagulanti e antipiastrinici.

Il laboratorio ha processato nel 2019 circa 1020 richieste di esami specialistici emocoagulativi: 898 per pazienti afferenti all’ospedale Papa Giovanni (ricoverati e ambulatoriali) e 122 per pazienti afferenti ad altri Enti pubblici (regionali ed extra-regionali) e cliniche convenzionate, per un numero totale di circa 4000 esami. Rispetto al 2018, il numero totale di richieste è aumentato del 12%.

Nel 2019 sono stati effettuati circa 360 dosaggi di ADAMTS-13 e un numero equivalente di dosaggi di anticorpi anti-ADAMTS13, per la maggior parte di pazienti afferenti a strutture esterne all’ASST Papa Giovanni. Nel 2020, il laboratorio ha avuto una contrazione del numero di esami effettuati per utenti esterni a causa della pandemia, mentre si è più focalizzato sulla gestione dei problemi coagulativi dei pazienti ricoverati per COVID-19, utilizzando sia i test globali (tromboelastometria rotazionale) che i test specifici dell’emostasi, e sulle criticità riguardanti il monitoraggio delle terapie antitrombotiche.

Nel 2021, dopo le prime segnalazioni di reazioni avverse di tipo coagulativo nei soggetti vaccinati per SARS-CoV2, il laboratorio è stato riconosciuto come uno dei centri di riferimento nazionali per la diagnosi della VITT (vaccine-induced thrombotic thrombocytopenia).

Proseguimento del progetto

• I test globali dell’emostasi si stanno sempre di più imponendo per la loro capacità di dare in tempi brevi una valutazione dell’assetto emostatico anche in patologie complesse, dove il test specifico non riesce a predire correttamente il fenotipo trombotico od emorragico del paziente. Inoltre, tali test possono essere eseguiti su sangue intero (evitando la centrifugazione e preparazione del campione), al letto del paziente, con risultati rapidissimi.

Fra essi vi è la tromboelastometria rotazionale (ROTEM), le cui misurazioni sono disponibili entro 15-20 minuti, consentendo scelte molto rapide. L'indicazione clinica primaria per l'utilizzo del tromboelastometro riguarda la valutazione di eventuali difetti dell’emostasi in pazienti emorragici gravi e l'uso di questo strumento in algoritmi decisionali per la terapia trasfusionale in condizioni di urgenza. Esso consente infatti una terapia trasfusionale mirata, soppiantando la strategia di trasfusione empirica o basata su prove di laboratorio standard, che richiedono tempi di attesa eccessivi

.

Nuove applicazioni della tromboelastometria, che si intendono implementare nel laboratorio diagnostico specialistico, riguardano il suo utilizzo nel follow up dei pazienti con malattie emorragiche da deficit congeniti della coagulazione del sangue (es. emofilia A e B) sottoposti a terapie sostitutive con concentrati di fattori della coagulazione o con fattori ricombinanti, e di pazienti con deficit acquisiti di tali fattori (da autoanticorpi), che ricevono terapie immunosoppressive oltre che sostitutive con agenti cosiddetti “bypassanti”.

• La diagnostica delle alterazioni funzionali delle piastrine (piastrinopatie) sia congenite che acquisite si è evoluta negli ultimi anni grazie allo sviluppo di metodiche più standardizzate per la valutazione della funzionalità piastrinica. Nel laboratorio è attualmente presente un aggregometro a due canali dotato di sensori per la misurazione in lumiaggregometria della secrezione piastrinica. Lo screening di un paziente con presunta piastrinopatia mediante tale strumento necessita del lavoro a tempo pieno dedicato di almeno 4 ore per 1 solo soggetto

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3 in studio. Il programma futuro prevede di implementare lo screening della funzionalità piastrinica con l’uso di un aggregometro molto più potente, dotato di 8 canali, che consente di ridurre significativamente i tempi di esecuzione e le liste dei pazienti in attesa di tale valutazione.

B. Implementazione della gestione clinica e di laboratorio dei pazienti che assumono terapie antitrombotiche o antiemorragiche

Terapie antitrombotiche 2018-2021. L’attività nel settore della terapia della trombosi, che è ben consolidata da tempo, è stata dal 2018 potenziata con l’aggiunta di un nuovo ambulatorio con un proprio centro prelievi, esterno all’ospedale Papa Giovanni (presso la Fondazione Carisma in Bergamo), dedicato alla gestione dei pazienti in terapia con i farmaci anticoagulanti tradizionali (coumadin e sintrom). Ciò ha portato ad un importante miglioramento organizzativo per questi pazienti ed ha anche facilitato la gestione all’interno dell’ospedale dei nuovi pazienti, in terapia con i nuovi farmaci anticoagulanti orali diretti (DOAC). Lungo questa linea, sono stati implementati anche tutti i test di laboratorio per il dosaggio dei DOAC. Infatti, pur non essendo necessario un monitoraggio di laboratorio, tuttavia, nei pazienti in terapia con tali farmaci, è talora importante la loro misurazione, come in occasione di complicanze trombotiche o emorragiche, o in caso di interventi chirurgici non differibili, o in pazienti con insufficienza renale (e quindi con tendenza ad accumulo di farmaco), o con scarsa aderenza alla terapia. In tali situazioni, una rapida misurazione dei livelli di farmaco dà informazioni preziose per le decisioni cliniche.

• Proseguimento del progetto. Si intente incrementare la collaborazione con il territorio, mediante la realizzazione di una più stretta rete collaborativa con i medici di medicina generale (MMG), in particolare per il follow-up dei pazienti che assumono i DOAC cronicamente per prevenzione dello stroke nella fibrillazione atriale.

• Dal punto di vista del laboratorio diagnostico, si intende standardizzare ed implementare l’uso di un sistema di ricerca rapido dei DOAC nelle urine. Si tratta di un nuovo sistema, eseguito mediante strisce reattive, che permette di identificare la presenza di un DOAC nelle urine in tempi brevissimi (Test DOASENSE). L’utilizzo di tale strumento presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Papa Giovanni può essere fondamentale per identificare rapidamente, anche in pazienti incoscienti, se il soggetto sta assumendo dei DOAC, e quale tipo di DOAC, e di poter scegliere subito l’antidoto specifico in condizioni gravi, es. emorragie in atto o necessità di chirurgia d’urgenza.

