Servizio di rassegna stampa a cura di Sandro Forte
Ansa 6 agosto 2010
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - "In Italia è rarissimo l'utilizzo di tessuti muscolo-scheletrici di origine animale per impianti e innesti odontoiatrici. Nella maggior parte dei casi si usa infatti materiale sintetico o tessuto prelevato direttamente dallo stesso paziente". Così Gianfranco Prada, presidente dell'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), commenta i dati del rapporto di Federanziani secondo cui ad almeno 200mila italiani l'anno vengono fatti impianti e innesti con ossa bovine, suine o ovine senza saperlo. "L'utilizzo di tessuti muscolo- scheletrici animali - continua Prada - è rarissimo, rappresenterà l'1 o 2%. Può accadere che non sempre il dentista raccolga il consenso scritto del paziente, cosa che noi comunque raccomandiamo ai nostri soci, ma che comunque non è obbligatoria. Il consenso può anche essere preso verbalmente e l'importante è dare le informazioni necessarie al paziente. Mi suscita quindi parecchi dubbi il fatto secondo cui queste persone non sarebbero state informate, anche perché non si sa in che modo sono stati raccolti i dati di questa ricerca". Quanto al ricorso a banche di tessuto estere a scapito di quelle italiane, per Prada è da attribuire al fatto che "in Italia è più difficile trovare questi tessuti muscolo-scheletrici ad uso odontoiatrico - conclude - Ma ripeto, si tratta comunque di pratiche limitate, perché generalmente utilizziamo materiale sintetico di origine minerale o tessuti prelevati direttamente dal paziente stesso".