CAPITOLO V
RISULTATI
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Nel corso del periodo 2010-2014 sono stati eseguiti 6 interventi di TTA modificata a taglio circolare in vivo su 5 cani con incompetenza del legamento crociato craniale.
I cani sottoposti a chirurgia erano appartenenti a diverse razze con peso variabile dai 18 ai 33 kg, tutte femmine di cui una sola intera.
Un cane (caso 5, Kira) a distanza di 13 mesi dalla prima chirurgia sul ginocchio sinistro ha avuto una rottura completa del CrCL controlaterale anch’esso trattato con TTA modificata a taglio circolare (Caso 6).
Due cani (caso 1 e caso 3) inseriti in questa ricerca avevano subito precedentemente al nostro intervento, una chirurgia sul ginocchio controlaterale per il medesimo problema. Nel primo caso venne eseguita una TTA tradizionale 15 mesi prima, nel secondo una TPLO eseguita due anni prima.
Nei sei interventi eseguiti sono stati utilizzati 3 tipi di impianti per la fissazione nella nuova posizione del frammento osteotomizzato.
Nel caso 1 e 4 è stata utilizzata una placca a stabilità angolare Fixin Traumavet® a T (mod V3001), fissata con 4 viti del diametro di 3,0 mm in titanio.
Nel caso 2 e 3 una placa a stabilità angolare retta a 4 fori (Mod V3201) Fixin Traumavet® fissata con 4 viti del diametro di 3,0 mm (2 viti nella Tuberosità tibiale osteotomizzata e 2 viti nel corpo della tibia)
Nel caso 5 è stata utilizzata una placca a stabilità angolare DepuySynthes® LCP da 2,4 e 6 fori con 5 viti del diametro di 2,4 mm in acciaio L316.(2 viti nella Tuberosità tibiale osteotomizzata, 3 viti nel corpo della tibia, un foro lasciato libero).
In quest’ultimo cane, a seguito della frattura della tuberosità tibiale a distanza di 30 giorni dall’intervento è stata necessaria una revisione
chirurgica con rimozione della placca e nuova stabilizzazione del frammento osteotomizzato nella posizione calcolata per la prima chirurgia, tramite due fili di Kirschner da 1,5 mm di diametro e filo di cerchiaggio da 1,0 mm di diametro applicati a banda di tensione (Tension Band).
Il caso 6 è rappresentato dal ginocchio controlaterale del caso 5, operato a distanza di circa un anno dall’altro. Sulla base del precedente successo clinico, anche per questo ginocchio è stata applicata una tension band come mezzo di sintesi e stabilizzazione.
Prima di ogni chirurgia i proprietari dei pazienti sono stati informati sul tipo di chirurgia proposta, sulle differenze rispetto alla metodica tradizionale e sul fatto che in letteratura esistesse solo una pubblicazione (Petazzoni , 2010) a sostegno della modifica proposta.
Di seguito saranno singolarmente descritti i casi, riportando per ognuno le caratteristiche cliniche ed anamnestiche in sede di presentazione le diversità salienti in sede operatoria, i parametri radiografici post operatori dopo slittamento della tuberosità e l’andamento dei follow up clinici e radiografici nel corso del periodo analizzato. Per ogni caso saranno riportati i valori del TPAPT e del TPATC, del PTAPT e PTATC calcolato sia sulla
prominenza tibiale craniale corrispondente alla cicatrice fiseale, sia al punto A del planning preoperatorio, la magnitudine espressa in mm dello scorrimento prossimo-craniale della tuberosità tibiale, il valore del mMPTA (mechanical Medial Prossimal Tibial Angle) e del mMDTA (mechanical Medial Distal Tibial Angle). Inoltre saranno indicati i valori del PTAPT e del
PTATC post operatori. Sulla scorta delle considerazioni di Rovesti (Rovesti,
2013) viene altresì riportato il valore dell’angolo ⍵ sotteso al punto A del cerchio con il raggio corrispondente a quello della lama prescelta.