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BUILDING ON POOR PEOPLE’S CAPACITIES :THE CASE OF COMMON PROPERTY RESOURCES IN INDIA AND WEST AFRICA

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Academic year: 2021

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BUILDING ON POOR

PEOPLE’S CAPACITIES :THE CASE OF COMMON PROPERTY

RESOURCES IN INDIA AND WEST AFRICA

TONY BECK (Institute of Asian Research Vancouver,British Columbia, Canada) and CATHY NESMITH (North Vancouver ,British

Columbia,Canada) IDA DI NARDI

MARIA PALMIERI

CORSO DI ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI (PROF.

AUTIERO) ANNO ACCADEMICO 2014/15

(2)

Introduzione:

• Questo articolo esamina la relazione tra uomini e donne povere e le risorse di

proprietà comune.

• L’elaborato ubica l’uso delle risorse

comuni all’interno di un’analisi generale sui mezzi di sostentamento sostenibili e

identifica le risorse comuni quali elemento cruciale delle strategie di adattamento e resistenza delle persone povere.

• L’indagine parte da un’analisi dei casi

individuali dell’India e dell’Africa Ovest e procede con la comparazione delle due regioni ponendo particolare attenzione

sulle questioni della povertà, dell’ambiente e su problematiche di gestione fino ad

arrivare a conclusioni e raccomandazioni

politiche.

(3)

IL VALORE DELLE RISORSE COMUNI Le risorse di proprietà

comune(CPRS) contribuiscono per circa 5 miliardi al fatturato annuo delle famiglie povere in India e per circa il 12 % al

reddito familiare delle stesse.

Questi dati rappresentano circa due volte e mezza il totale che la BM ha concesso all’India nel

1996 e due volte l’ammontare

del supporto ufficiale di sviluppo

nel medesimo anno.

(4)

Le risorse di proprietà comune sono di

fondamentale importanza per i poveri nelle aree più rurali dei paesi in via di sviluppo.

• L’importanza delle risorse comuni

non è solo economica ma esse sono fondamentali anche per molte

attività socio-culturali di uomini e donne.

Le CPRS includono

L’insieme delle risorse naturali per le quali c’è

qualche accordo sul comune accesso.

La

categori a

“povero

include :

Tutti quelli che sperimentano la vulnerabilità,l’emargin

azione sociale , l’esclusione dai mezzi

di sostentamento sostenibili e tutti

coloro che percepiscono un reddito di povertà.

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Mezzi di sostentamento sostenibili e risorse di proprietà comune

• La letteratura sui mezzi di sostentamento

sostenibili(SL) e sulle strategie di adattamento dei poveri fornisce una struttura concettuale per

l’analisi dell’uso delle risorse comuni e gioca un

ruolo importante nella riduzione della povertà. Tale letteratura esplora i sistemi locali che promuovono migliori condizioni di vita per i poveri e le opzioni politiche . Una delle più importanti analisi sugli SL si focalizza sul ruolo di uomini e donne povere

all’interno delle comunità rurali.

(6)

Tra i principali lavori sugli SL vi è quello di Sen, sui diritti in periodo di carestie,che sposta l’attenzione

dalla disponibilità delle risorse a problemi di accesso,controllo e gestione.

• Forsyth et al(1998) sfida la visione dominante che vede il degrado ambientale e la povertà connessi al sovra sfruttamento degli ambienti il quale determina un ulteriore impoverimento del povero.

• Una recente ricerca come quella di Fairhead and Leech(1996) in Guinea identifica appezzamenti locali di foresta come attivamente gestiti rispetto al secolo passato. Da tale ricerca emerge che le comunità e i poveri sono stati riconcettualizzati in maniera positiva come contributori della rigenerazione ambientale piuttosto che del degrado.

• L’approccio dei mezzi di sostentamento sostenibili ha avuto impatto diretto sulla politica. Ad esempio è stato stilato Il “World Development Report “della BM per il 2000/1 quale studio sulle “percezioni “dei poveri in differenti paesi.

• Le strategie di adattamento sono caratteristiche peculiari nel programma SL UNDP che nota che i mezzi di sostentamento sostenibili sono derivati dalle capacità delle persone di accedere alle risorse e di usarle per guadagnarsi da vivere in modo da non influenzare le altrui possibilità.

• Il dipartimento di sviluppo del Regno Unito (DFID) ha adottato tradizionalmente la strategia dei mezzi di sostentamento sostenibili che sta entrando anche nel raggio d’azione della FAO e dell’ ILO.

