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Il lavaggio dei medesimi avviene poi mediante l’affidamento del servizio di lavanderia e rammendo a ditta individuata all’esito di una procedura di gara

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FIRENZE,21/12/2020 RELAZIONE

Oggetto: Contratto per il servizio di noleggio, lavanderia, rammendo e distribuzione vestiario sanitario e biancheria dei Centri medico Legali e Centro Polidiagnostico della Toscana

Tutto il personale sanitario che presta la propria attività presso i Centri medico legali delle Strutture Inail della regione deve indossare, durante il servizio, divise o camici che fino ad oggi sono stati acquistati direttamente da questa Direzione regionale.

L’ultima fornitura è stata fatta nel 2018.

Il lavaggio dei medesimi avviene poi mediante l’affidamento del servizio di lavanderia e rammendo a ditta individuata all’esito di una procedura di gara. In particolare, l’ultimo affidamento del servizio, che prevede il ritiro, il lavaggio sanitario, la stiratura e la riconsegna dei capi oltre al rammendo e alla personalizzazione degli stessi, è avvenuto a decorrere dal 25/09/2020 per la durata di 12 mesi.

I separati affidamenti (fornitura e lavaggio) creano, tuttavia, le seguenti criticità:

all’esito della consegna degli indumenti acquistati emerge di frequente che la vestibilità delle taglie ordinate risulti per parte del personale non del tutto corrispondente alle taglie dalle stesse richieste;

il deterioramento degli indumenti in uso fa sì che questo Ufficio riceva continue richieste integrative di fornitura;

la composizione delle fibre degli indumenti in uso, non essendo sempre adeguata ai macchinari in dotazione dalle ditte affidatarie del contratto di lavanderia, rende difficile e non sempre ottimale la loro stiratura.

La necessità di gestire periodicamente l’approvvigionamento degli indumenti sanitari, in vista di una migliore qualità complessiva dello stato degli stessi, unitamente alla presa d’atto che diverse Direzioni regionali Inail hanno affidato il servizio integrato di lavaggio e noleggio del vestiario sanitario, hanno suggerito l’opportunità di procedere ad affidare ad un operatore economico non solo il servizio oggi a contratto (lavanderia), ma anche quello del noleggio.

L’affidamento riguarderebbe pertanto la gestione integrata dei servizi di lava-nolo di manufatti tessili riutilizzabili (indumenti e teli) e quindi dovrebbe essere comprensivo di tutti i servizi sotto elencati:

- fornitura a noleggio di vestiario (camici manica lunga, casacche manica lunga, camici manica corta, casacche manica corta e pantaloni) su misura per il personale sanitario (medici, infermieri, tecnici radiologi) in forza presso i Centri Medico Legali delle Sedi Territoriali della Toscana e presso la Sovrintendenza sanitaria regionale di Firenze, previa acquisizione personalizzata delle misure e previa acquisizione dei colori prescelti (nella gamma: bianco, celeste, azzurro e verde);

- personalizzazione di camici, divise e pantaloni con codice a barre indicante nome e cognome del possessore oltre alla Sede di appartenenza;

- fornitura a noleggio della biancheria piana quali asciugamani, federe e teli unicamente presso le medesime Strutture sopra indicate;

- ricondizionamento, ovvero lavaggio, igienizzazione, asciugatura, stiratura, eventuale rammendo, piegatura e impacchettamento di tutto il vestiario e della biancheria piana citati, con frequenza quindicinale;

-sostituzione dei capi di vestiario e della biancheria piana che non siano in stato di piena integrità, che risultino usurati o presentino macchie indelebili, nonché di quelli non aventi le caratteristiche tecniche richieste

- svolgimento dei servizi di trasporto, di prelievo della biancheria da sottoporre a ricondizionamento e di riconsegna degli stessi dopo l'avvenuto ricondizionamento presso le Strutture indicate e in giorni e orario di lavoro;

- fornitura dei sacchi per la raccolta della biancheria sporca aventi differenti colorazioni in relazione alla tipologia di articoli da inserire.

Il numero di biancheria che deve essere fornito come dotazione di base per ciascuna Struttura è variabile poiché tiene conto sia dell’attività svolta che della frequenza di visite programmabili.