Terapie antiemorragiche 2018-2021. L’attività nel settore delle malattie emorragiche è stata, finora, sviluppata prevalentemente nella parte di diagnostica di secondo e terzo livello, in cui il laboratorio ha avuto ed ha un ruolo centrale e unico nell’identificazione di soggetti portatori di difetti dei fattori della coagulazione e delle piastrine in un’area di oltre 1 milione di abitanti. Dal punto di vista clinico, finora vengono gestiti tutti i pazienti emofilici giunti in condizioni di emergenza, che vengono poi riaffidati ai loro centri, mentre vengono presi in carico i pazienti con difetti emorragici acquisiti (es. emofilia acquisita da autoanticorpi contro il FVIII) o soggetti con malattia di von Willebrand, o con difetti congeniti che non necessitano di una profilassi farmacologica cronica. Si è lavorato nell’ultimo anno sulla possibilità di costituire un centro per la

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4 presa in carico e il follow-up di pazienti con emofilia A e B, cosa che comporta una serie di innovazioni nell’armamentario clinico e di laboratorio.

• Proseguimento del progetto. Si intende implementare la gestione e la cura dei pazienti con emofilia A e B, mediante la presa in carico di tali soggetti, che necessitano di terapie croniche per prevenire i sanguinamenti. Di recente, questo campo è stato rivoluzionato dalla disponibilità di numerosi nuovi farmaci. Per la terapia sostitutiva del fattore della coagulazione mancante, sono stati sviluppati nuovi concentrati di Fattore VIII e Fattore IX ricombinante con caratteristiche di ridotta clearance e conseguente emivita prolungata, che permettono di diradare le infusioni e incrementare i livelli circolanti di quel fattore. Pertanto, offrono l’opportunità di un’ampia personalizzazione della profilassi, in grado non solo di proteggere il paziente dal rischio emorragico, ma anche di poterne migliorarne la qualità di vita. Inoltre, di recente, sono diventati disponibili farmaci non sostitutivi utilizzabili per la profilassi in emofilici gravi con e senza inibitore. E’ disponibile per l’uso nella pratica clinica un anticorpo monoclonale mimetico del FVIII, emicizumab, il cui uso è indicato nei soli emofilici A, mentre sono in diversa fase di sperimentazione altri prodotti non sostitutivi, aventi differenti meccanismi d’azione, che potranno essere utilizzati in regimi di profilassi sia in emofilici A, che in emofilici B, con e senza inibitore. Il maggior vantaggio derivante dall’uso di tali farmaci innovativi è rappresentato dalla via di somministrazione sottocutanea e dalla loro lunga emivita. A questi nuovi farmaci bisogna aggiungere la terapia genica che presto entrerà nell’armamentario terapeutico per l’emofilia. E’ molto importante quindi che il progetto prosegua lungo questa via e vengano introdotte queste fondamentali innovazioni.

• Dal punto di vista del laboratorio, con l’avvento dei nuovi farmaci, anche il monitoraggio delle terapie sostitutive in pazienti emorragici con emofilia A e B è profondamente cambiato.

Il supporto del laboratorio è indispensabile per la gestione dell’emofilia e, più in generale, di tutte le malattie emorragiche congenite (MEC), in tutte le fasi del percorso assistenziale del paziente. La disponibilità di diverse opzioni terapeutiche, eterogenee dal punto di vista biochimico e delle proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche, impone nuove strategie di valutazione da parte del laboratorio per il monitoraggio dei pazienti in trattamento con tali farmaci, con un sempre più frequente ricorso alla valutazione della risposta farmacocinetica individuale alle diverse molecole impiegate. Inoltre, l’introduzione nella pratica clinica di nuove molecole di Fattore VIII ricombinante e delle molecole modificate di Fattore VIII e Fattore IX a emivita prolungata ha evidenziato discrepanze importanti nella misurazione dei livelli circolante di tali fattori. Pertanto, in accordo con le raccomandazioni della Associazione Italiana dei Centri Emofilia, è necessario con questi prodotti effettuare la misurazione dei livelli di Fattore VIII con metodo cromogenico e non limitarsi al metodo coagulativo, basato sull’uso del tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT). Si prevede di implementare nel laboratorio tutti i test necessari, in accordo con gli avanzamenti della gestione clinica.

C. Realizzazione di linee guida e di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi

L’ambulatorio di emostasi e trombosi è fortemente coinvolto nell’implementazione delle attività cliniche, sia per la diagnosi e cura delle malattie emorragiche e trombotiche, sia per l’arruolamento e follow up di pazienti che assumono terapie anticoagulanti. Negli ultimi anni si è cercato di inserire sempre di più queste attività in un network di centri regionali, nazionali e internazionali, avvalendosi

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5 anche della collaborazione con società scientifiche nazionali (SIE, SISET, FCSA) ed internazionali, in particolare la European Thrombosis & Haemostasis Alliance (ETHA), che comprende le Società di Emostasi e Trombosi di 21 Paesi europei, e di cui Anna Falanga è stata presidente dal 2018 al 2021.

Attività 2018-2021. In questoambito, negli ultimi tre anni un traguardo molto importante è stato raggiunto con il riconoscimento delle attività di emostasi e trombosi dell’ospedale Papa Giovanni all’interno di una delle Reti di Riferimento Europee (ERN, European Reference Networks), in particolare l’ERN per le Malattie Ematologiche Rare (ERN-EuroBloodNet). L’obiettivo generale di ERN-EuroBloodNet è di promuoverela cooperazione ai fini della sorveglianza epidemiologica, della partecipazione a sperimentazioni cliniche, dello sviluppo di progetti di ricerca collaborativa e di nuove tecnologie.

Le attività del centro clinico di emostasi e trombosi di Bergamo in questi percorsi collaborativi sono molto importanti in quanto favoriscono la realizzazione di modelli organizzativi comuni per uniformare i percorsi diagnostici e terapeutici ed assicurare l’appropriatezza delle cure per i pazienti affetti da patologie trombo-emorragiche, oltre che la sostenibilità economica. Inoltre, viene promossal’eccellenza per garantire la miglior assistenza sanitaria e la miglior qualità di vita possibile per questi cittadini.

