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Se interpretiamo le politiche di sicurezza urbana come politiche di prevenzione, la giustizia riparativa può avere un ruolo nell’ambito della prevenzione terziaria

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Academic year: 2022

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Abstract Rossella Selmini

Questa relazione ha l’obiettivo di analizzare se e come la giustizia riparativa – la sua definizione concettuale e le sue diverse pratiche- possa trovare spazio nel contesto delle politiche di sicurezza urbana che si sono sviluppate in Italia - e in particolare in Emilia – Romagna - nell’ultimo ventennio.

Se interpretiamo le politiche di sicurezza urbana come politiche di prevenzione, la giustizia riparativa può avere un ruolo nell’ambito della prevenzione terziaria. Se intendiamo invece le politiche di sicurezza come interventi di natura sanzionatoria e dissuasiva che configurano una sorta di “diritto penale municipale”, la collocazione degli interventi di giustizia riparativa in questo contesto diventa più problematica. Nella relazione si ricostruiranno questi diversi modelli di politiche di sicurezza e si discuterà il ruolo che può avere la giustizia riparativa in ognuno di essi, partendo da un’analisi critica dell’evoluzione che queste politiche hanno conosciuto. L’argomento principale che verrà sviluppato è che i principi di fondo sia della giustizia riparativa che delle politiche di sicurezza urbana - nella loro accezione originaria e non nella recente involuzione che hanno conosciuto - hanno più punti in comune di quanto non si pensi, configurandosi entrambe come metodi di soluzione dei conflitti prevalentemente extra-penali o che ambiscono comunque a ridurre l’impatto del sistema penale.

Profilo

Rossella Selmini è dottore di ricerca in Scienze Politiche e Sociali dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, (FI), dove ha iniziato la sua carriera di ricercatrice nel campo della criminologia, della sociologia politica, giuridica e della devianza. Dal 1994 al 2012 ha lavorato presso la Presidenza della Giunta, Regione Emilia – Romagna, prima come responsabile delle attività di ricerca in materia di criminalità, sicurezza urbana, polizia e poi come dirigente del Servizio Politiche per la sicurezza e la polizia locale.

In questo ambito ha curato ricerche e progetti nazionali e internazionali sulla prevenzione del crimine, la violenza giovanile e di genere, le politiche di sicurezza, i processi di criminalizzazione e i sistemi di giustizia penale e di polizia.

Dal 1998 al 2003 è stata docente a contratto dell’Università di Bologna e dal 2003 al 2009 delle Università di Macerata e di Modena e Reggio Emilia, dove ha insegnato Criminologia e Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale. Dal 2012 al gennaio 2019 è stata professoressa associata di Sociologia e Criminologia dell’Università del Minnesota, Dipartimento di Sociologia, dove è tuttora Senior Research Fellow.

Dal maggio 2019 è professoressa associata di Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale all’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Giuridiche. E’ stata relatrice a numerosi convegni nazionali ed internazionali, in ambito accademico e governativo, e ha pubblicato monografie, articoli e contributi, sia in Italia che in altri paesi.

Dal 2015 al 2018 è stata Presidente della Società Europea di Criminologia.

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