RELAZIONE ILLUSTRATIVA
COMUNE DI PERUGIA
Area Governo e Sviluppo del Territorio U.O. Urbanistica
Variante al PRG parte strutturale
per l’adeguamento della S.R. 220 Pievaiola – tratto tra Capanne e Fontignano.
- Progetto definitivo -
Relazione
Gruppo di lavoro:
geom. Paolo Giovagnoli geom. Claudio Cicioni dott.ssa Francesca Sacco
Dirigente.
Arch. Franco Marini
PREMESSA
La Provincia di Perugia – servizio Area Viabilità e Trasporti – in data 21 Gennaio 2016, ha indetto una Conferenza di Servizi, finalizzata all’approvazione del progetto definitivo relativo all’adeguamento della S.R. 220 Pievaiola riguardante, il tratto tra Capanne e Fontignano.
L’adeguamento del tratto della S.R. 220 (ex SS 220) Pievaiola, compreso tra Fontignano e Capanne, era stato inserito con DGR 2171/2004 dalla Regione Umbria nella programmazione degli interventi sulla viabilità regionale, per un importo allora stimato di 10,0 mln di euro.
L’ipotesi progettuale di sistemazione complessiva del tratto suddetto, era già stata pertanto oggetto di precedenti sedute di Conferenze di servizi svoltesi a partire dall’anno 2007.
In particolare, a seguito della Conferenza di servizi del 12.11.2012 alla presenza di tutti gli enti interessati dagli interventi di adeguamento della SR 220 Pievaiola, veniva stabilito:
• di scartare l’ipotesi progettuale di sistemazione complessiva del tratto tra Fontignano e Capanne, con adeguamento della carreggiata stradale alla tipologia “C1” del D.M.
05/11/2001, del costo di € 13.457.237,06, precedentemente sviluppata,
• di procedere alla redazione di un progetto semplificato per il tratto di S.R.220 compreso tra Fontignano e Capanne al fine di consentire di recuperare risorse economiche per interventi di miglioramento estesi all’intero tratto tra Fontignano e Strozzacapponi,
• di redigere apposito Protocollo d’intesa tra la Provincia di Perugia, i Comuni di
Perugia, Corciano, Magione, Città della Pieve, Panicale, Piegaro, Paciano e la Regione Umbria al fine di definire le specifiche competenze sia politiche che economiche di ciascun ente. Tale protocollo è stato approvato dalla Provincia di Perugia con D.G.P.n°132 del 29/04/2013.
A seguito delle determinazioni assunte dalla Conferenza di Servizi del 12.11.2012, la Provincia di Perugia ha elaborato una nuova proposta di progetto definitivo semplificato di adeguamento della S.R. 220 Pievaiola, tratto tra Capanne e Fontignano, per uno sviluppo totale di circa 8,5 Km, per la cui realizzazione è stato stimato necessario un finan- ziamento complessivo di € 8.917.824,60; in particolare, il progetto prevede, come meglio rappresentato nella relazione tecnico descrittiva allegata al progetto medesimo, i sei puntuali interventi di seguito sinteticamente riportati:
1. Asse principale Fontignano-Palazzetta compreso la realizzazione della rotatoria in Loc. Palazzetta;
2. Asse principale Palazzetta-Torrente Cestola;
3. Asse Torrente Cestola- Pietraia;
4. Asse principale Pietraia-Agello;
5. Asse principale Agello-Carcere;
6. Asse principale Carcere-intersezione Solomeo.
Le finalità connesse alla realizzazione delle suddette opere di adeguamento riguardano la realizzazione di un itinerario sicuro e con adeguato livello di esercizio, che pone in collegamento Perugia con la Toscana nell’area di Chiusi oltre ad un aumento del livello di esercizio e di sicurezza dell’accesso al Carcere di Capanne.
1 ANALISI PREVISIONI DEL VIGENTE STRUMENTO URBANISTICO
1. Le aree interessate dagli interventi di cui ai 6 punti sopra descritti così come definito in sede di progettazione sono classificate dal vigente PRG, approvato con delibera C.C.
n. 83 del 24.06.2002 e s.m.i., nel seguente modo:
- in gran parte viabilità di PRG (art. 57 del TUNA);
- in parte fascia di igiene ambientale (art. 139 del TUNA);
- in parte aree di particolare interesse agricolo EA (art. 31 del TUNA) interessate in parte dall’ambito AIPAS (art. 23 del TUNA);
- in minima parte aree agricole EB (art. 32 del TUNA) interessate in parte dall’ambito AIPAS (art. 23 del TUNA);
- in minima parte zone boscate B e Boschi PTCP (art. 27 del TUNA);
- in minima parte zone per servizi generali Sg (art. 103 del TUNA);
- in minima parte zone di completamento B3 (art. 88 del TUNA).
