LE CARATTERISTICHE PIÙ IMPORTANTI
di Franco Mangili*
Come già prospettato nell’ormai lontano 1990, nell’ambito della breve relazione esposta in occasione delle IX Journées Internationales Méditerranéennes de Médecine Légale, le tabelle di riferimento valutativo del danno permanente a persona pur essendo “strumento valutativo”
sicuramente imperfette risultano elemento insostituibile nella quotidiana pratica di valutazione medico legale del danno permanente biologico da fatto illecito. Ciò posto, è da rilevare che le tabelle attualmente in uso derivano, sia pure con progressivi adattamenti e completamenti, dalla “Tabella per la valutazione medico legale del danno biologico di rilevanza patrimoniale riferita al valore medio di capacità lavorativa“ elaborata in occasione delle Giornate Medico Legali tenutesi in Como nel 1967 ed approvata nel corso del IX Congresso per la Trattazione di Temi Assicurativi, tenutosi in Perugia nel 1968, ed è da dire che si prospettano sia nei principi generali che le informano sia nei valori percentuali “medi” di riduzione dell’efficienza psicofisica ivi indicati in rapporto alle elevate menomazioni, ancor oggi sostanzialmente valide ove si prescinda da talune menomazioni il cui apprezzamento “negativo” può risultare al momento attuale più o meno accentuato rispetto al passato in funzione delle intervenute modificazioni del modo di vivere e del diverso modo di recepire, nell’ambito del comune sentire, taluni insiemi menomanti. Da qui l’opportunità (per non dire la necessità) di un adeguato continuo aggiornamento a brevi periodi, delle indicazioni valutative tabellari la cui “autorità” potrà essere maggiore ove tali tabelle siano elaborate e proposte non solo da singoli studiosi, o da circoscritti gruppi di studiosi del settore, ma soprattutto da una coralità di esperienze da parte di coloro che si dedicano in termini applicativi pratici a tale ramo della disciplina medico legale.
In ogni caso le tabelle valutative del danno permanente biologico a persona si prospetteranno tanto più utili quanto più avranno alcune caratteristiche sostanziali quali:
• completezza dell’elenco delle menomazioni riportate con riferimento alle menomazioni di più frequente riscontro pratico;
• indicazione di un’unica percentuale media di danno biologico per ciascuna menomazione ovvero indicazione di uno spazio di variazione percentuale di danno il più ristretto possibile (preferibilmente non oltre cinque procenti);
• riferimento a limitazioni funzionali oggettive e misurabili senza, ove possibile, aggettivazioni di apprezzamento inevitabilmente soggettivo (lieve, medio, grave, ampio, ristretto ecc.);
• uniformità e proporzionalità delle indicazioni percentuali tabellate in relazione alle diverse menomazioni indicate a carico delle diverse strutture corporee e dei diversi apparati presi in considerazione.
Non secondarie, a fini pratici applicativi, saranno anche alcune caratteristiche formali quali:
• elencazione differenziata a secondo dei diversi distretti corporei e/o dei diversi apparati;
• veste tipografica tipo “manuale” con sintetiche indicazioni esplicative a caratteri di facile e rapida lettura;
• indice analitico il più completo e dettagliato possibile.
* Ordinario di Medicina Legale, Milano
Collana Medico Giuridica ADDITO SALIS GRANO
ed. Acomep, 1998