• Non ci sono risultati.

SIVeMP Via Nizza 11 – 00198 Roma Tel. 068542049 Fax 068848446 segrenaz@sivemp.it

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "SIVeMP Via Nizza 11 – 00198 Roma Tel. 068542049 Fax 068848446 segrenaz@sivemp.it "

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

SIVeMP Via Nizza 11 – 00198 Roma Tel. 068542049 Fax 068848446 segrenaz@sivemp.it

S. I. Ve. M. P.

GIU’ LE MANI DALLA MEDICINA VETERINARIA PUBBLICA ITALIANA Roma, 23 Luglio 2014

Sembra che si stia levando un noto venticello, che nel nostro paese trova sempre una fessura per fare strame del lavoro di tanti oscuri lavoratori, oggi magari i veterinari, macchiare senza appello dignitose carriere e dileggiare intelligenze l u- minose quanto controverse e incomprese.

E’ mai possibile che buona parte di noi italiani non conoscano altro modo, peraltro fallimentare, per cercare di risarcire la loro mediocrità e le loro ambizioni frustrate?

Non sappiamo come siano andati “giuridicamente” i fatti che ci tocca vedere amplificati sui giornali e sui bollettini parla- mentari in questi mesi, a cominciare dai vaccini contro l’influenza aviaria per poi arrivare a quelli contro la blue tongue, ma sappiamo quale pericolo hanno rappresentato quelle epizoozie, quale peso economico hanno avuto per il nostro paese e per la UE e quali interessi intorno ad esse giravano.

Possiamo dire con orgoglio che in quelle crisi i veterinari del Servizio sanitario nazionale hanno fatto a pieno, e con l’energia delle occasioni straordinarie, il loro dovere, con gli strumenti messi a disposizione dalla scienza e con le poche alternative possibili tra una profilassi efficace, seppur rischiosa, ed una tragedia economica.

I veterinari del Ssn, quelli che fanno i dottori davvero e si sporcano ancora le scarpe nelle stalle, sono stati allora e re- stano oggi in prima linea. Magari con uno spirito critico poco aulico che è stato più volte mortificato nei consessi riuniti nei palazzi, e ne abbiamo testimonianza dalle denunce sia delle diverse criticità vaccinali emerse sia delle intimidazioni subite dai veterinari sul territorio puntualmente rendicontate, ma sempre obbedendo alle direttive che la catena di co- mando Ministero della salute-Regioni impartiva e impartisce ai Servizi Veterinari delle ASL.

Se dalle indagini giudiziarie, che ci auguriamo portino rapidamente ad accertare il vero, dovesse però partire un’opportunistica campagna di discredito al modello italiano di medicina veterinaria pubblica, i medici veterinari italiani ne potrebbero uscire genericamente e globalmente mortificati ma, soprattutto, si potrebbe assistere alla demolizione inte- ressata di uno dei pilastri della prevenzione del nostro Paese.

Questo i veterinari del Ssn non lo accetteranno. Non si tratta certamente di chiamare a raccolta una categoria per oppor- re qualsivoglia contestazione all’operato della magistratura, né tanto meno di ergersi a difesa di una lesa maestà o di un mal riposto principio di autoreferenzialità.

Si tratta di rendersi conto che la medicina veterinaria pubblica italiana, così come oggi la conosciamo, è il frutto del lavo- ro onesto e coscienzioso di moltissimi colleghi e questo patrimonio non deve essere dissipato.

Alcune figure di primaria responsabilità oggi sono sotto inchiesta, e noi ci auguriamo che possano serenamente chiarire la loro posizione. Non dimentichiamo quindi troppo facilmente che se la veterinaria italiana ha l’attuale posizionamento nazionale e internazionale in parte lo si deve anche ad alcuni di loro.

L’attuale situazione – al netto di ogni responsabilità giuridica - non giustifica la negazione di un lungo percorso di medici- na preventiva unica che ha nei Dipartimenti di Prevenzione e nei Servizi Veterinari regionali, territoriali e degli IZS un va- lore assolutamente positivo.

La sanità pubblica veterinaria e la sicurezza alimentare sono pur sempre materie strettamente interconnesse alle pro- spettive e alle sorti del Ministero della salute, pertanto chiediamo al Ministro Beatrice Lorenzin di non fare scelte frettolo- se per assecondare le incursioni dei media ma di considerare l’importanza della sanità pubblica veterinaria nel suo dica- stero e la strategicità che essa ha nella proiezione sanitaria ed economica internazionale del Paese.

I medici veterinari pubblici italiani sono consapevoli della situazione e mettono a disposizione del Ministro e delle Regioni la loro assoluta e consueta dedizione alla salute pubblica e al benessere animale, la loro esperienza e la loro concretez- za, un modello organizzativo che non ha pari nell’UE e che, oggi più che mai, necessita di lucidità nel suo governo.

Riferimenti

Documenti correlati

Tali pronunce, peraltro in linea con altre numerose indicazioni giurisprudenziali di analogo tenore, per un verso classificano sostanzialmente come “non di ruolo” i rapporti di

Il Ministero della salute ha pubblicato la Relazione Annuale del Piano Nazionale Integrato (PNI) relativa al 2016 che illustra Il quadro completo delle

La disomogeneità di modelli organizzativi regionali dei servizi veterinari, la diversa sensibilità politico regionale verso la sicurezza alimentare e la salute animale,

Detto blocco comprime il diritto all'esercizio della libertà sinda- cale che, secondo la Corte, deve potersi estrinsecare anche ed in particolare nello svolgimento della

MIUR (U) 0021273 del 23-11-2015), con la presente intende sollecitare la conclusione della procedura di modifica delle tabelle allegate al Decreto del Ministero della

S ono numerosi i servizi che il Sinda- cato italiano veterinari di medicina pubblica (SIVeMP) assicura ai propri iscritti – attraverso diverse linee di attività rivolte,

C’è un contratto sociale europeo da riscrivere e un’autorità democratica da ristabilire, che si prendano cura sul serio delle sorti della nostra eco- nomia e delle nostre prospettive

Infatti, le riforme strutturali degli anni 90 hanno comportato lo svi- luppo di un sistema pensionistico basato su due pilastri, di cui il primo è rappre- sentato dalla