In questo ambito, con Regione Lombardia, Anna Falanga (AF) ha partecipato alla redazione e revisione dei seguenti Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA):

PDTA PORPORA TROMBOTICA TROMBOCITOPENICA (COD ES RGG010)

PDTA MALATTIE EMORRAGICHE CONGENITE (COD ES RDG020)

PDTA DIFETTI EREDITARI TROMBOFILICI (COD ES RDG020)

PDTA EMOCROMATOSI EREDITARIA (COD ES RCG100)

E’ inoltre in corso la collaborazione alla stesura del PDTA SINDROME DA ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI (COD ES RC0220)

A livello internazionale, AF è stata invitata a partecipare, come Co-chaiman e Senior Author, alla stesura delle linee guida della American Society of Clinical Oncology (ASCO) su "Venous Thromboembolism Prophylaxis and Treatment in Patients With Cancer: ASCO Clinical Practice Guideline Update”, pubblicate nel Journal of Clinical Oncology, nel 2020

Inoltre AF ha partecipato:

- come membro della VAS-European Independent Foundation in Angiology/Vascular Medicine, alla stesura della “Guidance for the Management of Patients with Vascular Disease or Cardiovascular Risk Factors and COVID-19”. Thromb Haemost. 2020 Dec;120(12):1597- 1628. doi: 10.1055/s-0040-1715798. Epub 2020 Sep 13.

- come membro del consiglio direttivo della International Society of Thrombosis and Haemostasis (ISTH), alla stesura della “ISTH interim guidance on recognition and management of coagulopathy in COVID-19”. J Thromb Haemost. 2020 May;18(5):1023- 1026. doi: 10.1111/jth.14810. Epub 2020 Apr 27.

- come membro del ‘Global COVID-19 Thrombosis Collaborative Group (Endorsed by the ISTH, NATF, ESVM, and the IUA, Supported by the ESC Working Group on Pulmonary Circulation and Right Ventricular Function), alla stesura del documento “COVID-19 and Thrombotic or Thromboembolic Disease: Implications for Prevention, Antithrombotic Therapy, and Follow-

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6 Up”. J Am Coll Cardiol. 2020 Jun 16;75(23):2950-2973. doi: 10.1016/j.jacc.2020.04.031. Epub 2020 Apr 17.

- come membro del sottocomitato scientifico (SSC) su ‘Haemostasis and Malignancy’

dell’ISTH, alla stesura della linea guida “The prevention and management of asparaginase- related venous thromboembolism in adults: Guidance from the SSC on Hemostasis and Malignancy of the ISTH. J Thromb Haemost. 2020 Feb;18(2):278-284. doi:

10.1111/jth.14671.

- come co-chairman del working group su emostasi e trombosi del Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell'Adulto (GIMEMA), alla stesura del documento dal titolo “Platelet cut-off for anticoagulant therapy in thrombocytopenic patients with blood cancer and venous thromboembolism: an expert consensus” (Blood Transfus. 2019), in cui si sono volute fornire linee di indirizzo per la gestione della terapia anticoagulante in pazienti oncoematologici con piastrinopenia severa, che necessitano di questi trattamenti.

• Proseguimento del progetto. Prossime attività in questo settore, già in programma o in via di lavorazione, sono qui elencate:

o Il coordinamento da parte di AF, in qualità di chairman, del panel per la stesura delle linee guida della European Society of Clinical Oncology (ESMO) su “VENOUS THROMBOEMBOLISM IN CANCER PATIENTS: ESMO CLINICAL PRACTICE GUIDELINES”

o Il coordinamento da parte di AF, in qualità di chairman, del panel per la stesura delle linee guida della European Haematology Association (EHA), dal titolo “EHA Guidelines on Management of anti-thrombotic treatment in thrombocytopenic patients“;

o Il coordinamento da parte di AF, in qualità di chairman, del panel della Società Italiana di Ematologia (SIE) per la stesura e l’aggiornamento triennale delle linee guida sulla diagnosi e terapia della Porpora Trombotica Trombocitopenica (TTP)

• La partecipazione di AF ai seguenti altri progetti:

o Aggiornamento delle linee guida dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) su ‘Profilassi e terapia del tromboembolismo venoso nel paziente con tumori solidi’;

o Stesura delle linee guida della Società Italiana di Ematologia (SIE) su ‘Profilassi e terapia del tromboembolismo venoso nel paziente con tumori ematologici’;

o Partecipazione ad un progetto editoriale che si propone di focalizzare le tematiche relative alla profilassi antitrombotica nei pazienti con mieloma multiplo, problematica che presenta tuttora molte incertezze.

4. Progetto di ricerca clinica e di laboratorio su ’emostasi-infiammazione-tumori’

Attività (2018-2021). Nel periodo 2018-2021 sono continuate le attività inerenti alla ricerca scientifica nel campo dell’emostasi, tumori e infiammazione, con particolare riguardo allo studio dell’interazione tra sistema della coagulazione e meccanismi di progressione tumorale, oltre che agli studi dei livelli plasmatici biomarcatori di trombosi in pazienti oncologici in relazione alla capacità di predire il rischio trombotico o il rischio di cancro o la sua prognosi (studio Hypercan, ClinicalTrials.gov #NCT02622815).

Con l’avvento della pandemia da COVID-19, il Centro si è attivato anche per il reclutamento di donatori volontari (convalescenti) di plasma iperimmune, aprendo un nuovo centro di raccolta presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. In questo ambito sono stati avviati diversi studi

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7 di ricerca per approfondire gli aspetti legati alla patologia causata da SARS-CoV2, gravata da un incremento dei fenomeni trombotici, e l’attivazione del sistema coagulativo/infiammatorio, sia in pazienti con COVID-19 in fase acuta, sia nei soggetti convalescenti post-infezione.

E’ stato inoltre mantenuto, nonostante la pandemia, ed in modalità virtuale, dal 22 al 24 aprile 2021, il tradizionale appuntamento con la comunità scientifica internazionale, operativa nel campo di emostasi e tumori, intitolato ‘International Conference on Thrombosis and Hemostasis Issues in Cancer’ (ICTHIC), un incontro che si è sempre svolto a Bergamo, con cadenza biennale, dal 2001 a oggi. Questa conferenza internazionale attrae in media circa 500-600 ricercatori, provenienti da ogni parte del mondo, con lo scopo di confrontarsi sulle più recenti scoperte riguardanti la patogenesi, prevenzione e trattamento delle complicanze trombo-emorragiche nei pazienti oncologici. ICTHIC è l’unica conferenza internazionale specifica dedicata al tema di emostasi e cancro. E’ in cantiere l’organizzazione, in forma ibrida (sia in persona che da remoto), dell’11° edizione di ICTHIC, in programma a Bergamo dal 27 al 29 maggio 2022.

