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Leo Venturelli pdf

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Academic year: 2022

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(1)

LA QUALITA

LA QUALITA ’ ’ DELLA DELLA COMUNICAZIONE IN COMUNICAZIONE IN

PEDIATRIA PEDIATRIA

Capri

Capri ( ( Na Na ) ) , 10 , 10 - - 11 ottobre 2008 11 ottobre 2008

Leo Venturelli, Bergamo Leo Venturelli, Bergamo direttivo SIPPS direttivo SIPPS

(2)

La qualit

La qualit à à della comunicazione della comunicazione

  Brevi note e riflessioni dal corso sulla Brevi note e riflessioni dal corso sulla comunicazione di

comunicazione di

Arenella

Arenella giugno 2008 giugno 2008

  Un grazie a Silvana Quadrino e Un grazie a Silvana Quadrino e

a Paola Cremonese

a Paola Cremonese

(3)

3 3

LA PRIMA VISITA LA PRIMA VISITA

dal pediatra dal pediatra

  Occorre essere consapevoli Occorre essere consapevoli

che il momento della prima visita che il momento della prima visita è è un momento privilegiato un momento privilegiato

di relazione col paziente

di relazione col paziente

(4)

LA PRIMA VISITA: OBIETTIVI LA PRIMA VISITA: OBIETTIVI

  Costruire una relazione di Costruire una relazione di fiducia

fiducia

  Rilevare dati clinici ed emotivi Rilevare dati clinici ed emotivi

  Conoscere il sistema familiare Conoscere il sistema familiare del bambino

del bambino

  Coinvolgere entrambi i genitori Coinvolgere entrambi i genitori (se possibile)

(se possibile)

  Valorizzare le competenze Valorizzare le competenze genitoriali

genitoriali

  Fornire informazioni Fornire informazioni organizzative

organizzative

(5)

5 5

COME COMUNICARE COME COMUNICARE

 AccoglienzaAccoglienza deidei genitorigenitori e del bambinoe del bambino

 Atteggiamento empaticoAtteggiamento empatico, autentico , autentico

 AscoltoAscolto attivoattivo

 GuidaGuida del colloquiodel colloquio

 GestioneGestione deglidegli statistati emotiviemotivi (dubbi(dubbi, , preoccupazionipreoccupazioni, , elementielementi disturbanti

disturbanti, ecc, ecc.).)

 AffrontareAffrontare un problemaun problema per voltaper volta

 Dare ilDare il giustogiusto ritmoritmo alloallo scambioscambio comunicativocomunicativo (n(nèè sommergere, sommergere, nnèè lasciarsi

lasciarsi sommergere)sommergere)

 Dare tempo, ma saperloDare tempo, ma saperlo utilizzareutilizzare (tempo non compresso(tempo non compresso nènè dilatato)dilatato)

(6)

Ricorda!

Ricorda!



E E ’ ’ importante offrire ai genitori informazioni comprensibili importante offrire ai genitori informazioni comprensibili e affidabili fin dall

e affidabili fin dall ’ ’ inizio inizio



Opuscoli e altri materiali informativi non possono sostituire Opuscoli e altri materiali informativi non possono sostituire

il

il

dialogo

dialogo tra pediatra e genitore tra pediatra e genitore



E E ’ ’ opportuno operare una opportuno operare una “ “ stratificazione stratificazione ” ” delle delle

informazioni sulla base delle caratteristiche individuali informazioni sulla base delle caratteristiche individuali

della persona (sia cognitive che emotive) della persona (sia cognitive che emotive)



Il dialogo informativo non deve essere una massa di dati Il dialogo informativo non deve essere una massa di dati che investe il genitore, ma un reale

che investe il genitore, ma un reale

scambio comunicativo

scambio comunicativo

(7)

TIPOLOGIE DI GENITORI

TIPOLOGIE DI GENITORI

(8)

La tipologia del genitore La tipologia del genitore

Tranquillo, passivo

(faccio io)

Collaborante, positivo

(faccia lei)

Aggressivo, ostile

(non mi fido)

Dubbioso, preoccupato

(farò bene, farò male?)