Tutti i servizi sopra indicati dovranno essere prestati a fronte del pagamento di un canone fisso settimanale, Pagina 1di 4

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pari al prodotto tra prezzi unitari e quantità di beni in noleggio e con facoltà per questa Direzione Regionale di ridurre o aumentare il quantitativo di capi di abbigliamento o di biancheria piana a seguito di variazione del numero dei prodotti in carico per incremento o diminuzione degli utilizzatori e/o per mutate esigenze.

In caso di aumento dei prodotti richiesti o di variazione del personale utilizzatore dei capi di abbigliamento, il canone sarà aumentato applicando i medesimi prezzi indicati in sede di offerta e parimenti in caso di diminuite esigenze, il canone sarà ridotto sempre sulla scorta dei prezzi offerti.

Attualmente i costi del servizio di lavaggio si compongono di una quota a canone e di una a consumo, in particolare sono fissati contrattualmente sia un canone quindicinale unitario per punto di consegna corrispondente al prezzo per il servizio di distribuzione capi, versato a prescindere dalla effettiva presa in consegna di capi, sia oneri differenziati in base alla tipologia di capi e alla loro quantità da lavare.

Al fine di quantificare il probabile valore del nuovo affidamento si deve considerare che la delibera ANAC n.

842/2017 nell’allegato A (tab.7) fissa il canone settimanale del servizio nei seguenti importi:

camice: € 1,18 casacca: € 1,16 pantalone: € 1,11

Considerando che l’esigenza di ritiro è quindicinale e i prezzi suddetti sono calcolati a base settimanale, i medesimi importi dovranno essere ridotti della metà in ragione della nostra esigenza di distribuzione solo quindicinale come di seguito precisato:

• camice: € 0,59

• casacca: € 0,58

• pantalone: € 0,55

In base all’art. 9, comma 7, del d.l. 24 aprile 2014 n. 66, i prezzi di riferimento pubblicati dall’Anac– elaborati da rilevazioni dei prezzi di mercato per le singole categorie merceologiche “alle condizioni di maggiore efficienza” – “sono utilizzati per la programmazione dell’attività contrattuale della pubblica amministrazione e costituiscono prezzo massimo di aggiudicazione, anche per le procedure di gara aggiudicate all’offerta più vantaggiosa, in tutti i casi in cui non è presente una convenzione stipulata ai sensi dell'articolo 26, comma 1, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, in ambito nazionale ovvero nell'ambito territoriale di riferimento. I contratti stipulati in violazione di tale prezzo massimo sono nulli.”

Come precisato dall’Anac con la delibera n.382 del 08 maggio 2019, l’obbligo per le stazioni appaltanti di rispettare i valori di riferimento indicati dall’Autorità è riferita al prezzo di aggiudicazione e non già a quello a base d’asta.

Si considera inoltre che il suddetto canone è stato stabilito con specifico riferimento all’ambito sanitario e quindi a strutture ospedaliere il cui fabbisogno presenta una redditività di gran lunga superiore a quella relativa al presente affidamento, pertanto appare opportuno assumere, quale parametro di riferimento, un canone medio più alto

per la determinazione della base d’asta e precisamente

• camice: € 0,69

• casacca: € 0,69

• pantalone: € 0,65

Per la biancheria piana (asciugamani, telo per lettini ambulatoriali, coperte), non essendo fornito da ANAC alcun prezzo di riferimento, si propone di prendere in considerazione i seguenti prezzi unitari quindicinali:

teli per carrelli sanitari: € 0,50 oltre IVA;

asciugamani: € 0,50 oltre IVA

federe da cuscino per ambulatori: € 0,50 oltre iva;

Ciò premesso, questo Ufficio ha provveduto ad effettuare una ricognizione sul territorio al fine di rilevare le esigenze di indumenti e biancheria di cui dotare i centri medico legale. La suindicata ricognizione, da cui sono emersi dati eterogenei sia in termini di quantità che di tipologia di indumento, è stata riepilogata nel file allegato e sulla base della stessa si è proceduto a calcolare il valore stimato dell’appalto.

La richiesta di dotazione è la seguente:

camici: n.628 casacche: n.75 pantaloni: n.76 teli: n.34

asciugamani: n.14 federe: n. 14

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La base d’asta è stata quantificata nel modo seguente:

camici: € 0,69 x n. dot. quindicinali x 52 settimane (1 anno) = € 22.532,64 oltre IVA;

casacca: € 0,69 x n. dot. quindicinali x 52 settimane (1 anno) = € 2.691 oltre IVA;

pantalone:€ 0,65 x n. dot. quindicinali x 52 settimane (1 anno) = € 2568,8 oltre IVA;

federe da cuscino: € ,50 x n. dot. quindicinali x 52 sett. = € 364,00 oltre IVA;

asciugamani: € 0,50 x n. dot. quindicinali x 52 sett. = € 364,00 oltre IVA;

teli per carrelli sanitari = € 0,50 x n. dot. quindicinali x 52 sett. = € 2.366 oltre IVA.