L’attività di ricerca degli ultimi tre anni si è concretizzata nella pubblicazione di N. 51 pubblicazioni, in cui compare la doppia affiliazione: Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano Bicocca, E Divisione di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. In Appendice B, l’elenco delle pubblicazioni.

Di seguito vengono riportati alcuni dettagli dei principali progetti di ricerca in corso:

• Ricerca di base

Gli studi sono focalizzati sui meccanismi molecolari che legano l’attivazione del sistema coagulativo/fibrinolitico alla crescita tumorale. L’area comprende anche lo studio dell’interazione dei meccanismi dell’infiammazione in generale con il sistema coagulativo.

Sono compresi i seguenti progetti:

o Studio delle proprietà adesive delle piastrine di pazienti con Neoplasie Mieloproliferative (Policitemia Vera e Trombocitemia essenziale) alle matrici sottoendoteliali in un sistema dinamico in vitro (EVOS). Lo studio è condotto in collaborazione con l’Università di Maastricht, Olanda (prof. Hugo ten Cate). I primi dati sono stati pubblicati nel 2021.

o Studio della produzione di Neutrophil extracellular traps (NETs) da parte dei granulociti di pazienti con Policitemia Vera e Trombocitemia essenziale. Lo studio è in corso, in collaborazione con l’Università di Uppsala, Svezia (prof. Anna-Karin Olsson)

o Studio sulla definizione delle cause della coagulopatia associata alla Leucemia Acuta Promielocitica, APL [in collaborazione con l’International Consortium on Acute Leukemia (ICAL), supportato dall’American Society of Hematology (ASH)]. Lo studio prevede la valutazione dello stato di attivazione dei vari compartimenti dell’emostasi mediante specifici test di laboratorio in campioni di pazienti con APL, arruolati prospetticamente e seguiti per gli outcome sia di laboratorio che clinici. Lo scopo è di definire i meccanismi della coagulopatia dell’APL per identificare le modalità più appropriate per il controllo di questa complicanza grave e spesso fatale. Essa costituisce un problema ancora non risolto in questi pazienti, che hanno, per altri versi, alte probabilità di guarigione con l’avvento dei nuovi regimi terapeutici basati sull’uso dell’acido retinoico (ATRA) e dell’arsenico.

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8 o Progetto FISR-COVID19: “Anomalie molecolari protrombotiche come marcatori di rischio di coagulopatia e outcome da COVID-19 nell’area di Bergamo” proponente è l’Ospedale Papa Giovanni in collaborazione con l’Università Milano-Bicocca. L'ipotesi di lavoro del progetto è che le varianti alleliche genetiche (AV) delle proteine della coagulazione possono influenzare la gravità del COVID-19, comprese le complicanze tromboemboliche. Obiettivo principale è di analizzare la frequenza di AV nei geni associati alla trombofilia in una popolazione ad alto rischio di infezione e un'alta incidenza di esiti gravi, come quella della zona di Bergamo, rispetto alla popolazione generale.

• Ricerca traslazionale

La linea di ricerca traslazionale è incentrata sulla identificazione del ruolo di biomarcatori dell’emostasi nel predire il livello di rischio trombotico in diverse categorie di pazienti (soprattutto neoplastici) e, quindi, nel facilitare il riconoscimento dei soggetti ad alto rischio, meritevoli di una prevenzione farmacologica. Sempre in questo ambito viene studiato anche il ruolo dei biomarcatori dell’emostasi nel predire in soggetti sani il rischio di avere una neoplasia.

Include i seguenti progetti in corso:

o ‘Hypercoagulation screening as an innovative tool for risk assessment, early diagnosis and prognosis in cancer’ – HYPERCAN Study. Progetto AIRC (Estensione del Progetto "AIRC 5x1000 (Rif. 12237). Si tratta uno studio prospettico multicentrico osservazionale coordinato da A. Falanga. per cui sono stati arruolati più di 10.000 soggetti sani (donatori di sangue) e più di 4000 soggetti con tumori solidi della mammella, del polmone, gastrico, e del colon- retto. I pazienti arruolati in questo studio sono seguiti prospetticamente in 8 centri Oncologici italiani. Scopo di questo studio multicentrico è quello di stabilire se la persistenza di uno stato di ipercoagulabilità sia associata, in soggetti sani, ad un aumentato rischio di avere una diagnosi di tumore e, nei pazienti già affetti da specifici tumori, ad una mancata risposta ai trattamenti o alla progressione della malattia, oltre che un aumentato rischio di trombosi.

o ‘Identification of hemostatic proteins predictive of cancer risk and diagnosis in a large prospective cohort of healthy subjects - HePCan Study= hemostatic proteins for Cancer Study’. Scopo di questo studio è quello di identificare, mediante un approccio proteomico, delle specifiche firme molecolari associate con lo stato di ipercoagulabilità e di evidenziare associazioni significative con un più alto rischio di tumore. Questo studio rappresenta un’estensione del progetto HYPERCAN e prevede la misurazione concomitante di un elevato numero di proteine della coagulazione note per essere coinvolte nel processo di crescita e disseminazione tumorale.

o Studio multicentrico sulla Porpora trombotica trombocitopenica (TTP), sia acquisita che congenita. In particolare nella TTP acquisita, è in corso uno studio multicentrico nazionale in pazienti arruolati e seguiti prospetticamente per valutare il ruolo del dosaggio della proteasi ADAMTS-13 e degli autoanticorpi anti-ADAMTS-13 durante il follow up nel predire il rischio di recidive nei pazienti con questa malattia rara grave e potenzialmente letale.