2. Le aree occupate dagli interventi in progetto risultano essere sottoposte ai seguenti vincoli:
- Aree sottoposte a vincolo paesaggistico - D. Lgs. n. 42/04 art. 136, lett. c) e d);
- Fiumi, torrenti, corsi d’acqua e relative fasce di rispetto - D. Lgs. n. 42/04 art. 142, lett. c);
- Aree di salvaguardia paesaggistica dei corsi d’acqua (art.141 del TUNA);
- Visuali ad ampio spettro (art.26 sexies del TUNA);
- Gruppi filari e piante sparse (art.26 quater del TUNA);
- Aree sottoposte a vincolo idrogeologico (art.137 quinquies del TUNA);
- Area a potenziale pericolosità idraulica (art. 141 del TUNA);
- Fasce fluviali B e C, artt. 29 e 30 del PAI (art. 141 del TUNA);
- Connettività corridoi e pietre di guado (art.137 quater del TUNA);
- Unità comunali di connessione ecologica (art. 137 quater del TUNA);
- Connettività unità comunali di connessione ecologica (art. 137 quater del TUNA);
- Viabilità storica minore (art.50 del TUNA).
3. Le opere previste dal progetto risultano pertanto parzialmente conformi alle previsioni dello strumento urbanistico del vigente PRG - parte strutturale, approvato con delibera C.C. n. 83 del 24.06.2002 e s.m.i.
2 CONTENUTI DELLA VARIANTE URBANISTICA
La variante urbanistica relativa al PRG, parte strutturale, del Comune di Perugia consiste:
2.1Nel conformare le destinazioni delle aree descritte al punto 1), indicate nella tav. 6/7 in scala 1:10.000 del PRG - parte strutturale, alle opere previste dagli interventi sopra descritti,riclassificando le aree interessate come viabilità di PRG.
Per quanto riguarda le opere progettate che interferiscono con il tratto viario esistente individuato dal vigente PRG come viabilità rurale storica, si dovrà tenere conto di quanto stabilito con la disciplina di cui all’art. 50 del TUNA.
2.2 Riclassificazione, delle aree interessate dalle opere indispensabili per la realizzazione di dette infrastrutture viarie (scarpate, canalette di scolo per la regimazione delle acque, ecc.) come fasce di pertinenza stradali (art. 139 bis del TUNA).
Per quanto riguarda l’osservanza delle disposizioni di cui all’art. 85 comma 5) della L.R.
1/2015 si evidenzia che lo stesso articolo stabilisce che nelle aree boscate e nelle fasce di transizione è “consentita altresì la realizzazione di nuove infrastrutture ed impianti a rete e puntuali di rilevante interesse pubblico, comprese quelle della rete escursionistica, qualora sia dimostrata l’impossibilità di soluzioni alternative fermo restando quanto previsto dall’art.
7, comma 2 della L.R. 28/2001 per gli interventi di compensazione ambientale …”.
Riguardo le aree agricole classificate dal PRG “EA” ed “EB” si applicano le disposizioni di cui agli artt. 92 e 89 comma 2, della L.R. 1/2015, i quali stabiliscono che nelle “aree di particolare interesse agricolo è consentita la realizzazione di infrastrutture a rete o puntuali di rilevante interesse pubblico”, dando atto che:
già nel vigente PRG, all’art. 31 del TUNA, è stabilito che nelle aree di particolare interesse agricolo EA è consentita la realizzazione di infrastrutture a rete o puntuali di
rilevante interesse pubblico, qualora sia dimostrata l’impossibilità di soluzioni alternative.
L’opera progettata, per le finalità che si prefigge:
è da considerarsi infrastruttura di rilevante interesse pubblico;
non può essere prevista altrove, trattandosi di un mero adeguamento di una infrastruttura viaria esistente.
Procedura di approvazione
Per quanto descritto in narrativa, al fine di consentire la realizzazione degli interventi in oggetto, è necessario pertanto apportare una variante al PRG, Parte Strutturale, ai sensi dell’art. 32 comma 6 della L.R. 1/2015; la Conferenza relativa all’accordo di programma tiene luogo dell’adozione della variante ed assolve, nelle varie sedute, anche alle funzioni previste dagli articoli 23, 24, 25, e 29 della stessa L.R. 1/15, per la conferenza di copianificazione e per la conferenza istituzionale.
L’opera da realizzare è localizzata, in parte, su aree di proprietà privata per cui si rende necessario attivare il procedimento di espropriazione per pubblica utilità.
Ai fini dell’apposizione/reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio tutti gli adempimenti di notifica e pubblicità previsti dalla L.R. 1/2015 saranno a cura della Provincia quale autorità espropriante.