_ e m

o t i v

i t à

+

(9)

9 9

Counselling

Counselling e tipologie di e tipologie di genitori genitori

Come comunicare Come comunicare

  comunicare poche comunicare poche informazioni alla informazioni alla

volta volta

  incoraggiare a porre incoraggiare a porre domande

domande

  verificare la verificare la comprensione comprensione Genitore

TRANQUILLO/PASSIVO

(10)

Counselling

Counselling e tipologie di e tipologie di genitori genitori

Come comunicare Come comunicare

Genitore

POSITIVO- COLLABORANTE

•usare uno stile comunicativo

• coinvolgere il soggetto nelle

decisioni

(11)

11 11

Counselling

Counselling e tipologie di e tipologie di genitori genitori

Come comunicare Come comunicare

 lasciare che l’lasciare che l’obiezione obiezione sia compiutamente

sia compiutamente formulata

formulata

 accogliere laccogliere l’’ansia ansia (riconoscere lo stato (riconoscere lo stato emotivo del genitore) emotivo del genitore)

 inserire il proprio sapere inserire il proprio sapere scientifico partendo da scientifico partendo da ciò che il genitore ha ciò che il genitore ha detto

detto

Genitore

DUBBIOSO-PREOCCUPATO

(12)

Counselling

Counselling e tipologie di e tipologie di genitori genitori

Come comunicare Come comunicare

  segnalare che si sta segnalare che si sta ascoltando

ascoltando

  evitare atteggiamenti evitare atteggiamenti di svalutazione

di svalutazione

  cercare di capire le cercare di capire le motivazioni del

motivazioni del genitore

genitore

  fornire fornire

argomentazioni argomentazioni Genitore

OSTILE-AGGRESSIVO

(13)

13 13

Alcune pillole

Alcune pillole di di … … . .

buona comunicazione

buona comunicazione

(14)

Nella comunicazione evitare Nella comunicazione evitare

I modi barriera I modi barriera

  Dare ordini (lei Dare ordini (lei deve deve … … , bisogna che , bisogna che faccia faccia …) … )

  Minacciare (se vi comportate cos Minacciare (se vi comportate cos ì ì , finir , finir à à che che … … ) )

  Giudicare (vi state proprio Giudicare (vi state proprio sbagliando sbagliando … … ) )

  Interpretare (voi allora pensate Interpretare (voi allora pensate che che … … ) )

  Argomentare (per il bene del bambino io direi..) Argomentare (per il bene del bambino io direi..)

  Minimizzare (non si preoccupi, non Minimizzare (non si preoccupi, non è è nulla!) nulla!)

(15)

15 15

Obiettivo : Obiettivo :

mantenere la relazione di cura mantenere la relazione di cura

  Accogliere il punto di vista dell Accogliere il punto di vista dell ’ ’ altro altro

  Valorizzare i punti di forza Valorizzare i punti di forza

  Facilitare l Facilitare l ’ ’ espressione delle difficolt espressione delle difficolt à à e delle e delle esigenze specifiche

esigenze specifiche

(16)

La Comunicazione /informazione La Comunicazione /informazione

  Efficace se Efficace se

–– modifica il sapere dell’modifica il sapere dell’altro senza creare rifiutialtro senza creare rifiuti

  Comprensibile se il messaggio Comprensibile se il messaggio

–– ÈÈ BreveBreve –– ÈÈ SempliceSemplice

–– Si usa un Linguaggio adeguatoSi usa un Linguaggio adeguato –– Le Conclusioni sono selettiveLe Conclusioni sono selettive

  Utilizzabile se Utilizzabile se

–– Integrabile con il mondo della famigliaIntegrabile con il mondo della famiglia

(17)

17 17

La comunicazione possibile, La comunicazione possibile,

soluzioni soluzioni

Chiedere ai genitori:

Chiedere ai genitori:

  Quali informazioni hanno gi Quali informazioni hanno gi à à

  Cosa hanno pensato di fare Cosa hanno pensato di fare

  Quali timori hanno Quali timori hanno

  Esplorare difficolt Esplorare difficolt à à e ostacoli e ostacoli

(18)

La tecnica dei tre passi La tecnica dei tre passi

(da Quadrino, Il

(da Quadrino, Il counsellingcounselling sistemico in pediatria, 2006, ed Pensiero Scientifico)sistemico in pediatria, 2006, ed Pensiero Scientifico)

1. 1. Accogliere parte di ciò che il genitore afferma Accogliere parte di ciò che il genitore afferma

– – In effetti quello che avete In effetti quello che avete fatto fatto … …

2. 2. Ridefinire le posizioni e gli obiettivi del Ridefinire le posizioni e gli obiettivi del professionista

professionista

– – io come medico penso io come medico penso che che … …

3. 3. Facilitare l Facilitare l ’ ’ esplicitazione esplicitazione di timori o di ipotesi di timori o di ipotesi del genitore

del genitore

– – Lei quali difficolt Lei quali difficolt à à immagina di poter incontrare?.. immagina di poter incontrare?..

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