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9 o STUDIO EMO-COVID19 - Studio estensivo della coagulazione del sangue in pazienti COVID-

19 - (Promosso da Fondazione ARTET onlus). I pazienti affetti da questa malattia mostrano uno stato di ipercoagulabilità (cioè una forte attivazione della coagulazione del sangue), come dimostrato dai livelli elevati di alcune proteine circolanti, come il fibrinogeno e il D- dimero, che si manifesta in parallelo con un forte stato infiammatorio. Lo stato di ipercoagulabilità favorisce la comparsa di eventi trombotici. Infatti, in questi pazienti, vi è un aumento significativo di trombosi venose, embolie polmonari, tromboflebiti e altri eventi cerebro-cardiovascolari. Queste manifestazioni si associano ad una maggiore gravità della malattia e sono predittive di mortalità. Pertanto è molto importante poter identificare i soggetti che vanno incontro ad una forma grave della malattia, con polmonite severa, rispetto agli altri che contraggono la malattia in forma lieve. L’ipotesi è che alcune varianti genetiche delle proteine della coagulazione siano tra i fattori determinanti il manifestarsi del COVID-19 nella sua forma più grave. Obiettivo principale è quello di analizzare alcune specifiche proteine e le varianti genetiche associate in un’area altamente colpita da questo virus, come quella di Bergamo e provincia, allo scopo di valutare se questi fattori consentono di identificare i soggetti a più alto rischio di contrarre la malattia grave, e di utilizzare queste informazioni per approntare strategie di prevenzione mirate.

o STUDIO IMMUNO-COVID-19. (Promosso da Fondazione ARTET onlus). Selezione dei donatori di plasma iperimmune (convalescenti) per uso clinico durante la pandemia da COVID-19 - Un progetto riguardante la caratterizzazione della persistenza dello stato di ipercoagulabilità nei soggetti donatori, anche dopo la guarigione dalla malattia COVID-19.

Sin da aprile 2020, è stata iniziata una raccolta massiva di plasma iperimmune da pazienti guariti dall’infezione da SARS-CoV2. Numerosi hanno risposto all’appello lanciato dai ricercatori. Grazie ai tanti convalescenti volontari, sono state organizzate sedute di aferesi per i prelievi di plasma ed è stata quindi creata e consolidata una biobanca di plasma iperimmune da circa 400 soggetti. Il plasma, dopo essere stato sottoposto a numerose analisi per verificarne la sicurezza, è stato utilizzato per la cura di pazienti COVID-19, ed è oggi un’importante fonte di immunoglobuline specifiche (anticorpi anti-SARS-CoV2), che possono essere purificate e concentrate per l’uso endovenoso. Questo progetto ha permesso, nei donatori convalescenti, la valutazione dei livelli di anticorpi sviluppati al momento della guarigione e successivamente, a vari intervalli di tempo dopo la guarigione. Inoltre, in questi soggetti, sono stati eseguiti prelievi per valutare le caratteristiche delle cellule del sangue e l’assetto del sistema emocoagulativo. Tutto questo per identificare i soggetti a maggior rischio dei sintomi da patologia vascolare e trombotica, segnalati anche nei mesi successivi alla guarigione dell’infezione.

o STUDIO SVAX - Studio dei livelli di anticorpi anti-SARS-CoV-2 (anti-S e anti-N) in parallelo con i livelli di marcatori di attivazione della coagulazione, in soggetti che hanno ricevuto il vaccino anti-COVID-19, sia a mRNA che a vettore virale. Questo progetto si prefigge di valutare lo stato di ipercoagulabilità associato ai vaccini ed all’eventuale sviluppo di eventi trombotici e piastrinopenia, descritti nei soggetti vaccinati. Sono arruolati nello studio sia soggetti che hanno avuto l’infezione, sia soggetti che non hanno mai contratto il COVID-19.

• Ricerca clinica

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10 L’area di ricerca clinica è incentrata sulla partecipazione a trial clinici multicentrici nazionali e internazionali per la valutazione dell’efficacia e della sicurezza di nuovi farmaci antitrombotici o antiemorragici. Include i seguenti progetti:

o Studio MATTER - Management patterns of AntiThrombotics and outcomes in patients with hematological malignancy and ThrombocytopEnia: a Prospective Registry. Studio internazionale coordinato dalla prof.ssa Falanga in collaborazione con il prof. Hugo ten Cate dell’Università di Maastricht Medical Center, e la prof.ssa Galia Spectre del Rabin Medical Center, Petah Tikva, Israel a cui partecipano molti centri europei, fra cui 7 centri di Ematologia Italiani.

Questo studio osservazionale prospettico internazionale (Italia, Olanda, Israele) di pazienti con neoplasie ematologiche con piastrinopenia severa e concomitante necessità di terapia anticoagulante o antiaggregante (per qualsiasi indicazione) si propone di valutare le strategie terapeutiche in relazione alla frequenza degli outcome di emorragie e trombosi. La terapia antitrombotica in pazienti piastrinopenici è un problema clinico importante e non poco frequente. Non vi sono linee guide valide per guidare la pratica clinica. Lo studio ha arruolato finora più di 200 pazienti.

o CARAVAGGIO study: ‘Apixaban for the treatment of venous thromboembolism in patients with cancer: a prospective randomized open blinded end-point (PROBE) study’. Promotore:

FADOI.

Scopo di questo studio multicentrico internazionale è di valutare se Apixaban orale (inibitore diretto del fattore X) non è inferiore alla eparina a basso peso molecolare (EBPM) per via sottocutanea per il trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) prossimale e/o embolia polmonare (EP) in pazienti con cancro. Questo studio si è concluso ed è stato pubblicato nel 2020 su NEJM.

o Studio APIDULCIS. ‘Terapia estesa con bassa dose di Apixaban in pazienti con un primo evento di tromboembolismo venoso che hanno già effettuato il periodo standard di anticoagulazione e che hanno D-dimero positivo’. Promotore: Fondazione Arianna.

Questo studio, condotto in pazienti ambulatoriali che hanno avuto un primo episodio di TVP prossimale degli arti inferiori e/o EP, e che hanno ricevuto un trattamento standard con qualsiasi farmaco anticoagulante orale per la durata di almeno 12 mesi, ha lo scopo di valutare l’efficacia e la sicurezza di una procedura di gestione, basata sulla determinazione del D-dimero, che può indirizzare la scelta del medico a proseguire a lungo termine un trattamento con Apixaban a basso dosaggio (se D-Dimero alto) oppure sospendere il trattamento anticoagulante (se D-dimero normale). Lo studio vuole identificare, mediante la positività del test del D-dimero, i pazienti a più alto rischio di recidiva, per fornire loro un trattamento anticoagulante a lungo termine efficace ed a basso rischio emorragico.

Viceversa, l’identificazione dei i soggetti a più basso rischio di recidiva, con livelli di D-dimeri persistentemente negativi, permette la definitiva sospensione di qualsiasi terapia anticoagulante orale.

o STUDIO MAS: ‘Misura dei livelli di anticoagulazione in pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con farmaci anticoagulanti orali ad azione diretta (DOAC) ed incidenza di complicanze emorragiche e tromboemboliche. Studio osservazionale, prospettico, multicentrico “Measure and See”. Promotore: Fondazione Arianna.

