14. Risultati
In tutti i 28 casi valutati la lesione neoplastica era unica, con la sola eccezione di un paziente che alla diagnosi presentava un secondo nodulo satellite alla lesione primaria, ma sufficientemente contenuto in dimensioni e vicino a quest’ultima, da poter essere incluso nello stesso campo di irradiazione dato che non ne era stata possibile l’asportazione. L’exeresi chirurgica risultava macroscopicamente radicale in 14 pazienti, parziale nei rimanenti 14, principalmente per la criticità di localizzazione della malattia.
In due casi comunque inclusi nella valutazione biomolecolare è stata asportata la recidiva della neoplasia, insorta a distanza di 3 anni dal primo intervento.
Per quanto riguarda la successiva terapia, tutti i pazienti hanno completato la RT in associazione a TMZ; 13 pazienti hanno portato a termine tutta la schedula di trattamento cioè RT +TMZ e successiva TMZ per un totale di 12 cicli; la chemioterapia di mantenimento è stata interrotta in fasi diverse del programma da 13 pazienti, 11 dei quali per progressione di malattia e 2 per comparsa di tossicità ematologica di Grado 3-4. Al momento dell’analisi dei dati 2 pazienti stavano ancora effettuando la chemioterapia di mantenimento, con malattia stabile. Dopo un follow-up medio di 22.7 mesi la sopravvivenza media è stata di 16.3 mesi (range 3.9- 94.2), con 18 pazienti viventi al momento dell’analisi dei dati (fig 43) .
Per quanto riguarda le valutazioni biomolecolari 1 solo paziente dei 28 presentava la mutazione a livello del codone 132 nell’esone 4 del gene codificante l’Isocitrato Deidrogenasi 1 (IDH1). Dei 20 pazienti valutati per la metilazione del promoter del gene codificante la metil-guanin-metil-transferasi (MGMT), 8 sono risultati metilati, 12 non metilati . Il 75% dei pazienti metilati era vivente a 12 mesi versus il 33% dei pazienti non metilati, con conferma di una significatività statistica del parametro metilazione (p=0.008) sulla risposta ai trattamenti instaurati, con ricadute positive sulla sopravvivenza (fig 44).
Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative stratificando i pazienti per i genotipi di ERCC1, ERCC3 e GSTP . Una differenza statisticamente significativa
nella sopravvivenza è stata riscontrata stratificando i 20 pazienti per i quali è stato valutato il genotipo di Rad51: 5 pazienti presentavano la forma wild type CG, 13 sono risultati omozigoti GG per una sostituzione Citosina- Guanina, e 2 pazienti omozigoti CC per sostituzione Guanina-Citosina. Dopo 12 mesi solo 1 pazienti con genotipo CG o CC era sopravvivente, contro il 50% dei pazienti con il genotipo GG . La sopravvivenza mediana dei pazienti con genotipo GG è stata di 29.6 mesi, quella dei pazienti con genotipo CC 25.6 mesi e quella dei pazienti con genotipo CG di 7 mesi (P=0.024) (fig 45) .
Tempo(giorni)
Figura 43: Curva di sopravvivenza globale dei 28 pazienti.
Sopravvivenza Globale ( %)
Sopravvivenza (%)
Tempo (giorni)
Figura 44: Curva di sopravvivenza dei 20 pazienti valutati in base allo stato di metilazione di MGMT.
Genotipo GG Genotipo CC Genotipo CG
Sopravvivenza ( %)
Tempo(giorni)
Figura 45: Curva di sopravvivenza pazienti con diverso genotipo di Rad51.