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Capitolo 9 Conclusioni sul progetto del carrello e sviluppi futuri

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Academic year: 2021

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Capitolo 9

Conclusioni sul progetto del

carrello e sviluppi futuri

Il cinematismo del carrello anteriore è stato dimensionato per soddisfare le specifiche ed essere compatibile con gli spazi disponibili.

La scelta del cinematismo attuato mediante leva-biella a ginocchio permette di scaricare l’attuatore dei carichi operativi del carrello, questo permette di utilizzare attuatori più piccoli, meno costosi e sopratutto di allungarne la vita operativa; inoltre tale cinematismo è anche uno dei più semplici da realizzare.

Se il sistema a ginocchio permette di avere l’attuatore scarico quando il carrello è esteso, lo stesso non avviene quando il carrello è retratto; infatti, con il carrello retratto, l’attuatore rimane sotto sforzo, e quindi è necessario utilizzarne uno di tipo “non reversibile”, in grado di sostenere carichi di lunga durata

Il carrello, per necessità di spazio e di semplicità, non può essere dotato di sistema di sterzo,in quanto sarebbe necessario portare dalla cabina di pilotaggio un comando dedicato alla sterzata; il carrello è quindi libero di piroettare; ma si è notato che una volta retratto, il carrello si trova in una posizione instabile, come un pendolo invertito, ed è stato quindi necessario aggiungerci un sistema di stabilizzazione costituito da due molle che tirando il carrello da entrambi i lati lo stabilizzano in posizione verticale.

Il controllo a terra è comunque garantito dalla frenata differenziale.

Si è verificato il carico necessario alla retrazione e si sono determinati i carichi necessari a mantenere retratto e a mantenere estratto il carrello; da questi dati è possibile trovare l’attuatore adatto per questa esigenza.

Il sistema di chiusura delle porte della baia con l’utilizzo del medesimo grado di libertà che attua l’estrazione del carrello, permette di ottenere una funzionalità completa del sistema ripristinando la forma aerodinamica e idrodinamica una volta retrattosi all’interno della baia.

Inoltre, il sistema con la sua semplicità, non ostacola l’apertura del carrello se esso dovesse essere aperto in emergenza.

Gli sviluppi futuri riguardano dapprima una verifica dello Shimmy del carrello; lo shimmi è quella oscillazione autoeccitata dell’insieme ruota-forcella intorno all’asse di sterzo che si manifesta se il sistema ha la possibilità di deformarsi trasversalmente, in tal caso l’oscillazione, che coinvolge la deformabilità trasversale e di imbardata del carrello, essa avviene con frequenza compresa nell’intervallo 10-30Hz.

Tali oscillazioni usurano rapidamente i pneumatici e, nei casi più severi, possono danneggiare o far collassare il carrello.

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Nel caso in cui, nei range di velocità a cui il carrello è sottoposto, si verifica lo shimmi è necessario installare tra l’elemento connettore e il perno piroettante della forcella uno smorzatore rotazionale, in maniera tale da attenuare le vibrazioni che si potrebbero verificare .

Va inoltre sviluppato un sistema di apertura in emergenza del carrello; l’uso di un attuatore non reversibile non permette infatti che il carrello si apra per gravità nel caso vi siano problemi agli impianti; è necessario sviluppare un sistema che sganci il carrello dall’attuatore e che poi, per gravità, caschi nella posizione finale. Una possibile soluzione per mantenere in posizione il carrello anche senza il il momento generato dall’attuatore è quella indicata in Figura 9.1; una volta disinnestato l’attuatore, le due molle, trascinano il carrello oltre la posizione d’equilibrio e ivi lo mantengono.

Figura 9.1: Sistema di sicurezza con molle atto a mantenere aperto il carrello senza il carico dell’attuatore

Un ulteriore analisi da svolgere è quella sul carico dell’attuatore durante manovre ad elevato fattore di carico, infatti l’attuatore, la leva e la biella sono fortemente sollecitati quanto il carrello è retratto; tale sollecitazione aumenta con l’aumentare del fattore di carico per cui è necessario verificare che, anche agli estremi dell’inviluppo di volo, il carrello rimanga sempre integro, all’interno della propria baia e che l’attuatore rimanga operativo.

L’ultima fase sarà la costruzione del carrello(Figura 9.2), la sua installazione a bordo del prototipo di Idintos e successivamente le prove di rullaggio e decollo.

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Figura 9.2: Versione definitiva del carrello montata sul prototipo di Idintos

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Figura 9.1: Sistema di sicurezza con molle atto a mantenere aperto il carrello senza il carico dell’attuatore
Figura 9.2: Versione definitiva del carrello montata sul prototipo di Idintos

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