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11 Questo studio intende approfondire la conoscenza dei trattamenti con i DOAC nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare, mediante la misurazione della concentrazione plasmatica dei farmaci anticoagulanti e la loro correlazione con eventuali eventi trombotici o emorragici occorsi durante il trattamento. L'obiettivo primario dello studio è di valutare l'eventuale relazione tra i livelli di DOAC, misurati a trattamento stabilizzato al momento di

“valle” rispetto all’assunzione del farmaco, e la comparsa di complicanze emorragiche e/o trombotiche durante il trattamento, nei 12 mesi successivi alla misurazione basale.

o HITSOVA study ‘An Open-Label, Randomised, Active Controlled, Multi-Centre Phase 3 Study to Evaluate the Safety and Efficacy of Danaparoid vs Argatroban in Treatment of Subjects with Acute HIT’. Promotore: ASPEN Global Incorporated.

Questo studio randomizzato ha lo scopo di produrre dati prospettici sulla base di un controllo attivo per supportare l’efficacia di Danaparoid per il trattamento della HIT, in confronto con Argatroban (controllo attivo), che è approvato dalla US Food and Drug Administration (FDA) e da alcuni Paesi Europei (PL 20012/0009) per la profilassi o il trattamento della trombosi in pazienti adulti con HIT e per l’uso in pazienti adulti sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI) con o a rischio di HIT.

o Progetto TTP. ‘A phase 3, prospective, randomized, controlled, open-label, multicenter, 2 period crossover study with a single arm continuation evaluating the safety and efficacy of BAX 930 (rADAMTS13) in the prophylactic and on-demand treatment of subjects with severe congenital thrombotic thrombocytopenic purpura (cTTP, Upshaw-Schulman Syndrome [USS], hereditary thrombotic thrombocytopenic purpura [hTTP]’. Promotore: BAXALTA.

Questo studio intende valutare la sicurezza e l’efficacia di BAX 930 nella prevenzione e nel trattamento di episodi acuti di porpora trombotica trombocitopenica (TTP) in soggetti con grave deficit congenito di ADAMTS13 (cTTP; definita come concentrazione plasmatica di ADAMTS13 <10%, misurata mediante il saggio di trasferimento energetico di risonanza di fluorescenza [FRETS]-VWF73). L'obiettivo primario è di determinare l’incidenza di episodi TTP acuti in soggetti con cTTP grave che ricevono lo standard di cura o BAX 930 come trattamento profilattico.

o Studio GIASONE. ‘Prevenzione secondaria con Sulodexide (VESSEL®) nei pazienti anziani dopo un primo episodio di tromboembolismo venoso (TEV)’. Promotore: Fondazione Arianna.

Questo studio ha lo scopo di: 1) valutare l’efficacia del trattamento a lungo termine (dopo il trattamento standard) con due diverse dosi di Sulodexide (500 ULS/2 die e 250 ULS/2 die) - verso placebo - nel ridurre l’incidenza di recidive di TEV in pazienti anziani (età ≥ 75 anni), e 2) valutare la sicurezza di tale terapia, dimostrando la non-inferiorità rispetto al placebo.

o Progetto TAO: ‘Descrizione epidemiologica dei determinati della salute nella popolazio ne italiana in terapia anticoagulante orale (TAO): uno studio osservazione multicentrico’

Promotore: RCCS Policlinico San Donato.

Obiettivo primario di questo studio è di descrivere il livello dei determinanti della salute nella popolazione italiana in terapia anticoagulante orale attraverso uno studio osservazionale, trasversale e multicentrico. La descrizione epidemiologica, a carattere nazionale, dei determinanti della salute, in questa specifica popolazione di pazienti, e lo studio delle loro relazioni, in riferimento anche alle caratteristiche socio demografiche e cliniche dei pazienti stessi, permetteranno ai clinici di strutturare adeguati e personalizzati interventi educativi nel miglioramento dell’aderenza terapeutica, nonché nel raggiungimento di un adeguato

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12 controllo della coagulazione (i.e., adeguata % di tempo in range terapeutico e assenza di complicanze cliniche).

o Studio SISET VAX COVID-19. ‘Database nazionale sui casi di trombosi dopo vaccinazione contro Sars-CoV-2’. Promotore: Società Italiana di Emostasi e Trombosi (SISET).

In questo studio vengono arruolati pazienti con trombosi venosa, arteriosa o del microcircolo, associata o meno a piastrinopenia, diagnosticata entro 30 giorni dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2, con l’obiettivo di raccogliere i dati clinici e di laboratorio di tutti gli episodi trombotici avvenuti dopo qualsiasi dose vaccinale anti-COVID-19.

Appendice A

Relazione sui tirocini di studenti e specializzandi dell’Università Milano Bicocca presso il reparto di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (2019-2021)

Nel periodo 2019-2021 hanno frequentato il reparto di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo i seguenti studenti: 7 specializzandi della Scuola di Specialità di Ematologia, 2 specializzandi della Scuola di Specialità di Patologia Clinica e Biochimica Clinica, 4 studenti del Corso di Laurea in Biotecnologie e 17 studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.

Per gli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, nell’ambito del modulo di Patologia Medico Chirurgica III (referente prof. Carlo Gambacorti Passerini), sono stati organizzati dei brevi tirocini presso l’ambulatorio di Emostasi e Trombosi. Nell’anno accademico 2018-2019, i tirocini sono stati organizzati in modo da dare la possibilità a 16 studenti di frequentare l’ambulatorio di emostasi e trombosi per una o due giornate, a scelta dello studente. Nel 2021 uno studente ha frequentato l’ambulatorio per una settimana.