Il totale del valore stimato dell’appalto per un anno è di € 29.404,44.

Il totale del valore stimato dell’appalto per 30 mesi è di € 73.511,1, che può essere approssimato ad € 74.000,00 oltre IVA.

Si è preliminarmente verificata la disponibilità di Convenzioni attive Consip e tale indagine ha dato esito negativo.

È stata rilevata invece la presenza del servizio di “Lavanolo”, sul sistema dinamico di acquisizione (SDAPA) ma si ritiene di non avvalersi di tale iniziativa in quanto l’attivazione della stessa appesantirebbe l’azione amministrativa per la gestione della procedura di gara in questione.

Pur essendo possibile procedere con un affidamento diretto ad un unico operatore economico ai sensi dell’articolo 1 comma 2 lettera a) del decreto legge n. 76 del 16 luglio 2020, essendo l’importo stimato di affidamento inferiore ad euro 75.000,00, si ritiene che al fine di garantire la partecipazione a tutti gli operatori economici che ne abbiano interesse e che svolgano professionalmente tale servizio, sia opportuno procedere mediante Richiesta di Offerta (RDO) sul portale MEPA.

Non essendo presente in Mepa la categoria del “lavanolo” quale servizio per cui creare una RDO, si propone la predisposizione di una RDO sulla categoria merceologica “Servizi di Assistenza, Manutenzione e Riparazione di beni e apparecchiature- Tessuti e Indumenti (DPI e non)” dato che il servizio di lavanderia e ricondizionamento dei capi può considerarsi una parte rilevante del presente affidamento.

La RDO dovrebbe essere aperta a tutti i fornitori, compreso il contraente uscente, iscritti nella categoria in questione anche se, al fine di circoscrivere il numero degli inviti alla gara, si ritiene di dover applicare il filtro proposto dal Mepa invitando solo gli operatori economici che abbiano come “sede di affari” della propria attività la regione Toscana.

In ragione delle caratteristiche standardizzate del servizio e poiché le caratteristiche tecniche dei capi da fornire e ricondizionare saranno definiti dalla stazione appaltante, che il criterio di aggiudicazione più idoneo è quello del minor prezzo ex art. art. 95, co. 4, lett. c, del D.Lgs n. 50/2016.

Il servizio sarà aggiudicato alla ditta che avrà espresso il maggiore ribasso, espresso in percentuale sui prezzi di gara.

L’importo offerto in ribasso costituirà il canone per il servizio; lo stesso sarà opportunamente modulato in relazione alla eventuale variazione in aumento o in diminuzione dei beni in noleggio e per calcolare tali variazioni si terrà conto dei prezzi unitari a cui è applicato il ribasso nella percentuale indicata.

Al contempo, in ragione della rilevanza e delicatezza del servizio e della necessità che l’affidatario sia dotato di struttura operativa tale da garantire la qualità dei beni offerti in noleggio, la puntualità e la precisione nei ritiri e nelle consegne e una esecuzione delle operazioni di lavaggio e stiratura dei capi a livello adeguato, è opportuno richiedere:

- requisiti di carattere generale previsti dall’art. 80 del D.Lgs. 50/2016 e successive modifiche ed integrazioni;

- fatturato minimo medio annuo pari almeno a € 58.800,00 (doppio del valore annuale stimato dell’appalto), realizzato nel triennio precedente alla data di pubblicazione della RDO (2017-2018-2019);

- esecuzione nel triennio antecedente la data di pubblicazione della RDO, di un servizio di lavanolo di importo almeno pari al valore totale stimato dell’appalto (€ 74.000,00);

- possesso della certificazione RABC UNI/EN 14065 relativa al sistema di prevenzione e controllo dei rischi di biocontaminazione.