(7)

INDIA

L’India è stata scelta come caso di studi per una serie di ragioni:

1)per la sua lunga storia delle scienze sociali e l’efficiente

capacità di ricerca attuale.

2)l’India evidenzia una grande incidenza della povertà e un

alto grado di degrado ambientale.

3)Le fonti disponibili sull’India offrono un resoconto dettagliato sulla relazione povertà-risorse comuni e un

confronto con altre regioni.

Africa Ovest

L’Africa Ovest è stata selezionata come oggetto

d’analisi per:

1)La disponibilità di fonti su questa regione e l’assenza di dati circa altre

regioni .

2)Le considerevoli differenze tra l’India e l’Africa Ovest in termini agro-ecologici,relazioni di

potere e cultura.

(8)

STUDI SULL’INDIA

• Jodha indentifica le risorse di proprietà comune come:le risorse

accessibili all’intera comunità di un villaggio e sulle quali il privato non ha esclusivi diritti di proprietà. Nelle asciutte regioni dell’India le CPRS

includono:pascoli,foreste,terre deserte,terre comuni incolte,stagni,fiumi,cisterne,ruscelli,ecc.

• Agarwal ha stilato una lista delle CPRS definendo le stesse:un’ampia varietà di oggetti essenziali che sono raccolti per le famiglie

rurali:cibo,mangime,carburante,legname,erbe

medicinali,oli,resina,gomma,miele,spezie,oggetti di artigianato,materiale da costruzione e molto altro.

• Molte delle risorse comuni sono raccolte da terre di proprietà privata , in tal caso i diritti d’accesso potrebbero non essere chiaramente definiti e tutto dipende dal processo di negoziazione e trattativa tra il povero e le elites.

• Gli studi di Jodha hanno rilevato due maggiori risultati relativi alla CPRS:

• Le risorse comuni sono un’importante contribuzione per i più poveri.

• Le risorse comuni accrescono del 27 % il reddito familiare del povero.

(9)

Dati sui villaggi indiani

Chen (1991) ,che ha studiato un unico villaggio nel distretto Gujarat, ha notato che circa il 70 % dei bisogni primari e secondari del povero sono soddisfatti dalle risorse comuni le quali sono molto più importanti per il povero che per il ricco. C’è stato inoltre negli ultimi 30 anni un declino graduale dell’uso delle CPRS a causa della privatizzazione e ciò ha aumentato i conflitti soprattutto in tempi di crisi.

In 82 villaggi indiani presi in esame l’estensione delle terre di gestione comune è diminuita tra il 26 % e il 52% a causa della privatizzazione e ciò ha determinato una riduzione drastica di prodotti e un aumento del tempo di raccolta.

Ghosh (1998) studiando 7 villaggi del Bengala Ovest ha rilevato che l’accesso alle risorse di proprietà comune è stato fortemente limitato a causa del processo di modernizzazione.

Pasha (1992) nell’analisi di 4 villaggi in Karnataka ha individuato un declino duraturo di circa il 36 % delle CPRS dovuto alla privatizzazione e da strategie di governo.

Il processo di esclusione del povero dalle risorse comuni è stato accellerato da una serie di processi: la liberalizzazione e l’intensificazione agricola,la monopolizzazione delle risorse comuni da parte delle elites in parte attraverso la privatizzazione e in parte mediante il rifiuto di accesso per i poveri,la disgregazione dei precedenti

sistemi di gestione delle terre di proprietà comune,l’aumento della popolazione con conseguente pressione per le risorse e un generale calo delle risorse di proprietà comune. Il processo di esclusione data l’importanza delle risorse di proprietà comune per il povero ha avuto un grave impatto sui mezzi di sussistenza delle persone poco agiate.

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Ulteriori dati

• Uno degli esempi più spesso citati è quello di accordi mutuamente vantaggiosi tra coltivatori e pastori: dopo il raccolto i pastori sono stati invitati a pascolare il loro bestiame per un certo periodo di tempo sulle terre dei coltivatori in cambio di letame per concimare.

• Wade analizza principalmente la gestione dell’irrigazione e delle terre da pascolo che recano benefici seppur piccoli e indiretti al povero nei

villaggi da lui studiati e in secondo luogo individua un processo avanzato di esclusione delle donne dal potere di gestione.

• Davidson-Hund nei loro studi su 2 villaggi dell’Himalaya descrivono come le organizzazioni locali siano monopolizzate dalle elites e come le donne non abbiano alcuna voce in capitolo nel MAHILA

MANDAL(organizzazione delle donne).