Inoltre, per gli studenti della School of Medicine and Surgery di Bergamo sono stati organizzati i tirocini inerenti il Basic Clinical Skills, per gli studenti del secondo anno, e la Clerkship 5, per gli studenti del terzo anno. In particolare, nel 2019 sono state organizzate 6 sedute in gruppi di 5-7 studenti del secondo anno, che si sono approcciati all’esame obiettivo del paziente seguendo una metodologia di tipo Problem-Based Learning. Nel 2020 le attività didattiche e di tirocinio sono state modificate e ridotte a causa della pandemia e, nell’ambito della Clerkship 5, nel periodo maggio- luglio 2020, 30 studenti suddivisi in 10 gruppi hanno potuto partecipare alle attività dell’ambulatorio di aferesi e trasfusionale. Nel 2021, le attività del Basic Clinical Skills hanno coinvolto 30 studenti suddivisi in 10 gruppi che hanno potuto frequentare le attività di aferesi, trasfusionali, assegnazione del sangue e degli emocomponenti, nonché gli ambulatori di emostasi. Nell’ambito delle attività del

‘track’ oncoematologico, ed in particolare della Clerkship 5, coordinata da AF, sono state organizzate 4 lezioni frontali di approfondimento/discussione di casi clinici, ed i tirocini di 30 studenti del terzo anno (aprile-luglio 2020) che hanno seguito i reparti di oncologia, ematologia, immunoematologia e medicina trasfusionale, malattie infettive e dermatologia.

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13 Agli studenti del terzo anno, nell’ambito della Clerkship 5, è stato inoltre proposta ed offerta l’iscrizione gratuita alla 10th International Conference on Thrombosis & Hemostasis Issues in Cancer (10th ICTHIC), tenutasi in forma virtuale dal 22 al 26 aprile 2021, a cui hanno aderito con entusiasmo 22 studenti.

Nel complesso le attività di tirocinio si sono svolte con piena collaborazione dei medici del reparto, in modo da offrire la possibilità agli studenti di integrarsi nei vari ambiti e, ove possibile, partecipare attivamente all’attività clinica e di laboratorio.

APPENDICE B

PUBBLICAZIONI ANNA FALANGA 2019-2021

1. Anna Falanga, Grégoire Le Gal, Marc Carrier, Hikmat Abdel-Razeq, Cihan Ay, Andrés J. Muñoz Martin, Ana Thereza Cavalcanti Rocha, Giancarlo Agnelli, Ismail Elalamy, Benjamin Brenner.

Management of Cancer-Associated Thrombosis: Unmet Needs and Future Perspectives. TH Open.

2021 Jul; 5(3): e376–e386. Published online 2021 Aug 31. doi: 10.1055/s-0041-17360372.

2. Grigoris T. Gerotziafas, Mariella Catalano, Yiannis Theodorou, Patrick Van Dreden, Vincent

Marechal, Alex C. Spyropoulos, Charles Carter, Nusrat Jabeen, Job Harenberg, Ismail Elalamy, Anna Falanga, Jawed Fareed, Petros Agathaggelou, Darko Antic, Pier Luigi Antignani, Manuel Monreal Bosch, Benjamin Brenner, Vladimir Chekhonin, Mary-Paula Colgan, Meletios-Athanasios

Dimopoulos, Jim Douketis, Essam Abo Elnazar, Katalin Farkas, Bahare Fazeli, Gerry Fowkes, Yongquan Gu, Joseph Gligorov, Mark A. Ligocki, Tishya Indran, Meganathan Kannan, Bulent

Kantarcioglu, Abdoul Aziz Kasse, Kostantinos Konstantinidis, Fabio Leivano, Joseph Lewis, Alexander Makatsariya, P Massamba Mbaye, Isabelle Mahé, Irina Panovska-Stavridis, Dan-Mircea Olinic, Chryssa Papageorgiou, Zsolt Pecsvarady, Sergio Pillon, Eduardo Ramacciotti, Hikmat Abdel-Razeq, Michele Sabbah, Mouna Sassi, Gerit Schernthaner, Fakiha Siddiqui, Jin Shiomura, Anny Slama- Schwok, Jean Claude Wautrecht, Alfonso Tafur, Ali Taher, Peter Klein-Wegel, Zenguo Zhai, Tazi Mezalek Zoubida, Scientific Reviewer Committee. The COVID-19 Pandemic and the Need for an Integrated and Equitable Approach: An International Expert Consensus Paper. Thromb Haemost.

2021 Aug; 121(8): 992–1007. Published online 2021 Jun 24. doi: 10.1055/a-1535-8807

3. Marra A, Zanardi F, Marchetti M, Rosti V, Margutti E, Falanga A, Cosentini R. Stratifying pulmonary embolism risk in COVID-19 pneumonia in the Emergency Department: the Bergamo Emergency Room pulmonary embolism risk in COVID-19 score - a pilot study. Eur J Emerg Med. 2021 Apr 1;28(2):158-161. doi: 10.1097/MEJ.0000000000000768.

4. Barbui T, De Stefano V, Carobbio A, Iurlo A, Alvarez-Larran A, Cuevas B, Ferrer Marín F, Vannucchi AM, Palandri F, Harrison C, Sibai H, Griesshammer M, Bonifacio M, Elli EM, Trotti C, Koschmieder S, Carli G, Benevolo G, Ianotto JC, Goel S, Falanga A, Betti S, Cattaneo D, Arellano-Rodrigo E, Mannelli L, Vianelli N, Doyle A, Gupta V, Wille K, Tremblay D, Mascarenhas J. Direct oral anticoagulants for myeloproliferative neoplasms: results from an international study on 442 patients. Leukemia. 2021 May 19:1-5. doi: 10.1038/s41375-021-01279-1. Online ahead of print.

5. Vignoli A, Gamba S, van der Meijden PEJ, Marchetti M, Russo L, Tessarolo S, Giaccherini C,

Swieringa F, Cate HT, Finazzi G, Heemskerk JWM, Falanga A. Increased platelet thrombus formation under flow conditions in whole blood from polycythaemia vera patients. Blood Transfus. 2021 Mar 30. doi: 10.2450/2021.0456-20. Online ahead of print.

6. Gomez-Rosas P, Pesenti M, Verzeroli C, Giaccherini C, Russo L, Sarmiento R, Masci G, Celio L, Minelli M, Gamba S, Tartari CJ, Tondini C, Giuliani F, Petrelli F, D'Alessio A, Gasparini G, Labianca R, Santoro A, De Braud F, Marchetti M, Falanga A. HYPERCAN Investigators. Validation of the Role of Thrombin Generation Potential by a Fully Automated System in the Identification of Breast Cancer Patients at High Risk of Disease Recurrence. TH Open. 2021 Feb 10;5(1):e56-e65. doi: 10.1055/s-0040-

1722609. eCollection 2021 Jan.

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14 7. Legnani C, Palareti G, Antonucci E, Poli D, Cosmi B, Falanga A, Mastroiacovo D, Testa S.