Con riferimento all’art. 83, comma 5, del Codice, si evidenzia che la scelta di chiedere un fatturato minimo dipende dalla circostanza che solo attraverso il fatturato è possibile desumere la sussistenza di una pregressa e consolidata consistenza economico-patrimoniale, idonea rispetto alla tipologia del servizio e tale da garantire una adeguata e puntuale esecuzione dello stesso; il requisito dell’esecuzione di un servizio di lavanolo (nel triennio antecedente) di importo almeno pari a quello stimato per il presente appalto si rende necessario per selezionare esclusivamente imprese dotate di comprovata capacità nel settore del noleggio e ricondizionamento di tessili esposti ad agenti biologici ad alto rischio di contaminazione.

Tenuto conto dell’art. 2, comma 3 del “Regolamento per la costituzione e la ripartizione del fondo Pagina 3di 4

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incentivante per funzioni tecniche, ai sensi dell’art. 113 del d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50 e successive modificazioni”, emanato con Determina Presidenziale n. 53 del 6 marzo 2019, occorre destinare una percentuale dell’importo stimato posto a base di gara, ai fini della costituzione del fondo per gli incentivi da erogare ai dipendenti che svolgono funzioni tecniche relative alle attività di programmazione, valutazione, predisposizione e controllo delle procedure di gara e di esecuzione dei contratti.

In particolare, visto che la percentuale di accantonamento per detti incentivi è stabilita in base all’entità e alla complessità dell’affidamento, si precisa che:

-si tratta di appalto di valore superiore a € 40.000,00;

-la prestazione oggetto dell’appalto richiede l’apporto di una pluralità di competenze;

-per ragioni concernenti l’organizzazione interna alla stazione appaltante è richiesto il coinvolgimento di unità organizzative diverse da quella cui afferiscono i soggetti che hanno curato l’affidamento.

Ricorrono, pertanto, i requisiti fissati dal punto 10.2 lett. c) ed e) delle linee guida ANAC n.3/2017, richiamate dal citato Regolamento Inail e ciò comporta che occorre nominare un DEC e che la percentuale da destinare all’accantonamento per incentivi tecnici è pari al 2%.

Si deve, infatti, evidenziare che la prestazione da affidarsi all’esito della presente procedura si compone sia di servizi di lavanderia e manutenzione dei tessuti (stiratura, piega, rammendo), sia di noleggio, ovvero di messa a disposizione dei centri medici di beni nelle caratteristiche estetiche e di vestibilità fissate nel Capitolato. La pluralità di elementi da verificare nel corso dell’esecuzione, ai fini di un compiuto e corretto monitoraggio di regolarità, richiede l’intervento del RUP su diversi ambiti di organizzazione e controllo ma anche l’inevitabile apporto partecipativo del personale delle Strutture destinatarie dei beni nelle sopradette verifiche.

In conclusione, la sussistenza di più ambiti di accertamento della conformità e di organizzazione dell’esecuzione del contratto determinano la configurazione di un appalto complesso nell’accezione del punto 10.2 lett. c) e e) delle linee guida ANAC n.3/2017 e pertanto giustificano la nomina di un DEC.

Per quanto sopra, occorre, pertanto, procedere alla registrazione dell’impegno di spesa sul bilancio di previsione di competenza e di cassa per l’esercizio 2020 per un importo di € 1480,00 (2% della base d’asta) sul capitolo U.1.03.02.13.002 (pulizia e lavanderia).

Quanto ciò premesso, questo Ufficio chiede l’autorizzazione a:

la pubblicazione e l’espletamento di una Richiesta di offerta sul Mepa per l’affidamento diretto ai sensi dell'art.

1, comma 2, lett. a), d.l. 16/07/2020 n. 76, convertito con l. 120/2020, del servizio di noleggio, lavanderia, rammendo e distribuzione di vestiario sanitario e biancheria per i Centri medico Legali e il Centro Polidiagnostico della Toscana per un periodo di 30 mesi, dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2024 per l’importo a base di gara di € 74.000,00 oltre iva , con il criterio di aggiudicazione del minor prezzo;

l’assunzione dell’impegno di spesa di € 1480,00 quale incentivo sulle funzioni tecniche sul capitolo U.1.03.02.13.002 (pulizia e lavanderia) che presenta la necessaria disponibilità finanziaria di competenza e di cassa sul IV livello nell’ambito del bilancio di previsione per l’anno 2020 associato alle missioni e programmi nelle percentuali proposte ed estratte dalla procedura PBC ed automaticamente evidenziate e inserite in procedura Ciclo Passivo.

Si sottopongono per approvazione gli atti della procedura.

Maria Rosaria Dimitri Giuseppina Maria Maruti

Vicario Dirigente GIUSEPPINA MARIA MARUTI

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