• Agarwal ha individuato nelle sue ricerche la creazione di modelli di gestione volti a ristabilire diritti di proprietà comune. Secondo Agarwal infatti i vecchi sistemi di proprietà comune riconoscevano l’usufrutto dei diritti a tutti i residenti mentre i nuovi sistemi sono maggiormente

dipendenti dalla membership e sono meno inclusivi delle precedenti strutture.

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Ragioni dei conflitti all’interno dei villaggi

I sistemi di gestione tradizionali si sono disgregati sotto la pressione della

modernizzazione insieme con la crescente esclusione dei poveri . Una delle principali motivazioni del conflitto di classe è certamente da individuare nel controllo delle risorse di proprietà comune.

Lo studio di Beck ha notato un sostanziale conflitto per le risorse di proprietà comune all’interno di 3 villaggi del Bengala Ovest in particolare un attrito tra donne molto

povere e contadini benestanti. I diritti di accesso sono quindi continuamente rinegoziati tra possessori di risorse e coloro che ne mirano all’accesso.

Le ricerche di Chen sul villaggio indiano in Gujarat hanno individuato come i conflitti interni siano collegati alla rescissione dei diritti dei più poveri a causa della

privatizzazione. Sono riportati altresì 4 maggiori esempi di conflitti sui diritti di pascolo che sono sfociati nel sangue.

Chen nota che a causa della tensione sulle risorse di proprietà comune durante periodi di carestie o crisi zone di reciprocità o cooperazione divennero zone di conflitto.

Il conflitto circa le risorse di proprietà comune, come parte di un conflitto intestino generale tra i potenti e i meno potenti, gioca un ruolo importante nella relazione

povertà-risorse di proprietà comune e le testimonianze provengono proprio dall’India.

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Africa Ovest

• L’importanza delle risorse comuni in Africa Ovest come risorse di reddito e sussistenza è documentata sia a livello regionale che a livello locale. Le risorse di proprietà comune includono in questa zona: pascoli, boschi,terreni incolti,foreste,vie di navigazione interne, stagni , zone che potrebbero essere dello stato, private, comuni o ad accesso aperto. Le risorse comuni sono usate

largamente da contadini, pastori e abitanti rurali e costituiscono fonti di inestimabile valore in periodi di crisi e carestie.

• Uno studio dal fondo internazionale per lo sviluppo agricolo ( IFAD), relativo a un programma che tenta di proteggere e aumentare i redditi dei poveri nelle zone dell’Africa sub-

Sahariana , fornisce un quadro per comprendere le CPRS in Africa. IFAD, sostiene che le CPRS sono importanti per i poveri essendo forme economicamente razionali di gestione; inoltre elabora una critica in cui i regimi di risorse comuni hanno recato beneficio non solo i poveri ma anche i ricchi.

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DATI DALL’AFRICA OVEST

• Lo studio illustrato in Deis ( 1992), basato su un

campione di 412 famiglie della città di Ayirebi nel sud- est del Ghana, ha rilevato la fondamentale importanza della CPRS tenendo conto delle differenze di reddito all’interno dei villaggi.

• Un’analisi condotta su 20 famiglie ha rilevato che il 20

% del loro fabbisogno alimentare durante i periodi di carestie è soddisfatto dalle risorse comuni.

• Freudenberger et al (1997), hanno studiato sistemi

regionali definiti “open” e “ closed” nelle zone di

Gambia, Guinea e Sierra Leone.

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USO E GESTIONE DELLE CPRS IN AFRICA OCCIDENTALE

• ARNOLD e TOWNSON (1998), elaborano i dati provenienti da sondaggi di 7 paesi Sub-Sahariani, valutando che 17milioni di persone sono coinvolte in attività forestali.

• OSEMEOBO elabora i dati da 15 insediamenti rurali in Edo,Ondo e Ogun in Nigeria. I principali usi delle CPRS sono relativi al cibo e al reddito, tale uso determina una maggiore dipendenza del povero rispetto al ricco. Il 79% del reddito delle donne,deriva dalla vendita di prodotti derivanti dalle CPRS.

• WILLIAMS (1998) , ha individuato un indebolimento dei sistemi di gestione delle risorse comuni e ha fornito come risoluzione un maggiore controllo e supporto da parte dello stato.

• OLOMOLA(1998) ha studiato i diritti di pesca i quali sono disciplinati da norme comunitarie e di accesso come risoluzione di controversie.