Thrombophilia testing in the real-world clinical setting of thrombosis centres taking part in the Italian START 2-Register. Blood Transfus. 2021 May;19(3):244-252. doi: 10.2450/2021.0262-20.

8. Livneh N, Braeken D, Drozdinsky G, Gafter-Gvili A, Seelig J, Rozovski U, Berger T, Raanani P, Falanga A, Ten Cate H, Spectre G, Leader A. Anticoagulation in patients with atrial fibrillation,

thrombocytopenia and hematological malignancy. J Thromb Thrombolysis. 2021 Feb 1. doi:

10.1007/s11239-021-02393-8. Online ahead of print.

9. Emilia D’Elia, Mauro Gori, Aurelia Grosu, Annamaria Iorio, Ferdinando Luca Lorini, Anna Falanga, Fabiano Di Marco, Michele Senni. An unexpected case of recurrence of pulmonary embolism in a patient recovered from COVID19 in full regimen dose of direct oral anticoagulant drug. BMC Pulm Med. 2021; 21: 102. Published online 2021 Mar 24. doi: 10.1186/s12890-021-01453-2 PMCID:

PMC7988245

10. Colombo G, Giaccherini C, Benzi A, Ferrari F, Bonacina D, Corno M, Colledan M, Alessio MG, Bonanomi E, Nacoti M, Falanga A. Post-operative heparin reduces early venous thrombotic complications after orthotopic paediatric liver transplantation. Blood Transfus. 2021 Mar 12. doi:

10.2450/2021.0388-20. Online ahead of print.

11. Falanga A, Marchetti M, Schieppati F. Prevention and Management of Thrombosis in BCR/ABL- Negative Myeloproliferative Neoplasms. Hamostaseologie. 2021 Feb;41(1):48-57. doi: 10.1055/a- 1334-3259. Epub 2021 Feb 15.

12. Gualandris F, Bacis S, Campoli R, Castellani L, Falanga A. A novel HLA-C allele, HLA-C*14:125. HLA.

2021 Apr;97(4):375-377. doi: 10.1111/tan.14192. Epub 2021 Feb 5.

13. Palareti G, Antonucci E, Legnani C, Mastroiacovo D, Poli D, Prandoni P, Tosetto A, Pengo V, Testa S, Ageno W; START2 Register Investigators. Bleeding and thrombotic complications during treatment with direct oral anticoagulants or vitamin K antagonists in venous thromboembolic patients included in the prospective, observational START2-register. BMJ Open. 2020 Nov

27;10(11):e040449. doi: 10.1136/bmjopen-2020-040449.

14. Costanzo S, Parisi R, De Curtis A, Gamba S, Russo L, Persichillo M, Panzera T, Marchetti M, Cerletti C, de Gaetano G, Falanga A, Donati MB, Iacoviello L; Moli-sani Investigators. Tissue Plasminogen Activator Levels and Risk of Breast Cancer in a Case-Cohort Study on Italian Women: Results from the Moli-sani Study. Thromb Haemost. 2021 Apr;121(4):449-456. doi: 10.1055/s-0040-1718531.

Epub 2020 Oct 18

15. Margaglione M, Antonucci E, D'Andrea G, Migliaccio L, Ageno W, Bucherini E, Cosmi B, Falanga A, Martini G, Mastroiacovo D, Paparo C, Poli D, Testa S, Palareti G. Anticoagulation in Italian patients with venous thromboembolism and thrombophilic alterations: findings from START2 register study.

Blood Transfus. 2020 Nov;18(6):486-495. doi: 10.2450/2020.0091-20. Epub 2020 Sep 18.

16. Baviera M, Barcella L, Vannini T, Colacioppo P, Marzona I, Tettamanti M, Merlino L, Fortino I, Morra E, Falanga A, Roncaglioni MC. Treatment of venous thromboembolism in Northern Italy: A

population-based study from 2013 to 2018. Thromb Res. 2020 Apr;188:97-99. doi:

10.1016/j.thromres.2020.02.016. Epub 2020 Feb 20

17. Di Pasquale G, Iacovoni A, Filardi PP, Giustozzi M, De Ponti R, Falanga A, Botto GL, De Filippo P, Gavazzi A, Sciatti E, Senni M, Porcu M. [Grey zones on new oral anticoagulants in atrial fibrillation.

Expert opinion].G Ital Cardiol (Rome). 2020 Feb;21(2):103-110. doi: 10.1714/3300.32703.

18. Falanga A, Brenner B, Khorana AA. Preface to the Proceedings of the 10th International Conference on Thrombosis and Hemostasis Issues in Cancer, 2020. Thromb Res. 2020 Jul;191 Suppl 1:S1-S2. doi:

10.1016/S0049-3848(20)30412-6

19. Gualandris F, Di Chiara V, Bacis S, Castellani L, Falanga A. The novel HLA-DQB1 allele, DQB1*05:02:23. HLA. 2020 Oct;96(4):552-553. doi: 10.1111/tan.13980. Epub 2020 Jul 21.

20. Marchetti M, Falanga A. Hemostatic biomarkers in occult cancer and cancer risk prediction. Thromb Res. 2020 Jul;191 Suppl 1:S37-S42. doi: 10.1016/S0049-3848(20)30395-9.

21. Novelli L, Raimondi F, Ghirardi A, Pellegrini D, Capodanno D, Sotgiu G, Guagliumi G, Senni M, Russo FM, Lorini FL, Rizzi M, Barbui T, Rambaldi A, Cosentini R, Grazioli LS, Marchesi G, Sferrazza Papa GF, Cesa S, Colledan M, Civiletti R, Conti C, Casati M, Ferri F, Camagni S, Sessa M, Masciulli A, Gavazzi

(18)

15 A, Falanga A, Da Pozzo LF, Buoro S, Remuzzi G, Ruggenenti P, Callegaro A, D'Antiga L, Pasulo L, Pezzoli F, Gianatti A, Parigi P, Farina C, Bellasi A, Solidoro P, Sironi S, DI Marco F, Fagiuoli S. HPG23 COVID-19 Study Group.Panminerva. At the peak of COVID-19 age and disease severity but not comorbidities are predictors of mortality: COVID-19 burden in Bergamo, Italy. Med. 2021 Mar;63(1):51-61. doi: 10.23736/S0031-0808.20.04063-X. Epub 2020 Nov 27.

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