• CARNEY E FARRINGTON(1998) hanno analizzato la gestione dei pascoli in

Africa rilevando che privatizzazioni e relative recinzioni non hanno avuto alcun successo.

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CPRS IN AFRICA OVEST

• Fiumi , torrenti, laghi forniscono una fonte di sostentamento per le

persone della zona costiera della Nigeria. La maggior parte dei diritti di proprietà sono in comune, con diritti d’uso concessi a tutti membri

della comunità. I conflitti che si concentrarono nel caso della pesca si basarono su norme di locazione e di proprietà, ed ebbero come

risultato la scarsità delle risorse di pesca, la crescente

commercializzazione e la necessità di proteggere le fonti di sostentamento.

• In Ghana nel 1970 il capo locale con l’approvazione del governo

concesse contratti d’affitto delle lagune a due compagnie private.Nel 1980 in seguito alla privatizzazione emersero conflitti generati dalla volontà di ottenere diritti di accesso alle lagune per la raccolta del sale.

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CONFRONTO TRA INDIA E AFRICA

• Nonostante le differenze rurali, differenze di densità di popolazione, tipi di terra, sistemi di possesso e

culture diverse , ci sono notevoli somiglianze nei regimi di gestione delle CPRS. In primis vi sono in atto dei processi comuni: la mercificazione delle risorse comuni, agricoltura intensiva, crollo dei

sistemi di gestione comune e privatizzazione delle

terre. Inoltre simili tipi di CPRS vigono nelle due

regioni in particolare in relazione alle foreste e ai

prodotti forestali.

(17)

POSSESSO DELLE TERRE

Le questioni di possesso della terra presentano sia analogie che differenze. In entrambe le regioni c’è un’eredità coloniale in relazione alle terre che sono state nel tempo acquisite dallo

stato e ciò ha determinato la scomparsa di strategie di gestione comune e l’esclusione degli utenti locali. In entrambe le aree vi è stata una crescente privatizzazione mediante espropri.

Per esempio Osemeobo identifica quattro tipi di terre in Nigeria

ognuno con differenti regole di accesso, differenti modalità di

decisioni e diverse gerarchie di rapporti. I quattro tipi di terre

rilevate sono: terre di famiglie allargate,terreni di famiglie di

gruppo, terra del villaggio e terra del clan

.

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GENERE

• In Africa occidentale gli uomini, soprattutto i più anziani,

giocano un ruolo importante nel controllo e nella gestione delle risorse comuni , mentre le donne e i giovani giocano ruoli

periferici nonostante il ruolo primario che le donne svolgono nella raccolta dei prodotti .

• In India le donne sono sostanzialmente escluse da poteri di gestione affidati ai consigli tradizionali nonostante esse siano impegnate insieme ai bambini nei lavori di raccolta e nonostante le CPRS costituiscano fonti di sussistenza per gli stessi.

• In definitiva la privatizzazione peggiora la condizione delle

donne povere.

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CONCLUSIONI

• Le CPRS sono risorse vitali per i poveri nelle stagioni del pre- raccolto, in periodi di carestie o di stress.

• Le donne in particolare sono coinvolte nell’uso e nell’accesso alle CPRS ma non nella gestione.

• Le CPRS hanno un effetto ridistributivo.

• Le CPRS sono di vitale importanza per i poveri ma essi sono progressivamente esclusi da tali mezzi di sussistenza dalla privatizzazione e dalla commercializzazione.

• Le istituzioni locali sono sotto tensioni a causa delle pressioni della modernizzazione e globalizzazione e i conflitti sono

evidenti.

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raccomandazioni POLITICHE

Un problema connesso è il problema di come i sistemi di gestione delle risorse comuni affrontano problematiche di equità e parità di genere.

Ricerche future sulle risorse comuni hanno bisogno di essere collocate all’interno di un’analisi più ampia di politica economica e altre cause di degrado ambientale.

La recente linea di condotta si sposta attraverso il controllo della riallocazione sulla gestione locale delle risorse comuni dal governo alle comunità ed è

risultata in numerose iniziative dei paesi in via di sviluppo come ad es. lo schema di gestione comune delle foreste, il programma di sviluppo in India e i programmi territoriali nell’Africa occidentale.

Le opzioni politiche da esplorare includono l’aiuto dell’istituzioni locali alla

gestione delle CPRS fornendo assistenza nelle risoluzioni di conflitto e cercando di accrescere le rivendicazioni delle popolazioni povere.

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